12 May, 2024
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La vera Dinamo Banco di Sardegna è tornata nell’ultima partita dell’anno, al PalaSerradimigni, dove ieri sera ha letteralmente travolto l’Auxilium Torino, squadra che alla vigilia aveva due punti in più in classifica, con il larghissimo punteggio di 96 a 64 (primo tempo 42 a 31).

Federico Pasquini ha mandato in campo un quintetto con due italiani, Brian Sacchetti e capitan Jack Devecchi e la risposta della squadra è stata subito convincente, come emerge chiaramente dal parziale del primo quarto: 29 a 18! La squadra piemontese ha cercato di reagire nel secondo quarto, chiuso in parità (13 a 13) ma al ritorno sul parquet dopo l’intervallo lungo, non c’è stata più partita, con un vero e proprio show al tiro di tutti i biancoblu (alla fine 17 su 38 dalla linea dei 6.75 e cinque in doppia cifra, con Rok Stipcevic miglior realizzatore (21 punti, 2/2 da 2 punti, 4 su 5 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 3 assist e 25 di valutazione): 63 a 45 alla fine del terzo quarto, 96 a 64 alla fine, con un parziale di 33 a 19 nell’ultimo quarto.

In evidenza anche un super Brian Sacchetti (11 punti, 3 su 7 da 3 punti e 2 su 2 ai tiri liberi), Jack Devecchi (9 punti, 0 su 1 da 2 punti e 3 su 5 da 3 punti) David Bell (16 punti, 1 su 4 da 2 punti, 4 su 9 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 5 assist, 19 di valutazione) e Trevor Lacey (10 punti, 3 su 4 da 2 punti, 1 su 5 da 3 punti e 1 su 2 ai tiri liberi, 4 assist). Nel secondo tempo hanno brillato Gani Lawal (11 punti, 4 su 6 da 2 punti e 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi) e Dusko Savanovic (9 punti, 1 su 5 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti e 4 su 4 ai tiri liberi, 6 rimbalzi).

Con la vittoria di ieri la Dinamo è ritornata all’ottavo posto in classifica, ultimo utile per accedere alle finali della Coppa Italia. Il 1° gennaio tornerà in campo al Taliercio di Venezia contro la Reyer e il 4 giocherà in Champions, al Palaserradimigni, contro l’Aek Atene.

«Devo fare i complimenti ai ragazzi, hanno eseguito perfettamente tutto il piano partita e messo in pratica tutto ciò che avevamo preparato – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. La chiave era difendere forte e interrompere il loro ritmo e lo hanno fatto perfettamente. Dobbiamo raggiungere l’equilibrio, ritrovare la fiducia che in questi tre mesi e mezzo di lavoro è stata messa a dura prova dalle sconfitte. Ora dobbiamo continuare a lavorare per  trovare la continuità. E’ solo l’inizio, io sono estremamente razionale dopo le sconfitte figuriamoci dopo le vittorie, perciò domani stacchiamo un po’ ma da dopodomani riprendiamo a lavorare ragionando sulle cose da migliorare e su quelle da costruire sui singoli e sul gruppo.»

Il play biancoblu Rok Stipcevic è stato il miglior in campo: «Oggi abbiamo messo in campo voglia, energia, grinta. Siamo usciti dal nostro momento di crisi, battere Torino di 30 vuol dire che siamo sulla buona strada. Sono molto contento, abbiamo mostrato la nostra vera faccia, le nostre potenzialità, abbiamo fatto vedere chi siamo davvero, peccato per le partite che abbiamo perso di un punto. Oggi in realtà non abbiamo fatto niente di diverso rispetto al lavoro su cui da sempre ci prepariamo, nessuno schema o strategia nuovi, ma sicuramente c’era qualcosa di diverso nella nostra testa. Dobbiamo avere la continuità in quello che facciamo per essere una squadra forte, e su questo dobbiamo concentrarci, questo è l’obiettivo. Credo che il ritiro ci sia servito, è stata una cosa che ci ha aiutato, abbiamo avuto il tempo di pensare, di ragionare e di allenarci bene e totalmente concentrati. Se abbiamo vinto di 30 dopo una cosa del genere vuol dire che ne avevamo  bisogno».

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Come accade ormai da alcuni natali Gospel Explosion riesce ad “accendere” e “caricare” il pubblico del Teatro Centrale di Carbonia. Anche quest’anno la scelta del gruppo gospel, operata dal direttore artistico Gianni Melis non ha deluso le aspettative ed ha portato sul palco 13 elementi che hanno animato la scena cantando pezzi di interpreti famosi. Il gruppo South Carolina Mass Choir ha letteralmente travolto il pubblico che ha cantato, ballato e battuto a tempo le mani accompagnando quasi tutti i brani. Dolci melodie si sono alternate a pezzi dal ritmo scatenato che hanno portato alcuni elementi del gruppo a cantare in mezzo al pubblico della platea e della galleria.

L’entusiasmo dell’intero teatro ha raggiunto l’apice quando, a gran voce, il pubblico ha richiesto il bis che non ha tardato ad arrivare, con una carica di energia tipica dei gruppi gospel, portatori di speranza e positività.

Vediamo ora l’intervista realizzata a fine serata da Giampaolo Cirronis al direttore artistico della rassegna, Gianni Melis,

Nadia Pische

Il programma completo di Gospel Explosion 2016.

Quattordicesima edizione per la Gospel Explosion, rassegna nata da una costola del Narcao Blues, organizzata dall’associazione culturale Progetto Evoluzione e dal suo direttore artistico Gianni Melis: dal 25 al 29 dicembre in Sardegna sette appuntamenti porteranno la tradizione della musica spirituale afroamericana tra chiese, teatri e centri culturali di Carbonia, Sassari, Alghero, Vallermosa, Sestu, Serramanna e Sant’Antioco. Protagonisti del programma saranno le formazioni dei South Carolina Mass Choir, F.O.C.U.S. Sound of Victory e Followers of Christ, gruppi corali provenienti dalla Carolina del Sud, stato federato degli Stati Uniti d’America.

La manifestazione è organizzata con il contributo dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna.

Dopo l’apertura di ieri a Carbonia, il South Carolina Mass Choir oggi sarà protagonista a Sassari, al Teatro Comunale (ore 21.00) e giovedì 29, alle 20.00, a Sant’Antioco, nella Chiesa di Santa Maria Goretti.

Il 27 dicembre, ad Alghero, presso il Cinema Oltremare (ore 19.00), sarà il turno dei F.O.C.U.S. Sound of Victory, gruppo nato nel 1997 per volontà del musicista Wayne Ravenell, successivamente affidato al suo assistente Michael Brown. Lo stile che caratterizza l’ensemble lo discosta dal gospel tradizionale e ha raccolto fin da subito numerosi responsi positivi dal pubblico tanto da venir richiesto come supporto ai più famosi artisti e gruppi gospel quali God’s Property, Trinitee 5:7, The Mighty Clouds of Joy, Dorinda Clark-Cole e Natalie Wilson. Nel marzo 2005 è stato pubblicato il loro primo progetto live intitolato “The Heart of a Worshiper”, dove emerge fulgido uno stile creativo e un’espressiva e versatile musicalità. E’ del 2008 il loro secondo album “Sound of Victory” e del 2012 il terzo (“Good Time”) al quale hanno partecipato musicisti del calibro di Tasha Cobbs (“Yes Lord”), Timiney Figueroa (“What A Friend”) e Josiah Martin (“Angel’s Cry”). Due anni dopo (nel 2014) arriva il singolo “Free”con Joshua Roger, lavoro che continua a riscuotere un grande successo tra pubblico e critica. La formazione compone la musica di Dio attraverso un radicale e innovativo modo di pregare ed è composta da Michael Brown (tastiere, voce), Randy Stephens (basso), David Bell (chitarra), Albert Jenkins (batteria) e dalle voci di Javetta Cambell, Ashley Hale e Rene Massey. Un altro concerto li coinvolgerà il giorno successivo (mercoledì 28) a Sestu presso i Locali Faccin (ore 19).

Martedì 27 dicembre, sarà la volta anche dei Followers of Christ, ensemble gospel proveniente dalla città di Charleston, composto da giovani cantanti e musicisti nati e cresciuti artisticamente nella grande corale South Carolina Mass Choir, con la quale hanno sviluppato e affinato tecnica ed esperienza musicale nonché condiviso la passione per il genere. Negli anni il gruppo ha avuto il privilegio di esibirsi in molteplici stati degli USA, dalle piccole chiese ai grandi auditorium e teatri, nonché di dividere lo stage con famosi artisti gospel come Jonathan Nelson, Tye Tribbett, Karen Clark-Sheard e Dorinda Clark-Cole.La loro principale caratteristica risiede nella grande abilità e vasta conoscenza della musica gospel che spazia dal tradizionale al moderno arricchita da una notevole tecnica vocale che rende ogni loro canzone speciale, immediata ed emozionante per gli appassionati e novizi di questo genere. I Followers of Christ non si limitano a creare musica ma cercano di colmare la distanza tra le diverse culture comunicando attraverso un linguaggio universale. In scena questa volta ci saranno Sean McClain alle tastiere ad accompagnare una corale composta da Donald Hurston, Angela Perry Taylor, Samitria Gilliard, Tia DuRant e Richard Wrighten. Il gruppo replicherà il giorno successivo (mercoledì 28 dicembre, ore 19.00) a Serramanna presso la Sala Conferenze Vico Mossa.

Giunta alla sua quattordicesima edizione, la rassegna Gospel Explosion, sotto la direzione artistica di Gianni Melis e dell’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, ha portato nel corso degli anni in tutta la Sardegna il grande gospel statunitense, con importanti gruppi come il Tony Washington Singers, The Harlem Messengers, Flossie Boyd Johnson & Favor, Friendly Travelers, Sjuwana Byers and Children of God, Oscar Williams & Perfected Praise e il London Community Gospel Choir. Il pubblico ha potuto godere nel tempo di uno spettacolo intenso, energico ed emozionante nelle numerose tappe organizzate tra il sud e il nord dell’Isola.

 

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Quattordicesima edizione per la Gospel Explosion, rassegna nata da una costola del Narcao Blues, organizzata dall’associazione culturale Progetto Evoluzione e dal suo direttore artistico Gianni Melis: dal 25 al 29 dicembre in Sardegna sette appuntamenti porteranno la tradizione della musica spirituale afroamericana tra chiese, teatri e centri culturali di Carbonia, Sassari, Alghero, Vallermosa, Sestu, Serramanna e Sant’Antioco. Protagonisti del programma saranno le formazioni dei South Carolina Mass Choir, F.O.C.U.S. Sound of Victory e Followers of Christ, gruppi corali provenienti dalla Carolina del Sud, stato federato degli Stati Uniti d’America. 

La manifestazione è organizzata con il contributo dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna.

Si partirà il giorno di Natale (25 dicembre) a Carbonia con il South Carolina Mass Choir che, alle 19.00, presso il Teatro Centrale porterà il calore dei ritmi moderni e tradizionali, condito da un equilibrio musicale di grande spessore artistico. Le esplosive sonorità che caratterizzano la formazione sono ricche delle sfumature e suggestioni tipiche della più genuina tradizione gospel afroamericana. Il loro repertorio spazia dai classici della tradizione a brani conditi da ritmi musicali più moderni. La corale è stata fondata da Michael Brown (che ne è anche il direttore) sul finire degli anni novanta con l’obiettivo di dare spazio ai tanti giovani appassionati di gospel che cercano le giuste occasioni per espri­mere il proprio talento nel mondo della musi­ca gospel, soul e R&B. I musicisti coinvolti nel tour sardo saranno lo stesso Brown alla voce, Sean McClain alle tastiere, David Bell alla chitarra, Randy Stephens al basso, Albert Jenkins e Richard Wrighten alla batteria e percussioni e l’importante coro composto da Essence Geddings, Javetta Cambell, Rene Massey, Donald Hurston, Angela Perry, Samitria Gilliard e Tia DuRant. Il gruppo sarà protagonista a Sassari il giorno dopo (26 dicembre) nel Teatro Comunale (ore 21.00) e giovedì 29, alle 20.00, a Sant’Antioco, nella Chiesa di Santa Maria Goretti. 

Il 27 dicembre ad Alghero, presso il Cinema Oltremare (ore 19.00), sarà il turno dei F.O.C.U.S. Sound of Victory, gruppo nato nel 1997 per volontà del musicista Wayne Ravenell, successivamente affidato al suo assistente Michael Brown. Lo stile che caratterizza l’ensemble lo discosta dal gospel tradizionale e ha raccolto fin da subito numerosi responsi positivi dal pubblico tanto da venir richiesto come supporto ai più famosi artisti e gruppi gospel quali God’s Property, Trinitee 5:7, The Mighty Clouds of Joy, Dorinda Clark-Cole e Natalie Wilson. Nel marzo 2005 è stato pubblicato il loro primo progetto live intitolato “The Heart of a Worshiper”, dove emerge fulgido uno stile creativo e un’espressiva e versatile musicalità. E’ del 2008 il loro secondo album “Sound of Victory” e del 2012 il terzo (“Good Time”) al quale hanno partecipato musicisti del calibro di Tasha Cobbs (“Yes Lord”), Timiney Figueroa (“What A Friend”) e Josiah Martin (“Angel’s Cry”). Due anni dopo (nel 2014) arriva il singolo “Free”con Joshua Roger, lavoro che continua a riscuotere un grande successo tra pubblico e critica. La formazione compone la musica di Dio attraverso un radicale e innovativo modo di pregare ed è composta da Michael Brown (tastiere, voce), Randy Stephens (basso), David Bell (chitarra), Albert Jenkins (batteria) e dalle voci di Javetta Cambell, Ashley Hale e Rene Massey. Un altro concerto li coinvolgerà il giorno successivo (mercoledì 28) a Sestu presso i Locali Faccin (ore 19). 

Martedì 27 dicembre sarà la volta anche dei Followers of Christ, ensemble gospel proveniente dalla città di Charleston, composto da giovani cantanti e musicisti nati e cresciuti artisticamente nella grande corale South Carolina Mass Choir, con la quale hanno sviluppato e affinato tecnica ed esperienza musicale nonché condiviso la passione per il genere. Negli anni il gruppo ha avuto il privilegio di esibirsi in molteplici stati degli USA, dalle piccole chiese ai grandi auditorium e teatri, nonché di dividere lo stage con famosi artisti gospel come Jonathan Nelson, Tye Tribbett, Karen Clark-Sheard e Dorinda Clark-Cole. La loro principale caratteristica risiede nella grande abilità e vasta conoscenza della musica gospel che spazia dal tradizionale al moderno arricchita da una notevole tecnica vocale che rende ogni loro canzone speciale, immediata ed emozionante per gli appassionati e novizi di questo genere. I Followers of Christ non si limitano a creare musica ma cercano di colmare la distanza tra le diverse culture comunicando attraverso un linguaggio universale. In scena questa volta ci saranno Sean McClain alle tastiere ad accompagnare una corale composta da Donald Hurston, Angela Perry Taylor, Samitria Gilliard, Tia DuRant e Richard Wrighten. Il gruppo replicherà il giorno successivo (mercoledì 28 dicembre, ore 19.00) a Serramanna presso la Sala Conferenze Vico Mossa.

Giunta alla sua quattordicesima edizione, la rassegna Gospel Explosion, sotto la direzione artistica di Gianni Melis e dell’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, ha portato nel corso degli anni in tutta la Sardegna il grande gospel statunitense, con importanti gruppi come il Tony Washington Singers, The Harlem Messengers, Flossie Boyd Johnson & Favor, Friendly Travelers,  Sjuwana Byers and Children of God, Oscar Williams & Perfected Praise e il London Community Gospel Choir. Il pubblico ha potuto godere nel tempo di uno spettacolo intenso, energico ed emozionante nelle numerose tappe organizzate tra il sud e il nord dell’Isola.

I biglietti per gli appuntamenti legati al Gospel Explosion saranno disponibili a Carbonia presso Musa Abbigliamento (via Gramsci 205/A), a Sassari presso Pasquali Sport (largo Cavallotti, 21) e ad Alghero presso Astratto Parrucchieri (via Giovanni Pascoli, 45/A). Saranno invece a ingresso libero, fino ad esaurimento posti, gli appuntamenti di Vallermosa, Serramanna, Sestu e Sant’Antioco.

 

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Ancora una sconfitta per una brutta Dinamo Banco di Sardegna, a Charleroi, nella decima giornata della regular season di Basketball Champions League: 63 a 57 (primo tempo 30 a 28).

Dopo un primo tempo in equilibrio, chiuso al 20’ con la squadra di casa avanti di 2 punti (30 a 28), Devecchi e compagni hanno subito l’offensiva belga nella terza frazione che ha scavato un largo vantaggio (51 a 38 all’ultimo intervallo). Negli ultimi 5’ i ragazzi di Federico Pasquini non sono riusciti a completare la rimonta guidata da David Bell e, dopo essersi riportati da -16 a -4, si sono arresi sul punteggio di 63 a 57. Complessivamente è stata la peggior Dinamo vista dall’inizio della stagione, tra campionato e Champions League. L’unico giocatore in doppia cifra alla fine è stato Lorenzo D’Ercole, che ha messo a segno 11 punti nei 13 minuti e 10 secondi giocati, con 1 su 1 nei tiri da 2 punti e 3 su 5 dalla distanza dei 6.75.

Oggi la squadra biancoblu è tornata in Sardegna ed ha ripreso il lavoro per preparare la prossima sfida di campionato contro la Fiat Torino, in programma martedì 27 dicembre, al PalaSerradimigni di Sassari.

«Abbiamo giocato la peggior partita della stagione, sicuramente i peggiori 40’ offensivi visti finora – ha commentato amaramente Federico Pasquini -. Abbiamo il problema di non riuscire a ripartire dopo una sconfitta: arriviamo dal match di campionato tre giorni fa dove siamo stati avanti di 17 che abbiamo perso nel finale e siamo arrivati qui completamente senza fiducia. Dobbiamo sicuramente lavorare duro per mettere dentro i nostri nuovi giocatori e lavorare a testa bassa per uscire da questa situazione. Ora abbiamo bisogno di stare insieme e lavorare uniti prima del prossimo match in campionato di martedì prossimo. Ho visto una reazione nell’ultimo quarto, bisogna ripartire da lì e spero che questa sia l’ultima volta che la squadra giochi così male in stagione. Quando la situazione diventa difficile – ha concluso il coach biancoblu – l’unico modo per uscirne è chiudersi in palestra, lavorare più duramente possibile e cercare di risolvere i nostri problemi tutti insieme.»

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Una Dinamo bellissima domina il primo tempo, chiuso avanti di ben 12 punti, 41 a 29, ma nel secondo tempo la partita cambia, la squadra di Federico Pasquini crolla nell’ultimo quarto e alla fine vince l’Orlandina dell’ex Drake Diener: 72 a 65. La Dinamo è arrivata ad avere un vantaggio di 17 punti in avvio di secondo tempo, ma non è bastato. La squadra è ancora in formazione, Pasquini ha inserito David Bell, oggi meno brillante rispetto alle ultime uscite in campionato e Champions League, ma non ha potuto contare sull’altro nuovo arrivato, Gani Lawal e su Darius Johnson Odom, sul quale ci sono ancora voci di una possibile partenza.

Stipcevic e compagni domani mattina lasceranno la Sicilia per raggiungere il Belgio, seconda tappa di questa doppia trasferta prenatalizia tra campionato e coppa. A Charleroi martedì affronteranno il Proximus Spirou nella sfida della 10° giornata di regular season di Basketball Champions League.

«Una partita completamente divisa da due situazioni totalmente diverse – ha detto Federico Pasquini – con un primo tempo in cui eseguiamo perfettamente il piano partita, dando profondità all’attacco per ottenere buone spaziature, sapevamo che questo era importante per fronteggiare l’aggressività di Capo d’Orlando. Lo abbiamo fatto egregiamente nei primi venti minuti e al secondo tempo ci siamo completamente disuniti, abbiamo smesso di dare la palla dentro palla fuori, abbiamo iniziato ad attaccare esclusivamente in maniera perimetrale, cascando in pieno nel loro piano partita, consentendo loro di prendere fiducia e di svegliare il pubblico. Noi ci siamo fatti prendere dall’ansia di volerla risolvere senza riuscire a mantenere la lucidità e siamo finiti nella parte sbagliata della partita, facendo tanti errori. Ha vinto la squadra che nel secondo tempo ha giocato meglio. Domani partiremo per il Belgio, ci alleneremo lì e ragioneremo sugli errori. Siamo una squadra esperta – ha concluso Federico Pasquini –, non possiamo esaltarci dopo due vittorie né disperarci dopo una sconfitta.»

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La Dinamo Banco di Sardegna va a caccia del tris di vittorie, dopo quelle con Trento in campionato e con lo Szolnoki in Champions League, al Palafantozzi di Capo d’Orlando, contro l’Orlandina, una delle formazioni più in forma, reduce da cinque vittorie interne consecutive.

Il coach sassarese, Federico Pasquini, è fiducioso.

«La partita di sabato sera è una partita contro una squadra in grandissima fiducia, in grandissima condizione mentale – ha detto in conferenza stampa il coach biancoblu – che arriva da cinque vittorie consecutive in casa e in questo momento c’è un intero paese che sta sognando. Io sono stato lì tre anni, ho ancora diversi contatti e so bene quello che sta vivendo l’ambiente in questo momento. Da quando si è fatto male Delas stanno giocando con quintetti molto leggeri, molto atipici e cercano ogni volta di allargare il campo, per giocare uno contro uno utilizzando le grandi qualità di Fitipaldo come passatore e quelle di Archie come finto pivot. Sulla scia di questo ci sono tutti gli altri giocatori – da Stojanovic a Drake, a Iannuzzi, che è un giocatore italiano molto interessante, fino ad arrivare a Tepic che è l’ultimo arrivato – che di volta in volta riescono a fare qualcosa di utile per la squadra. Questo è il loro grande vantaggio, noi dobbiamo fare in modo che diventi il loro svantaggio nell’altra metà campo. Sarà molto importante il ritmo, il controllo della palla, non andare in over speed, lasciando che loro facciano il loro gioco. Dobbiamo invece imporre il nostro ritmo.»

«Le due partite vinte con Trento e con Szolnok hanno un aspetto particolarmente positivo – ha aggiunto Federico Pasquini -, che è quello di essere avvenute su un terreno in cui ci eravamo sempre disgregati. In entrambe le partite, questa volta, quando l’avversario si è avvicinato siamo stati bravi a tenere il controllo e la lucidità, a riprendere il ritmo dell’esecuzione facendo delle buone difese. Spero che il fatto di aver vinto queste gare tenendo sul finale ci dia fiducia, Bell ci sta dando una grande mano, è un giocatore di grande livello.»

A Capo d’Orlando non ci saranno Gani Lawal e Darius Johnson Odom, alle prese con le terapie per recuperare la migliore condizione fisica.

«Gani Lawal sta facendo le terapie, da valutare giorno per giorno, siamo in una situazione in cui abbiamo delle alternative senza dover prendere rischi su un giocatore che è molto importante per noi – ha spiegato Federico Pasquini -. Darius Johnson Odom ha un problema al ginocchio, una cosa di poco conto, anche lui sta facendo le terapie ed è soggetto a valutazione giorno dopo giorno.»

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Dopo essere tornata alla vittoria in campionato contro la Dolomiti Energia Trentino, la Dinamo Banco di Sardegna si è riscattata ieri sera anche in Champions League, imponendosi sulla squadra polacca dello Szolnok con il punteggio di 97 a 88 (primo tempo 51 a 49). Non è stata una partita facile, equilibrata nella prima metà, è stata decisa da un grande terzo quarto che ha visto Devecchi e compagni distanziare i polacchi di 10 punti, margine gestito con una buona sicurezza nell’ultimo quarto, nonostante un tentativo estremo di reazione degli ospiti.

I ragazzi di Federico Pasquini hanno vinto grazie ad una elevata intensità sul campo e la giusta cattiveria nei momenti topici, trovando la leadership da diversi uomini in campo. A partire da un super David Bell, Mvp del match con 31 punti, 10/13 al tiro – 4 su 4 da 2 punti, 6 su 9 da 3 punti – 5 su 5 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 6 assist e 37 di efficienza in 30’ sul campo; grande intensità per Trevor Lacey, a referto con 18 punti – 7 su 10 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti – 1 su 1 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 7 assist e 25 di efficienza, determinante nel terzo quarto un super Rok Stipcevic (10 punti e 3 assist) autore di tre bombe fondamentali per scavare il break nella terza frazione di gioco. La vittoria è frutto dell’energia di un gruppo che ci crede e che si supporta per tutta la durata della partita, con l’apporto di tanti uomini della panchina: Gabe Olaseni (8unti e 6 rimbalzi), Jack Devecchi (8 punti e 2 assist) e Lollo D’Ercole (3 punti e 2 assist).

«Abbiamo interpretato la partita benissimo a livello offensivo – ha detto a fine match Federico Pasquini -, facendo perfettamente quello che avevamo deciso di fare, muovendo bene la palla. Dobbiamo migliorare il discorso di coinvolgere meglio il pivot sui flash dentro l’area. Credo che sia normale quando cambi il regista della squadra, dobbiamo ancora trovare il nostro equilibrio in questo, è un’intesa che necessita più tempo. Dobbiamo riuscire a diventare più furbi, e in certe situazioni difensivi e spendere i falli, per esempio. Nel primo tempo eravamo forse più focalizzati sull’attacco e abbiamo fatto meno bene a livello difensivo, non eravamo abbastanza reattivi e svegli e su questo ci hanno punito facendo 8 su 10 da tre.  Ciò che ha fatto la differenza nel terzo quarto è stata l’aggressività, con difesa molto dura, molto maschia, contro una squadra che era in fiducia, che gioca molto bene in attacco, a prescindere dai suoi risultati in Champions. Nel quarto quarto,quando eravamo 70-60, dopo il loro parziale 9-0, sull’80 a 77 ne siamo usciti bene, riuscendo a controllare bene e a ricacciarli indietro. Questo mi è piaciuto molto, sono molto soddisfatto della prova dei ragazzi.»

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Ritorno alla vittoria col brivido per la Dinamo Banco di Sardegna contro l’Aquila Basket Trento, superata nel finale con il punteggio di 69 a 66, al termine di 40′ ricchi di colpi di scena con continui capovolgimenti di fronte. La seconda bella notizia della partita di sabato sera al PalaSerradimigni di Sassari è costituita dall’ottimo esordio del nuovo play David Bell.

La Dinamo doveva vincere ad ogni costo, per riprendere la corsa verso la fase finale della Coppa Italia e i play off scudetto, dopo una lunga serie negativa che ha portato la società guidata dal presidente Stefano Sardara ad inserire due nuovi giocatori, il centro Gani Lawal (ieri sera lasciato in tribuna da coach Pasquini insieme a Darius Johnson Odom per il turn over) e il play David Bell, e la vittoria è arrivata ma per 20′ il PalaSerradimigni ha tenuto una nuova cocente delusione. La squadra trentina, infatti, ha letteralmente dominato il primo quarto, chiuso avanti di ben 13 punti, sul 27 a 14, ed ha tenuto nel secondo quarto, concedendo un solo punto alla Dinamo ed andando così all’intervallo lungo sopra di 12 punti, dopo aver toccato un massimo vantaggio di +15: 41 a 29.

Il secondo tempo, invece, contrariamente a quanto era accaduto spesso quest’anno, ha visto la Dinamo cambiare letteralmente marcia e, trascinata da un super Trevor Lacey (19 punti, 4 rimbalzi e 2 assist) e Dusko Savanovic (12 punti, 6 rimbalzi e 3 assist), ha piazzato un parziale di 22 a 10 nel terzo quarto, andando all’ultimo breve riposo in perfetta parità: 51 a 51.

L’ultimo quarto è stato un appassionante testa a testa, con la Dinamo avanti fino al +10 a 4′ dalla fine (69 a 59) e con un ultimo tentativo di rimonta della squadra di Fabrizio Buscaglia nel finale (parziale di 7 a 0), bloccato dalla Dinamo fino al definitivo 69 a 66.

David Bell s’è presentato al pubblico sassarese con 18 punti, 3 rimbalzi, 6 falli subiti, 5 recuperate e 3 assist per un totale 21 di valutazione, il migliore in campo della serata. La vittoria è importantissima per la classifica e per il morale, una grande iniezione di fiducia anche per il prossimo impegno di Champions League, in programma martedì sera al PalaSerradimigni, alle 20.30, contro lo Szolnok Olaj.

«E’ stata la gara che un po’ mi aspettavo, con un approccio complicatissimo dopo tante buone prestazioni ma partite in cui non vinci – ha commentato a fine gara il coach sassarese Federico Pasquini -. Ma poi i ragazzi sono stati grandiosi, dal 31-46 hanno fatto quel parziale di 38 a 13, frutto di una difesa incredibile, dove siamo stati bravi a sporcare tutti i palloni, tutte le ricezioni. E quando siamo andati 69-59 si è creata la situazione in cui vedi il traguardo vicino ma noi siamo reduci da un mese in cui il traguardo lo hanno sempre tagliato gli altri ed allora, come è normale che succeda, può venire l’ansia. Così si sono create le situazioni in cui uno come Rok che sbaglia dalla lunetta o facciamo un tiro accelerato, come successo a 1’40 “dalla fine a Lydeka. Grandi complimenti ai ragazzi, hanno dimostrato ancora una volta di avere le palle, e vuol dire che nonostante la stanchezza la mente può prevalere sul fisico. E’ un gruppo estremamente compatto, molto unito, mi ha fatto enormemente piacere vedere un atteggiamento coeso durante l’intervallo. Ora pensiamo a martedì e a smuovere la classifica della Champions.»

Entusiasta per l’esordio vincente il nuovo play della Dinamo Banco di Sardegna David Bell: «Sono davvero entusiasta per la squadra ed è stato incredibile essere parte di questa vittoria, vederli darsi carica e incoraggiarsi fra di loro nei momenti di difficoltà. Sono davvero felice di questo, oggi il mio obiettivo era aiutare i ragazzi, era il mio unico pensiero, e sono felice di essere riuscito a dare il mio contributo. Il pubblico è stato straordinario, in Germania i tifosi ci seguivano ma non in questo modo, non con questo entusiasmo, è stato davvero fantastico».

David Bell.

David Bell.

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La Dinamo ha ufficializzato il tesseramento del play David Bell, secondo arrivo del mercato autunnale dopo quello del centro Gani Lawal.

Nato a Oakland (California) il 20 giugno 1981, 188 cm per  86 chilogrammi, nelle ultime 4 stagioni – dall’estate 2012 a oggi – David Ashanti Bell ha giocato nel campionato tedesco in forze al Phoenix Hagen, viaggiando su una media di 18.3 punti e 6.1 assist a partita. Cifre che anche quest’anno lo hanno visto come quarto miglior marcatore della lega tedesca e quinto nella classifica degli assist, in una  continuità che già nelle stagioni precedenti (2013-2014 e 2015-2016) lo aveva portato sul podio, rispettivamente al terzo e al secondo posto, dei migliori marcatori.

«Sono davvero entusiasta di iniziare questa avventura con il coach e i miei nuovi compagni – ha detto al suo arrivo a Sassari David Bell -. Ho sentito tante cose positive su Sassari e la sua gente, non vedo l’ora di cominciare a lavorare con loro.»

David Bell è stato presentato alla stampa questa mattina e dovrebbe esordire già sabato sera, al PalaSerradimigni, contro la Dolomiti Energia Trentino.

«Le prime impressioni sul club e sulla città sono molto positive – ha detto il play statunitense – ieri ho incontrato il coach e i miei compagni e sono stati tutti molto gentili e disponibili, così come tutte le persone che ho conosciuto in questi giorni. L’ambiente mi sembra molto accogliente e stimolante. So che la squadra sta attraversando un momento difficile ma quello che mi ha colpito e che ho visto io stesso in allenamento, è che sono tutti molto focalizzati ed hanno grande voglia di lavorare e riprendersi. Penso che per i miei anni di esperienza potrò portare leadership ma anche aiutare la squadra, come gruppo, a fare bene.».

Al termine della conferenza stampa di presentazione di David Bell, il presidente della Dinamo Banco di Sardegna Stefano Sardara ha fatto il punto della situazione sul momento della squadra.

«Come ho detto più volte abbiamo iniziato un nuovo ciclo, e come per ogni nuovo ciclo ci vuole il tempo per amalgamarsi e trovare la giusta intesa su tante nuove situazioni – ha detto il presidente biancoblu -. Questa non è una situazione nuova. Se bene ricordate, quando ho iniziato questa presidenza nel 2011, ci eravamo trovati in un momento di difficoltà nei risultati. Avevamo fatto 5-7 finché non è arrivato Tony Easley, poi con lui abbiamo fatto 7-9 con cui abbiamo chiuso il girone di andata e poi con la forza di tutti abbiamo fatto un buon girone di ritorno. Oggi siamo 4-6, quindi non vedo molta differenza rispetto a quello che abbiamo già vissuto. Dobbiamo stare calmi e sereni. L’analisi io la vorrei fare solo dal punto di vista concreto, senza parlare di sfortuna e di arbitraggi sarebbe anche troppo facile, perché queste sono solo giustificazioni da perdenti, noi lì non ci dovevamo trovare in quelle condizioni, a prescindere dai passi sul 78 pari o dei 7-1 fischiati nei primi minuti del quarto quarto. Io mi voglio riferire a quello che vedo tutti i giorni, a una squadra che ci tiene – e non mi riferisco soltanto alle lacrime di Olaseni – al lavoro che fanno squadra e staff, a come soffrono ogni minima defiance. Questo è quello che ci serve, come ci servono i tifosi, quelli che ci seguono in allenamento, che ci fermano per strada o che ci aspettano fuori alla fine della partita. Abbiamo perso diverse occasioni all’ultimo secondo ma questo fa parte del basket, abbiamo anche vinto uno scudetto con tiri all’ultimo secondo.»

David Bell - Fonte: http://www.dinamobasket.com .

David Bell – Fonte: http://www.dinamobasket.com .

Il presidente Stefano Sardara.

Il presidente Stefano Sardara.

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L’Enel Brindisi dell’ex Meo Sacchetti ha battuto nettamente la Dinamo Banco di Sardegna con il punteggio di 76 a 61 (primo tempo 41 a 28). Per la squadra di Federico Pasquini si tratta della quarta sconfitta consecutiva in campionato, dopo la bella impresa di metà settimana in Champions League a Belgrado. La nota positiva della serata è costituita dal buon esordio di Gani Lawal, arrivato in settimana da Cantù, autore di 14 punti (due in meno di quelli messi a segno da Darius Johnson Odom, quasi certo partente), con una percentuale di 5 su 8 da due punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 2 stoppate, 18 di valutazione, in 19 minuti. Lawal e Odom sono stati gli unici due in doppia cifra nelle fila della Dinamo, mentre nella squadra di Meo Sacchetti sono andati in doppia cifra Carter Robert (17), M’baye (14), Scott (13) e Goss (11).

La squadra brindisina ha messo la partita dalla sua parte fin dal primo quarto, chiuso avanti di ben 14 punti,: 27 a 13. Secondo quarto equilibrato (14 a 15), nuovo allungo per i ragazzi di Sacchetti nel terzo quarto (23 a 14). La Dinamo è riuscita a rendere il passivo meno pesante nell’ultimo quarto, chiuso con un vantaggio di 7 punti: 19 a 12.

La Dinamo ora è chiamata a superare la fase negativa in campionato, magari con l’inserimento di un nuovo play (David Bell?), per preparare al meglio la prossima trasferta in Champions League sul campo dello Zielona Gora (mercoledì 7 dicembre, inizio ore 18.00) e poi il ritorno al PalaSerradimigni in campionato, sabato prossimo (inizio ore 20.30), contro la Dolomiti Energia Trentino.

Federico Pasquini 14