12 May, 2024
HomePosts Tagged "Alessandra Zedda" (Page 13)

[bing_translator]

E’ la giornata che i lavoratori dell’Eurallumina aspettavano da anni, oltre 10 dalla fermata della produzione, oltre 5 dall’avvio della procedura autorizzativa per la realizzazione dell’impianto per la ripresa produttiva nello stabilimento di Portovesme.

Questa sera, alla conclusione della riunione di Giunta che ha dato il via libera alla “Via”, la Valutazione di impatto ambientale, proposta dall’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis, attesa oltre 5 lunghi anni, i lavoratori dell’Eurallumina hanno festeggiato con il presidente della Regione, Christian Solinas, e i suoi assessori.

In tarda serata, la RSU ha fatto la cronistoria della lunga fase procedurale, che pubblichiamo integralmente.

«Era l’ estate del 2014, quando partirono i primi contatti tra la proponente Rusal Eurallumina e gli enti preposti alle valutazioni ambientali, per il progetto di ammodernamento della raffineria di produzione di Allumina.

Le basi erano state poste il 22 novembre del 2012, quando al Mise, con le firme di molti esponenti del governo nazionale e regionale di allora, si sottoscrisse l’addendum al precedente protocollo di intesa datato 2009, alcuni mesi dopo la fermata degli impianti.

Questa è la data che deve essere ricordata come vero punto di partenza per la realizzazione del piano di ripartenza.

Seguì poco dopo il contratto di sviluppo con Invitalia, che indicò cifre e impegni per le parti contraenti.

Una procedimento autorizzativo che a febbraio 2015 il Matmm dopo l’incontro tra la RSU e l’allora ministro Gian Luca Galletti, attribuì le competenze all’ambito regionale, poi formalizzato ufficialmente nell’ottobre del 2015 con il deposito al protocollo del progetto.

Da allora la Rsu ed i lavoratori Eurallumina, hanno indirizzato i loro sforzi, in una costante e ininterrotta mobilitazione permanente, per rivendicare la soluzione di un iter diventato infinito, e costellato di sempre nuove problematiche che hanno assunto più volte la parvenza di una montagna invalicabile che si sono frapposte per il raggiungimento dell’obiettivo.

La volontà della proprietà di non abbandonare il progetto, accompagnata dall’instancabile azione di un vero zoccolo duro delle tute verdi sulcitane, protagoniste di infinite azioni di mobilitazione, a Roma e a Cagliari, hanno mantenuta viva la concreta speranza, che questo asset strategico per l’industria italiana, primo anello della filiera dell’alluminio, potesse riprendere la produzione.

L’impianto non è mai stato chiuso, sempre perfettamente manutenzionato, la gestione è costata 20 milioni di euro all’anno, le presenze dei lavoratori in turni di rotazione è stata costantemente in crescita, oggi sono circa 100 gli operatori diretti impegnati giornalmente, con circa 40/50 delle ditte esterne, la mensa è oltre due anni che è stata riaperta, il trattamento delle acque reflue gestito con personale interno h24 e l’ausilio del laboratorio, fornisce ottimi risultati.

Il 22 febbraio del 2019, la Giunta Pigliaru, riservò l’ ultima in ordine di tempo cocente delusione ai lavoratori e le loro famiglie, un colpo durissimo, che avrebbe potuto far precipitare tutto dopo anni di sacrifici, quando in conclusione di istruttoria, venne emessa una delibera, che dava per conclusa la valutazione sui  temi ambientali rimandando ad un ulteriore approfondimento sugli aspetti della salute. Di fatto, rinviando la decisione finale alla nuova subentrante amministrazione regionale.

Questi temi nei mesi successivi sono stati ampiamente approfonditi e gli studi prodotti dalla proponente, sono stati rigorosamente analizzati da un comitato scientifico che ha lavorato ad oltranza, chiamato a valutare dal Direttore Generale dott. Marcello Tidore, sotto l’egida dall’assessore regionale della Sanità dott. Mario Nieddu.

Una valutazione dell’impatto sanitario sui lavoratori, e sulla popolazione limitrofa alle attività produttive, mai fatta in precedenza, che ha valenza per l’intero nucleo industriale di Portovesme, che ha avuto un esito positivo, a garanzia di tutte le parti coinvolte.

Il 28 ottobre 2019 il parere positivo dell’assessore regionale della Sanità, è stato trasferito all’ente titolare del procedimento, il Servizio Valutazioni Ambientali dell’assessorato regionale dell’Ambiente.

Nella stessa giornata nel corso di una mobilitazione generale dei lavoratori si è svolto in un incontro tra la RSU dell’Eurallumina, e l’assessore Gianni Lampis, che prendeva formale impegno, di indicare come priorità l’esame della documentazione pervenuta, e garantendo tempi più celeri possibile per il completamento dell’istruttoria, per consentire alla giunta regionale di potersi esprimere.

Da quel momento i lavoratori Eurallumina, hanno messo in atto un presidio permanente davanti all’assessorato dell’Ambiente a Cagliari, per seguire costantemente gli sviluppi del procedimento, confrontandosi con il direttore generale Andreina Farris.

Come per l’assessorato della Sanità va riconosciuto all’Ente Ambientale, e ai rispettivi assessori e Direttori generali, di aver mantenuto gli impegni e agli uffici, di aver operato con assoluto rigore, ma anche in tempi ristretti al minimo, dando un esempio che quando la macchina amministrativa risponde alle esigenze di chi si rivolge loro con solerzia e buon senso, unendo anche la giusta attenzione a temi di così grande rilevanza, quali il lavoro e la vita delle persone, i risultati sono efficaci e tangibili.

Contestualmente alla notizia della conclusione positiva dell’istruttoria, data alla RSU Eurallumina il 28 dicembre, il presidio è stato sciolto ed i lavoratori si sono dati appuntamento a Villa Devoto, in attesa dell’esito finale, con la concreta speranza di dimenticare e cancellare la frustrazione e la delusione subita il 22 febbraio 2019, trasformare quelle lacrime in sorrisi.

Da rimarcare sin dal suo insediamento la costante attenzione e sostegno dell’assessore dell’Industria Anita Pili, e quella per quanto di sua competenza dell’assessore del Lavoro Alessandra Zedda.

Nell’arco di meno di un mese l’ istruttoria si è conclusa e gli atti sono stati trasferiti alla giunta regionale, che si è espressa definitivamente con la delibera sulla V.I.A. giovedì 5 dicembre.

Ad attendere di poter essere realizzati ci sono oltre 200 milioni di investimenti, 345 lavoratori diretti (circa 100 le nuove assunzioni), 200 quelli dell’indotto intesi come manutenzioni ordinarie, servizi, a cui si aggiungono i fornitori, e gli oltre 200 lavoratori che saranno impiegati nelle opere propedeutiche al riavvio.

La ripartenza di Eurallumina, determinante per la ripresa della filiera dell’alluminio, vale con il moltiplicatore statistico ufficiale 1.450 posti di lavoro complessivi. Saranno garantire le bonifiche interne e consortili già in corso, un rigoroso rispetto delle norme ambientali e sulla salute, come è assolutamente necessario per un azienda che vuole rilanciarsi all’insegna della sicurezza, modernità e della compatibilità.

Un risultato storico, che premia la tenacia di chi ha sempre creduto e lottato per questo obiettivo.

Questa lunga fase vertenziale con la delibera positiva approvata dalla giunta RAS presieduta da Cristian Solinas, che lo ha comunicato alla RSU Eurallumina, e ai lavoratori in attesa davanti a Villa Devoto, si conclude qui.

Il percorso verso la piena ripresa produttiva non sarà breve, e riserverà ancora ostacoli da superare, ma è certo che la fase più critica è stata messa alle spalle.

La volontà della RUSAL di riavviare un impianto strategico per le dinamiche del gigante mondiale dell’alluminio, ribadita costantemente direttamente al governo italiano ed alla regione Sardegna, devono essere considerate una garanzia ed il confronto con i rappresentanti dei lavoratori e delle istituzioni, che dovranno monitorare e vigilare sulla realizzazione degli impegni, ritornerà sul tavolo con itemi industriali e dello sviluppo.

Nelle garanzie fornite, la proprietà ha inserito la questione energetica, determinanti in un momento di incertezza su quale sarà il futuro in Sardegna per l’approvvigionamento di energia termica ed elettrica, affermando che qualora non dovesse esserci una soluzione generale sarà in grado di realizzare in proprio le opportune infrastrutture e gli interventi tecnici totalmente compatibili con il nuovo corso green che consentano di alimentare gli impianti e la ripresa delle produzioni.»

[bing_translator]

«Ill ruolo determinante dei trasporti e dell’efficienza nei collegamenti tra le Regioni d’Europa, in particolare di quelle insulari, sarà una delle priorità del Programma relativo alla coesione territoriale 2020.»
Lo ha detto la vicepresidente dell’AER, l’Assemblea delle Regioni d’Europa, Alessandra Zedda, dando notizia dell’approvazione all’unanimità della sua proposta da parte dell’assemblea.

Le linee e i contenuti dell’indicazione formulata dalla rappresentante della Giunta regionale sarda a Bruxelles, saranno, infatti, oggetto di un approfondito lavoro portato avanti da una speciale task force – guidata dall’assessore Zedda – che avrà il compito di elaborare il documento ufficiale che sarà sottoposto alla Commissione europea entro il mese di giugno 2020.

«Ho voluto mettere in evidenza l’importanza del ruolo dei trasporti aerei e marittimi per le regioni periferiche e insulari e le difficoltà determinate da una connessione carente. Ridurre lo svantaggio è necessario per assicurare uno sviluppo dell’economia in linea con quello del resto dell’Europa», ha sottolineato l’assessore, ribadendo che «dobbiamo sforzarci di trovare tutti gli strumenti che portino ad azioni concrete per assicurare a tutti i sardi e non il diritto alla mobilità»

[bing_translator]

L’assessore regionale del Lavoro, Formazione e Cooperazione sociale, Alessandra Zedda, è intervenuta stamane all’interno del panel sulle nuove competenze lavorative che riguardano l’innovazione, durante l’incontro organizzato a Bruxelles dall’AER, l’Assemblea delle Regioni d’Europa, della quale l’esponente della Giunta Solinas è vicepresidente.

«Il futuro del mercato del lavoro è orientato dallo sviluppo tecnologico e dall’automazione, e le nostre azioni per creare opportunità di occupazione devono tenere conto di questa tendenza per essere adeguate e produttive.»

«L’obiettivo dell’eventoha sottolineato l’assessore Zedda – è quello di incoraggiare tutti i partecipanti, del settore pubblico e privato, imprenditori, accademici, a contribuire a plasmare un futuro che funzioni per tutti. Nel corso del dibattito abbiamo affrontato i problemi che caratterizzano lo scenario del mercato del lavoro comunitario e delineato insieme alcune delle principali opportunità e punti di azione dell’Economia 4.0. Il confronto con i rappresentanti degli altri Paesi – ha concluso Alessandra Zedda – è sempre costruttivo e può generare una interazione virtuosa anche per la Sardegna.»

[bing_translator]

«Le politiche ambientali possono rappresentare il fulcro di azioni concrete per creare gli sbocchi occupazionali di cui la Sardegna ha bisogno.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, questa mattina a Cagliari, nel corso di un convegno organizzato dall’Ordine dei consulenti del lavoro, al quale ha partecipato anche la vicepresidente della Giunta, Alessandra Zedda.

«Se dovessimo replicare modelli di sviluppo già presenti in altri contesti nazionali o internazionali sicuramente ne usciremmo sconfitti – ha sottolineato Gianni Lampis -. Cosa può distinguerci da tutto il resto del mondo? Senza dubbio il patrimonio ambientale e paesaggistico, quello dei litorali ma anche quello delle zone interne, che può garantire flussi turistici dodici mesi all’anno e consentire di destagionalizzare la nostra offerta mitigando il grave fenomeno che vede emigrare 7mila sardi, molti dei quali giovani, ogni anno.»
«Il turismo ambientale, ecosostenibile – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis – rappresenta una valvola di sfogo per la crisi occupazionale di questa terra”, mentre “le bonifiche nelle aree minerarie e industriali possono essere uno strumento per creare lavoro, perché hanno bisogno di adeguate professionalità, ma non sono la soluzione e vanno viste come una fase temporanea che porta al vero sviluppo.»

«Prima di pensare a ciò che il governo o gli imprenditori possono fare per la Sardegna – ha evidenziato Alessandra Zedda – pensiamo a ciò che c’è nella nostra Isola e a quello che possiamo trasformare in lavoro. Noi utilizziamo il nostro territorio e le nostre ricchezze solo per il 25 per cento. Noi vogliamo aggiungere l’altro 75 per cento per dare un futuro all’economia della Sardegna, che non può essere monocorde, legata solo all’industria di base, ma deve andare verso una crescita armoniosa grazie allo sfruttamento di tutto il suo patrimonio.»

La vicepresidente della Regione ha ricordato anche i provvedimenti messi in campo per l’occupazione: «Tirocini, voucher e bonus sono tre misure fondamentali che, portate avanti insieme, rappresentano una buona opportunità di investimento nel mondo del lavoro, dove i costi di produzione e di manodopera sono elevatissimi e abbatterli è uno dei nostri obiettivi». L’assessore Alessandra Zedda ha poi firmato con i rappresentanti dei consulenti del lavoro della Sardegna un protocollo d’intesa per il sostegno alle donne vittime di violenza: «Un documento importantissimo, che tradurremo in azioni mirate all’inserimento e al reinserimento lavorativo anche attraverso agevolazioni e incentivi alle imprese».

[bing_translator]

Il Consiglio regionale ha iniziato stamane l’esame del disegno di legge sulla quarta variazione di bilancio.

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito, sull’ordine dei lavori, il capogruppo dei Progressisti Massimo Zedda ha chiesto di poter ricordare brevemente la figura del presidente regionale del Coni Gianfranco Fara, recentemente scomparso: la richiesta è stata accolta.

Successivamente, il presidente ha dato la parola al consigliere dei Progressisti Laura Caddeo, a nome di tutte le componenti del Consiglio, che ha pronunciato un breve intervento in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Le altre consigliere hanno letto alcuni brani ricavati da drammatici episodi di vita vissuta, scritti da donne vittime di violenza. Le testimonianze sono state lette da Maria Laura Orrù (Progressisti), Desirè Alma Manca (M5S), Annalisa Mele e Sara Canu (Lega), Elena Fancello (Misto), Carla Cuccu (M5S) e Alessandra Zedda (Forza Italia).

Il presidente ha ringraziato le consigliere per il loro prezioso contributo.

Il Consiglio ha poi iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la discussione del disegno di legge n. 74 (Variazione di bilancio).

Il relatore di maggioranza Valerio De Giorgi, illustrando il provvedimento, ha ricordato i passaggi istituzionali della legge, sottolineando che si sono svolti con attenzione e celerità. L’accordo fra le diverse forze politiche, ha aggiunto, ha portato allo stralcio di alcune norme ed al ritiro degli emendamenti. Nel testo, ha proseguito, viene recepito il recente accordo Stato-Regione e si interviene con una serie di altre norme in diversi settori: Enti locali, famiglie (per conciliare i tempi vita-lavoro), sanità (per introdurre la robotica fra le tecniche innovative di chirurgia), infrastrutture (per il ripristino di quelle danneggiate da calamità naturali), agricoltura (sostegno alle piccole e medie imprese per l’individuazione di nuovi mercati), Piano Lavoras. Si tratta, ha precisato il relatore, di risorse limitate che vanno spese in tempi stretti ma si inseriscono in una strategia più ampia che caratterizzerà la prossima legge finanziaria. Valerio De Giorgi, infine, ha auspicato la sollecita approvazione della legge.

Per il relatore di minoranza on. Alessandro Solinas (M5S) «i maggiori contrasti si sono accesi su alcune norme considerate da noi intruse come quelle che riguardano i contributi che devono essere percepite dagli agricoltori, la cessione delle quote di Abbanoa ai Comuni e i piani di utilizzo del litorale. Su questi e altri temi è necessario a nostro giudizio un approfondimento al di fuori di questa manovra finanziaria».

L’on. Solinas ha proseguito: “Andremo in esercizio provvisorio ed è ora importante che si arrivi alla manovra, quella vera. Però riconosco che si sono comunque create le condizioni perché questo testo potesse andare in Aula ed essere approvato oggi stesso, con la collaborazione fattiva di tutti ma soprattutto dell’opposizione e dell’assessore Fasolino, che è stato capace di mediazione importante. Ne approfitto per sollecitare il presidente del Consiglio perché si costituisca al più presto la commissione speciale sull’amianto”.

Ha preso poi la parola l’on. Franco Mula, capogruppo del Psd’az, che ha espresso «solidarietà al collega Salvatore Corrias, sindaco di Baunei e collega, vittima di atti vili nei giorni scorsi. Siamo davvero a disposizione della comunità di Baunei, se dovesse servire». 

L’on. Roberto Li Gioi (Cinque stelle) ha esordito affermando che «votare oggi questa variazione di bilancio significa certificare l’incapacità di questa giunta e di questa maggioranza, vittima e carnefice di se stessa e capace soltanto di produrre spot sui social. Dov’è finito quel filo di orbace con il quale il presidente Christian Solinas intendeva tessere il futuro della Sardegna? Voteremo oggi una variazione di bilancio che è un cimitero di regalie, salvo rare eccezioni. Non siete capaci di andare oltre i muri del cortiletto, di uscire dalla distribuzione di pani e pesci per rispondere alle richieste della campagna elettorale. I sardi stanno iniziando a giudicarsi: sappia telo e cambiate la rotta, da legislatori e non da dispensatori di merende».

Ancora dai banchi di Cinque stelle l’on. Michele Ciusa ha aggiunto: «Questa manovra ci ha lasciati da subito molto perplessi, perché in questi giorni attendevamo una legge finanziaria, una manovra vera nel segno del cambiamento che avete promesso. Invece siete inconcludenti e ci limiteremo a una variazione di bilancio che non guarda i macrotemi della Sardegna ma è una spartizione di torta. La Sardegna e i sardi in tutto questo non ci sono: si sappia che parti di questo testo sono irricevibili perché contengono nomine e altri atti che per nulla riguardano la manovra finanziaria. Dovete ringraziarci per avere fermato queste norme intruse da ripercussioni di vario genere».

Il Pd è intervenuto innanzi tutto con il vicepresidente della commissione Bilancio, on. Cesare Moriconi, che ha detto: «Mi chiedo se questa variazione di bilancio risponda alle esigenze dei sindaci, delle comunità, del mondo produttivo. Me lo chiedo perché sono loro che se lo chiedono. Non sfugge il fatto che questa non è la manovra finanziaria vera e propria e non nego che chi vince abbia il diritto di decidere. Così come nostro, dell’opposizione, è il diritto di dire no se non è convinta. Questa è la democrazia e questo ci ha portato a presentare oltre 1500 emendamenti. La mediazione che ne è scaturita non ci lascia capire se ci sia chi vince di più o chi perde di più: so che c’è stata una mediazione e ne benefica la Sardegna. Oggi abbiamo una variazione di bilancio meno peggio di quella che entrò in commissione. Ciò nonostante non la voteremo: non pregiudizialmente ma perché avremmo preferito che le norme sugli enti locali avessero visto il coinvolgimento degli enti locali, cioè dei sindaci. Avrei preferito il dialogo con la conferenza episcopale sul tema dei beni della Chiesa. Si tratta di ottanta milioni di euro,  non di un centesimo. Mi auguro davvero che non si tratti di una anticipazione della legge finanziaria perché in questa manovra non si proietta di certo la visione della Sardegna con la quale avete convinto i sardi a darvi il governo».

Per il gruppo Leu l’on. Eugenio Lai ha detto di «condividere in pieno l’intervento dell’onorevole Moriconi. Non se ne abbia a male l’on. Giuseppe Fasolino, che nella passata legislatura dai banchi dell’opposizione avrebbe certamente contestato una variazione di bilancio come questa. La maggioranza ha stravinto e l’attesa dei sardi è tanta: non risponde a quanto è scritto in questo assestamento di bilancio. Noi in questo periodo, nella scorsa legislatura, ci trovavamo a discutere la manovra di bilancio: non una variazione come questa, che mette pezze alle carenze dell’azione di alcuni assessori evidenziate in questi mesi. Facciamo un sondaggio oggi: chiediamo ai sardi quanti di loro sono soddisfatti di questa manovra economica. Gli esiti li conosciamo già, come sappiamo che tra i più bassi in Italia è il gradimento del governatore Solinas. E’ il vostro metodo che non va bene, perché le manovre hanno bisogno del coinvolgimento di tutte le parti interessate: riflettete su questo». Il leader di Leu ha annunciato il voto contrario e così anche il collega Massimo Zedda, che ha parlato a nome del gruppo dei Progressisti: «A distanza di nove mesi dall’insediamento della presidenza della Regione ci ritroviamo a dare un primo giudizio su questo governo e il sondaggio sul tasso di gradimento dei presidenti della Regione pubblicato oggi è impietoso. In nove mesi il presidente Solinas ha raggiunto appena 20 punti contro i 66 del governatore del Veneto, Luca Zaia. In qualche modo è un record questo essere riuscito a bruciare in brevissimo il patrimonio di fiducia dei sardi verso il governo Solinas. Come se non bastasse avete provato a inserire norme intruse dentro questa variazione di bilancio, norme che non riguardano la spesa ma ben altro». Per l’ex candidato alla presidenza della Regione “il testo che avete elaborato aveva tutta l’aria di essere stato confezionato dal presidente della Giunta. E non va bene questa produzione di provvedimenti a comando, a richiesta del singolo: sarà un danno per il presidente della Regione, prima di tutto”.

Rivolto all’on. Eugenio Lai, l’assessore Giuseppe Fasolino ha replicato con una battuta: «Ho parlato al Fasolino di cinque anni fa e mi ha detto che sarebbe stato felice di questa manovra. Scherzo. Ma è evidente che per quanto niente sia mai perfetto oggi noi portiamo un risultato alla Sardegna, mettendo in moto per la spesa 80 milioni idi euro. Si potevano spendere meglio e con un metodo diverso? Certo. Tutto è possibile ma si tratta di una variazione, che impiega l’uno per cento delle risorse del bilanci regionale. Come si poteva avere la presunzione di incidere davvero con l’uno per cento delle risorse? In ogni caso alcuni interventi che sono in questa legge sono davvero interessanti e importanti, per le famiglie – e mi riferisco ai bonus per gli asili – e per le imprese. Sappiamo che non stiamo risolvendo tutti i problemi ma i mini bond sul sughero e sui lapidei, ad esempio, servono a tenere in piedi le aziende di questo settore. E così per il contributo che stiamo dando ai tassisti per cambiare le auto e ammodernarle. Sono tutte cose concrete, finalizzate a sostenere le economie di certi settori». L’assessore del Bilancio ha ricordato che «sono previsti contributi a favore dei Comuni colpiti dagli incendi boschi della scorsa estate e se anche non stravolgeremo l’economia della nostra isola abbiamo fatto cose serie. Anche noi avremmo voluto portare la manovra finanziaria entro il 31 dicembre ma l’accordo storico con lo Stato, siglato di recente, ci ha portato a dover lavorare per settimane soltanto su quello. La Finanziaria della Regione potrà essere portata in Consiglio soltanto dopo la Finanziaria dello Stato, perché nel bilanci dello Stato devono risultare le risorse aggiuntive dell’Intesa, che dovranno essere trasferite a noi».

Al termine il presidente Michele Pais ha sospeso i lavori per pochi minuti su richiesta del capogruppo del Psd’Az, on. Franco Mula.

Alla ripresa dei lavori il consigliere Michele Cossa (Riformatori), dopo aver ringraziato l’assessore Fasolino per l’equilibrio e la pazienza dimostrati, ha annunciato il suo voto favorevole sul passaggio gli articoli: «Questo assestamento di bilancio non è l’optimum ma è importante farlo in tempo utile per consentire alle Regione di utilizzare le risorse entro dicembre. Auspico che vengano spese in tempi rapidi».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Mura, in apertura del suo intervento ha espresso solidarietà al collega Salvatore Corrias (Pd), sindaco di Baunei, per le pesanti  minacce ricevute nei giorni scorsi e vicinanza alle consigliere regionali e a tutte le donne in occasione della giornata contro la violenza di genere. Sull’assestamento di bilancio Francesco Mura ha invitato a «non fare drammi per alcuni interventi puntuali. Accade quando occorre spendere in fretta. Adesso si lavori per il raggiungimento di obiettivi generali».

Anche il presidente Pais si è unito agli attesati di solidarietà nei confronti del consigliere Corrias: «I delinquenti comuni vanno sempre condannati. Sono persone reiette che vanno emarginate con tutta la nostra forza e determinazione».

Il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, ha annunciato il voto di astensione sul passaggio agli articoli. Posizione condivisa anche dai capigruppo di Leu, Daniele Cocco e dei Progressisti, Francesco Agus. Quest’ultimo ha espresso solidarietà al collega Salvatore Corrias e a tutti gli operatori che lavorano per l’eradicazione della peste suina africana. «Occorre prendere posizione affinché il loro lavoro arrivi presto a conclusione – ha detto Francesco Agus – così si rafforza anche l’azione dei sindaci che si fanno carico di pesanti responsabilità agendo con coraggio in situazioni difficili».

Solidarietà a Salvatore Corrias e vicinanza a tutte le donne vittime di violenza anche dal capogruppo di Forza Italia Angelo Cocciu che, dopo aver annunciato il voto favorevole sul passaggio agli articoli, ha rivolto un grazie all’assessore Giuseppe Fasolino per “la disponibilità e la competenza”.

Il presidente Pais, ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato con 32 voti favorevoli e 21 astenuti.

Subito dopo, il presidente del Consiglio ha dichiarato chiusa la seduta antimeridiana e convocato per le 13.45 la Commissione Bilancio. I lavori dell’Aula riprenderanno nel pomeriggio alle 15.00.

 

[bing_translator]

L’assessore del Lavoro Alessandra Zedda ha presentato stamane le linee guida di “Mediare per unire”, il nuovo progetto sperimentale voluto dalla Regione in collaborazione con l’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, che ha come obiettivo la razionalizzazione delle azioni ricomprese nel sistema della mediazione culturale della Sardegna.

«La mediazione culturale favorisce l’integrazione sotto il profilo sociale, ma noi abbiamo voluto aggiungere un aspetto importante che è proprio quello del lavoro, o meglio delle nuove forme di occupazione che riguardano tutti i cittadini del mondo», ha evidenziato Alessandra Zedda.

Secondo il programma, entro dicembre saranno attivati in tutto il territorio sardo i servizi e le attività di mediazione interculturale a cura delle cooperative sociali i cui progetti si sono classificati al primo posto nella graduatoria del bando indetto nei mesi scorsi. Si tratta di un’attività innovativa che ha l’obiettivo di favorire l’inserimento sociale e lavorativo di persone straniere assicurando il dialogo con le istituzioni pubbliche.

«In Sardegna accogliamo americani, indiani, cinesi che scelgono la nostra Isola come luogo di lavoro e come seconda patria. I nostri progetti coinvolgono tutte quelle persone che hanno maggiore difficoltà a integrarsi nel settore della sanità, in quello scolastico e sociale, ma soprattutto in quello del lavoro. La sfida è riuscire a dare una opportunità sotto il profilo occupazionale, creando nuove figure professionali legate al mondo dell’innovazione che implicano anche la conoscenza di una lingua straniera», ha concluso l’assessore Alessandra Zedda.

La figura centrale del progetto è rappresentata dal mediatore interculturale: un operatore professionale che ha il compito di facilitare la comunicazione, sostenendo e accompagnando le parti attraverso la rimozione delle barriere culturali e linguistiche e la promozione della cultura dell’accoglienza.

«La Sardegna è l’unica regione italiana ad avere avviato un progetto di intermediazione culturale – ha sottolineato il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi -. In particolare con questo servizio si lavorerà su diversi ambiti: innanzitutto lavorativo, ma anche scolastico/formativo, sanitario, sociale e giudiziario. Sarà coperto l’intero territorio regionale tramite delle cooperative che gestiranno l’attività. I CPI (centri per l’impiego) vedono garantita la presenza del mediatore culturale per facilitare l’accesso ai servizi a tutti cittadini stranieri.»

I servizi offerti sono: mediazione linguistico-culturale, interpretariato e traduzione non professionale; accompagnamento e supporto nell’adempimento di procedure amministrative e burocratiche, ottimizzazione delle relazioni fra l’utente straniero e le istituzioni; orientamento alla rete dei servizi e alle opportunità offerte dal territorio, mediazione sociale, prevenzione e gestione di situazioni di conflitto, informazione e orientamento sui diritti, doveri e opportunità formative, lavorative, abitative e di assistenza sanitaria. Il progetto è interamente finanziato con fondi POR FSE 2014-2020.

[bing_translator]

Si è svolto ieri mattina, nella Sala Alcoa della Biblioteca comunale di Portoscuso, un incontro organizzato dall’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro. Nel corso dei lavori è stato fatto sono state sviscerate tutte le tematiche legate al mercato del lavoro in Sardegna, con un focus specifico sul territorio di competenza del CPI di Carbonia. Dopo i saluti del sindaco Giorgio Alimonda, che poi ha coordinato i lavori, è stata fatta la relazione sull’andamento del mercato del lavoro nel territorio del Cpi di Carbonia, curata dall’osservatorio del mercato del lavoro dell’Aspal. Sono seguiti alcuni interventi di sindacalisti e imprenditori che hanno evidenziato le criticità presenti nel territorio e gli interventi richiesti alla Regione ed al Governo per invertire la tendenza negativa. Le conclusioni sono affidate all’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda. Abbiamo registrato integralmente l’intervento dell’assessore del Lavoro, che ha fatto una panoramica completa su programmi della Giunta Solinas e sulle varie problematiche sul tappeto, ad iniziare da quelle dell’energia e dei trasporti.

                                                                              

[bing_translator]

«La Regione sostiene il processo di internazionalizzazione delle aziende sarde per potenziare competitività e innovazione. Partecipare ad una delle fiere mondiali più importanti del settore agroalimentare rappresenta un valore aggiunto per le imprese che possono confrontarsi nel mercato mondiale.»
Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, al termine dei tre giorni della fiera “Coex Food Week” tenutasi a Seul, nel Sud Corea, nell’ambito del progetto FOODSS, promosso dall’ Aspal e dall’Accademia di Casa Puddu.

«La Regione Sardegna – aggiunge l’assessore regionale del Lavoro – partecipa con entusiasmo alle iniziative che puntano sulla promozione delle eccellenze enogastronomiche dell’Isola attraverso la realizzazione di eventi che si svolgono in nuovi mercati in forte crescita, rafforzando in questo modo le opportunità occupazionali e perfezionando professioni sempre più richieste anche nel mercato internazionale grazie al sistema formazione specifico e mirato.»

La rassegna, una delle più importanti del settore nel mercato food asiatico, ha avuto un notevole successo evidenziato dai media internazionali. «FOODSS rappresenta la tappa successiva all’accordo firmato dall’Aspal con la Korean Food Foundation (Agenzia del governo coreano) – dichiara Massimo Temussi, direttore generale dell’agenzia sarda per le politiche attive del lavoro – che punta a rafforzare gli scambi di formazione per i giovani sardi e a promuovere la Sardegna nel mondo in modo da aumentare le capacità occupazionali. Grazie a questo accordo – conclude Massimo Temussi – abbiamo avuto in questi giorni in Corea la possibilità di mostrare la Sardegna, le sue aziende e i suoi prodotti di qualità al governo coreano e al mondo asiatico e dato una grossa opportunità ai ragazzi selezionati dal bando.»

L’evento è stato realizzato grazie ad una rete virtuosa di collaborazione tra gli assessorati del Lavoro e della Programmazione e l’Aspal.

[bing_translator]

«Un’importante giornata di confronto con la partecipazione dei protagonisti dei settori dell’occupazione, dell’inclusione sociale, dell’istruzione e della formazione, che ha l’obiettivo di contribuire alla definizione della strategia regionale per le politiche del lavoro nel triennio 2020-22.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, questa mattina al Palazzo dei congressi della Fiera di Cagliari, aprendo i lavori della “Conferenza regionale per le Politiche del lavoro”, organizzata dall’assessorato regionale e dall’Aspal.

«Il lavoro è un problema centrale per la Sardegna e trovare soluzioni adeguate significa anche tutelare la dignità umana, oltre che contribuire a combattere crisi demografica e spopolamento – ha aggiunto l’assessore Alessandra Zedda -. Come amministratori abbiamo il compito di rimuovere gli ostacoli che alimentano la crisi economico-sociale dell’Isola, perciò in tema di fondi comunitari puntiamo a farli diventare strumento indispensabile per creare condizioni di vita e di crescita. È, però, fondamentale superare alcuni aspetti burocratici, che per noi diventano insormontabili, come quelli legati agli aiuti di stato ed alla libera concorrenza: una battaglia che voglio affrontare con Bruxelles.»

«Metteremo il cittadino al centro delle politiche del lavoro, programmando un rilancio complessivo di tutte le misure in maniera integrata – ha sottolineato ancora l’assessore del Lavoro -. A partire da tirocini (per la prima volta interamente a carico della Regione e con maggiori controlli), voucher, bonus (da gennaio 2020 saranno operativi i contributi per il taglio del costo del lavoro riferiti a nuove assunzioni ed a trasformazioni da contratti a tempo determinato ad indeterminato) e microcredito. E’ necessario anche investire maggiormente nell’obbligo formativo, con particolare attenzione alle richieste del mercato nel campo delle nuove professioni, senza però trascurare ‘su connotu’, quelle professioni artigianali che da sempre hanno caratterizzato la comunità sarda.»

Al centro del dibattito della Conferenza, alcuni temi chiave: il sistema regionale dei servizi per il lavoro; l’incontro tra domanda e offerta delle competenze professionali; il sistema integrato per lo sviluppo delle competenze professionali; le politiche di genere; la responsabilità e l’innovazione sociale.