21 May, 2024
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L’assessorato del lavoro ha fissato per domani alle 12.15 un incontro tecnico per discutere del futuro dei lavoratori Ex Rockwool.

«La perseveranza e l’impegno cominciano a portare i frutti – spiega Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente -. Accogliamo di buon grado la convocazione ed apprezziamo la volontà dell’assessorato del Lavoro di risolvere il problema occupazionale legato agli invisibili.»

La proposta della Ust Cisl, condivisa anche dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, prevede l’assunzione dei dodici lavoratori ex Rockwool in Ati Ifras da gennaio 2017 e, in attesa, gli stessi verrebbero impiegati in attività lavorative temporanee in virtù dei vari progetti per le politiche attive del lavoro.

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«L’assessorato del Lavoro è disponibile ad incontrare i lavoratori Ex Rockwool, ma attende la proposta del presidente Ganau per analizzare la sua soluzione.»

Lo scrive in una nota, Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente.

«La proposta – aggiunge Fabio Enne – prevede l’assunzione dei dodici lavoratori ex Rockwool in Ati Ifras da gennaio 2017 e in attesa gli stessi potrebbero essere impiegati grazie a soluzioni temporanee in virtù dei vari progetti attivi per le politiche del lavoro in attuazione in questo momento. Gli invisibili smobilitano il presidio e attendono per lunedì la convocazione dell’incontro, diversamente proseguiranno con la mobilitazione.»

Gli “Invisibili” dell’Ex Rockwool dopo aver pacificamente occupato ieri il consiglio regionale, questa mattina si erano recati in assessorato regionale per sollecitare un immediato incontro per risolvere in maniera definitiva la loro vertenza. E, successivamente, presso la mensa della Caritas per consumare un pasto caldo, vista la loro grave situazione economica.

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Gli “Invisibili” dell’Ex Rockwool hanno manifestato nuovamente oggi si sono recati in Consiglio regionale, per sollecitare l’incontro che il presidente Ganau avrebbe dovuto convocare insieme ai sindacati, ai capigruppo e agli assessorati del Lavoro e dell’Industria.

Gli operai, supportati dalla Felsa Cisl del Sulcis Iglesiente, sono ancora all’interno del palazzo di Via Roma, in occupazione pacifica.

«Ricordiamo, che da ottobre del 2014, gli invisibili sono in attesa dell’istituzione di un tavolo tecnico per risolvere definitivamente la vertenza che li riguarda – spiegano Marco Mele, segretario territoriale Felsa Cisl del Sulcis Iglesiente, e Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente -. Il 19 aprile scorso il presidente Gianfranco Ganau, di comune accordo con i capigruppo in Consiglio regionale, si è impegnato a convocare l’incontro. Attendiamo che venga fissata la data con estrema celerità. Questi lavoratori hanno atteso fin troppo!»

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Piovono le critiche sul commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis. Dopo quelle del comitato per la salute di Iglesias e quelle del consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci, ecco quelle di Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente, che in una nota scrive: «Assistiamo alla decadenza della sanità del Sulcis Iglesiente. In queste ultime ore si sta compiendo l’atto finale. Onnis ha trasferito i reparti senza avere le dovute autorizzazioni da parte della Regione Autonoma della Sardegna. E’ un’indecenza. Chiediamo, ancor più determinati di prima, la rimozione del commissario della Asl n. 7; chiediamo, pertanto, al presidente della Giunta regionale, la revoca immediata dell’incarico».

«All’incapacità del commissario della Asl n. 7 – aggiunge Fabio Enne – viene a sommarsi l’inettitudine del sindaco di Iglesias, della Giunta comunale e della sua maggioranza. Atteggiamento sottomesso e in totale conflitto di interessi. Negano l’evidenza e la realtà dei fatti.»

«Siamo pronti a batterci perché il CTO non venga reso un mero ambulatorio aperto cinque giorni su sette. Vogliamo un presidio ospedaliero di primo livello, h24 che possa assicurare buoni standard di sicurezza per la salute dell’intera comunità. Nelle prossime ore – conclude Fabio Enne – decideremo le azioni da intraprendere in risposta all’appiattimento del Sindaco e di coloro i quali ci amministrano.»

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Anche quest’anno, come avviene dal 2009, la segreteria della UST CISL, non partecipa alla festa del lavoro.

«La nostra scelta – spiega Fabio Enne, segretario generale UST CISL – nasce dal fatto che appare alquanto “inopportuno”, seppure con il massimo rispetto per le idee altrui, festeggiare il primo maggio in un territorio, come quello del Sulcis Iglesiente, devastato economicamente, in cui il lavoro appare una chimera.»

«Il valore simbolico della festa del lavoro va necessariamente conservato – aggiunge Fabio Enne -, ma riteniamo orientare le nostre azioni verso le tante persone, troppe, donne e uomini che un impiego non lo posseggono. La mancanza del lavoro e la precarietà dei contratti in essere sono tutti elementi che giocano a sfavore dei festeggiamenti, soprattutto in periodi in cui la campagna elettorale è alle porte.»

«Lo ripetiamo a gran voce, piuttosto che celebrare il lavoro che manca abbiamo scelto, in tempi non sospetti, le piazze e la rivendicazione dei diritti di un territorio, attraverso la mobilitazione costante e continua, per creare condizioni di equità sociale. Le risorse da utilizzare per una Festa, come ogni anno, dal 2009 a questa parte, saranno devoluti in beneficienza. Saremo pronti a festeggiare solo dopo avere ottenuto risultati consistenti per il bene economico e occupazionale del territorio – conclude Fabio Enne -, per i quali traguardi significativi, riteniamo più necessaria una strategia mirata.»

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Nuovo durissimo attacco della segreteria generale della Cisl del Sulcis Iglesiente alla direzione generale della Asl 7 di Carbonia.

«La situazione peggiora di giorno in giorno – denuncia Fabio Enne -. Il depauperamento dei servizi essenziali è sotto gli occhi di tutti. Il rischio per la salute dei cittadini del Sulcis è elevatissimo. Occorre scongiurare, con tutte le forze, la trasformazione del presidio ospedaliero CTO in ospedale aperto cinque giorni alla settimana. E’ chiaro che se si dovesse confermare la sciagurata ipotesi studiata a tavolino dal commissario Onnis e certificata dall’assessore Arru che vede l’ospedale di via Cattaneo trasformato in un “grande ambulatorio”, ossia dedicato solo ed elusivamente alle attività Day Surgery e  Week Surgery sarebbe la fine dell’assistenza medica e sanitaria per i cittadini di Iglesias e dei territori limitrofi.»

«La strategia messa in campo dal commissario sta progressivamente minando e diminuendo concretamente gli standard di sicurezza per i pazienti, l’unica via d’uscita è far si il CTO venga definito Ospedale di Primo Livello con il Sirai di Carbonia. L’opzione di definirlo “ospedale di completamento” è inaccettabile – conclude Fabio Enne – e ci batteremo perché ciò non avvenga.»

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Sit-in della Felsa Cisl e dei lavoratori impiegati nei progetti in utilizzo e nei cantieri verdi comunali, questa mattina, all’assessorato regionale del Lavoro.

La protesta nasce a causa del blocco, da parte delle amministrazioni comunali, dei cantieri.  Infatti, sono numerosissimi i lavoratori che per questo motivo non percepiscono il salario.

Il segretario generale UST CISL, Fabio Enne e il Coordinatore Felsa Cisl Territoriale, Marco Mele, hanno ritenuto opportuno ricordare al Governo regionale anche questa vertenza.

Per l’intera mattinata i lavoratori hanno presidiato, con fischietti e trombette, l’assessorato al lavoro.

«Il Capo di Gabinetto dell’assessorato al Lavoro – hanno detto Enne e Mele – ha garantito che le delibere della giunta regionale sono state predisposte e adottate e che verranno inviate nei prossimi giorni alle amministrazioni comunali. Verificheremo che l’iter venga rispettato e che le delibere vengano recepite dai comuni nel più breve tempo possibile, in modo tale da far ripartire i cantieri.»

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La segreteria generale della Cisl del Sulcis Iglesiente chiede le dimissioni del commissario della Asl 7, Antonio Onnis, ritenuto responsabile della cancellazione di servizi sanitari essenziali.

«La strategia messa in campo dal commissario straordinario della Asl n. 7 è inaccettabile – scrive in una nota il segretario Fabio Enne -. Il depauperamento dei servizi essenziali è sotto gli occhi di tutti. L’ultimo esempio è riconducibile alle prestazioni di fisioterapia. Numerosi pazienti,  tra cui, uno colpito da ictus, a cui sono state prescritte sedute giornaliere di fisioterapia, da qualche settimana sono costretti a pagarle di tasca, in quanto il servizio risulta essere sospeso. Ciascuna seduta ha un costo pari ad euro 25.00. Potete immaginare a quanto ammonta la spesa mensilmente. Un costo insostenibile per le famiglie del Sulcis Iglesiente.»

Fabio Enne attacca anche la Giunta regionale, che «non conoscendo le necessità dei territori taglia servizi essenziali per la cura e la salute del cittadino».

«Vi è una progressiva diminuzione degli standard per la sicurezza dei pazienti. Tutto il Sulcis verrà penalizzato a causa di una gestione poco accorta e tanto meno lungimirante della Sanità – conclude Fabio Enne –, da parte del Governo Regionale e dai suoi “commissari scribacchini”.»

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E’ proseguito oggi il sit-in dei lavoratori della mobilitazione generale popolare partita il 1 febbraio dal Sulcis, con il supporto di apparecchi acustici,  sotto il palazzo della Giunta Regionale ha portato i suoi frutti.

«La Regione – spiega Fabio Enne, segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente – si è impegnata formalmente a convocare per la settimana prossima l’incontro richiesto dalla delegazione di manifestanti. In occasione della riunione del 17 Febbraio 2016, con il presidente Pigliaru, la volontà era stata unanime: costituire un tavolo politico e tecnico atto a formalizzare un percorso per il rilancio economico ed occupazionale del Sulcis Iglesiente. Trascorsi inutilmente oltre un mese e in assenza di risposte, un gruppo di lavoratori e di disoccupati da ieri ha presidiato il Palazzo della Presidenza di Viale Trento, con l’obiettivo di  per sensibilizzare Pigliaru e ricordargli, ancora una volta, gli impegni presi.»

«Lo abbiamo annunciato ieri, i fischietti non cesseranno di suonare fino a quando il presidente Pigliaru non convocherà l’incontro richiesto dai lavoratori e dai disoccupati. Bene, ciò è appena accaduto. Attendiamo l’appuntamento per la settimana prossima ed annunciamo fin da ora che se il tavolo tecnico non verrà formalizzato in tempi brevi, proseguiremo con le azioni già messe in campo. Non possono impedirci di gridare pacificamente la nostra rabbia. La Costituzione Italiana – conclude Fabio Enne – tutela il diritto di “manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.»  

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Si è conclusa a mezzogiorno, dopo l’incontro con l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, l’occupazione dell’ottavo piano dell’assessorato regionale del Lavoro da parte dei cosiddetto Invisibili, i lavoratori interinali ex Rockwool. All’incontro hanno partecipato i lavoratori, il segretario generale Ust Cisl Sulcis Iglesiente, Fabio Enne e il coordinatore Felsa Cisl, Marco Mele.

«Durante i lavori si è arrivati alla conclusione che occorre promuovere immediatamente un percorso adeguato per la ricollocazione dei lavoratori grazie alle disposizioni vigenti sulle politiche attive del lavoro attraverso il programma Flexicurity, Sardegna tirocini e Welfare to work – ha commentato Fabio Enne -. Con l’azione messa in campo questa mattina, abbiamo chiesto la ricollocazione dei lavoratori, in Ati Ifras, così come accaduto per i colleghi.»

L’assessore ha escluso tale possibilità, in quanto la società, che si occupa di bonifiche ambientali, versa in grave situazione economica.

«Chiederemo al presidente Pigliaru soluzioni immediate, certe e definitive – ha aggiunto Fabio Enne -. Ricordiamo che gli invisibili hanno appena concluso un corso di formazione finalizzato al reinserimento nel percorso di rilancio dell’Eurallumina. I tempi, per quest’ultima possibilità, sono tutt’altro che celeri. La disperazione dei lavoratori e delle famiglie è talmente grave che richiede uno sforzo maggiore, un intervento determinato, incisivo e immediato.»

Per i prossimi giorni è in programma un incontro di aggiornamento in sede di assessorato dopo le verifiche programmate.

Questa mattina, contemporaneamente all’incontro svoltosi all’assessorato del lavoro, si è svolta, in Viale Trento, sotto il palazzo della Giunta Regionale, un’azione di protesta di un gruppo di lavoratori rappresentanti la Mobilitazione Popolare Generale partita il 1° febbraio.

«Da oggi, fino a quando verrà fissato l’incontro con il presidente – ha detto Fabio Enne -, la delegazione proseguirà con la protesta, ogni mattina senza soluzione di continuità. Finora sono state scelte azioni pacifiche, ma se proseguirà il silenzio assordante della Regione – ha concluso il segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente -, verranno messe in campo altre forme di protesta, certamente più incisive.»

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