30 April, 2024
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Dopo l’esplosione dell’inchiesta giudiziaria che ha portato al suo arresto, ieri pomeriggio Federico Palmas si è dimesso da sindaco di San Giovanni Suergiu. La decisione del 41enne ingegnere, eletto sindaco il 15 maggio 2011 alla testa di una lista civica denominata “Meglio Giovani”, con 1.235 voti (30,30%), rappresenta il triste epilogo di una tormentata esperienza amministrativa.

L’elezione di Federico Palmas maturò a sorpresa, in una fase politica molto difficile per il comune del Sulcis, al termine dell’esperienza del dottor Enrico Piras. La coalizione che sosteneva Piras si spaccò negli ultimi mesi della consiliatura, non riuscendo a trovare un’intesa politica e un candidato condiviso per le nuove elezioni, favorendo così la nascita di nuove alleanze e, in particolare, di un’aggregazione di giovani di diversa estrazione politica che spaziava da destra a sinistra, in alcuni casi alla prima esperienza elettorale che sarebbe poi diventata anche amministrativa.

L’esperienza di Federico Palmas e della sua Giunta è andata avanti, tra tante difficoltà e polemiche politiche (con il passare del tempo è emersa sempre più evidente la contrapposizione tra alcuni assessori di area PD  e la componente ufficiale del PD che, dopo aver contrastato in campagna elettorale la lista “Meglio Giovani” e sostenuto la candidata a sindaco Valentina Cuccu, eleggendo in Consiglio la stessa Valentina Cuccu e l’ex assessore Antonio Giustiniano Sini, per due anni e mezzo quando, come da accordi pre-elettorali, ci sarebbe dovuta essere la staffetta tra gli assessori in Giunta e gli altri consiglieri di maggioranza. Federico Palmas ha ufficializzato la staffetta solo in tre assessorati ma, in un clima molto teso, la situazione si è ulteriormente ingarbugliata all’inizio del 2014, alla vigilia delle elezioni regionali.

Federico Palmas ha deciso, in piena autonomia, di candidarsi alle elezioni regionali del 16 febbraio 2014, nella lista dei Riformatori sardi, nella coalizione di centrodestra che sosteneva la candidatura del governatore uscente Ugo Cappellacci. Elvira Usai, eletta nella lista “Meglio Giovani” con 142 preferenze (è stata la più votata) vicesindaco e assessore dei Servizi sociali, si è candidata alle stesse elezioni regionali nella lista Comunidades che sosteneva la candidatura a governatore della scrittrice Michela Murgia.

Archiviato il discreto risultato elettorale individuale (Federico Palmas ha ottenuto 898 preferenze, Elvira Usai 566), pochi giorni dopo, il 25 febbraio, ha firmato il decreto n° 06/2014 di revoca delle deleghe di vicesindaco ed assessore comunale di Elvira Usai, motivando la sua decisione col fatto che «sono venuti a mancare i presupposti fondamentali del rapporto di fiducia che che aveva ispirato e sotteso alla nomina di vicesindaco e assessore con delega ai Servizi sociali» e «ritenuto pertanto necessario ed opportuno provvedere alla revoca dell’incarico di vicesindaco e assessore, unitamente alle deleghe conferitegli», precisato «che stante la natura di atto prettamente politico, risultano inapplicabili, nel caso di specie, le normali regole procedurali che assistono all’emanazione dei provvedimenti amministrativi, talché non sussiste l’obbligo di comunicare l’avvio del procedimento di revoca», «in virtù delle attribuzioni di amministrazione derivante dal vigente statuto e dalle norme», decreta che «è revocata ad ogni effetto, dalla data odierna, la nomina della dott.ssa Usai Elvira a vicesindaco e assessore comunale e conseguentemente sono revocate le deleghe conferite nelle materie e sui servizi riguardanti i Servizi sociali».

Il “licenziamento” di Elvira Usai, si è rivelato subito un grave errore politico, soprattutto per i tempi in cui è stato attuato, di Federico Palmas che, nel frattempo, ha deciso di non proseguire la propria esperienza politica con i Riformatori sardi. Inevitabilmente, ha provocato un vero e proprio terremoto in Consiglio comunale, dove la maggioranza ha perso alcuni pezzi ed è rimasta in piedi con un solo voto, essendo composta dal sindaco e da 8 consiglieri, i 4 rimasti nel gruppo “Meglio giovani” (Eliano Locci, Andrea Peddis, Francesco Piredda e Mauro Trullu) e i 4 confluiti nel nuovo gruppo “Impegno civico” (Sandro Madeddu, Valentina Solinas, Roberto Pucci ed Enrico Pulisci). Sono diventati 8 anche i consiglieri di opposizione: Elvira Usai; Alessio Caddeo e Laura Deidda del gruppo “Sinistra Ecologia Libertà”; Valentina Cuccu e Antonio Sini del gruppo “Uniti per il futuro”; Marco Zusa di “Costruiamo insieme il nostro futuro”; Gianni Carboni di “Insieme per voltare pagina”; e, infine, Erminio Meloni di “Per cambiare”.

La nuova Giunta è risultata così composta. Sindaco: Federico Palmas. Vice sindaco e assessore dei Servizi sociali: Mauro Trullu. Assessore dei Lavori pubblici e viabilità: Roberto Pucci. Assessore dei Servizi tecnologici, Attività produttive, Bilancio e Programmazione: Enrico Pulisci. Assessore della Pubblica istruzione e Cultura: Valentina Solinas. Assessore dell’Ambiente, Turismo, Sport, Spettacolo e Tempo libero: Sandro Madeddu. Assessore dell’Agricoltura e dei rapporti con le frazioni: Francesco Piredda.

L’ultimo anno di vita consiliare e amministrativa del comune di San Giovanni Suergiu è stata a dir poco tormentata. Il Consiglio comunale è stato coinvolto sempre meno, inevitabili le dure rimostranze delle minoranze e a più riprese, l’ultima volta all’inizio di marzo, il Circolo del PD di San Giovanni Suergiu ha chiesto le dimissioni del sindaco Federico Palmas.

«La maggioranza è assente, da quattro mesi non viene convocato il Consiglio comunale – ha attaccato Antonio Fanni, segretario del Circolo PD di San Giovanni Suergiu -. E’ dal mese di novembre che l’Amministrazione comunale, insensibile alle problematiche del Paese e irrispettosa delle numerose interrogazioni fatte dalla Minoranza, non convoca il Consiglio comunale, quattro mesi quindi, relegando a qualche riunione di Giunta le molteplici problematiche del Paese. Il Circolo ritiene questo comportamento, segno tangibile di incapacità amministrativa e timore al confronto con l’opposizione, che puntualmente, tramite le interrogazioni pone all’attenzione i vari problemi che attanagliano il nostro territorio.»

«La Giunta ci costa circa 80.000,00 euro all’anno, inoperosa e immobile, sta lasciando al completo abbandono le frazioni, gli impianti sportivi, il manto stradale, l’illuminazione pubblica e tanti altri problemi di cui non si ha il coraggio neanche di discutere – aggiunge Fanni -. La maggioranza “vivacchia” grazie a un voto in più. Ancora un anno di sofferenza per i nostri cittadini prima delle elezioni, sempre che non si rendano conto della loro incapacità e diano l’opportunità al paese di andare alle urne il prima possibile.»

Due giorni fa, l’esplosione dell’inchiesta giudiziaria della Procura di Oristano che ha portato all’arresto di 21 persone, tra le quali 5 sindaci, 2 vicesindaci e dirigenti di uffici tecnici comunali e progettisti accusati di associazione per delinquere finalizzata alla spartizione di incarichi professionali, turbativa d’asta e corruzione. Tra loro Federico Palmas, sindaco di San Giovanni Suergiu, e Beniamino Pilia, responsabile dei settori Lavori Pubblici, Servizi Tecnologici, Urbanistica ed Edilizia privata del comune di San Giovanni Suergiu. Ieri pomeriggio, le dimissioni di Federico Palmas, con le quali, di fatto, in Consiglio comunale non dovrebbe esserci più una maggioranza in grado di amministrare il paese. La conclusione della consiliatura dovrebbe essere ormai alle porte, con il conseguente commissariamento del Comune per oltre un anno, fino alla Primavera 2016, quando i cittadini di San Giovanni Suergiu saranno chiamati (come peraltro era già previsto per fine naturale della consiliatura) ad eleggere il nuovo Sindaco e il Consiglio comunale.

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Il Circolo del PD di San Giovanni Suergiu rinnova la richiesta di dimissioni al sindaco Federico Palmas.

«La maggioranza è assente, da quattro mesi non viene convocato il Consiglio comunale – attacca Antonio Fanni, segretario del Circolo PD di San Giovanni Suergiu -. E’ dal mese di novembre che l’Amministrazione comunale, insensibile alle problematiche del Paese e irrispettosa delle numerose interrogazioni fatte dalla Minoranza, non convoca il Consiglio comunale, quattro mesi quindi, relegando a qualche riunione di Giunta le molteplici problematiche del Paese. Il Circolo ritiene questo comportamento, segno tangibile di incapacità amministrativa e timore al confronto con l’opposizione, che puntualmente, tramite le interrogazioni pone all’attenzione i vari problemi che attanagliano il nostro territorio.»

«La Giunta ci costa circa 80.000,00 euro all’anno, inoperosa e immobile, sta lasciando al completo abbandono le frazioni, gli impianti sportivi, il manto stradale, l’illuminazione pubblica e tanti altri problemi di cui non si ha il coraggio neanche di discutere – aggiunge Fanni -. La maggioranza “vivacchia” grazie a un voto in più. Ancora un anno di sofferenza per i nostri cittadini prima delle elezioni, sempre che non si rendano conto della loro incapacità e diano l’opportunità al paese di andare alle urne il prima possibile.»

Sala consiliare San Giovanni Suergiu 1Consiglio comunale San Giovanni Suergiu

Il sindaco di San Giovanni Suergiu, Federico Palmas, ha convocato il Consiglio comunale, in seduta ordinaria, prima convocazione, per giovedì 27 novembre 2014, alle ore 17,00. All’ordine del giorno figurano cinque punti: l’esame di interrogazioni e interpellanze; la ratifica della deliberazione n° 101 del 27 ottobre 2014, avente per oggetto la variazione n° 2 al bilancio di previsione 2014; la variazione n° 3 di assestamento generale al bilancio di previsione 2014 con utilizzo dell’avanzo di amministrazione; l’esame del regolamento comunale per la tutela ed il benessere degli animali; e, infine, l’esame del nuovo servizio integrato di igiene urbana.

Consiglio comunale San Giovanni Suergiu

San Giovanni Suergiu 2 copia

La sua rielezione è maturata venerdì 3/10/2014, nel corso dell’assemblea degli iscritti, convocata per il rinnovo delle cariche locali e per eleggere i rappresentanti all’assemblea provinciale. Con Antonio Fanni, sono stati eletti come componenti del direttivo: Valentina Cucca, Antonio G. Sini, Claudia Secchi, Maurizio Locci, Efisio Locci, Francesca Dongu, Andrea Uccheddu, Marco Andrea Sulas, Franco Matteu,  Antioco Cabras, Gianfranco Perra, Gianni Desogus.

Per l’assemblea provinciale, in sostegno al candidato Daniele Reginali, sono stati eletti 6 delegati: Valentina Cuccu, Francesca Dongu, Claudia Secchi, Antonio Fanni, Gianfranco Perra, Andrea Uccheddu.

Il nuovo direttivo, al termine del dibattito, al quale hanno partecipato il segretario uscente, il deputato Emanuele Cani e il candidato segretario, Daniele Reginali, è stato assunto preso l’impegno di continuare il dialogo, iniziato già dal direttivo uscente, con tutta la minoranza, le associazioni e i partiti non rappresentati in consiglio ma che sono, comunque, in contrasto con l’Amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu, per proporre alla cittadinanza un’alternativa seria, capace e affidabile per guidare il paese dalla prossima tornata elettorale.

Il Circolo ha espresso un giudizio fortemente negativo sull’operato della Giunta e in primis del sindaco, Federico Palmas, «dimostratosi non all’altezza rispetto al ruolo ricoperto, portando il paese, già in forte crisi socio-economica, allo sbando totale».

Consiglio comunale San Giovanni Suergiu

I consiglieri Laura Deidda e Alessio Caddeo, del gruppo di #Sinistra Ecologia Libertà, hanno presentato tre interrogazioni urgenti al sindaco di San Giovanni Suergiu, Federico Palmas.

La prima interrogazione riguarda gli interventi effettuati per la riduzione del rischio idrogeologico. Considerati l’art 42 comma 1 del del decreto legislativo 267 del 2000 che definisce il Consiglio comunale come l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo; la delibera di Consiglio Comunale del n° 18 del 27/11/2013, attraverso la quale, l’intero Consiglio comunale impegnava il Sindaco a porre in essere diverse azioni al fine di ridurre il rischio idrogeologico sul territorio del comune di San Giovanni Suergiu; e la delibera di Consiglio comunale n° 12 del 05/08/2014 con cui si approvava la “bozza di convenzione per il trasferimento all’Unione dei Comuni del Sulcis della funzione relativa alle attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi”, i due consiglieri di minoranza chiedono al sindaco quali interventi sono stati effettuati nei canali di scolo delle acque meteoriche; lo stato attuale degli stessi; l’ammontare degli stanziamenti previsti nel bilancio di esercizio per l’anno 2014 da destinare ad interventi per la riduzione del rischio idrogeologico; e, infine, lo stato di avanzamento della redazione del Piano di Emergenza di Protezione Civile.

Con la seconda interrogazione Laura Deidda e Alessio Caddeo chiedono al sindaco quali sono i motivi del grave ritardo accumulato nella definizione degli obiettivi dei responsabili di servizio per l’anno 2014.

La terza interrogazione, infine, riguarda lo stato dei lavori per la realizzazione dell’ecocentro comunale. Partendo dall’adesione del comune di San Giovanni Suergiu all’iniziativa a regia regionale prevista dal “Progetto Parco Geominerario – Progetto Ecocentri” che prevede la realizzazione degli ecocentri comunali a cura dell’A.T.I. Ifras, nell’ambito delle attività del suddetto Piano Pluriennale, tenuto conto dell’urgenza di attivare il servizio di centro di raccolta dei rifiuti, al fine di migliorare il conferimento da parte dei cittadini e ridurre il fenomeno delle discariche abusive e la stima iniziale dei tempi e gli accordi intrapresi tra l’Amministrazione Comunale ed #ATI IFras, che prevedevano il termine della realizzazione dell’ecocentro comunale entro l’inizio dell’estate 2014, al fine di consentirne l’utilizzo già a patire dalla stagione estiva, i due consiglieri di Sinistra Ecologia Libertà, chiedono al sindaco, Federico Palmas, qual’è lo stato attuale dei lavori; quali sono i motivi del ritardo rispetto alle stime iniziali; e, infine, quali sono le tempistiche necessarie affinché il servizio di Ecocentro Comunale venga attivato.

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50 lavoratori #Alcoa e 7 sindaci sono a Roma, al #Mise, per rivendicare soluzioni alla vertenza aperta ormai da anni. I lavoratori, dopo 39 giorni di presidio davanti allo stabilimento di #Portovesme, sono partiti ieri sera in nave dal porto di Cagliari; i sindaci (Franco Porcu, sindaco di Villamassargia; Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco; Angelo Deidda, sindaco di Domusnovas; Federico Palmas, sindaco di San Giovanni Suergiu; Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa; Silvano Farris, sindaco di Buggerru; e, infine, Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia e presidente del #Consiglio delle Autonomie locali della Sardegna) sono partiti questa mattina in aereo da Elmas. I lavoratori sono determinati più che mai nella loro azione ed hanno deciso di raggiungere Roma, con un biglietto di sola andata, facendo ricorso ad un autofinanziamento. Lavoratori e sindaci manifesteranno davanti al #ministero dello Sviluppo economico (#Mise), dove chiederanno un incontro, e rientreranno in Sardegna solo dopo aver ottenuto risposte certe sulla riapertura dello stabilimento e sulla ripresa dell’attività produttiva.

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Il Sulcis rafforza il legame con i paesi dell’Est europeo. A distanza di otto giorni dal rapporto di amicizia instaurato con la Russia e la partecipazione del Vice Ambasciatore Danis Bashirov alla 655ª Sagra di Sant’Antioco Martire, questa sera i sindaci di Sant’Antioco, Mario Corongiu, Calasetta, Antonio Vigo e San Giovanni Suergiu, Federico Palmas, hanno sottoscritto un protocollo d’amicizia con l’Abkhcazia, una piccola repubblica che confina con la Federazione Russa e si affaccia sul Mar Nero, con capitale Sukhumi ed una popolazione di 240.705 abitanti. All’incontro svoltosi nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco (fotografie di Tito Siddi), erano presenti il sindaco della capitale, Sukhumi ed il collega di Pitsunda, ma l’accordo coinvolge anche il comune di Novyy Afon.

Il protocollo d’amicizia prevede l’attivazione di una serie di contatti tra le due regioni che potrebbero portare ad interessanti sviluppi in campo turistico, considerato che la Sardegna e in particolare il Sud dell’Isola, stanno entrando nella sfera di interesse dei tour operator russi e delle repubbliche dell’Est europeo.

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Dopo il rapporto di amicizia instaurato con la Russia e la partecipazione del Vice Ambasciatore Danis Bashirov alla 655ª Sagra di Sant’Antioco Martire, l’unione si rafforza attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’amicizia da parte non solo del Comune di Sant’Antioco ma anche di San Giovanni Suergiu e Calasetta con tre comuni della repubblica della Abkhcazia che si farà lunedì, 12 maggio, alle ore 17.00, nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, alla presenza dei sindaci Mario Corongiu, Federico Palmas e Antonio Vigo. Saranno presenti anche i sindaci di Sukum Novi Afon e Pitsunda.

L’incontro e la sottoscrizione del protocollo d’amicizia potrebbero rappresentare la base per l’avvio di un programma di investimenti russi nel Sulcis nel settore turistico, nel quale si inseriscono già altri progetti, tra i quali il centro termale del gruppo Deriu, per il quale a breve dovrebbe iniziare il confronto con la Regione per lo studio e la verifica della fattibilità del progetto, come annunciato dall’assessore regionale degli Enti Locali, Cristiano Erriu, nel corso dell’incontro svoltosi lo scorso 17 aprile a Carbonia.

L’associazione degli amministratori locali dei Riformatori sardi (di cui fanno parte, tra gli altri, il vice sindaco di Quartu Gabriele Marini, il sindaco di Burcei Pino Caria, di Masainas Mariano Cogotti, di Musei Francesco Loi, di Siurgus Donigala Danilo Artizzu, di Luogosanto Antonio Scampuddu, di Samugheo Antonello Demelas, di San Giovanni Suergiu Federico Palmas), ha presentato un ricorso alla Corte europea contro la legge elettorale che nega l’assegnazione di seggi alla Sardegna.

«La legge elettorale europea – si legge nel ricorso – è discriminante perché non assegnando neppure un seggio alla Sardegna viola le più elementari regole poste a fondamento della Costituzione della Repubblica Italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (giuridicamente vincolante con l’entrata in vigore del trattato di Lisbona) che riunisce in un unico testo tutti i diritti personali, civici, politici, economici e sociali di cui godono le persone nell’UE.»

«Il Popolo Sardo – si legge ancora nel ricorso – nell’ambito del processo di sviluppo delle libertà democratiche, ha riconquistato il 26 febbraio del 1948 le sue libere istituzioni di autogoverno. Sono tre gli elementi fondamentali che lo caratterizzano: la Sardegna è una Nazione con proprio territorio, propria storia, propria lingua, proprie tradizioni, propria cultura, propria identità ed aspirazioni distinte da quelle della Nazione italiana e assomma in sé tutte le culture e le civiltà che si sono succedute nell’Isola dal prenuragico ad oggi. Nel rispetto delle libertà religiose e di pensiero dei suoi cittadini. Per queste ragioni vuole gestire e coltivare in sovranità la propria eredità culturale, materiale e immateriale. La Sardegna è l’Isola più periferica nel Mediterraneo, è parte integrante della Repubblica italiana e per questo rivendica una effettiva, illimitata continuità territoriale con la parte continentale della Repubblica e con l’Europa. La Sardegna rappresenta il caposaldo istituzionale dell’attuale Stato italiano, il quale secondo la Dottrina: “… non è altro che l’antico Regno di Sardegna ampliato nei suoi confini…” nato il 19 giugno del 1324.»

La Sardegna – secondo i Riformatori sardi – ha diritto, quindi, «ad essere rappresentata nell’ambito delle Istituzioni Europea. Viceversa, tale diritto le viene negato da una legge elettorale discriminante che viola le più elementari regole poste a fondamento della Costituzione della Repubblica Italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (giuridicamente vincolante con l’entrata in vigore del trattato di Lisbona) che riunisce in un unico testo tutti i diritti personali, civici, politici, economici e sociali di cui godono le persone nell’UE. Per di più, con il trattato di Lisbona, l’UE aderisce alla Convenzione per la salvaguardia europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che attribuisce alla Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo la competenza per la valutazione critica degli interventi dell’UE. Queste sono le ragioni che consentono al Popolo Sardo di rivolgersi alla Corte per la tutela dei propri diritti».  

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Il sindaco di Sant’Anna Arresi, Paolo Luigi Dessì, è stato eletto ieri nuovo presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis. L’ex consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione, succede al presidente uscente, Roberto Lallai, sindaco di Nuxis.

L’assemblea ha eletto anche i quattro nuovi componenti del Consiglio d’Amministrazione:

Federico Palmas, sindaco di San Giovanni Suergiu;

Marco Antonio Piras, sindaco di Tratalias;

Antonello Pirosu, sindaco di Villaperuccio;

Marco Murgia, assessore del comune di Santadi.