29 April, 2024
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Si è concluso con una fumata bianca, questa mattina, l’incontro tra il comune di Carbonia (rappresentato dal sindaco Paola Massidda, l’assessore dello Sport Valerio Piria, ed il responsabile dell’Ufficio tecnico, l’ing. Giampaolo Porcedda) e la dirigenza del Carbonia Calcio (rappresentata dal presidente Antonio Desogus e dai vicepresidenti Geppo Contu e Checco Fele), convocato per l’esame delle problematiche legate all’utilizzo dello stadio Comunale “Carlo Zoboli” da parte della società biancoblu. I problemi emersi nei giorni scorsi che avevano creato tante preoccupazioni anche tra i tifosi, sono stati superati, grazie alla grande disponibilità dimostrata dall’Amministrazione comunale e le chiavi dello stadio Comunale sono state “riconsegnate” al Carbonia calcio che potrà così iniziare già domani la preparazione della prima squadra. Tutti i giocatori oggi sono stati sottoposti alle visite mediche e sono stati convocati dal tecnico Andrea Marongiu per domani pomeriggio, alle 16.30.

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L’associazione sportivo culturale “I Briganti” lancia un appello all’Amministrazione comunale di Carbonia per la disponibilità dello Stadio Comunale per il nuovo campionato di Promozione.

«In data odierna 21/08/2017 verifichiamo che la gloriosa squadra della nostra città, ad oggi, non ha ancora a disposizione la sua casa, cioè lo stadio comunale Carlo Zoboli – scrivono i Briganti in una nota -. Dopo aver convinto degli imprenditori ad acquisire questa società ci ritroviamo con un Comune che ancora non ha dato la disponibilità della struttura. Ricordiamo che il Carbonia calcio è una realtà che ha sempre dato lustro alla città, che forse allo stato attuale è l’unico punto di aggregazione tra i cittadini e centinaia di ragazzi sono accolti all’interno dello stadio dove possono giocare a pallone e crescere secondo i principi dello sport e del gruppo.»
«Chiediamo pubblicamente all’assessore dello Sport e al sindaco Paola Massidda – aggiungono i Briganti – le motivazioni di tale ritardo, visto che le squadre debbono iniziare ad allenarsi in vista della stagione sportiva. Aggiungiamo che il ritardo non è giustificabile per due porte antipanico e quattro estintori… Quindi vorremmo sapere la verità…»
«Ci riserviamo di fare manifestazioni che sensibilizzino in tal senso già da subito – concludono i Briganti -. Attendiamo risposta solerte.»

Questo pomeriggio, intanto, i Briganti si sono riuniti in Piazza Roma, a Carbonia, per esaminare la situazione ed hanno appreso che domani mattina, alle 9.30, l’Amministrazione comunale e la dirigenza del Carbonia Calcio effettueranno un sopralluogo al campo di Is Gannaus e al campo polivalente di Via Balilla, per verificare le condizioni delle due strutture che dovrebbero essere utilizzate dalla società biancoblu per lo svolgimento delle attività delle varie categorie. Nel corso dell’incontro, evidentemente, si parlerà anche delle condizioni dello stadio Comunale “Carlo Zoboli”.

Vediamo ora un breve intervento del parroco della chiesa di San Ponziano, Amilcare Gambella, e di Damiano Basciu, leader dei Briganti.

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Circa 60 bambini e ragazzi si sono presentati allo stadio “Carlo Zoboli” di Carbonia per partecipare al master organizzato da Salvatore Unali e Salvatore Carta dell’Accademia del portiere-Scuola di portieri di Calcio AIAP di Bacu Abis, con il patrocinio dell’assessorato dello Sport del comune di Carbonia.

Gli aspiranti portieri sono stati seguiti da tecnici professionisti come Daniele Guiotto, preparatore dei portieri della Primavera dell’Hellas Verona, il prof. Gianfranco Randazzo, preparatore dei portieri della Primavera del Torino Calcio, il prof. Carmelo Lovecchio, preparatore dei portieri del settore giovanile del Perugia e direttore della sezione AIAP.

I ragazzi, di diverse fasce di età (fino ai 18-19 anni), hanno svolto gli allenamenti sotto la guida di personale qualificato, con l’obiettivo di affinare la tecnica di base, in particolare i tuffi, la doppia parata, le uscite alte e basse, la gestione podalica e della difesa.

Il master si protrarrà fino alla giornata di domani allo Stadio Carlo Zoboli di Carbonia, «messo in sicurezza e reso agibile in tempo record dal comune di Carbonia, proprio per garantire il regolare svolgimento di questo evento», ha spiegato il sindaco Paola Massidda.

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore dello Sport del comune di Carbonia, Valerio Piria, che ha sottolineato «l’importanza di questo evento, in grado di consolidare il valore dello sport come fattore di aggregazione e integrazione sociale».

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E’ iniziato stamane, allo stadio “Carlo Zoboli” di Carbonia, lo stage organizzato dalla Scuola di portieri di calcio AIAP, con il patrocinio dell’assessorato dello Sport del comune di Carbonia e del Carbonia Calcio.
L’obiettivo degli organizzatori è quello di approfondire e perfezionare la tecnica di base, migliorare l’aspetto coordinativo mediante allenamenti specifici proposti dalla straordinaria partecipazione di tecnici professionisti quali: Daniele Guiotto, preparatore portieri del settore giovanile del Verona; Gianfranco Randazzo, preparatore dei portieri della Primavera del Torino; il professor Carmelo Lovecchio, preparatore dei portieri del settore giovanile di Perugia e direttore della sezione AIAP, per il campionato 2016/2017, tutti qualificati FIGC e della Scuola AIAP (Associazione Italiana Allenatori Portieri).
Oggi, primo giorno dello stage, gli allievi saranno divisi in fasce d’età al fine di formare gruppi di lavoro omogenei e rendere l’allenamento più efficace.
Le sedute di allenamento saranno di tipologie e temi differenti tra loro, ogni giorno si andrà ad allenare singolarmente un determinato aspetto fisico, tecnico e motorio.
Gli aspetti e le capacità allenate saranno:
– Tecnica di base
– Tuffo
– Doppia parata
– Uscite alte e basse
– Gestione podalica e della difesa
e molto altro ancora!

Programma summer stage Carbonia:
Lunedì 10 luglio
ore 09,30 raduno e consegna kit e assegnazione n° circuito
ore 10,00 presentazione dello Staff  AIAP
ore 10,30 inizio stage
ore 12,30 pausa pranzo

ore 17,00 ripresa stage
ore 19,30-20,00 fine allenamento
Martedì 11 luglio
ore 09,30 inizio stage
ore 10,00 allenamento in campo

ore 12,30 pausa pranzo
ore 17,00 ripresa stage
ore 19,00-20,00 fine allenamento

Nella prima e nella seconda giornata, ci sarà la gara con la macchina “Spara palloni”, con la premiazione al miglior portiere e consegna degli attestati e saluti.

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La formazione delle vecchie glorie della Nuorese ha vinto il “1° Memorial Emilio Fenu”, organizzata dall’associazione Vecchie Glorie del Carbonia allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. I verdeazzurri hanno superato le vecchie glorie biancoblu del Carbonia con il punteggio di 3 a 1, reti di Giovanni Deiana, Antonello Perra e Sergio Branca per la Nuorese, Alessandro Zaccolo per il Carbonia. Sul rendimento della squadra biancoblu hanno inciso alcune assenze, tra le quali quella di Floriano Congiu, presente ma non in condizione di scendere in campo per un’indisposizione fisica.

Al di là dell’aspetto tecnico, che pure ha offerto alcuni scampoli di bel gioco e qualche giocata della classe antica dei protagonisti di tanti campionati di serie D e serie C2, è stata una giornata di festa, nel ricordo di Emilio Fenu, tecnico e uomo stimatissimo sia a Carbonia, dove ha vissuto e trascorso lunga parte della sua carriera, sia a Nuoro, dove ha avuto un’esperienza alla guida della squadra barbaricina.

Emilio Fenu era nato a Decimoputzu il 20 dicembre 1924. Orfano di padre, nel 1939 giunse a Carbonia, dove si adattò a svolgere svariate attività lavorative. Aveva una grandissima passione per il calcio e nel 1940 l’allora allenatore del Carbonia Roberto Orani, lo tesserò per la società biancoblu. Dal ’43 al ’48, giocò in prima squadra i vari campionati regionali e uno nella serie C a girone unico. Il suo ruolo era quello di centravanti, ma nel suo destino c’era la panchina, nella veste di allenatore. Nel 1947 venne inserito come tecnico del settore giovanile del Carbonia, dove rimase sino al 59, vincendo ogni anno il campionato allievi o quello juniores.
Tra i giovani da lui “allevati” e arrivati in prima squadra, Ravot, Santoru, Putzolu, Corona, Podda. Nel 1956 acquisì il patentino da allenatore di terza categoria e di istruttore Nagc (giovani calciatori) (tra i suoi compagni di corso, c’era Manlio Scopigno). Nel 1958 venne promosso al grado superiore e poi a quello di prima categoria. Guidò la squadra mineraria nel campionato di serie C 1959/60, l’anno successivo in serie D, per molte stagioni allenò il Bosa, per passare poi al Sant’Antioco, alla Nuorese e al Guspini, fece da osservatore al Cagliari collaborando con Luisito Suarez. Si dedicò per diversi anni al settore giovanile nella veste di selezionatore e per alcune stagioni anche dei dilettanti e delle rappresentative locali dal 1947 al 1960, dispensando le sue conoscenze ai ragazzi del Gonnesa e della Sguotti. L’ultima sua apparizione su una panchina importante è stata quella con la Sguotti ai primi anni ’90, e concluse definitivamente la sua lunga carriera, tornando alle origini, al Rosmarino, con Giovanissimi ed Esordienti.

Educatore vero, Emilio Fenu metteva al primo posto il comportamento e l’educazione, prima ancora del gesto tecnico, nell’insegnamento del quale era unanimemente definito un maestro. Sino agli ultimi anni, mantenne il peso forma dei suoi 20 anni, stakanovista della preparazione atletica, percorreva chilometri nella pineta di Rosmarino e per le strade della città, era conosciuto e salutato da tutti, ormai non più di corsa ma ad un passo talmente veloce, da dare punti a parecchi giovani.

Emilio Fenu ha dato un esempio di quella che dovrebbe essere la vita di uno sportivo. Negli ultimi tempi la salute che cominciava a fare le bizze, essendo celibe e senza figli, lo convinse a ritirarsi nell’istituto per anziani di Iglesias, dove ogni tanto qualche suo ex allievo andava a trovarlo, sino alla sua scomparsa avvenuta il 5 settembre 2003.

Emilio Fenu è stato ricordato prima dell’inizio della partita, con un minuto di raccoglimento, e durante le premiazioni, svoltesi nel primo pomeriggio, al termine del pranzo, organizzato nel centro sportivo di Medadeddu.

Il presidente del Carbonia promosso in serie D nel 1978 e in C2 nel 1982, Elvio Verniani, ha premiato Pasquale Catte calciatore e presidente della Nuorese complessivamente per alcuni decenni e Gianni Mannai ha consegnato un trofeo a Paolo Demarcus, valoroso centrocampista della Nuorese e della Torres, oggi in campo nonostante la condizione fisica non lo sorregga come ai tempi in cui spesso dominava a centrocampo con un dinamismo, oltre che con qualità tecniche, fuori dal comune. Antonio Mura, infine, ha consegnato una targa e una coppa a Salvatore Picconi (fratello di Franco, mediano del Carbonia in C2), capitano delle vecchie glorie della Nuorese, per la vittoria nel “1° Memorial Emilio Fenu”.

Pubblichiamo un ricco album fotografico della giornata, con un’intervista a Pasquale Catte,

                                                                    

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L’associazione Vecchie Glorie del Carbonia ha organizzato la prima edizione del “Memorial Emilio Fenu”, che si terrà sabato 27 maggio, con inizio alle ore 11.00, allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia.  Scenderanno in campo le squadre delle vecchie glorie del Carbonia e della Nuorese.

Emilio Fenu era nato a Decimoputzu il 20 dicembre 1924. Orfano di padre, nel 1939 giunse a Carbonia, dove si adattò a svolgere svariate attività lavorative. Aveva una grandissima passione per il calcio e nel 1940 l’allora allenatore del Carbonia Roberto Orani, lo tesserò per la società biancoblu. Dal ’43 al ’48, giocò in prima squadra i vari campionati regionali e uno nella serie C a girone unico. Il suo ruolo era quello di centravanti, ma nel suo destino c’era la panchina, nella veste di allenatore. Nel 1947 venne inserito come tecnico del settore giovanile del Carbonia, dove rimase sino al 59, vincendo ogni anno il campionato allievi o quello juniores.
Tra i giovani da lui “allevati” e arrivati in prima squadra, Ravot, Santoru, Putzolu, Corona, Podda. Nel 1956 acquisì il patentino da allenatore di terza categoria e di istruttore Nagc (giovani calciatori) (tra i suoi compagni di corso, c’era Manlio Scopigno). Nel 1958 venne promosso al grado superiore e poi a quello di prima categoria. Guidò la squadra mineraria nel campionato di serie C 1959/60, l’anno successivo in serie D, per molte stagioni allenò il Bosa, per passare poi al Sant’Antioco, alla Nuorese e al Guspini, fece da osservatore al Cagliari collaborando con Luisito Suarez. Si dedicò per diversi anni al settore giovanile nella veste di selezionatore e per alcune stagioni anche dei dilettanti e delle rappresentative locali dal 1947 al 1960, dispensando le sue conoscenze ai ragazzi del Gonnesa e della Sguotti. L’ultima sua apparizione su una panchina importante è stata quella con la Sguotti ai primi anni ’90, e concluse definitivamente, tornando alle origini, al Rosmarino, seguendo Giovanissimi ed Esordienti.

Educatore vero, Emilio Fenu metteva al primo posto il comportamento e l’educazione, prima ancora del gesto tecnico, nell’insegnare il quale era unanimemente definito un maestro. Sino agli ultimi anni, mantenne il peso forma dei suoi 20 anni, stakanovista della preparazione atletica, percorreva chilometri nella pineta di Rosmarino e per le strade della città, era conosciuto e salutato da tutti, ormai non più di corsa ma ad un passo talmente veloce, da dare punti a parecchi giovani.

Emilio Fenu ha dato un esempio di quella che dovrebbe essere la vita di uno sportivo. Negli ultimi tempi la salute che cominciava a fare le bizze, essendo egli celibe e senza figli, lo convinse a ritirarsi nell’istituto per anziani di Iglesias, dove ogni tanto qualche suo ex allievo andava a trovarlo, sino alla sua scomparsa avvenuta il 5 settembre 2003.

Ha collaborato Antonello Pirotto

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Il Guspini Terralba si conferma la bestia nera del Carbonia, viola il Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia nella sfida del primo turno dei play-off della Coppa Primavera, con un goal realizzato da Michael Edgar Serpi a metà del primo tempo e continua a sognare il ripescaggio in Eccellenza. Beffardamente, il goal della vittoria della squadra di Sebastiano Pinna è arrivato con il Carbonia da 4 minuti in 10 uomini per un infortunio alla testa rimediato dal centrale difensivo Claudio Cogotti che si trovava a bordo campo per fermare la perdita di sangue, prima di tornare sul terreno di gioco.

La partita alla vigilia si presentava equilibrata ed il campo ha confermato le previsioni, con il risultato sempre in bilico fino al 93′, considerato che un pareggio, se fosse stato confermato dopo eventuali supplementari, avrebbe portato il Carbonia al turno successivo. Il forte vento di maestrale ha condizionato le due squadre forse ancor più della posta in palio, impedendole di esprimersi al meglio. Il Carbonia, probabilmente, oltre che dai precedenti negativi con gli ospiti, impostisi quest’anno tre volte su quattro tra campionato e Coppa Italia (e la quarta sfida, disputata al “Carlo Zoboli”, è terminata in parità, 2 a 2), è stato condizionato anche dalla possibilità di poter contare su due risultati su tre.

L’avvio di gara, con il maestrale che soffiava alle spalle dei giocatori del Carbonia, non ha offerto emozioni, la partita è parsa quasi bloccata, anche se è stato il Guspini Terralba a osare un po’ di più, fino a passare in vantaggio, con un pizzico di buonasorte. Claudio Cogotti, infatti, come già sottolineato, ha rimediato una forte botta alla testa ed una ferita con perdita di sangue, inevitabile l’uscita momentanea dal campo. I soccorsi si sono rivelati più lunghi del previsto, oltre quattro minuti, e proprio in questo lasso di tempo il Guspini ha trovato il goal del vantaggio, poi rivelatosi decisivo. L’azione si è sviluppata dalla sinistra, Daniele Bove è stato scavalcato dal pallone (l’unica volta, in una partita per lui eccezionale, con alcuni interventi prodigiosi nel finale che, con la squadra sbilanciata alla ricerca del goal del pareggio, avrebbero potuto rendere il passivo più pesante), si è creata una grande confusione, con un primo tentativo del centravanti William Tronu e, infine, un tocco beffardo di Michael Edgar Serpi (l’azione del goal ed i festeggiamenti successivi sono ampiamente documentati nel vasto album fotografico allegato).

Il Carbonia ha subito il colpo, ha cercato di riorganizzarsi e nel finale del tempo è riuscito a costruire due occasioni da goal importanti, trovando sulla prima la parte superiore della traversa dopo un tocco del portiere Filippo Uccheddu, poi una prodezza dello stesso estremo difensore, su una conclusione dalla media distanza.

Nella ripresa, contro vento, il Carbonia ha cercato di organizzare una reazione, manovrando soprattutto sulle fasce, ma ha fatto tanta fatica nel portare concrete insidie alla porta avversaria ed ha concesso in diverse occasioni, inevitabilmente, anche per le insidie del vento, il fianco ai contropiede avversari, neutralizzati sempre alla grande da Daniele Bove. Andrea Marongiu ha effettuato alcuni cambi, inserendo Alessandro Cosa e Andrea Iesu, con il passare dei minuti la partita è diventata molto nervosa e a farne le spese sono stati lo stesso tecnico biancoblu, allontanato per proteste, e Stefano Demontis, espulso per un fallo di reazione su Simeon Ezeadi, dal quale aveva subito un brutto fallo a centrocampo, non sanzionato dall’arbitro Giampaolo Scifo di Nuoro.

Rimasto in 10 uomini, negli ultimi 10 minuti e nei 3 di recupero, per il Carbonia tutto è diventato ancora più difficile ed al triplice fischio finale del direttore di gara a fare festa sono stati gli ospiti, seguiti a Carbonia da oltre un centinaio di tifosi, tra i circa 700 spettatori presenti in tribuna.

La stagione del Carbonia, dopo l’amara conclusione della partita odierna, non è ancora finita. Domenica prossima, infatti, affronterà in campo neutro, in partita unica, il Porto Rotondo, che nel play-off del girone B ha perso in casa con il Sorso 1903, con il punteggio di 2 a 0. In palio ci sarà il terzo posto della Coppa Primavera, dalla quale scaturirà la graduatoria per gli eventuali ripescaggi. Il primo e il secondo posto se lo contenderanno, sempre in partita unica in campo neutro, Guspini Terralba e Sorso 1930.

Nella partita di play-out del girone A, il Bari Sardo ha vinto 2 a 1 a Elmas, condannando la Frassinetti alla retrocessione; in quella del girone B è emerso un risultato identico a Luras, dove il Castelsardo ha superato 2 a 1 il Lauras, condannandolo alla retrocessione.

 

 

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E’ iniziato il conto alla rovescia per la prima sfida dei play-off della Coppa Primavera del campionato di Promozione regionale. Domenica pomeriggio, alle 16.00, lo stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia ospiterà la grande attesissima sfida tra il Carbonia e il Guspini Terralba, rispettivamente seconda e terza classificata del girone B al termine della stagione regolare, divise da un solo punto. I precedenti parlano a favore del Guspini Terralba che quest’anno ha vinto entrambi i confronti diretti in campionato senza subire goal (2 a 0 sia all’andata sia al ritorno) ed ha eliminato il Carbonia nei quarti di finale di Coppa Italia, vincendo la gara d’andata 1 a 0 sul proprio campo e pareggiando quella di ritorno al “Carlo Zoboli” 2 a 2.

Questo pomeriggio abbiamo intervistato il tecnico del Carbonia, Andrea Marongiu, al termine dell’allenamento della squadra al “Carlo Zoboli”.

 

 

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Il Carbonia torna da Oristano imbattuto e resta secondo in classifica con un punto di vantaggio sul Guspini Terralba, impostosi 4 a 3 a Bari Sardo, a 90 minuti dal termine della stagione regolare del girone A del campionato di Promozione regionale. Andrea Marongiu è stato costretto a schierare una formazione largamente rimaneggiata, contro un avversario assetato di punti per raggiungere la quota salvezza, ed il pareggio, raggiunto senza goal (è il primo della stagione), va salutato con soddisfazione, perché consente di giocarsi un’intera stagione al “Carlo Zoboli”, prima contro il Bari Sardo e in caso di vittoria, nel primo turno dei play-off della Coppa Primavera contro il Guspini Terralba.

La capolista Samassi, nonostante fosse già promossa, ha dimostrato di non essere ancora sazia di successi ed è andata a vincere con un largo punteggio a Seulo, 4 a 1, contro un avversario da diverse settimane in evidente calo di motivazioni, dopo un bel girone d’andata. Vittorie con tanti goal anche per il Siliqua di Vittorio Corsini, 5 a 1 al Selargius, balzato al quarto posto in classifica (risultato inimmaginabile dopo il disastroso avvio di stagione), per il Sant’Elena che ha superato la già retrocessa Monteponi per 3 a 0, e per il pericolante Quartu 2000, corsaro a Carloforte con il punteggio di 3 a 1. Pari, ugualmente con tanti goal, tra Villacidrese (oggi matematicamente retrocessa) e Frassinetti Elmas, e tra Arbus e San Marco, partite conclusesi entrambe con il punteggio di 2 a 2. 33 i goal complessivi, alla media di oltre 4 a partita, nonostante Tharros-Carbonia sia rimasta fuori dalla girandola di goal.

Promosso il Samassi, retrocesse Monteponi e Villacidrese, restano aperti i giochi per i play-off (già qualificate Carbonia e Guspini Terralba, domenica prossima le partite Carbonia-Bari Sardo e Guspini Terralba-Arbus decideranno chi sarà seconda e chi terza e quindi chi avrà il vantaggio del fattore campo e la possibilità di andare avanti anche in caso di pareggio al termine di eventuali tempi supplementari) e quelli per la salvezza diretta e i play-out che vedono coinvolte ben quattro squadre: Tharros 36 punti, Frassinetti Elmas e Quartu 2000 33, Bari Sardo 31. Si salveranno in due, le altre due si giocheranno la salvezza nel confronto diretto in partita unica sul campo della squadra 13ª classificata. Il programma prevede le seguenti partite: Quartu 2000-Tharros, Frassinetti Elmas-Capoterra e Carbonia-Bari Sardo.

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Il Carbonia va. Superando di misura il Sant’Elena Quartu al “Carlo Zoboli” con un pirotecnico 4 a 3, la squadra di Andrea Marongiu ha conservato 3 punti di vantaggio sul Guspini Terralba che, da parte sua, ha travolto per 4 a 0 il Seulo 2010, a due giornate dalla conclusione della stagione regolare. Al Carbonia, per mantenere questa posizione di privilegio in vista del primo turno dei play-off promozione, previsto in partita unica, che gli consentirebbe di affrontare in casa il Guspini Terralba, sarà sufficiente mettere insieme 4 punti nelle ultime 2 partite, a Oristano con la Tharros e in casa con il Bari Sardo. Il Guspini Terralba domenica prossima giocherà sul campo del Bari Sardo e chiuderà in casa con l’Arbus.

La partita odierna con il Sant’Elena non è stata facile. Passato in vantaggio in apertura con un grande goal di Marco Foddi, il Carbonia ha subito il pari sugli sviluppi di un calcio d’angolo, autore Gabriele Farris. Ancora una manciata di minuti ed i biancoblu hanno trovato il goal del nuovo vantaggio che è stato però annullato per un fallo di mano molto contestato, tanto contestato da portare all’espulsione di Daniele Contu per proteste.

Con un uomo in meno ancora prima della metà del primo tempo, la strada verso la vittoria si è complicata ma la squadra ha reagito con grande orgoglio, riuscendo a riportarsi in vantaggio alla mezz’ora con un bel colpo di testa di Momo Cosa. Nuovo pareggio quartese sul finire del tempo, ancora con Gabriele Farris.

Le emozioni sono proseguite nel secondo tempo. Il Carbonia s’è portato in vantaggio per la terza volta su calcio di rigore, procurato da Momo Cosa e realizzato da Nicola Serra, al suo primo goal stagionale. E alla mezz’ora il vantaggio è cresciuto sul 4 a 2, con un goal di Fabio Cuccheddu. Il 4 a 3 finale porta la firma di Gabriele Farris, autore di una tripletta.

Il Samassi ha festeggiato la matematica promozione in Eccellenza con un clamoroso punteggio di 7 a 3 sul campo dell’ormai demotivata San Marco. Resta aperta, invece, la lotta per la salvezza. Già retrocessa la Monteponi, sconfitta anche oggi in casa per 4 a 2 dal Siliqua, quasi retrocessa la Villacidrese (nonostante la vittoria interna sul Carloforte per 1 a 0, ha un ritardo di 6 punti dalla terz’ultima posizione che qualifica al play-out, a due giornate dalla conclusione della stagione regolare), tre squadre sono racchiuse in due soli punti: Frassinetti Elmas 32, Bari Sardo 31, Quartu 2000 30. La Frassinetti ha superato di misura nello scontro diretto il Bari Sardo per 1 a 0, scavalcandolo in classifica, mentre il Quartu 2000 ha regolato l’Arbus per 2 a 0. Il Selargius, infine, ha battuto la Tharros per 1 a 0, tenendo ferma la squadra oristanese a quota 35 punti e quindi non ancora al sicuro, considerato che domenica prossima ospiterà il lanciatissimo Carbonia e chiuderà sul campo sul campo del Quartu 2000.