5 December, 2025
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La direzione aziendale della ASL Sulcis Iglesiente interviene nuovamente sulla vicenda del decesso avvenuto presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sirai di Carbonia

La direzione aziendale della ASL Sulcis Iglesiente interviene nuovamente sulla vicenda del decesso avvenuto presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sirai di Carbonia. Di seguito, il testo integrale.

Negli ultimi giorni si è molto parlato, su parte della stampa e sui social, del decesso avvenuto presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sirai di Carbonia.
Purtroppo, a questa tragedia si sono accompagnate ricostruzioni non corrispondenti alla realtà e commenti offensivi verso i medici e gli infermieri coinvolti.
Siamo profondamente indignati per i messaggi di odio e le accuse ingiuste rivolte a operatori che, ogni giorno, lavorano con competenza, dedizione e rispetto per i pazienti, nonostante una cronica carenza di personale e un contesto organizzativo complesso.
Nei giorni scorsi abbiamo diffuso una nota pacata di chiarimento, che purtroppo ha trovato poco spazio nella stampa.
Oggi, nel rispetto di tutti e con il consenso della famiglia, diffondiamo integralmente la loro lettera, nella quale vengono riconosciute la professionalità e l’umanità del personale del Pronto Soccorso, e si sottolinea come la paziente, affetta da gravi patologie pregresse, sia stata assistita al meglio nel tentativo costante di una soluzione che potesse portare all’intervento in condizioni di sicurezza.
Con la pubblicazione di questa lettera, intendiamo porre fine a questa vergognosa campagna d’odio che ha ingiustamente colpito i nostri operatori e restituire serenità a chi lavora ogni giorno al servizio della comunità.
L’Azienda si unisce al dolore della famiglia e rinnova la propria vicinanza a chi soffre per questa perdita, esprimendo al tempo stesso pieno sostegno ai professionisti del Pronto Soccorso.
Rivolgiamo, infine, un appello al senso di responsabilità di tutti, affinché il confronto pubblico su vicende così dolorose avvenga sempre nel rispetto delle persone e della verità dei fatti.

In merito a quanto recentemente apparso a mezzo stampa e su alcuni social network, i familiari della defunta signora E.I. ritengono doveroso formulare alcune precisazioni, soprattutto a tutela della onorabilità della signora E.I. e di tutti i suoi congiunti che ancora ne piangono la dipartita. La signora E.I., arrivata il 22 ottobre presso il Pronto Soccorso del P.O. “Sirai” a seguito di caduta accidentale presso la di lei abitazione e deceduta presso il medesimo nosocomio in ragione di severe complicanze cardiache, in data 2 novembre, al momento del suo ingresso in ospedale presentava un quadro clinico fortemente minato da anni di severa malattia, solo da ultimo compromesso ulteriormente dalla frattura al femore conseguente alla caduta. La signora – persona integra, cosciente e consapevole del suo destino ultimo – seppure gravemente sofferente, ha affrontato con tenacia e coraggio il periodo di degenza presso il reparto OBI del Pronto Soccorso ospedaliero. In questo periodo di degenza, ella è stata costantemente monitorata e assistita dal personale ospedaliero, il quale si è sempre rapportato con i familiari della paziente, dapprima informando loro sul protocollo sanitario adottato e poi tempestivamente avvisandoli circa il peggioramento delle condizioni di salute, già fortemente compromesse all’arrivo in ospedale, della loro congiunta. Al netto di queste precisazioni, onde porre fine a qualsivoglia illazione e speculazione, i familiari della signora E.I., chiedono riservatezza e rispetto del lutto che li ha colpiti e non certo clamore mediatico.
Il nipote,
Luca Gangi
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