26 April, 2024
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Nessun Comune è uguale a un altro, e in tempi di crisi e virus questo appare ancora più evidente. A Seulo, comunità nota per i suoi numerosi centenari e una indiscussa longevità della popolazione, ci si è organizzati per affrontare l’emergenza Covid-19 in base alle esigenze della comunità, insieme a una forte solidarietà che è alla base dei legami sociali e umani. Andando forse anche oltre le restrizioni del Governo nazionale, tutto sembra per ora funzionare nel migliore dei modi con la chiusura totale dei negozi, generi alimentari e farmaci ordinati e obbligatoriamente recapitati a domicilio, sconto sulla spesa per tutti, distribuzione buoni d’acquisto e pc per la didattica a distanza dei più piccoli. Non mancano i volontari e le sarte per la produzione di mascherine.

«Stiamo trattando questa emergenza sanitaria come fosse un incendio boschivo ha detto il sindaco di Seulo Enrico Murgia – ovvero cerchiamo in primis di prevenire e poi di provare ad anticipare le problematiche dovute a un incremento di criticità, organizzando una risposta coordinata, proporzionale ed efficace. Voglio per questo ringraziare come sindaco, a nome di tutta la comunità di Seulo, le persone che con lavoro e passione ci stanno consentendo di dare risposte efficaci alla lotta contro il virus. Il Centro Operativo Comunale, riunitosi per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, ha da subito considerato di fondamentale importanza l’utilizzo delle mascherine, ma ovviamente la difficoltà è stata quella di reperirle. Così si è pensato di mettere in moto la macchina del volontariato.»

I volontari delle mascherine e della spesa. Il comune di Seulo ha e avrà le sue mascherine grazie alle due imprese tessili (Tesca 2000 e Su Tessingiu) e all’opera di tante seulesi che si sono messe a cucire per proteggere il proprio paese.

«Le mascherine verranno distribuite dal gruppo dei volontari che si occupano della spesa – ha proseguito il sindaco – ed ogni famiglia avrà due mascherine. Voglio sottolineare inoltre che per motivi di sicurezza da noi in paese è stato chiuso tutto, anche i negozi di alimentari e le farmacie. La spesa viene portata obbligatoriamente a domicilio, grazie al prezioso aiuto – lo ripeto – dei volontari.

E’ infatti possibile acquistare attraverso un ordine telefonico o per messaggio al negoziante di fiducia: il tutto viene poi recapitato gratuitamente. La consegna della merce sarà effettuata da corrieri volontari opportunamente formati e dotati dei presidi di sicurezza necessari allo scopo. Questo evita che il titolare del negozio sia esposto al contatto con il pubblico in uno spazio ristretto, elimina le file fuori dalle botteghe, e assembramenti anche involontari per gli acquisti.

I generi di prima necessità stanno ovviamente aumentando di prezzo, per evitare di incidere ulteriormente sulle tasche della comunità ci stiamo organizzando attraverso due linee d’azione: la prima è velocizzare la distribuzione dei buoni spesa messi in campo dal Governo/Protezione Civile, la seconda è una misura esclusivamente comunale dai contenuti innovativi, ovvero generare uno sconto sui beni di prima necessità aperto a tutta la popolazione presente in questo momento a Seulo (per un principio di solidarietà usufruiranno dello sconto sia i residenti, i seulesi non residenti, e anche chi per vari motivi si trovasse in quel momento a Seulo).»

La chiusura dei negozi consente inoltre all’Amministrazione di ricostruire più facilmente gli spostamenti ed i possibili contatti delle eventuali persone risultate infette da Covid-19, aspetto di fondamentale importanza per contenere facilmente l’infezione.

Scuola, nuovi pc per i bambini e la didattica on line. «Occorre prepararsi a una normalità nell’emergenza – ha concluso Enrico Murgia – penso soprattutto ai bambini e ragazzi che hanno visto la scuola chiudersi e ritrovarsi a dover affrontare le difficoltà della didattica a distanza. Non tutte le famiglie erano attrezzate per la didattica on line, non solo per mancanza di supporti informatici adeguati, ma anche per l’assenza di una connettività stabile e veloce. Abbiamo dunque ritenuto doveroso trovare le risorse per acquistare i computer a tutti i bambini delle elementari, seguendo una linea politica ormai consolidata a Seulo, che ha un’attenzione particolare per una istruzione di qualità. I ragazzi della scuola media sono stati dotati in precedenza di notebook e quindi sono già operativi.»

Il Centro Operativo Comunale. E’ composto dal responsabile, il sindaco Enrico Salvatore Murgia, dalla vice-sindaca Luciana Patrizia Moi con funzione di supporto Risorse, dall’assessore Adriano Mulas supporto Volontariato, dall’agente di Polizia Locale Igor Leoni funzione di supporto tecnico, dalla dott.ssa Valentina Locci supporto Sanità. Collaborano inoltre: il Comandante della Locale stazione Carabinieri Maresciallo Gerry Onano ed Efisio Pilia come responsabile della Protezione Civile di Sadali.

Foto: Panorama parziale dell’abitato
Autore: Dario Loddo

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Nel Campidano, nel Sarrabus, negli stagni di Cabras, Espedito Murgia, noto Editu, è stato un suonatore di launeddas atipico: di certo per la sua provenienza geografica, distante dalle zone di pianura considerate le patrie dei maestri. Era infatti un suonatore di montagna, della Barbagia di Seulo, di inizio Novecento: nei paesi dell’interno allora gli esperti erano rari e la melodia dello strumento a canne relegata a qualche festa patronale. Ad impressionare tziu Editu, classe 1912, fu proprio un maestro del Sarrabus: Giuseppinu Lara, padre di Emanuele e Antonio. È ormai trascorso un secolo da quelle sonate e gli strumenti sono molto diversi dagli attuali: di certo meno standardizzati. Anche le tecniche sono mutate, come ricorda lo stesso Murgia in un’intervista del 1982 dove racconta che Lara-padre non legava “su tumbu” a “sa mancosa manna” e, contrariamente a come fanno tutti al giorno d’oggi, teneva “sa mancosedda” con la mano sinistra.  

Alla figura straordinaria, di frontiera, di tziu Editu Murgia l’associazione culturale Iscandula – che da oltre trent’anni promuove la musica delle launeddas – con la collaborazione della Regione Sardegna e del comune di Seulo – ha realizzato alcune ricerche sulla sua biografia e sui materiali lasciati in eredità. I risultati degli studi (anche su documenti video, fotografici e audio) saranno illustrati durante un evento pubblico, nel suo paese. Si cercherà di tratteggiare il profilo del suonatore e del poeta dalla lunga carriera, conclusasi – tenendo fede alla leggendaria longevità dei seulesi – quando ormai era centenario, nel 2012. Durante l’incontro prima si parlerà delle scoperte e delle testimonianze dirette sul suo lavoro, a seguire ci sarà un concerto sulle note di launeddas e fisarmonica, una festa di musica e balli. L’appuntamento è per sabato 16 dicembre, alle 17.00, nella sala polivalente di Seulo, in via San Pietro.

Il programma. A introdurre le relazioni i saluti di Enrico Murgia, sindaco di Seulo, di Eugenio Lai, vice presidente del Consiglio regionale e di Maria Murgia, nipote di Tziu Editu. I lavori inizieranno quindi con l’intervento di Dante Olianas, presidente dell’associazione culturale Iscandula, che illustrerà la storia del Maestro e introdurrà un’intervista sonora da lui rilasciata nel 1982, nonché le pubblicazioni finora realizzate. La parola passerà quindi a Gianluca Piras, suonatore di launeddas e ricercatore che presenterà ‘Is sonus de Tziu Editu’, ossia ‘I suoni di Tziu Editu’: misurazioni, analisi e catalogazioni degli strumenti originali. Dalle caratteristiche tecniche al materiale multimediale: Pietro Frau, curatore della mostra dedicata a Murgia, scandirà aneddoti e curiosità sulle fotografie storiche e i filmati raccolti durante la ricerca. Spazio poi alla figura del maestro-poeta: Dario Loddo, racconterà il percorso dall’idea alla alla pubblicazione del libro ‘Poesias ‘e Barbagia e sa Martinica’ di Espedito Murgia, da lui curato curato e stampato dalla Tipografia TAIM di Cagliari. Infine, Piersandro Pillonca, giornalista e ricercatore della cultura sarda, partendo dal prodotto editoriale parlerà dell’immaginario poetico di Murgia e del suo stile.  

Lasciati da parte gli studi è tempo di concerti e di musica tradizionale isolana: si ballerà sulle note delle launeddas suonate da Gianluca Piras e Michele Deiana, alla fisarmonica Celio Mocco.

Biografia di tziu Editu Murgia.

Dopo l’illuminazione da giovanissimo, tziu Editu Murgia seguì in parte la scuola del Sarrabus: si trasferì prima a San Vito come servo pastore a venti anni e comprò un strumento da tziu Antoni Lara, era il 1932. Continuò via via con altri maestri anche una volta tornato a Seulo: firmò un contratto con un altro suonatore di launeddas di Villaputzu che abitava a Gergei, Giunchinu ‘e Seu. Secondo le regole del tempo si trasferì a casa sua e imparava sia il mestiere di calzolaio, sia quello di suonatore di launeddas. Poi la malaria – allora molto comune – lo costrinse a uno stop forzato. Ma il legame di Murgia con lo strumento restò forte, tanto da riprendere più tardi a Decimo da un maestro originario di Villaputzu, Agostinu Acca. Una vita di frontiera la sua: suonatore di Barbagia, distante e in parte isolato dal fermento musicale del Campidano si esibiva in tutti i paesi del circondario fino alle trasferte e ai concerti in Italia e, negli anni Settanta, la registrazione di un LP. Una lunga carriera che gli ha permesso festeggiare i cento anni nel 2012 con la moglie, gli amici e i paesani.

Verrà inaugurato lunedì 16 dicembre, alle 19.00, a Portoscuso, nei locali della Tonnara “Su Pranu”, il presepe monumentale, curato dall’associazione culturale Sardinian Events e dalla Parrocchia Vergine d’Itria.

Lo scenario della sacra rappresentazione del Mistero della Natività viene raffigurata dai pescatori della tonnara vestiti con gli abiti da lavoro che  animano gli spazi dinanzi le baracche de “Su Pranu”.

Lo spaccato di vita quotidiana dei tonnarotti si presenta su una accentuata scenografia delle baracche della tonnara; uomini e donne intenti nelle consuetudini si apprestano a preparare un piccolo spazio per celebrare con il cappellano della tonnara il Santo Natale rievocando l’emozionante gesto di San Francesco d’Assisi.

L’interpretazione sonora in lingua sarda manifesta il sentimento più profondo e l’attaccamento alle tradizioni cristiane; il racconto descrive la celebrazione del Natale del 1223  quando l’umile frate di Assisi, desiderò rievocare il racconto dell’evangelista Luca.

Le azioni dei personaggi, la voce fuori campo, le musiche, gli effetti sonori della natura e gli effetti di luce fanno di questo presepe  un unico ed originale evento. Gli abiti ci fanno tornare al periodo storico fine ’800;  l’abbigliamento è stato confezionato seguendo uno studio di ricerca come pure la distinzione dei tessuti che rispecchiano la classe sociale del tempo.

L’iniziativa nasce dal bisogno di dare impulso all’antica tradizione del presepio e lo stesso tempo la valorizzazione e la rivalutazione del territorio con i suoi monumenti e la sua storia; è un presepe che si fonde nelle radici e negli avvenimenti di Portoscuso; conoscere il proprio paese e le sue origini, gli uomini del tempo e il lavoro dei nostri avi è stato motivo per creare e per proporre ai visitatori qualcosa di nuovo e singolare.

Il presepe è segno di fede ma anche passione, ed è per questa ragione che gli autori si sono attorniati di amici che hanno fatto corona a questo appuntamento; un lavoro di gruppo che dimostra, dalla ideazione alla messa in opera, zelo e passione!

Il programma prevede la preghiera semplice di San Francesco, a cura di Suor Barbara Ferrari e la benedizione del presepe, impartita dal parroco don Antonio Carta.

I bambini e ragazzi che hanno allestito il presepe in famiglia sono invitati a portare il bambinello per la benedizione.

Verranno poi presentati il Cantico delle Creature, a cura di Dario Loddo e l’invocazione a Gesù Bambino, a cura di Simone Biggio – Cantico de Fratello Sole, Sorella Luna

Nadia Fois-soprano, Martina Marongiu-flauto, Marta Putzolu-pianoforte.

Il presepe sarà visitabile nei giorni feriali dalle 15.30 alle 19.00 e nei festivi e prefestivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 20.00, fino al 26 gennaio 2014.

Sono possibili visite organizzate per Istituti scolastici su prenotazione – info: 338 9657942.

Presepe Portoscuso