16 April, 2024
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Giunta straordinaria, ieri sera a Villa Devoto, convocata dal presidente Francesco Pigliaru per deliberare la dichiarazione di sussistenza dello stato d’emergenza nazionale per i territori colpiti dal maltempo di questi giorni. La proposta, portata al tavolo di Giunta dall’assessora dell’Ambiente Donatella Spano, riguarda le zone di allerta Iglesiente, Campidano e Flumendosa-Flumineddu e fa riferimento ai gravi danni alle infrastrutture e agli edifici in diversi Comuni.

Nel corso della riunione è intervenuto telefonicamente, su invito del Presidente, il Capo del dipartimento di Protezione Civile nazionale Angelo Borrelli ed è stata ascoltata la relazione di Sandra Tobia, direttore generale della Protezione Civile Sardegna. Con la delibera approvata ieri sera, in base alla quale sarà attivata l’istanza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, viene dato mandato alla Protezione civile regionale, di predisporre una relazione tecnica, con il quadro della situazione.

Intanto nel pomeriggio, proseguendo con i sopralluoghi nei territori colpiti, il presidente Francesco Pigliaru, con gli assessori dell’Ambiente Donatella Spano e dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, si sono recati nel Sarrabus-Gerrei, territorio pesantemente investito dai violenti nubifragi delle scorse ore. Il Presidente e gli assessori hanno raggiunto Muravera, Villaputzu, San Vito e a Castiadas per incontrare i sindaci, Marco Falchi, Sandro Porcu, Marco Antonio Siddi ed Eugenio Murgioni con cui  è stato fatto il punto sugli interventi urgenti in corso e sul lavoro da mettere in campo nei tempi più brevi. Massima attenzione è dedicata naturalmente al monitoraggio dei corsi d’acqua esondati che hanno allagato le campagne e le abitazioni e al ripristino della viabilità. Il presidente Pigliaru, Balzarini e Spano hanno valutato insieme agli amministratori comunali le soluzioni più tempestive per garantire la messa in sicurezza delle aree interessate dall’alluvione.

 

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corpo forestale

«Il Corpo Forestale esercita un ruolo centrale in materia di vigilanza e prevenzione dei reati ambientali, di controllo dei boschi e di lotta attiva contro gli incendi boschivi, di Protezione civile e tutela del patrimonio naturale e paesaggistico che costituisce una straordinaria ricchezza per la Sardegna.»
Lo ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, nel suo intervento sul Monte Ortobene, a Nuoro, in occasione della celebrazione della Festa di San Giovanni Gualberto, patrono dei forestali d’Italia. Erano presenti l’assessore della Sanità Luigi Arru, il sindaco Andrea Soddu ed il prefetto Carola Bellantoni.
L’assessore ha poi ricordato che l’azione della Giunta regionale, nel campo della tutela ambientale, è stata indirizzata in questi anni alla nascita e al rafforzamento di una struttura che favorisce la cooperazione tra i diversi soggetti coinvolti: dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale all’Agenzia Forestas al sistema di Protezione Civile, «una rete in cui ciascuna componente assume un preciso compito in riferimento alla tutela, alla gestione ed al controllo del territorio».
«L’efficienza e la piena sinergia su cui si basa il sistema regionale antincendi – ha spiegato Donatella Spano – ci ha consentito di raggiungere risultati importanti nella prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi nel corso della campagna dello scorso anno, tanto che la Sardegna è stata portata ad esempio come regione virtuosa nella lotta agli incendi da parte dello stesso Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli.»
L’assessore dell’Ambiente ha inoltre rimarcato l’attività delle squadre investigative del Corpo Forestale che avviano, appena si sviluppa l’incendio, le prime indagini ed il prezioso contributo del Corpo all’interno del nucleo operativo dell’Unità di Progetto contro la diffusione della Peste Suina Africana coordinata dalla Direzione generale della Presidenza.
«Esprimo – ha concluso – ancora una volta tutta la mia gratitudine nei confronti delle donne e degli uomini del Corpo Forestale per l’impegno costante al servizio della tutela delle persone e dell’ambiente.»
Proseguono, intanto, le visite alla basi e alle strutture operative del Corpo: stamattina l’assessore Spano si è recata nella sede di Nuoro e nella base elicotteri di Farcana. Nel pomeriggio ha visitato la sede e la base elicotteristica di Lanusei. Era presente il sindaco Davide Burchi. La settimana prossima sono in programma i sopralluoghi nelle strutture dell’Oristanese e del Sud Sardegna.

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L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano venerdì 6 giugno, avvia, in vista della campagna antincendi, un ciclo di visite e incontri operativi nelle strutture centrali e periferiche del Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale.

L’esponente della Giunta sottolinea che «l’obiettivo è quello di verificare lo schieramento messo in campo dalla Regione. L’apparato è costituito da una flotta regionale di alto livello a cui si aggiungono i quattro mezzi, tra canadair ed elicotteri, messi a disposizione dal Dipartimento della Protezione civile. Vorrei inoltre ricordare le grandi professionalità esistenti all’interno del Corpo Forestale e di tutti gli altri enti e strutture impegnate nella lotta contro i roghi. Energie fondamentali per difendere e presidiare il nostro territorio».

L’esponente della Giunta domani, a partire dalle 9.00, sarà nelle sedi di Sassari, Tempio e Limbara. Lunedì si sposterà a Olbia, Alà dei Sardi. Nei giorni successivi e fino al prossimo 18 luglio sono previste le visite alle sedi operative di Nuoro, Lanusei, Oristano, Sorgono, Anela, Bosa, Iglesias, Marganai, Pula, Cagliari e Villasalto. L’assessora sarà accompagnata dai responsabili della Protezione civile, del Corpo Forestale e di Forestas.

Al Corpo Forestale è affidato il compito di coordinare le operazioni di spegnimento a terra e gestire un efficace intervento dei mezzi aerei regionali attivando, in caso di necessità, le procedure di richiesta dei mezzi aerei dello Stato, curando i contatti operativi e informativi con il centro aereo unificato nazionale (Coau).

Gestisce inoltre la funzione di spegnimento presidiata presso la Sala Operativa Unificata Permanente (Soup) della Direzione generale della Protezione civile, recentemente inaugurata alla presenza del Capo Dipartimento Angelo Borrelli, e dei Centri operativi provinciali (Cop) e locali (Uoc) che coincidono con le Stazioni forestali.

L’attività di coordinamento si esplica su tutte le componenti che intervengono negli incendi boschivi: personale dell’Agenzia Forestas, volontari, barracelli e in stretta collaborazione con i Sindaci delle aree interessate.

Al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, compete la gestione del numero verde di pronto intervento 1515 attivo in tutto il territorio regionale 24 ore su 24.

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Una Protezione civile regionale ancora più efficiente grazie a un Sistema regionale all’avanguardia che ha ridisegnato il complesso delle sale operative rendendole più tecnologiche e funzionali. La nuova logistica, entrata in operatività lo scorso febbraio, è stata inaugurata oggi, a Cagliari, dal presidente della Regione Francesco Pigliaru, dall’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano in occasione della visita in Sardegna del capo del Dipartimento di Protezione civile Angelo Borrelli, alla presenza delle autorità e degli amministratori locali.
Nei locali di via Vittorio Veneto il presidente della Regione ha sottolineato che l’operazione di adeguamento, per una cifra parti a 1.160.000 euro, evidenzia la chiara visione della Giunta in termini di gestione delle emergenze e tutela della cittadinanza.
È stata Donatella Spano, assessora delegata alla Protezione civile dal presidente Francesco Pigliaru, a illustrare il serrato cronoprogramma che ha permesso alla Sardegna di mettersi al pari delle altre regioni, a partire dal Centro funzionale decentrato, che ha inserito l’isola nella rete della Protezione civile nazionale, e dall’entrata in vigore del Manuale operativo delle allerte sino al nuovo sistema di avvisi meteo e di rischio idrogeologico, al potenziamento della rete di monitoraggio e sorveglianza, alla rete radio digitale, al sofisticato radar inaugurato ad aprile a Monte Rasu e all’applicazione delle novità della recente normativa nazionale.
A presentare il nuovo allestimento delle sale è stato il direttore regionale della Protezione civile, Graziano Nudda. Il sistema comprende la Sala operativa regionale integrata (Sori), il Centro funzionale decentrato (Cfd) con le due componenti Idro e Meteo, la Sala radio del Sistema Regionale e la Sala decisioni. Inoltre, durante la campagna Anticendio boschivo, la Sori è in grado di ospitare la sezione Soup, cioè la Sala operativa unificata permanente che coordina le operazioni di spegnimento con la flotta aerea regionale e nazionale e monitora le squadre d’intervento a terra, garantendo il coordinamento delle strutture operative regionali e statali. Ogni sala ha in dotazione appositi sistemi di visualizzazione, videowall, corredati di relativi sistemi di controllo, software di gestione e di tutti gli accessori essenziali alla corretta messa in servizio dell’intero sistema.
SORI. Fulcro delle comunicazioni e del monitoraggio delle attività di emergenza, la Sori è dotata di un videowall con 8 display ad altissima risoluzione e 18 postazioni destinate ai funzionari delle strutture regionali (Corpo forestale, Forestas, Enas Lavori pubblici e Sanità) e delle componenti e strutture operative nazionali (Vigili del fuoco). La sala opera per supportare le Autorità di protezione civile, ossia i sindaci, il sindaco metropolitano e il presidente della Regione, e per l’azione di coordinamento di enti e strutture operative regionali e del volontariato di Protezione Civile iscritto all’Elenco regionale. È la Sori a monitorare le attività e coordina gli interventi anche dei flussi di comunicazione provenienti dai diversi Coc, i Centri operativi comunali, e i Ccs, i Centri di coordinamento soccorsi, eventualmente attivati.
Accanto alla Sori è stata predisposta la Sala radio, testata in occasione delle allerte di maggio, quando è stata sperimentata anche l’applicazione del nuovo codice di protezione civile. Vertice delle comunicazioni radio regionali la sala, dalle sue quattro postazioni di controllo, permette di mettere in comunicazione diretta punto-punto i diversi apparati, portatili e fissi, oltre che di monitorare i flussi di comunicazione tra operatori sul campo, enti territoriali ed eventuali disposizioni della Sori o del Comitato operativo regionale. Gli operatori del volontariato specializzati nelle comunicazioni radio, coordinati dai tecnici ed esperti della Direzione generale Settore Infrastrutture e Reti, turnano per garantire in vigenza di allerta.
Diciotto le postazioni collegate a un sistema audio di registrazione e videoconferenza anche per la sala che ospita, in caso di crisi o emergenza rilevante il Comitato operativo regionale, le autorità regionali (presidente, assessore delegato, commissari straordinari) e i sindaci interessati dalla situazione di crisi, il prefetto e/o i suoi delegati e i dirigenti, consulenti e funzionari che per loro competenza possono coadiuvare le scelte o le decisioni in funzione dell’emergenza in corso.
Il centro funzionale decentrato è organizzato nel settore Meteo, che ha sede nel Dipartimento Meteoclimatico dell’ARPAS di Sassari, e il settore Idro/effetti a terra, incardinato a Cagliari nella Direzione generale della Protezione civile. Qui la sala è dotata di 9 postazioni e due videowall, uno per il monitoraggio e l’altro per la previsione. Il Cfd fornisce un servizio continuativo (365 giorni l’anno e, se necessario, sull’arco delle 24 ore) di supporto alle decisioni delle autorità competenti per le allerte e per la gestione dell’emergenza e di assolvimento delle necessità operative dei sistemi di protezione civile.
Allagamento ed evacuazione in tre centri abitati del Cagliaritano: questo lo scenario ipotizzato nelle due giornate, ieri e oggi, dedicate all’esercitazione regionale, conclusa positivamente, per testare in condizioni di massimo realismo possibile, l’organizzazione, il coordinamento e la prontezza della risposta all’evento emergenziale. È stato simulato l’allagamento di alcuni centri abitati del Cagliaritano dovuto al rilascio d’acqua dalla diga Genna Is Abis a causa del malfunzionamento di una paratia. Nell’esercitazione sono stati attivati la Sori, con le componenti della Direzione del Corpo forestale, dell’agenzia Forestas, di Enas, dei Lavori pubblici dei Vigili del fuoco e delle associazioni di volontariato, il Cfd, con le componenti di Protezione civile, dell’Arpas e dell’Enas, il Centro servizi di Macchiareddu con i mezzi di Protezione civile, il Ccs, cioè il Centro di coordinamento soccorsi della Prefettura, e il Coc (Centro operativo comunale), con i referenti dei Comuni di Assemini, Uta e Villaspeciosa e delle organizzazioni di volontariato. In particolare sono stati misurati gli strumenti a disposizione della Sori, del Ccs e dei Coc per la gestione degli eventi emergenziali. Inoltre sono state messe alla prova le procedure operative al fine di evidenziare eventuali criticità e il coordinamento delle attività di gestione dell’emergenza. Infine la capacità, in termini qualitativi e qualitativi, della risposta operativa e in generale l’intero flusso delle comunicazioni.

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assessora Spano

L’assessore regionale con delega alla Protezione civile Donatella Spano, accompagnata dal direttore generale Graziano Nudda, ha partecipato oggi a Roma alla riunione generale sul Sistema antincendi 2018 indetta dal Dipartimento nazionale della Protezione civile. In videoconferenza dalla sala operativa di Cagliari hanno partecipato anche i vertici del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, che coordinano la funzione di spegnimento, gli altri dirigenti della Protezione civile e dell’agenzia Forestas.

Durante l’incontro, in cui è stato costituito il tavolo tecnico interistituzionale Aib (Antincendi boschivi), l’assessora Spano ha presentato i dati della campagna di lotta agli incendi dello scorso anno, le prescrizioni e il Piano Aib, confermandone organizzazione e assetto.

«Nel 2017 abbiamo presentato un Piano triennale molto funzionale ed efficace nelle azioni di prevenzione e mitigazione che rimane invariato anche per il 2018 salvo alcuni aggiornamenti dettati dalla nuova normativa di Protezione civile», ha sottolineato la titolare della Difesa dell’ambiente, la quale ha ricevuto dal direttore del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli, le congratulazioni per la Sardegna, esempio di organizzazione e risorse dedicate alla campagna antincendi.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216294333858921/

«Il Sistema regionale di Protezione civile si è dotato di uno strumento all’avanguardia che segna, dopo vent’anni, il passaggio alla nuova tecnologia. La Sardegna ha da oggi un radar meteorologico di ultima generazione, la più avanzata in Italia, e di grande importanza per il monitoraggio in caso di rischio idraulico o idrogeologico per precipitazioni intense.» L’ha detto questa mattina l’assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, Donatella Spano, in occasione della presentazione, a Foresta Burgos, del nuovo radar di Monte Rasu, realizzato da Arpa Sardegna, Dipartimento Meteoclimatico.
L’apparecchio rappresenta la tecnologia più avanzata in Italia ed è firmata da Selex ES, azienda tedesca leader mondiale nella realizzazione di radar meteorologici, che fa parte del gruppo Leonardo Spa. All’incontro hanno partecipato il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli, il direttore del Dipartimento meteo di Sassari, Giuseppe Bianco, e, per il gruppo Leonardo, Lorenzo D’Ambra. Presenti inoltre il direttore della Protezione civile regionale, Graziano Nudda, e i sindaci del territorio.
«La difesa della vita umana è il nostro vero investimento – ha aggiunto l’assessore Donatella Spano -. Passo dopo passo, in questi anni abbiamo rafforzato tutto il Sistema di protezione civile innovando senza sosta, rafforzando i legami con i sindaci, i territori e la cittadinanza, portando la cultura dell’autoprotezione nelle piazze e nelle scuole anche grazie al contributo del volontariato. Lo abbiamo fatto anche cercando soluzioni innovative e ad alto contenuto tecnologico perché siamo convinti che la prevenzione sia la prima risposta per tenere al sicuro le popolazioni.»
«Il concetto di progettare e realizzare la prevenzione è fondamentale – dichiara il capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile Borrelli -, ed è frutto delle tragedie che hanno colpito il nostro Paese. Questo radar è una scelta importante per l’aumento di sicurezza dei nostri territori, che unito alla sinergia della comunità scientifica, struttura operativa fondamentale del sistema nazionale di protezione civile, è un esempio di come si possa passare dalle parole ai fatti.»
«Con il nuovo radar meteorologico dell’Arpas – ha proseguito il direttore del Dipartimento meteo Giuseppe Bianco – la Sardegna si è dotata di uno strumento altamente sofisticato che consentirà ai meteorologi in sala operativa di fornire alla Protezione civile Regionale informazioni fondamentali in occasione di eventi meteorologi avversi in corso. La gestione del radar sarà affidata ai tecnici in organico dell’Arpas che vantano, come pochi altri nel panorama italiano, un’esperienza quasi ventennale nell’utilizzo di strumenti particolarmente sofisticati. L’importanza del radar – prosegue Giuseppe Bianco – deve essere ricondotta all’attività di nowcasting (previsione fino a poche ore) e non all’attività previsionale usuale (da 1 a 3 giorni in avanti). Tale attività viene elaborata dal meteorologo in sala operativa attraverso l’utilizzo dell’eco-radar (strumento fondamentale per quest’uso) e con l’ausilio di dati dei satelliti meteorologici, dei rilevatori delle fulminazioni e della rete di stazioni meteorologiche fiduciarie. È grazie alla strumentazione disponibile che è possibile collocare la Sardegna al pari delle altre pochissime regioni dotate di tecnologie così altamente innovative a favore della Protezione civile.» 
Posto a 1.260 metri sul livello del mare in territorio di Bono, il nuovo radar di monte Rasu è un investimento per circa 2 milioni di euro, strategico nella fase di monitoraggio e sorveglianza degli eventi meteorologici in situazioni di crisi conclamata. In sintesi, risulta di grande utilità per dare indicazioni, 24 ore su 24 nelle fasi di allerta, sul nowcasting (ossia, ciò che potrebbe accadere nell’arco delle successive due-tre ore, mentre le normali previsioni meteorologiche vengono emesse ogni 24 ore). Lo strumento, basato sulle previsioni meteorologiche realizzate sulla modellistica, è parte fondamentale del sistema di allerta. Solo dopo l’aspetto previsionale possono, infatti, essere emanati gli avvisi di allerta meteo della Protezione civile. L’Arpas, attraverso il Dipartimento Meteoclimatico nell’ambito delle attività di Protezione civile, dopo un’attenta progettazione ha bandito una gara nel 2015 per sostituire il radar meteorologico installato nei primi anni ’90 dall’allora Servizio agrometeorologico regionale, poi confluito nella stessa Arpas. Una tecnologia che ora lascia il posto al nuovo radar.
Il nuovo radar di Monte Rasu è un radar meteorologico doppler a doppia polarizzazione in banda C, tipo METEOR 735C DP R 10 di produzione Selex ES GmbH, società facente parte del gruppo italiano Leonardo spa (ex Finmeccanica). Dotato di un trasmettitore basato su magnetron della potenza di picco di 400 KW e di un’antenna del diametro di 4,2 m, consente di individuare, quantificare e monitorare i sistemi nuvolosi capaci di generare precipitazioni sul territorio sino a una distanza massima di quasi 500 km dal sito di Monte Rasu. Si tratta di un prodotto di serie che costituisce naturale evoluzione della serie 635, su cui è basata l’intera rete radar nazionale del Dipartimento della Protezione Civile. Il software meteorologico di gestione del radar è il Rainbow5®, sviluppato dalla stessa Selex ES GmbH e riconosciuto internazionalmente come uno dei migliori software meteorologici disponibili sul mercato. Le immagini del nuovo radar meteorologico, oltre a essere rese disponibili sul portale del Dipartimento Meteoclimatico, parteciperanno al mosaico radar nazionale della Protezione civile. In particolare i dati del nuovo radar meteorologico di Monte Rasu, mosaicati con quelli del radar meteorologico della Protezione Civile di Monte Armidda e del radar meteorologico dell’Aeronautica Militare di Capo Caccia, contribuiranno a produrre un composito radar a scala regionale in grado di monitorare costantemente e capillarmente le precipitazioni su tutto il territorio della Regione Sardegna.
Il nuovo strumento rafforza l’efficienza della rete tra i radar della Sardegna, della Corsica e della Toscana, nata nel 2016 dall’accordo sottoscritto per costruire il “Composito” radarmeteorologico transfrontaliero Italia-Francia Marittimo (la Mosaïque in francese). Scopo del progetto è mettere a sistema la potenza degli strumenti di monitoraggio delle avversità meteorologiche attivi a cavallo della frontiera marittima italo-francese. Del “Composito” fanno parte sei postazioni di misura della precipitazione intensa: 3 sono operative in Sardegna, a Monte Armidda (della Protezione civile nazionale), a Monte Rasu (dell’Arpa), a Capo Caccia (dell’Aeronautica militare); 2 in Corsica, ad Aleria e ad Ajaccio (in costruzione) mentre in Toscana è operativa la postazione di Cima di Monte, sull’Isola d’Elba, del Consorzio LaMMA (Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile, consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche).