14 December, 2025
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«L’accordo siglato a Carloforte, promosso da Coldiretti Pesca, per la creazione della prima filiera ittica completamente italiana, che certifica la garanzia dell’origine nazionale del pescato, rappresenta un traguardo storico, che dimostra l’impegno del Governo Meloni e del ministro Francesco Lollobrigida nel valorizzare le eccellenze del nostro territorio e sostenere un settore strategico come la pesca. Di grande valore simbolico la scelta di Carloforte, che coinvolge direttamente i pescatori sardi.»

Lo scrive, in una nota, Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«E’ la prova tangibile di come le istanze della Sardegna e del Sulcis siano al centro dell’agenda politica nazionale – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Finalmente, il comparto ittico, ed in particolar modo la pesca del tonno rosso, ricevono l’attenzione che meritano, con un progetto che punta a ridurre la dipendenza dall’estero, garantire tracciabilità e qualità dei prodotti e rafforzare l’economia locale, con una attenzione particolare alle marinerie di Carloforte, Calasetta, Portoscuso, Sant’Antioco, Sant’Anna Arresi e Teulada, che rappresentano in Sardegna un numero importante di tutto il settore della pesca.»

«Esprimo soddisfazione per il lavoro svolto da Coldiretti, dal presidente Ettore Prandini e dalla responsabile Daniela Borriello, che hanno saputo tradurre in azioni concrete le esigenze del territorio. Un ringraziamento speciale va al ministro Lollobrigida, sempre vicino alle realtà produttive sarde, e a tutti gli attori istituzionali che hanno contribuito a questo risultato – conclude Gianluigi Rubiu -. Fratelli d’Italia continuerà a sostenere con determinazione politiche che promuovono l’autonomia alimentare, la sovranità marittima e lo sviluppo delle comunità costiere, perché la Sardegna e il Sulcis possano essere protagonisti di un rilancio economico sostenibile e duraturo.»

Più trasparenza ai consumatori, stranieri oltre 8 pesci su 10 nei ristoranti e supermercati Nella tonnara di Carloforte, è stato firmato stamane il protocollo che dà ufficialmente vita al marchio “Firmato dai Pescatori Italiani”, promosso da Coldiretti Pesca e Filiera Agricola Italiana. L’iniziativa rappresenta un momento cruciale per il rilancio del settore ittico nazionale e per la creazione di una filiera trasparente, sostenibile e riconoscibile che può contare in Italia su circa 12mila imbarcazioni per un giro d’affari complessivo di poco meno di 750 milioni di euro.
Alla firma erano presenti il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida; Stefano Albertazzi, direttore Filiera Agricola Italiana; Battista Cualbu, presidente Coldiretti Sardegna; Daniela Borriello, responsabile Coldiretti Pesca; Romano Magrini, Capo Area Lavoro di Coldiretti; Luca Saba, Capo Area Economica di Coldiretti.
Il progetto nasce con l’obiettivo di sostenere il lavoro dei pescatori italiani e al tempo stesso offrire ai consumatori uno strumento chiaro per riconoscere l’origine del pescato nazionale, garantendo qualità, tracciabilità e rispetto dell’ambiente, rispetto a una situazione che negli ultimi anni ha visto un incremento costante delle importazioni dall’estero. Lo scorso anno sono arrivati ben 840 milioni di chili di pesce straniero (senza considerare le preparazioni di prodotto ittici come cozze o gamberetti sgusciati), a fronte di una produzione nazionale di circa 130 milioni di chili. Prodotto spesso spacciato per italiano nei ristoranti ma anche difficile da identificare sui banconi dei supermercati e delle pescherie a causa anche di un’etichettatura obbligatoria nei fatti poco chiari. Il marchio sarà apposto sui prodotti ittici pescati o allevati in acque italiane, valorizzando la loro provenienza e l’impegno di chi opera ogni giorno nel rispetto del mare.
«Il settore della pesca e dell’acquacoltura vede nella firma di questo protocollo un’opportunità strategicadichiara Daniela Borriello, responsabile Coldiretti Pesca -. Il marchio ‘Firmato dai Pescatori Italiani’ rappresenta un valore aggiunto per le imprese, consentendo una maggiore competitività, ma anche una nuova consapevolezza per i consumatori. Vogliamo far conoscere l’eccellenza degli stock ittici italiani, spesso valutata, ma in realtà di altissima qualità.»
Il marchio, fortemente voluto da Coldiretti Pesca in sinergia con Filiera Agricola Italiana «si inserisce in un percorso già avviato con successo nel mondo agricolo – spiega Stefano Albertazzi, direttore Filiera Agricola Italiana e mira a estendere anche al comparto ittico un modello di filiera che mette al centro il produttore, la sostenibilità e il rapporto diretto con il consumatore».
«Questo protocollosottolinea Ettore Prandini, presidente di Coldirettiè un tassello fondamentale per costruire un sistema dove il valore della produzione locale venga riconosciuto e tutelato. La tracciabilità garantita dal marchio ei controlli svolti da Filiera Agricola Italiana sono elementi chiave per assicurare trasparenza e qualità, premiando il lavoro dei nostri pescatori anche dal punto di vista economico.»
Il settore della pesca e acquacoltura vede nella firma di questo protocollo e nell’istituzione del marchio “Firmato dai Pescatori Italiani” un’importanza strategica per aumentare la competitività delle imprese italiane. Il valore aggiunto che il marchio permette di creare, nonché l’importanza della tracciabilità del prodotto garantita anche dai controlli può dare ai nostri pescatori e acquacoltori una maggiore remunerazione non solo in termini economici, ma soprattutto in termini di conoscenza del pescato e allevato locale e di conoscenza della qualità da parte dei consumatori.
Soddisfazione anche per Coldiretti Sardegna, scelta per la sede di questo storico appuntamento. «La Sardegna è un’isola e una regione di mare: nel suo pescato autentico e di qualità risiede un punto di forza del nostro sistema agroalimentare – dice Battista Cualbu, presidente Coldiretti Sardegnaaccogliamo con grande favore la nascita del marchio ‘Firmato dai Pescatori Italiani’, un’iniziativa che valorizza il lavoro quotidiano dei nostri pescatori, promuovendo la trasparenza e riconoscendo finalmente l’identità del pescato italiano, contrastando l’anonimato di troppo prodotto importato. ittica, tracciabile, sostenibile e tutta italiana: un altro passo avanti per difendere e promuovere la nostra economia del mare.»
Per il direttore Luca Saba, inoltre «Coldiretti ancora una volta ci mette la faccia, sostenendo un progetto strategico che parla di tracciabilità, di informazione per i consumatori e di valore aggiunto per le imprese. Questo marchio è una risposta concreta a chi chiede più qualità e più chiarezza, ma anche più rispetto per l’ambiente: con una filiera certificata tuteliamo meglio la sostenibilità ambientale e il futuro del nostro mare, costruendo un rapporto più consapevole tra produttori e cittadini».
 

Per garantire ai consumatori pesce 100% nazionale arriva la prima filiera firmata dai pescatori italiani dalla barca alla tavola. Il marchio sarà apposto sui prodotti ittici pescati o allevati in acque italiane, valorizzando la loro provenienza e l’impegno di chi opera ogni giorno nel rispetto del mare.

La storica intesa sarà presentata domani, mercoledì 21 maggio, alle ore 11.00, presso la Tonnara di Carloforte, alla presenza del presidente di Coldiretti Ettore Prandini, del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, assieme a Stefano Albertazzi, direttore Filiera Agricola Italiana, e Daniela Borriello, responsabile Coldiretti Pesca.

«Confermato l’accordo tra le due tonnare sarde. Tonnare Sulcitane e Carloforte Tonnare riprenderanno a collaborare riaprendo un nuovo capitolo che le vedrà lavorare ancora insieme e unite come un tempo per rappresentare la nostra Regione al meglio sul settore del tonno.»

Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura e Pesca, Valeria Satta, al termine di un vertice svoltosi a Roma, al ministero dell’Agricoltura.

«Sono particolarmente feliceha sottolineato Valeria Sattaper questo accordo che mi ha visto da tempo  impegnata in prima persona per riavvicinare i due imprenditori e ricreare così il clima di unione e cooperazione, che da troppo tempo mancava. Un lungo e complesso lavoro che ha visto alla fine la giusta conclusione. Adesso inizia un nuovo capitolo per la valorizzazione del tonno rosso sardo in tutto il mondo. Per questo ringrazio anche il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per l’attenzione e l’impegno prestato. Le nostre tonnare sarde, Carloforte e Portoscuso, uniche due realtà di tonnara fissa in Italia e in tutto il mediterraneo finalmente unite. Qualità ed eccellenza tutta Sarda.»

In Sardegna si trovano le ultime tonnare attive del Mediterraneo, nell’Isola di San Pietro e a Portoscuso. Qui sopravvive un rito e una tradizione unica in Italia e in tutto il Mediterraneo. Sono le uniche attive e proprietarie di licenza di pesca di tutto il Mare Nostrum. Ne esistono di attive solo in Andalusia, nel Marocco Atlantico e nell’Algarve portoghese mentre le altre restanti in Italia non sono più attive. Per tonnara si intende sia l’insieme delle reti utilizzate per la pesca del tonno rosso, sia il luogo in cui si pratica la mattanza ancora in uso in Sardegna che viene considerata da molti esperti internazionali di pesca, una pratica molto più sostenibile di altre dal punto di vista ambientale. Oggi quelle dell’Isola tabarchina e del Sulcis sono le uniche tonnare attive di tutto il Mediterraneo.

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Domani mattina il Governo risponderà all’interpellanza urgente, presentata da Fratelli d’Italia con il deputato sardo Salvatore Deidda e dal capogruppo Francesco Lollobrigida, sugli sbarchi degli algerini in Sardegna, la fuga di questi dal Centro di Monastir, al mancato rispetto della quarantena, sugli atti di violenza e delinquenza e sull’idoneità della stessa struttura di Monastir per ospitare immigrati entrati illegalmente in Italia. 

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Nuovo format, interamente digitale, con ospiti provenienti dal mondo della politica e dell’imprenditoria collegati da Roma, Milano, Bologna, Cagliari. Al via la seconda edizione della Scuola di politica promossa dai Riformatori sardi, in collaborazione con l’Associazione Copernicani, che tra maggio e giugno, per 4 lunedì, si candida a diventare punto di riferimento nel panorama sardo della formazione politica a distanza.
La seconda edizione del percorso formativo nasce dalla volontà di mettere a disposizione di chi vorrà partecipare una serie di strumenti utili per affrontare gli scenari post-Covid e dalla necessità di dare una risposta alle numerose richieste arrivate in seguito allo straordinario successo della prima edizione della Scuola di formazione politica.
Si parte via web. Quattro appuntamenti divisi in tre giornate formative e un webinar finale, tutti di lunedì nella fascia oraria che va dalle 18 alle 20, pensata per dare la possibilità a tutti di partecipare. Prima giornata di alta formazione lunedì 18 maggio, con due interventi di altissimo profilo, il primo politico con il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Del Rio che parlerà delle cose da fare e di quelle da non fare più alla luce dell’emergenza che ha travolto l’Italia, ed il secondo di carattere economico con Stefano Quintarelli, cofondatore dei Copernicani, componente del Leadership Council del Sustainable Development Solutions Network per l’Onu e presidente del comitato di indirizzo di Agenzia per l’Italia digitale (AgID) che si occuperà di innovazione e politica.
Lunedì 25 maggio aprirà il pomeriggio, alle 18.00, Annamaria Bernini, Capogruppo di Forza Italia al Senato con un intervento dal titolo “Tra emergenza economica e fragili equilibri
politici” per lasciare poi sazio, dalle 19.00, a Giuliano Cazzola, uno dei massimi esperti di lavoro e previdenza in Italia, che cercherà di capire insieme ai partecipanti cosa chiede il mercato all’indomani della pandemia, quali prospettive occupazionali e come rinascere professionalmente dalla crisi.
Lunedì 8 giugno Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, con un intervento dal titolo “Il Covid ha infettato la democrazia?”, entrerà nel vivo degli scenari politici attuali e futuri. Alle 19.00, spazio a un tema del momento, l’innovazione digitale, con Massimo Simbula, avvocato in ambito Fintech, privacy, startup innovative, venture capital, criptovalute, blockchain.
La Scuola di formazione politica terminerà con un webinar conclusivo aperto a tutti, lunedì 15 giugno, che coronerà l’evento formativo promosso dai Riformatori Sardi attraverso alcune realtà imprenditoriali di indiscusso valore, sinonimo di qualità e made in Italy nel mondo. Al nome dell’ospite in programma corrisponderà infatti il brand di successo. Tra gli imprenditori in programma Oscar Farinetti, patron della catena Eataly, Francesca Argiolas, responsabile Programmazione e Sviluppo di una eccellenza sarda, le cantine Argiolas, Lorenzo Giannuzzi, Amministratore delegato del Forte Village.

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Domani, martedi 12 maggio, alle ore 10.00, si terrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo ciclo di incontri della scuola di formazione politica promossa dai Riformatori sardi.
Dopo il successo del primo ciclo, che ha visto una partecipazione che è andata ben al di là delle aspettative degli organizzatori, parte la “fase 2”, alla quale parteciperanno ospiti politici di rilievo nazionale, quali Graziano del Rio (Pd), Annamaria Bernini (Fi), Francesco Lollobrigida (FdI) e imprenditori di successo, come Oscar Farinetti (Eataly), Francesca Argiolas (Cantine Argiolas), Lorenzo Giannuzzi (Forte Village), e tecnici di alto livello quali Stefano Quintarelli, Giuliano Cazzola e Massimo  Simbula.
Per partecipare alla conferenza stampa, che si terrà come di consueto sulla piattaforma Meet, sarà sufficiente cliccare sul seguente link https://meet.google.com/whq-yynk-mzz  ed attendere l’autorizzazione.