16 December, 2025

Domani, sabato 29 novembre, il palazzetto dello sport di Carbonia ospiterà una delle tappe della settimana europea del Basket.
L’iniziativa sostenuta da FIBA Europe e FIBA Foundation, sarà sostenuta in Sardegna dal patrocinio dell’assessorato allo sport della Regione Sardegna, del comune di Carbonia e, a livello nazionale, della Federazione Italiana Pallacanestro, Lega Basket Serie A, Lega Nazionale Pallacanestro, Lega Basket Femminile, AIAP e GIBA.
Dalle ore 9.30, alla presenza delle autorità, si alterneranno partite di Basket Unificato, con squadre miste, composte da atleti con e senza disabilità intellettiva e percorsi diabilità legati al basket che vedranno il coinvolgimento degli studenti dell’istituto Amaldi.
A fine mattinata le premiazioni.
Ad animare la giornata ci sarà il Flash Mob “Tutta l’Italia” che coinvolge il territorio nazionale per sensibilizzare sulla tematica dello sport inclusivo e avrà come tappa conclusiva Palazzo Chigi il 3 dicembre.
Oltre a Stella Speciale, team organizzatore della tappa in collaborazione con il team regionale di Special Olympics Italia, saranno presenti anche i team Speedy sport di Dorgali, Pol popolare Exmè e Millesport di Cagliari.
Giunta alla sua XXII edizione, la Settimana Europea della Pallacanestro si svolgerà dal 25 novembre al 3 dicembre 2025, coinvolgendo oltre 25.000 partecipanti provenienti da 35 Paesi europei. L’evento celebra il potere dello sport unificato quale strumento di inclusione autentica, crescita personale e coesione sociale.

Il comune di Tratalias ha ottenuto un nuovo finanziamento di 300.000 euro per la messa in sicurezza del Municipio.
«Il sindaco Emanuele Pes, il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici Marco Antonio Piras e l’intera Amministrazione comunale esprimono grande soddisfazione per il nuovo contributo di 300.000 euro, a cui si aggiungono 16.000 euro di fondi comunali, destinati alla messa in sicurezza e all’adeguamento del Palazzo Municipalesi legge in un post pubblicato alcuni minuti fa nella pagina Facebook istituzionale -.
Questo importante finanziamento si somma al contributo già ottenuto in precedenza di 578.633,86 euro, consolidando un impegno concreto e continuativo per garantire la sicurezza e la funzionalità della sede comunale.»
«L’importo complessivo di € 894.633,86 sarà gestito per fare un intervento complessivamente efficiente e che permetterà inoltre di abbattere definitivamente le barriere architettoniche presentiaggiungono -. Dopo le indagini effettuate nei mesi scorsi di procederà a breve ad effettuare le prime attività di consolidamento della struttura e poi gli interventi previsti nel progetto. Il Municipio di Tratalias, cuore istituzionale e simbolico della comunità, necessita di interventi rilevanti per la tutela della struttura e per l’adeguamento degli spazi. L’obiettivo strategico dell’Amministrazione è quello di dare nuova vita al luogo che rappresenta il centro della vita civica, dove si svolgono le riunioni, le assemblee pubbliche e dove i cittadini accedono quotidianamente ai servizi.»
«Grazie a questi interventi, gli uffici comunali saranno resi più sicuri, moderni e accessibili a tutti, in linea con i principi di inclusione e trasparenza che guidano l’azione amministrativa – concludono il sindaco, il vicesindaco e l’intera Amministrazione -, Questo risultato è frutto di un lavoro costante e di una visione chiara: rafforzare il ruolo del Municipio come spazio di partecipazione, dialogo e servizio per la comunità di Tratalias.»

Dal 29 novembre al 14 dicembre 2025 – tra miniere, vigneti e sapori autentici – comincia un viaggio a piedi tra paesaggi mozzafiato e profumi dell’Isola: nasce “Passi di Gusto”, l’iniziativa che unisce escursioni, enogastronomia e cultura lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, nel cuore del Sud-Ovest della Sardegna.
Cinque tappe in cinque giorni tra mare, vigneti e villaggi minerari per accogliere show cooking, degustazioni con prodotti locali e incontri con alcuni dei protagonisti più amati della cucina sarda e nazionale: Damiano Carrara, Luigi Pomata, Leonildo Contis, Manuele Fanutza, Nicola Paulis e Andrea Amadei, insieme ai produttori del territorio.
Ogni tappa sarà un racconto di identità e tradizione, tra pane e birra artigianale, carciofi spinosi del Sulcis e pecora nera di Arbus, tra un patrimonio secolare e siti minerari, che custodiscono l’anima più autentica dell’Isola.
Le tappe del gusto:
• 29 novembre: Nuxis → Santadi (Escursione alla scoperta del nuovo percorso da Rocce Pranedda a Barrancu Mannu passando per la Tomba dei giganti)
• 6 dicembre: Guspini → Montevecchio (escursione, degustazione, laboratori, masterclass e Show Cooking con Luigi Pomata e Leonildo Contis)
• 7 dicembre: Giba → Masainas (escursione, degustazione, laboratori, masterclass e Show Cooking con Manuele Fanutza)
• 13 dicembre: Su Portu de Su Trigu (Sant’Anna Arresi) → Candiani (Sant’Anna Arresi) – (escursione, degustazione, laboratori, masterclass con Andrea Amadei e Show Cooking con Nicola Paulis)
• 14 dicembre: Tratalias → Palmas (San Giovanni Suergiu) (escursione, degustazione, laboratori, masterclass, Show Cooking con Damiano Carrara e talk con Andrea Amadei)
«Con Passi di Gusto vogliamo raccontare la Sardegna partendo dai suoi territori più veri, dove la natura, il lavoro e la cultura si intrecciano da secoliha sottolineato Mauro Usai, presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara -. Il cibo diventa un linguaggio universale per parlare di identità, accoglienza e sostenibilità. È un modo per far scoprire la nostra storia non solo attraverso i luoghi, ma anche attraverso i sapori.»
Un’esperienza che unisce cammino, convivialità e scoperta, invitando i camminatori e non, a vivere la Sardegna con lentezza, seguendo il ritmo dei passi e la genuinità dei suoi prodotti.
«Il Cammino Minerario di Santa Barbara non è solo un itinerario da percorrere, ma un modo di vivere la Sardegna, per valorizzare le nostre comunità, le nostre biodiversità con la collaborazione dell’Agenzia regionale Laore, e i nostri produttori», ha aggiunto il presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara.
Il programma completo, con le modalità di acquisto dei ticket per gli eventi, è disponibile sul sito ufficiale www.camminominerario.it .

Trovare casa, oggi, è diventato per molti un vero e proprio percorso a ostacoli. In tutta Italia i prezzi di affitti e mutui continuano a salire, mentre gli stipendi restano spesso fermi. A complicare le cose non è solo il costo iniziale di una casa, ma anche tutto ciò che comporta mantenerla: bollette, spese condominiali, tasse, piccoli e grandi lavori di manutenzione.

La situazione è difficile ovunque, ma in alcune zone, come la Sardegna, assume contorni ancora più critici, con forti squilibri tra salari reali, stagionalità del lavoro e costi di case spesso pensate più per il turismo che per chi ci vive tutto l’anno.

Il paradosso italiano: tante case, poche alla portata

L’Italia è uno dei Paesi europei con il maggior numero di abitazioni per abitante, ma questo non significa che sia facile trovarne una in cui vivere. Molte case sono vuote, seconde case o immobili non ristrutturati, mentre sul mercato arrivano soprattutto abitazioni costose, spesso in affitto breve o turistico.

Il risultato è un paradosso: chi cerca casa per viverci stabilmente si ritrova a competere con chi affitta per pochi mesi l’anno a turisti, con canoni giornalieri molto più redditizi per i proprietari. Così, soprattutto nelle città d’arte e nelle località di mare, i prezzi di affitti e compravendite crescono, allontanando i residenti dai centri e rendendo la vita quotidiana più complicata.

Trovare casa

Trovare casa

Sardegna: tra turismo, affitti alti e stipendi bassi

In Sardegna questo fenomeno è particolarmente evidente. Molti appartamenti vengono dedicati alle locazioni turistiche, soprattutto nei mesi estivi, e chi vive e lavora sull’isola si ritrova con poche alternative: o accetta affitti alti per pochi metri quadrati, o è costretto a spostarsi lontano dal luogo di lavoro, affrontando altri costi e disagi.

I mutui non rappresentano necessariamente una via di fuga: tra tassi in aumento, anticipo iniziale e spese accessorie, l’acquisto di una casa è un impegno che molti giovani e famiglie non possono permettersi. Questo crea una sensazione diffusa di precarietà, come se “mettere radici” fosse un lusso per pochi.

Non basta comprarla o affittarla: mantenerla costa sempre di più

Una volta trovata una casa, però, i problemi non finiscono: iniziano. Le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria sono in costante crescita. Cambiare gli infissi, sistemare l’impianto elettrico, rifare il bagno, ma anche solo affrontare piccole riparazioni o migliorie: tutto ha un costo.

Sempre più persone cercano di risparmiare ricorrendo al fai-da-te, gestendo da sole piccoli interventi: riverniciare una porta, cambiare una mensola, rimettere a nuovo un mobile, staccare vecchie etichette e adesivi da mobili o vetri. In questo contesto l’attenzione a prodotti pratici e specifici aumenta: soluzioni come lo spray rimuovi etichette per eliminare facilmente residui di colla e nastro biadesivo da ogni superficie diventano parte del “kit minimo” di chi cerca di prendersi cura della casa in autonomia, risparmiando l’intervento di professionisti per le piccole cose. Sono dettagli, certo, ma sommandosi fanno la differenza: meno si spende in lavori esterni, più risorse restano per affrontare affitto, mutuo e bollette.

Casa, salute ed emergenza occupazionale: un circolo che si chiude

La difficoltà nel trovare, pagare e mantenere una casa si intreccia direttamente con due grandi emergenze del nostro tempo: quella sanitaria e quella occupazionale. L’instabilità lavorativa – contratti precari, stagionalità, stipendi bassi – rende complicato affrontare impegni a lungo termine come un mutuo o un affitto costoso. Questo alimenta stress, ansia, rinunce: molti giovani rimandano il momento di andare a vivere da soli, di formare una famiglia o di trasferirsi dove vorrebbero.

Allo stesso tempo, vivere in case sovraffollate, poco isolate, umide o non adeguate incide sul benessere psicofisico: una casa insicura, troppo piccola o troppo cara non è solo un problema economico, ma anche di salute. La fatica di arrivare a fine mese, unita alla paura di perdere il lavoro o di non riuscire a rinnovare il contratto d’affitto, finisce per pesare sulla qualità della vita.

E così, la casa – che dovrebbe essere il luogo della sicurezza, del riposo e della cura di sé – diventa spesso il simbolo di un sistema che fatica a garantire stabilità. Parlare di emergenza abitativa, oggi, significa quindi parlare anche di emergenza sanitaria e occupazionale: tre facce della stessa realtà, che non si possono più considerare separatamente se vogliamo immaginare un futuro in cui “avere un tetto sopra la testa” non sia un privilegio, ma un diritto reale.

Trovare casa

Trovare casa

La Giunta ha approvato i criteri e le modalità per la concessione dei contributi riconosciuti con la legge regionale 8 maggio 2025 ai Gal e i Flag. Le risorse stanziate sono suddivise in 268.421 euro per i Flag e 2.281.579 per i Gal. Nel corso degli ultimi anni, i Gal hanno rafforzato il loro ruolo all’interno delle comunità locali, anche a seguito della delega di funzioni ulteriori rispetto a quelle previste dai regolamenti comunitari, con riferimento ai fondi FEASR e con il coinvolgimento in molteplici interventi promossi dall’Amministrazione regionale. Inoltre nell’anno 2021, i Gal sono stati delegati dall’Organismo pagatore ARGEA Sardegna allo svolgimento delle attività di ricezione ed istruttoria delle domande di pagamento presentate dai beneficiari pubblici e privati dei bandi approvati dagli stessi Gal, in attuazione delle strategie di sviluppo locale.

Sono molteplici gli interventi che si sono succeduti nel tempo che richiedono, da un lato, capacità operativa e programmatoria dei beneficiari e dall’altro un’intensa attività di monitoraggio e rendicontazione da parte degli uffici regionali. Con riferimento allo stanziamento previsto dalla legge di stabilità 2025, l’assessorato dell’Agricoltura, ha evidenziato che nell’intervento denominato “Attuazione programmi di sviluppo locale” non sono stati determinati una specifica destinazione delle risorse e neppure la ripartizione tra i diversi beneficiari coinvolti, per questo motivo si è reso necessario attraverso una delibera individuare e definire i criteri e le modalità cui l’Amministrazione si deve attenere per la concessione dei contributi.

I fondi dunque, ripartiti secondo la delibera approvata dalla Giunta, serviranno a garantire la prosecuzione delle attività assegnate ai Gal e ai Flag, una quota sarà destinata alle attività formative, una alle attività di divulgazione e valorizzazione delle attività realizzate nel corso della programmazione 2014-2020 e una parte di risorse sarà destinata alle spese correlate alle attività di facilitazione, animazione e coinvolgimento dei portatori di interesse locali in relazione ai programmi operativi finanziati con risorse regionali o previste nella programmazione europea 2021-2027.

I contributi dunque serviranno a garantire una maggiore efficacia delle fasi di programmazione, gestione e monitoraggio delle azioni, attività di rafforzamento amministrativo del personale impiegato, attraverso formazione qualificata, rafforzare i legami con la comunità locale e la condivisione delle conoscenze con attività di divulgazione attraverso l’organizzazione di eventi sul territorio.

In merito alle recenti dichiarazioni provenienti dal Liceo Baudi di Vesme, riteniamo doveroso esprimere una posizione chiara. La proposta discussa in sede provinciale tutela l’Istituto Comprensivo “Taddeo Cossu”, riconoscendo la fragilità e la distanza dei territori di Teulada e Sant’Anna Arresi. Una scelta sostenuta in sede istituzionale dal presidente della Provincia, Mauro Usai, che ha portato avanti l’indirizzo condiviso e votato collegialmente dall’assemblea dei sindaci nella Conferenza decisoria del 20 ottobre 2025. Per questo consideriamo gravemente inopportuna la presa di posizione del Collegio docenti del Baudi di Vesme, che interviene in un processo di competenza istituzionale e arriva, di fatto, a indicare quale istituto – e quale territorio – sarebbe da sacrificare. Si tratta di un’affermazione inaccettabile, che le nostre comunità respingono con fermezza. È ancora più grave che, nel proprio comunicato, lo stesso Collegio docenti richiami i numeri del nostro istituto – il presunto “trend negativo” degli alunni e il precedente accorpamento – come argomento per giustificare la perdita della nostra autonomia. Un’impostazione che ignora completamente la realtà dei piccoli comuni, segnati da spopolamento, distanza dai centri maggiori e carenza di servizi essenziali.

Siamo periferia della periferia: sono i nostri studenti a dover viaggiare ogni giorno verso i capoluoghi, non il contrario. Pretendere che proprio questi territori vengano ulteriormente penalizzati significa non comprendere – o non voler comprendere – le difficoltà strutturali che le nostre comunità affrontano da anni. Ribadiamo la nostra contrarietà al dimensionamento scolastico, ma allo stesso tempo rifiutiamo l’idea che la “soluzione” possa essere il sacrificio dei territori più fragili o la messa in discussione dell’autonomia del nostro istituto. Le scelte sul dimensionamento riguardano gli equilibri complessivi di un intero territorio e non possono essere dettate dalle convenienze interne di singoli istituti, né tantomeno da comunicati che travalicano ruoli e competenze. Rinnoviamo solidarietà al sindaco di Iglesias, Mauro Usai, per aver sostenuto una posizione collegiale espressa dall’assemblea dei sindaci, e ribadiamo che l’Istituto “Taddeo Cossu” merita rispetto – come lo meritano le comunità che rappresentiamo.

Angelo Milia e Paolo Dessì

Sindaci di Teulada e Sant’Anna Arresi

Il presidente della provincia del Sulcis Iglesias, Mauro Usai, ha scritto una lettera alle R.S.U., alle segreterie Funzione pubblica di CGIL, CISL e UIL, e alla C.S.A. RAL, sulle problematiche del polo industriale di Portovesme.

«Ancora non si intravedono soluzioni concrete sul futuro del polo industriale di Portovesme e a pagarne il,prezzo più alto sono, ancora una volta, i lavoratori, le loro famigliescrive Mauro Usai -. Un intero territorio che soffre ogni giorno di più a causa dell’assenza di decisioni e di azioni reali. Si parla di spopolamento e di abbandono scolastico ma troppo spesso ci si dimentica che è il lavoro la chiave di volta per fermare il declino socio economico del territorio. Il Sulcis Iglesiente ha sempre dimostrato competenza e capacità nei settori industriale, agricolo e turistico. Tuttavia, senza risposte e senza un piano industriale nazionale fondato su una visione chiara e una programmazione seria, tutto rischia di spegnersi lentamente. Oggi il Sulcis è immerso in una crisi profonda, aggravata dal silenzio della politica nazionale. L’industria, per oltre quarant’anni, è stata il pilastro dell’economia locale, garantendo a migliaia di famiglie la possibilità di costruire un futuro fatto di casa, istruzione per i figli e dignità.»

«È il momento di abbandonare le passerelle mediatiche e gli annunci vuoti – come l’ultima visita del Ministro del MIMIT a Portovesme – e di passare finalmente ai fatti. Servono scelte coraggiose, investimenti mirati e una strategia chiara per il futuro del territorio aggiunge Mauro Usai -. Emblematica è la vertenza Eurallumina, con i lavoratori costretti ancora una volta a salire su un silo a 40 metri d’altezza per ottenere risposte sul loro futuro. È inaccettabile.»
«Non possiamo rimanere impassibili: abbiamo il dovere di essere al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie. Serve una politica decisa, unita e concreta, capace di dare risposte definitive a chi chiede un suo legittimo diritto: il lavoro. Chiediamo con forza l’apertura immediata di un tavolo di confronto permanente tra tutte le parti coinvolte: Regione Sardegna, Governo, parti sociali e sindacati – conclude Mauro Usai – . Il tempo delle promesse è finito. Ora servono soluzioni.»

Il Carbonia verso il derby con l’Iglesias, in programma domenica 30 novembre allo stadio Monteponi di Iglesias, attende un nuovo centrocampista per sostituire il partente Matteo Nannini che ha chiesto e ottenuto la risoluzione anticipata del contratto per potersi riavvicinare a casa a causa di problemi familiari.

La squadra si è allenata lunedì e martedì, ha riposato ieri e ritorna al lavoro questo pomeriggio allo stadio Comunale “Carlo Zoboli”, sul terreno di gioco laterale per consentire il pieno recupero del manto erboso dopo la partita giocata sabato scorso con l’Ossese.

Stamane abbiamo intervistato l’allenatore Graziano Mannu.

 

Undicesimo giorno di presidio dei lavoratori sul silo dell’Eurallumina, a Portovesme.

«Nel corso della giornata di ieri, in tarda mattinata – si legge in una nota della R.S.A,. Eurallumina –  ha avuto luogo un confronto tra le organizzazioni sindacali a tutti i livelli sino a quello regionale confederale CGIL CISL UIL, categorie regionali, territoriali e le rispettive R.S.A. di fabbrica nonché i lavoratori impegnati nel portare avanti il presidio di protesta ed occupazione del silo. Successivamente si è svolta presso i cancelli dello stabilimento l’assemblea informativa delle lavoratrici e lavoratori Eurallumina, nella quale è stato ribadito che, non essendo giunte al momento delle novità degne di nota da parte delle Istituzioni governative rispetto alle rassicurazioni sulle aspettative dell’incontro convocato presso il MIMIT in data 10 dicembre 2025, la protesta e l’occupazione del silo, oltre al contestuale presidio ai cancelli della fabbrica da parte dei lavoratori Eurallumina non debba cessare ma proseguire ad oltranza. I tempi sono stretti: a fine mese i fondi messi a disposizione della Rusal finiscono insieme alla cassa integrazione. Per sbloccare la vertenza, è stato ribadito anche oggi, è necessario sbloccare gli asset russi. Da oltre 16 anni si fanno promesse, adesso è il momento di prendersi delle responsabilità. Per questo si è deciso di alzare l’asticella della protesta e far partire per Roma una delegazione di lavoratori per manifestare davanti al ministero durante l’incontro. Si rimane in attesa delle risultanze rispetto alla visita, confermata, della Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali dott.ssa Marina Elvira Calderone, prevista nel primo pomeriggio di venerdì prossimo, 28 novembre 2025, presso il presidio, laddove incontrerà i lavoratori che stanno portando avanti la protesta. Nel mentre, le organizzazioni sindacali ed una delegazione di lavoratori hanno incontrato, nella sede del Consiglio regionale a Cagliari, sia il presidente del Consiglio regionale on. Piero Comandini che la Conferenza dei Capi gruppo della medesima Assemblea elettiva sarda. Il presidente Comandini ha assicurato che l’Eurallumina è al centro del lavoro dell’Assemblea. Tra i punti all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale una Risoluzione sulla nostra vertenza. In data di domani la commissione industria della Regione sarda sarà presente al presidio in stabilimento, e il 10 dicembre, giorno in cui è stato fissato l’incontro al Ministero delle imprese e del made in Italy, una delegazione del Consiglio regionale sarà a Roma con i lavoratori. Il Presidente e i Capigruppo hanno anche espresso solidarietà, a nome dell’intero Consiglio, ai lavoratori che da dieci giorni stanno protestando sopra il silo a 40 metri di altezza. Contestualmente sia la Provincia del Sulcis Iglesiente che le Amministrazioni comunali del territorio stanno già deliberando e/o comunque provvedendo a convocare i rispettivi Consigli elettivi comunali e provinciale per portare ai voti delle assemblee un ordine del giorno avente ad oggetto, oltre ad esprimere la massima e incondizionata solidarietà e vicinanza ai lavoratori Eurallumina in presidio sul Silo e a tutti i dipendenti e le maestranze dell’indotto coinvolto, riconoscendo il valore della loro battaglia simbolica per la tutela occupazionale e del futuro industriale del Sulcis, a richiamare con forza il Governo nazionale, in particolare il MIMIT, il MEF e il C.S.F., a un intervento immediato per superare l’attuale stallo, garantendo la continuità finanziaria di Eurallumina attraverso lo stanziamento urgente dei fondi ministeriali previsti dalla legge per la gestione degli asset congelati, al fine di scongiurare il rischio di liquidazione o fallimento. A richiedere che la riunione convocata al MIMIT per il 10 dicembre 2025 sia un incontro decisivo e non interlocutorio o di aggiornamento, bensì finalizzato alla risoluzione strutturale della vertenza e, fortemente auspicabile, all’ottenimento della revoca definitiva del provvedimento sanzionatorio – conclude la nota della R.S.A. Eurallumina -. A garantire il pieno sostegno alla vertenza Eurallumina e ad assicurare la disponibilità ad affiancarsi e a sostenere tutte le iniziative utili e necessarie che le organizzazioni sindacali e i lavoratori dovessero mettere in campo in difesa del sito produttivo e dei livelli occupazionali, incluse eventuali manifestazioni o trasferte presso le sedi governative competenti.»