25 April, 2024
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Seconda giornata domenica 26 marzo, a partire dalle ore 9.00 fino alle ore 22.00, al Palazzetto dello Sport di via delle Cernitrici, a Carbonia, per il 10° Trofeo Sulcis Dance Festival, evento organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Magalenha Rodance in collaborazione con i maestri Roberto Paulesu e Romina Deidda, con il patrocinio del comune di Carbonia.
«La nostra città conferma ancora una volta la sua centralità nel panorama sportivo del territorio: nello scorso weekend il palazzetto cittadino ha ospitato il campionato regionale individuale di ginnastica artistica, mentre domani e domenica sarà la volta della danza con un trofeo di valenza territoriale», ha detto il sindaco Pietro Morittu.
Ad esprimere la sua soddisfazione per l’organizzazione di questo evento è l’assessora dello Sport Giorgia Meli: «E’ una manifestazione a tutto tondo che richiama la partecipazione di circa 1.000 tra ballerine e ballerini, con coreografie spettacolari e performance di alto livello».
Durante la seconda giornata dell’evento, in programma domenica 26 marzo, saranno protagonisti gli atleti  delle danze a squadre di tutte le classi, i solo e duo delle classi di base, gli show e gli atleti del progetto “Danzabilità”.

Sono stati affidati nei giorni scorsi i lavori per la realizzazione degli impianti sportivi in via Balilla e la rigenerazione dell’impianto di Cortoghiana. Il comune di Carbonia nel 2022 si era aggiudicato un importante finanziamento – rispettivamente di 1.225.000 euro per via Balilla e 275.000 per Cortoghiana, partecipando a un bando del PNRR specificamente strutturato sulla missione 5 per la promozione dello sport e in generale dell’inclusione sociale. Ora i percorsi per la realizzazione di queste opere entrano nella fase pienamente esecutiva.

In via Balilla sarà realizzato un campo polivalente per basket e volley, più un campo da tennis con tribune omologate e quindi utilizzabili anche per competizioni nazionali. Tra le strutture accessorie ai campi, verranno realizzati anche dei parcheggi funzionali a tutto il complesso.

Nell’impianto sportivo di Cortoghiana si interverrà su svariati aspetti, tra i quali l’adeguamento e la messa in sicurezza della tribuna spettatori e dei parapetti; l’efficientamento dell’impianto di illuminazione del campo di calcio a 11; la rigenerazione del campo polivalente di pallacanestro-pallavolo e l’adeguamento delle vie di esodo e dell’impianto elettrico degli spogliatoi.

«L’affidamento dei lavori per la realizzazione di queste nuove opere – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici Manolo Mureddu -, conferma la vitalità dell’Amministrazione: dal raddoppio dell’ecocentro, al grande piano di riqualificazione delle strade cittadine, fino a questo nuovo intervento e ad altri che presto saranno presentati o entreranno nella fase definitivo-esecutiva, possiamo guardare al futuro con ottimismo ed affermare che in città, finalmente, si muove qualcosa. Iniziano ad aprire i cantieri.»

«Nello specifico questi interventi ha aggiunto Manolo Mureddu – serviranno per migliorare il livello di infrastrutturazione del complesso sportivo di via Balilla, nel quale si aumenta il livello medio dei servizi e s’integra un sistema che già con la presenza di altri impianti, importanti strutture ricettive, professionali, commerciali e sanitarie, in un contesto urbanistico favorevole alla fruizione dell’area – internamente ed esternamente alla città, offre molteplici possibilità – ha concluso l’assessore dei Lavori pubblici -. Mentre per Cortoghiana si rigenera un impianto già frequentato da molti atleti, che nella nuova veste risulterà molto più funzionale e attrattivo per tutti.»

Sassari Calcio Latte Dolce e Budoni hanno fatto il vuoto da tempo alle loro spalle e continuano il testa a testa per la conquista del primo posto finale che assicura la promozione in serie D, mentre la seconda sarà costretta a disputare i play off nazionali per sperare in un ripescaggio. Sulla carta il turno di domenica, quart’ultimo della stagione regolare, dovrebbe essere interlocutorio, essendo attese entrambe da un impegno casalingo, rispettivamente contro Li Punti e Tharros, squadre impegnate nella lotta per non retrocedere.

Sfumato l’interesse per i play off che in virtù del margine maturato tra la seconda e la terza non si disputeranno, in programma ci sono partite che non hanno particolari interessi di classifica, come Calangianus-Ghilarza, Bosa-Villacidrese e Carbonia-Iglesias, ma quest’ultima, essendo un derby, mantiene un grande fascino per la rivalità tra le due squadre. Il Carbonia l’affronterà con una formazione ampiamente rimaneggiata, per le assenze certe dell’infortunato Mattia Pitzalis e degli squalificati Fabio Porru, Andrea Porcheddu e Nicola Serra (il primo espulso contro il Latte Dolce per doppia ammonizione, gli altri due fermati dal giudice sportivo per recidività in ammonizioni, e quelle probabili di Andrea Mastino e Niccolò Agostinelli. L’Iglesias, appena raggiunta la certezza matematica della salvezza, cercherà di togliersi una soddisfazione, anche ripensando all’eliminazione nel primo turno della Coppa Italia e alla sconfitta subita nel derby di andata in casa, nel periodo più acuto della crisi.

Sugli altri campi si giocano partite con squadre impegnate nella lotta per la salvezza: Nuorese-Ferrini, Ossese-Kosmoto Monastir, Arbus-San Teodoro Porto Rotondo e Taloro Gavoi-Sant’Elena. Riposa il Lanusei.

Il mondo degli sport acquatici di scena i primi di giugno nel Sud Sardegna, in occasione del Calasetta Water Sports Festival Sup, windsurf, kite, wing foil e kayak protagonisti alla spiaggia La Salina in eventi sportivi e promozionali di altissimo livello: evento clou il Campionato del Mondo Slalom IFCA junior e youth.

Mancano poco più di due mesi all’edizione 2023 del Calasetta Water Sports Festival, evento che dal 2 al 18 giugno proporrà una serie di eventi, che saranno sia di carattere sportivo/educativo/promozionale che culturale e musicale. La manifestazione più importante dal punto di vista agonistico sarà il Campionato del Mondo di windsurf Slalom IFCA per le categorie Junior e Youth (previsti circa 150 atleti dal 5 all’11 giugno). Il Mondiale segue all’Europeo organizzato lo scorso anno, sempre a Calasetta, dal Circolo Marinai d’Italia di Sant’Antioco, sodalizio affiliato alla Federazione Italiana Vela oltre che alle Federazioni Sci Nautico, Wakeboard, Surfing e Canoa Kayak, che anche quest’anno si mette in gioco per organizzare il massimo Campionato di classe. La location sarà la Spiaggia La Salina, considerata un vero e proprio paradiso per gli sport d’acqua e per il windsurf in particolare.

Da pochi giorni sono state aperte le iscrizioni al Mondiale, con le squadre da tutto il mondo che hanno iniziato a programmare la trasferta sarda. Prima e dopo il Mondiale Slalom, ci sarà spazio anche per SUP, kite, wing foil e Kayak, nonché per attività con i disabili: in programma infatti, dal 2 al 4 giugno, il Campionato Italiano di categoria SUP Racing e Paddleboard, con previste anche le traversate Calasetta-Carloforte e Calasetta-Sant’Antioco: i percorsi saranno scelti in base alle condizioni meteo. Dal 5 all’11 giugno, come anticipato, sarà la volta del top del windsurf giovanile mondiale della disciplina slalom: un’occasione per vedere i migliori riders del mondo under 17 e under 21, regatare a suon di strambate e planate. Il 13-14 giugno di scena la disciplina che nelle ultime due stagioni ha visto un vero e proprio boom: ci saranno attività promozionali di avvicinamento al wing foil, lo sport che impazza nei mari di tutto il mondo. Non mancherà anche un momento dedicato a chi è meno fortunato e affronta la vita con disabilità: grazie alla collaborazione con “Gli equilibristi Onlus”, infatti il 15 giugno si svolgerà l’Ocean racing Kayak con disabili.

Il 16 e 17 giugno si volerà con il kite surf e le sue proposte didattiche, mentre il 18 giugno il Calasetta Water Sports Festival si chiuderà con una gara del Campionato Regionale di Ocean Racing Kayak.

Per Salvatore Casula, ideatore del Calasetta Water Sport Festival «l’emozione di poter avere il Campionato Mondiale di Windsurf a Calasetta è grande. Attendiamo molti atleti da tutto il Mondo e questo ci permetterà di poterci confrontare con culture diverse dalla nostra e sarà anche l’occasione per conoscere il mondo della vela oltre il nostro orizzonte sardo e italiano».

La spiaggia La Salina, sprizzerà di vivacità, colori, sport, offrendo giornate “piene” dalla mattina alla sera, momento in cui entreranno in gioco le attività culturali (ancora in via di definizione nel dettaglio), che faranno vivere Calasetta non solo in spiaggia, ma anche nel centro storico della città. Sarà un inizio della stagione estiva all’insegna della natura, del mare e delle sue risorse turistiche, così come la Sardegna, l’Isola di Sant’Antioco e Calasetta sanno offrire.

Il Campionato del Mondo di windsurf Slalom IFCA si avvale della collaborazione di aziende nazionali e locali come ENEL, Carloforte Tonnare PIAM srl, Sotacarbo, Acqua San Giorgio oltre che Regione Sardegna e Comune di Calasetta.

 

«Regione e Governo giocano a scaricabarile sulla pelle dei lavoratori di Portovesme. Avendo fallito nella trattativa non trovano di meglio, Solinas, Urso e Bergamotto, che lavarsene le mani e addossare le responsabilità all’azienda che non accetterebbe le condizioni proposte.»

A dirlo oggi è Silvio Lai, deputato del Partito democratico.

«Intanto, dal primo aprile 1.500 lavoratori saranno in cassa integrazione a zero ore, che significa metà dello stipendio, con la possibilità non remota che, vista la cessazione dell’attività, arrivino lettere di licenziamento collettivoaggiunge Silvio Lai -. Non si può stare dalla parte dei lavoratori solo a parole. Serve impegnarsi con più concretezza per trovare soluzioni accettabili. Il governo insieme alla Regione hanno gli strumenti per farlo. Anziché svendere le peculiarità della Regione con l’autonomia differenziata o pensare al Ponte sullo Stretto che mai si faràconclude Silvio Lai si diano da fare per restituire certezze a chi le sta perdendo.»

«Le risultanze dell’incontro tenutosi ieri tra organizzazioni sindacali, Regione, Governo nazionale e la dirigenza della Portovesme SRL, dimostrano ancora una volta la poca affidabilità della multinazionale anglo-svizzera. Nonostante la nuova congiuntura inflativa continentale-nazionale che favorisce il riequilibrio dei costi energetici, ovvero anche gli interventi messi in campo dal Governo nazionale e Regione per calmierare i costi e sostenere la possibile ripresa produttiva, la dirigenza della Portovesme SRL continua nella sua opera di ricatto verso i lavoratori e l’intero territorio, rifiutando di riavviare gli impianti. Il suo è un comportamento inaccettabile.»

Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale Fabio Usai.

«Qualcuno di molto famoso affermava che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci s’azzecca – aggiunge Fabio Usai -. Ecco non vorremmo pensare male, ma una domanda sorge spontanea: dietro la reticenza della multinazionale svizzera c’è solo la spasmodica ricerca delle migliori condizioni di vantaggio e quindi del massimo profitto, a costo di umiliare le legittime prerogative dei lavoratori e delle rispettive famiglie, o le intenzioni sono altre e ben più drammatiche e gravi? L’azienda negli anni ha conseguito importanti profitti, anche impattando sull’ambiente e la salute pubblica. Pertanto la smetta di giocare sulla pelle dei lavoratori e in generale degli abitanti di questo territorio, e dimostri una volta per tutte di voler restare a produrre e investire qui, con atti concreti.»

«Riavviando gli impianti e richiamando tutti a lavoro. I fattori economici adesso lo permettono, non ci sono più scuse – conclude Fabio Usai -. In caso contrario sarà battaglia dura al fianco delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, di tutta la classe politica territoriale e regionale, per scongiurare l’ennesima, nuova, emorragia di buste paga che stavolta potrebbe infliggere il colpo più duro al Sulcis Iglesiente.»

Dopo l’incontro al Ministero è riesplosa la protesta dei lavoratori della Portovesme srl negli stabilimenti di Portovesme e San Gavino Monreale. Il Governo e la Regione hanno comunicato all’Azienda di aver fatto tutto quanto possibile per abbattere i costi dell’energia e ritenendo di aver raggiunto livelli accettabili, hanno chiesto alla stessa di riprendere la produzione a pieno regime. L’Azienda, da parte sua, ritenendo non soddisfacente il risultato raggiunto non pare intenzionato a recedere dai suoi intendimenti e sui lavoratori il futuro resta assai incerto. Già ieri sera, com’era prevedibile, è riesplosa la protesta, sia a Portovesme, dove alcuni lavoratori si sono incatenati all’ingresso dello stabilimento, sia a San Gavino Monreale, dove è stato creato un presidio di protesta permanente.

Lunedì mattina, alle 8.00, a Portovesme si terrà una nuova assemblea generale per il punto della situazione. Il clima si prevede assai acceso, perché la situazione venutasi a determinare rischia di sfociare nel dramma della perdita del posto di lavoro per circa 1.500 lavoratori, tra diretti e indotto.

In Sardegna rischia di precipitare l’emergenza che si vive già da tempo per la carenza di medici di medicina generale. Alcune decine di migliaia di cittadini rischiano a breve di ritrovarsi senza medico di famiglia. Uno dei Comuni in cui l’emergenza è più grave per il recente collocamento in pensione di diversi medici, è Carbonia. Abbiamo intervistato il sindaco Pietro Morittu.

Prenderà il via domenica 26 marzo nel Parco di Villa Sulcis, a Carbonia, la Settimana dei colori dello spettro, Autismo  e Neurodiversità, progetto nato dall’idea di una socia dell’associazione Naba con una figlia autistica che frequenta il Parco giochi inclusivo di Villa Sulcis, che vede la luce anche con l’apporto di altre associazioni che operano nel sociale. Abbiamo intervistato il presidente dell’associazione Naba, Andrea Deiana.

«Governo e Regione Sarda hanno fatto tutto ciò che era nelle loro possibilità per offrire all’azienda certezze e prospettive. Ora non è più tempo di rinvii: Glencore deve fare chiarezza e dichiarare apertamente quali sono le sue reali intenzioni sugli stabilimenti di Portovesme e di San Gavino. Approvo pienamente, dunque, la decisione del Governo, annunciata dal sottosegretario Fausta Bergamotto, di convocare l’Azionista al Ministero.»

Si è espresso così il presidente della Regione Christian Solinas, dopo l’incontro di oggi al Ministero, durante il quale, dice il Governatore, abbiamo dovuto ancora una volta constatare con rammarico come non sia emersa una posizione chiara sul futuro degli impianti.

«Non è accettabileha aggiunto il presidente della Regione -, che in presenza di condizioni oggettivamente favorevoli per la ripresa delle produzioni, quelle medesime condizioni che sono state accettate da altre realtà industriali energivore, Portovesme srl continui ad arroccarsi su argomenti superati o superabili e non a assumersi, pubblicamente, la responsabilità di dichiarare le proprie reali intenzioni. La Regione è al fianco dei lavoratori, e non li abbandonerà al proprio destino.»

C’è, dunque, una richiesta congiunta da parte di Governo, Regione e sindacati per il riavvio della produzione, ribadita dalla sottosegretaria del ministero delle Imprese e del Made in Italy Fausta Bergamotto e dagli assessori dell’Industria, della Difesa dell’Ambiente e del Lavoro, Anita Pili, Marco Porcu e Ada Lai.

Il prezzo dell’energia non è più la variabile chiave della vertenza che da un anno e mezzo coinvolge gli stabilimenti di Portovesme e San Gavino: l’azienda, ribadisce la Regione, in linea con il Ministero, non può continuare ad utilizzare le risorse pubbliche senza dare garanzie alle istituzioni e ai lavoratori che vivono una situazione già di per sé complessa.

«Il nuovo programma di riconversione ha detto l’assessore dell’Ambiente, Marco Porcudi cui ancora non si conoscono neppure i contenuti del progetto pilota, esclude comunque la fonderia di San Gavino. È inaccettabile che l’azienda chieda uno sforzo alle istituzioni, e soprattutto ai lavoratori, senza voler fare la sua parte, perché le scelte industriali del passato, talvolta sbagliate, in materia energetica, non possono ricadere solo sui lavoratori e sulla collettività. Del resto, oggi, la questione dell’insostenibilità energetica non è più giustificabile, anche alla luce delle misure messe in campo dal Governo e dal recente calo del prezzo dell’energia. Peraltro, il piombo non sparirà dallo scenario economico mondiale: del resto, è la stessa Glencore che in Germania sta scegliendo di non abbandonare questa produzione.»

«La crisi della Portovesme Srlha precisato l’assessore dell’Industria, Anita Pilidura da un anno e mezzo. Fin dall’inizio, la Regione ha chiesto all’azienda se davvero gli strumenti di incentivazione che calmierassero il costo dell’energia sarebbero serviti a scongiurare la chiusura degli stabilimenti. Già prima dell’approvazione dell’Energy Release l’azienda aveva confermato che, con questo strumento, non avrebbe fermato le linee produttive e anzi avrebbe ripreso in attività tutte le persone rimesse in cassa integrazione. Questo, chiaramente, non è avvenuto, forse il decreto attuativo dello strumento non ha soddisfatto le aspettative della Portovesme Srl. Dall’attenta analisi odierna, con il riscontro dei Dati forniti da Arera, si evince che il problema quindi non è costo dell’energia. Pertanto, la società dovrebbe dirci qual è il problema, e altresì dirci se nei suoi piani di riorganizzazione aziendale ci sia l’ipotesi di chiusura degli stabilimenti. È più che necessario restituire dignità a tutti i lavoratori che hanno creduto nella società. Noi assessori siamo saliti sulla ciminiera per ascoltarli, ma è ormai evidente a tutti che né la Regione né il Governo abbiano responsabilità di fronte alle scelte della società. Il governo nazionale e la Regione Sardegna ci sono, ci sono gli strumenti regionali, ma se mancano le condizioni di rispetto e responsabilità sociale da parte della Portovesme Srl, nessuno di noi può più andare avanti. L’azienda deve, qui, oggi, essere chiara con i lavoratori. Non si possono creare altre aspettative che poi verranno disattese, soprattutto in territorio come Sulcis che ha già pagato caro il costo della deindustrializzazione.»

«La Regioneha detto l’assessore del Lavoro, Ada Laigarantisce la sicurezza sociale dei lavoratori per non mettere a repentaglio il tessuto produttivo e sociale di un territorio che ha già pagato un prezzo molto alto per le crisi industriali ed energetiche. La posizione della Regione Sardegna è la medesima, siamo a disposizione con tutti i nostri strumenti per tutelare il capitale umano e professionale e sostenere il rilancio dello stabilimento. Ma oggi l’azienda deve darci risposte concrete e chiarire le sue reali intenzioni. L’assessorato del Lavoro farà la sua parte, garantendo un sostegno al reddito dei lavoratori e delle loro famiglie. E’ stata, infatti, richiesta la firma, a breve, della cassa integrazione anche per i lavoratori della Fonderia di San Gavino. Un provvedimento che comunque deve essere assunto nella consapevolezza di un concreto progetto di ripresa.»