18 December, 2025
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Il tempo scorre e, a cinque settimane dal via, ottenuta l’approvazione del supervisore federale, la Mistral Racing presenta ufficialmente il percorso del Rally Sulcis Iglesiente 2025. La terza edizione della manifestazione che il 22-23 marzo aprirà la Coppa Rally di Zona in Sardegna, nonché il Campionato Regionale Delegazione Sardegna Aci Sport, prevederà dieci speciali su asfalto, che andranno a costituire i 72,98 chilometri di prove cronometrate. In totale le vetture percorreranno 407,24 chilometri e abbracceranno il territorio di ben nove comuni dell’omonima area del Sud-Ovest della Sardegna. Sul medesimo percorso andrà in scena anche il 3º Rally Sulcis Iglesiente Historic, col compito di alzare il sipario sul Campionato Regionale Rally Storici. Giovedì 20 febbraio il via alle iscrizioni, che resteranno aperte fino al 12 marzo per il Rally Moderno e al 17 marzo per lo Storico.

Venerdì 21 marzo sarà la giornata dedicata alle ricognizioni del percorso con vetture di serie e alle verifiche tecniche, che si completeranno nella mattinata di sabato 22, quando gli occhi saranno puntati sull’ineguagliabile shakedown Fontanamare, già impiegato nel 2024. I concorrenti svolgeranno l’ultimo test pre-gara dalle 9.00 alle 11.30 lungo la strada provinciale 83, strada panoramica per Nebida e vero e proprio balcone con vista sul faraglione più alto d’Europa, il Pan di Zucchero.

n un programma di gara in cui spiccano diverse novità, sono confermati la partenza e l’arrivo, che saranno ancora ospitati in piazza Quintino Sella, cuore pulsante della città di Iglesias da cui, alle 15.00 di sabato 22 marzo, le vetture lasceranno la pedana alla volta delle prime due prove, entrambi inedite, da ripetere due volte con un ingresso nel parco assistenza di via Pacinotti (Iglesias, alle 17.15), tra un passaggio e l’altro.

La prova iglesiente Is Arruastas (4,67 km, partenza alle 15.15 e alle 18.00) porterà il rally alle porte della città e sarà molto tecnica, in quanto caratterizzata da elevate velocità di percorrenza, curve secche e tratti con un fondo molto insidioso. La speciale Bacu Abis (9,42 km, ore 15.55 e 18.40), disegnata nella omonima frazione di Carbonia, proporrà invece un andamento altimetrico continuamente variabile, capace di far emergere la perizia nella stesura e interpretazione delle note. Una prova che, in diversi punti, consentirà anche l’utilizzo del bordo strada, con la previsione di una forte evoluzione delle condizioni tra il primo e il secondo passaggio, che avverrà in notturna.

La prima giornata si chiuderà con il ritorno a Iglesias e il riordino notturno in centro, al Campo Sportivo Monteponi, da cui le vetture ripartiranno alle 8 del mattino di domenica 23 per fare rotta verso il parco assistenza della seconda giornata, ospitato a Carbonia. Il programma domenicale prevederà le doppie tornate su altre tre speciali.

Si comincerà con i 7,49 km della Nuxis-Santadi (ore 9.35 e 13.30), che verrà riproposta nella conformazione del 2023 e, a differenza delle prove del sabato, si correrà su una corsia singola, in prevalenza pianeggiante, e si snoderà sulla viabilità rurale tra Nuxis e Terresoli. Anche in questo caso, la cunetta a filo consentirà agli equipaggi di impostare dei tagli e, tra un passaggio e l’altro, il fondo della prova subirà delle evoluzioni.

Confermata la versione 2024 della speciale Perdaxius (5,27 km, ore 10.10 e 14.05), che avrà caratteristiche simili alla Nuxis-Santadi ma imporrà un ritmo guida differente dettato dal passaggio all’interno dell’abitato, da un salto e dal breve, ma molto apprezzato dal pubblico, cambio di fondo su sterrato che la renderanno la speciale più insidiosa del Rally Sulcis Iglesiente.

A completare la giornata della domenica sarà, come nel 2024, Sant’Antioco, che stavolta offrirà però un altro scenario vista mare che incanterà i fotografi: Maladroxia (9,64 km, ore 10.55 e 14.50). La prova si svilupperà prima su un suggestivo tratto costiero dell’Isola di Sant’Antioco e poi, dopo un breve tratto a elevata velocità di percorrenza, alle tecniche strade rurali dell’interno. Potrà fare da spartiacque in virtù dei tre netti cambi di ritmo e fondo.

Dopo il primo passaggio sulle tre speciali della domenica, le vetture faranno tappa a San Giovanni Suergiu per un controllo a timbro in programma intorno alle 11.00, e poi al parco assistenza di Carbonia, dalle 11.55. Al termine del secondo giro, invece, i giochi saranno fatti e i concorrenti torneranno a Iglesias per la cerimonia di premiazione, prevista alle 16.00.

 

Il Lions Club di Carbonia ha regalato un raggio di speranza e salute ai bambini della Scuola dell’infanzia di Masainas, parte dell’Istituto Comprensivo “G. Marconi”. Attraverso il progetto “Occhio ai bimbi”, che mira a prevenire l’ambliopia, comunemente nota come “occhio pigro” il 18 febbraio 2025, sono state offerte visite oculistiche gratuite e non invasive, diffondendo gioia e cura in un ambiente di collaborazione.
Il presidente del Club, dott. Marco Vinicio Grussu, ha espresso un sentito ringraziamento alla dottoressa Roberta Sulis, ai soci del Club e al personale scolastico, il cui entusiasmo e professionalità hanno reso possibile questa importante iniziativa.

«Sulla vertenza Glencore di Portovesme è necessario che il Governo faccia chiarezza al più presto, in quanto l’incontro tecnico, annunciato per il 10 febbraio scorso, è saltato e ancora non abbiamo contezza dei programmi del Governo, oltre a non aver ancora comunicato una nuova data per affrontare i temi posti dalle OO.SS. nell’incontro svolto lo scorso 5 febbraio al Mimit.»

Lo scrivono, in una nota, le segreterie territoriali Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL e la RSU Portovesme srl.

«Il primo punto, che riteniamo imprescindibile, non ha ancora trovato soluzione – aggiungono -. Non sappiamo, infatti, quali misure il Governo voglia mettere in campo per risolvere il problema sui costi dell’energia. Questo per noi è l’elemento fondamentale per risolvere la vertenza, in quanto senza avere chiarezza sulla riduzione dei costi energetici riteniamo sia difficile trovare un eventuale nuovo investitore, appare utile ricordare che nel corso del 2025 gli indicatori evidenziano una ulteriore crescita del costo. A tal proposito, è bene ribadire che il Governo deve chiarire quale sia la società o l’azienda che sia disposta ad investire nello stabilimento, con quali risorse, con quali solidità economiche e con quali progetti industriali. Senza queste condizioni e senza garanzia sulla riduzione dei costi energetici crediamo sia difficile trovare un interlocutore serio disposto che possa accollarsi un investimento di tale portata mantenendo in esercizio il ciclo produttivo nel medio e lungo termine.»

«Come sappiamo l’attuale impianto di lisciviazione, oramai fermo, è essenziale per il progetto Litio che il Governo presenterà a Bruxelles il prossimo 20 febbraio tra i progetti all’avanguardia in tema di materie critiche, per cui ci viene il dubbio che il nuovo soggetto industriale possa riprendere la produzione di zinco. Così come vorremmo avere chiarezza se a oggi il potenziale Player, di cui il Ministero ha parlato, abbia preso visione dei dati nella data room messi a disposizione da Glencore su richiesta del Mimit, e se questo non dovesse essere ancora fatto non sarebbe certamente un buon viatico. Per questi motivi chiediamo la convocazione urgente con le parti per affrontare la vertenza e definire il percorso da seguire per arrivare a una ragionevole soluzione che salvaguardi posti di lavoro e produzioni, attività e professionalitàconcludono le segreterie territoriali Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL, RSU Portovesme srl -. Come stiamo vedendo per altre situazioni nel territorio, la storia ci ha insegnato che non si possono fare salti nel buio, per cui serve chiarezza e certezza per il futuro.»

Benvenuto Vescovo Mario e accolga la nostra gratitudine per il suo “Sì” al Signore e alla Chiesa per vivere il Ministero Episcopale per la Diocesi di Iglesias. GRAZIE.

Il Suo arrivo è un evento di continua prospettiva di Speranza, in continuità con tutti i Vescovi Suoi predecessori che con grande dedizione ecclesiale hanno servito la nostra Diocesi. Siamo certi che, ancora una volta, la Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, ha saputo fare una scelta adeguata a questo nostro tempo ecclesiale e sociale, inviandoLa nella Chiesa che è in Iglesias per essere Pastore e guida sicura proprio grazie alla Sua esperienza e personalità, per aiutarci tutti a riscoprire la forza della Speranza, della giustizia e della solidarietà, in un territorio, il Sulcis Iglesiente, che da decenni vive un susseguirsi progressivo di crisi sociali, in particolare la perdita di grandi quote di lavoro con l’aumento, anno dopo anno, della disoccupazione, che a “cascata” genera altre crisi sociali rilevanti, tra queste, l’emigrazione di moltissimi giovani in cerca di lavoro verso altri lidi italiani e in altre nazioni europee. Il tempo che viviamo presenta sia problemi molto complessi da affrontare con coraggio, ma anche preziose opportunità per chi vuole impegnarsi per la costruzione della coesione sociale, della pace e della dignità dell’uomo. Le nostre comunità vivono relazioni importanti, edificanti e di grande umanità.

Allo stesso tempo sono da evidenziare situazioni difficili, pressate da conflitti ideologici piuttosto che da soluzioni ai bisogni delle persone, in un contesto che richiede grandi capacità di saper legare le scelte che si fanno ai valori civici, cristiani e interreligiosi. Inoltre, le tante famiglie che soffrono e vivono situazioni difficili e dolorose hanno sempre più bisogno di risposte concrete da parte delle istituzioni, della politica, così come dalla rete del tessuto sociale, perché in troppe occasioni si sono sentite abbandonate al loro destino nell’affrontare situazioni legate alla perdita del lavoro, alle fragilità familiari, alla presenza di persone disabili o non autosufficienti. Tante risposte sono venute dall’azione pastorale svolta in questi decenni dai Vescovi, attraverso la loro vicinanza al mondo del lavoro, alle famiglie e alle persone più fragili. Per questo, come UPSL della diocesi di Iglesias, desideriamo cogliere questa occasione per ringraziarLa della missione che si accinge a vivere con tutto il popolo cristiano, ma certamente anche a favore di tutta la società civile.

Ciò detto, siamo convinti che la risposta sara sempre di prospettare ancora una volta, un grande orizzonte Missionario che vorremmo continuare a percorrere fin da subito con la Sua guida, Vescovo Mario, per orientare la comunità verso le cose fondamentali ed essenziali e per non perdere la rotta; anzi, per far sì che le parole, dignità, solidarietà e fratellanza possano poggiare costantemente su gesti concreti, ancor più in questo anno giubilare, in cui il Santo Padre sta portando nuove parole e gesti di speranza. Il Suo arrivo, siamo certi, come ci ha dimostrato con i Suoi primi messaggi di saluto, è per tutti noi diincoraggiamento a continuare a mantenere viva l’attenzione e il servizio attraverso i percorsi ecclesiali, per i lavoratori, i disoccupati, i pensionati, I malati i giovani e le famiglie in difficoltà.

Carissimo Vescovo Mario, certamente troverà persone, riflessive e laboriose, sempre pronte a mettersi a disposizione per la vita ecclesiale e per tutta la vita sociale. Sappia che, per questo impegnativo lavoro che l’aspetta, potrà contare sul sostegno di tutte le Istituzioni e di tutte le cittadine e cittadine del Sulcis Iglesiente, che unitariamente Le porgono i migliori auguri, l’assicurazione della preghiera e gli auspici di buon servizio.

Don Antonio Mura

UPSL Diocesi di Iglesias

Cresce l’emergenza per la presenza di un numero incontrollato cinghiali nell’Isola di San Pietro. A rilanciare l’allarme è il sindaco Stefano Rombi.

«A seguito di una mia richiesta, una settimana fa, si è tenuto un incontro con la Provincia del Sud Sardegna e il Corpo Forestale della Sardegna, per elaborare un piano di contenimento del cinghiale sull’Isola di San Pietro e li ringrazio per la disponibilità, l’attenzione e l’impegno che hanno dimostratoscrive in una nota Stefano Rombi -. È un percorso appena iniziato che sta dentro un quadro normativo particolarmente complesso. Il Sindaco, ad esempio, ha titolo di intervenire se e solo se i cinghiali arrivino nel centro abitato. Il controllo del territorio e le segnalazioni periodiche dei cittadini, ci testimoniano come la loro presenza sia sempre più insistente e abbia raggiunto aree molto prossime all’abitato.»
«È banale dire qui come la presenza dell’animale sia del tutto estranea al nostro territorio, quindi nociva per l’ecosistema dell’Isola di San Pietro, oltre che per le sue attività tradizionali e la tranquillità di chi la abita e la frequentaaggiunge Stefano Rombi -. La ratio delle norme che regolano il contenimento della specie non è in questo momento oggetto di alcuna mia contestazione. Ma l’esperienza di territori e comunità che prima di noi hanno subito e stanno subendo il fenomeno non può che suscitare la mia preoccupazione. Il nostro è un territorio di 51 chilometri quadrati, per larghissima parte antropizzato, dove aree tecnicamente situate fuori dal perimetro urbano sono abitate da nostri concittadini per tutto l’anno.»
«Per questo chiedo alla Regione Autonoma della Sardegna, alla Provincia del Sud Sardegna e al Corpo Forestale territorialmente competente, di considerare la particolarità del caso Carloforte che per la sua specificità deve essere affrontato con estrema urgenza, per prevenire il fenomeno prima che superi i livelli di guardia, per intervenire prima che i cinghiali possano raggiungere il centro abitato conclude il sindaco di Carloforte -. La mia richiesta sottende ad uno stato di effettiva emergenza. Per questi motivi chiediamo che si consenta al comune di Carloforte di intervenire direttamente con azioni straordinarie di contenimento della diffusione del cinghiale e per questo, facciamo appello all’apertura di un tavolo con le istituzioni coinvolte e competenti in materia che ci permetta di intervenire con poteri straordinari per contrastare il fenomeno. Chiediamo di avere mandato per intraprendere azioni preventive e di poter agire ora, prima che sia troppo tardi.»

Il Sindaco
Stefano Rombi

Sede rinnovata e nuovi servizi per la clientela, grazie al Progetto “Polis”. Dopo i lavori di ristrutturazione, infatti, ha riaperto ieri al pubblico l’ufficio postale di Corso Amendola a Fluminimaggiore presso il quale è già possibile effettuare a sportello la richiesta per ottenere il passaporto senza la necessità di recarsi presso la Questura competente nemmeno per il ritiro.
Come in altri 112 uffici postali della Sardegna Meridionale, infatti, anche i cittadini di Fluminimaggiore che decidono di usufruire del servizio passaporti possono optare per la scelta del recapito del documento presso il proprio domicilio. Presso il nuovo ufficio “Polis” è inoltre già possibile richiedere direttamente a sportello i primi tre certificati INPS (cedolino della pensione, certificazione unica e modello “OBIS M”), 15 diversi certificati anagrafici resi disponibili da ANPR.
Oltre ai nuovi servizi, con il progetto “Polis” l’ufficio di Fluminimaggiore è stato valorizzato con una serie di ulteriori interventi come la funzionale ottimizzazione degli spazi, la nuova configurazione della sportelleria con altezze ribassate per agevolare tutti i segmenti di clientela, le postazioni di lavoro ergonomiche per favorire posture corrette e la posa di un percorso in rilievo sul piano di calpestio per consentire alle persone con deficit visivi la piena autonomia negli  spostamenti all’interno della sala al pubblico senza l’ausilio di assistenza.
«Già stamane alla riaperturacommenta Claudia Lindiri, direttrice dell’ufficio postale di Fluminimaggiore abbiamo ricevuto il piacevole apprezzamento da parte dei clienti per gli interventi effettuati e per la nuova “veste” della nostra sede: l’ufficio postale in versione ‘Polis’ piace davvero tanto! Venuti a conoscenza della riapertura, in tanti si sono avvicinati, con curiosità e, una volta verificato di persona ciò che è stato fatto per migliorare la sede, si sono complimentati, quasi come se si trattasse di una nuova apertura! Inoltre, il fatto che ora si possano richiedere ulteriori servizi, oltre a quelli “storici”, è particolarmente gradito: la possibilità, ad esempio, di poter effettuare la richiesta del passaporto qui in ufficio, senza dover fare tanti chilometri, rappresenta per molti una bella novità.»

 

 

Domenica 16 febbraio in Piazza Quintino Sella, a Iglesias, si è svolta nel primo pomeriggio la cerimonia d’accoglienza per festeggiare l’arrivo del nuovo vescovo diocesano, monsignor Mario Farci, ordinato vescovo domenica 9 febbraio nella Basilica di Sant’Elena imperatrice in Quartu Sant’Elena. Una piazza inondata da un migliaio di fedeli baciati dal sole, anziani, famiglie ma anche tanti giovani ad applaudire la nuova forza ecclesiastica monsignor Mario Farci, saluti e speranze, quasi richieste d’aiuto per un mondo che vuole ancora sognare. Emozionante vedere tante “guide spirituali” tutte insieme, attraverso loro il territorio accoglie monsignor Mario Farci e saluta il cardinale Arrigo Miglio. ringraziandolo per il lavoro svolto con precisione, dedizione e passione in questi anni, prima da vescovo e, dopo la rinuncia per sopraggiunti limiti di età di monsignor Giovanni Paolo Zedda, da amministratore apostolico, in attesa della nomina del nuovo vescovo.

Tamburini, sbandieratori, scout, gruppi folkloristici e medievali che, con le loro particolarità, hanno colorato un pomeriggio dedicato alla preghiera.

Da piazza Sella a piedi il corteo ha raggiunto la cattedrale di Santa Chiara alle 15.35, dove ad accoglierlo ha trovato, in una piazza Municipio colma di fedeli, il sindaco di Iglesias Mauro Usai, che ha pronunciato un breve discorso di benvenuto, a nome della città e dell’intera comunità diocesana, del quale pubblichiamo la prima parte.

Qualche minuto prima delle 16.00, monsignor Mario Farci ha varcato la soglia della cattedrale di Santa Chiara per la presa di possesso canonico della diocesi e per la celebrazione presieduta dall’arcivescovo metropolita di Cagliari Giuseppe Baturi, concelebranti i vescovi emeriti Mosè Marcia e Giovanni Paolo Zedda. Presenti in chiesa i sindaci dei comuni della diocesi, insieme alle autorità civili e militari. Le diverse centinaia di persone che non hanno trovato posto all’interno della cattedrale, hanno seguito il rito nei maxischermi allestiti in piazza Municipio e nella vicina chiesa di San Francesco.

Al termine della solenne santa messa, il nuovo vescovo si è trattenuto nella piazza della cattedrale, dov’è stato allestito un buffet con il taglio della torta, e ha ricevuto il saluto e gli auguri dei fedeli presenti, giunti a Iglesias da tutte le parrocchie della diocesi. Presente anche una numerosa rappresentanza del clero della diocesi di Cagliari. La festa ha regalato a tutti i presenti un’atmosfera serena e gioiosa e l’auspicio che possano le preghiere del nuovo vescovo aiutare le persone a soffrire di meno e ad alimentare la speranza per un futuro migliore, dove salute, lavoro e pace possano albergare in ogni famiglia.

Vediamo l’intervista con monsignor Mario Farci realizzato nella sacrestia della cattedrale da Giampaolo Cirronis.

Nadia Pische

 

A Carbonia entrano nel vivo i lavori di riqualificazione dello stadio Comunale “Carlo Zoboli”, con il ripristino della copertura dopo l’evento atmosferico che l’aveva divelta alcuni anni fa.

«Oltre a questo interventospiegano il sindaco Pietro Morittu e l’assessore dei Lavori pubblici Manolo Mureddu l’operatore economico aggiudicatario dei lavori interverrà anche per la sistemazione dei giunti della tribuna, per la riqualificazione degli spogliatoi e la realizzazione di un pozzo che permetterà di abbattere i costi inerenti l’innaffiamento del prato per diverse decine di migliaia di euro l’anno, e rendere così maggiormente sostenibile la gestione.»

Fin dal suo insediamento, avvenuto nel mese di ottobre 2021, l’Amministrazione comunale aveva sottolineato l’importanza di riqualificare lo stadio senza l’obbligo di costringere la squadra a giocare in “trasferta” le partite del campionato di Eccellenza regionale, oggi finalmente questo obiettivo, atteso da anni da tifosi, società e cittadini, sta diventando realtà.

La Ferrini ha interrotto la lunga serie positiva dell’Iglesias, fermatasi a 9 risultati utili consecutivi (5 vittorie e 4 pareggi), impedendole di compiere l’allungo sul Calangianus, al quinto posto, ultimo utile per l’accesso ai playoff promozione. E’ stato un goal realizzato da Roberto Piroddi in avvio del secondo tempo a decidere il confronto, dopo che l’Iglesias aveva sciupato alcune favorevoli occasioni per passare in vantaggio nel corso del primo tempo.

La squadra di Giampaolo Murru non fa drammi, resta al quinto posto solitario con un punto di vantaggio sul Calangianus, battuto con l’identico punteggio di 1 a 0 a Budoni, e 5 sul Taloro Gavoi, battuto in rimonta casa 2 a 1 dall’Alghero di Mario Fadda, con il goal partita maturato al 90′. Con i tre punti la squadra catalana ha agganciato in classifica il San Teodoro Porto Rotondo, battuto 2 a 0 a Tempio Pausania, e il Carbonia tornato imbattuto da Nuoro, un punto davanti alla Ferrini. Domenica prossima al Monteponi arriverà la capolista Budoni.

Il Carbonia sul campo della Nuorese ha confermato di essere in crescita, dopo la netta vittoria ottenuta sul Ghilarza. Presentatasi a Nuoro privo degli infortunati Nicolas Garcia e Alessandro Murtas, la squadra di Diego Mingioni ha giocato alla pari con la Nuorese e, una volta subito il goal di Massimiliano Manca (in goal anche a Carbonia nella partita vinta dalla squadra di Ivan Cirinà per 2 a 0) al quarto d’ora della ripresa, ha impiegato solo 5 minuti per riequilibrare il risultato con il solito Nicolas Ricci, all’8° goal in campionato, su assist di Tomas Pavone.

Domenica prossima il Carbonia giocherà sul campo del Monastir, quarto confronto diretto stagionale, dopo quello dell’andata, vinto dalla squadra di Marcello Angheleddu per 2 a 0, e i due nei quarti di finale della Coppa Italia che qualificarono il Carbonia, impostosi 2 a 1 a Monastir, risultato rivelatosi determinante con l’1 a 1 della partita disputata a Carbonia.

Allegate le fotografie della partita Iglesias-Ferrini.

 

 

 

Prende avvio il progetto “E’ tempo di educare” organizzato dal comune di Carbonia per conto del Coordinamento Pedagogico Territoriale.
Il progetto è dedicato a genitori, educatori e insegnanti di tutte le istituzioni pubbliche e private della fascia 0-6 anni presenti nel territorio di Carbonia.
Il percorso si apre con il reading educativo del dott. Lorenzo Braina dell’associazione “Crea educazione”, alla quale è stata affidata la realizzazione del progetto.
L’appuntamento è fissato per venerdì 21 febbraio, alle ore 17.30, al Teatro Centrale di piazza Roma in Carbonia con “La rosa, il principe e il bambino – Perché nessuno cresce da solo”.