6 May, 2024
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Programma riqualificazione scuole Sant’Antioco, interventi adeguamento edifici “Generale Carlo Sanna” e “Via Lazio”

Procede, a Sant’Antioco, il programma di riqualificazione delle scuole avviato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Ignazio Locci. Nei giorni scorsi, gli Uffici hanno dato il via alle procedure per l’affidamento dei servizi di ingegneria relativi a due importanti interventi in altrettanti edifici scolastici di Sant’Antioco, che possono contare su una dotazione finanziaria complessiva di 225mila euro. Si tratta delle scuole “Generale Carlo Sanna” di via Massimo D’Azeglio, dove attualmente sono attivi i servizi “Nido” e “Sezione primavera” (il finanziamento ammonta a 75mila euro), e “Via Lazio”, nella quale si svolge la scuola dell’infanzia, alla quale sono destinati 150mila euro.

Entrambe le operazioni prevedono adeguamento strutturale (statico e sismico) e alla normativa antincendio, rifacimento dei servizi sanitari, ammodernamento della rete dati e, infine, miglioramento dell’efficienza energetica. «Il nostro piano di interventi dedicato alle scuole della cittàcommenta l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – è vasto e ambisce ad adeguare, ammodernare, rendere sicuri e accoglienti tutti gli edifici scolastici antiochensi, nessuno escluso. In alcuni i lavori sono piuttosto evidenti, come nella primaria di “via Bologna”, rimessa completamente a nuovo e dotata di una palestra le cui mura, fino a un anno fa, erano utilizzate come deposito comunale; o ancora nella primaria di “via Manno”, dove, esattamente come in via Bologna, tra le altre cose abbiamo realizzato la copertura ex novo, mettendo la parola fine alle continue infiltrazioni di acqua. Senza dimenticare via Virgilio, con le opere di efficientamento energetico del plesso A e l’adeguamento totale della Direzione didattica. E ancora: nella secondaria di primo grado “Enrico Fermi”, nella quale hanno preso il via importanti lavori di efficientamento energetico. E adesso “via Lazio” e “Carlo Sanna”: opere proiettate principalmente sull’adattamento alle norme attualmente in vigore. Insomma, un lavoro ampio e articolato, sinonimo della nostra attenzione verso il mondo della scuola».

In merito interviene anche il sindaco Ignazio Locci: «I lavori tutti destinati al panorama scolastico cittadino fanno affidamento su un piano finanziario complessivo di circa 7 milioni di euro, tra interventi in gran parte realizzati e altri in divenire. Dopo anni di attese, le scuole cittadine stanno cambiando volto, diventando belle, accoglienti e, soprattutto, più sicure. Va inoltre precisato che accanto alle opere strutturali si colloca anche l’ammodernamento degli arredi scolastici che, anche in questo caso, tra adeguamento alle norme anti-covid e miglioramento generale, non ha lasciato indietro nessuna scuola».

Il coordinamento del Sulcis Iglesiente della Rete Sarda in Difesa della Sanità Pubblica ha diffuso una nota nella quale esprime «preoccupazione per il trasferimento di due medici operanti nel reparto di ortopedia del CTO di Iglesias verso l’ortopedia e traumatologia del presidio ospedaliero del Sirai di Carbonia».

«Per quanto nella circolare di trasferimento venga  indicato un limite al servizio di 15 giorni dei due medici si legge nella nota vogliamo sottolineare che tali azioni non potenziano l’Ortopedia del Sirai ma certamente depotenziano il servizio al Cto di Iglesias,  già altamente in sofferenza per la grave ed incontrollabile impoverimento dell’organico. Questa situazione di incertezza continuerà a produrre negli ospedali del Sulcis gravi ripercussioni sulla cura dei cittadini sottoposti ulteriormente  a dura prova dal Covid-19. Il virus altamente aggressivo ha ulteriormente evidenziato le gravi carenze per i tagli ai servizi che devono essere, soprattutto, potenziati con l’assunzione del personale necessario, causa primaria della morte annunciata dei presidi ospedalieri CTO e Sirai. »

«Gli ospedali pubblici sono un patrimonio Sociale ed economico, pertanto necessitano di interventi mirati alla salvaguardia della salute pubblica. Alla luce delle scelte dei governi regionali che hanno preferito optare per ulteriore finanziamento alla Sanità privataconclude la nota -, il coordinamento del Sulcis Iglesiente urla a gran voce, fatti, nella determinata richiesta di sollecitare il risveglio dei vostri ruoli al servizio del cittadino.»

«Curiamoci di chi ci cura: non ricordiamoci dei lavoratori pubblici solo nelle emergenze ma riconosciamo il loro lavoro

È lo slogan dello sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del pubblico impiego organizzato dalle segreterie regionali della Uil Fpl, Cgil Fp e Cisl Fp per mercoledì 9 dicembre, dalle 10.00 alle 13.00, in Piazza del Carmine, a Cagliari, di fronte alla sede della Rappresentanza del Governo. Analoghe manifestazioni si terranno anche a Sassari (dalle 9,30 alle 11,30 in Piazza Fiume e alle 12.00 davanti all’Ospedale di viale Italia) e Carbonia (dalle 10.00 alle 12.00 davanti alla Sede ASSL in via Dalmazia).

Le organizzazioni sindacali chiedono al Governo una legge di bilancio che migliori realmente il Paese e faccia ripartire l’economia: per una pubblica amministrazione più capace e moderna, secondo le sigle confederali della funzione pubblica, serve rinnovare i contratti pubblici e assumere più giovani e professionisti qualificati.

Assunzioni. Per sostenere i cittadini e aiutare le imprese – evidenziano le sigle della funzione pubblica – servono enti pubblici più efficaci. Invece questi sono stati svuotati dal blocco delle assunzioni e dei pensionamenti e hanno oggi dipendenti con un’età media di 51 anni. Per questo i sindacati chiedono un piano straordinario di assunzioni: 500mila lavoratori che verranno a mancare alla pubblica amministrazione sono infatti una straordinaria occasione per rinnovare i servizi e per assumere tanti giovani che possono sperare in un lavoro stabile.

Lotta al precariato. Tra le richieste dei sindacati c’è quella di tutelare i circa 170mila precari della pubblica amministrazione, per i quali la Commissione Europea ha aperto anche una procedura di infrazione contro l’Italia. Per ridare dignità al lavoro e stabilizzare lavoratori e lavoratrici Uil Fpl, Cgil Fp e Cisl Fp chiedono la proroga dei requisiti per le stabilizzazioni e il riconoscimento dei periodi di lavoro svolti con tutte le forme di lavoro flessibile: i lavoratori rischiano la vita in emergenza almeno gli sia data sicurezza nel lavoro.

Sicurezza. I sindacati chiedono che in tutti luoghi di lavoro il personale sia fornito di adeguati DPI. Gli ambienti devono essere sicuri e occorre impedire che il personale subisca quotidianamente aggressioni; i carichi di lavoro devono inoltre essere sostenibili fisicamente e psicologicamente evitando turni massacranti. Gli operatori sanitari sono aggrediti negli ospedali e i lavoratori pubblici sono offesi e denigrati ma durante la pandemia, pur senza protezioni e con pesanti carichi di lavoro, hanno organizzato il lavoro e i servizi: per questo meritano protezione e rispetto.

Rinnovi contrattuali. Le sigle del comparto chiedono infine il rinnovo dei contratti di sanità, enti locali e amministrazioni centrali scaduti da due anni. La pandemia ha dimostrato che il lavoro pubblico serve al Paese – sostengono Uil Fpl, Cgil Fp e Cisl Fp -: per questo chiediamo al Governo più risorse per i contratti di tutti i lavoratori pubblici. Per dare servizi migliori a cittadini e imprese, per organizzare meglio le amministrazioni, per avere personale più qualificato. Le risorse sono riconoscimento di salario, ma nel settore pubblico sono necessarie anche per riformare il sistema di qualificazione professionale. Sbaglia chi denigra la nostra rivendicazione perché valorizzare le competenze e riconoscere le professionalità sono una priorità soprattutto se la pubblica amministrazione vuole vincere la sfida dell’innovazione.  

3 nuovi casi positivi al Covid-19, 3 negativizzati e 1 nuovo decesso, il secondo in 3 giorni, sono stati registrati oggi a San Giovanni Suergiu. Ne ha dato notizia la sindaca, Elvira Usai, dopo aver ricevuto il comunicato dell’Ats.

La persona deceduta si trovava ospedalizzata a causa del Covid-19.

«Siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore ha scritto in un post nella pagina Facebook istituzionale Elvira Usaie porgiamo le nostre sentite condoglianze.»

Il Coronavirus non ferma i trapianti e la generosità dei sardi. Al Policlinico è stato prelevato il fegato di un paziente 86enne, trapiantato poi su un altro paziente sardo dell’equipe di Fausto Zamboni.

Il donatore era ricoverato al Policlinico Duilio Casula per un’emorragia cerebrale a cui è poi sopraggiunta la morte. La moglie del paziente ha dato l’assenso alla donazione ed è partita la macchina dei trapianti. L’accertamento di morte cerebrale è iniziato alle 21,30 ed è terminato questa mattina, alle 4,30. Alle 7.00 l’equipe per il prelievo era già in una delle sale operatorie al Policlinico. Terminato il prelievo, il fegato è stato portato al Brotzu dove era in attesa il ricevente.

«È importante che le donazioni non si fermino – dice il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino – anche se siamo in un momento delicato con la pandemia in corso. È fondamentale che continui a crescere la cultura del dono.»

Giorgio Sorrentino sottolinea, «il grande impegno di tutto il personale che si è prodigato per la riuscita del prelievo e la grande collaborazione con il Brotzu e il centro regionale dei trapianti: un lavoro di squadra fondamentale».

A seguito dell’Accordo integrativo regionale approvato il 27 novembre 2020, è stato disposto il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta esclusivamente per l’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi e limitatamente al periodo influenzale. Per l’esecuzione dei tamponi, i medici di Medicina Generale e i Pediatri di libera scelta potranno usufruire di strutture messe a disposizione dai Comuni e/o dall’Azienda del Servizio sanitario regionale. Per quanto concerne Carbonia, i tamponi rapidi verranno effettuati attraverso la modalità di erogazione nota come drive through e/o walking through nel Distretto Ex Inam di piazza Matteotti. I tamponi verranno eseguiti dal lunedì al venerdì con disponibilità di 5 giorni settimanali.

Il comune di Carbonia, al fine di assicurare l’effettivo diritto allo studio nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo e secondo grado attraverso l’erogazione di contributi volti alla copertura delle spese sostenute per l’istruzione, ha attivato i seguenti interventi rivolti agli studenti il cui nucleo familiare presenta un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) in corso di validità inferiore o uguale a 14.650 euro:

1. BORSA DI STUDIO REGIONALE (anno scolastico 2019-2020) per gli studenti delle scuole pubbliche primarie e secondarie di primo e secondo grado (esclusi i beneficiari della borsa di studio nazionale 2019-2020);

2. BUONO LIBRI (anno scolastico 2020-2021) per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Possono presentare la domanda al comune di Carbonia entro il 30 dicembre 2020 il genitore, il rappresentante legale dello studente o lo stesso studente se maggiorenne, compilando l’apposito modulo e allegando la seguente documentazione: 1. fotocopia dell’attestazione dell’ISEE in corso di validità; 2. fotocopia del documento di riconoscimento del richiedente in corso di validità; 3. solo per il buono libri la documentazione comprovante la spese (scontrini, ricevute, fatture).

Sono 551 i nuovi casi di positività al Covid-19 identificati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 4.774 i tamponi eseguiti. Salgono a 23.429 i casi dall’inizio dell’emergenza.

Si registrano anche 5 decessi (511 in tutto). Il totale delle vittime comprende un riallineamento dei dati della Provincia di Nuoro che ha portato al ricalcolo dei decessi: 43 avvenuti nel periodo precedente e già inseriti all’interno del flusso informativo della piattaforma dell’Istituto superiore della sanità. Si aggiunge anche un decesso avvenuto precedentemente nella provincia di Oristano.

In totale sono stati eseguiti 389.753 tamponi. Sono 591 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (due in meno rispetto al dato di ieri), 70 (+4) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 13.840. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 8.324 (+213) pazienti guariti, più altri 93 guariti clinicamente.

Sul territorio, di 23.429 casi positivi complessivamente accertati, 4.886 (+107) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 3.745 (+106) nel Sud Sardegna, 1.935 (+100) a Oristano, 4.396 (+156) a Nuoro, 8.467 (+82) a Sassari.

Sotacarbo, società di ricerca di rilevanza nazionale, specializzata nelle tecnologie energetiche pulite, nasce da una iniziativa parlamentare comune di deputati democristiani e comunisti ben 35 anni fa, dotata di un cospicuo capitale iniziale: 40 miliardi di lire. Era una decisione lungimirante.
Gli enti energetici Enel, Eni ed Enel avrebbero dovuto assicurarne la gestione. Enel ed Eni, tanto per cambiare, si disimpegnarono rapidamente. Restarono Regione ed Enea e, a dire il vero, almeno in certe fasi Enea si è impegnata seriamente. Bisognerà attendere l’inizio del 2000 perché la società decolli.
L’Amministrazione comunale di Carbonia dotò la Sotacarbo di uffici e laboratori nella miniera di Serbariu. Altra scelta lungimirante. La stessa società con propri fondi attrezzò i laboratori e realizzò i primi impianti pilota. Più tardi da un capitolo del Piano Sulcis (a proposito del fatto che secondo taluni quel Piano non ha prodotto nulla!) sostenuto con un’iniziativa comune di centrosinistra e centrodestra, derivarono oltre 38 milioni di euro per il finanziamento su base decennale dei programmi di ricerca di cui ben 30 milioni di euro provenienti da fondi nazionali.
Sono arrivati, inoltre, ulteriori fondi per altri specifici programmi.
Il problema finanziario di Sotacarbo è modesto: 200/400 mila euro anno per spese generali che non possono essere pagati con i fondi della ricerca. I soci dovrebbero farvi fronte facilmente. La stessa Regione ha risorse cospicue non utilizzate destinabili a questa finalità. Non si comprende perché si creino situazione di grave tensione alla società a causa della disattenzione regionale.
I 36 tra ricercatori e altri lavoratori di Sotacarbo hanno prodotto risultati importanti e riconosciuti, applicabili su scala industriale. Investire su Sotacarbo è investire sul futuro. Viene ora annunciato che Sotacarbo entrerà nel sistema di Sardegna Ricerche. Speriamo bene perché in passato Sardegna Ricerche ha ostacolato lo sviluppo di importanti progetti nel Sulcis Iglesiente. Il territorio può oggi contare su tre importanti centri di ricerca. A Carbonia con Sotacarbo per le tecnologie energetiche pulite; in Carbosulcis con la grande infrastruttura per la produzione di isotopi necessari per la conoscenza della materia oscura e con altri rilevanti progetti (acidi umici, laboratorio Ulisse, etc.); a Monteponi con il Centro Sostenibilità Ambientale (CESA) specializzato nell’economia circolare. Questi progetti dovrebbero essere curati come piante preziose. Ma non è così. Sotacarbo è stato il primo campanello d’allarme. Altri segnali negativi vengono da Carbosulcis e CESA. E’ auspicabile che il caso Sotacarbo segni una ripresa dell’attenzione regionale perché sarebbe deleterio distruggere tanto lavoro ben fatto per disattenzione o perché si immagina che tutto debba essere fatto a Cagliari e tutto cancellato nei territori.
Tore Cherchi

Un’agenda ricca di appuntamenti nella terza giornata di Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei, il festival del cortometraggio organizzato dal Circolo del Cinema “Immagini” (F.I.C.C.) di Sant’Antioco (Sud Sardegna), e diretto dal regista bosniaco Ado Hasanovic, che per la sua sedicesima edizione – in programma fino a martedì 8 dicembre – si svolge interamente in streaming. Il programma di domani (sabato 5 dicembre) spazia sul cinema dell’area mediterranea per poi concentrarsi su quello contemporaneo di casa nostra, fino a immergersi nei video musicali d’autore: il tutto da seguire in tre diversi momenti, la mattina, nel tardo pomeriggio e la sera, sulla pagina facebook e il canale YouTube del festival.