27 July, 2024
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«Migliaia di ettari di bosco di quercia da sughero minacciati dalla limantrya dispar, il lepidottero defogliatore (una farfallina la cui larva causa pesanti danni alle piante) che hanno infestato i boschi di quercia con la deposizione delle uova (l’ovideposizione) che avviene sui tronchi, dopo avere vandalizzato il fogliame, inoltre le piante diventano più sensibili al rischio di funghi lignicoli.»
Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu.

«L’Iglesiente come è noto è la seconda zona della della Sardegna dopo laGallura per superficie imboschita a querceti per la produzione di sughero, che vanta un enorme patrimonio sia in ettari che in Pil per il settore sughericolo sardo, con produzione di alta qualità – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Sono esposte a rischio, la vita delle piante, la perdita del sughero e sopratutto la produzione di ghiande e fogliame, alimento naturale per gli ovini e soprattutto caprini e suini, con gravi danni economici per le aziende agro pastorali, già fortemente martoriate da una pesantissima siccità.»
«In data odierna ho presentato un’interpellanza all’assessorato regionale dell’Ambiente affinché si attivino tutte le procedure per un intervento urgente e mirato, con sistemi di azione di lotta biologica, (l’ultimo risale a circa cinque anni addietro, con l’utilizzo di elicotteri) nell’intento di salvaguardare il grande patrimonio ambientale boschivo dell’Iglesiente», conclude il consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

 

Elencare tutti i problemi nei quali versa la ASL 7 è diventato ormai impossibile. Ma in questi ultimi giorni ciò che maggiormente grida giustizia agli occhi dei cittadini è la situazione ormai disastrosa del Pronto Soccorso nei due ospedali del Sulcis. Questo fine settimana ho potuto constatare personalmente la situazione vergognosa nella quale operano, o sarebbe meglio dire NON OPERANO, le due realtà di pronto soccorso del Sulcis.
Ad Iglesias il Pronto Soccorso non esiste più, è presente unicamente un “Punto di Primo Intervento” ed è operativo solamente dal lunedì al venerdì e rimane chiuso durante il fine settimana… proprio in quei giorni in cui si registra il maggior numero di accessi.
Questo obbliga tutti i cittadini del Sulcis a fare riferimento solo e soltanto al Pronto Soccorso dell’Ospedale Sirai di Carbonia il quale, nonostante il lavoro encomiabile che il personale sanitario presente nella struttura cerca di svolgere con dedizione e impegno, non è assolutamente in grado di gestire la mole di lavoro che si riversa sull’unità di primo intervento. Questo produce tempi di attesa di infiniti per i pazienti che attendono di essere visitati, costretti a restare per lo più in piedi perché anche le sale di attesa risultano totalmente insufficienti ad accogliere le persone bisognose di cure.
Su queste tematiche intendo presentare un’interrogazione alla presidente Alessandra Todde e l’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale Armando Bartolazzi affinché diano risposte ai cittadini del Sulcis e per capire se abbiano o meno conoscenza di ciò che sta accadendo ormai da mesi negli ospedali della ASL 7.
Vedere decine di persone trascorrere la notte in barelle di fortuna negli anditi del pronto soccorso o le file di ambulanze che esternamente alla struttura si avvicendano senza sosta facendo confluire in un unico presidio ospedaliero tutte i pazienti da loro soccorsi in tutto il territorio del Sulcis, sono scene che non possono né devono essere tollerate oltre.
Qui non c’è solo in ballo l’ottimizzazione di un servizio o la credibilità del sistema sanitario regionale, qui c’è in ballo la vita delle persone e davanti ad un bene così prezioso non sono consentiti indugi né ritardi nel porre fine a questa situazione ormai divenuta ingestibile.
Si metta subito mano a questa situazione garantendo in primis l’adeguato numero di personale sanitario nelle strutture, in modo da consentire che entrambi i presidi abbiano il loro Pronto Soccorso operativo anche durante il fine settimana e si faccia quanto possibile per garantire una assistenza dignitosa e con tempistiche certe ai pazienti che necessitano di cure urgenti e non differibili.

Gianluigi Rubiu

Consigliere regionale FDI

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu ha presentato un’interrogazione alla presidente della Giunta regionale Alessandra Todde e all’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani, per sostenere nuove iniziative nel settore del turismo territoriale con la valorizzazione dei siti minerari.

«Sempre più comuni chiedono di poter gestire autonomamente i siti minerari presenti nei loro territori. In un contesto di modernizzazione dell’IGEA è indispensabile liberare quanto prima l’enorme quantità di terreni e fabbricati di archeologia mineraria sui quali, ad oggi, gravano una serie di rigide prescrizioni e vincoli anacronistici che rendono quasi impossibile la fruizione degli stessi per fini turistici e culturali dice Gianluigi Rubiu -. Tali vincoli bloccano lo sviluppo dei comuni interessati rendendo complicatissima anche la gestione e la manutenzione delle aree di pertinenza quali strade e piazzali limitrofi. In alcuni casi ci sono interi comuni o frazioni quasi totalmente inglobati all’interno di tali aree, costrette a scontrarsi con iter burocratici infiniti, siano essi privati cittadini o Enti Locali, per qualsiasi pratica.»
«Tra i principali possiamo citare la miniera di Monteponi ad Iglesias, il sito di San Giovanni miniera con la grotta di Santa Barbara, il sito di stoccaggio di Porto Flavia e la laveria Lamarmora di Nebida, la celebre Galleria Henry di Buggerru, il sito di Su Zurfuru a Fluminimaggiore, la vasta area di Montevecchio con la Galleria Anglosarda, ma anche i territori di Nuxis e Narcao e il Basso Sulcis in generale», conclude Gianluigi Rubiu.

Il sistema delle Guardie Mediche nell’ASL 7 è ormai al collasso. Sempre più Comuni manifestano l’eccessivo frazionamento, e in molti casi la totale assenza, di un servizio medico di continuità che offra assistenza sanitaria durante le ore non lavorative, notturne e giorni festivi, fornendo diagnosi e trattamenti per malattie acute, cura di emergenza e indirizzamento verso strutture ospedaliere.
Calasetta, Buggerru, Fluminimaggiore, sono solo alcuni dei comuni che stanno vivendo una situazione drammatica in termini di frazionamento del servizio di guardia medica, tale da rendere praticamente impossibile la fruizione dello stesso.
La situazione già di per sé grave durante i periodi di normale afflusso, raggiunge gradi di criticità elevata quando, nel periodo estivo, il flusso turistico stagionale turistico raddoppia il numero delle persone che necessitano di assistenza sanitaria.
A rendere ancora più complicata la gestione del sistema delle guardia mediche si aggiunge la disparità di trattamento economico tra le diverse ASL sarde che dirotta il personale.
Da ormai troppo tempo assistiamo alla grave violazione, soprattutto in riferimento al Sulcis, di un diritto costituzionale primario come quello del diritto alla salute, diritto fondamentale dell’intera collettività.
Garantire il diritto alla salute e una sanità territoriale all’altezza dei bisogni dei cittadini è basilare e la sanità territoriale, deve più che mai garantire certezze in termini di quantità e qualità del servizio sanitario.

Gianluigi Rubiu

Consigliere regionale Fratelli d’Italia

È stata straordinaria la giornata inaugurale della 18ª edizione della Fiera dell’Artigianato, dell’agroalimentare e del turismo “Il Sulcis Iglesiente Espone”, organizzata dal Consorzio Fieristico Sulcitano con il patrocinio del comune di Carbonia, finanziata con il recente bando del settore attività produttive per la concessione di contributi straordinari rivolti ad iniziative di promozione del territorio e delle sue eccellenze.

Nel primo pomeriggio sono stati aperti i 280 stand di artigianato, enogastronomia, aziende del territorio ed editoria, che rappresentano il meglio delle produzioni isolane e poco dopo le 20.00 si è svolta la cerimonia di inaugurazione alla presenza, tra gli altri, dell’assessora regionale della Cultura e Pubblica Istruzione Ilaria Portas, del consigliere regionale Gianluigi Rubiu, del sindaco di Carbonia Pietro Morittu e dell’intera Giunta, dei vertici del 1° Reggimento Corazzato di Teulada. Nel corso della breve cerimonia, il sindaco di Carbonia ha ricordato con un minuto di raccoglimento il militare del 3° Bersaglieri di Teulada Stefano Pistis, vittima qualche giorno fa di un tragico incidente stradale, e di Sara Pau, la giovane ricercatrice di Carbonia stroncata da un male incurabile.

Subito dopo l’inaugurazione, è iniziato uno show cooking con special guest chef Pier Paolo Argiolu Cozzina, chef Alessandro Basciu, Chef Paolo Corona e Raimondo Mandis (Slow Food Cagliari).

In serata, la piazza Roma, piena come non si ricorda da tanti anni, ha ospitato il concerto dei Nomadi.

“Il Sulcis Iglesiente Espone” è l’occasione per promuovere le attività produttive del territorio e valorizzare nel contempo il nostro ampio patrimonio culturale. In occasione della Fiera, infatti, è possibile visitare il Museo del Carbone e il sito archeologico di Monte Sirai. E’ previsto anche un virtual tour alla scoperta della storia e dell’architettura della Città di Fondazione. Oltre agli stand espositivi, punti ristoro (street food, birre artigianali, arrosti di carne, fritture di pesce), si svolgono giochi per bambini, musica in piazza Roma con Angelo Fraternali e Davide Musu della Angel Eventi in piazza Matteotti; battesimo con la sella a cura della ASD Amici in groppa in piazza del Minatore.

Stamane, alle 9.30, sono stati riaperti gli stand, i punti ristoro, i giochi per bambini, la musica e il battesimo con la sella. In piazza Roma, inoltre, si è svolta un’esibizione di scuole di calcio a cura dell’associazione EMMEGIEMME Sport Carbonia.

Alle ore 17.30 è in programma il raduno dei tamburini e trombettieri di Oristano; in piazza Roma, alle ore 18.00, la sfilata dei costumi tradizionali della Sardegna.

Alle ore 19.30, uno degli spettacoli più attesi: “A ballu tundu”, il ballo sardo più grande della Sardegna.

Alle ore 22.00, infine, lo spettacolo del comico Benito Urgu, “Forever”, in piazza Roma.

                  

«E’ inaccettabile lo smantellamento della sanità del Sulcis Iglesiente, l’ennesima beffa è la nuova presa di posizione della dirigente della Asl 7 dove annuncia l’attivazione delle centrali operative territoriali dal 1 giugno 2024.»

A dirlo è Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«Illogico e irrazionale, considerato la carenza cronica di personale, già mortificato da un’abnorme mole di lavoro, i dipendenti, ancora una volta esposti a ulteriori sacrifici, indispensabile prima ragionare sulle nuove assunzioni e soltanto dopo attivare le COTaggiunge Gianluigi Rubiu -. Insostenibile pensare di utilizzare personale di altri servizi (vedi Dialisi) già abbondantemente sotto organico, dove andrebbe a creare un ulteriore disservizio a svantaggio di pazienti particolarmente fragili. Presenterò una mozione urgente da discute in Consiglio regionale per capire quali soluzioni si intendono attivare per arginare il fenomeno della carenza di personale con il conseguente progressivo smantellamento della sanità pubblica nella ASL 7», conclude Gianluigi Rubiu.

Il Consiglio comunale di Iglesias, riunito in seduta straordinaria a Porto Flavia, ha avviato ieri sera, con l’approvazione unanime della proposta di deliberazione, le celebrazioni per il 100° dello straordinario monumento di archeologia industriale.

Hanno partecipato alla seduta consiliare, tra gli altri, il cardinale Arrigo Miglio; la signora Adriana, moglie del compianto Luciano Ottelli, artefice del recupero di Porto Flavia, scomparso il 28 luglio 2021; l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani; i consiglieri regionali Alessandro Pilurzu (presidente del Consiglio comunale di Iglesias), Luca Pizzuto e Gianluigi Rubiu; Elisabetta Anna Castelli, commissario straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Porto Flavia è un porto d’imbarco per il materiale estratto dalle miniere dell’Iglesiente. Nel 1924, in 24 mesi, attraverso lo scavo di due gallerie sovrapposte all’interno della montagna, venne realizzata un’opera di ingegneria mineraria senza precedenti, alla quale venne dato il nome della figlia primogenita dell’ingegnere Cesare Vecelli, Flavia.

La galleria superiore serviva per scaricare i materiali estratti dalle miniere vicine e quella inferiore per stivarli sulle navi attraverso un nastro trasportatore estraibile. Tra le due gallerie erano scavati nove silos capaci di contenere fino a 10mila tonnellate di materiale minerario. Il porto è rimasto operativo fino agli anni ’60 del secolo scorso. Nei primi anni 2000 è stato sottoposto a un intervento di restauro e attualmente è aperto ai turisti attraverso visite guidate.

Dal mese di luglio 2017, quando venne ceduto in comodato d’uso al comune di Iglesias, Porto Flavia ha avuto una crescita di interesse straordinaria, con diverse decine di migliaia di visitatori l’anno. Oggi costituisce il sito di archeologia industriale più visitato, conosciuto ormai in tutto il mondo.

Allegato l’album fotografico della seduta del Consiglio comunale di ieri, la presentazione della targa dedicata a Luciano Ottelli e le interviste al sindaco Mauro Usai e al commissario del Parco Geominerario Elisabetta Anna Castelli.

  

 

 

 

Il 12 maggio, Giornata Internazionale dell’Infermieristica, è stato declinato in chiave provinciale invitando nel nostro Sulcis Iglesiente presso la sede l’assessora della Cultura Ilaria Portas, la sindaca di Villamassargia Debora Porrà, i consiglieri regionali Luca Pizzuto, Gianluigi Rubiu, Alessandro Pilurzu, per approfondire con gli infermieri e le infermiere alcuni contesti che in prospettiva andranno affrontati nel corso della XVII legislatura.

E a proposito di cultura, tema del confronto, il presidente dell’Ordine Graziano Lebiu ha posto l’accento sull’«impegno quotidianamente profuso dalla professione per sviluppare un sistema salute a misura di cittadino, ma soprattutto di “collegare la funzione di cura e assistenza che discende da tale impegno alla dimensione intellettuale e culturale del ruolo” e dell’essere infermiere e infermieri, infermiere pediatriche “sostenuti da un insieme di valori e di saperi scientifici».

Notevoli benefici economici e sociali nel nostro territorio «possono derivare anche per il tramite dell’iniziativa culturale di livello internazionale che rappresenta il Museo Filatelico Infermieristico, unico nel suo genere, a Villamassargia».

«Il Museo meriterebbe più attenzione e collaborazione da parte delle istituzioni regionali, soprattutto per la prospettiva e l’opportunità di entrare nel circuito museale regionale, valore aggiunto per l’intera comunità civica, residenziale e turistica nel Sulcis Iglesiente per tutte le bellezze di cui già dispone.»

La sindaca di Villamassargia Debora Porrà ha richiamato l’attenzione di tutti sulle «potenzialità del Consorzio AUSI di Iglesias Monteponi che può fungere da polo didattico per la formazione post base di I e II ad esempio il Master di Infermieristica di Famiglia e Comunità che nel territorio è una figura fondamentale di cui ASL Sulcis è privo», proseguendo con la proposta «di approfondire tutte le opportunità culturali in un tavolo tecnico ad hoc ed in un territorio che è già di suo un museo a cielo aperto».

L’on. Luca Pizzuto ha auspicato «una collettiva riconversione delle mentalità dell’azione amministrativa anche locale» e ha concordato con la sindaca Debora Porrà che «occorre riprendere la battaglia per la Facoltà di Scienze Infermieristiche nel Sulcis Iglesiente per dare opportunità di un percorso di studio universitario anche a chi non può permetterselo per motivi di grande sofferenza occupazionale».

L’on. Gianluigi Rubiu ha riportato al tavolo di confronto il tema della «qualità della vita delle infermiere e degli infermieri, troppo spesso professione sottoposta ad indebite pressioni sia organizzative interne che sociali esterne per il mal funzionamento della sanità nel suo complesso, per l’arrancare della medicina di prossimità, e per il persistere di un qualche dualismo tra Iglesias e Carbonia conseguente anche all’imposta unificazione di realtà sanitarie diverse e complesse per storia e conformazione geografica».

Per l’on. Alessandro Pilurzu, intervenuto da remoto, «la cultura non solo arricchisce le nostre vite, ma può anche catalizzare la crescita economica, creando opportunità per il nostro territorio e attrarre investimenti che favoriscano la sostenibilità della nostra comunità. La cultura è il motore anche del progresso sociale. Investire in essa è investire nel futuro della Sardegna e del Sulcis Iglesiente».

Ha chiuso i lavori Ilaria Portas, assessora regionale della Cultura e della Pubblica Istruzione. «La parola d’ordine territorio significa che nessuno dei 377 comuni della Sardegna e i 23 del Sulcis Iglesiente in materia di Cultura deve essere considerata periferia e nessuna comunità civica deve restare indietro e sentirsi politicamente isolata. La formazione assume un punto fermo in una stagione nuova e con importanti inversioni di tendenza, ad iniziare dal mondo accademico che guarda con interesse ad un’Università diffusa nel Sulcis Iglesiente e una logica e conseguente reale prospettiva di riscatto sociale ed economico. Più sedi periferiche, più opportunità di studio per molti e per chi non ha disponibilità. Il Museo Filatelico ha tutte le carte in regola per perfezionare le pratiche di inserimento nel circuito museale sardo e l’Assessorato sin d’ora è disponibile a collaborare per valutare i requisiti minimi e i parametri ministeriali per diventare una realtà culturale di tutto rispetto. Turismo e cultura, politica ed infermieristica possono viaggiare in direzioni convergenti.»

La giornata si è conclusa con la visita delle autorità al Museo Filatelico Infermieristico.

 

“L’agricoltura è un bene prezioso per la Sardegna, Le agenzie agricole sono uno strumento indispensabile per il corretto funzionamento del sistema agro pastorale sardo, non possono essere utilizzate come merce di scambio tra i partiti di maggioranza.”

Lo sostiene Gianluigi Rubiu, consigliere regionale del gruppo “Alleanza Sardegna – Partito Liberale Italiano”, che definisce “ridicola retromarcia in Giunta regionale, del neo assessore regionale all’Agricoltura sul proclamato commissariamento delle agenzie agricole regionali (come ufficializzato dallo stesso alla stampa)”.

“Le delibere di commissariamento sono illegittime senza una copertura di legge, inoltre l’annullamento delle nomine dei revisori dei conti ha di fatto bloccato l’approvazione dei bilanci aggiunge Gianluigi Rubiu -. Sconcertante la superficialità con la quale si trattano temi così sensibili come l’agricoltura, che quotidianamente deve  combattere con:  il clima, il  mercato globalizzato e, soprattutto, con la burocrazia, vero nemico del sistema agro pastorale sardo.”

“Si creino le condizioni per dare gambe più velocemente possibile  a tutti quei servizi per le aziende agricole, liberando le Agenzie regionali agricole (ARGEA-AGRIS-LAORE) da vincoli politici, che di fatto immobilizzano la vera missioneconclude Gianluigi Rubiu -. L’augurio che ai vertici delle Agenzie siano nominate persone titolate ed esperte, per favorire la crescita e lo sviluppo di uno dei settori trainanti dell’economia sarda.”

 

«Il presidente della Regione Sardegna e l’assessore regionale della Sanità, sono a conoscenza della gravità in cui versano gli ospedali della ASL 7 e quali provvedimenti intendano adottare, vista la carenza abnorme di personale, medici, infermieri, OSS?»

La richiesta è contenuta in un’interrogazione con richiesta di risposta scritta, presentata dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu.

Gianluigi Rubiu, inoltre, chiede come si intende «porre rimedio, alla chiusura dei reparti di Ortopedia, Urologia, e all’estrema difficoltà in cui riversa la Cardiologia e Neurologia».

«Assistiamo passivamente ad un tracollo della Sanità del Sulcis Iglesiente completamente allo sbando, senza una minima prospettiva, in assenza totale di una programmazione e pianificazione, contravvenendo e disconoscendo il piano aziendale approvato conclude Gianluigi Rubiu -. Urge dare serie risposte ai cittadini, si rende necessario esaudire il fabbisogno sanitario degli abitanti del territorio, costretti ad “emigrare” oltre il territorio ASL di appartenenza anche per le più semplici cure.»