15 December, 2025
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Cinema, archeologia, memoria e attualità in dialogo a Sant’Antioco nella rassegna CineMAB: visioni archeologiche: due giorni di proiezioni e incontri con registi e critici, venerdì 12 e sabato 13 settembre, al Museo archeologico “Ferruccio Barreca”.

Ideata dal Museo e Parco Archeologico comunale la manifestazione si avvale della direzione artistica del Circolo del cinema Immagini e della collaborazione con il Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea e con la cooperativa sociale Archeotur.

«CineMAB nasce con l’intento di offrire una programmazione culturale del Parco Storico e Archeologico di Sant’Antioco che sappia coniugare la dimensione storica con l’attualità, attraverso i linguaggi dell’arte, della letteratura, del cinema, della musica e dell’intrattenimento – spiega Sara Muscuso, archeologa e direttrice scientifica e amministrativa del Parco Storico Archeologico sulcitano -. Il Museo si configura come scenario privilegiato per la realizzazione di iniziative che pongano il passato in costante dialogo con il presente. In tale prospettiva, il cinema, grazie alla forza espressiva del linguaggio visivo, si propone quale strumento privilegiato di narrazione, capace di valorizzare e di promuovere una più profonda conoscenza e consapevolezza del patrimonio culturale».

CineMAB prende il via venerdì 12 settembre con la visione, alle 21 nel giardino del museo, di “L’etrusco uccide ancora” (1972 – Italia, 105′), il film di Armando Crispino considerato il capostipite del filone archeologico del giallo all’italiana degli anni ’70; uno dei primi film a tentare la contaminazione tra il giallo classico e l’horror, e il primo all’interno del genere a utilizzare la musica classica in funzione espressiva (il Dies irae del Requiem di Giuseppe Verdi). Girato nel 1971 tra Spoleto, Cerveteri, Tarquinia, Frascati (villa Aldobrandini), Montefiascone (Basilica di San Flaviano), il film racconta di un misterioso assassino che a Spoleto sacrifica le sue vittime secondo il rito di Tuchulcha, il dio etrusco della morte. Il commissario al quale è affidato il caso indaga tra i partecipanti al Festival dei Due Mondi che si svolge in quei giorni; ogni volta, però, la traccia che sembrava giusta si rivela priva di fondamento. Interverrà alla proiezione Francesco Crispino, critico cinematografico e figlio del regista del film.

L’indomani, sabato 13 settembre, il giardino del Museo Archeologico “Ferruccio Barreca” ospita, a partire dalle 21.00, le proiezioni di quattro cortometraggi. Il primo è “Approdi”, del giornalista e documentarista pugliese Lorenzo Scaraggi (2024 – documentario, 45′), vincitore, lo scorso anno, del premio del pubblico alla quattordicesima edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico di Licodia Eubea (Catania). “Approdi” indaga sull’identità più profonda dei porti pugliesi; è il racconto di una lunga navigazione a vela tra Ionio e Adriatico che prende spunto dalla visione geopoetica del “Breviario Mediterraneo” di Predrag Matvejevic. Ciascuna tappa segna un incontro che approfondisce un tema: protagonisti lo scrittore Alessandro Vanoli a Monopoli, l’archeologa Rita Auriemma ad Egnazia, la scrittrice Enrica Simonetti a Giovinazzo, il direttore d’orchestra Roberto Soldatini a Trani, il direttore di Limes Lucio Caracciolo a Bari, mentre lo scrittore Bjorn Larsson narra Brindisi e le coste del Salento. Il documentario restituisce una narrazione intensa e poetica della costa pugliese, attraversando luoghi emblematici come Torre Guaceto e le scogliere di Leuca, veri e propri “approdi” di memoria, cultura e bellezza.

A seguire, la serata proporrà tre cortometraggi presentati in passato al festival Passaggi d’Autore – Intrecci Mediterranei, appuntamento di casa a Sant’Antioco, organizzato dal Circolo del Cinema Immagini con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanović, alla sua ventunesima edizione la prima settimana del prossimo dicembre.

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Domenica 4 luglio 2021 a Sant’Antioco (presso i Giardini del Museo Archeologico “Ferruccio Barreca”, con inizio alle ore 21.30) si terrà il Concerto cameristico per oboe e trio d’archi “Spartiti e Memorie”, tenuto dall’Ensemble Trame Sonore (Francesca Viero: oboe, Olesya Emelyanenko: violino, Maria Cristina Masi: viola, Karen Hernandez: violoncello), musicisti professori dell’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari.
I suggestivi Giardini del Museo Archeologico “Ferruccio Barreca” faranno da cornice alle esibizioni musicali che saranno caratterizzate dall’esecuzione di brani di epoche, generi, stili ed autori vari appartenenti al repertorio operistico, cinematografico, tradizionale e popolare (anche sardo), interpretati in forma colta ed in modo cameristico da un organico appositamente ideato per ottenere un sound d’insieme in grado di produrre un effetto ed una timbrica di particolare e coinvolgente impatto sonoro.
Il concerto predetto è promosso e attuato dall’Associazione Culturale Musicale “Ennio Porrino” di Elmas, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della P.I., Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e con la collaborazione e la compartecipazione finanziaria della Scuola Civica di Musica “Don Tore Armeni” di Sant’Antioco), nell’ambito del progetto “Suoni e Voci per l’Isola” e della produzione, distribuzione e circuitazione concertistica che l’Associazione sta realizzando in Sardegna nell’anno 2021 (la cui Direzione Artistica è a cura del maestro Ignazio Perra).
Il concerto sarà aperto al pubblico (con ingresso gratuito).