5 December, 2025
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C’è l’incognita maltempo, con la pioggia che cade incessantemente da tantissime ore su tutta la Sardegna, nel programma dell’undicesima giornata del campionato di Eccellenza regionale. Si rischia il rinvio di qualche partita e dove si giocherà, i campi saranno inevitabilmente molto pesanti.

L’Iglesias gioca al “Nino Manconi” di Tempio contro una delle due capolista, con una formazione largamente rimaneggiata per le assenze degli squalificati Vincent Di Stefano e Mirko Fidanza e degli infortunati Fabrizio Frau e Brian Mancini. Giampaolo Murru ha portato con sé solo 16 calciatori: Riccardo Daga I, Slavica, Leroux-Batte, Crivellaro, Arzu, Alberto Piras, Edoardo Piras, Abbruzzi, Pintus, Alvarenga, Cancilieri, Salvi Costa, Capellino, Riccardo Daga II, Tiddia, Corrias. Dirige Luca Sanna di Sassari, assistenti di linea Samuel Fronteddu di Nuoro e Augusto Giovanni Scanu di Sassari.

Il Carbonia ospita l’Ossese, una delle formazioni più ambiziose. Graziano Mannu recupera Ayrton Hundt ma deve fare ancora a meno di Fabio Mastino, il cui rientro dovrebbe avvenire nel derby di Iglesias di fine mese. I 20 convocati: Floris, Saiu, Coulibaly, Artese, Serra, Pavone, Boi, Mastino Fabio, Zonchello, Gurzeni, Mastino Andrea, Porcheddu, Nannini, Ponzo, Massoni, Chidichimo, Carboni, Melis, Hundt, Zazas. Dirige Rosanna Barabino di Sassari, assistenti di linea Francesco Carta di Oristano e Annamaria Sabiu di Carbonia.

Sugli altri campi, l’altra capolista Nuorese ospita il Taloro Gavoi; Ilvamaddalena gioca sul campo del San t’Elena, l’Atletico Uri a Tortolì, il Lanusei a Villasimius. Completano il programma della giornata il derby gallurese tra Santa Teresa e Calangianus e lo scontro di bassa classifica tra Buddusò a Ferrini.

 

A Santa Teresa di Gallura il primo tempo tra Santa Teresa e Carbonia è terminato con la squadra di Graziano Mannu in vantaggio 1 a 0, goal di Leonardo Boi.

Il Carbonia è sceso in campo con la seguente formazione: Floris, Mastino Andrea, Zazas, Chidichimo, Mastino Fabio, Ponzo, Nannini, Melis, Boi, Pavone, Artese. A disposizione: Saiu, Hundt, Zonchello, Tatti, Gurzeni, Serra, Carboni, Massoni, Coulibaly. Allenatore Graziano Mannu.

Santa Teresa: Pedelacq, Aylal, Moussa, Sanna, Secci, Generoso, Zupel, Ziani, Ortiz, Djedje, Suamparelli. All. Celestino Ciarolu.

Dirige Nicola Mele di Sassari, assistenti di linea Nicola Deriu e Francesco Carta di Oristano.

L’Iglesias scende in campo alle 16.00 a Uri, contro l’Atletico Uri.

Le formazioni.

Iglesias: Riccio, Arzu, Di Stefano, Crivellaro, Abbruzzi, Alvarenga, Frau, Salvi Costa, Piras Edoardo, Capellino. A disposizione: Slavica, Mancini, Piras Alberto, Corrias, Tiddia, Cancilieri, Daga. Allenatore: Giampaolo Murru.

Atletico Uri: Cherchi, Ravot, Lintas, Canavessio, Brondani, Piga Carlo, Leomanni, Piga Giovanni, Campana, Scanu, Piga Federico. A disposizione: Atzeni, Dore, Virdis, Lubrano, Arnaudo, Lambroni, Scanu, Basciu, Monti. Allenatore: Massimiliano Paba.

Dirige Riccardo Mattu di Oristano, assistenti di linea Mattia Capotosto di Oristano e Mario Canu di Olbia.

 

L’Iglesias torna alla vittoria, supera il Taloro Gavoi e sale al quarto posto in classifica, a tre punti dalla capolista Nuorese, fermata sul pareggio dal Carbonia. Quella dei rossoblu di Giampaolo Murru non è stata una vittoria facile (la terza in quattro partite disputate al Monteponi), maturata nel secondo tempo, dopo una prima parte di gara terminata a reti bianche. Nei primi 45′ l’Iglesias ci ha provato con insistenza, ha costruito diverse occasioni per sbloccare il risultato ma la difesa della squadra di Mario Fadda s’è opposta sempre con successo.

Dopo il riposo l’Iglesias ha impiegato solo 4′ per andare in goal con Mauro Abbruzzi (classe 2007) ma ha subito la reazione del Taloro Gavoi che al 60′ ha riequilibrato il risultato, con un goal di Victor Santoro (classe 2005), subentrato ad Antonio Fadda due minuti prima. L’Iglesias ha accusato il colpo ma ha reagito prontamente e dopo due occasioni capitate a Joel Salvi Costa e Fabrizio Frau, non sfruttate, è tornata avanti nel punteggio al 79′, con uno splendido calcio di punizione dalla lunga distanza di Fabricio Alvarenga.

Il Taloro Gavoi non s’è dato per vinto e all’86’ ha avuto una grandissima occasione per riprendere per la seconda volta l’Iglesias, con un calcio di rigore: sul dischetto s’è portato Mattia Caddeo che ha calciato male, angolando troppo e spedendo così il pallone sul fondo. L’Iglesias ha difeso il vantaggio che vale tre punti pesantissimi e la porta in area playoff. Sabato prossimo è in programma la terza trasferta a Uri, dove Nicolas Capellino e compagni cercheranno di conquistare la prima vittoria in trasferta.

Iglesias: Riccio, Crivellaro, Arzu, Di Stefano, Fidanza, Abbruzzi, Piras Edoardo, Frau, Salvi Costa, Alvarenga, Capellino. A disposizione: Slavica, Mancini, Pintus, Corrias, Mancini, Pintus, Corrias, Tiddia, Cancilieri, Daga. Allenatore: Giampaolo Murru.

Taloro Gavoi: Fadda Massimo, Soro, Fois, Secchi, Lapia, Castro, Fadda Antonio (58′ Santoro), Cossu (83′ Zappino), Caddeo, Navarrete, Malatesta (58′ Mameli). A disposizione: Medde, Trogu, Canessini, Canu, Sanna, Moro. Allenatore: Mario Fadda.

Arbitro: Nicolo D’Elia di Cagliari.

Assistenti di linea: Annamaria Sabiu di Carbonia e Francesco Carta di Oristano.

Marcatori: 49′ Abbruzzi (I), 60′ Santoro (T), 79′ Alvarenga (I).

Nella foto di copertina Fabricio Alvarenga.

 

Impegni casalinghi per Carbonia e Iglesias nella sesta giornata del campionato di Eccellenza regionale.

Il Carbonia di Graziano Mannu, reduce dalla seconda sconfitta subita sul campo del Tempio, al termine di una buona prestazione, sfida al Comunale di Narcao la capolista Nuorese di Claudio Bonomi (dovrebbe essere l’ultima partita lontano dal “Carlo Zoboli”, dove sono in fase di completamento i lavori sia negli spogliatoi sia sul terreno di gioco). Dirige Carmine Laudadio di Matera, assistenti di linea Mirko Pili e Simone Crobu di Oristano.

Il tecnico biancoblù recupera Ayrton Hundt, all’esordio in campionato, ma perde il collega di reparto Hérnan Zazas, uscito dal campo al “Nino Manconi” di Tempio al 39′ per una doppia frattura al setto nasale. Questi i convocati: Floris, Andrea Mastino, Chidichimo, Fabio Mastino, Ponzo, Nannini, Porcheddu, Pavone, Coulibaly, Massoni, Melis, Saiu, Carboni, Boi, Artese, Gurzeni, Zonchello, Serra, Hundt, Elia.

L’Iglesias torna al Monteponi dopo la sconfitta di Nuoro e la convincente vittoria in Coppa Italia con la Ferrini, decisa a riprendere il percorso positivo di inizio stagione. Giampaolo Murru ritrova Fabricio Alvarenga ed Edoardo Piras, assenti per squalifica nella partita di Coppa Italia. Questi i convocati: Riccio, Slavica, Arzu, Crivellaro, Daga, Di Stefano, Fidanza, Mancini, Mechetti, Abbruzzi, Frau, Pintus, Alberto Piras, Edoardo Piras, Tiddia, Alvarenga, Cancilieri, Capellino, Corrias, Salvi Costa.

L’Iglesias è in salute ma l’avversario odierno, il Taloro Gavoi, non va sottovalutato. Il tecnico Mario Fadda ha già trasmesso al gruppo il suo carattere, senza il quale non sarebbe stato capace di recuperare due goal negli ultimi 5′ nella trasferta di Narcao con il Carbonia e fermato sul pareggio anche l’Ossese, dopo essere stato due volte in vantaggio. Dirige Nicolo D’Elia di Cagliari, assistenti di linea Annamaria Sabiu di Carbonia e Francesco Carta di Oristano.

Sugli altri campi, si giocano Calangianus – Sant’Elena, Ferrini – Tortolì, Ilvamaddalena – Atletico Uri, Lanusei – Buddusò, Ossese – Tempio e Villasimius – Santa Teresa.

 

L’Iglesias ospita la Ferrini, il Carbonia gioca sul campo del Sant’Elena, a Settimo San Pietro. La terza giornata del campionato di Eccellenza propone partite di grande interesse per le due squadre del Sulcis Iglesiente. La squadra di Giampaolo Murru tenta l’aggancio in vetta alla classifica, dove  si trova la matricola Tortolì, impegnata in casa con il Villasimius; quella di Graziano Mannu con il Sant’Elena cerca di riscattare la mancata vittoria con il Taloro Gavoi per assestarsi a centroclassifica. A Iglesias dirige Mattia Foresti di Bergamo, coadiuvato dagli assistenti di linea Francesco Carta e Giuseppe Puddu di Oristano; a Settimo San Pietro dirige Riccardo Mattu di Oristano, coadiuvato dagli assistenti di linea Giacomo Sanna di Cagliari e Mirko Pili di Oristano.

L’Iglesias ha iniziato bene il nuovo campionato, superando nettamente il Calangianus in casa e pareggiando sul campo di una grande, l’Ossese. Questi i convocati per la partita con la Ferrini di Nicola Manunza: Riccio, Slavica, Arzu, Crivellaro, Daga, Di Stefano, Fidanza, Mancini. Mechetti, Abbruzzi, Frau, Pintus, Piras Alberto, Piras Edoardo, Pitzeri, Alvarenga, Cancilieri, Capellino, Corrias, Salvi Costa.

Graziano Mannu con il Sant’Elena recupera il portiere Maurizio Floris, il difensore Hérnan Zazas che ha scontato una giornata di squalifica, e porta Fabio Mastino in panchina. Ancora indisponibile Ayrton Hundt. I convocati: Floris, Mastino Andrea, Zazas, Chidichimo, Mastino Fabio, Ponzo, Nannini, Porcheddu, Pavone, Coulibaly, Massoni, Melis, Saiu, Cocco, Carboni, Boi, Artese, Gurzeni, Zonchello, Serra.

Sugli altri campi si giocano: Atletico Uri-Ossese, Ilvamaddalena-Calangianus, Nuorese-Buddusò, Taloro Gavoi-Lanusei, Tortolì-Villasimius e Tempio-Santa Teresa.

Il campionato di Eccellenza regionale entra nella fase più calda sia per quel che riguarda il vertice della classifica, promozione diretta e accesso ai playoff, sia per la lotta per il raggiungimento della salvezza, diretta o attraverso i playout. L’Iglesias, raggiunto il quinto posto in solitudine con la vittoria nel confronto diretto con il Calangianus nel recupero di mercoledì, deciso da un goal di Samuele Mastropietro, ospita la Ferrini e ha la possibilità di consolidare il quinto posto, tenuto conto della severità del compito che attende il Calangianus, sul campo della capolista Budoni. Giampaolo Murru, ancora indisponibile Nicolas Capellino alle prese con uno stiramento, ha convocato gli stessi 18 calciatori protagonisti della vittoria sul Calangianus: Riccio, Brailly, Pitzalis, Giorgetti, Mechetti, Crivellaro, Alvarenga, Piras Edoardo, Mastropietro, Illario, Cancilieri, Idrissi, Restivo, Diabaka, Piras Alberto, Marcon, Mancini, Fenu. Dirige Mario Corrias di Nuoro, assistenti di linea Marco Fara di Oristano e Sergio Fara di Olbia.

Il Carbonia, rilanciato dalla netta vittoria sul Ghilarza, affronta la difficile trasferta di Nuoro. All’andata, al “Carlo Zoboli”, si impose 2 a 0 la squadra di Ivan Cirinà con goal di Massimiliano Manca e Fabio Cocco. Diego Mingioni deve fare ancora a meno di Nicolas Garcia, alle prese con la riabilitazione da un infortunio, e recupera Danilo Cocco, ristabilitosi da un fastidioso attacco influenzale, mentre il tecnico della Nuorese non ha a disposizione Davi Dias Braga e Andrea Laconi, entrambi squalificati per una giornata dal giudice sportivo. Quella odierna è la prima di due trasferte consecutive (la prossima sarà a Monastir), importantissima nel cammino verso la salvezza. Tornare a casa con un risultato positivo potrebbe rappresentare un passo fondamentale. Diego Mingioni ha convocato 20 calciatori: Galasso, Atzeni Stefano, Broglia, Chidichimo, Caffaro, Ricci, Pavone, Isaia, Mastino, Doneddu Davide, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco, Moreno. Lambroni, Abbruzzi, Mancini, Cocco Danilo. Dirige Rosanna Barabino di Sassari, assistenti di linea Antonio Carbini di Olbia e Francesco Carta di Oristano.

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«La dolorosa e drammatica scomparsa del Dott. Nabeel Khair, il primo medico di base morto nella nostra isola per il Covid 19, pone con drammatica urgenza la necessità del riconoscimento da parte dello Stato di morte per malattia professionale per i medici di base e di guardia medica e per gli operatori sanitari, colpiti da questa tremenda epidemia, nell’espletamento del proprio lavoro.»

Lo ha dichiarato Francesco Carta, presidente di Medicina Democratica Sardegna ed è quanto ha chiesto il Consiglio Nazionale FIMG, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, con le risoluzioni del 28 marzo e del 4 aprile scorsi, e per le quali si è ancora in attesa di risposta: «Forse non tutti sanno che questa categoria di medici e di operatori sanitari non sono dipendenti pubblici e quindi  non hanno diritto al risarcimento infortunistico».

Nabeel Kahir, medico palestinese, naturalizzato sardo, è entrato a far parte della tragica lista di medici uccisi dal Coronavirus in Italia dall’inizio della pandemia: il suo è il n° 96, l’ultimo di un elenco spaventoso di medici vittime del lavoro, destinato purtroppo ad allungarsi.

«Con la morte del nostro carissimo Nabeel Khair, ci risultano al momento 40 medici di medicina generale in Italia caduti sul lavoro, perché di questo si tratta: morti nello svolgimento della propria attività  professionale di assistenza medica, nei propri ambulatori sparsi nel territorio,  privi di adeguati dispositivi di protezione individuale e di sicurezza, dall’inizio dell’epidemia fino alla scorsa settimana. Così come abbiamo denunciato  per i medici e gli operatori sanitari ospedalieri, che hanno affrontato eroicamente questa  emergenza  in condizioni di estrema difficoltà e con gravissimo rischio per la propria e altrui salute, come attesta l’altissima percentuale di positivi sul totale dei contagiati. Esprimiamo profonda preoccupazione per  il recente ricovero al SS Trinità del primario del Policlinico di Monserrato, a cui va il nostro pensiero e l’auspicio di rapida guarigione.»  
In Sardegna sono 1.000 i medici di medicina generale, ma ci sono ben 200 sedi vacanti,  e quindi ne mancano all’appello altri 200. Sono inoltre 190 le postazioni di Guardia Medica, coperte da circa 850 medici di guardia, per un totale di 1.850 medici effettivi, che hanno lavorato per oltre due mesi senza le necessarie tutele e senza essere messi in sicurezza.
«Esprimiamo il più profondo cordoglio – ha aggiunto Francesco Carta – per la scomparsa del dr. Nabeel Khair, la nostra vicinanza e solidarietà alla moglie, ai due figli e alla comunità palestinese di Cagliari e della Sardegna, di cui è stato fra i promotori e animatori. La mia conoscenza e amicizia con Nabeel  risale al 1986, in occasione di un dibattito sulla questione palestinese nel Consiglio comunale di Austis, di cui ero amministratore. All’epoca Nabeel era uno studente della Facoltà di Medicina di Cagliari. Fin da allora mi colpirono le sue doti umane e professionali. La nostra amicizia si è sviluppata nel corso di quasi quarant’anni, anche attraverso innumerevoli iniziative a sostegno dei diritti del popolo palestinese. Tante  le azioni e i progetti di scambio tra la comunità sarda e quella palestinese. Le sue alte qualità umane e professionali ne avevano fatto un dirigente di caratura europea e da alcuni anni ricopriva l’incarico di vice presidente della Comunità Palestinese in Europa. Lascia un vuoto incolmabile.»

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Esprimiamo il più profondo cordoglio per la scomparsa del dott. Nabeel Khair, la nostra vicinanza e solidarietà alla moglie ai due figli e alla comunità palestinese di Cagliari e della Sardegna di cui è stato fra i promotori e animatori. La sua morte a causa del Covid-19 ci addolora particolarmente, perché si tratta del primo medico di base e guardia medica a morire in Sardegna per questa drammatica epidemia. E’ una vittima del lavoro, in quanto ha dovuto espletare la sua attività di assistenza medica privo di adeguati dispositivi di protezione individuale e di sicurezza, così come siamo stati costretti a lavorare in larga parte come medici di base e guardie mediche, dall’inizio dell’epidemia fino alla scorsa settimana, in condizioni di estrema difficoltà.

La mia conoscenza e profonda amicizia con Nabeel Khair risale al 1986, in occasione di un dibattito sulla questione palestinese nel Consiglio comunale di Austis, di cui ero amministratore. All’epoca Nabeel era uno studente delle Facoltà di Medicina di Cagliari. Fin da allora mi colpirono le sue doti umane e professionali. La nostra amicizia si è sviluppata nel corso di quasi quarant’anni anche attraverso innumerevoli iniziative a sostegno dei diritti del popolo palestinese. Tante sono state le azioni e i progetti di scambio tra la comunità sarda e quella palestinese. Le sue alte qualità umane e professionali ne avevano fatto un dirigente di caratura europea e da alcuni anni ricopriva l’incarico di vice presidente della Comunità Palestinese in Europa. Lascia un vuoto incolmabile.

Non è sopportabile che la Sardegna, come abbiamo denunciato, abbia toccato la scorsa settimana la più alta percentuale di medici ed operatori sanitari positivi al Covid-19 rispetto al totale dei contagiati. La sua morte drammatica e prematura ci spinge a rafforzare e nostre richieste per dotare tutti gli operatori sanitari siano messi in condizioni di lavorare in sicurezza”.

Francesco Carta

Presidente regionale

Medicina democratica Sardegna

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«In una situazione di preoccupante emergenza e precarietà di servizi prioritari e della operatività della sanità pubblica in Sardegna, come Medicina Democratica Sardegna riteniamo una scelta assurda ed inaudita  il voto con cui Consiglio Regionale della Sardegna ha deliberato di stanziare quasi 150 milioni di euro in favore del Mater Olbia, con ampia maggioranza che coinvolge anche l’opposizione.»

La denuncia è di Francesco Carta, presidente di Medicina Democratica Sardegna. «Come si può decidere un grosso finanziamento per la sanità privata – ha sottolineato Francesco Carta – e non trovare fondi per la sanità pubblica? Siamo ormai in una situazione drammatica, dove per le politiche sanitarie improntate alla riduzione della spesa sanitaria ed ospedaliera si è arrivati al punto da rendere impossibile garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, (L.E.A.) in tutto il territorio regionale, con la chiusura di servizi fondamentali anche nella emergenza e urgenza!»

L’allarme lanciato da Medicina Democratica nasce dalla constatazione del moltiplicarsi pressoché quotidiano di situazioni di grave criticità in numerosi presidi ospedalieri pubblici: ultima la chiusura della UTIC (Unità di Terapia Intensiva Coronarica) ad Oristano, per personale insufficiente, che costringerà i pazienti con infarto acuto ad essere trasferiti a Cagliari o a Nuoro; la mancanza di medici con specifica formazione per il Servizio di 118; il pericolo di chiusura dell’Ospedale di Ghilarza per mancanza di personale; chiusura di importanti servizi di Chirurgia della mammella e della tiroide, gli utenti si dovranno rivolgere ad altri centri allungando le liste d’attesa; la mancata sostituzione del personale nei vari reparti ospedalieri e nell’Igiene pubblica. Questi problemi sono stati denunciati recentemente nella riunione straordinaria del Consiglio comunale di Oristano alla presenza dei sindaci, dei rappresentanti territoriali e del presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale. Iniziative simili si sono svolte in molti comuni sede di piccoli ospedali che rischiano il ridimensionamento e la chiusura di reparti ad Isili, Sorgono, Muravera, La Maddalena,Lanusei, Ozieri, Thiesi. Le carenze sanitarie e di personale interessano ormai anche i comuni capoluogo di provincia, Oristano, Nuoro, Carbonia Iglesias e Medio Campidano, per finire con i grossi Presidi Ospedalieri di Cagliari, Sassari e nelle rispettive Università. Si è arrivati, di fronte a tale stato di cose, ad avanzare proposte emergenziali per la sanità pubblica con l’utilizzo di neolaureati non specializzati e persino di medici militari, per garantire attività essenziali nelle strutture sanitarie in maggior crisi di risorse e di personale! La scelta di destinare risorse così ingenti per una struttura privata come il Mater Olbia – secondo Medicina Democratica Sardegna -, rappresenta un ulteriore duro colpo per la sanità pubblica ed accelera il processo di privatizzazione in atto da decenni, in contrasto con gli orientamenti della Organizzazione Mondiale Sanità (O.M.S.), che riconosce la superiorità del Servizio Pubblico universalistico, per garantire una migliore assistenza per i cittadini. Tale scelta accentua lo stato di precarietà della sanità pubblica e mortifica gli operatori sanitari, che con grande professionalità e spirito di abnegazione operano nelle strutture pubbliche, nonostante tante difficoltà e disagi.

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Studenti, docenti e volontari insieme per dialogare sulla tematica dell’invecchiamento attivo. Sono stati circa in duecento ieri, a presenziare nell’aula magna del liceo “Eleonora d’Arborea” di Cagliari sede dell’evento organizzato da Anteas Amica Mpc e coordinato dallo psicologo psicoterapeuta Stefano Porcu  con la partnership di diverse associazioni di terzo settore. L’incontro, moderato dalla giornalista esperta in comunicazione sociale Marinella Arcidiacono, ha avuto inizio con i saluti del dirigente scolastico Giuliano Marcheselli a cui hanno seguito Francesco Carta, presidente Anteas Amica, Valeria Piccianu Ust Cagliari e Roberto Sarrizzu Fnp Cagliari. Una tavolata di esperti e volontari hanno via via preso la parola sulla tematica in oggetto, argomentandone attraverso studi, ricerche ed esperienze dirette. Gli interventi degli esperti, suddivisi in due sezioni, hanno preso il via con Giuseppe Frau medico e direttore della Caritas a cui hanno seguito Francesca Goghe, geriatra, Claudia Leone specializzata in psicologia dell’invecchiamento, lo psicologo Michele Vecera, Roberto Copparoni presidente Amici di Sardegna e Michele Golino volontario Anteas Amica e Sea. Gli studenti sono stati coinvolti e guidati da Marinella Arcidiacono in una metodologia interattiva che ha consentito una elaborazione dell’analisi dei bisogni e opportunità degli anziani del territorio. Attraverso la tecnica del brainstorming di idee e di un “metaplan” di informazioni raccolte, a conclusione del incontro di formazione è stato possibile dare una restituzione dei dati emersi che saranno utilizzati da Anteas Amica per creare dei progetti rivolte alle persone anziane.

«Gli anziani sono una risorsa d’inestimabile valore – ha sottolineato Francesco Carta, presidente Anteas Amica – le loro esperienze possono servire da esempio per le nuove generazioni. Il più delle volte essi si ritirano nella solitudine e nei ricordi del passato percependo di non essere più come un tempo e rinunciando alle cose piacevoli che il tempo può ancora consentire. Vi è un modo per posticipare l’età delle rinunce ed è l’invecchiamento attivo.»

Francesco Carta L’Anteas Amica MPC, persegue finalità di solidarietà sociale, civile, culturale, ricreativa, turistica per le persone anziane, i pensionati, i giovani, le donne, i bambini, gli emigrati, i diversamente abili.