14 December, 2025
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Hanno preso il via ufficialmente le attività dei Comitati di quartiere. In seguito alle elezioni del 23 giugno scorso, questa mattina il sindaco, Paola Massidda, ed il presidente del Consiglio comunale, Daniela Marras, hanno incontrato i presidenti dei 6 Comitati recentemente costituitisi (Carbonia Nord, Serbariu, Is Gannaus, Cortoghiana, Bacu Abis, Barbusi) per definire gli aspetti organizzativi e logistici necessari al fine di dar corpo a questo nuovo strumento di partecipazione e per augurare buon lavoro a tutti i componenti dei direttivi.

«La riunione è stata proficua e ci ha consentito di iniziare a dialogare e collaborare con i direttivi dei Comitati di quartieri, valutando quali sedi assegnare a ciascuno di loro per poter assolvere nel modo migliore il ruolo di organo di partecipazione alla vita cittadina. Un ruolo che non dovrà essere quello di mero strumento di segnalazione di problemi e criticità, bensì di fattore propositivo e costruttivo», ha detto il sindaco Paola Massidda.

All’incontro hanno partecipato Renzo Muntoni (presidente del Comitato di Serbariu), Ireneo Mocci (vicepresidente del Comitato Cortoghiana), Gianfranco Fantinel (presidente del Comitato di Bacu Abis), Lorenzo Congia (presidente del Comitato di Barbusi), Luciano Pisanu (presidente del Comitato di Carbonia Nord), Sara Pau (presidente del Comitato di Is Gannaus).

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Sabato 3 novembre, alle ore 16.00, nella sede dell’ex circoscrizione di Bacu Abis si terrà un importante appuntamento con la storia. L’Associazione Culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente ha organizzato, con il patrocinio del comune di Carbonia, un incontro che prende spunto dalla presentazione del libro di Giorgio Madeddu, dal titolo: “La damnatio ad metalla. Storie di prigionieri dell’Impero Austro-Ungarico nella Sardegna della Prima Guerra Mondiale”.

L’iniziativa si inserisce nel solco delle manifestazioni previste in occasione del centenario della conclusione – 1918 – della Grande Guerra e si colloca inoltre nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno della città di Carbonia e per i 164 anni di Bacu Abis.

Nel corso del dibattito, moderato dal presidente dell’associazione culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente Gianfranco Fantinel, si farà luce sulla vicenda dei prigionieri di guerra dell’Impero Austro-Ungarico che furono impiegati a lavorare nelle miniere sarde, segnatamente nell’estrazione del carbone nei cantieri delle miniere di Bacu Abis e di Terras Collu.

Alla presentazione-convegno interverranno: Antonangelo Casula, già sindaco di Carbonia; Antonio De Rubeis, presidente del Comitato Iglesiente Centenario Grande Guerra; Giorgio Madeddu, autore del libro; Aldo Accardo, presidente del Comitato Regionale Sardo Grande Guerra.

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Sabato 3 novembre 2018, alle ore 16.00, presso i locali dell’ex circoscrizione di Bacu Abis, si terrà la presentazione del libro di Giorgio Madeddu LA DAMNATIO AD METALLA – Storie di prigionieri dell’Impero austro-ungarico nella Sardegna della prima guerra mondiale.

Il libro tratta, tra le altre, la vicenda dei prigionieri di guerra impiegati nelle miniere sarde e nello specifico nelle miniere di carbone di Bacu Abis e Terras Collu.

L’iniziativa è promossa dall’associazione culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente, presieduta da Gianfranco Fantinel.

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In occasione del 79° compleanno della città di Carbonia, lunedì 18 dicembre 2017, alle 21.00, presso il Teatro Centrale di Carbonia è in programma la prima assoluta del film documentario “Le spose del Grand Hornu” di Carmina Conte e Paolo Carboni.

“Le spose del Grand Hornu” è ambientato tra il bacino carbonifero del Sulcis Iglesiente e quello del Borinage e della Vallonia in Belgio, nell’area del Grand-Hornu. 

Menzione Speciale al Concorso Nazionale “Storie di emigrati sardi”, indetto dalla FASI, in collaborazione con la Regione Sarda e la Società Umanitaria-Cineteca Sarda, il film è stato realizzato grazie al contributo del Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, con la consulenza della prof.ssa Giovanna Corda (vicesindaco di Boussu-Hornu, originaria di Carbonia e già europarlamentare), dello studioso Luciano Ottelli.

Saranno presenti gli autori: la giornalista Carmìna Conte e il regista Paolo Carboni.

Interverranno: la Prof.ssa Giovanna Corda, la presidente nazionale FASI Serafina Mascia, il Commissario del Parco Geominerario Tarcisio Agus, il sindaco di Carbonia Paola Massidda, l’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu, Gianluigi Pillola già commissario del Parco Geominerario, l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura, lo studioso Luciano Ottelli, il direttore del C.S.C di Cagliari della Società Umanitaria Antonello Zanda, il Ppresidente dell’Associazione Culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente Gianfranco Fantinel.

La serata è organizzata da Parco Geominerario, Comune di Carbonia e Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema.

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Carbonia ha festeggiato oggi il suo nuovo centenario: Luigi Zara. Nato a Iglesias il 13 gennaio 1917, ha iniziato a lavorare ancora giovanissimo, a soli 15 anni, nel 1932, nella miniera di Bacu Abis. La sua esperienza in miniera è proseguita a Carbonia, interrotta dalla 2ª Guerra Mondiale che lo ha visto protagonista. Negli anni si è mantenuto in forma correndo nella pineta di Rosmarino e, ancora oggi, dedica almeno mezz’ora all’inseparabile cyclette. Rimasto vedovo 7 anni fa, dalla morte della moglie Mafalda, con la quale ha avuto due figlie, vive da solo in in via Tirso con il cane Toby, assistito per alcune ore da una ragazza che gli prepara i pasti e gli pulisce la casa.

Questa mattina, per il suo 100° compleanno, è stato festeggiato nel Ristorante La Miniera, dove ha ricevuto diversi doni e riconoscimenti da Mario Zara dell’associazione “Amici della Miniera”, Dante Ennas della sezione Anmil, Gianfranco Fantinel dell’associazione “La Memoria storica” e da alcuni amici. Ha gradito molto tutti i doni, tra i quali la lampada del minatore, una targa, la maglia del Cagliari con il numero 100 con le firme dell’allenatore e dei giocatori del Cagliari e i loro saluti, e la patente rinnovata, consegnatagli da Sandro Masciarelli.

Il servizio fotografico è stato realizzato da Andrea Rombi.

         

FullSizeRenderTeatro Bacu Abis

La “scultura-segno” di Mauro Staccioli installata un paio di anni fa davanti alla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma, uno dei luoghi più prestigiosi in Italia, e quindi nel mondo, è simile a quella installato nell’agosto del 2007 (con le sole spese di realizzazione, gratis per il resto) da Mauro Staccioli a Bacu Abis, uno dei simboli della storia mineraria, oggi luogo di incontro e di assemblee dei suoi cittadini.

«Il cerchio, simbolo della vita, con le sue radici; il puntale che lo tiene ancorato al terreno, che si spingono entrambi nel sottosuolo, sono una sorta di monumento che ci ricorda il passato e ci porta verso l’avvenire», commentò l’allora presidente della circoscrizione, Gianfranco Fantinel, presentando l’opera alla cittadinanza.

Mauro Staccioli, 77 anni, originario di Volterra, si è diplomato all’Istituto Statale d’Arte a 27 anni, ha poi insegnato a Cagliari e a Lodi e nel 1968 ha iniziato ad insegnare al Liceo Artistico di Brera, dove a metà degli anni ’70 è diventato direttore. Dalla metà degli anni ’60 si è dedicato alla scultura.