29 April, 2024
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L’obiettivo è quello di approfondire i temi principali della chirurgia protesica dell’anca, oltre che dare anche ai chirurghi più giovani e agli specializzandi l’opportunità di focalizzare le problematiche, ampliare e approfondire le conoscenze, migliorare il processo decisionale e le competenze chirurgiche. È questo quanto si prefigge il convegno, dal titolo “La Chirurgia protesica dell’anca: fra tribologia, design e superfici”, organizzato dall’unità operativa complessa di Clinica Ortopedica dell’Aou di Sassari diretta dal professor Carlo Doria. L’evento formativo è in programma il 16 e 17 maggio all’Hotel Cala di Volpe a Porto Cervo.

Cinque le sessioni di lavoro previste al convegno: due il 16 maggio e tre venerdì 17 maggio. Nella prima giornata, inoltre, al termine delle due sessioni sono in programma due letture magistrali, la prima del professore Paolo Tranquilli Leali dal titolo “«Panta Rei…..» Tribologia e protesi articolari: riflessioni sul divenire”; le seconda invece del professor Paolo Savona dal titolo “Algoritmi ed alchimie dell’Economia globale.»

«La chirurgia protesica dell’ancaspiega Carlo Doria permette di intervenire nei casi più avanzati di degenerazione dell’articolazione per i quali sono controindicati oppure non hanno avuto successo i trattamenti conservativi. Nella sua forma corrente, la sostituzione totale dell’anca è una delle operazioni di maggior successo della moderna chirurgia ortopedica poiché consente ai pazienti, affetti da patologie invalidanti, di migliorare la qualità di vita ripristinando la funzionalità articolare e abolendo la sintomatologia dolorosa.»

Una branca, quella della chirurgia protesica dell’anca, che necessità di un lungo apprendimento. «Ecco perché l’apertura dell’evento ai giovani chirurghi e agli specializzandispiega il docentecosì che approfondiscano le conoscenze sugli impianti, sul patrimonio osseo e sull’anatomia del sito chirurgico per garantire il miglior risultato clinico e la più lunga sopravvivenza dell’impianto».

Il corso è riservato a medici specialisti in Medicina Fisica e Riabilitazione, Medicina dello Sport, Ortopedia e Traumatologia nonché ai dottori in Fisioterapia e Scienze Infermieristiche.

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Un intervento chirurgico per una frattura del collo del femore: potrebbe essere una routine all’interno del presidio ospedaliero di Sassari, una operazione come tante. Quella realizzata domenica mattina, però, porta in sé un elemento di eccezionalità perché effettuata su una paziente di 108 anni. A realizzarla è stata l’equipe della struttura di Clinica Ortopedica del plesso di viale San Pietro, diretta dal professor Carlo Doria.

Un’operazione delicata che ha visto i chirurghi sassaresi impegnati in sala operatoria per circa un’ora. «La signoraspiega Carlo Doria è arrivata nel nostro reparto sabato sera, dopo un infortunio domestico e domenica mattina è stata subito operata. Siamo intervenuti rispettando le linee guida in quel periodo di tempo, detto anche “golden hour”, che va dall’evento traumatico fino alle 48 ore successive, durante il quale vi è la più alta probabilità che un immediato trattamento chirurgico possa evitare complicanze anche gravi».

Alla paziente è stata impiantata una endoprotesi biarticolare. «L’abbiamo già fatta alzareriprende il chirurgo dell’Aou di Sassari e l’obiettivo è quello di consentirle un rientro a casa già da questo fine settimana. Abbiamo richiesto, inoltre, anche le analisi di un campione cartilagineo della testa del femore, che non presentava segni di artrosi. Una condizione che ci fa capire come i nostri centenari rappresentino un vero e proprio patrimonio per la Sardegna», conclude.

Che l’attività di traumatologia sia rilevante per l’Aou di Sassari è chiaro dai dati che contraddistinguono l’attività della struttura di Ortopedia e Traumatologia del Santissima Annunziata diretta dal dottor Franco Cudoni. Dai dati Agenas dello scorso anno sono oltre 300 gli interventi per fratture del collo del femore e la struttura del Santissima Annunziata è la prima in Sardegna per questo tipo di operazioni.

Dai dati forniti dall’unità operativa al sesto piano dell’ospedale di via De Nicola, si tratta di interventi effettuati su pazienti over 65, tra i quali figurano anche diversi casi di pazienti centenari.

Grazie agli interventi chirurgici per fratture di gambe, bacino, chirurgia della mano, artroscopia (oltre 80 nel 2018) e protesica (oltre 120 nel 2018), l’Ortopedia e Traumatologia del Santissima Annunziata è il reparto di riferimento per la traumatologia nel Nord Sardegna.

«Siamo orgogliosi di questi risultati – afferma Nicolò Orrù, direttore generale pro tempore dell’Aou di Sassari perché, nonostante le difficoltà che quotidianamente la nostra sanità affronta, la nostra azienda dimostra di essere in grado di gestire in maniera efficiente anche pazienti delicati. Una risposta che arriva grazie alla stretta sinergia e compartecipazione tra le due anime dell’Aou, quella ospedaliera e universitaria impegnati sempre sullo stesso fronte nell’interesse dei pazienti e con la giusta attenzione alla formazione dei nostri giovani medici del domani.»

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Il premio Oscar Roberto Benigni è ricoverato nel reparto di Clinica Ortopedica dell’Aou di Sassari, da dove a breve potrà essere dimesso.

L’attore è arrivato al pronto soccorso ieri sera.

Questa mattina la direzione generale, con il direttore del reparto, il professore Carlo Doria e il responsabile del Dipartimento di urgenza Pierpaolo Terragni, ha fatto visita all’attore.

Il direttore generale che lo ha trovato in buone condizioni ha scambiato con lui alcune battute e ha fatto sapere che i sanitari pensano che le dimissioni potranno avvenire nel più breve tempo possibile.

Il comico e regista, assieme alla moglie Nicoletta Braschi, ha voluto ringraziare il personale medico ed infermieristico per le cure prestate.

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La chirurgia vertebrale moderna, attraverso nuove conoscenze e nuove tecnologie, sarà il tema portante del congresso nazionale della Società italiana di Chirurgia vertebrale e gruppo italiano scoliosi in programma a Cagliari, al centro congressi di viale Diaz, dal 10 al 12 maggio.

Tre giornate di confronto continuo tra specialisti del settore che condurranno i partecipanti, oltre 500 quelli previsti e 100 i relatori, a spaziare su argomenti quali le deformità vertebrali dell’adulto e le fratture da fragilità e che rappresentano i temi delle due sessioni principali del congresso.

L’appuntamento, negli obiettivi degli organizzatori – Carlo Doria direttore della Clinica di Ortopedia dell’Aou di Sassari e Pier Paolo Mura direttore unità operativa di Chirurgia Vertebrale e Centro scoliosi della Casa di cura polispecialistica Sant’Elena -, rappresenta un incontro sinergico fra due esperienze specialistiche, quelle ortopediche e neurochirurgiche, oltre che occasione di formazione dei medici specialisti attraverso la diffusione delle moderne tecniche di trattamento delle più comuni patologie vertebrali.

«La chirurgia vertebrale – spiegano gli organizzatori – è ormai una disciplina chirurgica autonoma con vastissimo campo di azione e con differenti basi fisiopatologiche, degenerative, infettive, oncologiche, post-traumatiche, deformità. Queste patologie rappresentano un importante problema anche da un punto di vista epidemiologico visto l’innalzarsi della vita media e le richieste funzionali sempre più pressanti anche dei “meno giovani”.»

Saranno affrontate in modo completo le possibilità di prevenzione, di diagnosi e di trattamento medico, conservativo e chirurgico. Una particolare attenzione sarà data alla riabilitazione e rieducazione quindi al moderno approccio diagnostico e terapeutico delle lesioni vertebrali da osteoporosi.

Tra i temi centrali, che rappresentano le problematiche importanti da discutere, ci saranno anche lo studio preoperatorio, la condotta intraoperatoria, i risultati a breve medio e lungo termine, le possibili complicanze. Un occhio di riguardo sarà dato ad argomenti quali il rapporto medico-paziente, l’approccio, l’informazione da dare, la condivisione della scelta terapeutica.

Sono previste infine cinque sessioni “super” specialistiche dedicate alla radiologia interventistica, alla terapia del dolore, alla riabilitazione, alle biotecnologie in chirurgia spinale, e una interamente dedicata agli infermieri e agli strumentisti di sala operatoria.

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“Principi, indicazioni e tecniche della viscosupplementazione nelle patologie osteoarticolari” saranno i temi che verranno trattati nel corso di aggiornamento in programma sabato 7 aprile nell’aula C del complesso biologico dell’Università di Sassari.

Il corso, con inizio alle ore 8,30, è organizzato dall’unità operativa complessa della Clinica ortopedica dell’Aou di Sassari, diretta dal professore Carlo Doria.

L’appuntamento rappresenta anche un’occasione di confronto tra gli specialisti che parleranno di cartilagine, di lesioni traumatiche muscolari e tendinee e ancora di artrosi, del ruolo dell’acido ialuronico e della terapia infiltrativa nel percorso riabilitativo del paziente con patologia osteo-articolare. Spazio quindi alle tecniche di imaging e al ruolo dell’ecografia e alle tecniche infiltrative.

L’evento formativo è aperto ai medici di base e specialisti di ortopedia, reumatologia, fisiatria, nonché agli infermieri e fisioterapisti.