29 April, 2024
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Ryanair 1

Massimo Deiana 11 53 copia 

L’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana è stato sentito ieri in commissione Trasporti sulla privatizzazione dell’aeroporto di Alghero.

«Il Piano industriale per l’aeroporto di Alghero in vista della privatizzazione presenta una tendenza positiva – ha detto Massimo Deiana -: prevede una crescita dei volumi di traffico (anche del low cost) fin dal 2017, un nuovo assetto tariffario coerente con le indicazioni dell’autorità nazionale, investimenti infrastrutturali in parte già previsti, l’incremento dei ricavi non aviation, alcuni interventi di esternalizzazione e misure di razionalizzazione dell’organico che in questa fase potrebbero portare ad una quota di esuberi, cui si farà fronte anche con il ricorso alla cassa integrazione ed ai pre-pensionamenti.»

L’audizione, come ha chiarito in apertura il presidente della commissione Antonio Solinas, ha riguardato quindi non i contenuti del disegno di legge all’attenzione del Consiglio, sul quale la commissione si è espressa il 4 agosto scorso, ma le linee principali del Piano industriale della società di gestione dell’aeroporto algherese (la Sogeaal Spa) predisposto da un advisor privato. «Un documento di programmazione strategica – ha ricordato Deiana – che, essendo espressione di una società che opera sul mercato, contiene dati sensibili che non possono essere divulgati e, comunque, questo compito non spetterebbe alla Regione, come è stato detto nei giorni scorsi.»

Soffermandosi poi sulla parte del Piano relativa all’incremento dei ricavi, l’assessore dei Trasporti ha sottolineato l’importanza di quelli definiti “non aviation” (provenienti cioè dal traffico non di linea e dai servizi, come i parcheggi) che rappresentano «risorse fresche che le società di gestione possono utilizzare per investire e sviluppare accordi commerciali con i vettori». «Sotto questo profilo – ha precisato – la situazione dell’aeroporto di Alghero è deficitaria perché ha introiti non aviation appena superiori ai 2 euro per passeggero a fronte dei 6.5 di Cagliari e degli 11 di Olbia.»

«Anche per quanto riguarda gli organici – ha proseguito l’assessore – lo scalo algherese ha dati piuttosto complessi, con 242 addetti a fronte di un volume di traffico annuale di 1.600.000 passeggeri; ciò significa un addetto ogni 6000 passeggeri mentre lo stesso rapporto è di 1 a 9000 per Cagliari ed 1 a 10.000 per Olbia.»

Nel dibattito successivo hanno preso la parola i consiglieri Paolo Zedda (Rossomori), Gianluigi Rubiu (Udc) ed Alberto Randazzo (Forza Italia), che hanno sollecitato rispettivamente alcuni chiarimenti sulla strategia della Regione per i vettori low cost, il possibile ruolo degli Enti locali nella nuova compagine azionaria dell’aeroporto di Alghero e le prospettive dell’aeroporto di Cagliari.

Rispondendo ai quesiti dei consiglieri, l’assessore Deiana ha ribadito che la Regione punta su una strategia che poggia su un vettore stabile affiancato da soggetti cosiddetti sussidiari, azioni che saranno facilitate dall’ingresso di partner privati anche dal punto di vista della compatibilità con la normativa comunitaria di settore.

Quanto all’ingresso degli Enti locali nell’azionariato, Deiana si è dichiarato favorevole in linea di principio, ricordando però “in base all’esperienza” che «la presenza di vincoli di bilancio mette le amministrazioni pubbliche in una posizione piuttosto difficile in presenza di proposte di aumento di capitale».

Infine, sull’aeroporto di Cagliari, l’assessore ha messo l’accento sulle significative differenze rispetto a quello di Alghero. «Cagliari, ha concluso – ha conti in ordine e buone prospettive, anche per la quota di ricavi derivante dalla gestione di servizi, come i parcheggi, che aumenta la capacità contrattuale della società di gestione nei confronti dei vettori».

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Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 10

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha inviato una lettera al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, sulla vertenza Alcoa.

«Vista la drammatica crisi del Sulcis Iglesiente – ha scritto Gianluigi Rubiu al prefetto di Cagliari – occorre una iniziativa forte nei confronti del Governo per sbloccare la situazione e scongiurare il tracollo del sistema economico sociale. L’epilogo definitivo della filiera dell’alluminio sul territorio rischia di trascinare nel baratro il tessuto industriale del Sulcis Iglesiente già messo sotto scacco con la chiusura di altre importanti attività produttive. La vertenza è stata avviata nel 2012 con l’interruzione delle attività, poi c’è stata la chiusura dello stabilimento nel 2014. In questi quattro anni si sono susseguiti solo annunci e promesse, con Governo e Regione incapaci di trovare una soluzione. E’, dunque, il momento di riunire le forze – ha concluso Gianluigi Rubiu – per non risucchiare nel tunnel della crisi migliaia di famiglie, già strangolate dalla mancanza di prospettive per il futuro.»

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Gianluigi Rubiu 5 copia

Il capogruppo Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, propone con un’interpellanza una proroga per i bandi agricoli relativi al programma di sviluppo rurale, con opportunità di finanziamenti per i giovani imprenditori e per le aziende agricole isolane. La data di apertura per la presentazione delle domande di sostegno, per tutti i bandi, è fissata per il 15 settembre. Un tempo ristretto per gli operatori del settore interessati ad accedere alle agevolazioni.

«Il bando pur essendo a sportello in realtà  – spiega Gianluigi Rubiu – è con scadenza immediata, in quanto la somma stanziata (pari a circa 20 milioni di euro) incrocia le esigenze per circa 500 domande. Una cifra esigua, visto che il bando, tanto pubblicizzato dall’assessorato all’agricoltura, ha prodotto troppe e molteplici aspettative. Gli importi finanziati sinora non sono sufficienti a soddisfare le migliaia di richieste che si ipotizzano per un settore così importante, con investimenti che potrebbero consentire di far decollare diverse aziende agricole sarde, in particolare con il primo insediamento dei giovani nelle campagne. In Liguria le somme erogate sono state esaurite in poche ore dall’apertura dal bando – aggiunge Gianluigi Rubiu -. E’ dunque necessaria una programmazione seria, concertata, con una proroga della scadenza che vada dai sessanta ai novanta giorni, anche per consentire agli uffici dell’assessorato, ai centri di assistenza e agli studi tecnici agronomici un’organizzazione più puntuale per elaborare i programmi.»

«Sarebbe opportuna una posticipazione dei bandi, in un periodo dell’anno in cui ci cono delle scadenze legate alle pratiche della politica agricola comunitaria, di fissazione dei titoli, connesse ai frazionamenti aziendali, procedure propedeutiche – conclude Gianluigi Rubiu – all’adesione ai bandi che potrebbero consentire la ripresa economica per molte aziende agricole.»

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Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 4

Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, sollecita una convocazione immediata del Consiglio regionale sulla drammatica situazione di Alcoa. «L’annuncio del colosso americano che ha comunicato lo smantellamento della fabbrica di Portovesme – dice Gianluigi Rubiu – pone fine alle prese in giro del Governo. Una commedia durata quattro anni, con illusioni e promesse ai dipendenti, senza una mossa per invertire la tendenza e garantire un futuro per il territorio. In questa partita la Regione è stata incapace di dare una prospettiva ai lavoratori, con il tracollo definitivo della filiera dell’alluminio che rischia di trascinare nel baratro il tessuto industriale del Sulcis Iglesiente già messo sotto scacco con la chiusura di altre importanti attività produttive. Una decisione che Alcoa ha adottato con l’impossibilità a trovare un acquirente per la produzione di alluminio. La vertenza è stata avviata nel 2012 – sottolinea Gianluigi Rubiu – con l’interruzione delle attività, poi c’è stata la chiusura dello stabilimento nel 2014. In questi quattro anni si sono susseguiti solo annunci e promesse, con Governo e Regione incapaci di trovare una soluzione. Il pericolo è di un effetto domino sul territorio – conclude Gianluigi Rubiu – con migliaia di famiglie senza stipendio e prive del necessario sostegno economico. Per questo è necessario che la Regione si impegni per far ripartire il Sulcis con un apposito decreto del Governo.»

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Sbarco - Porto Botte

Gianluigi Rubiu (Udc) sollecita maggiori controlli sulle coste contro gli sbarchi di migranti irregolari. «La situazione nel Sulcis Iglesiente si sta trasformando in un vero e proprio allarme, vista la difficoltà di gestione dei profughi sul territorio – spiega Gianluigi Rubiu, che ha presentato un’interpellanza urgente al presidente Pigliaru -. Si tenga conto che in pochi mesi sono arrivati nei litorali del Sulcis quasi 400 migranti».

«E’ un dato di fatto – osserva ancora Gianluigi Rubiu –  che le coste del Sulcis, da Porto Pino a Cala Cipolla sino ai litorali attorno a Teulada e Maladroxia, non siano controllati, con gli sbarchi di disperati che avvengono senza difficoltà. Occorre attrezzare il territorio sotto l’ottica della prima ricezione dei migranti ma non si può certo pensare che il Sulcis Iglesiente possa trasformarsi in un territorio ripopolato dai profughi. Il territorio soffre già di drammi sociali e economici, considerato il declino del tessuto socio economico. Le strutture ricettive sono ormai al collasso con l’ospitalità di centinaia di migranti. La condizione sta diventando insostenibile, con il rischio connesso all’ordine pubblico. Sarebbe necessario l’intervento della Regione – conclude Gianluigi Rubiu – per evitare un’invasione senza controllo di disperati in cerca di un approdo, con un vertice con il Governo finalizzato al trasferimento dei profughi.»

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, lancia l’allarme sulla situazione della formazione professionale nell’Isola.

In un’interpellanza il consigliere regionale di Iglesias sottolinea che «la Regione non sta effettuando i pagamenti agli operatori, con il rischio che si blocchino le misure per le politiche attive del lavoro e migliaia di dipendenti finiscano in un tunnel senza certezza».

«Il settore è al tracollo – sottolinea Gianluigi Rubiu -. I lavoratori delle filiere della Formazione professionale in Sardegna sono ridotti alla fame per gli stipendi non retribuiti, sviliti dalle incertezze sul loro futuro. Non è più tollerabile e concepibile che le agenzie formative, vantando crediti esigibili per milioni di euro, possano essere private dei pagamenti dovuti con disagi che si allargano ai lavoratori, agli utenti e a tutto l’indotto occupazionale del comparto della formazione professionale, che porta avanti importanti attività svolte su affidamento della Regione, concluse già alla data del 31 dicembre 2015 – conclude Gianluigi Rubiu – i cui pagamenti non sono stati né effettuati né tantomeno si ha certezza dei tempi previsti per la loro erogazione. Sarebbe dunque opportuno garantire certezza al comparto, con lo stanziamento dei contributi dovuti.»

Gianluigi Rubiu 65 copia

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Gianluigi Rubiu 5 copia

Un progetto in grado di dare una nuova spinta al settore dell’edilizia in Sardegna, mettendo regole certe e meno stringenti anche sul mondo delle campagne. A sollecitarlo è il capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu che ha presentato una mozione per sbloccare la legge urbanistica: «Il rischio è, alla scadenza della normativa sul Piano casa (alla fine dell’anno) – sottolinea il capogruppo dell’Udc – che non ci possa essere nessuna legge di settore, creandosi così un pericoloso vuoto normativo, deleterio per il comparto, privo di una base operativa».

La Confartigianato lamenta un declino senza fine dell’edilizia isolana risucchiata nel vortice della crisi e con un piano casa ormai inadeguato a dare ossigeno al settore: «Il barometro dell’edilizia in Sardegna segna ancora bassa pressione, visto che tra il 2014 e il 2015 le imprese sono calate del 3,2 % (- 461 unità) e gli addetti del 15,6 per cento (pari a una contrazione di 6mila occupati) – aggiunge Gianluigi Rubiu -. C’è la necessità di ridare centralità all’industria del mattone, ponendo le basi per la ripresa delle imprese, con regole chiare sul territorio». L’assessore Cristiano Erriu ha promesso che l’intervento approderà presto in aula: «Ancora nulla è stato fatto – conclude Gianluigi Rubiu -. Diventa necessario, dunque, approvare una mozione per dare una legge urbanistica alla Sardegna, mettendo ordine ad un settore immobilizzato da norme restrittive e punitive. Un provvedimento snello e operativo che agevoli imprese, famiglie e il sistema economico isolano, uscendo da questioni puramente ideologiche che hanno sinora ingessato l’edilizia. Solo con una nuova legge l’urbanistica potrà trascinare in modo virtuoso i comparti del turismo, dell’artigianato e dell’agricoltura».

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«Il Sulcis Iglesiente è tagliato fuori dal Patto per la Sardegna. Un pacchetto di risorse – pari a circa 3 miliardi di euro – che consentiranno di far ripartire diversi interventi per l’Isola, ma escludendo diversi territori dell’interno.» La denuncia arriva oggi da Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale.

«La Giunta Pigliaru ha sbandierato il patto come uno dei risultati più importanti per ridare slancio alla Sardegna. Non si nega che sia stato fatto un passo in avanti, ma senza la dovuta attenzione a diverse porzioni dell’Isola che continuano ad essere dimenticate – sottolinea Gianluigi Rubiu -. Ad esempio, per le strade ci sono 162 milioni di euro del Fondo sociale comunitario, 512 della Cabina di regia più 931 milioni 26mila euro inseriti nel contratto di programma dell’Anas fino al 2020, per un totale di 1 miliardo e 700mila euro. Non si registra però alcuna infrastruttura nel Sulcis Iglesiente, con tracciati che si avvicinano sempre di più a sentieri di guerra, strade ridotte a percorsi di rally. I collegamenti per Tratalias, Giba, Calasetta, Fluminimaggiore e Buggerru costituiscono importanti avamposti del territorio, che avrebbero necessità di un ammodernamento, ma non emerge nessun intervento che possa ridurre il rischio di incidenti mortali.»

Gianluigi Rubiu ha presentato un’interrogazione urgente per comprendere il motivo dell’esclusione del Sulcis Iglesiente dalle grandi opere: «Ammesso che le risorse siano immediatamente spendibili, con opere cantierabili – aggiunge Gianluigi Rubiu – non si capisce la cancellazione di un’area economicamente depressa dai progetti per il patto per la Sardegna. Si concentra l’attenzione sui poli urbani di Cagliari e Sassari, ma non si fa nulla per colmare il gap infrastrutturale – conclude Gianluigi Rubiu – e l’isolamento degli altri territori, che appaiono destinati a subire gli effetti negativi di una crisi senza precedenti.»

Gianluigi Rubiu 65 copia

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Dura presa di posizione del capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, sulla scelta fatta dalla Giunta regionale di escludere manifestazioni importanti dal cartellone regionale dei grandi eventi.

«L’assessore regionale del Turismo venga in aula e spieghi quali motivazioni scellerate hanno determinato l’individuazione dei discutibili requisiti per l’attribuzione dei contributi destinati alle manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico indicati dalla deliberazione della Giunta regionale dello scorso marzo.»

«La scelta di macrocriteri in delibera ed un avviso pubblico privo di criteri di valutazione delle proposte in base ad un punteggio attribuibile secondo una griglia predefinita, con successiva redazione di una graduatoria di soggetti idonei, nonché la mancanza di copertura finanziaria del bando – aggiunge Gianluigi Rubiu – rende questa azione dell’Assessorato del Turismo assolutamente contestabile ed incomprensibile».

Tra gli appuntamenti esclusi dal finanziamento c’è anche l’estate medioevale con la discesa dei Candelieri di Iglesias, importante appuntamento di richiamo turistico del territorio. Una cancellazione che si ripercuote negativamente sul territorio.

«Anche la scelta di stabilire gli importi da attribuire alle istanze, con la successiva delibera dello scorso luglio – conclude Gianluigi Rubiu – solo dopo la presa visione dei soggetti proponenti appare quantomeno priva di logica e non propriamente trasparente.»

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I lavoratori dell’Arst protestano con uno sciopero ad oltranza per rivendicare maggiore attenzione e interventi urgenti da parte della Giunta regionale per migliorare il parco mezzi, potenziare l’organico e quindi la funzionalità dell’azienda ed il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, denuncia questa situazione in un’interpellanza presentata alla Giunta Pigliaru.

«E’ una situazione ormai insopportabile per i 210 dipendenti che operano all’interno dell’Arst nel territorio del Sulcis – denuncia Gianluigia Rubiu -. A preoccupare maggiormente sono le condizioni dei mezzi, con bus antiquati e alcune corriere che hanno alle spalle anche trent’anni di servizio. La gran parte delle corriere presenta dei problemi meccanici, senza un’adeguata sicurezza per i pendolari>>. Una situazione che provoca, inevitabilmente, la riduzione delle corse o il ritardo dei pullman. <<Da qui i disagi per gli utenti, con le tratte che saltano in diversi centri del Sulcis Iglesiente. Un’odissea senza fine – aggiunge Gianluigi Rubiu – con richieste per la messa a norma dei mezzi sempre rimandata dall’azienda.»

«I dipendenti sono sempre sotto scacco dell’azienda – conclude Gianluigi Rubiu – senza una programmazione del proprio lavoro e privi di un’assistenza adeguata per i propri mezzi. E’ opportuno che l’assessore regionale pensi ad investire per l’ammodernamento e il potenziamento dei pullman dell’Arst nel Sulcis Iglesiente per scongiurare danni ad autisti e utenti che viaggiano ogni giorno in condizioni da terzo mondo.»

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