21 December, 2025
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Il campionato di Eccellenza regionale è solo alla seconda giornata, ma già presenta partite ricche di interesse per Iglesias e Carbonia. La squadra di Giampaolo Murru, dopo il brillante successo dell’esordio con il Calangianus, è di scena a Ossi, contro una delle squadre più ambiziose, domenica scorsa capace di rimontare due goal sul campo dell’Ilvamaddalena. Dirige Mauro Tomei di Sapri, assistenti di linea Luigi Antonio Urtis ed Alessandro Ventuleddu di Sassari. Nei 90′ odierni, probabilmente, la squadra rossoblù inizierà a conoscere le sue potenzialità, in un campionato che sulla carta appare ancora più competitivo rispetto a quello della passata stagione, conclusa al quinto posto.

I 20 convocati: Riccio, Slavica, Crivellaro, Arzu, Mancini, Mechetti, Di Stefano, Fidanza, Piras Edoardo, Frau, Abbruzzi, Piras Alberto, Alvarenga, Cancilieri, Pintus, Capellino, Costa, Pitzeri, Corrias, Daga.

Il Carbonia, sconfitto all’esordio sul campo della matricola Tortolì, ospita al Comunale di Narcao il Taloro Gavoi, battuto sette giorni fa nettamente in casa dal Villasimius. Dirige Gabriele Sari di Alghero, assistenti di linea Mario Pinna e Luca Mocci di Oristano. Il tecnico Graziano Mannu è ancora in emergenza nel reparto difensivo, dovendo fare a meno degli infortunati Ayrton Hundt e Fabio Mastino e di Hérnan Zazas, fermato dal giudice sportivo per una giornata dopo l’espulsione rimediata nel finale della partita di Tortolì per doppia ammonizione. Tra i 20 convocati c’è un altro volto nuovo, Mathias Massoni, esterno d’attacco classe 2004, lo scorso anno al Monastir: Floris, Saiu, Gurzeni, Cocco, Chidichimo, Mastin o, Melis, Ponzo, Porcheddu, Nannini, Pavone, Artese, Boi, Coulibaly, Ollargiu, Carboni, Serra, Zonchello, Tatti, Massoni.

Sugli altri campi, si giocano le seguenti partite: Buddusò-Sant’Elena Quartu, Calangianus-Ferrini, Lanusei-Ilvamaddalena, Nuorese-Tempio, Santa Teresa-Tortolì e Villasimius-Atletico Uri.

La Fondazione Giuseppe Dessì ha pubblicato due bandi per l’assunzione di nuove figure professionali: un operatore culturale e un responsabile amministrativo-contabile. Due profili diversi ma complementari, che rispondono all’esigenza di rafforzare l’ente sia sul piano dell’attività culturale e progettuale, sia per quanto riguarda la gestione amministrativa e organizzativa.

Con questa iniziativa la Fondazione conferma la volontà di consolidare il proprio percorso di rilancio, che investe sia il Premio letterario Giuseppe Dessì sia le altre finalità statutarie, rafforzando la sua presenza nell’orizzonte culturale sardo e nazionale e contribuendo al tempo stesso alla crescita occupazionale del territorio.

«La decisione assunta dal Consiglio direttivodichiara la presidente della Fondazione Dessì, Debora Aru rappresenta un passaggio concreto del nuovo corso intrapreso dalla Fondazione. Dopo un periodo di oggettive difficoltà, siamo riusciti a rilanciare con determinazione le nostre attività, facendole crescere in qualità e quantità. È proprio grazie a questo rilancio che oggi possiamo aprire nuove opportunità di lavoro, a sostegno della nostra missione prioritaria: contribuire allo sviluppo culturale del territorio.»

I due nuovi collaboratori lavoreranno in stretto coordinamento con il segretario generale della Fondazione. La figura dell’operatore culturale sarà impegnata nella progettazione, organizzazione e gestione di eventi culturali, educativi e formativi. Avrà un ruolo operativo nell’accoglienza del pubblico e nel supporto a laboratori e iniziative rivolte a scuole, famiglie e pubblico adulto. A ciò si affiancheranno compiti di comunicazione e promozione, con particolare attenzione ai canali digitali e social, nonché attività progettuali legate a bandi e collaborazioni con enti pubblici e privati.

Il responsabile amministrativo-contabile sarà invece chiamato a supervisionare le attività amministrative della Fondazione, coordinando la contabilità e supportando i professionisti esterni nella redazione del bilancio. Si occuperà della gestione delle risorse umane, della tesoreria e dei flussi economici, oltre alle attività di controllo di gestione. Un ruolo che comprende anche la predisposizione delle richieste di contributo e le rendicontazioni nei confronti di enti pubblici e soggetti privati.

Le candidature dovranno pervenire entro il 16 ottobre.

Domenica 14 settembre in via Manno e via Roma, a Carbonia, si è svolta una manifestazione motociclistica in memoria di Massimo Boi, co-fondatore e presidente del gruppo motociclistico Amici Bikers Carbonia, scomparso improvvisamente il 22 agosto 2022.

La manifestazione ha avuto inizio alle 9.00, in attesa dei motociclisti interessati a questo importante memorial. La sorpresa per tutti è stata la presenza della Lady, una Yamaha FZ1, 1000 di cilindrata, con 150 cv da gestire. Era la moto di Max, prestata in questa occasione dall’amico fraterno di Max.

Solitamente nei motoraduni c’è quasi sempre un’esibizione o competizione motociclistica, ma in questo caso l’unica cosa da ostentare era l’amicizia verso gli altri con strette di mano e abbracci come ha sempre fatto Max.

Alle 11.00, il minuto di silenzio in ricordo di Max. Il silenzio ha avvolto tutta la piazza. Un minuto dove il pensiero è andato tutto a lui. Il silenzio è culminato con il coinvolgimento di tutti i motociclisti che, con il rombo delle loro moto, hanno assordato la piazza. Ospiti della giornata i genitori e la figlia di Max e diverse autorità della città di Carbonia.

Alle 12.00 la partenza per i giardini di Matzaccara, frazione del comune di San Giovanni Suergiu, dove all’epoca era stato piantato un olivo in memoria di Max. Ad attendere i motociclisti c’erano gli amici di Matzaccara, i motociclisti e don Bachisio che ha officiato una breve cerimonia e benedetto i caschi.

Poche parole e subito in moto in direzione del ristorante, dove durante il pranzo sono stati premiati diversi motociclisti, per la moto più vecchia, il biker più giovane, quello più anziano, quello che veniva da lontano e il gruppo di biker più numeroso. La serata si è conclusa con lo spettacolo della band rock Wild Side.

Il momento particolare della giornata è stato vissuto con la proiezione di un filmato per ricordare Max al termine, tutti i presenti si sono alzati in piedi ed emozionati hanno applaudito ininterrottamente.

Per commemorare l’evento, sono state consegnati ai parenti dei ricordi, la riproduzione della maglia da presidente di Max e una targa con la scritta “Nella vita non contano i passi che fai, né le scarpe che usi, ma le impronte che lasci”.

L’evento ha riportato un enorme successo, con numeri importanti sottolineati da diversi leader di gruppi di motociclisti. Da più parti della Sardegna sono giunti a Carbonia molti motociclisti che hanno riempito la via Manno e la via Roma e durante lo spostamento alla vicina Matzaccara, hanno formato una colonna di moto lunga circa tre chilometri.

I motociclisti sono andati via ringraziando più volte gli organizzatori, speranzosi di tornare presto per un altro evento.

Lunedì 22 settembre 2025, dalle ore 8.00 alle 10.00, presso i cancelli della Sider Alloys si terrà l’assemblea generale delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici operanti presso lo stabilimento, Sider Alloys, GMS e lavoratori in mobilità in deroga. L’assemblea dibatterà la situazione della vertenza Sider Alloys, con l’esposizione dell’incontro che si è svolto al MIMIT il 17/09/2025. L’assemblea va considerata retribuita.

Il 20 e il 21 settembre 2025 Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo FS Italiane, eseguirà importanti lavori di manutenzione straordinaria finalizzati al miglioramento dell’efficienza del servizio tra le stazioni di Cagliari e Cagliari Elmas.

Le attività nel dettaglio riguarderanno nella stazione di Cagliari la sostituzione di alcuni deviatoi con l’obiettivo di garantire il mantenimento dei livelli di affidabilità e la regolarità dell’esercizio ferroviario.

Contemporaneamente, nella zona di Santa Gilla, si procederà con i lavori di manutenzione straordinaria dei ponti su entrambi i binari. Saranno realizzate le opere propedeutiche all’installazione dei ponti di sostegno provvisori, che consentiranno lo svolgimento in sicurezza delle successive lavorazioni senza interrompere la circolazione ferroviaria.

Infine, tra Cagliari e Decimomannu proseguiranno i lavori propedeutici all’elettrificazione della linea Cagliari-Oristano. In questa fase si procederà con gli scavi, la realizzazione delle fondamenta e l’installazione dei pali necessari all’impianto della trazione elettrica.

I lavori, del valore complessivo di circa 5 milioni di euro, comporteranno la sospensione della circolazione ferroviaria tra Cagliari e Decimomannu.

I cantieri vedranno impegnate oltre 20 persone tra operai e tecnici di RFI e altre ditte appaltatrici.

Due giornate intense e cariche di emozione hanno visto protagonista Carbonia, che ha accolto il cammino di sensibilizzazione “Orme d’ombra”, ideato dall’artivista viandante Rosalba Castelli e promosso dall’Associazione Artemixia APS.
Il 18 settembre: Monte Sirai
Il Parco Archeologico ha aperto le porte con una visita guidata, condotta con passione da Katia, alla scoperta del villaggio nuragico e punico. In questo contesto, Rosalba – insieme alla viandante Juliette e a Valentina del sitarcheologico – ha deposto, sulla stele del Parco sotto la figura del dio Bes (divinità protettrice delle persone fragili, delle donne incinte, delle bambine e dei bambini), il nastro di Giulia Tramontano e Tiago. Un rituale intimo, scandito da un mantra recitato a tre voci, culminato in un abbraccio tra le ragazze e in lacrime versate nel ricordo di Giulia e del figlio che portava in grembo, affidati alla protezione del dio Bes.
Da Monte Sirai, Rosalba e Juliette hanno proseguito verso la città di Carbonia, dove al Borgo di Caput Acquas la comunità si è ritrovata lungo il sentiero di  Oretta per deporre un nastro rosso in memoria di Oretta Scalisi, insegnante coraggiosa uccisa nel 1957 mentre percorreva la strada di campagna verso la scuola di Piolanas.
Un gesto simbolico di grande valore, reso possibile anche grazie al lavoro dell’associazione Senso Comune, che ha ripulito e reso praticabile il sentiero e il mausoleo a lei dedicato, e alla partecipazione del Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias – Associazione Donne al Traguardo.
Le istituzioni hanno sottolineato con forza il significato della giornata:“Un’iniziativa di sensibilizzazione di grande forza che coinvolge la comunità tutta, le associazioni, il Centro Antiviolenza, l’amministrazione comunale e le scuole. Camminiamo insieme verso uno stesso obiettivo: contrastare la violenza di genere. Oggi, a Piolanas, nel luogo in cui insieme abbiamo ricordato Oretta Scalisi, è stata una forte e indescrivibile emozione” – hanno dichiarato Antonietta Melas, Assessora alla Pubblica Istruzione, e Irina Piras, assessora delle Politiche sociali del comune di Carbonia.
Dal canto suo, l’Associazione Senso Comune ha rievocato il cammino di memoria già intrapreso tre anni fa: «Ieri siamo tornati sul sentiero di Oretta per riprendere il cammino di Pace, Giustizia, Libertà e Dignità che abbiamo intrapreso nel 2022, quando con i soci e le socie di Senso Comune abbiamo deciso di onorare la memoria di Oretta Scalisi ripulendo il sentiero che dalla vecchia stazione di Barbusi conduceva alla scuola di Piolanas, dove Oretta nel 1957 ha trovato la morte. Ritornare al mausoleo costruito dai suoi colleghi e dalle sue colleghe insegnanti e ristrutturato con un duro lavoro sempre nel 2022 è stata una vera emozione. La Pace, il silenzio e la contemplazione del creato ci hanno permesso di ricordare ancora una volta che Oretta vive nelle menti e nei cuori di chi ha deciso di coltivare il vizio della Memoria e di adottarlo come stile di vita», ha dichiarato Ghigo De Pasquale, presidente ODV Senso Comune.

Il Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias – Associazione Donne al Traguardo ha espresso il proprio sostegno: «Il Centro Antiviolenza Carbonia-Iglesias Donne al Traguardo accompagna la lodevole iniziativa di Rosalba Castelli e dell’Associazione Artemixia, che unisce in un cammino persone, territori, storie e memorie, dimostrando che fare rete per contrastare la violenza è non solo pensabile ma, insieme, possibile», ha sottolineato Maria Mameli, referente del Centro Antiviolenza di Carbonia.
Fondamentale l’appoggio del Cammino Minerario di Santa Barbara, presente nella persona di Ponziana Ledda e Sabrina. Orme d’ombra ha appreso del sentiero grazie al Cammino Minerario di Santa Barbara che ha ospitato Rosalba e Juliette nella sua posada di Carbonia.
Il giorno successivo, 19 settembre, Orme d’ombra ha incontrato le scuole, cuore pulsante della comunità e della memoria viva.

L’assessora Antonietta Melas, il 19 settembre, ha accompagnato Rosalba in due istituti scolastici. Una delegazione di studentesse, studenti e insegnanti della Scuola Media Sebastiano Satta, dopo aver ascoltato la testimonianza di Rosalba Castelli e le parole dell’assessora, ha portato il nastro di Gisella Orrù – ricamato nottetempo dalle sorelle Annalisa e Cristina Masala della Tina Mar di Iglesias – lungo le strade di Carbonia fino alla panchina a lei dedicata in Piazza Rinascita, intonando con voce emozionata: «Siamo il grido altissimo e a gran voce di Gisella e di tutte quelle che non han più voce».
La dirigente scolastica ha voluto ricordare Gisella, uccisa a soli 16 anni nel 1989: «Oggi ricordare Gisella significa fermarsi insieme a riflettere sul valore della vita, sul rispetto e sulla responsabilità personale. (…) Ricordare Gisella Orrù significa imparare a non voltarsi dall’altra parte, a scegliere sempre il dialogo al posto della violenza, la solidarietà al posto dell’egoismo, il rispetto al posto del sopruso. Che il ricordo di Gisella diventi per tutte e tutti noi un seme di consapevolezza e un impegno concreto, ogni giorno, contro ogni forma di violenza», Antonella Rita Pisu, dirigente scolastica IC “Satta” di Carbonia.
Anche l’Istituto di Istruzione Superiore G. M. Angioy ha partecipato attivamente predisponendo l’auditorium della scuola per accogliere la testimonianza dell’attivista viandante sotto gli occhi emozionati e attenti di più di 100 studentesse e studenti: «Le ragazze e i ragazzi dei corsi di Grafica e Comunicazione e di Informatica dell’Istituto Angioy hanno accolto oggi con emozione e interesse l’artivista Rosalba Castelli. L’Istituto ringrazia Rosalba poiché la sua sensibilità artistica e la profondità del messaggio hanno offerto ai nostri studenti e alle nostre studentesse spunti preziosi di riflessione e un’occasione autentica di crescita civile e personale», ha detto Teresa Florio, dirigente scolastica IIS G.M. Angioy.

Il progetto Orme d’ombra intreccia arte, cammino e memoria: in 100 giorni Rosalba Castelli percorrerà 1.200 km lungo il Cammino 100 Torri e il Cammino Minerario di Santa Barbara, raggiungendo 105 torri costiere della Sardegna. In ciascun luogo depositerà un nastro rosso, ricamato a mano dalle donne detenute del carcere Lorusso Cotugno di Torino, in memoria di una donna vittima di femminicidio.
«Camminare insieme significa trasformare la memoria in azione, dare voce alle storie delle donne colpite da violenza e costruire una cultura del rispetto», ha concluso Rosalba Castelli.
Carbonia si unisce così al percorso collettivo di Orme d’ombra, trasformando lamemoria in un impegno vivo e condiviso contro la violenza di genere.

 

 

Le avvolgenti sonorità del Mediterraneo si incontrano con la grande musica internazionale in un appuntamento imperdibile del CultureFestival che domenica 21 settembre, alle 21,30, fa tappa nella suggestiva cascata Sa Spendula di Villacidro.

“Cascate d’arte” è il titolo del concerto che vedrà protagonista l’Ensemble CultureFestival composto da nove eccezionali musicisti (Simone Pittau, violino, Daniele di Bonaventura, bandoneòn, Marcello Peghin, chitarra, Giuseppe Murgia, sax, Olesya Emelianenko, violino, Salvatore Rea, viola, Vladimiro Atzeni, violoncello, Sandro Fontoni, contrabbasso, Emanuele Murroni, percussioni).

Il programma della serata proporrà brani dalle sonorità prettamente mediterranee firmati da Daniele di Bonaventura, Marcello Peghin e Simone Pittau insieme ad altri intramontabili composti da Chick Corea (artista in più occasioni ospite del festival) e Astor Piazzolla.

Un progetto dalle radici mediterranee in cui, spiega il direttore artistico del CultureFestival, Simone Pittau, «gli strumenti protagonisti in questo progetto – il sax, la chitarra, il bandoneòn, il quintetto d’archi e le percussioni- grazie alla scelta dei brani, consentono all’ensemble di far risaltare la melodia, la struttura armonica arricchita dai colori della ritmica. Temi musicali che parlano di mediterraneo».

L’ingresso è libero e gratuito.

Il colonnello Saverio Ceglie è il nuovo comandante della Scuola allievi carabinieri di Iglesias, è subentrato al colonnello Giulio Duranti nel corso della cerimonia svoltasi questa mattina. Giulio Duranti lascia l’attuale incarico dopo i tre anni che hanno consentito di formare oltre 2.400 carabinieri, per andare a ricoprire un prestigioso incarico nella Capitale.

Il neo comandante Saverio Ceglie ha già ricoperto diversi incarichi nell’Isola, essendo stato comandante provinciale a Nuoro fino al 2017 e Capo di Stato Maggiore della Legione carabinieri “Sardegna” a Cagliari dal 2022 fino al mese di settembre 2025.

Alla cerimonia di questa mattina, svoltasi alla presenza del comandante della Legione allievi carabinieri di Roma, Generale di Divisione Marco Lorenzoni, hanno partecipato le autorità regionali, provinciali e locali, civili, militari e religiose.

Il comandante cedente ha espresso il suo ringraziamento a tutto il personale dell’Istituto per la preziosa collaborazione, sottolineando la simbiosi con la cittadinanza iglesiente.

E’ seguita la declamazione della suggestiva formula di riconoscimento e la formale consegna del vessillo di Istituto, che ha segnato il passaggio di consegna tra i due Ufficiali superiori dell’Arma.

Dopo questo momento solenne, il comandante subentrante, onorato di assumere il nuovo incarico, insieme a tutta la linea gerarchica e al personale, ha manifestato l’intenzione di perseguire con determinazione gli obiettivi assegnati e ad affrontare, con unità di intenti, le sfide future.

A suggello della cerimonia, ha parlato il comandante della Legione allievo carabinieri di Roma, il quale ha ringraziato il colonnello Giulio Duranti per la dedizione, passione, entusiasmo e grande capacità di leadership dimostrata durante i tre anni di permanenza presso la Scuola di Iglesias e ha dato il benvenuto al colonnello Saverio Ceglie, con gli auguri di un proficuo e gratificante lavoro.

 

 

In queste ore i cittadini di Domusnovas stanno vivendo una situazione di enorme disagio e preoccupazione: da diversi giorni interi quartieri sono senza acqua, costretti a sopportare la mancanza di un bene primario che dovrebbe essere garantito in ogni momento. Non si tratta soltanto di un disservizio, ma di una vera e propria emergenza che colpisce famiglie, attività commerciali, anziani e bambini. Il prosciugamento della sorgente, che ha probabilmente determinato l’attuale crisi idrica, non può essere considerato un evento imprevisto e inevitabile. È chiaro che siamo di fronte a una gestione superficiale e a una sottovalutazione grave da parte dell’amministrazione comunale, che negli ultimi anni non ha fatto abbastanza in termini di programmazione, prevenzione e pianificazione di interventi strutturali. Ritengo inaccettabile che i cittadini siano stati lasciati soli, senza preavviso e senza un piano di emergenza che potesse alleviare almeno in parte i disagi. È dovere delle istituzioni – a tutti i livelli – intervenire con rapidità ed efficacia, perché l’acqua non è un servizio accessorio ma un diritto fondamentale. Per questo motivo ho preso contatti immediati con l’assessore regionale ai Lavori pubblici, chiedendo un intervento urgente e soluzioni che possano ripristinare quanto prima l’erogazione idrica, con il coinvolgimento di tutti gli attori quali ENAS, ABBANOA e Protezione Civile. Nelle prossime ore presenterò inoltre un’interrogazione in Consiglio regionale rivolta sia all’assessore ai Lavori pubblici sia all’assessore dell’Ambiente, per sapere quali azioni intendano mettere in campo non solo per risolvere l’emergenza attuale, ma anche per garantire una programmazione seria e strutturale che scongiuri il ripetersi di simili episodi.

Gianluigi Rubiu

Consigliere regionale Fratelli d’Italia

Una mattinata intensa ed emozionante ha visto l’arrivo a Portoscuso di Orme d’ombra, il cammino di sensibilizzazione ideato e portato avanti dall’artivista viandante Rosalba Castelli, presidente di Artemixia APS ETS. Rosalba è stata accolta al porto dall’assessore al Turismo e allo Sport Attilio Sanna e, poco dopo, dall’assessora ai Servizi sociali Monica Napoli, dall’assessora alla Pubblica istruzione Ornella Pilisio, dalla dirigente scolastica Paola Grosso dell’Istituto Comprensivo Vittorio Angius, da don Antonio Mura e da numerose realtà associative locali: Associazione culturale Vergine d’Itria, HHT Italia, Croce Azzurra, Avis Portoscuso, Gruppo Folk Sa Turri, Auser Portoscuso, Coro polifonico femminile di Portoscuso, Pro Loco Portoscuso.

Il percorso è poi proseguito fino alla suggestiva tonnara di Portoscuso, dove ad attenderla c’era un nutrito gruppo di ragazze e ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. Vittorio Angius: almeno tre classi, per un totale di circa 40 studenti e studentesse. Le giovani e i giovani hanno accolto Rosalba Castelli con cartelli dal forte impatto: “L’amore non lascia lividi”, “Un uomo violento non si cambia, si denuncia”, e messaggi di sostegno al progetto Orme d’ombra.
Durante il dialogo con loro, Rosalba ha guidato un gesto collettivo: dal contare una sola mano alzata fino a scoprire la forza di decine di mani levate insieme al cielo. Una metafora potente della necessità di unire le forze per abbattere i muri della violenza.
Ad arricchire il momento, la consegna a Rosalba del gagliardetto della città e di un paio di scarpe nuove da parte dell’amministrazione comunale: un dono simbolico, perché ogni viandante ha bisogno di scarpe per proseguire il cammino, e Portoscuso ha voluto accoglierla così, per poterla accompagnare anche dopo, “passo dopo passo” (che è il titolo della tesi di sociologia etnografica che scrisse Rosalba dopo il Cammino di Santiago).
Il rito collettivo si è poi spostato alla Torre Spagnola di Portoscuso, dove ragazze e ragazzi hanno portato con Rosalba il nastro con il nome di Vanessa Ballan, giovane donna uccisa a soli 27 anni, madre di un bambino di 5 anni e in attesa di un secondo figlio. Le studentesse e gli studenti hanno voluto dare un nome a quella vita mai nata: Joele, anch’egli vittima innocente della violenza. La voce di Sofia ha scandito i nomi, mentre Francesca ha retto il nastro consegnato a Rosalba, che lo ha appeso insieme alla comunità, in un momento di grande intensità.
A documentare l’evento anche le telecamere della RAI, che dedicheranno un servizio sul TG3 regionale.

«Siamo tutte e tutti un’unica voce per le donne che più non hanno voce. E con questo canto diventiamo un grido altissimo», ha ricordato Rosalba nel suo discorso, parlando del vento che spinge nella direzione giusta quando le comunità si uniscono per un cambiamento reale.
L’assessora Monica Napoli ha espresso parole di grande vicinanza e apprezzamento per il progetto Orme d’ombra e per il significato di questo percorso: «Il comune di Portoscuso ha accolto con grande partecipazione e entusiasmo la tappa del progetto artistico e sociale “Orme d’ombra”, che vede la camminatrice Rosalba attraversare 100 torri della Sardegna per onorare la memoria delle donne vittime di violenza. Siamo onorate e onorati che Portoscuso sia parte di questo percorso di sensibilizzazione così importante. Rosalba, con il suo cammino, porta con sé la voce di tutte le donne che hanno subito violenza e ci ricorda il nostro dovere di istituzioni, cittadine e cittadini nel contrastare questo fenomeno. Il progetto “100 torri, 100 cammini, 100 vite”, promosso dall’associazione Artemixia, si inserisce nel quadro normativo internazionale e nazionale per la prevenzione della violenza di genere e la promozione di una cittadinanza attiva e inclusiva. Come Amministrazione comunale siamo profondamente sensibili a queste tematiche e continueremo a promuovere iniziative di sensibilizzazione e a lavorare per una cultura del rispetto e della parità di genere nella nostra comunità. L’iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come l’arte e l’impegno sociale possano unirsi per veicolare messaggi di cambiamento e speranza».
Entusiasta anche don Antonio Mura, il quale ha così commentato l’iniziativa: «Cara Rosalba, proprio in questi giorni ho sentito parlare di te e di questa iniziativa, grazie per quello che fai. Innanzitutto, ti sei subito inserita a Portoscuso e nel nostro contesto sociale, hai camminato come viandante nella vita della nostra gente portando il gesto grande della condivisione, una fraternità e sorellanza che deve essere capace di avversare la violenza contro le donne. Le donne purtroppo continuano a subire violenze, alcune platealmente evidenti, altre invece chiaramente nascoste, inoltre hai coinvolto i ragazzi delle scuole, oltre agli adulti, li hai affascinati dal racconto, non è facile coinvolgere quella fascia d’età e per questo ti ringrazio. La scuola è il luogo in cui si educa, dove si fa emergere dall’interiorità di ogni persona il rispetto della vita. Con te abbiamo visto un modello educativo chiaro che passa attraverso il camminare, il condividere e il lasciarsi condividere, l’attraversare la vita camminando verso gli altri. Buona strada».
Proprio il legame con le scuole e con le ragazze e i ragazzi rafforza ulteriormente il valore del progetto, portando la sensibilizzazione e la divulgazione alle generazioni più giovani, che saranno le persone adulte di domani: «I ragazzi di oggi sono molto sensibili, necessitano di stimoli nuovi, di nuove attività ed esperienze, e proprio questa iniziativa permette loro di fare un’esperienza completamente nuovaha detto Paola Grosso, dirigente dell’Istituto Comprensivo V. Angius di Portoscuso -. I ragazzi devono mettersi in gioco con qualcosa che vada al di là delle mura scolastiche, la cultura si fa ovunque, non solo a scuola, non solo studiando o spiegando sui libri dalla tale pagina alla tal’altra, sono le esperienze vissute le più preziose e questa è sicuramente una delle testimonianze più importanti a cui i ragazzi potranno assistere. Io credo tantissimo in questo progetto e nei semi che può lasciare in ciascuno di noi».
Gli incontri con le scuole sono iniziati martedì 16 settembre, a Carloforte, dove una comunità altrettanto coesa ed entusiasta ha accolto Rosalba Castelli, e dove la vicesindaca Elisabetta Di Bernardo, presente in loco, non ha lesinato parole piene di entusiasmo per Orme d’ombra e per il cammino intrapreso in memoria delle vittime di femminicidio.
«Carloforte è lieta di accogliere il progetto Orme d’ombra, promosso dall’associazione Artemixia, di cui ci tengo anche a sottolineare questa simpatica x che li contraddistingue ha detto la vicesindaca -. “Oltre che sull’“isola madre”, la Sardegna, questo progetto è approdato anche sulla nostra isola, l’isola di San Pietro. La presidente dell’associazione Rosalba Castelli sta dando vita ad una importante attività di sensibilizzazione e partecipazione comunitaria sul tema della violenza di genere e sul femminicidio e lo fa attraverso un cammino in solitaria che vuole coinvolgere e rendere partecipi le tante comunità che incontra lungo il suo cammino. Noi oggi cammineremo con lei lungo le strade della cittadina di Carloforte fino all’arco di via Solferino dove deporremo il nastro realizzato dalle donne detenute della Casa Circondariale “Lorusso – Cotugno” di Torino. Il nastro reca nome e cognome di una donna vittima di femminicidio. Carloforte partecipa con grande entusiasmo e convinzione al progetto “Orme d’ombra” perché riteniamo che si debbano tenere accesi i riflettori su questi temi così delicati e drammaticamente attuali, non solo in giornate dedicate, come il 25 novembre o l’8 marzo, ma sempre. E oggi 16 settembre, accendiamo tutti insieme quei riflettori!! Pensiamo inoltre che questo cammino comunitario rivesta un significato profondo non solo per il mondo femminile ma anche per quello maschile, ed è importante lavorare insieme per acquisire maggiore consapevolezza su ciò che ognuno di noi può fare senza mai girarsi dall’altra parte. Il cammino di “Orme d’ombra” per un tratto si snoderà lungo le antiche mura di cinta della nostra cittadina che simbolicamente rappresentano una barriera, una protezione contro ogni forma di violenza, un sostegno che uomini e donne facendo rete e diventando comunità possono erigere all’insegna del coraggio, della speranza e della rinascita.»

Il cammino prosegue con le prossime tappe ancora lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, che continua a regalare emozioni e suggestioni in scorci da favola. Giovedì 18 settembre ore 18 ritrovo a Borgo di Caput Acquas (Carbonia) per percorrere insieme il sentiero di Oretta e deporre il nastro di Oretta Scalisi. Saranno presenti l’assessora della Pubblica istruzione Antonietta Melas, l’assessora delle Politiche sociali Irina Piras, il presidente dell’associazione Senso Comune che ha ripulito il sentiero, Ghigo De Pasquale, e a nome del centro antiviolenza di Carbonia Maria Mameli.

Venerdì 19 settembre al mattino Rosalba incontrerà alle 8.45 le classi della scuola secondaria di primo grado Sebastiano Satta di Carbonia e alle 10.00 una classe dell’I.I.S.S. G.M. Angioi, inoltre una delegazione di ragazze e ragazzi accompagnerà il nastro di Gisella Orrù giovanissima sedicenne uccisa a Carbonia nel 1989.