20 April, 2024
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Gli operatori dello spettacolo sono stati sentiti in audizione nella Seconda commissione.

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Una nuova legge per lo spettacolo e un emendamento alla legge di stabilità 2017 per incrementare di almeno 500mila euro gli stanziamenti a valere sul capitolo della legge 1 del 22 gennaio 1990, articolo 56 – Contributi per attività di spettacolo – aumentandolo così fino a otto milioni di euro. È questo l’impegno assunto dal presidente della commissione, Gavino Manca, al termine del ciclo di audizioni con le organizzazioni dello spettacolo che sono state ricevute dal parlamentino della Cultura in due sedute separate a causa delle divergenze interne al comparto, sui criteri introdotti dall’articolo 9 comma 3 della legge di stabilità dello scorso anno (legge n. 5 dell’11 aprile 2016) per la ripartizione delle risorse aggiuntive del 2016 (un milione di euro).

In sede di approvazione della manovra 2016, l’Aula ha dato il via libera ad un emendamento che ha ammesso alla ripartizione del milione di euro aggiuntivo ai 6.500.000 euro di stanziamento del capitolo per l’articolo 56 LR 1/90, soltanto le organizzazioni dello spettacolo che, nell’ultimo triennio, hanno subito una riduzione dei contributi superiore al 40 per cento. Le associazioni beneficiare sono state 69 e quelle escluse 28.

Le prime, rappresentate da Assoartisti (Vincenzo De Rosa e Ilaria Zedda), Cosass (Giulio Landis) e Le compagnie del cocomero (Monica Pistidda) hanno formulato auspici perché sia mantenuta tale misura di salvaguardia mentre gli organismi professionali dello spettacolo rappresentati in commissione da Massimo Palmas (Festival internazionale jazz in Sardegna), Barbara Vargiu (Le ragazze terribili), Stefano Mancini (Cooperativa teatro e\o musica) e Giuseppe Giordano (Associazione l’intermezzo) hanno denunciato l’ingiustificata penalizzazione, lamentando difficoltà tali da spiegare i licenziamenti nel frattempo intervenuti.

Sulla base di tali considerazioni il presidente della commissione, Gavino Manca, ha rivolto un appello perché cessino le contrapposizioni tra le diverse organizzazioni e si è detto disponibile per ricercare forme di intesa e collaborazione al fine di rafforzare la richiesta di nuove risorse e soprattutto per favorire confronto e dialogo in vista della elaborazione della nuova legge dello spettacolo che entrerà nell’agenda dei lavori della commissione Cultura all’indomani dell’approvazione della legge di stabilità 2017, il cui esame inizia in Aula il prossimo mercoledì.

Cosass, Assoartisti, Compagnie del cocomero e gli organismi professionali dello spettacolo hanno concordato, invece, sulla inopportunità che i termini per la presentazione della domanda di contributo ai sensi dell’articolo 56 della LR. 1/90 siano fissati con decreto dall’assessore competente (così come previsto da una modifica introdotta nella proposta di legge di stabilità 2017 approvata nella commissione Bilancio) e continuino, dunque, ad essere stabiliti in legge.

Venerdì pomeriggio,
Iglesias ha dato l'e

giampaolo.cirronis@gmail.com

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