19 April, 2024
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“Toni Erdmann” ha vinto il 10° Premio LUX per il cinema.

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La coproduzione tedesco-austriaca-rumena “Toni Erdmann” ha vinto l’edizione 2016 del Premio LUX del Parlamento europeo. Il vincitore è stato proclamato mercoledì dal presidente Martin Schulz nel corso di una cerimonia in Plenaria. Nel film si esplora una complessa relazione padre/figlia nella cultura aziendale contemporanea.

Schulz, congratulandosi con i tre finalisti e con il regista vincitore del Premio, Maren Ade, e la sua troupe ha dichiarato: «Trasmetto le mie sentite congratulazioni al team del film vincitore “Toni Erdmann”. Questo film – che è una combinazione di commedia dark e dramma esilarante – descrive il tenero rapporto a volte assurdo tra una giovane donna che vive da espatriata e suo padre. La pellicola descrive intensamente come le relazioni familiari cambino e ci influenzino in una società competitiva e che invecchia. Questo film non fornisce risposte facili ma, tra onde di ilarità, ci incoraggia a cercare ciò che deve essere protetto e amato».+

Intervenendo alla cerimonia di premiazione, il Vice presidente del PE Antonio Tajani (PPE, IT), responsabile per l’organizzazione del Premio LUX, ha detto: «Il meccanismo del Premio LUX è tale da aggredire, simbolicamente e concretamente, la debolezza principale del nostro cinema, cioè la distribuzione. Mentre infatti il mercato del cinema nordamericano è unico, quello europeo è frammentato per via di barriere fisiche e linguistiche.  Il cinema europeo è lo specchio di ciò che l’Europa e le sue istituzioni dovrebbero essere: una sintesi riuscita dei nostri punti di forza, in quanto industria che si fonda su innovazione, creatività e valori».

La presidente della commissione per la cultura e l’istruzione, Silvia Costa (S&D, IT), ha dichiarato: «Grazie al Premio LUX, che ha dato voce e occhi alla storia europea, in dieci anni sono stati promossi cento film nelle sale cinematografiche in tutta Europa. Con il Premio LUX molti registi indipendenti e i loro giovani autori hanno potuto raggiungere un pubblico in altri Paesi, grazie alla sottotitolazione nelle 24 lingue ufficiali dell’UE. Il Premio ha migliorato le diversità e la ricchezza del cinema europeo, i suoi temi, sensibilità e lingue. Continuare a scommettere e investire nella narrazione cinematografica europea è un passo fondamentale nella costruzione della ‘Europa della cultura’ in cui crediamo. Il nostro impegno per il futuro è quello di sostenere il Premio, portando i film finalisti anche al di fuori dell’Europa, cominciando con i Paesi del Mediterraneo».

Gli altri due film finalisti per il premio 2016 sono “À peine j’ouvre les yeux/As I open my eyes” (Francia, Tunisia, Belgio, Emirati Arabi Uniti) di Leyla Bouzid e “Ma vie de courgette/My life as a courgette” (Svizzera, Francia) di Claude Barras. Il vincitore viene deciso ogni anno da una votazione dei deputati europei.

Il Parlamento europeo si assume le spese per la traduzione e la sottotitolazione, nelle 24 lingue ufficiali dell’UE, di ciascuno dei tre film finalisti. Inoltre, il film vincitore sarà adattato per i non vedenti e non udenti e riceverà un sostegno alla promozione internazionale.

I tre film finalisti del Premio LUX sono proiettati nei 28 paesi dell’Unione europea durante l’evento “Lux Film Days” nel periodo che va da settembre a dicembre. L’obiettivo è quello di migliorare la circolazione dei film europei in tutta l’UE, condividere con il maggior numero possibile di cittadini la diversità del cinema europeo e stimolare la discussione sui grandi temi sociali.

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Non si fermano le in

giampaolo.cirronis@gmail.com

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