28 March, 2024
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Le elezioni Politiche sono ormai alle spalle ed il pensiero di molti è già rivolto alle prossime elezioni Amministrative.

I Comuni del Sulcis Iglesiente che tra un paio di mesi (la data non è stata ancora ufficializzata) saranno chiamati alle urne per eleggere i nuovi sindaci ed i Consigli comunali, sono tre: Iglesias, Teulada e Fluminimaggiore.

Oggi concentriamo la nostra attenzione su Iglesias, il Comune più grande, fino ad alcuni anni fa capoluogo, insieme a Carbonia, della provincia di Carbonia Iglesias.

La campagna elettorale è già iniziata da tempo e, rispetto a cinque anni fa, nel panorama politico cittadino c’è una sostanziale novità che promette di rivoluzionare gli equilibri: la presenza del Movimento 5 Stelle. Nel 2013 il Movimento 5 Stelle non si presentò alla competizione elettorale per dissidi interni agli attivisti, ma questa volta dovrebbe esserci e, stando ai risultati delle recenti elezioni Politiche, molto agguerrito, deciso a conquistare la guida del Comune per i prossimi cinque anni.

I numeri emersi sono clamorosi e, seppure le elezioni Amministrative siano profondamente diverse rispetto alle Politiche, i numeri e la recente esperienza vissuta dalla vicina Carbonia, inducono a profonde riflessioni.

Nei collegi uninominali della Camera e del Senato, il M5S il 4 marzo a Iglesias ha raggiunto rispettivamente il 46,30% e il 46,31%; il PD, alla guida della città con la Giunta del sindaco Emilio Gariazzo, ha registrato un risultato assai negativo, rispettivamente l’11,82% alla Camera e l’11,83% al Senato.

Forza Italia ha raggiunto il 12,63% alla Camera e l’11,99% al Senato; la Lega, con il Psd’Az, l’8,77% alla Camera ed il 9,99% al Senato; l’Udc il 5,95% alla Camera ed il 4,20% al Senato; Fratelli d’Italia il 3,07% alla Camera ed il 4,15% al Senato; Liberi e Uguali il 3,32% alla Camera ed il 3,13% al Senato.

Va detto che cinque anni fa il centrodestra si presentò alle elezioni con una lista civica, Piazza Sella, che raggiunse il ballottaggio con il candidato sindaco Gian Marco Eltrudis che perse di misura lo scontro con Emilio Gariazzo: 51,68% contro 48,32%.

Oggi c’è già in campo una candidata a sindaco, Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias (espressione dei Riformatori sardi, cinque anni alleata con il centrosinistra e poi passata all’opposizione nel corso della consiliatura e, a livello regionale, da anni componente della coalizione di centrodestra), che ha anche il sostegno della lista del Partito Comunista del consigliere Alberto Cacciarru. Nei prossimi giorni potrebbero esserci novità dagli altri schieramenti, perché il tempo stringe e le scadenze per le Amministrative sono ormai alle porte.

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Questa mattina i consiglieri comunali, Valentina Pistis e Alberto Cacciarru, capigruppo di Cas@ Iglesias e Partito Comunista Italiano, hanno protocollato con PEC un’interpellanza sulla situazione dell’appalto dei lavori di costruzione del Centro Intermodale.

Inoltre, vista la grave situazione di stallo creatasi nelle ultime settimane, Valentina Pistis e Alberto Cacciarru, formalizzeranno una richiesta di Consiglio comunale ad hoc per discutere dello stato d’avanzamento dei lavori.

Nell’interpellanza al presidente del Consiglio comunale Mauro Usai, al sindaco Emilio Gariazzo e all’assessore dei Lavori pubblici Barbara Mele, i due consiglieri chiedono  quali somme siano state anticipate e/o erogate a favore della aggiudicataria dell’appalto; quali garanzie il Comune abbia acquisito nell’ipotesi prevista dall’art. 35 comma 18 del D.Lgs. 50/2016 s.m.i. (anticipazione contrattuale); quale sia è il valore dei lavori attualmente eseguiti e se sono stati eseguiti a regola d’arte, se risulta rispettato il cronoprogramma dei lavori e, comunque, quali controlli gli uffici hanno effettuato; qual è la situazione finanziaria dell’impresa aggiudicataria dell’appalto.

I due consiglieri comunali chiedono altresì se ricorrono le condizioni per la risoluzione del Contratto in danno.

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Questa mattina, presso l’Hotel Artu, il Partito Comunista di Iglesias ha formalizzato un accordo politico e programmatico con la lista civica Cas@ Iglesias, in vista delle prossime elezioni Amministrative. Hanno partecipato all’incontro: la candidata sindaca Valentina Pistis, il capogruppo Alberto Cacciarru, Antonello Pinna segretario di Federazione Sulcis Iglesiente, Franco Meloni portavoce.

Il Partito Comunista italiano di Iglesias parteciperà alla competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale con una lista civica che «oltre a rappresentare la migliore tradizione dei comunisti e della sinistra italiana sia capace di impegnare donne e uomini di provata dirittura morale, competenza professionale e politica».

«L’obiettivo è quello di proseguire la nostra azione – si legge in una nota di Alberto Cacciarru – soprattutto a sostegno delle fasce deboli della popolazione: i giovani e i disoccupati; gli anziani; i diversamente abili e le loro associazioni; le famiglie e le nuove povertà. L’accordo formalizzato questa mattina a sostegno della candidatura a sindaco della città della consigliera uscente Valentina Pistis, con la quale abbiamo collaborato politicamente negli ultimi anni di impegno amministrativo.»

«La scelta civica operata dal partito rappresenta una decisione a favore della Città e dei suoi cittadini – ha detto Valentina Pistis -. Insieme al consigliere Cacciarru ho condiviso proposte e progetti innovativi. L’impegno costantemente profuso in questi cinque anni continua. Insieme cambieremo la Città. Non ci fermeremo, non ci fermeranno.»

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Otto consiglieri di opposizione, primo firmatario e presentatario Luigi Biggio (gli altri firmatari sono Gian Marco Eltrudis, Vito Didaci, Simone Saiu, Valentina Pistis, Giorgio Carta, Alberto Cacciarru ed Andrea Pilurzu), hanno presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale Mauro Usai e al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, per la sistemazione di uno sportello bancomat nella frazione di Nebida.

«Da tempo gli abitanti di Nebida lamentano un annoso disservizio riconducibile alla mancanza di uno sportello bancomat nella frazione che risulta essere la porta verso il mare della città di Iglesias – si legge nella mozione -. Di fatto lo sportello più vicino per poter effettuare un prelievo di contante risulta essere quello situato in Gonnesa, a 9 km di distanza molti dei quali da percorrere sulla S.P. n. 83, non certo un’arteria particolarmente scorrevole. Nei mesi estivi il problema si ripercuote anche sui numerosi turisti che frequentano la location attratti dalla bellezza del litorale e dai meravigliosi scenari minerari, Porto Flavia su tutti.»

Considerato che la frazione di Nebida risulta essere la più popolosa tra quelle di Iglesias, equiparabile a molti comuni autonomi per estensione e numero di abitanti residenti e preso atto della vocazione turistica della frazione e della volontà di questa amministrazione di renderla sempre maggiormente appetibile in questo senso, la mozione, se approvata, impegnerà il sindaco e la Giunta «a contattare ufficialmente degli istituti di credito interessati al fine di richiedere l’installazione, nella frazione di Nebida, di uno sportello automatico bancomat per il prelievo di denaro contante».

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Nei giorni scorsi, i consiglieri comunali Valentina Pistis, Giorgio Carta (Cas@ Iglesias) e Alberto Cacciarru (Partito Comunisti Italiani) hanno inviato al sindaco del comune di Iglesias, al prefetto di Cagliari e al procuratore della Repubblica, «un atto di significazione e diffida in merito alla grave e sottostimata situazione di insalubrità del territorio del comune di Iglesias».

In merito alle Aree Minerarie dismesse gestite dalla Società in house della Regione Sardegna Igea Spa, i tre consiglieri precisano che l’ingente patrimonio immobiliare, i mezzi e le attrezzature, la professionalità delle maestranze avrebbero dovuto rendere possibile, come in modo assolutamente parziale ed insufficiente è avvenuto, l’avvio delle attività di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale di diversi siti minerari dismessi. Invero le aree  sono, ancora oggi, pesantemente inquinate a causa della presenza dello zinco, del piombo, dell’arsenico e del cadmio, per citare solo alcune delle sostanze tossico nocive presenti appunto nel territorio del Comune. Sono milioni i metri cubi di bacini sterili e discariche nel comune di Iglesias.

«La situazione ambientale dell’Iglesiente – sostengono i tre consiglieri comunali di opposizione – risulta, conseguentemente, drammatica a causa delle mancate bonifiche e dell’ulteriore carico di sostanze tossico-nocive presenti nella discarica di Genna Luas che ospita gli scarti di lavorazione dei fumi di acciaieria della Società Portovesme S.r.L.»

Valentina Pistis, Giorgio Carta e Alberto Cacciarru chiedono che venga considerato:

– il D.M. 18 settembre 2001 n. 468 ed il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 12 marzo 2003;

– il Piano di Bonifica delle Aree Minerarie Dismesse del Sulcis Iglesiente Guspinese nella quale si legge che “… l’industria estrattiva ha determinato uno sviluppo economico positivo ma, la gestione non sempre corretta delle attività ha determinato l’eccessivo sfruttamento delle risorse, lasciando una pesante eredità in termini di salute umana e degrado ambientale”;

– la gravissima omissione delle istituzioni centrali e locali consistente nella violazione del principio di precauzione ripetutamente connessa al principio di informazione a favore della popolazione, indice di grave negligenza considerato che la conoscenza può consentire di adottare sistemi di prevenzione e apprezzato quanto disposto dal D.Lgs. n.152/2006 e dalle D.Lgs. n. 4/2008, che prevede all’art. 257 una fattispecie di omessa bonifica che ricomprende, senza ombra di dubbio alcuno, parte della previgente fattispecie di cui all’art. 58 D.Lgs. n. 152/99 (Danno ambientale, bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati).

Infine, i consiglieri comunali di opposizione chiedono un ulteriore approfondimento in merito:

• ai lavori eseguiti per la posa in opera della condotta idrica nella via Carlo Baudo Di Vesme, conclusi nel mese di novembre 2016. Le tubazioni sono state messe in posa su un letto di materiale non inerte, di risulta, non conforme a ciò che prevede la normativa ambientale e

• all’ingente quantità di amianto presente nella zona del deposito ex FMS e a quella presente all’ex ospedale Fratelli Crobu.

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Emilio Gariazzo copia

A Iglesias le dimissioni degli assessori Alessandra Ferrara e Melania Meo sono il primo atto di un rimpasto annunciato da tempo nella Giunta Gariazzo. Le forze politiche che sostengono la Giunta Gariazzo hanno sottoscritto un accordo per un rimpasto, con l’ingresso di 4 nuovi assessori politici, che dovrebbero essere espressi 2 al Partito Democratico, 1 da Sinistra Ecologia e Libertà e 1 dalla lista civica Gariazzo. L’accordo prevede anche l’allargamento della Giunta da 5 a 7 componenti e l’assegnazione ai 4 nuovi assessori delle deleghe lasciate libere dalle dimissionarie Alessandra Ferrara e Melania Meo (salutate con parole di ringraziamento per il lavoro svolto nei tre anni di consiliatura sia dal sindaco Emilio Gariazzo, sia dal segretario cittadino del PD, Ubaldo Scanu), e di un paio tra le diverse attualmente assegnate al vicesindaco Simone Franceschi e di quella dell’Urbanistica, fin dall’inizio della consiliatura tenuta ad interim dal sindaco Emilio Gariazzo.

Il sindaco, nella nuova composizione, vorrebbe mantenere la parità di genere, nominando almeno 2 dei 4 assessori donne e questa condizione sta creando qualche problema nella scelta. Altro problema posto dagli alleati è un riequilibrio con il Partito Democratico, partito di maggioranza relativa, che esprime il sindaco, il presidente del Consiglio e 2 assessori. Recentemente era stato il consigliere del PDCI Alberto Cacciarru a sollevare il problema. Le quattro nomine dovrebbero essere ufficializzate entro la prossima settimana.

Il rimpasto nella Giunta Gariazzo, come già sottolineato, era previsto fin dall’inizio della consiliatura e sarebbe dovuto avvenire già lo scorso anno. Oggi arriva in una fase particolarmente delicata per il centrosinistra, uscito malconcio dalle elezioni amministrative del 5 giugno, che hanno registrato, in particolare, due pesantissime sconfitte a San Giovanni Suergiu (dove il candidato sindaco Antonio Fanni, segretario cittadino del PD, è stato travolto dalla lista che ha eletto sindaco Elvira Usai, primo sindaco donna del paese, con il 55,18% contro il 30,61%) e Gonnesa (dove la lista che aveva come candidato sindaco un esponente del PD, Piergiorgio Lenzu, vicesindaco uscente, e capolista il sindaco uscente Pietro Cocco, capogruppo del partito in Consiglio regionale, è stata battuta dalla lista che candidava a sindaco Hansel Cristian Cabiddu, sconfitto di misura alle primarie del PD e sostenuto da varie componenti del centrosinistra, con il 45,10% contro il 42,23%) ed un risultato inferiore alle attese al primo turno a Carbonia (la lista del PD s’è fermata, a 2.952 voti, il 17,57%), dove il sindaco uscente Giuseppe Casti affronterà il candidato del Movimento 5 Stelle, Paola Massidda, nel ballottaggio del 19 giugno, tutt’altro che scontato (Giuseppe Casti parte dal 36,15%, Paola Massidda dal 21,95%).

Giampaolo Cirronis

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Valentina Pistis copiaGiorgio Carta 4 copiaAlberto Cacciarru 1

Venerdì scorso il Consiglio comunale di Iglesias ha approvato la proposta di mozione sull’istituzione del baratto amministrativo, presentata dai consiglieri Valentina Pistis, Giorgio Carta (Cas@ Iglesias) e Alberto Cacciarru (PDCI).

«Per privati cittadini e le imprese le tasse sono diventate un incubo che toglie serenità sia alla vita quotidiana e allo svolgimento dell’attività imprenditoriale – spiegano Valentina Pistis, Giorgio Carta e Alberto Cacciarru -. Le tasse vanno necessariamente pagate, ma nella situazione di gravissima crisi che stiamo attraversando diventa sempre più difficile. Riteniamo che il Baratto Amministrativo, previsto dalla legge n° 164 del 2014, art. 24 (misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio), sia un’ottima alternativa per quei cittadini che, trovandosi in particolari condizioni di disagio, risultino impossibilitati a pagare le tasse.»

«La possibilità per i cittadini di estinguere i propri debiti con l’Amministrazione comunale svolgendo lavori di pubblica utilità, porterebbe anche innegabili vantaggi al Comune che, dal proprio canto si trova costretto a fare i conti con scarse risorse economiche e croniche carenze di personale, e che incontra difficoltà nel realizzare anche le ordinarie attività di pulizia e manutenzione. Stiamo parlando di cittadini che, per la riduzione o esenzione dei tributi locali, si adoperano in interventi di pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze, strade, decoro urbano, recupero e riuso di aree e beni immobili inutilizzabili.

Una soluzione, quindi, vantaggiosa per tutti che potrebbe consentire di risolvere numerose criticità a vantaggio della comunità locale e che rappresenterebbe anche un’opportunità per riscoprire un senso civico dimenticato e per migliorare la qualità della vita di tutti perché la nostra città sarebbe più pulita e curata.

Insomma, il baratto amministrativo concilia l’obbligo del pagamento di tributi con le disponibilità economiche del nucleo familiare, quale ulteriore strumento di politica sociale a favore dei nuclei disagiati.

Attivando questo istituto ed armonizzandolo con la rateizzazione delle imposte di fatto viene a crearsi un circuito virtuoso dignitoso e utile.

Uno strumento che dia la possibilità di sentirsi parte integrante del tessuto sociale – concludono Valentina Pistis, Giorgio Carta e Alberto Cacciarru – piuttosto che continuare a foraggiare politiche assistenzialistiche che di fatto mortificano de donne e gli uomini in condizioni di svantaggio sociale.»

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Riunione Iglesias 1

«La nuova rete ospedaliera voluta dalla Giunta regionale ed il piano del commissario della Asl 7, cancella la sanità di Iglesias e Carbonia, un colpo di spugna sulla salute dei cittadini del Sulcis Iglesiente.» E’ questo ciò che hanno affermato le associazioni, i sindacalisti, i consiglieri comunali ed i cittadini che ieri mattina si sono ritrovati nel palazzo comunale di Iglesias, nella sala Remo Branca, per approfondire il tema dei servizi sanitari nel Sulcis Iglesiente.

Sono intervenuti: Manolo Mareddu che ha coordinato i lavori, Paride Reale, Alberto Cacciarru, Giorgio Madeddu, rappresentanti della Uil e della Cgil, Giancarlo Sias, Valentina Pistis, cittadini, ed ha chiuso i lavori Efisio Aresti.

Ancora una volta è stato ricordato che «la ripartizione dei posti letto per area omogenea o Asl, viene rivista con chiaro vantaggio del territorio di Olbia e con chiaro danno per il Sulcis Iglesiente che sugli acuti perde ben 59 posti letto recuperandone solo 33 di post-acuti con un saldo negativo, in ogni caso, di 26 posti letto e con una “alta specialità” storica completamente cancellata, la Chirurgia Pediatrica, i cui posti letto sono stati ceduti completamente all’ospedale privato di Olbia; senza dimenticare che risultano cancellati anche i posti letto di DH di Ematologia (oltre 3.000 accessi di pazienti in regime trasfusionale nel 2014 che richiedono non meno di 6 posti letto)».

Lo scenario prospettato dalla DGR 38/12, unitamente alle scelte del commissario della Asl 7 – è stato sottolineato nei vari interventi – «di fatto hanno avuto come effetto aumentare la mobilità passiva verso le strutture pubbliche e private del Cagliaritano che inevitabilmente porteranno lo stesso Sirai ad un ruolo di ospedale periferico di basso livello. In settimana il Comitato incontrerà gli altri spontaneamente costituiti in tutta l’Isola».

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Si è conclusa nella tarda mattinata la “missione” a Cagliari di una delegazione di rappresentanti politici, sindacali e cittadini di Iglesias, “a difesa del CTO e della sanità iglesiente”. All’origine della protesta, come è noto, vi è un’aperta contestazione del progetto di riorganizzazione delle attività degli ospedali aziendali, con particolare riferimento alla decisione di prorogare, anche per il mese di agosto, l’ubicazione dell’U.O.C. di ginecologia e ostetricia presso il presidio ospedaliero Sirai, dopo che il commissario straordinario Antonio Onnis aveva annunciato al Consiglio comunale di Iglesias, il trasferimento all’ospedale Santa Barbara.

La delegazione ha consegnato due documenti, contenenti le rivendicazioni. Nel primo, indirizzato al presidente della Regione, Francesco Pigliaru; all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru; al direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Maria Sechi; al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta; e al sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, si legge che «gli impegni presi dal commissario Onnis in Consiglio comunale a Iglesias, non sono stati rispettati. Chiediamo, ancora una volta, che non venga cancellato alcun servizio o trasferito alcun reparto, in attesa della conclusione dei lavori del CTO e della riorganizzazione sanitaria locale».

«Chiediamo inoltre il rientro immediato del reparto di Ostetricia e Ginecologia dal Sirai di Carbonia al Santa Barbara di Iglesias e il ripristino degli altri servizi drasticamente ridimensionati secondo il Piano estivo predisposto dal dott. Onnis – si legge ancora nel documento -. Qualora le suddette istanze non venissero accolte, chiediamo la proclamazione dello sciopero generale dell’intera città di Iglesias.»

Con il secondo documento, inviato al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru; all’assessore della Sanità, Luigi Arru; al direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Maria Sechi; e, infine, al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, viene chiesto un incontro.

«A seguito della riorganizzazione sanitaria che viene attuata nel territorio del Sulcis Iglesiente da parte del commissario straordinario dottor Antonio Onnis e che attualmente penalizza la città di Iglesias e gran parte del territorio di pertinenza della Asl n° 7 di Carbonia Iglesias – si legge nel documento – si richiede un incontro con il sindaco di Iglesias, i capigruppo del Consiglio comunale di Iglesias, i Sindacati confederali e le associazioni, al fine di ascoltare le problematiche che tali scelte stanno provocando alla sanità territoriale, già troppe volte depauperata di servizi e prestazioni alla popolazione.»

La richiesta di incontro è firmata dal sindaco, Emilio Gariazzo; dai capigruppo di “Il Tuo segno per Gariazzo”, Pietro Serio; di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis; di Forza Italia, Luigi Biggio; del Partito Democratico, Francesco Melis; di Sinistra Ecologia Libertà, Franco Tocco; del PDCI, Alberto Cacciarru; e, infine, dal segretario cittadino del Partito Democratico, Ubaldo Scanu.

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CTO Iglesias copia

Ospedale Santa Barbara

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Una delegazione politico-sindacale proveniente da Iglesias stamane ha manifestato sotto il Centro direzionale di via Dalmazia, a Carbonia, ed ha poi incontrato il commissario straordinario della Asl 7 Antonio Onnis. Al centro del confronto, il progetto di riorganizzazione delle attività degli ospedali aziendali, aspramente contestato dalle forze politiche (sia di maggioranza sia di opposizione) e sindacali iglesienti, con particolare riferimento alla decisione di prorogare, anche per il mese di agosto, l’ubicazione dell’U.O.C. di ginecologia e ostetricia presso il presidio ospedaliero Sirai, dopo che il commissario Onnis aveva annunciato al Consiglio comunale di Iglesias il trasferimento all’ospedale Santa Barbara.

Il commissario Onnis ha voluto ricevere solo una parte della delegazione, così composta: Francesco Melis, capogruppo PD; Alberto Cacciarru, capogruppo PDCI; Pietro Serio, capogruppo Il Tuo Segno per Gariazzo; Valentina Pistis, capogruppo Cas@ Iglesias; Angela Scarpa, capogruppo Piazza Sella; Giovanni Zedde, sindacalista CGIL; Efisio Aresti, sindacalista UIL. La rimanenza della delegazione ha potuto assistere all’incontro ma non interloquire,

La delegazione ha chiesto il ripristino della situazione dei reparti al 1° luglio 2015 e di aspettare il termine dei lavori del CTO, sottolineando: «No a questioni campanilistiche, la sanità è territoriale e, non essendoci un ospedale baricentrico, sì ad un DEA di 1° livello detto “del Sulcis Iglesiente” con 2 strutture (CTO e Sirai) complementari e differenziate per servizi, al fine di offrire un servizio sanitario soddisfacente per tutta la popolazione del Sulcis Iglesiente». La delegazione ha ricordato al commissario Onnis che la Asl 7 dal 2000 al 2013 ha perso oltre 200 posti letto, «il territorio ha già dato e non intendiamo aspettare o ricevere un altro ben servito con promesse e col rischio che non vengano mantenute sui lavori di ristrutturazione dei nostri ospedali»«Qualora il commissario non voglia accogliere le richieste o qualora non possa farlo per motivi a lui non riconducibili, il Consiglio comunale di Iglesias, i sindacati, associazioni e cittadini si trasferiranno a Cagliari per protestare con l’assessore Arru e richiedere il ripristino dei servizi “scippati”».

Tra i manifestanti, stamane, c’era Francesco Melis, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale a Iglesias, che già la scorsa settimana aveva preso le distanze dalla riorganizzazione della rete ospedaliera varata il 28 luglio dalla Giunta regionale di centrosinistra guidata da Francesco Pigliaru (PD) e quindi dall’operato del commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis.

Per Francesco Melis «questa riorganizzazione è un mero taglio di posti letti alla sanità sarda e del potenziamento dei servizi a questa parte del territorio. Due mesi fa il PD di Iglesias – ha sottolineato Melis – ha presentato un documento politico di riordino sulla sanità cittadina e territoriale e su questo ci saremmo aspettati un confronto con la RAS. Oggi vediamo un vecchio piano riadattato ma con una situazione sanitaria evoluta e non più corrispondente a quelle esigenze. Questa proposta per noi è il preludio alla progressiva chiusura degli ospedali minori.»

I manifestanti hanno organizzato per mercoledì mattina un viaggio in autobus a Cagliari, con partenza davanti alla sala Lepori, destinazione l’assessorato regionale della Sanità, dove chiederanno un incontro all’assessore Luigi Arru, per rivendicare il ripristino dei servizi e DEA di 1° livello con due strutture ospedaliere.

Manifestazione di protesta Iglesias alla Asl 7 1Manifestazione di protesta Iglesias alla Asl 7 2