29 March, 2024
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Giovedì 17 novembre, alle ore 20,00, al teatro Electra di Iglesias, andrà in scena lo spettacolo dedicato alla terra e alla Sardegna dove musica e scienza si fonderanno in un connubio straordinario grazie al geologo Mario Tozzi, noto al grande pubblico per le sue trasmissioni televisive, e Enzo Favata, sassofonista jazz apprezzato sulla scena internazionale. Insieme raccontano l’Isola della Sardegna attraverso il particolare punto di vista della geologia.

“Il Mediterraneo e la Sardegna, le origini di un mito” – Sardegna, le radici della storia Spettacolo per voce narrante e musica. 

Lo spettacolo ha il patrocinio del comune di Iglesias e l’organizzazione locale è a cura dell’associazione culturale e turistica Isola dei Nuraghi presieduta da Rosalba Atzei.

Mario Tozzi, il geologo noto al grande pubblico per le sue trasmissioni televisive, e Enzo Favata, sassofonista jazz apprezzato sulla scena internazionale, insieme raccontano l’Isola della Sardegna attraverso il particolare punto di vista della geologia, scienza tanto affascinante quanto trascurata, e la musica al confine tra passato e futuro. Da questo incontro scaturisce un affresco inedito della Sardegna, un film senza immagini raccontato con le parole e i suoni, nel quale prendono forma paesaggi arcaici, miti dimenticati e ricerca scientifica, rivelando allo spettatore una geografia antica, sepolta nella stratificazione delle ere geologiche e preistoriche.

Mario Tozzi è uno scienziato, primo ricercatore presso il CNR, e ha condotto studi sull’evoluzione geologica del Mediterraneo centro orientale. E’ autore di oltre 50 pubblicazioni scientifiche su riviste italiane ed internazionali. Del 2012 è il suo ultimo libro,“Pianeta Terra. Ultimo Atto” edito da Rizzoli, preceduto da altri titoli come “Il grande libro della Terra” e “Italia segreta. Viaggio nel sottosuolo da Torino a Palermo”. E’ noto al grande pubblico anche per una serie di fortunate trasmissioni televisive di divulgazione scientifica: “Atlantide”, “Allarme Italia”, “La Gaia Scienza”, “Gaia, il pianeta che vive”. Da molti anni visita assiduamente la Sardegna per i suoi studi, in particolare ha seguito il giornalista Sergio Frau nella ricerca di dati scientifici a supporto della teoria dell’identificazione tra la Sardegna e la mitica Atlantide. Oggi unisce la sua competenza scientifica e le doti di comunicatore per dedicarsi ad una intensa attività di educazione delle giovani generazioni alla conoscenza delle tematiche legate all’ambiente e alla salvaguardia dei territori.

Enzo Favata. Musicista apprezzato sulla scena del jazz internazionale come sassofonista, è anche compositore e autore di musiche originali per cinema, radio, teatro, documentaristica. I suoi progetti, caratterizzati da un originale intreccio tra musiche popolari e avanguardia, sono stati ospitati in prestigiosi festival ed innumerevoli palcoscenici, in tutto il mondo. Favata ha suonato e registrato dischi con Dino Saluzzi, Enrico Rava, Miroslav Vitous, Lester Bowie, Art Ensemble of Chicago, Metropole Orkest, Dave Liebman, Guinga, Omar Sosa, Django Bates Tenores di Bitti Eivind Aarset, Jan Bang e tanti altri. Attualmente ha al suo attivo 16 dischi. Molto abile con l’elettronica dal vivo, miscelata con i suoi strumenti a fiato, la utilizza in questo progetto con un sistema di filtraggio del suono dei suoi sassofoni, clarinetti e strumenti etnici, creando magiche atmosfere sonore sulle quali scorre il racconto di Mario Tozzi.

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E’ iniziato il conto alla rovescia per l’inizio del XXX Festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz” al via martedì 1 settembre a Sant’Anna Arresi.

“Ai confini tra Sardegna e Jazz” raggiunge, con l’edizione di quest’anno, ai trent’anni di attività ininterrotta, un traguardo non da poco nell’ambito dei festival estivi. Numerosi sono stati i traguardi raggiunti dall’associazione culturale “Punta Giara”, promotrice del festival: l’abbattimento proprio dei confini geografici del movimento Jazz è sicuramente uno dei meriti dell’associazione Arresina che è riuscita attraverso programmi mai banali e attenti alle nuove correnti provenienti dagli Stati Uniti a fondere, con risultati eccelsi, tratti caratteristici della cultura sarda con la musica e la cultura afro-americana. Numerosi infatti sono stati i musicisti che in questi ventisei anni si sono confrontati con la tradizione sarda: Pat Metheny più volte a condiviso il palco con artisti come Antonello Salis, Paolo Angeli e Enzo Favata, Hamid Drake con gli stessi Angeli e Salis ha inaugurato proprio all’ombra del nuraghe Arresi un sodalizio che tutt’ora continua e Butch Morris, innovatore della scena free-jazz mondiale con la sua Conduction, è stato per tre anni consecutivi protagonista a Sant’Anna Arresi con il suo progetto che ha coinvolto non solo musicisti professionisti, ma anche musicisti provenienti da scuole civiche e conservatori.  E proprio a Butch Morris a cui quest’anno abbiamo rivolto il nostro pensiero nel concepire questa trentesima edizione del festival, proprio a sigillo di questo straordinario risultato, l’Associazione Culturale Punta Giara con il supporto di Poste Italiane hanno realizzato un annullo filatelico di cui daremo ampio ragguaglio con un apposito comunicato stampa.

Ogni sera, novità del programma, prima dell’inizio dei concerti, una breve sessione d’ascolto “EXTRA SPEED TO YOUR GOALS: RADIO BUTCH WARM UP”, a cura di Letizia Renzini e Giuseppe Vigna, avvicinerà il pubblico alla musica e allo spirito di Butch Morris, gettando un ponte sonoro tra il suo pensiero musicale vasto e originale e gli artisti invitati quest’anno a Sant’Anna Arresi.

Butch Morris ha coinvolto il festival e la sua gente in un rapporto umano e di produzione artistica che si è arricchito negli anni; tenteremo ogni sera di colmare il vuoto che ha lasciato parlando di musica, ricordando l’uomo e il musicista, le sue tante e articolate esperienze, ripercorrendo storie, amicizie e sodalizi artistici. 

Extra Speed To Your Goals (possano i tuoi obiettivi essere raggiunti velocemente) è l’esortazione che Morris apponeva in calce ad ogni sua e-mail.

Questo semplice augurio collettivo, che testimonia una visione energica del fare e del volere, è la lezione del maestro alla quale teniamo di più. Evocare lo spirito ed espolorare l’orizzonte musicale di Butch Morris ogni sera attraverso un brano suo o di altri, sarà il modo per sentirci ancora tutti in comunicazione con la straordinaria energia di questo grande musicista, amico e conduttore visionario.

Altra novità: Evan Parker venuto a conoscenza del cartellone Ai Confini tra Sardegna e Jazz 2015, della presenza di uno dei più grandi contrabbassisti viventi William Parker, chiese ai responsabili di Punta Giara se fosse possibile esaudire un suo grande desiderio quello di inserirlo come ospite improvvisatore nell’organico allestito per la realizzazione del Progetto Large Ensamble direct by Evan Parker “Homage to Butch Morris”. L’amore dei due per la figura di Butch Morris, il grande rispetto tra il sassofonista e il contrabbassista di New York, l’amicizia che lega i due all’Associazione Culturale Punta Giara ha fatto quello che trova concretezza il giorno 3 settembre. Operazioni di questa rilevanza che  a noi colgono in maniera profondissima l’essenza del Jazz trovano a Sant’Anna Arresi da sempre condizioni ambientali, tale che ormai passano per essere normalità da queste parti, se come ebbe a dire un grande chitarrista di casa da queste parti il festival di Sant’Anna Arresi meriterebbe di essere insignito di patrimonio dell’umanità e luogo unico al mondo dove è possibile a seconda delle frequentazioni mattutine cambiare la scaletta della stessa sera.

Al Festival di Sant’Anna Arresi ritorna anche quest’anno la Bandakadra. Difficoltà di carattere finanziario avevano fatto assumere ai soci di Punta Giara la dolorosa decisione di non far rientrare nel cartellone 2015 la Marching Band Piemontese che oramai da qualche anno era di casa nel nostro paese. I legami di carattere culturale ed i legami sorprendenti con la comunità che vi ospita ha fatto in modo che proprio all’ultimo momento grazie anche ad una raccolta di fondi effettuata dai soci la disponibilità della band pur di esserci anche se pur con un cache ridottissimo ha fatto il resto, e pertanto la band potrà realizzare la seconda tappa del suo Mississippi Viaggio musicale nelle vie del Jazz, progetto che prende avvio con l’edizione 2014-2015.

Con Mississippi la Bandakadabra ripercorrerà in tre giorni la storia dell’evoluzione del jazz, esplorando ogni giorno una corrente musicale differente, dalle radici a New Orleans sino alle avanguardie di New York, accompagnando il pubblico a riscoprire i grandi musicisti e gli stili musicali che si svilupparono in sette delle maggiori città Americane.

Durante il viaggio lungo il Mississippi, la Bandakadabra si vedrà impegnata nell’esplorazione dei brani classici della tradizione americana, partendo dalle correnti Second Line e Dixieland tipiche di New Orleans, alla foce del grande fiume, o quelli classici di Chicago, città che vide l’esplorazione artistica di Louis Amstrong, per passare al Jazz di Washington, egregiamente interpretato dalle composizioni di Duke Ellington, quello di Kansas City con Count Basie, il bepop di Charlie Parker e Dizzie Gillespie, e infine le avanguardie di New York con le musiche di Coltrane, Davis e Mingus. La Bandakadabra saranno guidati dall’istrionico front-man e percussionista Gipo Di Napoli, e caratterizzati da una forte componente comica e teatrale.

Definita da Carlo Petrini “una fanfara urbana”, la Bandakadabra nasce a Torino nel gennaio 2005. Il progetto era quello di creare una big band capace di raccogliere, intorno alla medesima idea di musica, strumentisti di ogni età e con diverse sensibilità artistiche.

L’obiettivo iniziale è stato raggiunto: nel giro di pochi mesi, la Banda ha saputo coinvolgere jazzisti, musicisti con esperienze nel campo della musica balcanica, della musica di strada, del combat folk o con una formazione bandistica di stampo più tradizionale, fino a raggiungere il ragguardevole numero di 21 elementi.

L’esigenza di non disperdere quel patrimonio di suoni e di atmosfere che caratterizzano la tradizione bandistica rimane un tratto specifico del progetto Bandakadabra, il cui intento è appunto quello di riproporre, attualizzandole, le sonorità delle bande tradizionali e di avvicinare alle atmosfere della musica popolare un pubblico sempre più numeroso.

Il repertorio della banda comprende suggestioni musicali diverse, dagli sfrenati ritmi balcanici, alle marcette popolari, senza disdegnare melodie latine e jazz.

Assolutamente originale è l’approccio ai singoli brani, che vengono eseguiti con una forte carica teatrale, 

dando luogo a performance in cui il pubblico viene letteralmente trascinato a partecipare.

La possibilità di esibirsi liberamente ed ovunque senza vincoli di amplificazione rendono il progetto adatto a qualsiasi tipo di situazione.

In soli cinque anni di attività, la BandaKadabra ha già avuto modo di esibirsi e di farsi apprezzare in diverse rassegne di world music italiane, suscitando una crescente attenzione e curiosità da parte di festival, istituzioni e club.

Oltre ad aver prodotto nel 2007 l’album “Sputnik”, la banda ha saputo dialogare con diverse realtà musicali: dal cantautorato (Banda Elastica Pellizza, Luca Morino) al jazz (Carlo Actis Dato) fino alla musica elettronica (Feelgoodproduction autori delle fortunate raccolte “Balkanica!”) e alla clownerie musicale (Gianluigi Carlone della Banda Osiris).

Attualmente la Bandakadabra ha registrato il suo secondo cd, ospitando tra le sue file il virtuoso del sax contralto, Piero Ponzo, storico strumentista di Gian Maria Testa.

Ai confini tra Sardegna e Jazz costituisce una delle poche realtà della cultura sarda capace di proiettarsi anche al di fuori dell’isola garantendo al nostro territorio un eccezionale ritorno sia sul mercato locale che su quello nazionale e internazionale.                                             

Proiettare all’esterno l’immagine di una terra dove si produce e di un’isola vitale e culturalmente produttiva questo è il principale obiettivo dell’associazione Punta Giara.                                              

 Il festival costituisce da tempo uno dei principali eventi culturali isolani seguito costantemente da dai mass-media locali e internazionali, questo consente di offrire al nostro territorio oltre che al tradizionale rilievo sulla pubblicità del festival un ancor più importante e significativo rilievo sulla pubblicità in tutti i momenti di presentazione e di commento giornalistico e radiotelevisivo.

A testimonianza di quanto sopra, l’Associazione comunica che alla data odierna sono stati accreditati 29 richieste da parte delle più rilevanti e importanti riviste nazionali ed internazionali a cui si aggiungono 10 fotografi nazionali ed internazionali.

La Rai ha acquisito i diritti di messa in onda di tutti i concerti compreso una diretta che sarà mandata in onda il giorno 3 settembre alle ore 21.00 dal canale Rai della trasmissione condotta da Pino Saulo “Battiti”.

Butch Morris - Luciano Rossetti © Phocus Agency

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L’Arena Fenicia di Sant’Antioco ospiterà lunedì prossimo, 24 agosto, lo spettacolo musicale “Tandem”, che vedrà protagonisti Fabrizio Bosso alla tromba e al flicorno e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte. Lo straordinario scenario offerto dal sito archeologico, dopo il concerto del gruppo di Enzo Favata con la Rassegna “I tramonti sulla Sardegna”, promette un’altra serata magica.

Tandem

 

Prenderà il via martedì sera, a partire dalle ore 20.00, all’Arena Fenicia di Sant’Antioco, e si concluderà il 21 agosto, dopo 13 tappe, a Santa Maria Navarrese, la quarta edizione di “Tramonti della Sardegna”, itinerario di concerti al tramonto nei luoghi più belli dell’isola.
Musica e paesaggio sono gli ingredienti del tour per la Sardegna ideato nel 2012 dal jazzista Enzo Favata. Un itinerario tra le più belle località dell’isola, che saranno visitate dal musicista accompagnato da diverse formazioni, per comporre la colonna sonora del tramonto, ma anche per invitare ad una conoscenza più approfondita del territorio attraverso il paesaggio, la storia, i monumenti archeologici.
Enzo Favata, sassofonista sardo impegnato quest’anno in un tour internazionale che lo ha portato in Brasile, Etiopia, Iran, Romania, Albania e che si concluderà a metà agosto in Norvegia, presenterà nella sua terra alcuni dei progetti con cui si è esibito all’estero, in compagnia di musicisti tra i più rappresentativi dell’attuale scena jazz italiana: il pianista Enrico Zanisi, il contrabbassista Danilo Gallo, il batterista UT Gandhi, il chitarrista Marcello Peghin.
In alcune tappe è prevista anche la partecipazione di due star internazionali: la tromba di Enrico Rava e la voce straordinaria di Saynkho Namtchylakh.

Il quartetto acustico “Inner Roads”, con Enzo Favata (sassofoni e clarinetti), Enrico Zanisi (piano), Danilo Gallo (contrabbasso), U.T. Gandhi (batteria), inaugurerà la serie di concerti tra i luoghi più belli dell’isola nell’ora del tramonto. Lo si potrà ascoltare nell’arena fenicia di Sant’Antioco il 4 agosto (ore 20.00, ingresso libero), nella spiaggia della torre di Bari Sardo il 5 agosto (ore 20.00, ingresso libero), a Buggerru il 6 agosto (Spiaggia di Niccolò, ore 20.00, ingresso libero) e il 7 agosto a Samassi per il festival Medinart (ore 19.30, ingresso libero).

L’itinerario di concerti riprenderà poi il 9 agosto a Macomer presso il sito archeologico di Tamuli con il concerto del “Decoder Quartet” (Enzo Favata, sassofoni e clarinetti), Marcello Peghin, chitarre), Danilo Gallo, contrabbasso, U.T. Gandhi, batteria). Inizio concerto ore 20.00, ingresso € 10,00, con degustazione di vini e visita guidata al sito.
L’11 agosto il tramonto musicale sarà sulla spiaggia di S’Archittu, nel territorio di Cuglieri, alle ore 20.00, con il trio Caracas Cafè formato da Enzo Favata, sassofoni e clarinetti, Marcello Peghin, chitarre e U.T. Gandhi, batteria.
La tappa successiva il 12 agosto (ore 20.00, ingresso libero) sarà a Buggerru, nella spiaggia del porto, con il “Decoder Quartet”, formazione che si ispira al jazz elettrico e al rock psichedelico degli anni Settanta.
La stessa formazione volerà quindi in Norvegia per il Festival Jazz di Oslo, dove, con Enrico Rava special guest, presenterà il progetto “The Dark Side of Jazz“. Il progetto, sempre con Enrico Rava, tornerà quindi in Sardegna per due date, il 16 agosto nella Reggia Nuragica di Seruci a Gonnesa (ore 20.00, ingresso € 15.00, con degustazione di vini e prodotti locali) e il 17 agosto nel Nord Sardegna sulla spiaggia dell’Argentiera (ore 20.00, ingresso libero).
Per le due tappe successive “Decoder” si presenterà con un altro ospite internazionale: la straordinaria cantante di origine mongola Saynkho Namtchylak accompagnerà il quartetto per il tramonto al Nuraghe Cuccurada di Mogoro il 18 agosto (ore 20,00, ingresso € 10,0000) e a Lanusei nel panoramico piazzale della Madonna d’Ogliastra il 19 agosto (ore 20.00, € 10,00).
L’itinerario si concluderà con due concerti del quartetto “Inner Roads” il 20 agosto presso il Nuraghe Is Paras di Isili (ore 20.00, ingresso libero) e il 21 agosto presso la torre saracena di Santa Maria Navarrese (concerto ore 22.00, ingresso libero).

I “Tramonti della Sardegna” è una produzione dell’associazione Jana Project e anticipa il Festival Musica sulle Bocche che la stessa organizzazione cura a Santa Teresa Gallura e che si terrà quest’anno dal 26 al 30 agosto.
L’iniziativa si tiene grazie al sostegno dell’Assessorato Regionale dello Spettacolo e dei Comuni che ospitano i concerti.
Lo staff della Jana Project opera come “green team” per il rispetto dell’ambiente in tutte le fasi organizzative. Tutto il materiale è stampato su carta ecologica.

CALENDARIO I TRAMONTI DELLA SARDEGNA 2015

4/8 – Sant’Antioco
INNER ROADS QUARTET
Arena Fenicia ore 20.00 – ingresso gratuito

5/8 – Bari Sardo
INNER ROADS QUARTET
Spiaggia Torre di Barì, ore 20.00 – ingresso gratuito

6/8 – Buggerru
INNER ROADS QUARTET
Spiaggia San Niccolò, ore 20.00 – ingresso gratuito

7/8 – Samassi
INNER ROADS QUARTET
Via Roma (Medinart), ore 19.30 – ingresso gratuito

9/8 – Macomer
DECODER QUARTET
Villaggio Tamuli, ore 20.00 – ingresso € 10,00 con degustazione di vini e visita guidata del sito

11/8 – Cuglieri
CARACAS CAFE’
S’Archittu spiaggia, ore 20.00 – ingresso gratuito

12/8 – Buggerru
DECODER QUARTET
Spiaggia del Porto, ore 20.00 – ingresso gratuito

16/8 – Gonnesa
THE DARK SIDE OF JAZZ ft. ENRICO RAVA
Complesso nuragico di Seruci, ore 20.00 – ingresso € 15,00 con degustazione di vini e prodotti locali

17/8 – Sassari
THE DARK SIDE OFJAZZ ft. ENRICO RAVA
Spiaggia dell’Argentiera, ore 20.00 – ingresso gratuito

18/8 – Mogoro
DECODER QUARTET ft. SAYNKHO NAMTCHYLAK
Nuraghe Cuccurada, ore 20.00 – ingresso gratuito

19/8 – Lanusei
DECODER QUARTET ft. SAYNKHO NAMTCHYLAK
Santuario Madonna d’Ogliastra, ore 20.00 – ingresso € 10,00

20/8 – Isili
INNER ROADS QUARTET
Nuraghe Is Paras, ore 20.00 – ingresso gratuito

21/8 – Santa Maria Navarrese
INNER ROADS QUARTET
Torre saracena, ore 22.00 – ingresso gratuito.

Nelle fotografie allegate, lo spettacolo dello scorso anno all’Arena Fenicia di Sant’Antioco.

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Circa 400 persone hanno assistito ieri sera, nell’#Arena Fenicia di Sant’Antioco (ingresso gratuito), all’ultima tappa di “Songs from African and Mediterranean Skies”, progetto scaturito dall’incontro di due musicisti provenienti da continenti diversi, #Dudu Manhenga ed #Enzo Favata, che nella loro carriera artistica hanno intrecciato la tradizione musicale del proprio paese con le musiche moderne come il soul ed il jazz. E’ stato un mese di jazz ed altro intorno alla Sardegna nelle più belle località dell’Isola al tramonto.

Melodia, energia e poliritmia, modern jazz e musica tradizionale danno luogo ad un sound molto coinvolgente, di particolare originalità e freschezza, tra le nuvole del Mediterraneo ed i cieli dalle mille sfumature dell’Africa. La band è composta da sette artisti, cinque provenienti dallo Zimbabwe e due dalla Sardegna: Enzo Favata ai sassofoni con Marcello Peghin alle chitarre, si inseriscono nel gruppo musicale che accompagna abitualmente Dudu Manhenga, composto dal batterista Blessing Muparutsa, dal pianista Nick Nare, il bassista Joshua Kwesha ed il percussionista Othnell Moyo.
Dudu Manhenga è un’autentica leggenda dello Zimbabwe. E’ considerata l’erede di Miriam Makeba (Mama Afrika). Cantante e compositrice, il suo stile fa scivolare la musica tradizionale del suo paese verso l’afro-jazz, attraverso le sonorità della band e il caratteristico suono della #Mbira, il tradizionale pianoforte a pollice africano.
L’artista africana è conosciuta anche in Italia, dove ha tenuto una serie di tournées negli anni scorsi. Ha cantato per #Papa Benedetto XVI, durante il #VII Incontro Mondiale delle Famiglie, in rappresentanza del #Continente Africano. Enzo Favata, nella breve presentazione che ha preceduto il concerto,  l’ha accostata alla grandissima Mina e bisogna dire che, al termine di una straordinaria performance, il confronto è parso tutt’altro che azzardato. Il sassofonista sardo ha chiuso sottolineando ancora che forse troppo spesso siamo abituati a fidarci solo di ciò che conosciamo ma, talvolta, è opportuno accogliere nuove esperienze che poi non ci deludono.

Quella di ieri all’#Arena Fenicia di Sant’Antioco, nella quale Dudu Manhenga ha fatto sfoggio di abiti coloratissimi creati da lei stessa che considera una dichiarazione d’intenti e con i quali punta ad incoraggiare le donne africane a sposare la modernità senza perdere il contatto con la loro storia e la loro tradizione, è stata l’ultima tappa sarda del tour 2014 dell’accoppiata Favata-Manhenga ma ci sarà un seguito, con un CD, una tournée invernale del gruppo sardo in Zimbabwe e, nel 2015, un nuovo tour estivo italiano.

Dudu Manhenga ha iniziato a muovere i primi passi giovanissima come cantante di jazz e gospel nella città natale di #Makokoba, per poi trasferirsi ad Harare dove ha iniziato la carriera di cantante e corista al fianco di vere e proprie leggende della musica africana. Parallelamente ha studiato allo #Zimbabwe College of Music in Harare. Dopo una gavetta come corista, nel 2001 ha fondato con il marito e batterista Blessing Muparutsa (ha 4 figli, una bimba e tre maschietti)i “Color Blue”, band che è riuscita a sposare in maniera originale ed coinvolgente la musica afro, il contemporary jazz e la musica tradizionale dello Zimbabwe. Nel 2003, a ventidue anni, ha pubblicato il primo album, “On of the Blue”, miscela di afro jazz decisamente originale. Oggi, in Zimbabwe, Dudu Manhenga, è conosciuta non solo per la sua musica, ma anche per l’attivismo per i diritti delle donne.

Il concerto è stato preceduto dall’intervento di un rappresentante della #Fondazione Nurnet che l’organizzazione ha voluto coinvolgere per approfondire la conoscenza sugli aspetti archeologici del luogo.

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Questa sera, alle 20.00, all’#Arena Fenicia di Sant’Antioco (ingresso gratuito), nuova tappa di “Songs from African and Mediterranean Skies”, un mese di jazz ed altro intorno alla Sardegna nelle più belle località dell’Isola al tramonto.

“Songs from African and Mediterranean Skies”  è il progetto scaturito dall’incontro di due musicisti provenienti da continenti diversi, #Dudu Manhenga ed #Enzo Favata, che nella loro carriera artistica hanno intrecciato la tradizione musicale del proprio paese con le musiche moderne come il soul ed il jazz.
Melodia, energia e poliritmia, modern jazz e musica tradizionale danno luogo ad un sound molto coinvolgente, di particolare originalità e freschezza, tra le nuvole del Mediterraneo ed i cieli dalle mille sfumature dell’Africa.
La band è composta da sette artisti, cinque provenienti dallo Zimbabwe e due dalla Sardegna: Enzo Favata ai sassofoni con Marcello Peghin alle chitarre, si inseriscono nel gruppo musicale che accompagna abitualmente Dudu Manhenga, composto dal batterista Blessing Muparutsa, dal pianista Nick Nare, il bassista Joshua Kwesha ed il percussionista Othnell Moyo.
Dudu Manhenga è un’autentica leggenda dello Zimbabwe. E’ considerata l’erede di Miriam Makeba (Mama Afrika). Cantante e compositrice, il suo stile fa scivolare la musica tradizionale del suo paese verso l’afro-jazz, attraverso le sonorità della band e il caratteristico suono della #Mbira, il tradizionale pianoforte a pollice africano.
L’artista africana è conosciuta anche in Italia, dove ha tenuto una serie di tournées negli anni scorsi. Ha cantato per Papa Benedetto XVI, durante il #VII Incontro Mondiale delle Famiglie, in rappresentanza del Continente Africano.
Dudu Manhenga ha iniziato a muovere i primi passi giovanissima come cantante di jazz e gospel nella città natale di Makokoba per poi trasferirsi ad Harare dove ha iniziato la carriera di cantante e corista al fianco di vere e proprie leggende della musica africana. Parallelamente ha studiato allo #Zimbabwe College of Music in Harare. Dopo una gavetta come corista, nel 2001 ha fondato con il marito e batterista Blessing Muparutsa i “Color Blue”, band che è riuscita a sposare in maniera originale e coinvolgente la musica afro, il contemporary jazz e la musica tradizionale dello Zimbabwe. Nel 2003, a ventidue anni, ha pubblicato il primo album, “On of the Blue”, miscela di afro jazz decisamente originale. Oggi, in Zimbabwe, Dudu Manhenga, è conosciuta non solo per la sua musica, ma anche per l’attivismo per i diritti delle donne.

Il concerto sarà preceduto dall’intervento degli esperti della #Fondazione Nurnet che l’organizzazione ha voluto coinvolgere per approfondire la conoscenza sugli aspetti archeologici del luogo.

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Venerdì sera, alle 20.00, all’#Arena Fenicia di Sant’Antioco (ingresso gratuito), nuova tappa di “Songs from African and Mediterranean Skies”, un mese di jazz ed altro intorno alla Sardegna nelle più belle località dell’Isola al tramonto.
“Songs from African and Mediterranean Skies”  è il progetto scaturito dall’incontro di due musicisti provenienti da continenti diversi, #Dudu Manhenga ed #Enzo Favata, che nella loro carriera artistica hanno intrecciato la tradizione musicale del proprio paese con le musiche moderne come il soul ed il jazz.
Melodia, energia e poliritmia, modern jazz e musica tradizionale danno luogo ad un sound molto coinvolgente, di particolare originalità e freschezza, tra le nuvole del Mediterraneo ed i cieli dalle mille sfumature dell’Africa.
La band è composta da sette artisti, cinque provenienti dallo Zimbabwe e due dalla Sardegna: Enzo Favata ai sassofoni con Marcello Peghin alle chitarre, si inseriscono nel gruppo musicale che accompagna abitualmente Dudu Manhenga, composto dal batterista Blessing Muparutsa, dal pianista Nick Nare, il bassista Joshua Kwesha ed il percussionista Othnell Moyo.
Dudu Manhenga è un’autentica leggenda dello Zimbabwe. E’ considerata l’erede di Miriam Makeba (Mama Afrika). Cantante e compositrice, il suo stile fa scivolare la musica tradizionale del suo paese verso l’afro-jazz, attraverso le sonorità della band e il caratteristico suono della #Mbira, il tradizionale pianoforte a pollice africano.
L’artista africana è conosciuta anche in Italia, dove ha tenuto una serie di tournées negli anni scorsi. Ha cantato per Papa Benedetto XVI, durante il #VII Incontro Mondiale delle Famiglie, in rappresentanza del Continente Africano.
Dudu Manhenga ha iniziato a muovere i primi passi giovanissima come cantante di jazz e gospel nella città natale di Makokoba per poi trasferirsi ad Harare dove ha iniziato la carriera di cantante e corista al fianco di vere e proprie leggende della musica africana. Parallelamente ha studiato allo #Zimbabwe College of Music in Harare. Dopo una gavetta come corista, nel 2001 ha fondato con il marito e batterista Blessing Muparutsa i “Color Blue”, band che è riescita a sposare in maniera originale e coinvolgente la musica afro, il contemporary jazz e la musica tradizionale dello Zimbabwe. Nel 2003, a ventidue anni, ha pubblicato il primo album, “On of the Blue”, miscela di afro jazz decisamente originale. Oggi, in Zimbabwe, Dudu Manhenga, è conosciuta non solo per la sua musica, ma anche per l’attivismo per i diritti delle donne.

Il concerto sarà preceduto dall’intervento degli esperti della #Fondazione Nurnet che l’organizzazione ha voluto coinvolgere per approfondire la conoscenza sugli aspetti archeologici del luogo.

Conferenza stampa Estiamoinsieme 2014

È stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, il programma di “Estiamoinsieme 2014”, pensato dall’Amministrazione comunale di Carbonia per offrire nei mesi estivi (da luglio a settembre) una vasta scelta di iniziative culturali, sportive e di spettacolo.

Tante le date che compongono il cartellone e che coinvolgono il centro città ma anche le frazioni e altre aree urbane. L’edizione 2014 partirà mercoledì 2 luglio con la prima data della manifestazione “Nottinsieme 2014: shopping e spettacolo a Carbonia”.  La Pro Loco, che collabora con il comune di Carbonia, ha presentato le iniziative per i 9 mercoledì che ospiteranno “Nottinsieme”.

Nel corso della conferenza stampa, il sindaco Giuseppe Casti, l’assessore dello Spettacolo Fabio Desogus e l’assessore della Cultura Loriana Pitzalis, hanno presentato i vari aspetti della rassegna.

Il sindaco ha sottolineato che, nonostante i tagli alle risorse e l’attesa di nuovi finanziamenti, l’Amministrazione, avvalendosi della preziosissima collaborazione delle associazioni culturali e degli artisti cittadini, è riuscita a proporre un cartellone variegato in grado di attrarre cittadini e turisti.

L’assessore Fabio Desogus, nell’esporre alcune delle iniziative in programma, ha indicato come chiave di lettura della nuova stagione estiva di quest’anno il coinvolgimento delle associazioni e degli artisti locali. In questo contesto si inseriscono gli spettacoli dei Golaseca (4 agosto), di Carla Cocco (agosto) e la seconda edizione della rassegna di musica indipendente e alternativa “Summer is Mine” (16-17 agosto) che ha già ottenuto una certa notorietà nel panorama delle rassegne del settore.

La collaborazione con le associazioni locali è stata importantissima anche per le manifestazioni organizzate nelle frazioni, tra le quali segnaliamo l’esibizione di Jacopo Cullin a Barbusi (5 luglio, nell’ambito dei festeggiamenti per la patrona Santa Maria delle Grazie), il Teresa Garau Show a Bacu Abis (7 agosto, nell’ambito dei festeggiamenti per Santa Barbara), i Janas a Serbariu (il 20 agosto, in occasione della festa patronale) e la manifestazione “Lunga note a Corte”, a Cortoghiana. L’ultima domenica di agosto si terrà presso la Grande Miniera di Serbariu una tappa del #Carignano Music Experience. Parte importante del cartellone è rappresentata da “Nottinsieme 2014”, anch’essa frutto della collaborazione tra Amministrazione comunale ed associazioni (in particolar modo con la Pro Loco), giunta quest’anno alla sua quinta edizione. Numerose le novità con serate a tema, degustazioni, musica, animazione e spettacoli sotto le stelle.

All’interno di “Estiamoinsieme 2014”, anche diverse manifestazioni sportive, come la manifestazione pugilistica che si terrà in Piazza Marmilla (12 luglio), il meeting Città di Carbonia “Memorial Mirko Masala” (19 luglio) e diverse esibizioni di danza.

Anche l’assessore della Cultura Loriana Pitzalis si è soffermata sull’importanza delle sinergie tra Comune e associazioni. Grazie a questa collaborazione il 3 luglio prenderà avvio, presso l’Arena Mirastelle, l’edizione 2014 di “Cinema sotto le Stelle”. Il programma comprende diversi generi cinematografici e offrirà titoli che possono essere apprezzati da un vasto pubblico, per interessi ed età. La proposta, nello specifico, si articola in 6 proiezioni cinematografiche (3-10-17-24-31 luglio e 7 agosto): quattro commedie, un film drammatico e uno d’animazione.

Prosegue la valorizzazione dei siti archeologici della città. Oltre al già citato appuntamento previsto alla Grande Serbariu, si terranno tre serate nel Parco archeologico Urbano “Sa Grutta”, (Cannas di Sotto), con la partecipazione di gruppi provenienti da Torino (12 luglio, musica medioevale e campane tibetane), Brescia (19 luglio, musica medioevale e rinascimentale) e una serata (26 luglio) dedicata alla musica tradizionale della Sardegna, con cena conclusiva. Il 2 agosto, sarà la volta del parco Archeologico di Monte Sirai, che ospiterà i musicisti del #Conservatorio Pierluigi da Palestrina di Cagliari. Di grosso rilievo anche l’appuntamento (agosto) rientrante nel più ampio progetto Archeomedsites, (coordinato dal Mibac – ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, che coinvolge le città di Firenze, Siena e Carbonia, la Tunisia e il Libano) e che prevede l’esibizione di Enzo Favata e Marcello Peghin accompagnati dal gruppo capitanato dall’artista dello Zimbabwe Dudu Manhenge.

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Sabato 7 giugno 2014, alle 19.00, la Lampisteria del Museo del Carbone ospita il terzo evento del Vesna Festival, il concerto del trio ethno-jazz Yavana composto da Rashmi Bhatt (Gujarat, India) alla tabla, Marc Egea (Catalunya, Spagna) alla ghironda, Dario Elia (Sardegna, Italia) alla chitarra e live electronics. L’ingresso è gratuito.

Il trio Yavana

Come musicista, cantante, compositore e produttore, Dario Elia rappresenta una parte importante della scena musicale sperimentale italiana. I suoi lavori spaziano dall’avant-garde jazz all’ambient art-rock, dalla sound art alla live electronics. Nel 2006 ha costituito la casa di produzione VesnaHaus. Una lunga serie di collaborazioni internazionali hanno trasformato VesnaHaus in un movimento di artisti spontaneo, imprevedibile e fortemente eterogeneo. Negli ultimi anni, Dario Elia ha tenuto performance in Giappone, Russia, Serbia, Spagna, Thailandia e Italia.

Il musicista catalano Marc Egea si muove con eleganza dalle composizioni razionali dei Kaulakau alla pura improvvisazione, mostrando un approccio straordinariamente innovativo, anche sul piano strettamente sonoro, su uno strumento antico come la ghironda. L’album solista Four Elements (2010) e In Fabula (2010) con i Kaulakau sono due gemme da non perdere.

Nato in Gujarat, India, Rashmi Bhatt è cresciuto in un ambiente permeato da danza, teatro e musica indiana e ha studiato le percussioni. Trasferitosi in Europa svolge la sua principale attività come percussionista tenendo concerti in Francia, Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia, Spagna e Italia e collabora alle iniziative culturali dell’Ambasciata dell’India a Roma. Rashmi Bhatt ha scelto l’Italia come residenza preferita in Europa e tiene regolarmente concerti, seminari e lezioni sulla musica indiana (Francia e Italia) anche presso Conservatori. Negli ultimi anni, la ricerca principale di Rashmi è diventata quella di scoprire nuove culture e di fonderle all’essenza della sua cultura; di unire i Popoli con un linguaggio unico universale della musica. I suoi ultimi progetti coinvolgono musicisti dal Marocco, Iran, Afghanistan, Mali e Syria, Brazil e Burkina Faso.

Il Vesna Festiva, sottotitolato “Avventure nelle diversità“, è un progetto internazionale che deriva dai numerosi eventi realizzati dal 2010 ad oggi in Europa, Asia e America dall’APS Vesna.

In molte lingue la parola vesna indica la primavera, l’espressione della rinascita e delle diversità.

Vesna organizza da anni eventi internazionali mettendo in pratica il principio arcaico s’aggiudu torrau, ovvero l’aiuto reciproco fatto di scambio di tempo, mezzi, esperienze e competenze applica, nei limiti di un ente non commerciale, il modello di attività sociale, equa, solidale emultidisciplinare delineato dal premio Nobel Yunus.

Il progetto si articola in quattro eventi: due di taglio artistico e due incentrati sull’analisi sensoriale degli alimenti.

Il filo conduttore che lega tutti gli eventi è quello della trasmissione dei patrimoni culturali immateriali.

Il festival propone un viaggio nelle diversità culturali, sia in senso artistico, attraverso l’interazione dei numerosi artisti internazionali e sardi coinvolti, sia in termini sensoriali e alimentari, attraverso laboratori di analisi sensoriale di vini da vitigni autoctoni e di oli d’oliva monocultivar, patrimoni di biodiversità e saperi produttivi.

Il progetto è pensato per coinvolgere un pubblico molto eterogeneo per età, interessi e preparazione.

Gli eventi artistici si terranno a Cagliari e a Carbonia, in forma di performance multimediale (concerto o concerto più proiezioni) e coinvolgeranno artisti del circuito internazionale VesnaHaus.

Fra gli artisti internazionali: Rashmi Bhatt (India), Marc Egea (Spagna), Gregory Nemirovsky (Germania/Ucraina) e Jorge Troitino (Spagna). Fra i musicisti sardi: Enzo Favata, Alessandro

Atzori, Dario Elia, Alessandro Pintus, Fabrizio Piras.

I laboratori di analisi sensoriale si terranno a Dolianova nella nuova sala di degustazione della Cantina di Dolianova per quanto riguarda i vini da vitigni autoctoni sardi e a Oliena, nella biblioteca

comunale, per quanto riguarda gli oli d’oliva monovarietali.

La qualità della proposta per quanto riguarda i due eventi artistici è garantita dal circuito internazionale che Vesna ha consolidato dal 2010 ad oggi, una comunità fortemente collaborativa di molte decine di artisti professionisti soprattutto in campo musicale in Europa, Asia e America (vedi curriculum).

Per quanto riguarda i laboratori di analisi sensoriale, essi non saranno, come spesso avviene, dei semplici laboratori di degustazione monocratica, ma dei veri e propri incontri didattici interattivi dove verranno insegnati i primi rudimenti delle tecniche di mind-mapping usate dai professionisti per comprendere meglio sia l’equilibrio tattile-gustativo sia il quadro olfattivo di un alimento. La qualità didattica sarà garantita dal dott. Dario Elia, esperto di scienze alimentari a analisi sensoriale degli alimenti, uno dei sensorialisti italiani con più esperienze internazionali in assoluto. L’interesse per questi eventi rilevato da una sondaggio preliminare dell’associazione Vesna è stato molto elevato.

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Dopo i successi ottenuti lunedì sera all’Arena Fenicia di Sant’Antioco e martedì sera al Nuraghe Seruci di Gonnesa, lo spettacolo “Tramonti di Musica sulle Bocche”, concerto di Enzo Favata Decoder Quartet, con Enzo Favata, Marcello Peghin, Danilo Gallo e Ut Gandhi, fa tappa questa sera in un altro scenario incantevole del Sulcis Iglesiente, il Tempio di Antas. La scelta dei siti è stata davvero azzeccata. I suoni del sax di Enzo Favata, delle chitarre di Marcello Peghin e Danilo Gallo e della batteria di Ut Gandhi, ha offerto grandissime emozioni al numeroso pubblico presente sia all’Arena Fenicia sia al Nuraghe Seruci, con grande soddisfazione degli organizzatori. Anche al Tempio di Aantas il concerto inizierà alle 20.00 e l’ingresso sarà gratuito.