5 December, 2025
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Il Partito democratico ‘’A. Gramsci‘’ di San Giovanni Suergiu, in riferimento al progetto di “Costruzione ed esercizio di un impianto di smaltimento controllato per rifiuti speciali non pericolosi in località “Su giri de sa murta (Is Urigus) esprime un giudizio totalmente negativo alla realizzazione di tale opera per i seguenti motivi:

1) Queste discariche, anche se come indicato nel progetto, di rifiuti non pericolosi, hanno un impatto negativo sull’ambiente, causando comunque nel tempo, inquinamento del suolo, delle acque sotterranee e dell’aria, nonché problemi di odori nauseabondi e di animali infestanti.

2) Impatto sulla salute pubblica, legate alla diffusione di malattie e comunque con la presente di sostanze inquinanti nell’ambiente circostante legate anche all’aumento del traffico veicolare causato dai mezzi di trasporto dei rifiuti.

3) Un impatto socio-economico negativo sulla qualità della vita dei residenti e sul valore degli immobili della zona.

4) Impatto negativo archeologico-paesaggistico all’interno di una zona ricchissima di siti archeologici ( domus de jannas) ultimamente riconosciuti come patrimonio dell’UNESCO.

5) Impatto negativo sulla fauna della zona con l’esistenza nei pressi di una vasta area di ripopolazione venatoria.

E’ invece auspicabile come previsto dalla legge regionale del 7 giugno 1989 n° 30 all’articolo 31, qualora l’attività di cava sia esaurita, il ripristino ambientale «…alla conclusione dei lavori di coltivazione di un giacimento ove si è svolta l’attività, si prescrivono un insieme di azioni al fine di ricostruire sull’Area un assetto finale dei luoghi ordinato e funzionale volto alla salvaguardia dell’ambiente naturale ed alla conservazione delle possibilità di riuso del suolo».

Maurizio Locci

Segretario del circolo Pd di San Giovanni Suergiu

Incendio boschivo in agro di Carbonia, in località C. S’Ortu de Is Braus. Le operazioni di spegnimento sono state coordinate dal personale della Stazione forestale di Carbonia, coadiuvato dal personale giunto sul posto con l’elicottero proveniente dalla base elicotteristica CFVA di  Pula.

Hanno preso parte alle operazioni di spegnimento due squadre di volontari di Carbonia e Villamassargia, due squadre dell’Agenzia Forestas di Carbonia e Iglesias, e una squadra dei vigili del fuoco di Carbonia. L’elicottero ha lasciato il luogo dell’incendio alle 17.30. La prontezza delle squadre a terra e del mezzo aereo hanno permesso di contenere la superficie bruciata dell’incendio.

Foto di archivio

Il professor Riccardo Cicilloni è stato insignito stamane, in Consiglio comunale, dell’onorificenza di cittadino onorario di Nuxis. Docente e ricercatore di Preistoria e Protostoria presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari, Riccardo Cicilloni dal 2 settembre 2019 è direttore scientifico della campagna di scavi archeologici nella grotta di Acquacadda, situata nell’area del sito di Sa Marchesa. La scorsa settimana si è conclusa la terza annualità del secondo triennio di scavi e, visti gli straordinari risultati ottenuti, sono state gettate le basi per una prosecuzione del progetto anche nei prossimi anni.

Il professor Riccardo Cicilloni è ormai di casa a Nuxis. Al di là del lavoro svolto con i due stretti collaboratori Marco Cabras e Federico Porcedda e gli allevi del corso di studi dell’Università di Cagliari, s’è letteralmente innamorato del paese e del suo territorio che frequenta durante tutto il corso dell’anno, partecipando alle numerose iniziative di carattere scientifico organizzate dallo Speleo Club Nuxis guidato da Roberto Curreli e opera anche in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Romeo Ghilleri, così come ha fatto nei primi anni anche con il precedente primo cittadino Piero Andrea Deias.

Stamane il Consiglio comunale, dopo aver esaminato i primi quattro punti all’ordine del giorno, ha approvato all’unanimità il quinto punto, contenente la proposta di riconoscimento al professor Riccardo Cicilloni dell’onorificenza di primo cittadino onorario del comune di Nuxis, «per l’alto valore del Suo impegno scientifico e umano, per aver contribuito in modo determinante alla riscoperta, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico del nostro territorio, restituendogli dignità, visibilità e nuova vita. Con profonda gratitudine, la comunità di Nuxis gli conferisce la Cittadinanza Onoraria quale segno di stima, riconoscenza e affetto duraturo». Nell’occasione Roberto Curreli, consigliere di minoranza oltreché presidente dello Speleo Club Nuxis, proprio in questa seconda veste ha ricostruito il percorso che ha portato il professor Riccardo Cicilloni a legarsi al comune di Nuxis e al sito di Sa Marchesa, con particolare riferimento agli scavi nella grotta di Acquacadda, avviati proprio su sua esplicita sollecitazione.

Vediamo ora le interviste realizzate al termine della cerimonia (alla quale è seguito un trasferimento nel sito di Sa Marchesa per un rinfresco, preceduto dalla consegna di una targa dello Speleo Club Nuxis al professor Riccardo Cicilloni).

con il professor Riccardo Cicilloni, il sindaco Romeo Ghilleri e il presidente dello Speleo Club Nuxis Roberto Curreli.

 

L’incendio che nei giorni scorsi ha devastato vaste aree della frazione di Bacu Abis ha purtroppo messo in luce una serie di problematiche strutturali e di lunga data che minacciano la sicurezza e la serenità dei residenti. Questo evento, tutt’altro che isolato, evidenzia in modo drammatico l’abbandono del territorio e la grave mancanza di misure preventive.
Le fiamme, alimentate dalla presenza diffusa di rifiuti di ogni tipo abbandonati, hanno raggiunto pericolosamente le abitazioni, mettendo in serio pericolo la vita dei cittadini e l’integrità delle loro proprietà. Una situazione resa ancora più critica dalla palese carenza di controllo e dalla totale assenza di fasce antincendio efficaci attorno ai centri abitati, che avrebbero potuto fungere da barriera contro l’avanzata del fuoco.
A tutto ciò si aggiunge un’ulteriore, grave criticità: la mancanza di viabilità e accessibilità. Strade rurali cruciali, come il collegamento che da Bacu Abis conduce alla Strada Statale 126 (località Morimenta), risultano impraticabili o abbandonate.
La loro ripulitura e riapertura avrebbero permesso un pronto intervento più efficace e rapido da parte delle forze impegnate nello spegnimento dell’incendio, limitando i danni e mettendo in sicurezza i cittadini in tempi brevi.
È inaccettabile che i cittadini di Bacu Abis debbano vivere costantemente con la paura che un evento simile si ripeta. La sicurezza del territorio e dei suoi abitanti non può essere messa a rischio da incuria e negligenza.
Le autorità competenti dovrebbero intervenire sulla bonifica e rimozione straordinaria di tutti i rifiuti presenti sul territorio, in particolare nelle aree limitrofe alle abitazioni, sulla realizzazione e manutenzione costante di adeguate fasce antincendio e di aree di sicurezza attorno ai centri abitati.
Sul ripristino e riapertura delle strade rurali e dei collegamenti strategici, come quello tra Bacu Abis e la SS126 (Morimenta), essenziali per garantire un rapido accesso ai mezzi di soccorso in caso di emergenza.
Sull’ intensificazione dei controlli sul territorio per prevenire nuovi abbandoni di rifiuti e garantire il rispetto delle norme di sicurezza.
Sull’elaborazione e attuazione di un piano di prevenzione incendi strutturato, che includa la gestione della vegetazione e la sensibilizzazione della popolazione.
La comunità di Bacu Abis merita di vivere in un ambiente sicuro e protetto. Non possiamo più tollerare che eventi prevedibili si trasformino in emergenze a causa della mancanza di e prevenzione.

Sandro Mereu

Consigliere comunale Sinistra Futura

«Ferma condanna per chi devasta la nostra isola viste le conseguenze devastanti per l’ambiente, la salute pubblica, le attività economiche e la sicurezza dei cittadini. Non possiamo restare inermi davanti a questi ignobili che ogni anno distruggono migliaia di ettari della nostra regione.»

Lo scrive, in una nota, Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«E’ indispensabile realizzare una “Carta del rischio incendi” regionale, con aggiornamenti periodici per attivare interventi preventivi mirati in base al livello di pericolosità delle aree maggiormente a rischio. Necessario definire vie di esodo delle zone con maggiore concentrazione di persone – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Troppo spesso anche la burocrazia Le attuali normative, vincoli paesaggistici e ambientali (SIC, PAI, SIN, parchi, demani, ecc.), rendono di fatto quasi impossibile – o eccessivamente onerosa – la realizzazione di attività preventive quali: piste tagliafuoco, laghetti collinari, pulizia del sottobosco, raccolta ramaglie, viabilità di accesso, ecc. Il 50% del territorio sardo è boscato: parliamo di circa 1.250.000 ettari. Necessitano dunque di un presidio permanente. Le attuali forze in campo sono totalmente insufficienti, è indispensabile chiamare urgentemente i 600 vincitori di concorso FORESTAS che ancora attendo di entrare in servizio.»

«Gli strumenti e le tecniche per la lotta agli incendi devono essere rinnovatisottolinea Gianluigi Rubiu -. La Sardegna deve dotarsi di tutte le tecnologie disponibili in materia di prevenzione e controllo. Termoscanner, fototrappole, droni, sono solo alcuni dei nuovi strumenti che oggi possono essere d’aiuto nel prevenire gli eventi incendiari e scongiurare immani tragedie. E’ necessario affiancare alla lotta attiva un vero modello di prevenzione permanente fondato sulla manutenzione del territorio, la formazione professionale degli operatori, nuove assunzioni e la partecipazione attiva della popolazione.»

«In queste ore ho presentato come primo firmatario, insieme a tutto i consiglieri di minoranza una mozione per chiedere l’impegno della presidente Todde e dell’assessore all’Ambiente su tutti queste tematiche – conclude Gianluigi Rubiu -. La Sardegna non può più attendere. I fatti di questi giorni ci ricordano drammaticamente che in ballo non c’è solo il nostro patrimonio boschivo ma anche la vita umana.»

La Lega Nazionale Dilettanti ha ufficializzato gli organici della giustizia sportiva dei comitati regionali, comprese le nomine delle delegazioni provinciali.
I responsabili della Giustizia sportiva della delegazione di Carbonia/Iglesias sono i seguenti:
Giudice sportivo: Alessandro Sini;
Sostituti: Francesco Murroni ed Erika Pitzalis.

È stato firmato questa sera a Villa Devoto l’Accordo di Programma tra la Regione Autonoma della Sardegna, il Comune di Cagliari e l’Università degli Studi di Cagliari per la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’area verde compresa tra il polo universitario di viale Fra’ Ignazio, via don Bosco e viale Merello, nel cuore del centro storico cittadino.
L’accordo, finanziato con un contributo regionale straordinario di 2,2 milioni di euro, consentirà la creazione di un grande parco urbano integrato che metterà in connessione l’Orto dei Cappuccini, i giardini universitari e le aree oggi intercluse, favorendo l’accessibilità, il recupero del patrimonio naturalistico e archeologico e la valorizzazione degli spazi universitari.
«La nostra visione di sviluppo urbano parte dall’idea che il verde e la cultura debbano diventare parte integrante della vita quotidiana delle personeha dichiarato la presidente della Regione, Alessandra Todde -. Con questo progetto vogliamo restituire a studentesse e studenti, cittadine e cittadini, uno spazio pubblico accessibile, sostenibile e vivo, dove l’università incontra la città, e dove il paesaggio, la storia e il futuro si tengono per mano. È un esempio concreto di come Regione, Comune e Università possano lavorare insieme per costruire bellezza, benessere e coesione sociale.»
I lavori, previsti nel cronoprogramma triennale, includono la realizzazione di percorsi pedonali, la sistemazione del verde, il recupero delle cisterne romane, nuovi arredi, illuminazione a LED, impianti fotovoltaici e un punto ristoro.
Il comune di Cagliari sarà soggetto attuatore dell’intervento e curerà le fasi progettuali e realizzative, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Cagliari per la parte di competenza e il coordinamento della Regione Autonoma della Sardegna attraverso l’assessorato della Difesa dell’Ambiente.
L’accordo ha una durata triennale e prevede l’istituzione di un Collegio di vigilanza composto dalla Presidenza della Regione, dal sindaco di Cagliari e dal rettore dell’Università, con l’obiettivo di monitorare lo stato di avanzamento delle attività e garantire il rispetto del cronoprogramma.

L’amministrazione di San Giovanni Suergiu guidata dalla sindaca Elvira Usai in virtù di un accordo condiviso con il capogruppo di minoranza Erika Floris ha inserito all’ordine del giorno della riunione del Consiglio comunale del 30 luglio la discussione urgente sulla richiesta di costruzione di un impianto di smaltimento di rifiuti speciali all’interno della cava nella frazione di Is Urigus, avviata dalla società Ekosarda srl. L’intero Consiglio, all’unanimità, ha votato una delibera che esprime la più totale contrarietà alla realizzazione di questa che è a tutti gli effetti una discarica prossima al centro abitato di Is Urigus e che ancora una volta ferisce un territorio già violato dalla spregiudicatezza dell’interesse. Richiamata la sovranità del Consiglio comunale in materia di urbanistica e assetto del territorio, nonché le prerogative di legge del Sindaco su igiene pubblica, salute e tutela dell’ambiente, tutti i rappresentanti della comunità hanno evidenziato con forza che lo sviluppo di San Giovanni Suergiu non può essere calato dall’alto con scelte che passano sopra l’assemblea rappresentativa del paese. Il Consiglio comunale ribadisce che non si può compromettere l’integrità di un ecosistema per di più abitato con forme di sviluppo non compatibili e non sostenibili dal punto di vista ambientale.

Consiglio – spiega la sindaca Elvira Usaimi faccio portavoce per invitare la cittadinanza, le associazioni di categoria e gli organi di stampa, all’assemblea popolare che si terrà mercoledì 6 agosto, alle ore 18.30, presso l’aula consiliare di San Giovanni Suergiu. Sarà un momento decisivo per portare avanti insieme le azioni più concrete per contrastare questo ennesimo scempio nel Sulcis Iglesiente.»

È finalmente operativo e strutturato il campo di calcio a cinque della frazione di Matzaccara, a San Giovanni Suergiu. L’impianto sportivo, ubicato all’interno dell’area che ospita anche lo stabile dell’associazione culturale don Bosco, è stato dotato di nuove porte e di rete parapalloni.

«Con il completamento del piccolo impianto sportivodichiara la sindaca Elvira Usai – abbiamo fornito una risposta definitiva a tutti coloro che vorranno praticare dello sport o semplicemente trascorrere qualche ora di gioco in amicizia. Abbiamo finalmente superato le difficoltà che da tempo impedivano il compimento dei lavori.»

 

Si apriranno domani, venerdì 1 agosto le celebrazioni dedicate a San Sisinnio, che coinvolgeranno la comunità villacidrese fino a lunedì 5 agosto.

Quest’anno, le festività dedicate a San Sisinnio, patrono di Villacidro, si aprono in un clima particolare, segnato dalla ferita ancora viva lasciata dal recente incendio che ha colpito duramente il territorio. In questo contesto di dolore e smarrimento, la comunità si prepara a celebrare il suo Santo con un sentimento di rinnovata devozione e profonda consapevolezza.

Venerdì 1 agosto, alle 18,45, dalla chiesa parrocchiale di Santa Barbara, dopo la Santa Messa delle 18.00, partirà la tradizionale processione alla volta della chiesa campestre di San Sisinnio. La processione, con il trasporto della reliquia del Santo, sarà accompagnata dalla cavalleria e da una rappresentanza di gruppi folcloristici e musicali locali. Al termine del percorso (piazza Zampillo, piazza Frontera, via Garibaldi, località San Sisinnio), alle 20,30 nella chiesa campestre ci sarà l’accoglienza della Reliquia.

Venerdì 1 agosto, al via anche gli intrattenimenti cosiddetti civili, che da sempre fanno da cornice alla festa, con spettacoli e appuntamenti culturali, ispirati alla tradizione e alla socialità. Aprirà i festeggiamenti, alle 21.00, sul palco allestito in località San Sisinnio, la performance comica di Marco Piccu in “Tutto Esaurito”. Dopo l’esibizione del comico, sempre in località San Sisinnio, alle 23.00, seguirà un Dj Set con Andrea Ecca, alias Dj Villa.

Per tutto il periodo della Festa, è sempre visitabile la mostra fotografica “Sulla via di San Sisinnio: tra passato e presente” che resterà aperta fino al 4 agosto presso l’Oratorio della Madonna del Rosario e il Museo delle Arti Sacre.

A pochi giorni dal drammatico incendio che ha colpito Villacidro, i festeggiamenti di quest’anno vogliono essere anche un abbraccio simbolico alla comunità, un invito a ritrovarsi e a guardare avanti con coraggio, custodendo le proprie radici e ricostruendo insieme il futuro.
«In un momento così difficile per la nostra comunitàha dichiarato il sindaco di Villacidro, Federico Sollaila festa di San Sisinnio assume un significato ancora più profondo. È un’occasione per ritrovarci, chiedere protezione per il nostro territorio ferito e trasformare insieme il dolore in forza, la ferita in speranza».

Hanno collaborato all’organizzazione della Festa di San Sisinnio: Comune di Villacidro, Parrocchia di Santa Barbara, Comitato Parrocchiale San Sisinnio Martire, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato al Turismo Artigianato e Commercio.