21 December, 2025

La Giunta regionale, su proposta dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente, ha approvato il programma di utilizzo di 1 milione e 501.869 euro destinati a finanziare nuovi interventi di caratterizzazione, analisi di rischio e messa in sicurezza delle discariche dismesse e delle aree potenzialmente contaminate presenti nel territorio regionale. Le risorse provengono dal gettito del tributo sullo smaltimento in discarica e dal relativo avanzo vincolato, secondo quanto previsto dalle normative nazionali e regionali in materia. Il finanziamento si inserisce nel quadro del Piano regionale di Bonifica dei Siti Inquinati, che ha censito 404 discariche monocomunali e definito le priorità d’intervento sulla base delle condizioni ambientali e del rischio sanitario.

«Il tema delle bonifiche non è un’operazione tecnica isolata, ma un investimento sulla salute pubblica e sulla rigenerazione dei territori. Sostenere i Comuni in questi percorsi significa accelerare la messa in sicurezza delle comunità e restituire valore alle aree degradate», dichiara l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi. Il programma approvato finanzia nove interventi in altrettanti Comuni, selezionati sulla base delle istruttorie tecniche condotte dal Servizio tutela dell’atmosfera e del territorio e delle richieste pervenute dagli enti locali.

Gli interventi riguardano attività diverse: dalla caratterizzazione dei siti alla validazione delle indagini, fino alla messa in sicurezza permanente (MISP) e ai primi interventi di messa in sicurezza di emergenza (MISE). Comuni e interventi finanziati:

  • Villaperuccio – Discarica Isca de Candiazzus: completamento della caratterizzazione e validazione delle indagini – 15mila euro
  • Osini – Discarica Osini vecchio: caratterizzazione ed eventuale analisi di rischio – 50mila euro
  • Quartucciu – Discarica Rio Musungilis: completamento MISP – 750mila euro
  • Atzara – Discarica Triala: caratterizzazione ed eventuale analisi di rischio – 50mila euro
  • Tratalias – Vecchio borgo: caratterizzazione, analisi di rischio e primi interventi MISE – 186.869 euro
  • Villasor – Aree Via Togliatti e Ponti Becciu: rimozione rifiuti, caratterizzazione e analisi di rischio – 150mila euro
  • Oristano – Area ex Via Rockfeller: caratterizzazione, analisi di rischio e primi interventi MISE – 250mila euro
  • Ozieri – Discarica Monte Coldianu: completamento MISE – 50mila euro.

Le attività saranno attuate tramite convenzioni di finanziamento e saranno sottoposte alle procedure autorizzative previste dalla normativa ambientale e sulle opere pubbliche, oltre che alle rendicontazioni e ai monitoraggi finanziari, fisici e procedurali. Con questo provvedimento la Regione dà continuità al percorso avviato negli anni precedenti, utilizzando il fondo alimentato dal tributo sullo smaltimento in discarica per finalità ambientali: riduzione dei rifiuti, recupero di materia, bonifiche dei siti contaminati, sostegno agli enti locali e protezione dei cittadini. Le risorse programmate consentiranno ai Comuni di accelerare l’iter tecnico-amministrativo e di affrontare situazioni spesso complesse, contribuendo alla sicurezza ambientale e alla rigenerazione delle aree degradate.

Domenica 16 novembre presso il Centro Culturale di Iglesias si è tenuta l’assemblea generale regionale dei soci ANED aps Comitato Regione Sardegna per il rinnovo delle cariche sociali. All’assemblea hanno partecipato il prof. Antonello Pani, professore ordinario all’Università di Cagliari e responsabile di Nefrologia, Dialisi e Trapianto presso l’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari, la dott.ssa Katia Rosas, responsabile facente funzioni di Nefrologia e Dialisi presso la ASL del Sulcis Iglesiente, Distretto di Iglesias, la dott.ssa Giovanna Pisanu del reparto di Nefrologia e Dialisi presso l’ospedale civile di Alghero e il prof. Francesco Pisani, già professore ordinario presso l’Università de l’Aquila, tutti relatori per informazioni e approfondimenti sul tema delle malattie renali e trapianti.
Ha partecipato, inoltre, l’avvocato Giuseppe Vanacore, presidente nazionale ANED. Ha presenziato all’incontro anche il vice sindaco Francesco Melis, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Iglesias.
Durante l’incontro gli specialisti hanno approfondito le tematiche relative alle patologie renali con particolare riguardo al tema dei trapianti d’organo.
Il professor Antonello Pani, nel suo intervento, ha posto in evidenza l’importanza della prevenzione quale strumento fondamentale nel contrastare la malattia renale e, così, ritardare l’utilizzo della dialisi, in particolare nei pazienti che presentano un quadro clinico complesso con la contemporanea presenza di patologie quali il diabete, cardiopatie e nefropatie. La dottoressa Giovanna Pisanu ha spiegato in cosa consiste la “fistola artero-venosa” e quanto sia importante per il paziente emodializzato, in pratica la creazione di un accesso vascolare stabile collegando chirurgicamente un’arteria con una vena, spesso realizzato in un braccio, dove il sangue circola dopo essere stato purificato con la dialisi. La dottoressa Katia Rosas ha parlato, invece, della grave situazione in un cui versa la sanità nel territorio del Sulcis Iglesiente, prospettando un ulteriore aggravio della situazione con la quiescenza dell’unico medico in pianta stabile ancora presente a Iglesias. Ci si chiede come potranno essere assistiti i circa 125 pazienti emodializzati di questo territorio. Professor Francesco Pisani, dal canto suo, rimarcando l’importanza della prevenzione, e ripercorrendo gli importanti progressi fatti nel campo della donazione, ha ribadito che sarebbe necessario anticipare il trapianto di rene prima che la malattia imponga l’impiego della dialisi, con tutti i risvolti positivi che tali scelte comportano per la qualità della vita del paziente ma anche, e non solo, per le ricadute sociali ed economiche.
Un dato che desta particolare attenzione, emerso durante il convegno, è la bassa propensione alla donazione degli organi da parte delle generazioni più giovani, frutto di una approfondita ricerca eseguita dall’Aned Sardegna. Da qui l’importanza di una sempre maggiore azione di sensibilizzazione a sostegno della cultura della donazione.
L’avvocato Giuseppe Vanacore, in chiusura dei lavori, ha ribadito il pieno sostegno dell’Aned nazionale al Comitato della Sardegna per il lavoro e l’impegno fino ad oggi realizzato.
Per quanto riguarda il rinnovo del direttivo del Comitato Regionale Aned Sardegna sono stati eletti:
Annibale Zucca, riconfermato segretario regionale; (Iglesias)
Paola Lai, vice segretaria; (Alghero)
Nicola Ara, consigliere; (Sassari)
A. Rita Pala, tesoriere. (Iglesias)
Delegati:
Antonello Mocci (Medio Campidano)
Antonello Benizzi (Sulcis Iglesiente).

Carlo Martinelli

 

I lavoratori dell’Eurallumina hanno trascorso la seconda notte sul silo tra freddo e pioggia, in una condizione che sta mettendo a dura prova la loro condizione. «Ieri, purtroppo, non è giunta alcuna comunicazione in merito alla riunione del Csf proprio relativa alla vertenza che riguarda l’Eurallumina scrivono in una nota Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e RSA Eurallumina -. Un silenzio che non fa altro che far salire la tensione e la preoccupazione tra i lavoratori. Apprendiamo che domani ci sarà un incontro tra il ministro del Mef Giancarlo Giorgetti e la presidente della Regione Alessandra Todde sul tema entrate. Chiediamo alla presidente Alessandra Todde di farsi promotrice delle rivendicazioni messe in atto dalle lavoratrici lavoratori e OO.SS. Ricordiamo che deve essere risolta la questione transitoria, ossia l’utilizzo delle risorse e l’erogazione dei fondi per garantire l’ordinaria amministrazione, sia quello di prospettiva, ovvero lo sblocco delle risorse in modo che il progetto di rilancio da 300 milioni di euro possa essere rilanciato.»
«La mobilitazione resta alta e si andrà avanti a oltranza. Per questo motivo chiediamo a tutti i rappresentanti istituzionali un’assunzione di responsabilità – concludono Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e RSA Eurallumina –. Questa volta non si chiede assistenza ma il rispetto di una norma e la possibilità di rilanciare un sito produttivo di grande valore in cui operano professionalità di alto livello.»

Il Circolo PD di San Giovanni Suergiu ha diffuso una nota con la quale annuncia la revoca la propria fiducia politica alla sindaca e all’assessore iscritto al PD.

«In occasione delle elezioni comunali del 2022 il Partito Democratico di San Giovanni Suergiu ha sostenuto il proprio candidato sulla base di un percorso basato su collaborazione, condivisione, trasparenza e coerenza politico-programmatica – si legge nella nota -. Questi principi rappresentavano il fondamento della partecipazione del PD alla coalizione che ha dato origine all’attuale Amministrazione. Successivamente, il Circolo ha rilevato elementi di discontinuità politica rispetto agli impegni assunti. Nel tempo, sono molteplici gli elementi che hanno determinato un crescente distacco politico tra il Circolo PD e il Sindaco. La candidatura del Sindaco alle regionali con Fratelli d’Italia non è stata solo una scelta unilaterale, ma un atto politico che ha infranto il patto originario e ha sancito una chiara collocazione distante dai valori e dagli impegni condivisi. A questo si sommano lo strappo con il mondo associativo, sempre più ai margini delle scelte amministrative, l’abbandono progressivo del centro e delle frazioni, la grave trascuratezza delle strutture sportive, la mancata partecipazione a dei bandi regionali, fonte di finanziamenti certi per il nostro Comune.»

Il Circolo PD di San Giovanni Suergiu giudica «non meno rilevante l’assenza di una strategia urbanistica volta a prevenire il concreto rischio di realizzare una discarica in località Is Urigus. Attraverso l’approvazione di norme rigorose da parte del Consiglio comunale, inserite nella disciplina di attuazione, si sarebbe potuto vietare ogni cambio di destinazione d’uso, impedendo in modo assoluto che l’attuale proposta progettuale giungesse allo stato in cui si trova oggi».

«Negli ultimi mesi si è consolidata una linea amministrativa che, per impostazione, priorità e modalità di conduzione, si discosta in maniera significativa dai principi di buon governo, partecipazione democratica e trasparenza che il nostro Partito considera imprescindibilisottolinea ancora il Circolo PD di San Giovanni Suergiu -. Le decisioni assunte e gli indirizzi perseguiti non risultano coerenti con il mandato politico condiviso né con il percorso di confronto mai avvenuto, che il Circolo ha sempre ritenuto necessario per garantire un’azione amministrativa efficace, responsabile e realmente orientata al benessere della comunità.»

«Il comportamento del Sindaco nei confronti della minoranza consiliare continua a distinguersi, come già accaduto in altre circostanze, per toni e atteggiamenti non equilibrati né rispettosi delle prerogative democratiche, configurando un approccio che indebolisce il corretto funzionamento istituzionaleaggiunge il Circolo PD di San Giovanni Suergiu -, il valore del pluralismo, del dialogo e del rispetto delle opposizioni rappresenta per il Partito Democratico un principio irrinunciabile della vita democratica locale, per questo motivo l’Amministrazione ha il dovere politico e istituzionale di garantire in ogni contesto. Infine, il Circolo ritiene doveroso evidenziare che, nonostante il confronto avviato nelle sedi interne, l’assessore iscritto al Partito Democratico non ha garantito un adeguato contributo alla rappresentanza delle posizioni politiche del PD, né ha promosso quei principi di trasparenza, collegialità e condivisione che avrebbero dovuto orientare l’azione amministrativa.»

Il Circolo PD di San Giovanni Suergiu, infine, ha annunciato formalmente la propria fiducia politica al Sindaco, all’Amministrazione comunale e all’assessore iscritto al Partito Democratico «per mancata coerenza con le linee politiche del Circolo» e di voler proseguire la propria attività politica con rinnovato impegno, orientandola «a garantire una gestione trasparente dell’amministrazione pubblica, promuovere il rispetto delle istituzioni e un confronto democratico autentico e sviluppare un progetto alternativo credibile all’attuale maggioranza».

Negli ultimi giorni abbiamo assistito, con rabbia ma anche con tanta speranza, all’inasprirsi della grave situazione che stanno affrontando i lavoratori della Eurallumina, nostri vicini di casa, i nostri fratelli, compagni e amici. Esprimiamo, a nome di tutti i lavoratori della Centrale Grazia Deledda, la più sentita vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie, che in queste ore attendono risposte dalla politica. La stessa politica alla quale anche noi rivolgiamo un appello: il nostro territorio e, nello specifico, il nostro polo industriale – che per tanti anni è stato la motrice economica della provincia e non solo – meritano attenzioni maggiori, nell’ottica di consentirne una rinascita che si inserisca pienamente nel futuro piano energetico e industriale, da protagonisti. Anche la nostra Centrale intravede all’orizzonte uno scenario che non promette nulla di buono per il futuro del sito produttivo, se non la passiva condizione di “riserva fredda”, che, se non accompagnata da una progettualità concreta e da un confronto costante con le OO.SS. competenti, rischia di diventare l’ennesima dimostrazione che questo territorio, dimenticato da tutti, come nelle lotte operaie che spesso lo hanno caratterizzato in passato, dovrà farsi sentire nuovamente con la voce della popolazione di tutto il Sulcis Iglesiente, in lotta per il futuro dei propri figli. I lavoratori, le famiglie e tutti i cittadini meritano un lavoro dignitoso, servizi e certezze per il loro futuro, che passa anche dalla valorizzazione delle professionalità locali e da una matura e attenta programmazione industriale da parte della nostra politica

RSU e lavoratori della Centrale Enel Grazia Deledda

Il diamante è il campo. Il rosso è la lotta. Le donne, la forza che cambia le cose. L’edizione 2025 di Diamanti Rossi, iniziativa dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne attraverso la forza simbolica e sociale dello sport, torna a Iglesias con un programma ricco di significato e partecipazione.
Un evento che unisce impegno civile, sport al femminile e comunità, confermandosi come uno dei momenti più sentiti e rappresentativi del territorio.
Un campo, tante voci: quando lo sport diventa messaggio sociale
In un periodo storico in cui la violenza sulle donne continua a colpire duramente famiglie e comunità, Diamanti Rossi nasce come una risposta collettiva, un gesto pubblico di responsabilità e di presenza.
L’obiettivo è chiaro: trasformare il campo da baseball in un luogo in cui ogni gesto diventa simbolo, ogni movimento un racconto, ogni partita un megafono che diffonde consapevolezza e rispetto.
L’evento invita a riflettere, a partecipare, a sostenere. Invita a dire NO a qualsiasi forma di abuso e a ricordare che ogni donna ha diritto a vivere libera, sicura, tutelata.
Perché “Diamanti Rossi”
Il nome racchiude in sé un doppio significato. Il diamante richiama il tradizionale campo da baseball, spazio di strategia, competizione, collaborazione. Un luogo in cui le atlete trovano espressione, coraggio e identità.
Il rosso rimanda invece al colore simbolico della lotta contro la violenza di genere: vibrante, incisivo, impossibile da ignorare.
È il colore che richiama attenzione e chiede partecipazione, ricordando che questa battaglia sociale riguarda tutti.
Da questa unione nasce un evento prezioso come un diamante e forte come il rosso che lo caratterizza: un invito a non voltarsi dall’altra parte e a dare spazio Programma
Sabato 22 novembre – ore 19.00
Comune di Iglesias
Serata inaugurale con la presentazione ufficiale dell’iniziativa. Durante la conferenza stampa verranno consegnate le maglie alle atlete, in un momento simbolico che celebra appartenenza, impegno e identità di squadra.
Domenica 23 novembre – ore 10.30
Campo Comunale di Iglesias
BLUE DIAMONDS vs VALKYRIE VISION
Una partita speciale, intensa e ricca di emozioni, che vedrà protagoniste due squadre pronte a dare spettacolo.
Sarà l’occasione per assistere a un incontro che valorizza lo sport femminile, la determinazione e la capacità delle atlete di trasformare lo sport in un atto di forza e testimonianza.

Un evento che unisce sport, solidarietà e comunità Diamanti Rossi va oltre l’aspetto sportivo: è un progetto culturale e sociale che pone al centro il rispetto, la prevenzione e la consapevolezza.
Partecipare significa sostenere un messaggio fondamentale e condividere valori di civiltà, responsabilità e vicinanza alle donne che affrontano situazioni di violenza.
L’iniziativa è promossa da ASD Thurpos ETS, con il patrocinio del Comune di Iglesias e il sostegno della Fondazione di Sardegna.
Un ringraziamento particolare va a:
• FIBS – Federazione Italiana Baseball Softball
• LIBCI – Lega Italiana Baseball Ciechi e Ipovedenti
• tutte le realtà sportive, associative e istituzionali che condividono visione, valori e impegno, rendendo possibile un evento capace di unire sport, solidarietà e comunità.

Il Consorzio AUSI, nell’ambito delle attività istituzionali realizzate congiuntamente al Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari, e del protocollo d’intesa sottoscritto con l’École française de Rome per una collaborazione scientifica sui temi dell’archeologia mineraria nel Sulcis Iglesiente in età medievale, ha organizzato per la giornata di giovedì 20 novembre, dalle ore 15.00, presso la sala conferenze del Consorzio AUSI (Palazzo Bellavista – Monteponi Iglesias), un seminario internazionale ideato per presentare i soggetti della partnership, offrire un quadro generale delle iniziative in atto nel territorio del Sulcis Iglesiente e discutere sulle prospettive degli interventi congiunti.

L’appuntamento prevede una serie di interventi che coinvolgeranno rappresentanti istituzionali delle amministrazioni comunali del territorio, delle principali agenzie territoriali come Consorzio AUSI, Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, IGEA S.p.A, Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, e ricercatori dell’Università degli Studi di Cagliari, dell’École française de Rome e della Monash University di Melbourne, impegnati sui temi dell’archeologia mineraria sarda. Tra i temi al centro della giornata di studi, l’analisi del rapporto tra risorse minerarie e insediamenti durante le età dei metalli nel Sulcis Iglesiente, l’approfondimento sugli ambienti insediativi e sulle attività produttive nei territori minerari dell’Iglesiente in epoca medievale e la presentazione del progetto “Argentaria 2025” .

 

Dal 3 all’8 dicembre si rinnova l’appuntamento a Sant’Antioco con Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei, il Festival del Cortometraggio Mediterraneo organizzato nella cittadina costiera del Sud Sardegna dal Circolo del Cinema “Immagini” (F.I.C.C.), con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanovic. Un festival tematico, quest’anno alla sua ventunesima edizione, capace di unire ricerca, formazione, divulgazione e spettacolo; un festival che fonda la sua identità sul dialogo tra cinematografie diverse, sulla scoperta di nuovi autori e sulla volontà di costruire uno spazio in cui il Mediterraneo – mare di passaggi, migrazioni, conflitti e creatività – possa raccontarsi attraverso il linguaggio del cinema breve.

Nel corso delle sei giornate saranno proiettati – nel consueto spazio dell’Aula Consiliare del Comune di Sant’Antioco – oltre settanta titoli: un’ampia panoramica della produzione di cortometraggi degli ultimi due anni, alcuni dei quali in anteprima nazionale o regionale, selezionati tra quelli che hanno ricevuto premi e riconoscimenti o partecipato a prestigiosi festival nazionali e internazionali, come Clermont-Ferrand, Cannes, Venezia, Locarno, Sundance; e oltre alle proiezioni, ad arricchire e impreziosire il programma, il consueto corredo di momenti collaterali, masterclass, incontri e attività per le scuole.

Il palinsesto si articola in diverse sezioni – Intrecci Mediterranei, Intrinas, Focus, Videoclip, CortoAmbiente, Cinema e Territorio, Eventi – ciascuna con una specifica vocazione, una struttura che consente al pubblico di attraversare estetiche e tematiche differenti.

La sezione centrale, Intrecci Mediterranei, propone nell’arco di quattro giorni (nel tardo pomeriggio del 3, 5, 6 e 7 dicembre) la visione di ventidue cortometraggi provenienti da Paesi del “Mare Nostrum”, con la partecipazione alle proiezioni di alcuni dei rispettivi registi; una selezione che offre un affresco complesso del Mediterraneo contemporaneo, con storie che parlano di migrazione, identità, conflitti, diritti, ma anche di quotidianità, legami familiari, sogni e memoria. Tra i titoli in programma, “Domenica sera”, di Matteo Tortone, Premio David di Donatello 2025 per il miglior cortometraggio, e “I’m glad you’re dead now”, del regista palestinese Tawfeek Barhom (Palestina/Grecia/Francia), vincitore della Palme d’Or all’ultimo Festival de Cannes.

Da tre edizioni, la sezione Intrecci Mediterranei è competitiva: a una giuria internazionale composta da dieci studenti e studentesse universitari – che nei giorni del festival seguiranno il laboratorio Critica il Corto curato da Francesco Crispino – spetta anche quest’anno il compito di valutare i cortometraggi in programma e individuare quello più meritevole, al quale verrà conferito il premio Giuria Giovani nel corso della giornata conclusiva.

Vetrina aperta sulla produzione sarda, anche la sezione Intrinas è competitiva; in questo caso saranno studenti delle scuole superiori del territorio, coordinati dal critico cinematografico Enrico Azzano, a formare la Giuria Giovani e ad assegnare il loro premio al miglior film breve fra gli otto in visione la sera del 5 dicembre alla presenza dei rispettivi autori: “Io non dimentico”, di Antonello Pisano Murgia (2025, 14′), “Su cane est su miu”, di Salvatore Mereu (2025, 24′), “Oplà”, di Giulia Camba (2024, 18′), “Infanzia e gioventù di Gramsci”, di Paolo Zucca, Alessandra Atzori e Milena Tipaldo (2025, 7′), “L’ultimo ingrediente”, di Lorenzo Cioglia (2025, 8′), “Caro fratello”, di Simone Paderi (2025, 17′), “Vida e morti de unu maragotti”, di Stefano Cau (2025, 10′) e “It doesn’t exist” di Joe Juanne Piras (2025, 10′).

Ogni edizione del festival dedica un focus alla cinematografia di un Paese del Mediterraneo: ospite, quest’anno, il Libano, terra attraversata da una grave crisi economica, sociale e umanitaria aggravata dal conflitto regionale, ma che vanta una notevole produzione cinematografica. 

 

«Nella situazione attuale la Regione ha fatto la sua parte e ora siamo in attesa degli interventi necessari da parte del Governo. Domani, a margine dell’incontro sulla vertenza entrate parlerò della vertenza Eurallumina con il ministro Giorgetti, considerato che un passaggio dirimente deve essere fatto nel suo Ministero.»

La presidente della Regione Alessandra Todde si schiera a fianco degli operai della Eurallumina di Portovesme che per la seconda notte di seguito hanno protestato su un silo a quaranta metri di altezza, chiedendo al Ministero dell’Economia e delle Finanze l’immediato sblocco dei fondi necessari al pagamento degli stipendi e alla manutenzione degli impianti. Il blocco, infatti, è determinato dalle sanzioni patrimoniali disposte dal Comitato di sicurezza finanziaria (Csf) nei confronti della Rusal, la multinazionale russa che gestisce lo stabilimento.

La presidente Alessandra Todde segue da anni la vertenza dei lavoratori sulcitani e qualche anno fa, nel 2020, ha ricevuto il casco di Eurallumina da quello che è stato per anni il volto più noto della protesta, Antonello Pirotto.

«All’epoca ero sottosegretaria al Mise con delega alle crisi industrialiricorda la presidente Alessandra Todde -, dal 2020 ad oggi, in vesti diverse, ho sempre lavorato perché una storia complessa come quella di Eurallumina avesse finalmente una prospettiva concreta di soluzione. La mia vicinanza resta la stessa di allora, va a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori che vivono una situazione difficile e che questi operai, loro malgrado, rappresentano.»

E’ morto oggi, all’età di 82 anni, Salvatore Figus (per tutti Tore), ex consigliere e assessore comunale di Carbonia e direttore della Società Umanitaria. Concluse la sua esperienza lavorativa nel 2017 come coordinatore regionale dei Centri di Servizi Culturali della Sardegna. Era nato a Carbonia il 17 novembre 1943. Impegnato per tanti anni in politica, ha militato nelle fila del Partito Comunista Italiano.
Tore Figus è stato consigliere comunale di Carbonia dal 1988 al 1993, segnatamente dal 1988 al 1990 nell’amministrazione guidata dal sindaco Ugo Piano. Dal 1990 al 1993 ha ricoperto l’incarico di assessore comunale del Bilancio nella Giunta del sindaco Antonangelo Casula.
«Oggi la nostra città piange la scomparsa di Tore Figus, ex consigliere e assessore comunale, nonché un punto di riferimento nel panorama culturale regionale, un instancabile promotore e animatore culturale, portatore di valori progressisti e anticipatore di nuove forme, linguaggi e registri audiovisivi. A nome dell’intera Amministrazione Comunale esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia, cui mi stringo in un caloroso abbraccio», ha dichiarato il sindaco Pietro Morittu che ha espresso profondo cordoglio unitamente all’intera Amministrazione comunale di Carbonia.