28 March, 2024
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Domani, domenica 30 luglio, farà tappa a Portoscuso il festival di danze tradizionali “Is Pariglias”, la manifestazione che, organizzata dall’associazione culturale “Città di Assemini”, porta da quarantun anni nell’isola i più importanti gruppi folk mondiali. Appuntamento presso il Lungomare, dove a partire dalle 21.00 si esibiranno il gruppo cileno Cimut (che proporrà le bellissime danze del paese sudamericano e dell’Isola di Pasqua) e la formazione serba Rumenka. 

Il gruppo Rumenka è stato fondato a Novi Sad nel 1980 e da allora la sua scuola di folklore, orchestra, teatro e canto è stata frequentata da migliaia di persone. Soprattutto la crescente partecipazione ai corsi folk è la misura del successo che questo gruppo riscuote in Serbia (dove ogni anno riscuote numerosi riconoscimenti nell’unico concorso riconosciuto in Vojvodina) e all’estero (Macedonia, Polonia, Turchia, Romania, Slovenia, Bulgaria e Grecia).

Formato da studenti, docenti e lavoratori dell’Università di Tarapacá (che ha sede nella città di Arica, nel nord estremo del paese), il gruppo Cinut (Conjunto Folclórico Integración de la Universidad de Tarapacá) è nato nel 1995 con l’obiettivo di integrare in un unico progetto artistico le musiche, le danze e le tradizioni cilene. Il gruppo propone uno spettacolo molto ricco e variegato, con le danze Huaso della zona centrale del Cile, quelle del nord (con chiare influenze peruviane), quelle Mapuche della zona sud del paese e la straordinaria tradizione Rapa Nui dell’Isola di Pasqua. Grazie alla dedizione dei suoi artisti, il gruppo Cinut è stato chiamato negli ultimi anni a rappresentare il Cile in numerose manifestazioni svoltesi in tutto il sud America, in particolar modo in Perù, Colombia, Argentina, ed Ecuador. Nel 2013 il gruppo ha anche tenuto una tournée in Spagna e Italia.

 

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha firmato un’ordinanza per regolamentare la vendita per asporto e il consumo di bevande alcoliche in occasione delle principali manifestazioni estive. L’obiettivo è combattere l’abbandono di bottiglie di vetro e lattine, limitando il più possibile situazioni di degrado e di disturbo della quiete pubblica. In occasione dei diversi eventi estivi, infatti, si verifica un incremento di bevande alcoliche e non, contenute in recipienti di vetro, plastica e lattine con conseguente abbandono degli stessi nelle piazze e nelle aree verdi, determinando situazioni di incuria e problemi di pubblica sicurezza.

«Per queste ragioni – spiega Ignazio Locci -, con l’ordinanza sindacale n° 9 del 28/07/2017, risultato dell’attività di coordinamento tra l’Amministrazione comunale e le Autorità di Pubblica sicurezza, intendiamo porre un freno a questo fenomeno. Nello specifico: il documento prevede, in occasioni di manifestazioni estive (per i dettagli si veda la suddetta Ordinanza sindacale rintracciabile nell’Albo pretorio del comune di Sant’Antioco), il divieto di vendita per asporto, sia in forma fissa che itinerante, di bevande contenute in bottiglie di vetro, in lattine e in contenitori di plastica (questi ultimi se sigillati), anche dispensate da distributori automatici. L’Ordinanza, inoltre, vieta il consumo e la detenzione in luogo pubblico di bevande racchiuse in contenitori di vetro, di plastica e lattine (queste due ultime tipologie di contenitori chiuse ermeticamente). Tale divieto non opera nel caso in cui la somministrazione e la conseguente consumazione avvengano all’interno dei locali e delle aree del pubblico esercizio o nelle aree pubbliche esterne, di pertinenza dell’attività, legittimamente autorizzate con l’occupazione di suolo pubblico.» 

«Nessun allarmismo – conclude Ignazio Locci -, si tratta di normali misure di sicurezza e prevenzione, il cui principale obiettivo è quello di tutelare il decoro urbano e garantire la sicurezza pubblica, arginando l’abbandono di rifiuti nelle aree della città (piazza Italia, piazza Umberto, etc.) spesso rappresentati da bottiglie di vetro ridotte in frantumi.»

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Proseguono gli appuntamenti con “I tramonti di Porto Flavia”, i suggestivi concerti organizzati dall’associazione Anton Stadler nell’ex porto minerario con vista davanti al Pan di Zucchero, a Masua.

Domani, domenica 30 luglio alle 20,30, il duo composto da Fabio Furìa (bandoneon) e Alessandro Deiana (chitarra), sarà protagonista di un concerto dal titolo “La ultima curda”. La storia del tango dagli anni Venti agli anni Cinquanta, raccontata dal suono passionale del bandoneon di Fabio Furìa unito al virtuosismo della chitarra di Alessandro Deiana. Un itinerario eclettico e multiforme nel quale la forza poetica della musica si fonde con l’abilità tecnica degli artisti, guidando l’ascoltatore in un percorso emozionante e seducente attraverso il tango tradizionale e la sua evoluzione. Il programma della serata proporrà musiche, tra gli altri, di Juan Carlos Cobias, Astor Piazzolla, Angelo Villoldo.

Il concerto sarà preceduto, per chi lo desiderasse, da una visita guidata all’ex sito minerario proposta al pubblico della rassegna a prezzi scontati.

Dopo quello di domani, il prossimo appuntamento con “I tramonti di Porto Flavia” è per mercoledì 2 agosto, quando con un concerto del pianista Junheen Ethan Kim calerà il sipario sulla rassegna.

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Gianfranco Congiu, presidente del Gruppo Partito dei Sardi in Consiglio regionale, accende il dibattito politico su siccità, uso delle risorse idriche e aiuti economici al mondo delle campagne, e sollecita la massima istituzione della Sardegna a prendere delle decisioni in merito.

«In un momento di grave siccità che sta mettendo in ginocchio il mondo delle campagne – dice Gianfranco Congiu -, non si pensi che tutto si risolva con la dichiarazione di calamità naturale recentemente chiesta dall’esecutivo regionale, o con gli stanziamenti in bilancio a beneficio dei Consorzi di bonifica. La Giunta e il Consiglio regionale devono impegnarsi realmente per applicare misure che, in concreto, portino a un uso razionale delle risorse idriche.» 

«Il primo agosto il Consiglio regionale è convocato con all’ordine del giorno, fra gli altri punti, una variazione di bilancio che libera uno stanziamento di 10 milioni di euro a favore dei Consorzi di bonifica. Va benissimo, non possiamo che essere d’accordo. Ma non basta – spiega Gianfranco Congiu -. Occorrono provvedimenti che non siano dei semplici rattoppi, ma che, con uno sguardo di lunga gittata, portino verso una soluzione vera del problema.»

«I 10 milioni stanziati dalla Giunta regionale saranno utili principalmente a coprire le spese delle bollette per la distribuzione dell’acqua nelle campagne, ma per affrontare e provare a risolvere il problema della siccità in Sardegna serve un’analisi più seria e dei cambiamenti radicali che spingano le aziende ad adottare buone pratiche in agricoltura – sottolinea ancora Gianfranco Congiu -. È necessario dare priorità alle aziende zootecniche e alle coltivazioni finalizzate alla produzione alimentare, riducendo o, se fosse il caso, sospendendo, le dotazioni di acqua destinata alle colture agroindustriali il cui unico scopo è produrre biomassa.»

Altro cambiamento fondamentale riguarda la modalità di bollettazione applicata dai Consorzi di bonifica per il consumo dell’acqua: le aziende consorziate pagano secondo l’estensione superficiaria i terreni, a prescindere dall’effettivo utilizzo e a prescindere dalla superficie effettivamente coltivata. Un sistema che genera sprechi proprio perché non tiene conto dei reali consumi d’acqua.

«Vorremmo che il Consiglio dibatta su questi aspetti, interrogandosi se non sia il caso di cambiare la modalità di bollettazione, parametrando il costo della risorsa idrica al suo consumo. In questo modo gli agricoltori sarebbero incentivati a convertire i sistemi di irrigazione, passando agli impianti a goccia, eliminando così qualunque spreco di acqua. Su  questi argomenti è indispensabile che il Consiglio prenda una posizione chiara e che il Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino della Sardegna, presieduto da Francesco Pigliaru – conclude il capogruppo del Partito dei Sardi in Consiglio regionale -, assuma decisioni e atti conseguenti.»

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Domenica 30 luglio, alle ore 21.30, va in scena il terzo ed ultimo appuntamento della rassegna “Notti a Monte Sirai”, trittico di spettacoli organizzato dal comune di Carbonia e dal Circuito pubblico per lo spettacolo Associazione Enti Locali, con il patrocinio della Fondazione di Sardegna.

Nella suggestiva location dell’anfiteatro di Monte Sirai, si esibirà il quartetto di Aline Frazao.

Aline Frazao è uno dei nomi più importanti della nuova musica portoghese ed angolana ed è considerata dalla critica specializzata europea tra gli artisti più genuinamente intensi e originali. Cantante, compositrice, chitarrista e produttrice, è nata e cresciuta a Luanda e vive a Lisbona. Partecipa alla redazione della rivista Rede Angola, sulla quale firma un editoriale settimanale.

Nel 2011 ha lanciato il primo disco “Clave Bantu”, registrato a Santiago de Compostela con Jose Manuel Dìaz e Carlos Freire e con due testi inediti degli scrittori angolani Josè Eduardo Agualusa e Ondjaki. “Movimento”, prodotto nel 2013, è il suo secondo album. Del disco è parte “Desassossego” con testi del poeta e scrittore angolano Carlos Ferreira. Dopo il lancio internazionale di Movimento, Aline Frazao è stata chiamata sulle scene di Portogallo, Brasile, Capo Verde, Kenia, Etiopia, Tanzania, Germania, Svizzera, Norvegia e Austria.

“Insular” è il suo terzo disco, registrato sulla piccola isola scozzese di Jura con la collaborazione di Giles Perring e la partecipazione di Pedro Geraldes. “Insular” presenta nuove collaborazioni, con la poetessa angolana Ana Paula Tavares e la rapper portoghese Capicua. Lanciato in Europa il 31 ottobre 2015, dal 2016 il disco è in distribuzione globale con l’etichetta tedesca Jazzhaus.

Servizio bus navetta  da piazza Roma, a Carbonia, alle ore 21.00.

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Cinque gruppi sullo stesso palco per raccontare la bellezza delle danze popolari di tre diversi continenti, danze suoni e colori che da Cina, Cile, Serbia, Colombia, Bielorussia e Sardegna animeranno la serata di Assemini, proprio il centro dove il festival Is Pariglias prese il via quarantuno anni fa. Appuntamento questa sera, con la terza tappa della manifestazione organizzata dall’associazione culturale “Città di Assemini”. Protagonisti di una serata che si preannuncia straordinaria saranno, a partire dalle 21.00, presso lo Spazio Tenda dell’agriturismo Is Scalas (località Sa Serra, l’ingresso è gratuito), il gruppo cinese dell’Università di Tecnologia di Hebei, i colombiani di Sentimiento Cimarron, la formazione serba Rumenka, il gruppo cileno Cimut (che proporrà le bellissime danze del paese sudamericano e dell’Isola di Pasqua), i bielorussi Chabarok ed i padroni di casa del gruppo folk “Città di Assemini”.

La giornata sarà arricchita dagli eventi collaterali. Nel corso della mattinata, sempre presso lo Spazio Tenda tutti i gruppi saranno impegnati in attività laboratoriale di musica e danza, in un clima di scambio e confronto tra le culture popolari di tutto il mondo.

Nato nel 1976 ad Assemini e da allora svoltosi ogni anno senza alcuna interruzione, “Is Pariglias” è il più longevo festival del suo genere in Sardegna. Da alcuni anni ha adottato la formula “Ethnodanza in Tour” che consente ai gruppi ospiti di potersi esibire non solo ad Assemini ma anche in alcune dello località turistiche isolane più importanti. Dopo le tappe di Pula, Carloforte e Assemini, “Is Pariglias” si sposterà domani, domenica 30, a Portoscuso (appuntamento alle 21.00 sul Lungomare con i gruppi di Serbia e Cile) e si chiuderà lunedì 31 luglio a Pula dove alle 21.00 sul palco di Piazza del Popolo si esibiranno i gruppi provenienti da Cina e Cile.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha completato il roster con il giovane Andrea Picarelli, guardia-ala classe 1996, lo scorso anno in serie A2 con Jesi.

Andrea Picarelli si è formato cestisticamente nelle giovanili dell’Olimpia Milano, con cui ha conquistato lo Scudetto nelle categorie Under 15 e Under 17 eccellenza. In maglia Olimpia ha raggiunto il terzo posto al “Nike Junior Tournament” di Roma. Arriva in Sardegna dopo tre stagioni a Jesi, all’Aurora Basket. Il giocatore lombardo ha una lunga esperienza nelle nazionali giovanili: con l’Under 18 azzurro nel 2014 ha vinto il Torneo Under 18 di Mannheim battendo in finale gli Stati Uniti. Mentre con l’Under 19 ha disputato gli Europei e i Mondiali in Grecia, a Heraklion, nel 2015 distinguendosi con 12 punti a referto nella vittoria con la Spagna. Negli Europei che sono valsi la qualificazione ai Mondiali del 2015 ha viaggiato con una media di 7 punti e 3 rimbalzi per partita.

Andrea Picarelli è il quinto italiano del roster della nuova Dinamo (gli altri sono Achille Polonara, Jack Devecchi, Jonathan Tavernari e Marco Spissu).

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Interventi immediati sull’emergenza e azioni di più ampio respiro per il medio periodo. È il bilancio dell’incontro che, in un clima di confronto collaborativo ma puntuale e preciso sui punti affrontati, ha animato i lavori convocati oggi nel palazzo di viale Trento a Cagliari dalla Presidenza della Regione con le associazioni di categoria agricola ed il mondo della cooperazione. Al tavolo il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, gli assessori dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, della Programmazione e bilancio, Raffaele Paci, e i presidenti della Commissione Bilancio del Consiglio regionale, Franco Sabatini, e delle Attività produttive, Luigi Lotto.
«Il dibattito tra noi è essenziale per affrontare i problemi dell’agricoltura nel modo più mirato ed efficace. Ma siccome parliamo di un comparto essenziale per l’intera economia della nostra regione, allora apriamo questo dibattito a tutta la Sardegna – ha detto il presidente Pigliaru –. Facciamo il punto sullo stato delle cose, sulle risorse presenti, su come vengono spese, su quali filiere si interviene e con che finalità. E condividiamo con l’intera Isola un’idea di sviluppo che sposti l’attenzione dal solo sostegno, dalle sole urgenze, a una visione finalmente improntata sulla crescita, con al centro la conoscenza, l’agricoltura di precisione, gli investimenti sulla tecnologia. La Regione continua a fare la propria parte nel gestire le emergenze climatiche e finanziarie, è chiaro – ha proseguito il presidente della Regione citando le cifre, con particolare riferimento alle risorse arrivate con il Patto per la Sardegna -. Ma per superare davvero queste criticità legate al crollo dei prezzi per i produttori primari, che ciclicamente piombano sui diversi settori del comparto agricolo – ha concluso Francesco Pigliaru -, servono gli interventi strutturali per il medio periodo e su questi vogliamo puntare.» 
I 12 milioni di euro stanziati direttamente ai pastori saranno integrati da altri 3milioni recuperati da fondi interni dell’Assessorato dell’Agricoltura. Il sostegno a capo di bestiame sarà quindi di circa 5 euro. L’integrazione sarà discussa il prossimo martedì in Commissione bilancio e poi passerà subito al voto del Consiglio regionale. Ci sono inoltre altri 2 milioni destinati a un bando per l’acquisto di pecorini Dop da destinare agli indigenti. Sempre per gli indigenti ci sono 4,1milioni di risorse nazionali. Il governo ha poi stanziato 3,5milioni per l’accompagno delle pecore a fine carriera, con una dotazione di circa 30euro a capo. L’intervento si inserisce nel programma sulla zootecnia che punta al miglioramento e alla valorizzazione produttiva delle greggi.
Sempre da un’azione di recupero di fondi portata avanti dalle strutture dell’Assessorato dell’Agricoltura, per chi aderisce a progetti di filiera nel comparto cerealicolo sono state destinate nuove risorse: 1,4milioni andranno alla coltivazione del grano duro, mentre 500mila euro sono dedicati a valorizzare i cereali minori e i grani antichi.
Nell’ottica di garantire nuove liquidità alle aziende sarde, fortemente condizionate dal fenomeno della siccità e dalla diminuzione dei prodotti di vendita (latte, cereali e ortofrutta), è notizia di due giorni fa l’arrivo di quasi 50milioni di pagamenti agricoli dovuti al mondo delle campagne isolano. Si tratta di circa 30milioni di euro per 10282 domande presentate sulla Misura 14 Benessere degli animali per l’annualità 2016. Sempre sulla stessa annualità, altri 19,5milioni sono destinati a 18762 pratiche della Misura 13 sull’Indennità compensativa a favore delle aziende ubicate in zone svantaggiate o montane. Le associazioni agricole e del mondo della cooperazione hanno chiesto alla Regione di sollecitare il pagatore nazionale Agea a garantire tempi certi per i pagamenti, così da poter permettere alle aziende di programmare attività e investimenti. Sul tema, proprio due giorni fa Pierluigi Caria e una delegazione delle associazioni di categoria hanno incontrato a Roma, per la prima volta, tutti i vertici di Agea.
Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) ha inoltre inviato formale richiesta alla Commissione europea per integrare di 700milioni di euro le anticipazioni dei pagamenti PAC e PSR da erogare entro il prossimo mese di ottobre: i primi saliranno fino al 70% del totale dovuto, mentre i secondi arriveranno fino all’85%.
«Sulla PAC – ha ricordato Pierluigi Caria – le imprese agricole sarde ricevono ogni autunno circa 87,5milioni di euro che quest’anno saliranno fino a 122,5milioni, circa 35milioni in più rispetto allo scorso anno.»
Il riconoscimento da parte del Governo delle tre calamità naturali che in questi ultimi mesi hanno colpito la Sardegna (nevicate, gelate e siccità) permetterà di poter accedere agli strumenti di ristoro finanziario previsti dal Fondo di solidarietà nazionale e a quelli riguardanti la sospensione dei pagamenti dei mutui bancari agrari, di quelli previdenziali e assistenziali. La legge, inserita nel maxiemendamento al decreto legge Mezzogiorno votato al Senato, sarà definitivamente licenziata dalla Camera dei deputati entro la prima settimana di agosto.
Attraverso la legge 28/85, seguita dalle strutture dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente, sono stati attivati i rimborsi ai Comuni con 3,5mln di euro per gli interventi di urgenza e soccorso attuati nei giorni di alluvione, nevicate e siccità. La procedura a sportello ristora gli interventi di soccorso per persone e anche animali.
Negli ultimi mesi sono stati stanziati per il piano acque in Sardegna circa 200milioni di euro: interventi su Abbanoa, piano di manutenzione straordinaria con l’aumento della portata per le dighe, efficientamento delle reti irrigue attraverso i Consorzi di Bonifica e pagamento a Enas dei costi energetici sostenuti dai Consorzi stessi. Sul tema delle risorse idriche si aprirà un tavolo specifico allargato a tutti gli attori del comparto.
I lavori di oggi si sono concentrati inoltre sugli impegni da mettere in campo nel medio periodo.
«A ottobre si terranno gli Stati generali sull’agricoltura in Sardegna, dove si farà un bilancio delle risorse spese per il mondo delle campagne e su dove spostare fondi migliorando i risultati. Un summit dall’alto valore simbolico e programmatico – ha osservato Pierluigi Caria – che permetterà a tutti i portatori di interesse di ragionare su un’agricoltura nuova, moderna e soprattutto produttiva. Una rivoluzione che punterà, per quanto permesso dalle normative dell’Ue, di rimodulare risorse importanti del Programma di sviluppo rurale puntando non solo sulle integrazioni al reddito e il sostegno, ma sugli investimenti per le aziende.»
«Per venire incontro alle criticità dell’agricoltura isolana abbiamo messo in campo tutte le energie e le risorse possibili in Sardegna e a Roma. Coscienti dello stato di crisi di un comparto così importante per la nostra economia abbiamo quindi ragionato anche su impegni che guardino al futuro e che permettano alla nostra regione di non dover acquistare oltremare l’80% dei prodotti alimentari – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria -. Continueremo a fare controlli periodici su tutti i provvedimenti per recuperare e riprogrammare le risorse non utilizzate. Non lo faremo da soli, ma in collaborazione con tutti gli attori del mondo agricolo sardo.»
«Per il settore agricolo servono risposte strutturali non interventi tampone che dopo pochi mesi fanno riemergere i problemi in modo ancora più grave. Serve uno sforzo da parte di tutti per rendere il settore efficiente e ben funzionante: da parte nostra c’è la massima disponibilità anche con la prossima Finanziaria per individuare interventi specifici a favore del settore agricolo – sottolinea l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci -. Abbiamo destinato quasi 200 milioni a infrastrutture e irriguo e più di 20 milioni con la programmazione territoriale per l’agroindustria. Dobbiamo rafforzare gli interventi sulle reti irrigue ma lo dico chiaramente: se continuiamo a utilizzare l’acqua a pioggia nei campi nessun intervento servirà, l’acqua va usata a goccia e pagata a consumo. Infine, ricordo i tanti interventi di supporto al credito – fondi di garanzia, prestito di campagna, fondo di garanzia fidi e aiuti in conto interessi, il pegno rotativo con i primi accordi già partiti e il pecorino bond – e siamo disponibili a ragionare sulla possibilità di introdurre altri strumenti.»
 

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Dal 4 al 6 agosto la splendida Villa Salazar di Piscinas ospiterà una mostra di pittura e ceramica dell’artista Rita Deidda, in arte “DeRita”, organizzata con la collaborazione del comune di Piscinas e della Pro Loco di Piscinas.

“DeRita”, ha iniziato a dipingere nel 1975, mettendo a frutto le doti innate. Nel 1989 le prime estemporanee in vari centri della Sardegna, una scuola cielo aperto, nella quale ha acquisito conoscenza, confronto e condivisione. Murales, mostre collettive e personali inaugurate da personaggi di cultura e di spettacolo, ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, in Svizzera, Brasile, Inghilterra, Indonesia ed Australia.

Nel 2000 l’esperienza decennale con la ceramica artistica, alla quale si è dedicata pienamente. Sperimentando, crea e lavora per chiese, alberghi e privati, acquisendo nuove tecniche che le permetteranno di realizzare, assemblando alla ceramica materiali vari: resine, vetro, legno, pietra, malto e altro. Da diversi anni realizza opere polimateriche e presepi da collezione che crea con materiali vari, di riciclo.

  

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Quest’anno, per la prima volta, l’Associazione Culturale Lee Van Cleef, organizzatrice del festival “Summe Is Mine” in collaborazione con il comune di Iglesias, era riuscita a portare il festival all’interno di una miniera: la Miniera di Monteponi. Un gravissimo incendio, purtroppo, ha costretto gli organizzatori a un cambio di location. La manifestazione si svolgerà all’interno degli spazi della Palestra n° 2 di Iglesias, già sede dell’attività dell’Associazione ENNE2.

Il “Summer Is Mine” non si ferma e si prepara ad ospitare la Line-Up più ambiziosa della sua storia.

La formula non cambia: il meglio delle band locali con i gruppi più interessanti della penisola.

Si parte questa sera con il bluesman di Gavoi River Of Gennargentu e questa è un’altra delle novità dell’edizione numero cinque: due bluesman in apertura delle due serate. Ci saranno i Quercia, local hero accasatisi su V4V e reduci dall’ottimo tour “In continente”, i Moti Mo che hanno di recente presentato l’esordio discografico, i sardo-piemontesi Sabbia che sono un po’ la nostra scommessa, i milanesi Younger and Better, giovani ma con partecipazioni a festival prestigiosi come Ypsigrock Festival e A Night Like This festival e poi, gli headliner del venerdì gli His Clancyness di Jonathan Clancy, autori a nostro modesto parare del miglior disco italiano del 2016.

Domani, sabato 29 luglio, si parte con il secondo bluesman del cartellone, quell’Andrea Cubeddu già apprezzato nella festa di chiusura dell’ultimo Summer Is Mine al FireOne StreetPark e fresco fresco di esordio, Alek Hidell spippolatore sardo trapiantato a Milano e già 50% degli Everybody Tesla. Solki e Stres, due band ma un solo cuore: i primi sono formati da componenti degli ex Blue Willa, Baby Blue e Topsy The Great ed hanno pubblicato due dischi fenomenali; i secondi sono in realtà sempre loro che si fanno guidare in questa occasione da quel genio (e sregolatezza) di Alessandro Fiori cantante dei Mariposa prima, dei Craxi poi e titolare di una meravigliosa carriera solista. Headliner del secondo giorno: Giungla e Niagara. Il primo è il monicker dietro il quale si cela Emanuela Drei, già bassista dei già citati Clancyness, one woman band capace di attirare le attenzioni della stampa estera (Noisey e NME su tutte) e di partecipare proprio qualche mese fa al prestigiosissimo SXSW di Austin, Texas. I Niagara, sono tra le migliori band italiane. Vengono da Torino, sono apparsi “solamente” su Spin Magazine, Rolling Stone, Consequence of Sound e FACT.

Non solo musica al SIM 2017, ci saranno i ragazzi di Trevessu, il food di qualità e tavole rotonde con i giovani esperti di Save Industrial Heritage, un progetto in collaborazione con la CGIL Camera del Lavoro Sulcis Iglesiente: chi meglio di loro per discutere delle bellezze del patrimonio minerario e industriale e sulle politiche per la rivalorizzazione dei siti in disuso?

E poi ancora, il Market is Mine, l’area espositori che raccoglierà una selezione di artigiani e piccoli produttori da tutta l’Isola, ZINO – travelling bookshop e le sue proposte “itineranti” di editoria indipendente, live painting con l’illustratrice trapanese trapiantata a Bologna, Emanuela Di Vita.