28 April, 2024
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Pierpaolo Vargiu (Riformatori sardi): «Lo Stato stanzia 300 milioni ma la Sardegna non li vuole più».

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«Lo Stato stanzia 300 milioni ma la Sardegna non li vuole più». E’ la battuta provocatoria del deputato dei Riformatori sardi Pierpaolo Vargiu, sulla concessione di 300 milioni da parte dello Stato alla Sardegna, a condizione che la Regione riesca a controllare l’organizzazione e la qualità della sanità sarda.

«La malinconica storia delle trattative sulle entrate di bilancio tra la Sardegna e lo Stato si arricchisce di un nuovo imbarazzante capitolo, quello relativo ai trecento milioni di euro richiesti dalla Regione allo Stato per ripianare il buco della sanità 2016. Annunciati in pompa magna e concessi dallo Stato nella legge di stabilità 2018, probabilmente non arriveranno mai!» sottolinea Pierpaolo Vargiu.

«Nella legge di stabilità, lo Stato concede alla Sardegna un’anticipazione di liquidità di 300 milioni in due anni, ma li vincola alla sottoscrizione di un accordo che rechi un programma operativo di riorganizzazione, riqualificazione e potenziamento del Servizio Sanitario regionale che individui gli interventi per l’equilibrio economico, nel rispetto dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza – aggiunge il deputato dei Riformatori sardi -. Per avere i soldi, la Regione si deve altresì impegnare a rimuovere eventuali provvedimenti, anche legislativi, che impediscano il rispetto dell’accordo. E qualora gli organi di attuazione del Piano Operativo trovassero provvedimenti o leggi regionali in contrasto con l’accordo, il Consiglio Regionale deve provvedere entro 60 giorni a rimangiarsi i propri provvedimenti e abrogare eventuali leggi malfatte.»

«In altre parole – conclude Pierpaolo Vargiu – lo Stato concede i 300 milioni alla Sardegna, ma chiede in cambio di controllare l’organizzazione e la qualità della sanità sarda. Per cui – sino a prova contraria – abbiamo la ragionevole certezza che la Regione, dopo aver chiesto e ottenuto 300 milioni per la sanità sarda, si guarderà bene dal riscuoterli perché purtroppo ha piena consapevolezza (anche se non può dirlo!) che il disastro di riforma che il Consiglio regionale sta per approvare non è in grado né di garantire l’equilibrio di bilancio, né – soprattutto – il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza, che rappresentano invece la base dei diritti di salute di tutti i cittadini sardi!»

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