5 December, 2025
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Con l’insediamento del Presidente Mauro Usai e dei dieci consiglieri eletti il 29 settembre scorso, è iniziato questo pomeriggio nella sala consiliare del comune di Iglesias il nuovo corso della Provincia del Sulcis Iglesiente che pone fine al commissariamento iniziato dopo il referendum abrogativo del 6 maggio 2012 e durato oltre tredici anni.

Alla prima seduta sono stati invitati tutti i sindaci dei Comuni della Provincia (5 dei 6 candidati sono stati eletti consiglieri), consiglieri e assessori regionali del territorio (presenti l’assessore dell’Industria Emanuele Cani e il consigliere Luca Pizzuto) le massime autorità militari e religiose (il vescovo, monsignor Mario Farci, impossibilitato a partecipare, ha delegato don Giorgio Fois). Grande partecipazione anche di altri amministratori comunali e cittadini.

I lavori sono stati aperti con l’appello del segretario generale del comune di Iglesias, il dottor Marco Marcello, affiancato dal direttore generale della provincia del Sulcis Iglesiente, la dottoressa Speranza Schirru, e la convalida degli eletti.

Il passaggio successivo è stato il giuramento del presidente Mauro Usai che ha poi ha tenuto il discorso inaugurale sulla nuova realtà della Provincia, il ruolo che sarà chiamata a svolgere per il rilancio del territorio in una fase particolarmente difficile della sua storia, rimandando l’approfondimento dei temi alla presentazione delle dichiarazioni programmatiche, che avverrà nella prossima seduta.

Concluso l’intervento di Mauro Usai, è stato dato spazio agli interventi dei consiglieri e degli ospiti. Sono intervenuti la consigliera provinciale Maria Beatrice Collu, il consigliere provinciale (il più votato) Gianluigi Loru, l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani, don Giorgio Fois, il consigliere regionale Luca Pizzuto, il sindaco di Giba e presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis Andrea Pisanu, il sindaco di Santadi Massimo Impera.

Al termine, il presidente Mauro Usai ha riunito i consiglieri e i sindaci, per portarli a conoscenza dell’esito di un incontro avuto ieri in Regione, all’assessorato della Pubblica Istruzione, sul dimensionamento scolastico.

Allegate le interviste al presidente della Provincia del Sulcis Iglesiente, Mauro Usai, e al consigliere Pietro Morittu, sindaco di Carbonia, co-capoluogo con Iglesias.

Giampaolo Cirronis

«Delude apprendere ufficialmente dal ministro Adolfo Urso che non si potrà più produrre zinco nel polo industriale di Portovesme. Dopo i proclami del 27 dicembre scorso, significa che questi nove mesi di attività non hanno portato ad alcun risultato ma abbiamo solo perso tempo. A ciò si aggiunge l’elemento sconcertante secondo cui non ci sarebbe alcuna possibilità di incidere sui costi dell’energia, e questo significa che è a rischio la ripresa dell’intero comparto produttivo di Portovesme.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani al termine del tavolo di aggiornamento sulla vertenza relativa alla Portovesme Srl, tenuto oggi al Mimit.

«L’incontro è stato anche l’occasione per ribadire che sulle altre vertenze Sulcis non emerge ad oggi alcun elemento di novità, fatta eccezione per l’approvazione del Dpcm energia, sul quale la Regione Sardegna ha apportato un contributo determinantesottolinea l’assessore Emanuele Cani -. Ricordiamo invece al ministro che la Regione, da parte propria, in questi mesi ha impegnato cospicue risorse da destinare all’infrastrutturazione del Consorzio industriale di Portoveseme e contestualmente ha riattivato il tavolo propedeutico a risolvere l’annoso problema del dragaggio del porto, che costituisce un elemento sostanziale ai fini della ripresa produttiva del polo industriale.»

«Convocherò nei prossimi giorni un tavolo con le organizzazioni sindacali per fare il punto su una situazione che appare piuttosto complessa e preoccupante – annuncia Emanuele Cani -. Nel contempo confermiamo la nostra leale collaborazione con il Governo nel far fronte a tutte le problematiche ancora aperte e accogliamo con favore la proposta di un nuovo incontro per ulteriori approfondimenti, in particolare sulla questione delle materie prime critiche.»

«Un incontro mortificante per i lavoratori della Portovesme che attendevano segnali positivi». Questo il commento dell’assessora del Lavoro Desirè Manca, intervenuta per chiedere garanzie in merito al mantenimento degli attuali livelli occupazionali.

«Alla specifica domanda in merito alle azioni che il Governo intende portare avanti per la conservazione dei circa 900 posti di lavoro, il ministro Urso non ha saputo rispondere. Sono profondamente rammaricata alla luce del fatto che, dopo dieci mesi di interlocuzioni, la Regione Sardegna e i lavoratori si aspettavano che le prospettive paventate dal ministro Urso si concretizzassero. Oggi invece apprendiamo che la strada della produzione di zinco e piombo non è più percorribile. Un clamoroso dietrofront al termine di un incontro totalmente deludente.»

«Prendo atto con grande preoccupazione che non si è addivenuti a una soluzione rispetto alla chiusura della linea zinco – commenta l’assessora dell’Ambiente Rosanna Laconi – ancor più in una fase nella quale la questione delle materie prime ha assunto, a livello comunitario e internazionale, un’importanza cruciale.»

«La posizione della Regione Sardegna sulla vertenza Sider Alloys è in linea con quella del Governo. La Regione pone sempre come punto fermo che la ripresa della produzione di alluminio sia importante non solo per la Sardegna e per il Sulcis Iglesiente, ma per tutto il Paese. Il rilancio dello stabilimento di Portovesme è necessario per soddisfare le esigenze di centinaia di altre imprese che operano nel settore dell’alluminio.»
Lo ha ribadito l’assessore dell’Industria Emanuele Cani nel suo intervento durante il tavolo sulla questione Sider Alloys convocato oggi dal ministero delle Imprese e del Made in Italy.

«Tuttavia il tempo stringeha sottolineato Emanuele Cani e la nostra preoccupazione circa le oggettive difficoltà che l’attuale proprietà sta affrontando nel portare avanti l’intrapresa industriale aumenta. La Regione non si è mai spinta ad esprimere giudizi eccessivamente stringenti sull’operato di alcuno, ma è arrivato il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità, perché di fatto, purtroppo, sono passati anni e questo impianto non è ancora ripartito.»

L’assessore ha sostenuto il doppio binario ipotizzato dal Governo: «Dal nostro punto di vista oggi ci sono tutte le condizioni politiche e geopolitiche affinché questo stabilimento possa ripartire, ora o mai più, e pertanto dobbiamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità affinché questo avvenga, o attraverso la messa a disposizione di risorse importanti da parte del sistema bancario, o valutando l’ingresso di eventuali altri soggetti industriali internazionali, che a detta del ministro Urso avrebbero manifestato il proprio interesse. Ci dobbiamo però porre un obiettivo preciso, perché siamo fuori tempo massimo e rischiamo di perdere questo treno definitivamente».

«La Regione Sardegna conferma la propria disponibilità a collaborare con tutte le istituzioni interessate per dare attuazione al Dpcm Energia appena varato e rilanciare gli investimenti industriali in Sardegna, tra cui quelli di Eurallumina. Una vertenza che attende risposte da 16 anni e che ora è finalmente alla nostra portata, la cui risoluzione può veramente aprire una nuova stagione produttiva non solo per la Sardegna ma per l’intero Paese.»

Lo ha detto l’assessore dell’Industria Emanuele Cani nel suo intervento durante il tavolo Eurallumina convocato oggi dal ministero delle Imprese e del Made in Italy.

«Il Dpcm è un risultato importantissimo, ma ora un passo non meno cruciale è quello di scongelare gli asset aziendali bloccati a seguito delle sanzioni, in quanto Eurallumina è riconducibile a una proprietà di nazionalità russa – ha sottolineato l’assessore Emanuele Cani -. il pieno sostegno della Regione in questo ultimo e decisivo miglio verso il traguardo, che vediamo all’orizzonte ma che ancora dobbiamo raggiungere per portare a casa la soluzione auspicata.»

«La Regione Sardegna chiede al Governo che sulle grandi vertenze ci sia un cambio di passo e risposte immediate con interventi concreti, in primis sul fronte dei costi energetici, che rappresentano per il rilancio delle aziende fortemente energivore un punto di partenza assolutamente prioritario.»

Lo ha ribadito l’assessore dell’Industria Emanuele Cani nel corso del tavolo istituzionale sulle vertenze Sulcis convocato oggi dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, a cui ha preso parte anche il ministro Adolfo Urso.

E proprio dal numero uno del Mimit è giunto uno spiraglio sul Dpcm energia, con l’impegno a sollecitare l’approvazione da parte di Palazzo Chigi già nei prossimi giorni. «Il ministro ci ha dato buone speranze e ora attendiamo risposte imminenti, perché il Dpcm è necessario per tutta la Sardegna oltre che per il Sulcis, ma in particolare è determinante per la ripresa produttiva di Eurallumina», ha sottolineato Emanuele Cani.

L’assessore, nel suo intervento, ha evidenziato la necessità di lavorare non solo per la risoluzione delle vertenze ataviche, che riguardano in particolare le aziende Sider Alloys, Eurallumina e Portovesme Srl, ma anche per creare nuove opportunità dal punto di vista industriale, con la definizione di un vero e proprio programma di reindustrializzazione della Sardegna. «Risolvere le crisi esistenti è fondamentale, ma dobbiamo nel contempo valutare nuove ipotesi di lavoro su altre filiere che oggi hanno grandi potenzialità, tra cui la nautica, le materie prime critiche e progetti innovativi come i data center, senza trascurare la grande prospettiva rappresentata dall’Einstein Telescope. Definire insomma una nuova idea di industria in Sardegna», ha spiegato Emanuele Cani.

Nei prossimi giorni sono attesi al Mimit i tavoli specifici dedicati alle singole vertenze Sulcis. Si parte martedì 16 settembre con l’incontro incentrato su Eurallumina, seguito mercoledì 17 da quello su Sider Alloys, mentre la questione Portovesme Srl sarà al centro del confronto giovedì 2 ottobre.

Nuovo piano industriale, potenziamento dell’organico e valorizzazione del patrimonio immobiliare. Sono questi gli obiettivi prioritari per il rilancio della società in house Igea S.p.a. individuati dalla delibera adottata nell’ultima seduta della Giunta regionale su proposta dell’assessore dell’Industria Emanuele Cani.

Le direttrici di intervento, da attuare nel triennio 2025-2027, prevedono innanzi tutto il rilancio industriale della società preposta alla bonifica e valorizzazione delle aree minerarie dismesse, con l’avvio di un processo di riorganizzazione e sviluppo mediante la predisposizione e l’attuazione di un nuovo piano industriale, finalizzato a ridefinire e rafforzare la capacità operativa dell’azienda.

«L’adozione di un modello di programmazione triennale orientato alla trasparenza, all’efficienza e alla sostenibilità consentirà un profondo rinnovamento della governance societariaspiega l’assessore Emanuele Cani -. Il nuovo Piano Industriale, in particolare, punta a un cambio di paradigma che intende trasformare Igea in un’impresa innovativa in grado di promuovere progetti di economia circolare, come il recupero di metalli e il riuso di materiali delle discariche minerarie, e di attivare collaborazioni con università e istituti di ricerca, con i quali Igea punta a diventare un motore di sviluppo per la Sardegna.»

Il rafforzamento della struttura societaria sarà realizzato anche con l’implementazione di azioni indirizzate alla riqualificazione del personale, mediante l’assunzione delle ulteriori professionalità necessarie all’attuazione del nuovo piano industriale. Nell’ambito di un piano di recupero e valorizzazione del patrimonio immobiliare, sarà inoltre predisposto un piano di dismissione dei beni immobili non utili per il perseguimento degli obiettivi strategici della società, con il reinvestimento dei proventi derivanti dalle alienazioni in interventi di ammodernamento tecnico e infrastrutturale.

Per quanto riguarda gli obiettivi specifici per l’anno in corso, Igea dovrà presentare al socio unico Regione Sardegna una proposta di Linee Guida al piano industriale entro il termine del 31 ottobre 2025 e predisporre un piano di formazione delle risorse umane attualmente in servizio che sia funzionale alle esigenze del piano industriale. Sul fronte del patrimonio immobiliare, la società dovrà proseguire le attività di ricognizione ed elaborare una bozza di Piano di dismissione. Entro la fine del 2025 dovranno essere definiti e pubblicati i bandi di vendita relativi ai beni dismessi.

 

L’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani e l’amministratore unico di Igea S.p.A. Salvatore Mattana hanno incontrato a Iglesias le organizzazioni sindacali per illustrare i risultati delle attività 2024 e del primo semestre 2025 della società preposta alla bonifica delle aree minerarie dismesse, e anticipare i contenuti del nuovo Piano Industriale 2025-2029.

Nel corso dell’incontro è stato evidenziato il profondo rinnovamento della governance societaria, con l’adozione di un modello di programmazione triennale orientato alla trasparenza, all’efficienza e alla sostenibilità.

«Un cambio di passo significativo, che ha consentito di riordinare i bilanci dal 2020 al 2023, approvare nei termini il bilancio 2024 e avviare un dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali», sottolineano l’assessore Emanuele Cani e l’amministratore unico Salvatore Mattana.

Nel 2024 Igea ha consolidato la propria posizione come operatore strategico per la gestione dei siti minerari, chiudendo il bilancio con un utile di quasi 600mila euro, avviando la valorizzazione del patrimonio immobiliare (3.878 beni censiti) e dell’Archivio Minerario, e realizzando lavori per oltre 16 milioni di euro, tra cui attività di messa in sicurezza, manutenzione e bonifiche a Furtei, Olmedo Assemini e Masua. È stata inoltre completata la stabilizzazione di 24 lavoratori del sito di Olmedo, portando il personale a 216 dipendenti a tempo indeterminato.

«Il nuovo Piano Industriale punta a un cambio di paradigma spiegano Emanuele Cani e Salvatore Mattanatrasformando IGEA da semplice gestore di bonifiche dei siti minerari a impresa innovativa in grado di promuovere progetti di economia circolare, come il recupero di metalli e il riuso di materiali delle discariche minerarie, rafforzare la pianta organica e il sistema di governance e attivare collaborazioni con università e istituti di ricerca, con i quali IGEA punta a diventare un motore di sviluppo per la Sardegna.»

Nel corso dell’incontro, il dirigente sindacale dell’Ugl Simone Testoni ha chiesto esplicite rassicurazioni sul futuro del sito minerario di Olmedo. «In risposta, è stato garantito un piano di rilancio basato sull’innovazione, che prevede nuove assunzioni e opportunità di crescita professionale per i lavoratori, supportati da percorsi di formazione miratascrive in una nota Simone Testoni -. Particolare soddisfazione è stata espressa per i progetti di riqualificazione dei siti, successivi agli interventi di messa in sicurezza programmati su un arco triennale. Tali progetti, in un’ottica di economia circolare, prevedono lo sfruttamento delle aree per la produzione di energia rinnovabile e per il riciclo di scarti industriali in nuovi materiali.»
«L’Uglconclude il sindacalista Simone Testoni -, continuerà a vigilare affinché gli impegni assunti vengano mantenuti e il percorso avviato si traduca in benefici concreti per i lavoratori e per i territori coinvolti.»

 

L’assessorato dell’Industria ha pubblicato il bando che stanzia 11 milioni di euro da destinare alle piccole e medie imprese del Sulcis Iglesiente per il miglioramento delle performance energetiche, in attuazione dell’azione 1.2 del programma Just Transition Fund Italia 2021-2027.

«Dopo l’attuazione dell’azione 1.1 del JTF, con la quale la Regione ha assegnato quasi 30 milioni di euro ai Comuni, è ora la volta delle imprese, che avranno l’opportunità di infrastrutturarsi dal punto di vista energetico e contribuire non solo alla decarbonizzazione ma anche ad abbattere quasi completamente i costi per l’energia, da sempre elemento di forte criticitàha sottolineato l’assessore Emanuele Cani -. Colgo l’occasione per annunciare che a breve la Regione pubblicherà anche un bando POR destinato a tutto il territorio regionale con le stesse finalità, ovvero favorire la transizione energetica e ridurre in maniera significativa le bollette per le aziende.»

I beneficiari dello stanziamento sono le micro, piccole e medie imprese che abbiano sede nei 23 comuni del Sulcis Iglesiente.

Le tipologie di intervento ammissibili includono l’installazione di impianti che sfruttano fonti di energie rinnovabili e impianti di accumulo finalizzati all’autoconsumo, l’efficientamento volto al risparmio energetico dei cicli produttivi e l’efficientamento energetico degli edifici.

Le soglie di spesa vanno da un minimo di 20 mila euro a un massimo di 500mila euro se in regime di esenzione General Block Exemption Regulation (GBER, regolamento generale di esenzione per categoria) e fino al tetto concedibile se in regime “de minimis”. Con quest’ultimo l’agevolazione è a fondo perduto del 100 per cento fino a 300mila euro, mentre in GBER il fondo perduto va dal 40 al 65 per cento in base alla tipologia di impresa e di intervento.

Le domande dovranno essere presentate a partire dal giorno che sarà reso noto con una successiva comunicazione ed entro le ore 12 del 31 ottobre 2025. La valutazione avverrà in ordine cronologico di presentazione e i fondi verranno assegnati fino ad esaurimento.

L’avviso e tutta la documentazione correlata sono disponibili sul sito istituzionale della Regione Sardegna, nella sezione bandi, al link https://www.regione.sardegna.it/atti-bandi-archivi/atti-amministrativi/bandi/17520531667538

Nelle prossime settimane sono in programma eventi informativi per le PMI dedicati alle opportunità offerte dall’avviso e alle modalità operative sulla documentazione da presentare.

 

«Inizieremo un percorso di visite nelle aziende della Sardegna con l’obiettivo di valutarne più nel dettaglio potenzialità e criticità.»

Lo ha annunciato l’assessore dell’Industria Emanuele Cani nel corso dell’incontro con una delegazione di imprenditori di Confindustria che si è svolto nella sede della confederazione a Cagliari.

«Per la Regione Sardegna è assolutamente fondamentale e strategico avere un rapporto costante con le aziende che lavorano nel territorio – spiega l’assessore Cani – per questo ho colto con grande interesse la richiesta di un incontro da parte del presidente della sezione metalmeccanica di Confindustria Sardegna Meridionale, Andrea Scroccu. Un confronto molto proficuosottolinea l’assessore dell’Industriache è stato anche l’occasione per illustrare le azioni programmate dalla Regione a supporto delle imprese, in particolare su infrastrutture, servizi e risorse finanziarie.»

Al termine della riunione, l’assessore ha espresso la volontà di organizzare una serie di incontri periodici con gli imprenditori al fine di ricevere indicazioni e proposte utili per potenziare il sistema produttivo della Sardegna.

L’Assemblea dei soci della IGEA SpA, società partecipata della Regione Sardegna preposta alla messa in sicurezza, ripristino ambientale e bonifica delle aree minerarie dismesse, ha approvato oggi il bilancio 2024, con il voto favorevole dell’assessore dell’Industria Emanuele Cani in rappresentanza del socio Regione Autonoma della Sardegna.

All’ordine del giorno anche la proposta di destinazione del risultato di esercizio e la presentazione della relazione sul governo societario.

Nel corso dell’Assemblea, presieduta dall’amministratore unico di IGEA Salvatore Mattana, l’assessore Emanuele Cani ha avanzato una proposta degli obiettivi generali per il triennio 2025-2027.

«Dopo anni di stallo, vogliamo definire un piano di lavoro strutturato e pluriennale per il rilancio di IGEA – ha spiegato Emanuele Cani -.Tra le priorità per il prossimo triennio auspichiamo innanzi tutto il rilancio industriale, mediante la predisposizione e l’attuazione di un nuovo piano industriale finalizzato a ridefinire e rafforzare la capacità produttiva dell’azienda, la riqualificazione della struttura, con particolare riferimento al personale, e la valorizzazione del patrimonio immobiliare.»

La proposta è stata accolta favorevolmente dall’Assemblea e sarà all’ordine del giorno in una prossima convocazione della stessa.

«Ringrazio l’assessore Emanuele Cani per il proficuo lavoro congiunto che la Regione sta portando avanti assieme alla società nella definizione degli obiettiviha sottolineato Salvatore Mattana -. Nella prossima assemblea approfondiremo anche gli specifici obiettivi definiti con il socio per l’anno 2025, in primis la presentazione delle linee guida al piano industriale, l’avvio di un piano di riqualificazione delle risorse umane funzionali al piano industriale e la prosecuzione delle attività di riconoscimento del patrimonio immobiliare, con il piano di dismissione dei beni immobili non strumentali all’attività aziendale.»