7 May, 2024
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I rincari energetici ed il conseguente aumento di luce, gas e benzina dovuti alla crisi internazionale ai confini dell’Europa cominciano a pesare nelle tasche degli italiani e ad avere gravi ripercussioni sui costi di produzione di molte piccole e medie imprese di tutti i settori. Aumentano i costi dei trasporti, degli imballaggi, di servizi e materie prime, con conseguenti rincari di beni di prima necessità come pasta, pane e prodotti a base di cereale.

In questo contesto, Atisale, leader in Italia nella produzione e commercializzazione di sale marino 100% italiano, rinnova il suo impegno nel garantire la presenza del suo sale di qualità sulla tavola degli italiani, sugli scaffali della GDO e all’industria, puntando sulla valorizzazione del made in Italy e di una filiera totalmente italiana e a km0 e sulla promozione del territorio naturalistico in cui sorgono le saline.

Tutto il sale dell’azienda – circa 700mila tonnellate all’anno, con 11 brand differenti e 100 referenze attive per i diversi canali distributivi – proviene, infatti, dai due siti produttivi tra le più importanti riserve naturali d’Italia: Margherita di Savoia in Puglia e Sant’Antioco in Sardegna. Qui il sale viene coltivato ed estratto secondo un metodo di lavorazione tramandato nei secoli dai salinai e lavorato seguendo una filiera produttiva di estrema qualità e nel pieno rispetto dell’ecosistema, garantendo sempre la massima sostenibilità ambientale.

A questa attenzione per una materia prima così preziosa sia per un’alimentazione corretta ed equilibrata, sia per molti comparti dell’industria, si accompagna un’altrettanta valorizzazione del territorio in prossimità delle saline, che si traduce da un lato in un’importante attività di promozione di un turismo sostenibile, in collaborazione con i Comuni e gli enti locali, con iniziative che partono proprio all’interno delle saline stesse; e dall’altro con progetti mirati a valorizzare alcuni prodotti più pregiati – fra i tanti, il fior di sale di Sant’Antioco e la Linea Cuor di Mare – come ingredienti speciali e insostituibili di ricette gourmet e piatti tradizionali dei più rinomati chef locali.

«La situazione del pronto soccorso dell’ospedale Sirai continua a restare critica, per carenza di personale. Voglio ribadirlo ancora una volta, dopo averlo segnalato più volte.»
Lo scrive, in una nota, Gianluca Arru, consigliere comunale del gruppo Carbonia Avanti.
«Questa settimana mi attiverò per avviare delle interlocuzioni più specifiche, per comprendere meglio attraverso organi e soggetti deputati ad organizzare e a coordinare l’attività sanitaria quelli che possono essere i percorsi in grado di riportare il Pronto Soccorso del Sirai ad uno stato di efficienza», conclude Gianluca Arru.

Domenica 10 aprile, alle ore 19.00, presso la Sala conferenze del Palazzo del Capitolo, in piazza de Gasperi n. 1, a Sant’Antioco, si terrà la presentazione pubblica del film Rondò final (Regia di Gaetano Crivaro, Margherita Pisano e Felice D’Agostino). L’evento è organizzato da Ottovolante Sulcis APS in collaborazione con L’Ambulante e con il patrocinio del comune di Sant’Antioco.

“Rondò final” è un film nato all’interno di una serie di progetti di ricerca e sperimentazione cinematografica che indagano le potenzialità delle immagini preesistenti per creare nuove visioni, che l’Ambulante porta avanti da anni. Il film è stato selezionato in anteprima mondiale e in concorso internazionale nel prestigioso festival Visions du réel di Nyon nel 2021 e poi in Anteprima Italiana nello stesso anno al Festival dei Popoli di Firenze.
L’evento si aprirà con una breve presentazione del film, seguita dalla proiezione integrale, e si chiuderà con un dibattito al quale saranno presenti gli autori. L’evento si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti. L’ingresso è libero e gratuito sino ad esaurimento posti e si consiglia la prenotazione.

Applausi a scena aperta per lo spettacolo My Ladies Rock, andato in scena al Teatro Massimo di Cagliari il 2 e il 3 aprile, dopo la prima di Sassari del 1° aprile. L’organizzazione è stata curata dal organizzato dal CeDAC/Circuito Multidisciplinare dello spettacolo dal vivo in Sardegna, con le Compagnie Jean-Claude Gallotta, sulle note delle canzoni di straordinarie artiste di fama internazionale…Wanda Jackson, Brenda Lee, Marianne Faithfull, Siouxsie and the Banshees, Aretha Franklin, Nico, Lizzy Mercier Descoloux, Laurie Anderson, Janis Joplin, Joan Baez, Nina Hagen, Betty Davis, Patty Smith, Tina Turner e Bengjamin Croizy e Strigall. Lo spettacolo è uno straordinario racconto dell’altra storia del rock, con musiche emozionanti e strettamente legate alla battaglia per i diritti delle donne, purtroppo, ancora presente nella società contemporanea.

Musiche ballate ed interpretate da ballerini e ballerine che hanno portato sul palco una grande energia, con performance di piccoli e grandi gruppi, nei quali la sinergia ha calamitato l’attenzione del pubblico che ha reso onore all’evento con lunghissimi e calorosi applausi. Un omaggio a donne protagoniste di una rivoluzione culturale, diventate icone di una battaglia portata in scena con eleganza ed attenzione ai particolari, con momenti intriganti, atti a rappresentare la trasgressione e la libertà di quella particolare fase storica. Un’epoca in cui si sognava l’emancipazione femminile per un futuro migliore con un posto, all’interno delle società, al pari di quello degli uomini.

Nadia Pische

Il comune di Sant’Antioco ha approvato le linee guida per l’adozione dei cani ospitati nei canili convenzionati, incentivata dalla concessione di un contributo economico. L’obiettivo è favorire l’affidamento definitivo ai privati dei cani randagi con lo scopo di migliorarne la condizione e di alleggerire l’affollamento dei canili. 

Il fenomeno del randagismo viene contrastato con l’attività sul territorio della Polizia locale, della Guardia zoofila, delle Associazioni di volontariato e, soprattutto, mediante il prelievo e il trasferimento dei cani nelle strutture convenzionate. Nel 2021 il comune di Sant’Antioco ha speso 36mila euro: fondi che si sono resi necessari per garantire la permanenza degli animali nelle strutture.

«Con questo interventocommenta il sindaco Ignazio Locciintendiamo cambiare rotta strutturando un sistema di incentivi che favorisca il ritorno in famiglia dei nostri randagi: attualmente risultano ospitati nei canili convenzionati 51 cani.  Adottare un cane è un gesto di grande umanità e ringrazio sin da adesso coloro che vorranno contribuire a questo nostro progetto.»

Fatti salvi tutti i requisiti ben delineati nelle linee guida sulle adozioni, ai soggetti cui sarà affidato in via definitiva un cane potrà essere erogato un contributo economico parametrato sulla base dell’età anagrafica del cane e su età o invalidità di chi adotta. Nello specifico, per citare alcuni esempi: età del cane compresa tra 0 e 2 anni, 300 euro una tantum; oppure, per i soggetti adottanti con più di 65 anni o invalidi, 300 euro all’anno per 5 anni. Più cresce l’età del cane, più cresce l’entità del contributo. L’ultima fascia, oltre i 10 anni, prevede 500 euro all’anno per 5 anni, oppure, per i soggetti adottanti con più di 65 anni o invalidi, 600 euro all’anno per 5 anni.

L’Amministrazione comunale di Carbonia, intanto, ha deciso di promuovere una mostra di opere attraverso la quale avviare una raccolta fondi.

«Auspico che la proposta ha spiegato l’assessora della Cultura Giorgia Melipossa essere accolta con favore dagli artisti locali che avranno l’occasione di mostrare il loro talento artistico e farsi conoscere ancora di più. Carbonia ha una vocazione solidale forte e sono certa che anche da questa iniziativa si otterranno buoni risultati per non dimenticare chi soffre e chi è meno fortunato di noi.»

Si chiede, infatti, che gli artisti della città aderiscano alla campagna di raccolta fondi destinando, a loro libera scelta, il ricavato della vendita di una o più opere, a favore delle persone colpite dalla guerra.

«La mostra che intendiamo organizzare ha sottolineato Giorgia Melioltre ai fini solidaristici, darà lustro alla città attraverso l’esposizione di opere di artisti locali. Si tratta di un’offerta rivolta ad un ampio target di interesse: appassionati d’arte, turisti e famiglie.»

 

Il comandante della Polizia Municipale del comune di Carbonia, Andrea Usai, con l’ordinanza N° 66 del 30 marzo 2022, rende noto che da oggi, 4 aprile, fino al 15 aprile 2022, dalle ore 8.00 alle ore 17,30, con esclusione del sabato e della domenica, in via Medadeddu, nel tratto compreso tra piazza Santa Rita e via Cristoforo Colombo, è prevista la chiusura al traffico veicolare. Dalle ore 17.30 in poi, la strada risulterà nuovamente aperta alla circolazione.

Il provvedimento è finalizzato ad eseguire la posa in opera di cavi di ENEL-Distribuzione S.p.A.

Al fianco dei lavoratori, dei sindacati e dell’azienda per ottenere dal Governo un intervento immediato sull’abbattimento del costo dell’energia, cresciuto a dismisura negli ultimi mesi, e salvaguardare il lavoro e la piena produzione dell’ultimo avamposto italiano di metallurgia non ferrosa. Questa la posizione espressa oggi dal presidente Christian Solinas, che a Villa Devoto ha ricevuto i rappresentanti di Portovesme srl, i lavoratori e i rappresentanti sindacali. Un impegno totale, quello assicurato dal presidente Christian Solinas, a fronte della drammatica situazione creatasi con un aumento del costo dell’energia anche del 600%, che ha determinato il parziale blocco di alcune linee produttive e il ricorso alla cassa integrazione per centinaia di lavoratori. A rischio sono oltre 1.500 posti di lavoro, con un peso economico e sociale enorme nel territorio.
«Incalzeremo il Governo perché si trovi lo strumento immediato per combattere gli aumentiha detto il presidente Christian Solinas -, anche grazie agli spiragli che oggi le regole europee aprono con il superamento delle regole sugli aiuti di Stato fino a poche settimane fa in vigore.»
«La Sardegnaha ricordato Christian Solinas -, si è fatta promotrice in Conferenza delle Regioni di un emendamento al Decreto “Misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e fonti rinnovabili” con l’obiettivo della perequazione dei costi energetici tra le aziende che operano nella Penisola e quelle che operano nelle isole maggiori. Il testo è stato approvato all’unanimità dalla commissione tecnica della Commissione Energia della Conferenza Stato-Regione, che la Sardegna ha chiesto ed ottenuto di coordinare. E’ uno strumento che non solo noi, ma anche la Sicilia ed altre realtà regionali ritengono di vitale importanzaha sottolineato il presidente della Regione -, per ottenere una immediata risposta concreta con l’ottenimento della ‘superinterrompibilità’, cioè la compensazione sui costi dell’energia, non più prevista dal 2018.»
La differenza dei costi dell’energia penalizza in modo particolarmente pesante la Sardegna, ponendola in una condizione di enorme svantaggio nei confronti delle altre regioni italiane ed europee.
«Dalle politiche energeticheha sottolineato il presidente Christian Solinas -, passa il futuro delle nostre realtà produttive, non solo di quelle più energivore. Il Governo deve tenerne conto, ed è per questo, che ho già più volte espresso la nostra forte perplessità nei confronti di alcuni aspetti essenziali del recente Dpcm. Il ricorso esclusivo alle rinnovabili e alle batterie di accumulo, ha sottolineato, non garantisce quelle certezze di cui la Sardegna ha bisogno. La stessa data del completo abbandono del carbone deve essere rivista, come è accaduto in Germania dove l’addio al carbone è stato posticipato al 2035. Il realismo e la difficile congiuntura determinata dalla pandemia prima, dalla guerra in Ucraina poi, devono indurre a scelte più ponderate e rispondenti alle attuali necessità. Dobbiamo salvaguardare le nostre produzioni primarie e dobbiamo potenziarle Non esiste una Regione, un Paese, che possa rinunciare a produrre e a tenere viva l’industria. Quello dell’energia, oggi, ha concluso, è il problema primario per il nostro sistema economico. Per questo la Regione è coinvolta in modo totale in questa battaglia, che proseguiremo in ogni sede istituzionale – ha concluso il presidente Christian Solinas -, con un pressing su tutti i Ministeri coinvolti e, se necessario, manifestando a Roma insieme ai lavoratori per far sentire la nostra voce e i nostri diritti e mantenere in vita il nostro sistema industriale.»
All’incontro erano presenti anche i consiglieri regionali del territorio Fabio Usai e Michele Ennas.

«Oggi partecipo al vertice convocato a Villa Devoto dal presidente Christian Solinas con le organizzazioni sindacali e la dirigenza aziendale, sul futuro della Portovesme SRL. Un incontro che, come rappresentante istituzionale del territorio, ho fortemente sollecitato, allo stesso di come è stato sollecitato dai rappresentanti dei lavoratori.»

A dirlo è Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

«L’incontro ha una finalità chiaraaggiunge Fabio Usai: far fronte comune – Amministrazione regionale, sindacato, dirigenza aziendale, Confindustria, contro ogni ipotesi di chiusura dell’azienda; chiedere a gran voce al Governo nazionale che si faccia carico delle problematiche del caro-energia che affliggono la Portovesme SRL, introducendo adeguati strumenti per il ripristino delle condizioni di competitività indispensabili per proseguire nell’attività produttiva e preservare la concorrenzialità rispetto a tutti gli altri player industriali europei.»
«La Portovesme SRL, l’ho ribadito anche recentemente con una nota scritta, è uno dei più importanti stabilimenti industriali del Paese, strategico per ciò che produce e rispetto al contesto di guerra e instabilità che viviamo, e che nel nostro martoriato territorio garantisce oltre 1.500 buste paga sindacalizzate, sostenendo un indotto economico (dell’entità di decine di milioni di euro) che ne genera altre migliaiaconclude il consigliere regionale sardista -. Perciò, in alcun modo può essere messo in discussione. Da parte mia c’è e ci sarà tutto l’impegno a sostenere ogni iniziativa, della Regione, del sindacato e dell’azienda, atta a difendere questa fondamentale realtà produttiva.»

Sono 760 i nuovi positivi accertati in Sardegna su 3.428 tamponi eseguiti, 138 diagnosticati da molecolare, 622 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 25 (+1).

I pazienti ricoverati in area medica sono 328 (+4).

Sono 30.519 le persone in isolamento domiciliare (-141).

Si registrano 4 decessi: tre uomini di 68, 74 e 81 anni, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari e un uomo di 75, residente nella provincia del Sud Sardegna.