15 December, 2025
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I libretti di piccolo formato sono realizzati artigianalmente e riflettono gli incontri dell’editore con intellettuali e artisti del panorama italiano

Ogni libro nasce come una piccola opera artistica: brevi testi stampati su pregiata carta tedesca, in tiratura limitatissima. E’ una storia da cui trasuda arte e poesia quella della Pulcinoelefante, casa editrice fondata nel 1982 a Osnago (in Brianza) da Alberto Casiraghy, artista, editore e aforista.

Parte delle sue meraviglie è ora visitabile a Carloforte dove, per celebrare il decennale dell’Isola dei libri, rassegna letteraria tra arte e caruggi organizzata dall’associazione culturale Saphyrina, l’artista ed editore ha voluto portare una sua mostra: Alberto Casiraghy, l’Arte dell’incontro.

Curata da Oriana Bassani, l’esposizione propone una trentina di libretti della Pulcinoelefante, così chiamata per indicare il suo proprietario che è allo stesso tempo il più piccolo editore italiano, ma anche il più illustre tra i giganti. Pubblicazioni che si distinguono per la stampa manuale su macchina piana Nebiolo e l’uso degli antichi caratteri mobili di piombo, con preferenza per i Bodoni e Garamond. I libretti stampati e poi cuciti a mano sono quasi sempre il frutto dei numerosi incontri di Casiraghy con i massimi esponenti della letteratura e dell’arte a lui contemporanei, e spesso contengono illustrazioni degli stessi artisti. Al 2023 il catalogo della Pulcinoelefante contava 11mila titoli per circa settemila autori. Nel 2019 il comune di Milano ne ha acquisito l’archivio.

Scrive Oriana Bassani nel testo di introduzione a questa esposizione: “La piccola mostra di Carloforte vuole proporre un assaggio del vasto catalogo di Casiraghy, formato da più di undicimila libri stampati e composti a mano con tutta la sua sapienzale operosità e il suo magico e poliedrico mondo espressivo fatto di acquerelli, grafiche e aforismi. Un mondo poetico, surrealista, a tratti dadaista, quello di Alberto che con i suoi aforismi fa aprire occhi e cuore sul mondo”

Tra i libriccini esposti si trovano quelli del poeta Sebastiano Vassalli, di Oliviero Ponte Di Pino, della poetessa Curzia Ferrari con un testo dedicato a Puccini, del poeta Guido Oldani e di Benedetta Centovalli. C’è spazio anche per due fotografi: Marcello Mencarini, con un interessante omaggio a Italo Calvino, e Leonardo Cendamo che omaggia i colleghi Francesco Grazioli e Oliviero Toscani. In questa affascinante galleria non poteva mancare neppure il libretto realizzato da Casiraghy apposta per L’Isola dei libri. Ad arricchire la mostra sono gli aforismi dell’artista che, lungo il suo percorso, ha incrociato anche Alda Merini (con lei l’amicizia fu fortissima), Bruno Munari, Guido Ceronetti, Maurizio Cattelan sino a Franco Loi, Mario Luzi, Giorgio Manganelli, Fernanda Pivano.

“Alberto Casiraghy, l’arte dell’incontro” è visitabile sino all’8 agosto dal martedì al giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00, il venerdì dalle 9.00 alle 13.00, sabato e domenica, invece, dalle 20.00 alle 22.00.

Cominciata il 19 luglio con un incontro con lo scrittore Roberto Mandracchia, L’isola dei libri prosegue sino al 4 agosto con altri autori: Claudia Lanteri, Giampaolo Simi, Matteo Porru, Cristina Bellemo. Ad Alberto Casiraghy sarà dedicata anche la serata di mercoledì 30 luglio quando, sempre nell’Exme sarà proiettato Il fiume ha sempre ragione (Italia- Svizzera, 2016, 72’), documentario di Silvio Soldini che ripercorre due storie legate al mondo del libro: quella di Josef Weiss, tipografo e rilegatore svizzero, e quella di Alberto Casiraghi, aforista e fondatore della casa editrice Pulcinoelefante. Un film dove la manualità e la tipografia vengono esaltate come forme d’arte, e riportano all’essenzialità delle parole e dei pensieri.

 L’Isola dei libri è patrocinata dal comune di Carloforte ed è sostenuta da Biblioteca comunale di Carloforte e numerosi sponsor privati.

Info: 333 2872796 (solo Whatsapp) e Facebook (Associazione culturale Saphyrina).

 

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E’ positivo il bilancio della VII edizione di Bimbi a Bordo, festa della letteratura per ragazzi, svoltasi a Guspini dal 29 agosto al 1 settembre 2019. Crescono i partecipanti: circa 1.000 persone iscritte ai laboratori, quasi 400 partecipanti ai corsi docenti e tantissimi spettatori.  

Un continuo via vai di emozioni, coinvolgimento, partecipazione e gioia hanno abitato Case a Corte e tutti gli spazi del festival, organizzato dall’Associazione Incoro con la direzione scientifica di Mara Durante, grazie al finanziamento dell’assessorato regionale alla Cultura.

Quest’anno una menzione particolare la merita l’Associazione organizzatrice; malgrado la pioggia le attività si sono svolte regolarmente nei 300 mq coperti allestiti per l’occasione, in grado di ospitare migliaia di persone. Questi spazi hanno garantito la realizzazione dell’intero programma integrandosi perfettamente con le location già previste, conservando il fascino che hanno sempre regalato le Case a Corte.

L’afflusso è stato altissimo sin dall’anteprima di giovedì, in piazza Sa Mitza Santa Maria, con la proiezione del film d’animazione “Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento”, a cura del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano. Tantissimi bambini, ma anche molti adulti, sono rimasti incantati dallo stupendo incontro tra il mondo degli gnomi e quello degli esseri umani. Il venerdì è stata la volta dell’inaugurazione, dove Matteo Razzini, a bordo di una Cinquecento del “500 club Guspini”, ha condotto gli ospiti del festival per le vie del paese preceduti dalla Big River Marching Band. Una presentazione fuori degli schemi che ha saputo coinvolgere tutti i partecipanti. Il sabato e la domenica son stati un susseguirsi di incontri, laboratori, lezioni per la formazione docenti, presentazioni di libri, mostre di illustrazione, i Cortometraggi dal Mondo in collaborazione con Skepto International Film Festival  “Get lost and find your way” e tanto altro.

Tutti gli ospiti e tutte le ospiti sono stati a completa disposizione del pubblico, non limitandosi esclusivamente agli eventi che li vedevano coinvolti,  ma partecipando a tutte le attività in programma. E così i presenti hanno avuto la possibilità di incontrare Marco Somà, Nuccio Ordine, Bimba Landman, Riccardo Francaviglia e Margherita Sgarlata, Isabella Labate, Teresa Porcella, Otto Gabos, Cristina Bellemo, Paola Barbato, Antonio Lucchi, Davide Morosinotto, Roberta Balestrucci, Gabriele Pino, Alessandra Berardi Arrigoni, Andrea Pau, Luca Tortolini, Elisa Mazzoli, Pino Pace, Sergio Olivotti, Flavio Sorrentino, Marina Guglielmi e tanti altri ancora.

Ancora una volta il Festival BaB è riuscito a dimostrare come la cultura in generale, e la lettura in particolare, siano il terreno fertile dove far incontrare e crescere generazioni diverse, che danno e ricevono senza nessuna contropartita ma mettendosi a disposizione l’uno dell’altro.

La festa Bimbi a Bordo è stata una vera e propria prateria lasciata in mano a cacciatori di orizzonti e cercatori di libertà.