23 September, 2023
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Musica dal tramonto a notte fonda, nello scenario antico della chiesetta rurale di Santa Maria de Fora di Perfugas e a pochi giorni dal via a Castelsardo della diciannovesima edizione del “Musica sulle Bocche International Jazz Festival”. Appuntamento martedì 20 agosto, con “Tramonti di Sardegna”, ultima anteprima della manifestazione che dal 22 al 25 agosto porterà della rocca dei Doria ben tredici concerti, laboratori, reading e altre attività. A Perfugas, a partire dalle 19.00, saranno protagonisti il Coro di Castelsardo, il duo composto da Enzo Favata (sassofoni e live electronics) e Pasquale Mirra (vibrafono, percussioni e live electronics) e Kabaret Maker con il suo dj set, per una serata ad ingresso gratuito che farà convivere diversi generi musicali e che, grazie al sostegno dell’amministrazione comunale e alla collaborazione di diverse realtà artistiche ed economiche del territorio, collegherà il territorio interno dell’Anglona con la costa. Il via della serata all’interno della chiesetta romanica con il canto “a cuncordu” e canti religiosi del Coro di Castelsardo composto da Pietro Sanna (basso), Giovanni Pinna (contra), Stefano Tugulu (voce), Piergiuseppe Pinna (falsetto) e Mariano Sini (falsetto).. Dalle 20.00 ci si sposta nel sagrato dove Enzo Favata (sassofoni e live electronics) e Pasquale Mirra (vibrafono, percussioni e live electronics) proporranno un set all’insegna della melodia, del ritmo, di nuove sonorità e del virtuosismo. La serata proseguirà dalle 21.30 fino a notte fonda con il dj set a cura di Kabaret Maker, un artista sardo che ha fatto della Brain Dance (un mix di folk tradizionale, sigle tv, jingle pubblicitari, acid, techno, jungle e break beat mescolato ad alta velocità) il suo stile inconfondibile.

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Inizia da Cagliari l’avventura della diciannovesima edizione del “Musica sulle Bocche” International Jazz Festival, in programma dal 22 al 25 agosto nella splendida cornice di Castelsardo, uno dei borghi storici più belli d’Italia. Giovedì 1° agosto l’appuntamento è nel capoluogo per una prestigiosa anteprima che vedrà il musicista Enzo Favata in scena a partire dalle 21 all’Exma di via San Lucifero. Un concerto in solo ad ingresso gratuito che anticipa il ricco programma di Musica sulle Bocche, ben tredici concerti, laboratori, readings ed altre attività in quattro giorni.

L’artista algherese, direttore e fondatore di “Musica sulle Bocche”, arriva da tre tour in Giappone, Cina e Vietnam dove ha portato diversi suoi progetti musicali. In questo concerto cagliaritano si esibirà al sax soprano, clarinetto basso e live electronics per una serata organizzata in collaborazione con Radio X Social Club e l’Exma-Exhibiting and Moving Arts. L’ingresso è gratuito (info e servizio prenotazione tavoli ai numeri 389-1310628 e 070-4640591).

Dopo l’appuntamento cagliaritano, “Musica sulle Bocche” volerà in Serbia, prima tappa del progetto Jain – Jazz and Interculturalism che farà incontrare trenta giovani musicisti provenienti da Serbia, Albania e Sardegna. Dal 4 al 13 agosto i giovani selezionati per la nostra isola, tutti studenti o diplomati presso il corso di jazz del Conservatorio di Sassari, incontreranno i loro colleghi balcanici nel corso del Nisville Jazz Festival. Sarà la prima di tre residenze creative che consentiranno ai giovani musicisti di dialogare e creare attraverso la musica.

Jain – Jazz and Interculturalism è, infatti, un progetto di partenariato tra organizzazioni culturali nell’ambito del programma europeo Creative Europe, promosso dai serbi della Nisville Foundation in collaborazione con gli albanesi di Syri Blu e l’associazione sarda Jana Project, organizzatrice di Musica sulle Bocche. La finalità del progetto è di promuovere il dialogo interculturale attraverso la musica; l’obiettivo è quello di facilitare la creatività e lo scambio artistico aperto attraverso la connessione tra giovani musicisti jazz provenienti da diverse realtà culturali, sociali, economiche e geografiche.

I tre partner hanno così selezionato per ogni paese dieci giovani musicisti che parteciperanno alle diverse fasi del progetto che prevede prove e laboratori per la formazione di un’unica orchestra su un repertorio di jazz e di musiche popolari delle regioni coinvolte. Dalla Sardegna partiranno alla volta della Serbia le cantanti Alessandra Del Rio, Bianca Frau e Rebecca Ginatempo, il sassofonista Andrea Uggias, il chitarrista elettrico Davide Laconi, i batteristi Gabriele Zirulia e Paolo Addis, il pianista Marco Bande e i chitarristi Paolo Corda e Michele Porcu. Del gruppo fanno parte inoltre il batterista Jacopo Careddu, selezionato per una residenza artistica a Nis, e l’artista Giada Deroma della compagnia Officine Peregrine, in qualità di tutor.

Dopo l’esperienza in Serbia, la carovana di Jain si sposterà in Sardegna dal 20 al 30 agosto, per dieci giorni proprio a cavallo del festival “Musica sulle Bocche”, per poi fare tappa in Albania, dal 3 al 12 ottobre.

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Musica d’autore venerdì 22 marzo a Sennori, con l’artista musicista sassarese Gianfranco Cossu, che accompagnato dalla chitarra a dieci corde del magistrale Marcello Peghin, si esibirà in un concerto per presentare il suo ultimo album “Coi Delfini del Cielo”. L’appuntamento è alle 20.00, all’Auditorium del centro culturale “Antonio Pazzola”, in via Farina 32. Si annuncia una serata all’insegna delle emozioni, generate dalla sensibilità artistica di Gianfranco Cossu e dalla genialità e tecnica di Marcello Peghin, che insieme daranno anima ai brani dell’ultimo lavoro di Cossu, brani che prendono spunto dalle esperienze umane vissute dall’autore a contatto con il delicato mondo delle disabilità e delle meravigliose persone che lo popolano.

Gianfranco Cossu, chitarrista sassarese, ha iniziato la sua carriera artistica nel 2001 con il gruppo Nasodoble, trio allora composto da chitarra flauto e violino. Nel 2006 ha pubblicato il suo primo lavoro discografico da solista, “Inquiete Rumorose Finzioni”, con brani interamente scritti e arrangiati dallo stesso autore. Nel 2013 ha registrato un disco di musiche originali con il gruppo Ollantaytambo, trio composto con Paolo Carta Mantiglia (clarinetti e sax) e Nicolas Capettini (contrabbasso).

Marcello Peghin è un chitarrista algherese di musica jazz e musica classica, che vanta collaborazioni artistiche con i più grandi nomi del panorama internazionale. Ha suonato, tra gli altri, con Gilberto Gil, Enrico Rava, Dino Saluzzi, Antonello Salis, Paolo Fresu, Trilok Gurtu, Omar Sosa, Miroslav Vitous, David Leabman, Anthony Bowers dei Simple Red, Tony Scott. Inoltre è presente in buona parte della produzione discografica di Enzo Favata ed Elena Ledda. Il suo ultimo lavoro è la colonna sonora del film “Chi salverà le rose”, del regista algherese Cesare Furesi, con il quale ha vinto il premio al Santa Marinella Film Festival come miglior colonna sonora del cinema italiano.

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Domani, martedì 18 dicembre, alle ore 19.00, Enzo Favata terrà un concerto nella lampisteria del Museo del Carbone, presso la Grande Miniera di Serbariu.

Il musicista sardo proporrà un repertorio completo – sassofono, soprano sax, clarinetto basso, concertina, strumenti etnici ed elettronica dal vivo – in regalo per l’80° compleanno della città di Carbonia.

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Giornata densa di appuntamenti, a Cagliari, per “Forma e Poesia nel Jazz”, il festival organizzato dall’omonima cooperativa in scena fino a domenica 30 settembre negli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi.

Dopo gli appuntamenti di questa mattina, alle 18 spazio alla presentazione di “Sardegna, jazz e dintorni”, recente pubblicazione di Simone Cavagnino e Claudio Loi, edita lo scorso giugno da Aipsa. Suddiviso in cinque sezioni tematiche, il libro comprende oltre settanta testimonianze originali di artisti e addetti ai lavori e una nutrita galleria discografica con centinaia di schede distribuite sotto forma di playlist per ogni sezione. Tante le voci autorevoli all’interno dell’opera, tra cui quelle di Paolo Fresu, Antonello Salis, Pinuccio Sciola, Gavino Murgia, Enzo Favata, Paolo Angeli, Elena Ledda e Rossella Faa, tra gli altri. Partecipa all’incontro con gli autori, il musicologo e musicista Enrico Merlin, che firma l’introduzione del libro.

A seguire, conferenza stampa di presentazione del progetto “377” del contrabbassista sardo Sebastiano Dessanay. Il musicista, da tempo trapiantato nel Regno Unito, partirà il mese prossimo per un tour in bicicletta che toccherà tutti i comuni della Sardegna, con l’intento di trarre ispirazione dall’incontro con la tradizione e contemporaneità della sua terra madre, scrivendo ogni giorno nuova musica ispirata dai luoghi e persone incontrate, per giungere, dopo un anno, alla realizzazione di un progetto musicale unico nel suo genere. 

Dopo la fortunata esperienza della scorsa edizione, ritorna al festival cagliaritano il musicista e collezionista Attilio Berni con la sua esposizione di sassofoni: in mostra ben 65 esemplari di quello che è tra gli strumenti simbolo del jazz, compresi alcuni pezzi rari, come il gigantesco sax subcontrabbasso, e un clarinetto appartenuto al grande Benny Goodman. In programma, alle 21.00, anche una conferenza-spettacolo di Berni sul binomio sax-erotismo nel cinema.

Nel frattempo, alle 19, la musica avrà preso il via con il primo dei tre concerti della serata. Sul palco una delle rivelazioni della musica jazz degli ultimi anni, Ivan Dalia (reduce dall’incontro della mattina con l’ABC – Associazione Bambini Cerebrolesi), alla testa del suo trio, con Alberto Sauri al basso e Javier Reyes alla batteria. La musica del pianista campano, classe 1985, cieco dalla nascita, ricerca e trova influenze provenienti sia dalla musica classica che dal jazz, ma anche dalla tradizione popolare. Di recente uscita il suo primo album in studio che vede la partecipazione di musicisti del calibro di Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani.

 Un altro piano trio, quello di Claudio Filippini, al centro del secondo set (ore 20.00). Il pianista di Pescara, che nel corso degli anni ha condiviso palcoscenici importanti con nomi del jazz nazionale ed internazionale come Wynton Marsalis, David Binney, Palle Danielsson, Tony Scott, Mike Stern, Noa, Mario Biondi, Giovanni Tommaso, Maria Pia De Vito, Chiara Civello, Fabrizio Bosso, Dario Deidda, Roberto Gatto e Stefano Di Battista, presenta il disco “Before the wind”, in uscita prevista per il prossimo ottobre: un lavoro, che pur mantenendo la propria matrice jazz, non si cristallizza su una formula fissa, ma verso una continua ricerca di nuove mete a cui approdare. Accanto a Filippini, in questa tappa sarda, il contrabbassista Luca Bulgarelli ed il batterista Marcello Di Leonardo, compagni di avventura ormai da tre lustri e che lui stesso definisce «la migliore sezione ritmica che un pianista possa desiderare».

L’ultimo atto della serata di sabato (alle 22.00) vede al centro dei riflettori Roy Paci in “Inediti, B-Sides e altre amenità”un live all’insegna della riscoperta di materiali meno noti e brani fuori scaletta, eseguiti da una formazione che, accanto al trombettista, compositore, arrangiatore e cantante siciliano, schiera Vito Scavo al trombone, John Lui alle chitarre e cori, Roberto De Nittis al pianoforte, Riccardo Di Vinci al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria. In trentacinque anni di carriera, il poliedrico musicista nativo di Siracusa ha realizzato e partecipato a più di cinquecento album, collaborando con artisti del calibro di Manu Chao, Mike Patton, Negrita, The Ex, Vinicio Capossela, Gogol Bordello, Macaco, 99 Posse, Daniele Silvestri, Bombino, Caparezza, Hindi Zahra, Ivano Fossati, Subsonica, Piero Pelù, Marlene Kuntz, Frankie Hi-nrg, Tony Levin e tanti altri. Lo scorso febbraio ha partecipato al Festival di Sanremo insieme a Diodato con la canzone “Adesso” mentre è del 20 luglio l’ultimo singolo, “Salvagente“, che insieme al suo gruppo Aretuska vede la partecipazione del rapper Willie Peyote. Roy Paci ha anche realizzato colonne sonore per cinema, tv e teatro, ricevendo riconoscimenti come il prestigioso Nastro d’Argento e una candidatura al David di Donatello.

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È uno dei concerti più attesi della rassegna che accompagna la trentesima edizione dei Seminari Nuoro Jazz, in pieno svolgimento (fino a venerdì 31) nel capoluogo barbaricino. Protagonista Peter Bernstein che, dopo aver tenuto nei giorni scorsi la sua masterclass internazionale nell’ambito dell’iniziativa didattica organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro, questa sera è atteso sul palco nei cortili del Museo del Costume, a partire dalle 21.00. Il programma prevede una parte di esibizione da solo ma anche brani in compagnia di alcuni dei musicisti che compongono il corpo docente dei Seminari jazz nuoresi. E sarà una bella occasione per apprezzare dal vivo il chitarrista newyorkese, classe 1967, che nel suo bagaglio di esperienze conta la partecipazione a un centinaio di dischi, compresi una quindicina da leader, collaborazioni con jazzisti come Lou Donaldson, Jimmy Cobb, Larry Goldings, Joshua Redman, Diana Krall, Dr. Lonnie Smith e apparizioni nei gruppi di Nicholas Payton, Sonny Rollins, Lee Konitz e Tom Harrell, tra gli altri.

A precedere il concerto di Peter Bernstein, un altro appuntamento è in agenda oggi a Nuoro Jazz: la presentazione, alle 19.00, al Caffè Tettamanzi, di “Sardegna, jazz e dintorni”, recente pubblicazione di Simone Cavagnino e Claudio Loi, edita lo scorso giugno da Aipsa. Suddiviso in cinque sezioni tematiche, il libro comprende oltre settanta testimonianze originali di artisti e addetti ai lavori e una nutrita galleria discografica con centinaia di schede distribuite sotto forma di playlist per ogni sezione. Tante le voci autorevoli all’interno dell’opera, tra cui quelle di Paolo Fresu, Antonello Salis, Pinuccio Sciola, Gavino Murgia, Enzo Favata, Paolo Angeli, Elena Ledda, Rossella Faa e Sebastiano Dessanay.

Mentre proseguono le attività didattiche alla Scuola Civica di Musica, domani martedì 28 agosto è atteso a Nuoro per due diversi impegni un grande protagonista del jazz italiano, nonché cofondatore dei Seminari (nel 1989, con la compianta Antonietta Chironi) che ha diretto per venticinque anni: Paolo Fresu. Il trombettista sardo di Berchidda ritorna nel capoluogo barbaricino alla testa del Devil Quartet, la formazione di cui condivide le sorti fin dalle origini, una quindicina d’anni fa, con tre musicisti che sono anche docenti dei corsi nuoresi: il chitarrista Bebo Ferra, il contrabbassista Paolino Dalla Porta e il batterista Stefano Bagnoli. Il Devil Quartet, di cui lo scorso febbraio è uscito il terzo album, “Carpe diem”, si esibirà in mattinata nel carcere di Badu ‘e Carros, un appuntamento immancabile della programmazione di Nuoro Jazz (si rinnova infatti per la quindicesima volta), e poi, in serata, alle 21.00, nell’area archeologica di Tanca Manna.

 

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Appuntamento “extra moenia” questa sera, per Nuoro Jazz. La rassegna di concerti che affianca il trentesimo Seminario jazz si sposta per una sera dal capoluogo barbaricino a Posada, sulla costa orientale, tappa ormai abituale nel circuito della manifestazione organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro.

Alle 21.00, in piazzetta Zirottu, è di scena il We Kids Quartet, formazione guidata da Stefano Bagnoli, tra i batteristi di primo piano della scena jazzistica nazionale (nonché docente del Seminari jazz di Nuoro): accanto ai suoi piatti e tamburi, Francesco Patti al sax tenore, Giuseppe Vitale al pianoforte e Stefano Zambon al contrabbasso.

In attività da quand’era appena quindicenne, nel 1978, Stefano Bagnoli può vantare un curriculum artistico di rilievo sia in termini discografici che per le collaborazioni con artisti del calibro di Clark Terry, Harry Sweet Edison, Buddy De Franco, Johnny Griffin, Tom Harrell, Miroslav Vitous, Joe Lovano, Bob Mintzer, Randy Brecker, Uri Caine, Gil Goldstein. Membro stabile dei gruppi di Paolo Fresu, Paolo Jannacci, Dado Moroni, Franco Cerri, Franco Ambrosetti, oltre a suonare nel progetto “Malia” di Massimo Ranieri con Enrico Rava e Rita Marcotulli, nel 2011 ha formato il suo primo trio con due giovanissimi talenti siciliani, Francesco Patti e Giuseppe Cucchiara: tre album e una fitta attività concertistica hanno spianato la strada ai due, che di recente si sono avventurati con successo oltreoceano sperimentando le proprie idee.

Portando avanti la sua vocazione di talent scout, e con l’intento di mantenere in vita il nome “We Kids” (nome volutamente ironico per un progetto all’insegna del dialogo tra musicisti veterani e nuove leve) come marchio portafortuna per nuove generazioni di musicisti, Stefano Bagnoli ha rinnovato nel 2016 l’organico chiamando a sé altri due giovanissimi fuoriclasse: Giuseppe Vitale e Stefano Zambon. Per questa occasione di Nuoro Jazz, il batterista riunisce in un quartetto i “kids” delle due formazioni e presenta un omaggio all’essenza innovativa e multiforme del jazz, che contamina il passato con il linguaggio moderno delle nuove generazioni: una proposta stilistica ancorata alla tradizione ma con la voglia di rinnovarsi senza barriere, semplicemente suonando, ognuno con il proprio stile, l’intramontabile repertorio storico di Louis Armstrong, Fats Waller, Benny Goodman e Duke Ellington oltre ad alcuni brani originali composti dallo stesso Bagnoli e i suoi ragazzi.

Lunedì sera (27 agosto) la rassegna ritorna a Nuoro per uno dei suoi concerti più attesi: protagonista Peter Bernstein che, ultimata la sua masterclass di tre giorni nell’ambito del Seminario Jazz, sarà sul palco nei cortili del Museo del Costume a partire dalle 21.00. Una bella occasione per apprezzare dal vivo il chitarrista newyorkese, classe 1967, che nel suo bagaglio di esperienze conta la partecipazione a un centinaio di dischi, compresi una quindicina da leader, collaborazioni con jazzisti come Lou Donaldson, Jimmy Cobb, Larry Goldings, Joshua Redman, Diana Krall, Dr. Lonnie Smith ed apparizioni nei gruppi di Nicholas Payton, Sonny Rollins, Lee Konitz e Tom Harrell, tra gli altri.

Altro appuntamento in agenda per lunedì, alle 19 al Caffè Tettamanzi, la presentazione di “Sardegna, Jazz e dintorni”, recente pubblicazione di Simone Cavagnino e Claudio Loi, edita lo scorso giugno da Aipsa. Suddiviso in cinque sezioni tematiche, il libro comprende oltre settanta testimonianze originali di artisti e addetti ai lavori e una nutrita galleria discografica con centinaia di schede distribuite sotto forma di playlist per ogni sezione. Tante le voci autorevoli all’interno dell’opera, tra cui quelle di Paolo Fresu, Antonello Salis, Pinuccio Sciola, Gavino Murgia, Enzo Favata, Paolo Angeli, Elena Ledda, Rossella Faa e Sebastiano Dessanay.

 

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Il Solo Concert di Enzo Favata (soprano sax, clarinetto basso e contralto, strumenti a fiato) in programma questa sera al Nuraghe di Seruci, con inizio alle ore 19.30, è stato rinviato a data da destinarsi a causa delle avverse condizioni meteorologiche.

Ricordiamo che si tratta del primo di quattro appuntamenti che si svolgeranno da qui a settembre, nell’ambito dell’Estate gonnesina, in un luogo carico di storia, capace di regalare tramonti spettacolari.

Enzo Favata si esibì al Nuraghe Seruci di Gonnesa, cinque anni fa, nello spettacolo “Tramonti di Musica sulle Bocche”, con l’Enzo Favata Decoder Quartet, del quale facevano parte Marcello Peghin, Danilo Gallo e Ut Gandhi.

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Domenica 19 agosto Enzo Favata (soprano sax, clarinetto basso e contralto, strumenti a fiato) si esibirà al Nuraghe di Seruci alle ore 19.30. Si tratta del primo di quattro appuntamenti che si svolgeranno da qui a settembre in un luogo carico di storia capace di regalare tramonti spettacolari.

Enzo Favata si esibì al Nuraghe Seruci di Gonnesa, cinque anni fa, nello spettacolo “Tramonti di Musica sulle Bocche”, con l’Enzo Favata Decoder Quartet, del quale facevano parte Marcello Peghin, Danilo Gallo e Ut Gandhi.

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Dopo il grande successo riscosso ieri dallo spettacolo del duo Mario Tozzi – Enzo Favata, che ha visto l’Anfiteatro di Monte Sirai completamente gremito, oggi, venerdì 10 agosto, alle ore 21.30, va in scena il terzo appuntamento con “Notti a Monte Sirai”, l’evento organizzato dal comune di Carbonia, dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, con il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna. 

L’attrice Caterina Murino interpreterà Dioniso in “Dioniso & Figlie: Premiata Vineria”. Il dio del vino e del teatro inebrierà le Baccanti con danze e riti sfrenati. Caterina Murino reciterà insieme a Orlando Forioso (Cadmo), Simeone Latini (Tiresia ed il Messaggero), Cristina Maccioni (Agave) ed Andrea Tedde (Penteo).

Lo spettacolo è a cura della Compagnia TeatrEuropa di Corsica.