23 April, 2024
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Si è svolta stamane in una sala del Museo Ristorante Tanit, a Carbonia, la premiazione di otto studenti degli Istituti superiori di Carbonia organizzata dal Rotary Club di Carbonia. L’iniziativa rotaryana è finalizzata a sostenere alcuni studenti particolarmente meritevoli delle prime, seconde e terze classi con piccole borse di studio di 200 euro ciascuna, per spronarli a proseguire e portare a termine il ciclo di studi superiore nel miglior modo possibile. La consegna dei riconoscimenti è stata fatta dal presidente Lucia Amorino che nell’intervista che vi proponiamo ci spiega come è nato questo nuovo premio, che si affianca a quello destinato agli studenti più meritevoli che conseguono il diploma, in vita ormai da diversi anni.

Gli studenti premiati sono: Tatiana Rosa Maria Ragusa e Ionela Gheorghe dell’Istituto IPIA “Emanuela Loi”; Jessica Palmas e Felice Uccheddu dell’Istituto “Cesare Beccaria”; Alessia Uccheddu e Christian Gammino dell’Istituto ITC “G.M. Angioy”; e, infine, Riccardo Mocci e Benedetta Abbruzzi dell’Istituto “Gramsci-Amaldi”.

 

 

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Anche in Sardegna entra nel vivo il percorso che porterà il prossimo 21 marzo ad Olbia alla celebrazione della XXI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, voluta da Libera per non rilanciare nel nostro Paese la lotta e la mobilitazione contro tutte le forme di criminalità organizzata.

Libera Sardegna, i Presìdi territoriali di Libera e le associazioni e scuole aderenti all’associazione fondata da don Luigi Ciotti, promuovono dunque diverse iniziative in numerosi centri dell’isola, in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato “Sardegna Solidale”.

Martedì 28 febbraio e mercoledì 1° marzo sarà in Sardegna Nando dalla Chiesa, presidente onorario di Libera, docente di Sociologia della criminalità organizzata presso l’Università Statale di Milano e figlio del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso dalla mafia nel 1982 a Palermo. Dalla Chiesa sarà martedì 28 a Sassari, per una conferenza sul tema “Di stampo mafioso: le mafie in Italia” , alle ore 12.00, presso l’Aula Segni del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università.

Mercoledì 1° marzo, Nando dalla Chiesa sarà invece protagonista di due appuntamenti: il primo lo vedrà impegnato a Nuoro a partire dalle ore 9.00 presso il Teatro San Giuseppe, (viale Trieste 48) per trattare il tema “Le ribelli, l’antimafia al femminile”, mentre nel pomeriggio a partire dalle ore 15.30 dalla Chiesa sarà ad Olbia, per parlare delle mafie in Italia, in un incontro che si terrà nella sala convegni del Museo archeologico.

Proprio Olbia è la città scelta da Libera Sardegna per celebrare nell’isola il prossimo 21 marzo la XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, in concomitanza con la manifestazione nazionale che si terrà a Locri, in Calabria. Tema di questa edizione sarà “Luoghi di speranza, Testimoni di bellezza”.

Dopo Sestu (paese natale di Emanuela Loi, l’agente della scorta di Borsellino uccisa nella strage di via D’Amelio), Libera Sardegna ha voluto quest’anno scegliere Olbia quale sede dell’iniziativa, e questo per mettere in guardia dai rischi dell’infiltrazione mafiosa in un territorio come la Gallura, da tempo nel mirino della criminalità organizzata soprattutto per quanto riguarda l’attività di riciclaggio di capitali “sporchi”.

Così come a Locri e in tutti gli altri centri scelti in ogni regione per celebrare la Giornata, anche ad Olbia il 21 marzo verranno letti, dunque, i nomi delle vittime innocenti di mafia, in una manifestazione che vedrà protagonisti rappresentanti delle istituzioni, politici, amministratori, ma soprattutto organizzazioni di volontariato e migliaia di studenti provenienti da tutta l’isola.

Le tre conferenze di Nando dalla Chiesa non saranno le uniche iniziative in programma questa settimana: giovedì 2 marzo il referente di Libera Sardegna, Giampiero Farru, terrà a Cagliari una conferenza sul tema “L’antimafia in Italia” nella sede dell’associazione universitaria Unica 2.0, in via Ospedale 121/b.

 

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“La memoria diventa impegno” è il tema del campo di volontariato e di formazione sulla legalità e l’antimafia “E!state Liberi!” che ha preso il via ieri a Gergei, organizzato da Libera Sardegna insieme al centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Fino a venerdì 22 luglio nella struttura confiscata di Su Piroi si alterneranno incontri, dibattiti, attività laboratoriali e sul territorio, rivolte ad una ventina di giovani provenienti da tutt’Italia. Tra gli esperti che saranno protagonisti degli incontri ci saranno anche i magistrati Paolo De Angelis e Guido Pani, padre Salvatore Morittu, Claudia Loi (sorella di Emanuela Loi), il vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, il rappresentante dell’associazione familiari vittime delle mafie Pino Tilocca e l’economista Vittorio Pelligra.

Non mancheranno anche i momenti di confronto con le comunità locali e di lavoro nella tenuta di Su Piroi, diventata dopo la confisca un centro propulsivo del volontariato isolano. A Su Piroi ragazze e ragazzi saranno impegnati nella bonifica e pulizia del terreno per la prevenzione degli incendi, nella sistemazione e ripristino delle piante di fichi d’india, delle piante di mirto e delle piante di mandorlo, e nell’attività di cura e risistemazione del bene (casa e terreno).

Il campo si è aperto ieri con l’accoglienza e i saluti da parte del referente regionale di Libera Sardegna Gian Piero Farru, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna Eugenio Lai e del parroco di Gergei Salvatore Ruiu. 

Oggi sono in programma tre appuntamenti. Alle ore 9.40 a Su Piroi il sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari Paolo De Angelis interverrà sul tema della legalità. Sempre in mattinata verrà presentata l’attività di Libera, mentre nel pomeriggio spazio al laboratorio “Desideri, Diritti, Libertà”, con la lettura degli articoli della Costituzione.

Domenica 17 si aprirà con un laboratorio sulla legge Rognoni-La Torre. Di pomeriggio invece i partecipanti partiranno alla volta di Siligo per incontrare padre Salvatore Morittu e gli ospiti della comunità S’Aspru – Mondo X Sardegna.

Lunedì 18, all’attività di gruppo programmata la mattina sui temi cardine del campo, si alternerà nel pomeriggio il laboratorio dal tema “Antimafia, emergenza e normalità”, a cui seguirà la proiezione del film “La mafia uccide solo d’estate”. 

Martedì 19 i partecipanti si recheranno a Sestu; qui, in occasione del 24° anniversario della strage di via D’Amelio, parteciperanno in cimitero ad una messa in suffragio di Emanuela Loi e della altre vittime della strage, a cui seguirà un incontro con la sorella dell’agente ucciso, Claudia, e alle 12.00, con il sindaco Paola Secci e l’intera Giunta nell’aula consiliare del Comune. Di pomeriggio invece i partecipanti saranno a Guspini per visitare il cantiere di Levante e incontrare l’associazione “Sa Mena”, composta da ex minatori della miniera di Montevecchio.

Il laboratorio “Memoria. Volti, nomi” aprirà nella mattinata di mercoledì 20. A partire dalle ore 16.00 invece spazio al dibattito sul tema “BeneItalia. La legge 109 compie vent’anni” sui beni confiscati restituiti alla collettività. Interverranno Rossano Zedda (sindaco di Gergei), Gian Piero Farru (referente Libera Sardegna), Gianni Concas (associazione La Strada), Guido Pani (magistrato), Eugenio Lai (vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna) e Davide Pati (vicepresidente nazionale di Libera e responsabile del settore beni confiscati). Al dibattito seguirà un momento conviviale a cura dei Volontari Senza Frontiere e Anpas Sardegna con la pasta “Venti liberi”, e il concerto del gruppo musicale “Almamediterranea”.

Il programma di giovedì 21 prevede invece al mattino un momento di formazione guidato da Pino Tilocca dell’associazione dei familiari delle vittime delle mafie. Tilocca sarà anche protagonista nel pomeriggio di un incontro sul tema degli attentati agli amministratori pubblici. La giornata si chiuderà alle ore 19.00, con l’incontro “We Coop: per una nuova cultura economica”, con docente universitario e ideatore del gioco We Coop Vittorio Pelligra, e Giampiero Farru, referente di Libera Sardegna.

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Sant'Antioco 73 copia

Dopo decenni di attività, il Centro di formazione professionale (ex E.N.A.P.) di Sant’Antioco chiude i battenti: personale trasferito nel centro di Carbonia e struttura messa da parte in attesa, si spera, di un nuovo e funzionale compito. Adesso, dunque, sorge il problema su quale possa essere il futuro dell’immobile, certamente datato, probabilmente non completamente a norma rispetto alla disciplina vigente, ma abbastanza ampio ed efficiente per essere destinato ad altre funzioni dopo adeguati lavori di riqualificazione.

Sono certo che, per evitare quanto spesso accaduto in passato (strutture finite nel dimenticatoio e lasciate ad incuria e degrado) sia necessario programmare un suo immediato riutilizzo. Penso che Sant’Antioco, nell’ipotesi in cui la Regione non intenda riattivare il centro con la sua funzione storica, possa continuare a puntare sulla formazione dei giovani, partendo dal presupposto che l’ex E.N.A.P. è una scuola a tutti gli effetti, dotata di aule e di ampi spazi. Perché, eventualmente, non puntare sulla formazione nel settore turistico? Ebbene, se ci fosse la volontà politica, si potrebbero risolvere definitivamente i problemi di cucina e di aule dell’Ipia Emanuela Loi Carbonia-Sant’Antioco, indirizzo alberghiero, con sede in via XXIV Maggio a Sant’Antioco, che negli ultimi anni ha visto crescere il numero di iscritti.

Il centro di Sant’Antioco sarebbe perfetto: un buon numero di aule, ampi locali dove creare cucine (probabilmente parte già esistente ed utilizzabile) e ogni tipo di struttura utile al corso di studi. Ma non solo: vi sarebbero inoltre le condizioni per mettere su un convitto, facendo della scuola un punto di riferimento per tutto il Sulcis Iglesiente e non soltanto. Si potrebbero persino recuperare celermente i fondi grazie al programma regionale Iscol@, che annualmente, secondo le previsioni dell’Assessorato regionale all’Istruzione, dovrebbe prevedere fondi per la ristrutturazione e la riqualificazione di edifici scolastici.

A questo punto spetta all’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, di concerto con la dirigenza dell’Ipia Emanuela Loi, cogliere la palla al balzo e avanzare la proposta, affinché le risorse vengano recuperate già dalla prossima annualità di Iscol@. Lasciarsi scappare questa opportunità (sempre ammesso che la Regione, proprietaria dell’immobile, non abbia altri progetti) sarebbe folle. Auspico un interessamento immediato del sindaco Mario Corongiu: obiettivo, capire le reali intenzioni dell’Ente regionale ed eventualmente intervenire in tal senso.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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Lavori Ipia

A Carbonia proseguono i lavori per la realizzazione della strada di accesso all’Istituto professionale IPIA “Emanuela Loi” di via Dalmazia.

L’intervento, per il quale sono stati stanziati 200.000 euro, prevede: la realizzazione della strada d’accesso (sottofondo stradale e bitumazione); la messa in sicurezza dell’ingresso-uscita della Scuola grazie ad un raccordo efficiente con le strade circostanti; la realizzazione di nuovi marciapiedi e il prolungamento di quelli esistenti (adiacenti alla Scuola Don Milani); l’abbattimento delle barriere architettoniche e gli interventi per regolare il deflusso dell’acqua piovana.

«Con questo intervento – afferma il sindaco, Giuseppe Casti –  miglioriamo l’accesso alla scuola e la sicurezza di ragazzi, insegnanti e personale scolastico. L’intervento nell’Istituto Emanuela Loi è uno dei tanti lavori che hanno interessato gli edifici negli ultimi anni e che conferma l’attenzione della nostra Amministrazione per la formazione e il futuro delle nuove generazioni.»

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Una straordinaria partecipazione di studenti, volontari, cittadini, rappresentanti delle istituzioni e di tantissime associazioni ha contraddistinto oggi a Sestu la celebrazione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, organizzata nell’isola dall’associazione Libera Sardegna in collaborazione con il Comune di Sestu, il Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”, l’Unione degli Studenti della Sardegna, con il patrocinio della Regione Sardegna, del Comune di Sestu e dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Provenienti da tutta la Sardegna e in concomitanza con la manifestazione nazionale in programma a Messina, in piazza della Musica si sono ritrovati in cinquemila per quella che è stata una vera e propria festa della legalità e della memoria. Anche a Sestu, paese natale natio di Emanuela Loi (la poliziotta vittima della strage di via D’Amelio nella quale perse la vita anche il giudice Borsellino), in contemporanea con altre mille piazze d’Italia, dalle undici in punto decine e decine di giovani si sono infatti alternati al microfono per dare lettura dei nomi delle oltre 950 vittime della mafia.

«Tutti i nomi devono essere ricordati allo stesso modo», ha detto la sorella di Emanuela, Claudia Loi, «con la stessa forza e dignità. Ventiquattro anni fa la strage di via D’Amelio ha segnato la mia vita e quella della mia famiglia, ma non abbiamo un sentimento di odio nei confronti degli assassini di Emanuela: solo un forte desiderio di legalità, di giustizia e di memoria. Prima della morte di mia sorella non sapevo neanche cosa fosse la mafia, poi ho capito che tutto nasce dalla sete di potere e di denaro. Il cambiamento deve partire da un cambio di mentalità, e cambiare la storia è possibile».

Anche Pino Tilocca è un familiare di una vittima delle mafie, e dal palco di Sestu ha lanciato il suo messaggio di speranza alle migliaia di giovani presenti: «Hanno ucciso i nostri familiari ma non ci hanno piegato e non ci hanno sconfitto perché possiamo contare su di voi. Finché non ci lascerete soli, noi non saremo mai sconfitti».

Ad aprire la manifestazione è stata il sindaco di Sestu, Paola Secci, che ha rimarcato l’importanza della famiglia e della scuola nell’opera di sensibilizzazione ai temi della giustizia e della legalità, mentre il rappresentante del prefetto Enzo Floridia ha ricordato l’impegno costante delle forze dell’ordine contro la criminalità organizzata.

A nome dell’Unione degli Studenti è intervenuto Riccardo Caoci: «Il miglior antidoto alla mafia è una istruzione inclusiva – ha detto Caoci -, capace di garantire un percorso di formazione attraverso il riconoscimento di un vero diritto allo studio. Solo così la cultura mafiosa può essere battuta».

Anche l’arcivescovo di Cagliari monsignor Arrigo Miglio ha voluto salutare dal palco i ragazzi presenti alla manifestazione: «Chiediamoci ogni giorno dove inizia e dive finisce la mafia, con la consapevolezza che la si rafforza ogni volta che crediamo di essere in buoni rapporti con Dio senza essere in buoni rapporti col prossimo».

Nel suo intervento il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru ha ricordato l’impegno dei giovani che ventuno anni fa diedero vita alla prima edizione della giornata e ha ribadito l’importanza della memoria per consentire alle nuove generazioni di proseguire in una lotta contro la mafia.

La mattinata si è chiusa con la musica della band sassarese Nasodoble, vincitrice del Premio “Musica contro le Mafie” 2016.

Sestu non è stato l’unico centro della Sardegna in cui si è celebrata la Giornata: la lettura dei nomi è stata fatta in circa cinquanta luoghi di ventisette comuni sardi (oltre Sestu, Cagliari, Sassari, Oristano, Olbia, Alghero, Carbonia, Iglesias, Porto Torres, Tempio Pausania, Ozieri, Villacidro, Guspini, Siniscola, Muravera, Decimomannu, Isili, Senorbì, Laconi, Gonnosfanadiga, Mogoro, Arzachena, Seui, Palau, Perfugas, Genoni e Gergei).

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Ventuno giorni di impegno per celebrare in Sardegna la ventunesima “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, promossa a livello nazionale dall’associazione Libera per non dimenticare le persone innocenti che nel nostro Paese hanno perso la vita nella lotta contro la criminalità organizzata.

Numerosi centri dell’isola ospiteranno dal primo al 21 marzo le iniziative organizzate da Libera Sardegna e in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale (si parte martedì 1 e mercoledì 2 a Carbonia, Cagliari, Serri, Villacidro e Mogoro) e che sfoceranno nella manifestazione finale organizzata a Sestu (paese di Emanuela Loi, la poliziotta morta nell’agguato di via D’Amelio in cui perse la vita anche il giudice Borsellino), in concomitanza con la manifestazione nazionale prevista a Messina sul tema “Ponti di memoria, luoghi di impegno”.

Quella di Sestu sarà una delle mille piazze d’Italia dove la Giornata verrà celebrata contemporaneamente. In Piazza della Musica confluiranno studenti, giovani, volontari, scuole, associazioni e istituzioni e qui alle ore 11.00 – in contemporanea con Messina e con tutta Italia – si darà lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie.

Nel primo giorno di primavera, la rete di Libera, gli enti locali, le realtà del terzo settore, le scuole e tanti cittadini, assieme ai familiari delle vittime, si ritroveranno dunque per creare in tutto il Paese un ideale filo di memoria, quella memoria responsabile che dal ricordo può generare impegno e giustizia nel presente.

In Sardegna sono 50 i luoghi nei quali sarà fatta la lettura dei nomi. Chi volesse unirsi all’iniziativa e organizzare la lettura dei nomi delle vittime delle mafie nella propria associazione, scuola, azienda, parrocchia, centro di aggregazione, sempre alle ore 11.00 del 21 marzo, può darne comunicazione alla mailsardegna@libera.it . L’iniziativa sarà inserita tra i “1000 luoghi” d’Italia che partecipano alla manifestazione.

Anche in Sardegna la manifestazione del 21 sarà preceduta da numerosissimi appuntamenti che avranno come tema la legalità, l’impegno civile e la lotta alla mafia.

Giunto in Italia giovanissimo dopo un viaggio drammatico, Alidad Shiri è un profugo afgano e ha raccontato la sua esperienza nel libro “Via dalla pazza guerra”. Alidad sarà protagonista dei primi appuntamenti delle iniziative. Martedì 1°marzo, sarà alle ore 8.30 a Carbonia, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Cesare Beccaria” di via Umbria. Qui insieme a lui parleranno il dirigente scolastico Antonello Scanu, la docente Anna Maria Loi e il referente del Sa. Sol. Point n. 9 di Carbonia Andrea Piras.

Alidad sarà poi alle 11.30 a Cagliari dove all’Istituto Tecnico Industriale Statale Marconi (in via Pisano), dove animerà il dibattito insieme al dirigente scolastico Giancarlo Della Corte e al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

Nel pomeriggio Alidad Shiri sarà invece, alle ore 15.30, a Serri, presso il Centro di Aggregazione sociale (fronte parco giochi). All’incontro con gli alunni delle Scuole Secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo “S.E.G.N.I. G.E.N.I.A.L.I.” parteciperanno anche il sindaco Samuele Antonio Gaviano, il dirigente scolastico Franca Elena Meloni, il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru e la cantante Maria Giovanna Cherchi, vincitrice del premio SardegnaLive “Sardo dell’Anno”.

Mercoledì 2 marzo Alidad Shiri sarà infine a Villacidro. Appuntamento a partire dalle ore 9.30 presso il Liceo Classico Linguistico “Piga”, per un dibattito a cui interverranno, insieme agli studenti, il dirigente scolastico Antonio Macchis, la docente Maria Rosaria Salis e il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

Sempre mercoledì 2, Mogoro ospiterà un importante evento: l’inaugurazione in paese del presidio territoriale di Libera intitolato al giudice Rosario Livatino. Alla cerimonia, che si terrà a partire dalle ore 18 presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Commerciale di via Murenu, interverranno il sindaco Sandro Broccia, il dirigente scolastico Pino Tilocca e il referente di Libera Sardegna Giampiero Scanu.

Emanuela Loi

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A Carbonia sono iniziati i lavori per la realizzazione della strada di accesso all’Istituto IPIA “Emanuela Loi” di via Dalmazia.

I nuovi lavori, per 200.000 euro, prevedono: la realizzazione del sottofondo stradale e la sua bitumazione; la messa in sicurezza dell’ingresso-uscita della Scuola attraverso un efficiente raccordo con le strade circostanti; la realizzazione di nuovi marciapiedi e il prolungamento di quelli esistenti, adiacenti alla Scuola Don Milani; l’abbattimento delle barriere architettoniche e interventi per regolare il deflusso dell’acqua piovana.

«Andando incontro alle richieste degli studenti – spiega il sindaco, Giuseppe Casti – con questo intervento miglioriamo l’accesso alla scuola e la sicurezza di ragazzi, insegnanti e personale scolastico. L’intervento nell’Istituto Emanuela Loi è uno dei tanti lavori che hanno interessato gli edifici negli ultimi anni e che conferma l’attenzione della nostra Amministrazione per la formazione e il futuro delle nuove generazioni.»

Lavori Ipia Carbonia

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Carbonia_Ricordo%5b1%5dFondazione Siotto BallarinSanluri_Ricordo%5b1%5dCagliari_Ricordo%5b1%5d

A seguito dell’entrata in vigore della legge in oggetto, “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale” (art. 1).  Come previsto dall’art. 2 della legge, “Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado”.

Conseguentemente sono state previste, in collaborazione con il “Comitato Sardo per la Celebrazione dei Grandi Eventi”, con alcuni Istituti Scolastici e con le Amministrazioni Comunali di Carbonia, Sanluri e Cagliari, nonché con la “Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati” (accreditata presso il MIUR), le iniziative di cui al programma riportato.

Venerdì 5 febbraio 2016, Carbonia, ore 9,30. Convegno c/o l’Aula Magna dell’I.P.I.A. “Emanuela Loi” (Carbonia, via Dalmazia s.n.c.).

Lunedì 8 febbraio 2016, Sanluri, ore 9,30. Convegno c/o l’Aula Magna dell’I.I.S. “Colli Vignarelli” (Sanluri, via A. Gramsci 90).

Lunedì 8 febbraio 2016, Cagliari, ore 16,00. c/o la Fondazione di Ricerca “G. Siotto” (Cagliari, via dei Genovesi 114).

Presentazione del libro di Maria Ballarin Il trattato di pace 10 febbraio 1947 nei programmi e nei testi scolastici di storia”

Mercoledì 10 febbraio 2016, Cagliari, ore 9,30. Convegno c/o l’Aula Magna dell’I.I.S. “Eleonora d’Arborea” (Cagliari, via E. Carboni Boi 5).

Mercoledì 10 febbraio 2016, Cagliari, ore 16,00. Convegno c/o Comando Legione dei Carabinieri (Cagliari, via S. Sonnino 111), con Gianni Oliva

Interverranno agli eventi di cui sopra:

– i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali coinvolte;

– il Presidente del Comitato Sardo Celebrazione Grandi Eventi, prof. Aldo Accardo;

– il Dirigente dell’Ambito Territoriale Scolastico di Cagliari, Luca Cancelliere;

– il Presidente dell’Associazione delle Federazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati, Antonio Ballarin;

– Il Delegato sardo dell’Associazione delle Federazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati, Enrico Ruffi

– le professoresse Margherita Sulas e Maria Ballarin, in qualità di docenti esperte della materia.

All’evento presso il Comando Legione dei Carabinieri della Sardegna interverrà il noto storico prof. Gianni Oliva.

Nell’agosto del 1985 i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si rifugiarono all’Asinara per scrivere in tutta sicurezza nell’allora “isola supercarcere” l’istruttoria per il maxi processo alla mafia che si aprì l’anno seguente. Oggi, a trent’anni di distanza, il sodalizio umano e professionale dei due magistrati rivive in una mostra, allestita nell’ex bunker di Cala d’Oliva e aperta tutti i giorni, dalle 10.30 alle 18.00. Insieme alla mostra sui due giudici, sono visitabili anche le mostre esplicative sull’associazione Libera e sui beni confiscati alla criminalità organizzata.

Le esposizioni rientrano nell’ambito delle iniziative legate ai campi estivi di formazione del volontariato, promossi in queste settimane dal centro di servizio di volontariato Sardegna Solidale e da Libera Sardegna, e che andranno avanti fino al prossimo 15 settembre.

Fino a lunedì prossimo quindici volontari del presidio Libera di Cagliari “Emanuela Loi”, delle associazioni Anpas e “La Strada”, della Misericordia di Senorbì e dell’Azione Cattolica di Selargius, si alterneranno nello svolgimento delle attività previste presso il bunker di Cala d’Oliva e dedicheranno parte della giornata alla formazione su solidarietà, legalità, giustizia sociale, oltre che accompagnare i visitatori alla scoperta dell’ex bunker, voluto dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa per contrastare terrorismo e criminalità organizzata.

Cala d'Oliva copia