18 December, 2025
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Ieri sera, alle 21.00, a Cagliari, militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di carabinieri di Cagliari, coadiuvati da personale delle Compagnie  dei carabinieri di Cagliari e Quartu Sant’Elena, nonché da Unità del Nucleo Cinofili di Cagliari, hanno arrestato in flagranza di reato due giovani, Alessio Pistis, 38 anni, di Cagliari, titolare del Circolo privato “Number One” sito a Cagliari-Pirri, e Mirko Locci, 28 anni, domiciliato a Selargius, in attesa di occupazione.

I militari, nel corso dell’esecuzione dei decreti di perquisizione delegati dal Pubblico ministero Alessandro Pili, emessi nell’ambito di specifica attività investigativa in materia di stupefacenti, hanno rinvenuto e sequestrato:

a carico di Alessio Pistis, sorpreso all’ingresso del circolo “Number One”:

  • un involucro contenente 30 dosi di cocaina per un peso complessivo lordo di 11 grammi:
  • un pezzo di stupefacente tipo hashish di circa 25 grammi, occultato nel bancone del circolo;
  • 830 euro in contanti ritenuti provento di precedente attività di spaccio;
  • tre scatole contenenti 133 cartucce calibro 40 S.W., occultate nella sua abitazione, in ottimo stato di conservazione.

A carico di Mirko Locci, bloccato dopo un breve inseguimento a bordo del suo scooter (Yamaha Tmax, poi sottoposto a sequestro):

  • un marsupio contenente 2 frammenti di hashish di circa 2 grammi;
  • 110 euro in contanti ritenuti provento di precedente attività di spaccio;
  • 1 banconota di 50 euro ritenuta falsa, anch’essa custodita nel portafoglio;
  • 3 confezioni di mannitolo (circa 40 grammi), custodite all’interno del vano portaoggetti del motociclo;
  • due bilancini di precisione funzionanti, occultati nell’abitazione;
  • materiale vario per confezionamento dosi.

A carico di entrambi gli arrestati, 37 confezioni di hashish per un peso complessivo di circa 35 kg, rinvenute all’interno di un garage sito a Cagliari, di cui è stata accertata la condivisa disponibilità.

Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati presso il carcere di Uta, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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Si è conclusa con l’arresto in Olanda di Roberto Aurelio Porru l’indagine “Calesse” della Compagnia dei carabinieri di Carbonia.

Sabato pomeriggio, a seguito dell’attività tecnica compiuta dal Comando della Compagnia dei carabinieri di Carbonia con la successiva localizzazione del latitante internazionale e la conseguente attivazione fatta attraverso la D.C.P.C. – Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, servizi Interpol e SI.RE.NE. in Tilburg (Olanda) il “Fugitive active search team” della polizia olandese (l’Unità di polizia europea della cooperazione di polizia finalizzata alla localizzazione e all’arresto di criminali ricercati a livello internazionale e che hanno commesso reati gravi. Enfast è, quindi, una rete di operatori di polizia, attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in grado di operare immediatamente per localizzare ed arrestare latitanti), ha arrestato Roberto Aurelio Stefano Porru, nato a Tilburg (Olanda), 38 anni, residente a Waalwjk (Olanda), coniugato, pregiudicato, cittadino italiano iscritto Aire, colpito da mandato di arresto europeo emesso il 10 maggio 2016 dal GIP del Tribunale di Cagliari nell’ambito del P.P. NR. 8933/13 DDA, operazione convenzionalmente denominata “Calesse”, della Compagnia dei carabinieri di Carbonia e dove il Porru è indagato per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed altro.

L’uomo era il capo dell’organizzazione sardo olandese che inviava la sostanza stupefacente dall’Olanda alla Sardegna smantellata dai carabinieri di Carbonia il 17 maggio 2016 ed era ormai rimasto l’unico da catturare, in quanto sfuggito alla polizia olandese, poiché il giorno delle catture lui era temporaneamente all’estero.

Su di lui, il quale non ha mai avuto nemmeno il pensiero di costituirsi, la Compagnia dei carabinieri di Carbonia aveva sin dal mese di giugno 2016 attivato una grossa indagine finalizzata alla sua cattura, monitorando i suoi contatti in Italia, soprattutto a Suelli, suo paese di origine, e dove tornava diverse volte l’anno, cercando così di stabilire i suoi movimenti, le sue frequentazioni italiane e quant’altro utile per la sua cattura.

Nel corso dell’attività investigativa è emerso come l’uomo fosse molto scaltro e, con la sua mentalità criminale molto avanzata, infatti, riusciva a mantenere i suoi contatti a Suelli, sfruttando canali di comunicazione alternativi, addirittura aveva inviato un telefono “dedicato” dall’Olanda direttamente ad un suo parente che serviva per le comunicazioni tra di loro (ritrovato nel corso delle due perquisizioni fatte stamattina).

Nell’indagine “Calesse”, per comunicare con i sodali, è stato accertato che utilizzava solo la rete dei telefoni Blackberry.

«Però anche i più furbi commettono qualche imprudenza – sottolinea il maggiore Giuseppe Licari, Comandante della compagnia dei Carabinieri di Carbonia – infatti l’uomo in Olanda conduceva una vita sotto traccia, anche se sul suo profilo facebook si ricavavano alcune notizie utili per la sua cattura. E’ stata inoltre monitorata la partenza verso Tilburg di un suo parente, che ha dato la prima svolta all’indagine, ma soprattutto verificando una foto scattata in occasione del compleanno del padre dell’anno scorso si è avuto un indizio importante. Infatti, l’occasione ottima per la cattura era il compleanno del 2017 del padre che cadeva il 21 gennaio.»

«La cosa è stata immediatamente comunicata all’Interpol che ha interessato Europol – aggiunge il maggiore Giuseppe Licari – e la Polizia olandese, in un mirato e specifico servizio, ha catturato il latitante che, nei prossimi giorni, al termine di tutte le operazioni di rito, sarà estradato in Italia, come già accaduto al suo amico e sodale Luigi Farci, anch’esso arrestato a Tilburg e che di Porru era uno dei principali collaboratori, possiamo dire il contatto con il gruppo criminale di Pirri.»

Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’autorità giudiziaria (Pubblico ministero dott. Alessandro Pili) per la cattura dell’uomo che, se non catturato, non si sarebbe mai costituito volontariamente.

La Rassegna d’Arte Contemporanea Gesto Segno Disegno, in collaborazione con ThULab – Spazio per le Arti Visive presenta la mostra mostra/opera d’arte collettiva “Sainte Chapelle” seconda edizione. La prima edizione si è svolta dal 1 settembre al 30 novembre 2013 con un workshop online e una serie di eventi espositivi in alcuni spazi istituzionali della Sardegna e in una galleria Romana; la seconda edizione si svolgerà dal 1 giugno al 12 settembre 2014 con la riapertura del workshop online e un evento espositivo che si svolgerà il 12 settembre in contemporanea in tutti gli spazi ThULab della Rete per le Arti Visive che aderiranno all’iniziativa.

Attraverso un workshop online rivolto ad artisti, designer, grafici, architetti, videomaker, fotografi e creativi in genere, o chi si sente tale o vuole provare ad esserlo, in un metodo ormai consolidato in questi ultimi tempi, che è quello di creare un’opera d’arte partecipata, l’artista Federico Cozzucoli, mette a disposizione di chi voglia, la sua opera dal titolo “Sainte Chapelle”, sintesi e geometrizzazione rappresentativa (in forma di: vetrata gotica digitalizzata e video) della realtà socio politica dopo l’11 settembre 2001, per questo motivo è stato scelto di creare l’evento espositivo il 12 settembre. Verrà chiesto di collaborare alla stesura di più opere simmetriche a quella proposta dal singolo artista. Il Progetto culturale sarà accompagnato da un testo critico a cura dello storico dell’arte Simona Campus e da una nuova nota Critica di Margherita Capodiferro.

Si è partiti domenica 1 giugno 2014 con la pubblicazione online del form per la partecipazione al workshop che si concluderà alla mezzanotte di Giovedì 11 settembre 2014. Venerdì 12 settembre 2014 nelle varie sedi espositive della “Rete per le Arti Visive” verrà proiettata l’opera grafica e l’opera video frutto del workshop online, nello spazio di Laboratorio Urbano THE FACTORY di Palagiano (Ta) inoltre verrà sonorizzata dal vivo l’opera video “Pandora” da Remigio Furlanut.

Partecipano per adesso: Monica Scidurlo, Alessandro Pili, Fabiana Collotto, Tiziana Befani, Sara Montani, Simona Sarti, Matteo Campulla, Violeta Vollmer, Rossana Piras, Francesca Ore, Antonella Albani, Alessandro Severin, Angela Impagliazzo, Marco Tullio Dentale, Serena Damiani, Artekreativa, Gisella Pasquali, Huda Takriti, Elisa Sassera, Annalisa Parisii, Maria Cecilia Bossi, Emanuela Melis, Giovanna Madau, Maura Argiolas, Alfonso Lentini, Lidia Scaravaglio, Massimo Caria, Rozita Fogelman, TAD [Tech+Art+Design], Alessandra Loi, Ina Mindiuz Sonja Benskin Mesher, Maria Cassatas Tufano, Fiuto, Darika, Domenico Severino, Roberto Scala, Fabio Speciale, Gloria Keller, Patrizia Nicolini, Daniela Spoto, Chicco Sabbatella, Gianni Polinas, Paolo Viterbini, Ellen G., Vincenzo Tolu, Giulia Ripandelli, Eliseo Pau, Alessandro Antonucci, Fabio Petretto, Anna Autuori

Programma

Da domenica 1 giugno a giovedì 11 settembre 2014 workshop online

Venerdì 12 settembre alle ore 20.00 sonorizzazione dal vivo di Remigio Furlanut del video Pandora presso lo spazio del Laboratorio Urbano THE FACTORY di Palagiano (TA)

Venerdì 12 Settembre proiezione dell’evento in streaming negli atri spazi della Rete per le Arti Visive ThULab che aderiranno all’iniziativa per adesso:

Laboratorio Urbano Inpuntadipiedi – Francavilla Fontana (BR)

Laboratorio Urbano Officine Culturali – Bitonto (BA)

Laboratorio Urbano Fasano – Fasano (BR)

Laboratorio Urbano Ciberlab – Valenzano (BA)