16 April, 2024
HomeSpettacoloMusicaA vent’anni dalla scomparsa del grande, indimenticabile Faber, Cristiano De Andrè torna in Sardegna il 3 e 4 novembre con il tour “Storia di un impiegato”.

A vent’anni dalla scomparsa del grande, indimenticabile Faber, Cristiano De Andrè torna in Sardegna il 3 e 4 novembre con il tour “Storia di un impiegato”.

[bing_translator]

A cinquant’anni dalle grandi rivolte sociali del 1968 e a vent’anni dalla scomparsa del grande, indimenticabile Faber, Cristiano De Andrè torna in Sardegna con il tour “Storia di un impiegato”, ispirato al celebre concept album del padre e riarrangiato come una vera e propria opera rock. Sold out in numerosi teatri d’Italia e dopo una straordinaria esibizione all’Arena di Verona, Cristiano torna sull’Isola accompagnato sul palco da Osvaldo Di Dio, Davide Pezzin, Davide Devito e Riccardo Di Paola.

Un evento destinato a regalare emozioni”, “Un album che a distanza di cinquant’anni è ancora tremendamente attuale”, “Le poesie di Fabrizio fanno bene all’anima e Cristiano ha saputo rinnovarle e renderle attuali, confermandone la potenza e la passione”. Queste le principali recensioni e critiche apparse sulle più importanti testate nazionali. Cristiano De André ha attinto all’immenso repertorio del padre Fabrizio rileggendo il disco del 1973 sempre più attuale, un album sugli anni di piombo e sulla speranza di costruire un mondo migliore, che torna così a smuovere le coscienze. “Storia di un impiegato” racconta, infatti, il gesto di un impiegato degli anni Settanta, animato dal ricordo della rivolta collettiva del maggio francese 1968.

Dopo gli appuntamenti di grande musica al Teatro Massimo di Cagliari che andranno in scena dal 30 ottobre al 3 novembre, il Festival Internazionale Jazz in Sardegna sceglie così di salutare il suo pubblico con una grande festa in musica, una doppia data, il 3 ed il 4 novembre, fuori abbonamento: un grande omaggio al più grande cantautore italiano di tutti i tempi.

Cristiano De André e Stefano Melone (alla produzione artistica) hanno dato una nuova vita musicale alle canzoni del disco con un suono rock-elettronico, calibrato sui momenti psicologici del protagonista della storia. Lo spettacolo è diviso in due parti: la prima affronta lo storico disco, arrangiato come una vera e propria opera rock; la seconda parte invece comprende altri celebri brani di repertorio come “Fiume Sand Creek” e “Don Raffaè”, che hanno affrontato il tema della lotta per i diritti. Previste anche alcune perle di Faber, come “Il pescatore”, contenute nei progetti discografici di grande successo “De André canta De André – Vol. 1” (2009), “De André canta De André – Vol. 2” (2010) e “De André canta De André – Vol. 3” (2017). La regia dello spettacolo, curata da Roberta Lena, contribuisce a una serata ricca di sorprese, visual e luci.

In una risoluzione a
Alessandra Zedda: «

giampaolo.cirronis@gmail.com

Rate This Article:
NO COMMENTS

LEAVE A COMMENT