5 December, 2025
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Martedì 19 agosto, alle ore 19.00 presso la Sala Corpus della Antica Tonnara Su Pranu, a Portoscuso, l’associazione “Il Fascino del Passato” presenterà in prima assoluta il docufilm “Storie di Uomini e Mare”, con il patrocinio del comune di Portoscuso e la collaborazione dell’associazione Sa Fabbrica.
Un’opera di carattere socio-antropologico che raccoglie le voci e le memorie dei Geni loci: i testimoni diretti di un patrimonio immateriale che unisce la pesca al tonno, i riti religiosi, il costume tradizionale sardo e il folklore popolare.
Un lavoro di documentazione e interviste, iniziato nel 2021, che diventa ora un racconto corale di una comunità e delle sue radici millenarie. Interverranno Demetrio Sanna, Ernesto Valdes, Delfo Loddo ed Efisio Loddo.
«Dopo anni di studio e raccolta di testimonianze, questo sogno condiviso diventa realtà: la storia di Portoscuso e della sua gente torna a vivere sullo schermo, come dono alla comunità e occasione di riflessione sulla forza identitaria delle tradizioni«, ha dichiarato Marco Rossi, dell’associazione “Il Fascino del Passato”.
Parteciperannol Gruppo Folk Sa Turri e il coordinamento di Argonautilus, a testimonianza del legame tra ricerca, tradizione e restituzione pubblica della memoria collettiva.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.

A Palestrina, città natale di Giovanni Pierluigi, uno dei più grandi compositori di musica sacra della storia, si è appena conclusa una settimana intensa di studio, preghiera e condivisione in occasione dei festeggiamenti del cinquecentenario dalla nascita del “Principe della Musica”. Protagonista il Coro Giovanni Maria Rossi, guidato dal Maestro Marco Berrini, che ha dato voce all’eredità del grande musicista rinascimentale. Abbiamo chiesto a Mons. Antonio Parisi, figura di riferimento per la musica sacra e liturgica in Italia, di raccontarci il senso profondo di questa esperienza.
Monsignore, il suo pensiero si apre con un’immagine poetica: la luce di Palestrina. Perché questa scelta?
«C’è una luce particolare che illumina Palestrina nelle mattine d’estate. Scivola tra i vicoli antichi, si riflette sui mosaici romani, accarezza le pietre consumate di palazzi e chiese. È la stessa luce che, cinquecento anni fa, vide crescere un bambino destinato a diventare uno dei più grandi compositori di musica sacra di tutti i tempi: Giovanni Pierluigi da Palestrina. Qui, tra il respiro lento delle colline laziali e il silenzio raccolto dei santuari, il suono ha sempre avuto un posto d’onore.»
Perché, secondo lei, proprio a Palestrina la musica ha avuto e ha ancora oggi un posto privilegiato?
«Qui il suono è sempre stato legato alla vita quotidiana, alla fede, al respiro lento delle colline e dei santuari. Forse è per questo che, ancora oggi, la sua musica sembra appartenere a questi luoghi come il vento appartiene agli ulivi.»
In questo contesto si inserisce il lavoro del Coro Giovanni Maria Rossi. Ci racconta chi sono e cosa li anima?
«Il Coro Giovanni Maria Rossi riunisce musicisti e cantori provenienti da diverse realtà diocesane italiane, tutti professionisti in ambito musicale, accomunati dalla passione per la musica sacra e dal desiderio di servire la liturgia attraverso il canto. Nato con l’intento di valorizzare il repertorio corale, antico e contemporaneo, il GMR è capace di spaziare dalle raffinate polifonie rinascimentali ai brani moderni e assembleari, sempre con un’attenzione particolare all’unità tra coro e comunità celebrante.»
Dal 4 al 10 agosto il coro ha vissuto a Palestrina un’esperienza particolare. Di cosa si è trattato?
«Dal 4 al 10 agosto, ventiquattro musicisti del GMR si sono radunati qui per un corso intensivo dedicato interamente alle composizioni di Palestrina. Non si trattava solo di studiare le sue musiche, ma di abitare per qualche giorno la sua stessa terra, di lasciarsi impregnare dal suo spirito, di far rinascere, attraverso il canto, un’eredità che non conosce tramonto. Guidati dal M° Marco Berrini, docente e direttore tra i più affermati a livello internazionale, in un clima di intenso lavoro ma anche di sincera fraternità, i partecipanti hanno trascorso le giornate tra prove, ascolti e scambi di esperienze, imparando a respirare insieme la musica, a lasciarsi condurre dalle linee pure e luminose che da secoli risuonano nei cori delle cattedrali. Ogni nota studiata era un passo verso l’essenziale, ogni accordo intonato un frammento di preghiera.»

Qual è stato il momento culminante del corso?
«Il frutto di questo cammino è stato un concerto interamente dedicato alle opere di Giovanni Pierluigi presso la Chiesa Cattedrale di Palestrina. Non un semplice evento musicale, ma un momento di incontro tra il passato e il presente, tra la genialità di un uomo del Rinascimento e la sensibilità di interpreti di oggi. L’eco di quelle armonie ha riempito gli spazi con la stessa intensità con cui, un tempo, vibravano nelle navate romane.»
E la conclusione?
«La settimana si è chiusa con la celebrazione eucaristica domenicale presieduta dal Vescovo di Tivoli e Palestrina Mons. Mauro Parmeggiani. La Messa conclusiva non è stata solo la cornice solenne del corso, ma un vero laboratorio di incontro tra linguaggi musicali. Alle pagine raffinate della polifonia palestriniana si sono alternate composizioni moderne e canti assembleari, in un intreccio sapiente tra antico e nuovo. Il coro, con la sua ricchezza di armonie e sfumature, non ha sovrastato l’assemblea, ma l’ha sostenuta e avvolta, permettendo a tutta la comunità di partecipare pienamente al canto liturgico. Così, le voci si sono fuse in un’unica preghiera: ora sospese nell’aura senza tempo della polifonia rinascimentale, ora animate dalla freschezza e dalla semplicità dei canti contemporanei. Un dialogo musicale che ha reso evidente come la liturgia possa essere, allo stesso tempo, memoria viva della tradizione e spazio aperto alla creatività di oggi. Tra l’altare e l’assemblea, le parole della Messa si sono intrecciate alla perfezione delle polifonie, e ’arte è tornata a essere servizio, annuncio e preghiera. In un tempo in cui tutto sembra correre veloce e consumarsi in fretta, questa esperienza ha ricordato che la bellezza richiede pazienza, ascolto reciproco, passione condivisa.»
Che cosa ha significato per lei questa esperienza?
«Ha affermato, ancora una volta, che la liturgia è davvero un luogo di incontro: tra le generazioni, tra linguaggi musicali diversi, tra la comunità e Dio stesso. Non è stata solo una settimana di musica, è stata una settimana di incontro: con la tradizione, con la città di Palestrina, con la Chiesa, e forse anche con quella parte di noi che, nel silenzio tra una nota e l’altra, sa ancora riconoscere la voce di Dio.»
Un sincero ringraziamento a Mons. Antonio Parisi per aver condiviso con noi la sua riflessione, al Maestro Marco Berrini per la sua guida musicale, al Coro Giovanni Maria Rossi per la passione e la dedizione, e alla diocesi di Tivoli e Palestrina che ha reso possibile un’esperienza di fede e arte dal respiro universale. L’iniziativa ha dimostrato come la musica sacra non sia un’eredità museale, ma un linguaggio vivo, capace di rinnovarsi nel tempo e di parlare alle nuove generazioni. La polifonia di Palestrina, intrecciata ai linguaggi contemporanei, ha dato vita a una settimana che ha unito studio, spiritualità e comunità, lasciando in tutti i partecipanti la certezza che la bellezza è ancora oggi uno dei modi più autentici per incontrare Dio.
Il prossimo evento dedicato al celebre compositore si svolgerà in Sardegna, a Portoscuso, negli spazi suggestivi della cinquecentesca Tonnara “Su Pranu”. In programma una Masterclass di Alto Perfezionamento Musicale, organizzata dall’Associazione Musica Insieme in collaborazione al Comune di Portoscuso con il patrocinio del Conservatorio di Musica “G.P. da Palestrina” di Cagliari. L’iniziativa, ancora una volta guidata dalla mano esperta del Maestro Marco Berrini, si terrà dal 26 al 28 agosto.

 

L’incendio boschivo sviluppatosi nelle campagne di Iglesias, in località Palmeri è l’unico, tra i 6 segnalati oggi in Sardegna, per il quale è stato necessario impiegare il mezzo aereo del Corpo forestale.

Le operazioni di spegnimento sono state coordinate dal personale della stazione del Corpo forestale di Iglesias, coadiuvati dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base CFVA di Marganai.

Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco di Iglesias, due squadre di volontari del Soccorso Iglesias, una squadra di volontari di Villamassargia – Gev, due squadre Agenzia Forestas del cantiere Iglesias – Monte Agruxiau.

Il fuoco ha interessato una superficie di circa due ettari di incolti e cespugliato.

Il mezzo aereo ha terminato le operazioni di spegnimento alle ore 15.28.

Buon primo test di allenamento stamane per il Carbonia Calcio con il Cagliari Under 17 ad Asseminello, dopo i primi quattro giorni di allenamenti, complessivamente sei sedute (singola domenica 10 e lunedì 11, doppia martedì 12 e mercoledì 13 agosto). Nel primo tempo Graziano Mannu ha schierato un undici con tutti gli “over”: Floris, Mastino Fabio, Hundt, Mastino Andrea, Melis, Chidichimo, Nannini, Ponzo, Porcheddu, Pavone, Coulibaly. La squadra è andata in goal cinque volte e ha realizzato il sesto goal in avvio di ripresa, con tre marcature di Adama Coulibaly (uno dei più brillanti), Matteo Nannini, Lorenzo Melis e Andrea Porcheddu. Graziano Mannu ha poi effettuato numerosi cambi e dato spazio a tutti i giovanissimi. I giovani del Cagliari son o andati in goal tre volte e il punteggio finale è stato fissato sul 6 a 3.

«Sono soddisfattoha commentato Graziano Mannuè stato un buon allenamento dopo i primi quattro giorni di lavoro. Ora due giorni di riposo, riprenderemo a lavorare domenica 17 agosto.»

Nella foto di copertina l’attaccante Adama Coulibaly, autore di tre goal.

Nuovo piano industriale, potenziamento dell’organico e valorizzazione del patrimonio immobiliare. Sono questi gli obiettivi prioritari per il rilancio della società in house Igea S.p.a. individuati dalla delibera adottata nell’ultima seduta della Giunta regionale su proposta dell’assessore dell’Industria Emanuele Cani.

Le direttrici di intervento, da attuare nel triennio 2025-2027, prevedono innanzi tutto il rilancio industriale della società preposta alla bonifica e valorizzazione delle aree minerarie dismesse, con l’avvio di un processo di riorganizzazione e sviluppo mediante la predisposizione e l’attuazione di un nuovo piano industriale, finalizzato a ridefinire e rafforzare la capacità operativa dell’azienda.

«L’adozione di un modello di programmazione triennale orientato alla trasparenza, all’efficienza e alla sostenibilità consentirà un profondo rinnovamento della governance societariaspiega l’assessore Emanuele Cani -. Il nuovo Piano Industriale, in particolare, punta a un cambio di paradigma che intende trasformare Igea in un’impresa innovativa in grado di promuovere progetti di economia circolare, come il recupero di metalli e il riuso di materiali delle discariche minerarie, e di attivare collaborazioni con università e istituti di ricerca, con i quali Igea punta a diventare un motore di sviluppo per la Sardegna.»

Il rafforzamento della struttura societaria sarà realizzato anche con l’implementazione di azioni indirizzate alla riqualificazione del personale, mediante l’assunzione delle ulteriori professionalità necessarie all’attuazione del nuovo piano industriale. Nell’ambito di un piano di recupero e valorizzazione del patrimonio immobiliare, sarà inoltre predisposto un piano di dismissione dei beni immobili non utili per il perseguimento degli obiettivi strategici della società, con il reinvestimento dei proventi derivanti dalle alienazioni in interventi di ammodernamento tecnico e infrastrutturale.

Per quanto riguarda gli obiettivi specifici per l’anno in corso, Igea dovrà presentare al socio unico Regione Sardegna una proposta di Linee Guida al piano industriale entro il termine del 31 ottobre 2025 e predisporre un piano di formazione delle risorse umane attualmente in servizio che sia funzionale alle esigenze del piano industriale. Sul fronte del patrimonio immobiliare, la società dovrà proseguire le attività di ricognizione ed elaborare una bozza di Piano di dismissione. Entro la fine del 2025 dovranno essere definiti e pubblicati i bandi di vendita relativi ai beni dismessi.

 

Oltre duemila persone hanno preso parte ai primi appuntamenti del percorso culturale che accompagna il 40° Premio letterario Giuseppe Dessì: un ciclo di quattro proposte a Villacidro e una a Villasimius che hanno riscosso grande coinvolgimento, confermando il ruolo del Premio come motore culturale attivo e inclusivo nel territorio.

Gli eventi, tutti gratuiti, ospitati a Villacidro tra il 30 maggio e il 4 agosto, hanno spaziato tra letteratura, musica, attualità e divulgazione, confermando il Premio come presidio culturale attivo, accessibile e capace di coinvolgere pubblici eterogenei, per età e gusti culturali.

Ad inaugurare il cartellone è stata Roberta Bruzzone, protagonista di un partecipatissimo incontro alla Palestra di via Stazione, dopo di lei Lucio Caracciolo, che ha attratto un pubblico attento a Casa Dessì. Il terzo appuntamento ha visto salire sul palco Manuel Agnelli, capace di coinvolgere un migliaio di persone all’Anfiteatro di Villacidro e a chiudere il ciclo, l’incontro letterario con Helena Janeczek (ospite anche a Villasimius) e Alessandro De Roma, in un’atmosfera più intima di grande qualità, a Casa Dessì.

Complessivamente, circa duemila persone hanno preso parte agli appuntamenti, che si sono svolti tra Villacidro e Villasimius (grazie alla collaborazione con il Festival della Marina di Villasimius) dimostrando come il Premio Dessì continui a essere un punto di riferimento della Sardegna per la promozione culturale.

Il percorso riprenderà dall’11 settembre al 5 ottobre, con una nuova serie di incontri, spettacoli e ospiti che celebreranno la letteratura e la cultura come strumenti di dialogo e crescita collettiva.La partecipazione agli eventi può essere prenotata sul sito della Fondazione, al link dedicato (www.fondazionedessi.it/elementor-2705).
Il 4 ottobre si terrà la cerimonia di premiazione della XL edizione del Premio Letterario.

 

La Regione Sardegna, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, ha approvato lo stanziamento di 2 milioni di euro per la gestione post-operativa e gli adempimenti preliminari nelle discariche pubbliche di rifiuti urbani, in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo n. 36 del 2003, che stabilisce obblighi pluridecennali di monitoraggio e controllo ambientale a partire dalla chiusura definitiva degli impianti.

«Con questo provvedimentodichiara l’assessora Rosanna Laconila Regione Sardegna ottempera agli obblighi di legge e ribadisce l’impegno per la sicurezza ambientale e per il rispetto delle normative europee e nazionali in materia di gestione dei rifiuti. Interveniamo per supportare gli enti titolari delle discariche nel presidio di impianti non più attivi, ma ancora soggetti a obblighi di vigilanza, prevenzione e manutenzione, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.»

Lo stanziamento, sarà destinato alle seguenti discariche:

  • Iglesias – Is Candiazzus (Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari): 577.500 euro
  • Carbonia – Sa Terredda (Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari):  557.500 euro
  • Villasimius – Su Zimmioni (Comune di Villasimius):  500.000 euro
  • Bono – Monte Pazza (Comunità Montana del Goceano):  65.000 euro
  • Macomer – Monte Muradu (Consorzio zona industriale Macomer): 300.000 euro

L’assessorato, a seguito di una ricognizione dei fabbisogni effettuata con gli enti titolari, ha individuato un fabbisogno complessivo di oltre 2 milioni di euro. In fase di riparto, è stato valorizzato l’utilizzo di eventuali fondi residui non ancora programmati dagli anni precedenti, in particolare per le discariche del Consorzio Industriale di Cagliari, in modo da garantire l’equilibrio tra esigenze effettive e risorse disponibili.

I soggetti beneficiari saranno tenuti a rendicontare le attività svolte entro il 30 aprile 2026, corredando la documentazione con una relazione tecnica sugli interventi realizzati e sugli effetti conseguiti nella riduzione degli oneri futuri legati alla gestione post-operativa.

 

Il Carbonia di Graziano Mannu, ha completato oggi il quarto giorno di lavoro e domani mattina, alle 11.15, ad Asseminello, affronterà il primo test con il Cagliari Under 17. Da ieri il gruppo lavora sia al mattino sia al pomeriggio a Calasetta. Stamane Graziano Mannu ha fatto svolgere una seduta atletica in spiaggia (vedi foto e video).

Nel gruppo squadra e nell’ambiente che la circonda, si avverte un clima di ritrovata fiducia. Il direttore sportivo Sebastian Puddu, intanto, prosegue il suo lavoro per il completamento dell’organico, che necessita dell’inserimento di alcuni fuoriquota, dal momento che dopo un solo anno ritorna in vigore la regola che impone l’impiego in campo di almeno due giovani nati nel 2006 e nel 2007. Al momento la squadra può contare su due confermati dalla passata stagione (Danilo Cocco e Giovanni Carboni) e su un gruppo di giovanissimi che Graziano Mannu ha aggregato per verificarne un possibile inserimento in pianta stabile.

Prosegue la preparazione precampionato dell’Iglesias in vista del campionato di Eccellenza regionale 2025/2026. La squadra di Giampaolo Murru sabato scorso ha disputato la prima amichevole con il Monastir di Marcello Angheleddu, squadra neopromossa in serie D, al termine della prima settimana di lavoro. «E’ stato un test interessante, per quanto visto nel primo tempo, terminato 1 a 0 per il Monastir, in quanto nel secondo abbiamo impiegato entrambi i giovani ha detto Giampaolo Murru -. I ragazzi sono carichi di lavoro ma hanno risposto bene.»

Il gruppo prosegue il lavoro di preparazione con l’obiettivo rivolto prima ai quarti di finale della Coppa Italia, che prevede il doppio derby con il Carbonia il 31 agosto e il 7 settembre, poi al campionato che scatterà domenica 14 settembre.

Prosegue senza sosta l’impegno dello Speleo Club di Nuxis per la promozione del sito Geo Speleo Archeologico di Sa Marchesa, nel quale si trova la grotta di Acquacadda. Stamane è stato ospitato un gruppo di studenti provenienti da Oberhausen, cittadina gemellata con il comune di Carbonia, nel Sulcis da qualche giorno nell’ambito degli scambi che si svolgono da diversi anni. Gli studenti tedeschi hanno mostrato grande interesse alle informazioni fornite loro dal professor Roberto Curreli, presidente dello Speleo Club Nuxis.
Il sindaco di Nuxis Romeo Ghilleri ha rivolto un sentito ringraziamento al Gruppo Speleo Club Nuxis per l’ottima organizzazione e la calorosa accoglienza, e al comune di Carbonia per aver reso possibile questa iniziativa, contribuendo a far conoscere il sito di Sa Marchesa, sempre più apprezzato anche a livello internazionale, un’esperienza significativa per la valorizzazione culturale e turistica del territorio.
Anche Roberto Curreli ha rivolto un ringraziamento all’Amministrazione comunale di Carbonia, al sindaco Pietro Morittu, e all’assessora della Pubblica istruzione Antonietta Melas, per aver scelto il sito di SaMarchesa, al sindaco di Nuxis Romeo Ghilleri e all’assessore Damiano Cani per la loro presenza e per aver portato i saluti dell’amministrazione comunale, ai soci dello Speleo, Lilli, Marco, Claudio, Tore, Paolo, Morena, Susanna, Filippo, Tony, ad Agnese Delogu, ma soprattutto ai ragazzi e agli accompagnatori che hanno partecipato.