14 December, 2025
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«Nonostante le rassicurazioni della Regione di dieci giorni fa, la Ragioneria Generale dello Stato non ha ancora ricevuto la tabella fondamentale per il passaggio dei dipendenti Aras all’agenzia Laore. Nessun elaborato tecnico-economico è, infatti, ancora arrivato al ministero dell’Economia, un documento necessario per poter dare un futuro certo a circa trecento tecnici dell’Associazione Regionale Allevatori Sardegna che non possono più essere presi in giro in questo modo.»

Lo affermano i parlamentari Cinquestelle Emiliano Fenu (Commissione Finanze e Tesoro al Senato) e Alberto Manca (Commissione Agricoltura e Commissione Ambiente della Camera), che già lo scorso 16 luglio avevano sollevato la questione che riguarda il passaggio dei dipendenti Aras all’agenzia Laore, agronomi, veterinari, tecnici e amministrativi che da oltre trentacinque anni svolgono compiti di assistenza tecnica in zootecnia per progetti condivisi dalla Regione Sardegna.

I parlamentari, una volta appreso dalla Ragioneria dello Stato della perdurante mancanza della tanto attesa tabella, ieri hanno contattato l’assessorato regionale agli Affari Generali, da cui hanno ricevuto sì parole rassicuranti, ma senza avere copia della mail con la quale sarebbe stata trasmessa la documentazione mancante.

«A questo punto sarà il ministero a inviare alla Regione una richiesta di integrazione in cui saranno indicati nel dettaglio gli elementi occorrenti per poter esprimere un parere – aggiungono Fenu e Manca – ovvero le economie di spesa complessive conseguibili a regime; i dati relativi al personale in servizio presso Aras, alla data odierna ed al 31 dicembre del 2006, distinti per livello di inquadramento; il contratto nazionale e la normativa previdenziale applicati; la composizione dei correlati oneri di spesa.»

L’allegato mancante è una vera e propria relazione tecnica, fondamentale per poter consentire alla Ragioneria di esprimere il suo parere sul passaggio dei lavoratori Aras a Laore, e che doveva essere allegata alla documentazione inviata dalla Regione al ministero dell’Economia lo scorso 15 giugno, « non può essere dunque trattata alla stregua di una semplice pagina mancante».

«Non era e non è nostra intenzione alimentare polemiche – concludono i parlamentari Cinquestelle Fenu e Manca – anzi ci auguriamo vivamente di essere smentiti dall’assessore Filippo Spanu, ma non possiamo permettere che i trecento lavoratori dell’Aras e i tanti operatori del settore zootecnico restino sospesi senza ottenere alcuna risposta, non possiamo permettere che vengano presi in giro.»

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«Le inadempienze della Regione stanno bloccando il concorso per il passaggio dei dipendenti dell’Aras all’agenzia Laore, con il rischio che il mondo delle campagne resti privo di importanti servizi di assistenza.»

La denuncia è dei parlamentari Cinquestelle Emiliano Fenu (Commissione Finanze e Tesoro al Senato) e Alberto Manca (Commissione Agricoltura e Commissione Ambiente alla Camera), secondo cui la Ragioneria Generale dello Stato non può esprimere il tanto atteso parere in merito all’applicabilità della legge regionale 3/2009 che prevede l’indizione di un concorso per l’inquadramento dei quasi trecento dipendenti dell’Associazione Regionale Allevatori Sardegna da parte di Laore, in quanto la Regione non ha inviato alla Ragioneria la necessaria tabella esplicativa riguardante gli oneri conseguenti alla eventuale assunzione dei tecnici, del numero esatto e delle caratteristiche degli stessi.

«La tabella viene esplicitamente richiamata nella relazione inviata dalla Regione lo scorso 15 giugno, ma non è mai pervenuta al ministero delle Finanze e tanto meno alla Ragioneria Generale dello Stato – spiegano Emiliano Fenu e Alberto Manca -. Il resto della documentazione è arrivata il 12 luglio alla Ragioneria Generale, dove fanno sapere che però non possono esprimere alcun parere tecnico in assenza di un minimo di dati relativi agli oneri da inserire in bilancio,»

«Con spirito collaborativo abbiamo comunicato alla Regione l’assenza di questa fondamentale tabella e ci auguriamo che si tratti soltanto di un mero errore materiale – concludono i due parlamentari Cinquestelle – ma ora chiediamo alla Regione di porre rimedio con estrema urgenza, considerata la situazione drammatica dei tanti dipendenti Aras ed il rischio che vengano meno i servizi resi finora dagli stessi.»

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«Servono interventi urgenti per scongiurare la chiusura dello stabilimento Saipem di Arbatax, destinato ad interrompere l’attività dopo il prepensionamento di 40 lavoratori su 130. Il ministero dell’Economia deve intervenire immediatamente e l’Eni non può disimpegnarsi da un territorio già in grave crisi.»

Lo affermano i parlamentari isolani del Movimento 5 Stelle (i senatori Emiliano Fenu, Ettore Licheri, Elvira Evangelista e Vittoria Bogo Deledda, e i deputati Alberto Manca e Mara Lapia), che venerdì, a Nuoro, hanno partecipato ad un incontro promosso dal Movimento con i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell’azienda, Ezio Mura e Bonaria Piras, e a cui hanno preso parte numerosi militanti. Al termine della riunione tutti hanno convenuto che siano indispensabili interventi urgenti e decisi presso il ministero dell’Economia per scongiurare la chiusura della fabbrica che realizza parti meccaniche che si installano sulle piattaforme di estrazione del petrolio, e tutelare il personale occupato, tenuto conto anche del progressivo calo produttivo dovuto alla mancanza di nuove commesse.

«A fronte dell’accordo di pre-pensionamento di 40 lavoratori, su una forza lavoro di 130 dipendenti, e in assenza di nuove assunzioni, la società è destinata a morire, facendo perdere una fonte di sviluppo per l’intero territorio e coinvolgendo, oltre i 90 lavoratori residui e le loro famiglie, anche le imprese dell’indotto che negli anni hanno investito risorse e lavoro, confidando nella permanenza dell’attività della Saipem – aggiungono i parlamentari -. La Saipem è controllata per il 30 per cento dall’Eni, che ha rappresentato e potrebbe rappresentare il maggior committente per l’azienda di Arbatax. Tuttavia non si comprendono certi comportamenti tesi a disattendere gli sforzi finalizzati a stimolare l’azienda per canalizzare nuove commesse verso lo stabilimento di Arbatax.»

Lo stabilimento di Arbatax, con i suoi oltre quarant’anni di attività, ha segnato la storia del territorio, producendo benefici economici sulle imprese dell’indotto, il cui coinvolgimento, a causa dell’incessante declino dello stabilimento, è invece ora quasi completamente azzerato.

«Per questo motivo è necessario aprire immediatamente un dialogo con il ministero dell’Economia e delle Finanze, sia per sollecitare la necessità di investimenti sulle maestranze locali, sia per insistere per riportare sul territorio quelle lavorazioni speciali nell’ambito dell’ingegneria meccanica, per le quali si stanno già preferendo siti esteri, come il caso della smobilitazione dello storico sito di Cortemaggiore per trasferire le attività in Croazia e Romania – sottolineano ancora i parlamentari del Movimento 5 Stelle -. La totale assenza di nuovi progetti complessi e l’attuale attività su progetti residuali, oltre a causare perdita di capitale umano e di professionalità specializzate, fa ritenere altamente probabile che vi sia da parte dell’azienda la volontà di dismettere l’attività dello stabilimento, delocalizzandone le sedi decisionali e lavorative in altre nazioni. Per questo motivo, in vista del prossimo incontro in Regione – concludono i sei parlamentari del Movimento 5 Stelle – è auspicabile che venga fatto tutto il possibile per cercare di mantenere i livelli occupazionali ed evitare la smobilitazione del cantiere, promuovendo dei tavoli di concertazione e sfruttando ogni strumento a disposizione.»

Arbatax.

 

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Un ciclone a 5 Stelle si è abbattuto sulla Sardegna. Nella giornata che ha visto il Movimento 5 Stelle sfondare in tutto il Centro e Meridione d’Italia, nell’Isola dalle urne è venuto fuori un vero e proprio trionfo, con percentuali schiaccianti e un autentico “cappotto” nei 9 collegi uninominali, 6 della Camera e 3 del Senato. Nel solo collegio uninominale di Olbia della Camera, il forzista Giuseppe Fasolino ha conteso fino all’ultimo l’elezione a Bernardo Marino del Movimento 5 Stelle che lo ha distanziato di circa 2 punti, mentre in tutti gli altri collegi non c’è stata praticamente storia.

Gli eletti del Movimento 5 Stelle nei collegi uninominali sono, alla Camera: Pino Cabras a Carbonia, Andrea Mura a Cagliari, Luciano Cadeddu a Oristano, Mara Lapia a Nuoro, Bernardo Marino a Olbia e Mario Perantoni a Sassari; al Senato, Giovanni Marilotti a Cagliari-Carbonia, Emiliano Fenu a Nuoro-Oristano e Maria Vittoria Bogo a Sassari-Olbia.

Nei collegi plurinominali della Camera, gli eletti dovrebbero essere Emanuela Corda, Andrea Vallascas, Lucia Scanu, Alberto Manca e Paola Deiana del Movimento 5 Stelle, Ugo Cappellacci e Pietro Pittalis di Forza Italia; Romina Mura e Gavino Manca del Partito democratico; Guido De Martini di Lega-PSd’Az e Salvatore Deidda di Fratelli d’Italia; nei collegi plurinominali del Senato Antonio Licheri e Lucia Evangelista del Movimento 5 Stelle; Giuseppe Luigi Cucca del Partito Democratico; Emilio Floris di Forza Italia; Christian Solinas dell’alleanza Lega-PSd’Az (qualora non scattasse l’elezione nell’Isola, sarebbe comunque garantito in un collegio della Lombardia).

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Il Movimento 5 Stelle non avrà una rappresentanza del Sulcis Iglesiente nelle liste che verranno presentate nei collegi plurinominali per la Camera ed il Senato, alle elezioni Politiche del prossimo 4 marzo. La composizione delle liste scaturita dalle cosiddette “Parlamentarie” è stata ufficializzata ieri sera.

Nel collegio Sardegna 1 della Camera dei deputati, i candidati sono, nell’ordine: Emanuela Corda (43 anni, Cagliari), Andrea Vallascas (42 anni, Cagliari), Lucia Scanu (38 anni, Oristano) e Michele Ciusa (30 anni, Cagliari); 2 i supplenti: Daniele Porru ed Alessandro Solinas.

Nel collegio Sardegna 2 i candidati sono, nell’ordine: Alberto Manca (34 anni, Nuoro), Paola Deiola (32 anni, Alghero), Fabio Columbano (39 anni, La Maddalena) e Daria Derriu (28 anni, Alghero); 4 i supplenti: Riccardo Mureddu, Diana Stara, Luca Atzara ed Anastasia Agus.

Nel collegio Sardegna 1 del Senato i candidati sono, nell’ordine: Ettore Antonio Licheri (54 anni, Sassari), Elvira Lucia Evangelista (49 anni, Nuoro), Roberto Giovanni Cappuccinelli (49 anni, Sassari) ed Antonietta Congiu (46 anni, Cagliari); 4 i supplenti: Marco Bardini, Giovanna De Martino, Francesco Desogus ed Angela Salis.

Non sono stati ancora resi noti i nomi dei candidati per i 9 collegi uninominali della Sardegna, che saranno scelti tra le varie categorie della cosiddetta “società civile”.

Sorprende che tra i candidati scelti attraverso le “Parlamentarie”, non vi sia neppure un rappresentante del Movimento 5 Stelle del Sulcis Iglesiente, nonostante lo stesso da un anno e mezzo guidi il comune di Carbonia, “strappato” alla sinistra per la prima volta nella storia della città, e cinque anni fa nel territorio (allora ancora provincia di Carbonia Iglesias), sia stato premiato dagli elettori con un record di consensi che ne fecero il primo partito: 22.732 (30,88%) alla Camera dei deputati e 20.546 (30,38%) al Senato.

 

 

 

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Gli attivisti del gruppo “5 stelle per Iglesias afferente al M5S” hanno organizzato un incontro sui temi legati al Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, alla prevenzione incendi e alla gestione dei rifiuti, per la giornata di sabato 14 ottobre, dalle ore 18.00, nella Sala Lepori di via Isonzo con gli attivisti del gruppo 5 stelle per Iglesias.

Interverranno: Fausto Pani, geologo; Alberto Manca, agronomo; Francesco Lecis, naturalista; Carla Cuccu, avvocato; Manuela Serra, portavoce M5S al Senato; Emanuela Corda, portavoce M5S alla Camera; Emanuela Serra, portavoce M5S al comune di Gonnesa; Mario Puddu, portavoce M5S e sindaco di Assemini.