26 April, 2024
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Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha ricevuto oggi a Strasburgo il presidente del Governo della Spagna, Pedro Sánchez Pérez-Castejón, nel quadro dei dibattiti sull’avvenire dell’Ue con i capi di Stato e di governo, promossi in occasione di ogni seduta plenaria a Strasburgo.

A conclusione dell’intervento del premier spagnolo, Antonio Tajani ha dichiarato: «Ringrazio il premier Sánchez per aver partecipato al dibattito sul futuro dell’Ue promosso da questo Parlamento. I mesi che ci separano dalle prossime elezioni europee saranno fondamentali per dimostrare ai cittadini che l’Europa è vicina alle loro preoccupazioni e capace di fornire risposte concrete. Per questo serve un bilancio ambizioso che rifletta le priorità dei cittadini».

«È necessario che il gli Stati membri trovino al più presto un accordo su un sistema di asilo europeo efficace, equo e solidale, sulla base del testo già votato a novembre 2017 dal parlamento europeo. Il problema dell’immigrazioni si risolve in Africa – ha aggiunto Amtonio Tajani – serve investire almeno 50 miliardi di euro per dare prospettive agli africani nella loro terra. Contiamo sul supporto della Spagna affinché queste proposte chiave possano essere approvate rapidamente.»

Il presidente Antonio Tajani ha infine sottolineato l’importanza di non arretrare di un passo nella lotta per la difesa dei valori democratici e dei diritti umani in Venezuela.

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Oggi il presidente del Parlamento europeo Tajani ha partecipato, assieme ai principali leader europei ed africani, al summit UE-Africa tenutosi a Vienna.

Nel suo discorsoAntonio Tajani ha lanciato un appello ai leader dell’UE:

«Serve un piano Marshall per l’Africa finanziato con 50 miliardi del bilancio comunitario. Creando opportunità per i giovani africani nelle loro terre possiamo fermare i flussi migratori verso l’Italia e verso l’Europa.»

«Solo incrementando sostanzialmente gli investimenti – ha aggiunto Antonio Tajani – riusciremo a stimolare la crescita dell’economia africana e a creare i milioni di posti di lavoro che saranno necessari per assorbire la crescita demografica in atto nel continente. Dobbiamo dare risposte concrete ai giovani, offrirgli sbocchi occupazionali e condizioni di vita dignitose. In poche parole, dare loro speranza.»

Tajani ha poi aggiunto: «Lavorare per la crescita dell’Africa contribuirà a risolvere problemi quali immigrazione, cambiamento climatico, carestie e povertà. Questo deve essere il nostro impegno: rafforzare i legami che uniscono i due continenti per favorire la crescita e creare nuove opportunità sia in Africa che in Europa, ricordando che insieme rappresentiamo più di un terzo dei Paesi del mondo».  

«Desidero ringraziare il cancelliere Kurz ed il presidente Kagame per questa iniziativa – ha concluso Antonio Tajani -. Riunioni come questa sono essenziali. Grazie alla partecipazione non solo dei leader, ma anche degli imprenditori, ci permettono di confrontarci con le aspettative del mondo produttivo e di operare anche attraverso la diplomazia economica.»

 A margine del Forum, Antonio Tajani ha incontrato il presidente dell’Etiopia, Sahle-Work Zewde e del Kenya, Uhuru Kenyatta, con i quali ha affrontato i temi dei rapporti bilaterali e della cooperazione con l’Europa. Antonio Tajani ha sottolineando l’importante ruolo giocato da questi due Paesi per la stabilità e la sicurezza della regione, congratulandosi in particolare per l’accordo di pace raggiunto dall’Etiopia con l’Eritrea.

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I Giovani Imprenditori di Confindustria hanno deciso di aderire a Stavoltavoto.eu, la campagna promossa dal Parlamento europeo in vista delle prossime elezioni europee del 26 maggio 2019. Per celebrare questa decisione, che amplia gli orizzonti della campagna iniettando nuovi potenziali volontari, Antonio Tajani ed Alessio Rossi terranno una conferenza stampa nella sede del Parlamento europeo, a Roma. Interverranno anche giovani industriali per raccontare come la UE li abbia aiutati a sviluppare o consolidare la propria attività portando crescita ed occupazione sul territorio italiano.

«L’avvenire dell’Europa – il commento di Antonio Tajani – non può prescindere dallo spirito imprenditoriale italiano ed europeo, vero motore di crescita, occupazione e innovazione. Il Parlamento europeo lavora, da sempre, per creare le migliori condizioni per sostenere i giovani desiderosi di avviare una propria attività d’impresa, potenziando il mercato interno e favorendo le esportazioni, ed anche con la formazione, l’accesso al credito, i finanziamenti e il sostegno a start-up ed incubatori di idee. Ma dobbiamo fare ancora di più, anche per questo è importante andare a votare a maggio. La nostra stessa campagna Stavoltavoto.eu – aggiunge il presidente del Parlamento europeo – è basata sull’imprenditorialità, con centinaia di volontari impegnati nella promozione della massima partecipazione al voto, coinvolgendo cittadini ed organizzando eventi, anche in maniera innovativa. Per questo, sono lieto che Confindustria Giovani abbia aderito con entusiasmo alla nostra campagna, convinto che, insieme, sapremo sfruttare le nostre conoscenze e capacità, in vista del cruciale appuntamento delle elezioni europee del 26 maggio 2019.»

«Crediamo fortemente nel progetto Stavoltavoto.eu – le parole di Alessio Rossi – per questo abbiamo deciso di aderirvi come Movimento di Giovani Imprenditori di Confindustria. Per noi votare significa prendere atto che il futuro è anche nelle nostre mani e quindi abbiamo il diritto e il dovere di costruirlo. L’UE – insiste il Presidente dei giovani industriali – sta affrontando questioni che ne cambieranno profondamente l’anima e la pelle, dalla Brexit al significato dei rapporti tra istituzioni e cittadini, fino al suo ruolo nello scenario globale. Tutto questo sembra distante da noi, ma non lo è. I giovani devono quindi sentirsi protagonisti delle decisioni sull’Unione Europea che vogliono costruire per il proprio futuro.»

Oltre 100 mila giovani in tutta Europa ed oltre 10 mila solo in Italia hanno già aderito alla campagna lanciata dal Parlamento europeo per promuovere la partecipazione elettorale alle prossime europee. Chi si iscrive si impegna a votare e a coinvolgere parenti, amici e contatti social, che a loro volta assicurano di recarsi alle urne. Ma non solo, chi aderisce alla campagna può diventare un volontario del voto, organizzando eventi di qualsiasi tipo in cui si parli di Europa e dell’importanza delle elezioni. Stavoltavoto.eu

Il Movimento dei Giovani Imprenditori di Confindustria raccoglie circa 13.000 associati, di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Il Movimento condivide i valori del libero mercato, l’uguaglianza di opportunità, l’innovazione, la trasparenza. Si propone di creare opportunità per le nuove generazioni, sostenere la competitività delle imprese italiane e lo sviluppo del benessere sociale del Paese. Contribuisce alla formazione imprenditoriale, promuove il made in Italy nel mondo, svolge attività di rappresentanza verso le istituzioni italiane ed europee, favorisce l’orientamento degli studenti e il trasferimento tecnologico attraverso progetti di cultura di impresa e innovazione nelle scuole e università. Sostiene progetti specifici per le pari opportunità, l’energia e l’ambiente. Partecipa alle piattaforme internazionali YES for Europe e del G20 Young Entrepreneurs’ Alliance.

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Nella sua dichiarazione ai leader dei 27 Paesi dell’UE, in occasione della riunione del Consiglio europeo, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha espresso tutta la sua solidarietà per le vittime dell’attacco terroristico a Strasburgo e ha ribadito la posizione del Parlamento europeo a proposito della Brexit e del nuovo quadro finanziario pluriannuale. Antonio Tajani ha inoltre sottolineato il bisogno urgente di superare la situazione di stallo riguardo la riforma del sistema europeo di asilo.

Di seguito alcuni dei punti salienti del suo discorso:

Terrorismo

Voglio esprimere la solidarietà del Parlamento europeo al popolo francese e al Presidente Macron per l’orribile attentato di martedì sera a Strasburgo, e la vicinanza di tutti i deputati europei ai feriti e alle famiglie delle vittime barbaramente assassinate. 

Il Parlamento chiede, tra l’altro, di creare una lista nera comune di predicatori radicali; di impedire che ai condannati per reati terroristici sia concesso l’asilo; di adottare misure armonizzate a livello europeo e un’azione penale nei confronti dei combattenti stranieri di ritorno in Europa.

Inoltre, le competenze del Pubblico Ministero europeo (Public Prosecutor Office) dovrebbero essere estese per coprire anche il terrorismo e il crimine organizzato e si propone che il futuro Presidente della Commissione sia titolare di un portafoglio a sé stante sulla sicurezza dell’Unione. Si avanzano anche proposte concrete sul miglioramento dello scambio di informazioni e la cooperazione tra servizi di intelligence.   

Brexit

Sulla Brexit, il messaggio del Parlamento è molto semplice e chiaro e corrisponde alla nostra posizione unanime: siamo favorevoli a lavorare nel senso di una maggiore chiarezza sulle nostre relazioni future col Regno Unito, se questo potrà aiutare a far comprendere agli amici britannici che il back-stop è una clausola di salvaguardia, non una trappola per imprigionare il Regno Unito nell’unione doganale.

Noi ci auguriamo che essa non entri mai in vigore: avere una assicurazione sugli incendi, non significa augurarsi che la propria casa vada bruciata.

Siamo quindi disposti a chiarire i termini delle nostre relazioni future, ma per il Parlamento l’accordo di uscita è l’unico possibile e non si può riaprire, in nessun caso.

 Immigrazione

Dobbiamo infine migliorare le nostre regole in materia di asilo per assicurare una distribuzione più equa degli oneri, aumentare l’efficienza del sistema ed evitare abusi.

Questo lo abbiamo detto e ripetuto: ora è giunto il momento di agire.

Il Parlamento è pronto ad adottarle, a patto che il Consiglio approvi un mandato negoziale sulla riforma del Regolamento di Dublino e sulla Procedura di Asilo. Sappiamo bene che vi è chi sostiene la necessità di adottare solo le cinque proposte su cui c’è un accordo, posticipando le altre due o adottando su queste ultime solamente una serie di principî generali. Tuttavia, al Parlamento non siamo convinti che la logica del “meglio poco che niente” sia la strada giusta, perché senza queste due proposte, che sono quelle fondamentali, la filosofia dell’intero pacchetto verrebbe compromessa. 

Posso dirvi che il Parlamento è pronto ad esaminare una nuova proposta che promuova meccanismi di solidarietà obbligatoria basati sulla redistribuzione come regola generale, ma che possa prevedere la possibilità per gli Stati membri di applicare forme alternative di solidarietà (ad esempio finanziaria) sulla base, naturalmente, di giustificazioni oggettive.

Inoltre, il Parlamento insiste sulla necessità di rafforzare le capacità operative della Guardia Costiera europea e di metterla in condizione di far fronte alle crisi future.

Debbo dire che siamo molto delusi del mandato negoziale adottato dal Consiglio, che manca di ambizione e che riprende solo una parte degli elementi proposti dalla Commissione. Chiediamo quindi che il Consiglio adotti un mandato completo, che comprenda tutti gli aspetti e non solo quelli, sia pure importanti, relativi ai rimpatri e la cooperazione con gli stati terzi.

La prevedibilità e la stabilità dei finanziamenti è cruciale per le nostre regioni e per i nostri affari. Non dobbiamo dimenticare che il bilancio europeo è il più grande strumento di investimento in Europa e come tale ha un impatto reale sulla vita quotidiana di tutti i cittadini europei.

Il Parlamento ha riaffermato la propria opposizione a qualsiasi riduzione finanziaria alle principali politiche dell’Unione, come le politiche di coesione e la politica agricola comune.  Siamo contrari a qualsiasi taglio che possa incidere negativamente sulla natura e gli obiettivi stessi di queste politiche e consideriamo di cruciale importanza mantenere i livelli di finanziamento per queste politiche per l’UE-27 ai livelli del bilancio 2012-2020 in termini reali.

D’altra parte, a nessuno sfugge che il finanziamento delle nuove priorità – come il controllo efficiente dei flussi migratori, la lotta contro il terrorismo, la sicurezza e la promozione dell’innovazione – è essenziale per l’Europa. Questo però non può essere fatto a spese di altre politiche. 

Approfitto per ripetere nuovamente che per noi entrate e spese debbono essere trattate come un pacchetto unico durante i prossimi negoziati e desidero ricordarvi che non sarà possibile raggiungere un accordo sul futuro QFP senza che ad esso corrispondano progressi sul sistema di risorse proprie dell’Unione. 

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Approvato il bilancio UE 2019: più fondi per giovani, innovazione ed immigrazione

Gli stanziamenti di impegno per il 2019 ammontano a 165,8 miliardi di euro e quelli di pagamento a 148,2 miliardi di euro.

Dopo che il 7 dicembre il Consiglio ha formalmente approvato l’accordo di conciliazione con il Parlamento sul bilancio 2019, il Parlamento ha approvato il bilancio con 451 voti in favore, 142 voti contrari e 78 astensioni. Il testo è stato poi firmato dal presidente Antonio Tajani.

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Le imprese artigiane della Sardegna vogliono contare di più in Europa e, soprattutto, pretendono che il Governo Continentale tenga maggiormente in considerazione la rete delle piccole e medie aziende italiane.

Sono queste le principali richieste che una delegazione di Confartigianato Imprese Sardegna, a Bruxelles, ha formulato al Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, all’europarlamentare sardo, Salvatore Cicu, che ha ospitato il gruppo dirigente artigiano, e a diversi funzionari della Commissione Europea, durante una “tre giorni”, nella quale sono state affrontate tematiche relative alle problematiche che ostacolano l’attività e la crescita delle realtà produttive sotto i 15 dipendenti. In particolare, gli artigiani hanno discusso dell’accesso al credito, del sistema bancario e della lentezza dei programmi operativi regionali; ad oggi, infatti, è stato speso poco più del 10% delle risorse a disposizione. Tra gli altri argomenti affrontati, lo sviluppo della continuità territoriale per la Sardegna, le ricadute sull’Isola del nuovo ciclo della programmazione europea 2021-2027, le attività di SmeUnited a difesa delle PMI, la valorizzazione e la tutela dei prodotti agroalimentari isolani, la crescita delle giovani imprese, ma anche, le opportunità economiche e finanziarie per gli imprenditori ed il sistema legislativo dell’Unione europea.

La delegazione sarda, nell’incontro con il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, attraverso l’intervento del presidente di Confartigianato Sardegna, Antonio Matzutzi, ha sottolineato come le piccole realtà abbiano necessità di essere comprese e sostenute. «E’ necessario che l’UE ascolti con maggiore attenzione la voce delle micro e piccole imprese – ha sottolineato Matzutzi – ma, soprattutto, di quell’economia reale che rappresenta la vera forza della Sardegna e del nostro Paese. L’Istituzione Europea è l’unico strumento efficace per fermare i troppi “no” che oggi avvertiamo a tutti i livelli

«Non possiamo più considerare l’Europa come una semplice “fiera delle opportunità” attraverso la quale fruire delle risorse – ha invece evidenziato Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato – l’UE è molto di più; è coesione sociale, è condivisione di diritti e doveri, è strategia comune

«Per questo – ha ripreso il presidente Antonio Matzutzi – in modo comune, è necessario ripensare un’Istituzione Europea più dinamica e disegnata a misura di piccola e media impresa, che nel Continente rappresenta il 98% del mondo produttivo

E i numeri confermano la necessità esposta dal presidente di Confartigianato Sardegna. Le micro e piccole imprese in Europa sono 23,8 milioni, il 98% delle attività produttive (91% 1-9 dipendenti, 7% 10-49 dipendenti, 1% 50-250 dipendenti, 1% oltre 250 dipendenti) e creano 75 milioni di posti di lavoro, contribuendo per 2/3 al PIL europeo.

Alle richieste poste dalla delegazione di Confartigianato Sardegna, ha risposto il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

«Le piccole e medie imprese hanno dimostrato grande capacità nel saper reagire e reggere ai momenti congiunturali difficili – ha dichiarato Antonio Tajani – ma l’imprenditoria che voi rappresentate ha bisogno di interventi per essere protetta dal punto di vista economico e per crescerePer questo, in questi anni – ha aggiunto il presidente – abbiamo lavorato sia alla direttiva europea sul ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, che tutela la sopravvivenza delle piccole imprese, sia sui prestiti erogati dalle banche, fondamentali per la crescita del sistema imprenditorialeIn Europa – ha sottolineato Antonio Tajani – è necessario riscoprire la necessità di avere una vera politica comunitaria. Se si pensa che l’Europa significa mezzo miliardo di persone, è facile comprendere quale sia la responsabilità di chi li rappresenta. Bisogna quindi pensare a un’Europa più attenta ai bisogni di quel 98% di piccole imprese che rappresenta economia e lavoro per i territori e per le nuove generazioni
«Nel prossimo ciclo di programmazione europea 2021-2027 ci saranno tanti fondi a disposizione per piccole e medie e imprese in tanti settori – ha commentato l’Europarlamentare sardo, Salvatore Cicu – soprattutto, per l’export e il turismo ma anche per innovare, investire e aprire nuove strade verso l’internazionalizzazione. I fondi, purtroppo, sono ancora poco utilizzati per mancanza di capacità progettuale – ha concluso Salvatore Cicu – per accedervi, infatti, è necessario farlo con degli esperti che sappiano operare in maniera scientifica e professionale. Per questo è fondamentale che le imprese facciano rete e si consorzino.»

Gli imprenditori di Confartigianato Sardegna, nella Capitale belga in rappresentanza delle imprese associate, hanno convenuto come l’Europa sia una necessità alla quale non sia possibile rinunciare anche se, in questo momento, viene percepita come un ostacolo. Su questa “crisi d’identità europea”, quindi è necessario ripensare all’Istituzione che possa portare maggiore unitarietà e coesione tra popoli diversi ed economie.

Della delegazione, capitanata dal presidente regionale, Antonio Matzutzi, e dal segretario regionale, Stefano Mameli, hanno fatto parte anche la presidente ed il degretario di Confartigianato Sassari, Maria Amelia Lai ed Antonio Alivesi, il presidente ed il segretario di Confartigianato Oristano, Sandro Paderi e Marco Franceschi, il presidente e segretario di Confartigianato Nuoro-Ogliastra Giuseppe Pireddu e Pietro Mazzette, il presidente di Confartigianato Gallura, Giacomo Meloni, e la dirigente di Confartigianato Sud Sardegna, Norella Orrù.

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«La Brexit per noi è, soprattutto, garantire i diritti dei cittadini, preservare la pace in Irlanda del Nord, salvaguardare i lavoratori e le aziende europee». Questo il messaggio del presidente Tajani sull’accordo raggiunto con il Regno Unito da parte dal capo negoziatore per la Brexit, Michel Barnier. 

«Crediamo fermamente nella democrazia e nella necessità di rispettare la decisione dei cittadini britannici. La strada da percorrere è ancora lunga, ma sono fiducioso che questo accordo possa porre le condizioni per un nuovo legame con il Regno Unito, che abbandona l’Unione Europea, non l’Europa», ha aggiunto Antonio Tajani a seguito della Conferenza dei Presidenti dei gruppi politici del Parlamento europeo, ai quali Barnier ha presentato i termini dell’accordo.

«Vorrei ringraziare Michel Barnier per il suo lavoro e per lo spirito costruttivo che ha caratterizzato le nostre relazioni. Tengo anche a sottolineare l’apporto essenziale del Gruppo direttivo sulla Brexit del Parlamento europeo.»

«L’accordo sembra rispettare le condizioni poste dal Parlamento europeo: il Regno Unito non potrà godere degli stessi benefici dei Paesi che restano nell’Unione e saranno tutelati pienamente gli interessi dei cittadini europei. E’ un’ulteriore dimostrazione della solidarietà e dell’unità d’intenti che caratterizzano gli Stati Membri dell’Ue.»

«Il Parlamento dovrà approvare l’accordo ed avrà, dunque, l’ultima parola. Continueremo a seguire da vicino tutti gli sviluppi per assicurarci che gli interessi di tutti i cittadini europei siano tutelati», ha concluso il presidente Antonio Tajani. 

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Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha annunciato oggi a Strasburgo che la co-produzione di Islanda/Francia/Ucraina ha vinto il 12° Premio LUX.

Il presidente Antonio Tajani si è congratulato con i tre finalisti e ha dichiarato: «Sono particolarmente orgoglioso di questa nostra competizione cinematografica che dal 2007 è dedicata a film di produzione europea e incentrati su temi fondamentali per la nostra Unione: universalità dei valori europei, integrazione e tolleranza, difesa della diversità culturale. Assegnare il Premio LUX non è mai stato difficile come quest’anno. Le proposte in gara sono risultate davvero straordinarie, sia in termini di originalità che di attualità delle tematiche trattate. I film finalisti affrontano tre tematiche chiave per il futuro dell’Europa: i rischi legati ai nazionalismi estremi, l’urgenza di agire per preservare l’ambiente e la necessità di trovare risposte coerenti e coese alla questione migratoria. Diversi per genere e argomento, questi film hanno però un importante punto in comune: mostrano storie di donne forti e determinate a cambiare le cose. Vorrei ringraziare in nome del Parlamento europeo i registi e gli autori presenti, così come tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dei film e al successo di questa edizione del Premio LUX. Mostrandoci nuovi e personali punti di vista su questa nostra Europa – ha concluso Antonio Tajani -, portate un contributo importante al dibattito politico che quotidianamente si svolge in questa istituzione.»

“Woman at war” (Kona fer í stríð) del regista islandese Benedikt Erlingsson è allo stesso tempo un film politico, una saga femminista e una favola, che narra la storia di una donna, insegnante di musica, che vive una doppia vita da appassionata attivista ambientale. La protagonista vede le sue convinzioni politiche messe in discussione quando i suoi progetti di adozione di un bambino diventano realtà. 

Gli altri due film finalisti per il Premio LUX 2018 sono “L’altro lato di ogni cosa” di Mila Turajlic e Styx di Wolfgang Fischer (Germania/Austria) 

Mercoledì 14 novembre alle 15.00, a Strasburgo, si terrà una conferenza stampa con la vicepresidente del Parlamento europeo Evelyne Gebhardt (S&D, DE), la presidente della commissione per la cultura Petra Kammerevert (S&D, DE) e i registi dei tre film.

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Il presidente del Parlamento europeo ha inaugurato oggi un nuovo sito web che mostra in modo innovativo l’impatto positivo dell’UE sui suoi cittadini.

L’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro, pubblicato il mese scorso, ha rilevato che il 68% degli intervistati concorda sul fatto che il proprio Paese abbia tratto beneficio dall’adesione all’UE. Tuttavia, finora sono stati pochissimi i tentativi di elencare i vantaggi concreti dell’adesione all’UE per la gente comune. In vista delle elezioni europee del prossimo maggio, si spera che questo sito web riesca ad illustrare in che misura l’UE ha un impatto sulla nostra vita quotidiana.

l sito web interattivo e multilingue “Cosa fa l’Europa per me”, realizzato dal Servizio di ricerca del Parlamento europeo, contiene centinaia di articoli di una pagina e di facile lettura che forniscono esempi dell’impatto positivo che l’UE ha sulla vita dei cittadini. Gli utenti possono facilmente trovare informazioni specifiche su ciò che l’Europa fa per la loro regione, la loro professione o il loro passatempo preferito.

Inaugurando il sito oggi a Strasburgo, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha dichiarato: «Gli europei si chiedono cosa abbia fatto l’UE per loro: questo nuovo sito del Parlamento europeo fornisce risposte chiare e comprensibili. Sarà uno strumento prezioso per avvicinare l’Europa ai cittadini».

Il sito mette a disposizione circa 1.800 articoli di una pagina per una lettura semplice, la condivisione o il riutilizzo come pagine web, o come file PDF. Gli articoli sono suddivisi in due sezioni principali. La prima, “Nella mia regione”, consente agli utenti e alle loro famiglie di selezionare il luogo in cui vivono o lavorano. Come è presente l’Europa nelle nostre città e regioni? Tale sezione comprende oltre 1.400 località in ogni parte dell’Unione europea.

Tra gli esempi troviamo il progetto Giovanisì, realizzato in Toscana con l’aiuto dell’UE, che ha sostenuto oltre 230.000 giovani a diventare autonomi, promuovendo opportunità legate allo studio e alla formazione, il sostegno al loro inserimento nel mondo del lavoro e l’aiuto all’avvio di startup.

Si parla anche delle iniziative dell’UE in favore delle piccole e medie imprese: nelle Marche, ad esempio, il prestito d’onore, ha contribuito a creare 1.355 nuove imprese e 3.300 nuovi posti di lavoro negli ultimi dieci anni, anche grazie a fondi europei per un importo di quasi 8 milioni di euro.

In Puglia, il mercato interno dell’UE, con circa 500 milioni di consumatori, offre alle produzioni regionali la possibilità di ampliare il mercato. L’UE rappresenta il mercato di sbocco per oltre il 60% dei prodotti manifatturieri e per ben il 70% dei prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca pugliesi.

La seconda sezione del sito, “Nella mia vita”, permette a ogni utente di scegliere tra 400 articoli che toccano gli aspetti importanti per i cittadini europei. Ad esempio, in che modo l’UE ha un impatto su famiglie, assistenza sanitaria, hobby, viaggi, sicurezza, scelte dei consumatori e diritti sociali? In che modo l’UE sostiene le persone nella loro vita professionale in decine di lavori, dagli apicoltori, agli autisti di autobus e ai produttori di birra? Che cosa fa l’UE per coloro che amano hobby come lo sport, la musica o la tv? Per questa sezione è disponibile anche una serie di podcast in un numero crescente di lingue.

Gli articoli forniscono un’istantanea dell’operato dell’UE per i suoi cittadini – basata su esempi interessanti, con link a informazioni ulteriori – piuttosto che cercare di elencare tutto ciò che l’UE ha fatto negli anni.

Tali articoli saranno integrati, in una terza sezione del sito, nello specifico da documenti informativi più esaustivi sulle politiche dell’UE. Questa sezione illustrerà alcuni dei risultati dell’attuale legislatura e le prospettive per il futuro, con particolare attenzione alle preoccupazioni e alle aspettative dell’opinione pubblica e dei cittadini in merito all’azione dell’UE.

 

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Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, parteciperà domani e domenica (10-11 novembre) alle celebrazioni organizzate dal governo francese, a Parigi, in occasione del centenario (1918-2018) della firma dell’Armistizio che pose fine al primo conflitto mondiale.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, riceverà Antonio Tajani domani sera al Musée d’Orsay, dove si terrà una cena ufficiale con cinquanta capi di Stato e di governo, nonché degli alti rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali.

Domenica mattina (11 novembre), al termine di un incontro all’Eliseo, Antonio Tajani prenderà parte alle 11.00 alla solenne cerimonia militare all’Arco di Trionfo, insieme alle delegazioni dei capi di Stato e di governo, in memoria dei caduti della “Grande guerra”.

Nel pomeriggio, Antonio Tajani interverrà al Forum della Pace, in programma a partire dalle 15.30 alla Grande Halle de la Villette.

A conclusione dei lavori, Antonio Tajani depositerà presso il Fondo librario della Biblioteca della Pace – insieme agli altri leader – un libro di sua scelta, preso a simbolo del primo conflitto mondiale. Antonio Tajani ha scelto di donare “La guerra dei nostri nonni (1915-1918): storie di uomini, donne, famiglie” scritto da Aldo Cazzullo, giornalista del “Corriere della Sera”.