24 April, 2024
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Giornata di bilancio per l’Azienda per la Tutela della Salute della Sardegna domani, mercoledì 23 gennaio, al Seminario Arcivescovile di via Monsignor Giuseppe Cogoni n. 9 a Cagliari, a cominciare dalle ore 10.00. Alla presenza del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che chiuderà i lavori della mattina, sarà avviata una riflessione collettiva sui risultati ed i possibili miglioramenti della riorganizzazione del sistema sanitario locale nell’Isola, a due anni dalla istituzione dell’ATS.

L’iniziativa sarà articolata in due momenti: il primo diretto a mettere in comune dati, fatti, informazioni che descrivano accuratamente i due anni di attività e forniscano diverse chiavi di lettura; il secondo con riflessioni di gruppo organizzate in tavoli che discuteranno dei possibili miglioramenti e formuleranno raccomandazioni indirizzate all’ATS nell’ambito di specifici temi di approfondimento. Il percorso d’informazione ed ascolto sulla riforma si articolerà in tre giornate, nelle sedi di Cagliari, Sassari, Nuoro.

La giornata di lavoro, organizzata dall’ATS, sarà introdotta dal Direttore formazione e ricerca di ATS Gianni Salis. Quindi, il Direttore amministrativo di ATS Stefano Lorusso, parlerà del percorso per l’organizzazione della nuova Azienda, con i risultati ed i punti critici di due anni di lavoro, seguito dal Direttore sanitario di ATS, Francesco Enrichens, che presenterà una relazione incentrata sulla qualità e l’appropriatezza delle cure.

Il Direttore del Servizio di sanità animale ASSL Sassari/Olbia, Francesco Sgarangella, farà un focus di approfondimento sulla lotta alla Peste suina nell’Isola quale esempio di successo in Europa. Alle 12, invece, la parola passerà ai pazienti: due anni di attività secondo le associazioni del progetto TRAMAS.

Fulvio Moirano, direttore generale di ATS, farà una panoramica generale sull’Azienda dopo i due anni di attività, e, in particolare, sullo stato dell’arte delle liste d’attesa, le azioni in atto e quelle in programma per il futuro. Chiuderà la mattina il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, con un intervento sulle ragioni della riforma sanitaria.

Nel pomeriggio verranno organizzati cinque tavoli di lavoro sui seguenti temi:

– Personale e Risorse finanziarie;

– Organizzazione della Rete sanitaria;

– Esiti del Servizio sanitario;

– Liste d’attesa;

– Rapporto tra salute umana e animale.

I partecipanti ai tavoli lavoreranno con l’ausilio di un servizio di facilitazione e con il supporto tecnico di operatori dell’ATS. Nei tavoli si formuleranno raccomandazioni indirizzate all’ATS nell’ambito dei temi oggetto di discussione.

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Fulvio Moirano.

Il Collegio di Direzione è l’organo dell’ATS deputato a supportare la Direzione aziendale nel perseguimento della missione aziendale e ad assicurare la partecipazione decisionale delle figure professionali presenti nell’ATS al governo complessivo della stessa, orientandone lo sviluppo ai bisogni della popolazione, agli standard più avanzati di assistenza sanitaria e di integrazione sociosanitaria ed all’implementazione degli strumenti del governo clinico.

Il 13 novembre scorso, presso la sede dell’ATS Sardegna, si è riunito in seduta plenaria, il Collegio di Direzione dell’Azienda per la tutela della salute – ATS Sardegna, costituito, ai sensi del Regolamento aziendale approvato con deliberazione del direttore generale n. 1072 del 5/10/2018.

Durante la seduta è stato eletto il Comitato Ristretto del Collegio di Direzione, composto come di seguito:

Presidente: Direttore Generale ATS: dott. Fulvio Moirano;

Direttore Sanitario ATS: dott. Francesco Enrichens;

Direttore Amministrativo ATS: dott. Vincenzo Lorusso;

Direttore della SC Servizio Socio Sanitario: dott. Giuseppe Frau;

Direttori DAP e DAD, in quanto coordinatori aziendali delle attività ospedaliere e distrettuali; si rimanda alla norma transitoria ex art. 9 Regolamento fino a formale atto di nomina;

Direttore Dipartimento Staff: dott. Paolo Tecleme;

Direttore del Dipartimento delle Professioni Sanitarie, Direttore SPS Carbonia dott. Antonello Cuccuru; si rimanda alla norma transitoria ex art. 9 Regolamento fino a formale atto di nomina;

Direttore ASSL Oristano: dott. Mariano Meloni;

Direttore ASSL Nuoro: dott.ssa Grazia Cattina;

Direttore P.O. Oristano dott. Antonio Francesco Cossu;

Direttore P.O Carbonia dott. Sergio Pili;

Direttori Distretto ASSL Sassari: dott. Nicolò Licheri;

Direttore Distretto Siniscola: dott. Pasqualino Manca;

Direttore Distretto n. 5 Cagliari : dott. Maurizio Rachele;

Direttore Distretto n. 2 Cagliari : dott.ssa Luisa Casu;

Direttore Dipartimento prevenzione: dott. Francesco Sgarangella; si rimanda alla norma transitoria ex art. 9 Regolamento fino a formale atto di nomina;

Direttore DSMD: dott. Alessandro Coni; si rimanda alla norma transitoria ex art. 9 Regolamento fino a formale atto di nomina;

Dipartimento del Farmaco dott. Paolo Sanna; si rimanda alla norma transitoria ex art. 9 Regolamento fino a formale atto di nomina.

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La clamorosa azione di protesta del sindaco di Iglesias Mauro Usai, sostenuto dal presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali e da alcuni assessori, con l’occupazione della sala riunioni dell’assessorato regionale della Sanità, per protestare contro la chiusura del laboratorio analisi dell’ospedale Santa Barbara ed il conseguente dirottamento di tutte le attività all’ospedale Sirai di Carbonia, ha prodotto i risultati auspicati.

Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha chiamato il sindaco di Iglesias, al quale ha comunicato «martedì prossimo, 21 agosto, nel laboratorio analisi del Santa Barbara, riprenderà l’esecuzione degli esami in urgenza a supporto dell’attività del Pronto Soccorso e dell’Ostetricia e Gineologia». La rassicurazione arriva dai vertici dell’Ats, come si legge in un post pubblicato nella pagina Facebook della Giunta regionale.

Mauro Usai ha incontrato il capo di Gabinetto dell’assessore Luigi Arru, Alfredo Schirru, e sentito telefonicamente anche il direttore sanitario dell’Ats, Francesco Enrichens. Dopo aver avuto le rassicurazioni del presidente Francesco Pigliaru, il sindaco di Iglesias ha lasciato il presidio.

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L’Azienda per la Tutela della Salute della Sardegna avrà presto quattro nuovi mammografi digitali con tomosintesi – apparecchiature di ultima generazione ad alta capacità diagnostica – che saranno destinati rispettivamente alle Unità operative di Radiologia degli ospedali Binaghi di Cagliari, Cto di Iglesias, San Martino di Oristano e Segni di Ozieri.

La Direzione ATS, con deliberazione n. 798 del 15 giugno 2018, ha approvato la fase conclusiva della procedura volta all’acquisizione della nuova strumentazione per un importo di circa 700 mila euro, finanziata in gran parte con i progetti di screening oncologici: il costo di ogni apparecchiatura oscilla tra i 190 e i 150 mila euro secondo le caratteristiche e i servizi aggiuntivi richiesti. Si tratta della prima importante tranche di un intervento complessivo di implementazione e ammodernamento del parco macchine disposto dall’ATS per il biennio 2018-2019, che prevede l’acquisto di nuove strumentazioni per la diagnosi del tumore al seno per una spesa stimata intorno ai 2 milioni di euro.

I nuovi mammografi permetteranno di compiere un salto di qualità rispetto a quelli tradizionali in quanto utilizzano la tomosintesi, una tecnologia che consente una ricostruzione stratificata e tridimensionale della mammella, grazie alla quale è possibile scoprire e localizzare in maniera estremamente accurata le lesioni mammarie anche in fase precoce, migliorare la valutazione nelle donne più giovani, abbattere il numero delle false diagnosi positive ed evitare il ricorso a ulteriori accertamenti.

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Una rete regionale per l’insufficienza respiratoria severa che consente di automatizzare il percorso di cure in precedenza affidato a realtà intensive della penisola. Una rete in grado di dare le soluzioni migliori per superare la fase più acuta della malattia, oltre che mettere a disposizione un’equipe specializzata per il posizionamento dell’Ecmo “on site” e avviare la centralizzazione dei casi più gravi. Nata formalmente ieri, con le Rianimazioni dell’Aou di Sassari centro regionale di riferimento, la rete regionale punta alla creazione di un registro delle attività, alla creazione di protocolli condivisi e alla possibile estensione delle attività di assistenza extracorporea ad altre condizioni cliniche.

Ieri mattina, nella sede del Rettorato dell’Università di Sassari, si sono ritrovati gli operatori delle strutture di Anestesia e Rianimazione della Sardegna, da quelle dell’Aou di Sassari a quella di Olbia, quindi Nuoro, Oristano, Carbonia, San Gavino, Ozieri e Alghero e ancora Cagliari, con quelle della Santissima Trinità, del Brotzu, dell’Oncologico e del Marino. Con loro le strutture di Cardiochirurgia dell’Aou di Sassari e della Cardioanestesia del Brotzu di Cagliari.

«Abbiamo avviato un percorso necessario di cambiamento – ha detto l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru – perché l’insularità ci obbliga ad avere un servizio sanitario sardo più efficiente. Con l’Ecmo avete creato una rete che consente di condividere le professionalità e raggiungere risultati importanti. Siete la testimonianza concreta di rete in questo momento di cambiamento.»

Un esempio da estendere, anche ad altre specialità come quella Chirurgica, «un’esperienza interessante che dimostra una forte sinergia tra operatori e cooperazione. Dobbiamo abituarci ai lavori di squadra», ha sottolineato il direttore generale di Ats Fulvio Moirano, intervenuto all’incontro con il direttore sanitario Francesco Enrichens.

«Una bella dimostrazione di cooperazione – ha aggiunto il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso presente assieme al direttore sanitario Nicolò Orrù – in cui le professionalità lavorano assieme per garantire la migliore risposta che, per un territorio come la Sardegna, è importantissima. Consente di non trasferire i pazienti fuori dall’isola.»

Concetto ribadito anche dal rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli che ha sottolineato il fatto che la nascita di questa rete a Sassari nell’Aou, «rappresenta l’esempio di ciò che vorremmo: realtà che fanno servizio al territorio e diventano un punto di riferimento, anche nazionale».

E i numeri illustrati dal direttore del dipartimento di Emergenza e urgenza dell’Aou di Sassari, professor Pier Paolo Terragni, sono il chiaro esempio del lavoro messo in campo da tutti i professionisti delle Rianimazioni isolane.

Da ottobre 2017 a marzo 2018 sono stati 34 i pazienti trattati per insufficienza respiratoria severa nelle due Rianimazioni dell’Aou di Sassari: in media avevano 55 anni, 23 erano uomini mentre 11 erano donne.

Nel 59 per cento dei casi si è trattato di pazienti centralizzati, cioè trasportati a Sassari da altre strutture della regione mentre nel restante 41 per cento si è trattato di pazienti del Sassarese.

Sono stati 24 i pazienti ricoverati per complicanze da influenza e di questi 10 con virus A H1N1, 11 con H1N1 e altri virus, 2 con virus dell’influenza B e 1 solo con virus A e B.

Gli altri 10 pazienti, invece, presentavano altri patogeni che avevano provocato l’insufficienza respiratoria severa.

Nel 26 per cento dei casi presentavano anche una broncopneumopatia cronica ostruttiva, nel 23 obesità e nel 20 per cento dei casi soffrivano d’ipertensione arteriosa.

I pazienti hanno trascorso in media 23 giorni in terapia intensiva. La durata media della ventilazione artificiale è stata di 19 giorni; per 7 pazienti è stato necessario il trattamento Ecmo della durata media di 15 giorni. Per 6 pazienti, poi, a causa di un’insufficienza multiorgano è stata necessaria anche la dialisi renale. Infine, ha fatto notare il professor Terragni, abbiamo riscontrato nei pazienti ricoverati una valida risposta alle cure con un tasso di sopravvivenza superiore a quella prevista.

Un pensiero quindi è andato all’ultimo paziente ricoverato in Ecmo a Sassari poco prima di Pasqua. Il giovane era arrivato alla Rianimazione del Santissima Annunziata in Ecmo direttamente da Cagliari, dove una equipe dell’Aou di viale San Pietro era andata per prelevarlo.

Il paziente è uscito dal trattamento extracorporeo il 6 aprile e – secondo il bollettino medico – «superata la fase più critica, ha ripreso conoscenza e risulta in contatto con familiari e curanti. Nelle prossime 24 ore potrà essere scollegato dalla ventilazione meccanica e riprendere la nutrizione regolarmente. È in atto un ampio programma riabilitativo motorio. Resta comunque in trattamento in area critica fino a stabilizzazione consolidata».

Durante la riunione del tavolo di lavoro in Rettorato, il cardiochirurgo Michele Portoghese ha illustrato l’evoluzione negli anni del trattamento con Ecmo mentre l’epidemiologo e presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Paolo Castiglia ha illustrato i dati dell’influenza 2017-2018 e presentato il sito VaccinarsinSardegna.org che sta diventando punto di riferimento per un pubblico vasto di specialisti e cittadini.

Angela Fenu e Davide Piredda, invece, hanno presentato la scheda di contatto con il centro di riferimento regionale mentre Luigi Solinas e Giangiacomo Carta, infine, hanno illustrato le modalità di intervento Ecmo mobile.

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Sanità ospedali analisi
Il Registro tumori della Sardegna meridionale muove i primi passi, con l’assegnazione di personale dedicato e attrezzature. E’ quanto emerso dalla riunione del tavolo di coordinamento regionale del registro dei Tumori, riunito alla presenza dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, del direttore generale dell’assessorato, Giuseppe Sechi, del direttore sanitario dell’Ats, Francesco Enrichens.
Alla sede di Cagliari, istituita nel Dipartimento di Prevenzione della Assl/Ats, sono stati assegnati medici, infermieri e personale tecnico e amministrativo. Come spiegato nel corso della riunione, gli aspetti tecnici e organizzativi per l’avvio e la messa a regime, in maniera uniforme, del Registro Tumori Regionale è assicurata dall’attività del “Gruppo tecnico regionale del Registro Tumori”, che opera in capo alla Direzione Generale dell’assessorato della Sanità : da settembre dello scorso anno ad oggi, il gruppo tecnico si è occupato di aspetti legati alla privacy e alla trasmissione dei flussi sanitari. Allo stato attuale, sono già a disposizione del Registro Tumori della Sardegna Meridionale tutti i dati sui ricoveri, la mortalità e una parte dei referti di anatomia patologica, per procedere alla fase di avvio.

L’obiettivo dato dall’assessorato è quello di allineare entro breve tempo il Registro della Sardegna meridionale ai due registri già operanti in Sardegna. Il Registro tumori della Sardegna settentrionale, che ha competenza sul territorio di Sassari e Olbia, è già attivo e operante dal 1993; quello della Sardegna centrale, con competenza sui territori di Nuoro, Ogliastra e a breve Oristano, dal 2002. L’attivazione del Registro della Sardegna meridionale estenderà quindi la copertura della sorveglianza a tutto il territorio regionale.

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Pigliaru Arru Gavoi inaugurazione casa salute

Il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore della Sanità Luigi Arru hanno inaugurato la Casa della Salute di Gavoi. intitolata alla memoria del piccolo Roberto Sanna, un bambino di Gavoi affetto da una malattia rara e morto questa estate, la Casa della Salute del centro barbaricino, inaugurata questa mattina dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Alla cerimonia, con il presidente ed il sindaco di Gavoi, Giovanni Cugusi, erano presenti l’assessore della Sanità, Luigi Arru, il direttore sanitario dell’Ats, Francesco Enrichens, il direttore della Assl di Nuoro, Andrea Marras, il direttore generale dell’Areus, Giorgio Lenzotti.
«La sanità è un esempio eloquente del modo in cui abbiamo scelto di lavorare, affrontando con coraggio le riforme di cui la Sardegna aveva urgente bisogno – ha detto Francesco Pigliaru -. Abbiamo smontato una macchina e ora la stiamo rimontando perché funzioni molto meglio di prima, dando ai cittadini, ovunque essi abitino, le risposte che servono. In questo come in altri settori importanti le riforme sono in corso con i disagi che obbligatoriamente ne derivano, ma è importante che i risultati si comincino a vedere: oggi questa Casa della Salute dimostra che si può restare in luoghi bellissimi, senza dover andar via, perché ci sono servizi come questo che permettono di vivere bene. Deve esser chiaro – ha aggiunto il presidente della Regione – che, se lo Stato arretra nei piccoli centri, soprattutto delle zone interne, la Regione avanza. Ed è importante che questa struttura appartenga ad un intero territorio, che sia a disposizione di dodicimila persone e non solo di un solo Comune. Qui a Gavoi sperimentiamo un modello che vogliamo sia d’esempio per tanti altri territori: nel prossimo anno vogliamo veder nascere altre strutture come questa. Troveremo le risorse, perché per i progetti validi i soldi si riesce a trovarli. E in questo l’impegno dell’Ats è fondamentale – ha concluso il presidente Pigliaru, sottolineando l’importanza dell’azienda unica –, lavora per eliminare gli sprechi e utilizzare i risparmi per migliorare i servizi per i cittadini.»
«Oggi è una bella giornata – ha rilanciato l’assessore Arru – ed è doveroso il ringraziamento alla famiglia di Roberto che ha avuto il coraggio civico di elaborare il lutto nell’ottica di una comunità. E comunità è parola chiave di questa giornata, perché questa struttura è stata fortemente voluta da cittadini e operatori di Gavoi. Questa Giunta sta cercando di ricreare comunità partendo proprio dal sistema sanitario delle zone interne.»

L’assessore ha ringraziato i vertici dell’Ats e della Assl di Nuoro e, soprattutto, «la comunità professionale, operatori che fanno le trasfusioni e le chemioterapie a casa, rivendicando in modo moderno il loro ruolo professionale. Vogliamo partire da qui per dare un messaggio sul nuovo modo di fare medicina dando salute a chilometro zero. Stiamo creando una rete col coraggio della programmazione, ma serve una comunità integrata, che utilizzi in maniera intelligente ogni euro della fiscalità generale». 
L’inaugurazione della Casa della Salute di Gavoi avviene a poche settimane dalla sua attivazione. La Casa è stata realizzata ristrutturando il vecchio Poliambulatorio grazie ad un finanziamento POR FESR di 200.000 euro, erogato dalla Giunta nel 2015. Nella struttura di Gavoi sono presenti tutti i medici di medicina generale, il pediatra di libera scelta, la guardia medica, la postazione del 118, il CUP, vari specialisti ambulatoriali, l’ambulatorio per le vaccinazioni, un punto prelievi, il consultorio, l’ambulatorio infermieristico. Strumenti e attrezzature sono stati acquistati anche con il contributo di un Comitato di cittadini, nato per sostenere il piccolo Roberto Sanna, nato con una malattia rara e morto la scorsa estate. I genitori hanno voluto mettere a disposizione della Comunità le risorse raccolte per Roberto.

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Domani, giovedì 21, alle 17.00, al Caesars Hotel – via Darwin, Cagliari – si apre il corso sul tema “Percorso multi disciplinare integrato del paziente con carcinoma del colon retto”. Ai lavori – che proseguono fino a sabato 23 settembre – sono attesi i principali esperti isolani e nazionali. L’evento è curato da Michele Boero (responsabile scientifico) con Giuseppe Binaghi (presidente onorario), Raffaele Sulis e Antonio Maccioni (presidenti).

Dai medici di medicina generale a chirurghi, gastroenterologi-endoscopisti, oncologi, internisti, fisiatri, anestesisti, radioterapisti ma anche quanti si occupano di diagnostica per immagini, stadiazione e terapia quali anatomo-patologi, radiologi, medici nucleari e terapisti del dolore costituiscono la filiera che si occupa della patologia. Il comitato scientifico del corso è composto da Maria Bernardetta Aloi, Nicola Cillara, Daniele Farci, Raimondo Murgia e Michela Piga.

Domani, dopo i saluti delle autorità, il calendario prevede, tra l’altro, la lezione magistrale di Stefano Cascinu, direttore Oncologia-Policlinico Modena, su “Lo stato dell’arte del carcinoma del colon retto: dalla ricerca alla pratica clinica”. Di rilievo la tavola rotonda “Creare salute in epoca da spending review: una sfida sostenibile?”, moderata da Giacomo Mameli con Luigi Arru (assessore regionale Sanità), Michele Boero (segretario nazionale Associazione italiana medicina nucleare), Ottavio Davini (direttore radiodiagnostica Città scienza e salute, Torino), Francesco Enrichens (direttore sanitario Ats Sardegna), Mario Scartozzi (direttore Oncologia medica Aou Cagliari), e Paolo Tecleme (direttore Asl Cagliari). Il corso prevede anche gli interventi di Luca Saba (direttore Radiologia Aou – Università di Cagliari) e Francesco Scintu (direttore Chirurgia colo-proctologica Aou Cagliari)

Il carcinoma del colon-retto è una patologia diffusa tra le popolazioni residenti in zone ad elevato sviluppo economico; i dati italiani del 2013 riportano 18.756 decessi correlati  a questa malattia e 52.400 nuovi casi sono stati stimati nel 2016. A fronte di questa elevata incidenza si è verificato negli ultimi anni un costante miglioramento degli approcci diagnostici e terapeutici: continua crescita del numero dei biomarkers disponibili, innovazioni tecnologiche nel campo della diagnostica per immagini, miglioramento degli approcci chirurgici e radioterapici nelle fasi iniziali della malattia e terapie farmacologiche nelle diverse fasi, hanno permesso importanti risultati in termini di sopravvivenza. Ma sono potenzialmente in grado di creare condizioni di eccessiva variabilità se non inserite in un sistema standardizzato e coordinato di buone pratiche. «Va definito – spiega il dottor Boero – nel management della patologia un percorso strutturato e condiviso utile per offrire al paziente cure appropriate e tempestive».

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È nata ufficialmente ieri, secondo la legge regionale che l’ha istituita, l’Azienda per la tutela della salute che ha incorporato e fuso le otto aziende sanitarie locali. Insieme all’Azienda ospedaliera Brotzu, alle Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari e all’Areus (Azienda regionale per l’emergenza-urgenza), l’Ats completa il nuovo quadro del sistema sanitario sardo.
«L’Ats rappresenta una sfida epocale» ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru, a Sassari questa mattina per la presentazione ufficiale insieme ai vertici della nuova azienda unica e agli otto direttori delle aree socio sanitarie locali:
Di seguito l’organigramma completo della ATS Sardegna:
Direttore Generale: Fulvio Moirano
Direttore Sanitario: Francesco Enrichens
Direttore Amministrativo: Stefano Lorusso
ASSL di Sassari: Giuseppe Pintor
ASSL di Olbia: Pierpaolo Pani
ASSL di Nuoro: Andrea Marras
ASSL di Lanusei: Pino Frau
ASSL di Oristano: Mariano Meloni
ASSL di Sanluri: Antonio Onnis
ASSL di Carbonia: Maria Maddalena Giua
ASSL di Cagliari: Paolo Tecleme.
«Stiamo ridisegnando il sistema tenendo come riferimento l’interesse delle persone – ha detto Luigi Arru – e senza annunci. L’Azienda unica rappresenta principalmente uniformità dell’assistenza, qualità dei servizi ovunque e a parità di costi». L’assessore Arru ha ringraziato i commissari che per due anni hanno lavorato «in una situazione difficile, riuscendo a portare a casa risultati importanti. I direttori delle Assl non sono direttori generali – ha precisato – e sono stati scelti dal direttore generale Fulvio Moirano con una selezione pubblica e trasparente».
«Non sarà un percorso breve, ma i risultati arriveranno» garantisce Luigi Arru. Anche Fulvio Moirano ha sottolineato come occorrano almeno sei mesi per vedere i primi passi: «Occorre l’atto aziendale, quasi una sorta di statuto dell’Ats. Certamente sarà importante investire sulla formazione e sulle risorse umane, creando aree di coordinamento, confrontandoci attivamente con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei territori».

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Il manager unico della sanità sarda, Fulvio Moirano, ha nominato ieri, in collaborazione con il responsabile della direzione sanitaria Francesco Enrichens e quello della direzione amministrativa Stefano Lorusso, i direttori generali delle otto aree socio-sanitarie (Assl) istituite con la riforma proposta dalla Giunta ed approvata dal Consiglio regionale, al posto delle otto Asl.

I nuovi direttori generali che entreranno in carica lunedì 2 gennaio 2017, sono i seguenti:

Cagliari: Paolo Tecleme

Sassari: Giuseppe Pintor

Olbia: Pierpaolo Pani

Nuoro: Andrea Marras

Lanusei: Pino Frau

Oristano: Mariano Meloni

Sanluri: Antonio Onnis

Carbonia: Maria Maddalena Giua.

Il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, dunque, viene spostato nell’area socio-sanitaria del Medio Campidano, mentre nel Sulcis Iglesiente arriva Maria Maddalena Giua, 61 anni, laureata in Giurisprudenza, Dirigente Amministrativo a tempo indeterminato, Responsabile della struttura complessa “Area Amministrativa Territoriale” alla Asl 8 di Cagliari.