26 April, 2024
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La Procura della Repubblica di Cagliari ha aperto un’inchiesta per epidemia colposa dopo la messa in onda del servizio della trasmissione Report sull’apertura delle discoteche disposta la scorsa estate in Sardegna che avrebbe favorito la diffusione del Coronavirus. Finalità dell’indagine dei magistrati, è accertare se la Regione Sardegna abbia disposto l’apertura delle discoteche nonostante fosse a conoscenza dei rischi.

La procuratrice Maria Alessandra Pelagatti – riporta una nota dell’Ansa – ha affidato l’indagine all’aggiunto Paolo De Angelis, che guida il gruppo specializzato in colpe mediche composto dai sostituti Guido Pani, Daniele Caria e Diana Lecca. L’obiettivo verrà concentrato sul parere del Comitato tecnico scientifico che risulta allegato alla decisione del governatore Solinas ma che i consiglieri regionali intervistati dal programma di Rai 3, hanno dichiarato di non aver visto.

Anche la Procura di Tempio Pausania ha puntato l’obiettivo sulla vicenda e potrebbe aprire una seconda indagine.

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Nei giorni scorsi, gli uomini delle stazioni forestali di San Nicolò Gerrei, Isili, Escalaplano e Barumini e del Nucleo Investigativo di Cagliari hanno proceduto su delega della Procura della Repubblica a effettuare una serie di perquisizioni a carico di pregiudicati nei cmuni di Ballao e Silius.

Le perquisizioni su delega dei P.M. dr. Daniele Caria e dr. Nicola Giua Marassi, sono state effettuate nei territori di Ballao Silius e hanno consentito il recupero di legna rubata, nonché di attrezzi da caccia non consentiti, nello specifico reti da uccellagione e tagliole per la cattura di lepri e conigli.

L’attività investigativa ha condotto alla denuncia a piede libero di M.S. di Silius e di M.C. di Ballao: entrambi dovranno rispondere del reato di furto aggravato in danno dei comuni di Silius e Ballao.

Le attività si inquadrano in una capillare attività di contrasto ai furti e danneggiamenti in danno dei patrimoni boschivi e naturalistici degli Enti pubblici, settori nei quali le donne e gli uomini del Corpo Forestale oppongono un severo contrasto alla razzia del patrimonio boschivo, che in maniera silente causa danni ingentissimi al patrimonio ambientale e alle casse dei Comuni. Per contro, gli Enti proprietari sono impegnati a promuovere una gestione ecosostenibile del patrimonio forestale, col supporto tecnico dello stesso Corpo.

Nel medesimo contesto territoriale e precisamente nell’ambito del comune di Orroli, gli uomini delle Stazioni forestali di Escalaplano, Isili e San Nicolò Gerrei hanno recentemente eseguito su delega del PM dr. Alessandro Pili un’altra serie di perquisizioni che hanno consentito il recupero di armi clandestine e la denuncia a piede libero di PG, un sessantottenne di Orroli. Anche in questo campo il CFVA sta profondendo particolare impegno nel contrasto di un fenomeno, quello del traffico di armi clandestine spesso utilizzate in attività di bracconaggio ma anche in ulteriori attività criminose.