22 December, 2025
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Sabato 6 maggio 2017, alle 20,00, in piazza Umberto, a Sant’Antioco, verrà rappresentata la commedia in lingua sarda “Brullas in Stanghera”. Il teatro sardo si inserisce nella manifestazione “Sant’Antioco in festival” organizzata dall’associazione Sant’Antioco abbraccia il mare con il patrocinio del comune di Sant’Antioco: rassegna espositiva, musica, laboratori, arte, animazione e creatività urbana. Il 7 maggio ci sarà la premiazione del concorso “Gianni Salidu 2017″, concorso per artisti in memoria dello scultore antiochense.   

La commedia è uno spaccato di vita paesana dove l’interpretazione del quotidiano è gestito, spesso in malo modo, da personaggi caratteristici, spinti dalla brama di ricchezza e portato a livelli estremi con soluzioni paradossali. La rappresentazione è interpretata dalla compagnia teatrale Sa Lantia di Rio Murtas, con la regia di Guido Cadoni.
L’opera è incentrata sulla figura della Stanghera (la tabaccaia) che nel suo paese si diverte a raccontare storie fantasiose. Alle volte andandoci pesante. Non è una “brulla” leggera quella combinata a Remigio Garau. Alla moglie Maria, infatti, viene raccontato della morte di Remigio, avvenuta accidentalmente all’uscita dal bar. Apparentemente Maria è distrutta dal dolore, ma l’idea di incassare i soldi dell’assicurazione sulla morte del marito ridimensiona il lutto. Un primo colpo di scena alla fine del primo atto dà alla commedia un percorso inaspettato. Non manca l’organizzazione di un funerale alquanto bizzarro con un ennesimo colpo di scena finale che chiude la commedia.

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Giovedì mattina, ancora una volta, come avviene da anni, lo spirito del Natale ha coinvolto oltre 100 persone che si sono recate alle grotte Is Zuddas di Santadi per seguire la Santa Messa concelebrata da don Giampiero Marongiu, don Silvano Cani, don Pietro Piras e don Giuseppe Casti.

Ad arricchire la celebrazione, il coro della parrocchia di Santadi che, con canti e melodie rivolti al Signore, ha contribuito al messaggio dei sacerdoti: «Accogliamo il Signore, apriamo le braccia e il nostro cuore e uscendo portiamo la parola di Dio con noi e per tutti…»

Un’omelia, quella di don Silvano Cani, che invoca la pace, la fratellanza, il rispetto e l’amore. Un messaggio di speranza affinché il 2017 possa portare serenità e sollievo a chi tanto soffre.

La cornice naturale delle grotte offre grande spunto alla riflessione proprio sull’importanza delle bellezze naturali che il Signore ci ha donato, che noi dobbiamo rispettare ed amare.

Un ringraziamento corale alla cooperativa Monte Meana che da anni “tiene in piedi” un servizio turistico degno di lode, soprattutto per il periodo di crisi economica che da tempo imperversa sul territorio.

Alla fine della messa, ha preso la parola il sindaco di Santadi Elio Sundas che, dopo i ringraziamenti di rito, ha voluto ricordare due persone scomparse che in qualche modo fanno parte della storia delle grotte Is Zuddas: l’artista Gianni Salidu che ha scolpito il presepe esposto e poi donato, dopo la sua dipartita, dalla moglie alla cooperativa Monte Meana e Antonello Sulas, storico presidente della stessa cooperativa, venuto a mancare prematuramente, persona che si è adoperata tanto e che ha creduto sino in fondo nei progetti legati alla valorizzazione di un tale tesoro naturale.

L’applauso dei presenti ha omaggiato il loro ricordo ed il canto finale del coro, in lingua sarda, ha concluso la prima parte della mattinata.

Una volta ritornati all’ingresso, proprio sul piazzale antistante la biglietteria, è stato scoperto dai sindaci di Santadi e Carbonia, Elio Sundas e Paola Massidda, il cippo del Cammino di Santa Barbara (il terzo, dopo quelli di Iglesias e Carbonia), benedetto da don Giampiero Marongiu, parroco di Santadi.

Subito dopo, Giampiero Pinna, presidente dell’associazione Pozzo Sella e della Fondazione Cammino di Santa Barbara, insieme ai sindaci di Santadi e Carbonia ha donato un medaglione ricordo con lo stemma del Cammino di Santa Barbara, ai fedeli collaboratori volontari che hanno seguito passo dopo passo il cammino di Santa Barbara, sostenendo tutte le iniziative e prendendo parte ai percorsi.

Una bella cerimonia che ha emozionato e commosso chi ha ricevuto il dono e non solo, un’iniziativa dal grande significato, un “Cammino” che ha messo d’accordo 23 comuni, consci che solo insieme si possano risollevare le sorti del nostro territorio, che chiede aiuto a gran voce e che attende il giusto riscatto per un momento di rinascita che possa unire tutti in un unico abbraccio di salvezza.

Il buffet ha definitivamente chiuso una giornata importante, anche dal punto di vista delle presenze: gli onorevoli Emanuele Cani e Francesco Sanna e il consigliere regionale Gianluigi Rubiu, con la loro partecipazione, fanno sperare in una sempre più grande collaborazione tra Governo, Regione e Comuni, una collaborazione volta ad una crescita culturale e socio-economica che, attesa ormai da tanto tempo, si spera possa diventare una colonna portante nel nostro più immediato futuro.

Con un vasto album fotografico, pubblichiamo un’intervista realizzata da Giampaolo Cirronis con il sindaco di Santadi, Elio Sundas.

Nadia Pische

                                                                                                                                                                                          

 Teatro Rio Murtas 2Teatro Rio Murtas 00 copia

Il Circolo / Oratorio ANSPI di Rio Murtas ha organizzato l’8ª edizione del Rio Murtas Teatro Festival. La rassegna è itinerante e coinvolgerà due comunità: Nuxis e Narcao. Gli spettacoli sono in lingua sarda. Sono previsti momenti di riflessione con mostre e dibattiti. Ingresso libero.

Questo il programma:

17 gennaio 2015, h. 18.30, c/o Centro Sociale di Nuxis

La Compagnia teatrale “SU FRAMENTU” di NURRI presenta “CHI S’INFIUDADA SA MERI” di Giorgio Pinna.

18 gennaio 2015, h. 18.30, c/o Centro Sociale di Nuxis

La Compagnia teatrale “KOMODIA” di Gonnosfanadiga presenta “VILLA FRIDA” di Giuliana Zurru e

Maria Bonaria Uccheddu.

24 gennaio 2015, h. 18.30, c/o Teatro Parrocchiale di Narcao

La Compagnia teatrale “JOSEPH TEATRUM” di Capoterra presenta “ANNARONA” di Franco Bayre.

30  gennaio 2015, h. 21.00, c/o Centro Sociale di Nuxis

La Compagnia teatrale “SANT’ELIA” di Nuxis presenta “SU SINDIGU” di Guido Cadoni.

31 gennaio 2015, h. 18.30, c/o Centro Sociale di Nuxis

Replica della commedia “SU SINDIGU”

Eventi collaterali c/o il Centro sociale di Nuxis:

  • 18 gennaio 2015 Mostra del giocatolo antico con Gianni Nocco, a cura del Circolo / Oratorio ANSPI di Sant’Anna Arresi
  • 30 e 31 gennaio 2015 Mostra di scultura, opere di Gianni Salidu
  • 30 e 31 gennaio 2015 Mostra “Il Cantico delle Creature” di P. Giulio Baldus, o.f.m. capp.
  • 30 e 31 gennaio 2015 Mostra di pittura con Paolo Arceri
  • 30 e 31 gennaio 2015 Mostra fotografica tematica di Nicola Pinna.

Presso la Scuola Media di Narcao:

Mostra per il 100° della Grande Guerra (in data da definire).

Obiettivi della mostra sono quelli di creare, tra i cittadini e gli studenti, motivazioni che li portino a ricercare nella storia generale un rapporto dialettico e costruttivo con la storia locale per una maggiore consapevolezza e comprensione dei meccanismi che regolano il rapporto presente/passato: essere cittadini consapevoli significa poter agire sulla realtà per modificarla, ma per agire sulla realtà occorre comprenderla e per comprenderla bisogna conoscere la storia.

Obiettivi specifici:

– comprensione degli elementi principali relativi agli aspetti geopolitici ed economici del periodo in esame;

– saper costruire il quadro d’insieme, nazionale e internazionale, prima e dopo la Grande Guerra;

– utilizzare i fatti storici ai fini della lettura critica dei problemi;

– sviluppare la consapevolezza della complessità del mondo contemporaneo.

La mostra si articola nel modo seguente:

– esposizione di 27 pannelli fotografici dim. 90×70;

– proiezione di un DVD e presentazione/esposizione della mostra a cura del prof. Angelo Cani;

– commenti musicali e canzoni dell’epoca a cura di Sandrina Collu e Alberto Balia;

• dibattito finale.

Presso il Ristorante Letizia di Nuxis

Books, beer and food (da confermare)

(Presentazione del Libro “L’animo degli offesi”, editore Giampaolo Cirronis, a seguire degustazione di birre artigianali con il mastro birraio e cena)

Chi di noi ha letto “Se questo è un uomo” di Primo Levi può farsi un’idea di quello che può aver patito un prigioniero dei nazisti: fame, umiliazioni, malattie. E la paura, costante, di essere tra quelli che, da un giorno all’altro, sparivano nel nulla. Il lager di Modesto Melis si chiamava Gusen ed era a circa quattro chilometri dal corpo centrale di Mauthausen. “Il ricordo dell’ultimo giorno al campo è dolce come un biscotto”, anzi come i biscotti che gli uomini delle jeep, gli americani, porsero a Modesto e ai suoi compagni di sventura che a stento, magri, ricoperti solo dai loro pigiami, camminavano ma credevano che fosse davvero finita. Era il 5 maggio 1945: Melis era entrato lì nell’agosto 1944. Internato come prigioniero politico, identificato con il triangolo rosso e marchiato con il numero di matricola 82.241. Una storia che ora è diventata un libro.

Durante l’RTF sarà attivo l’ANSPI POINT con informazioni sulla rassegna e sulla compagnia SA LANTIA, con materiale ANSPI e i libri della libreria LILITH di Carbonia.

Il Circolo/Oratorio Anspi (Associazione Nazionale San Paolo Italia) San Giuseppe nasce a Rio Murtas nel 1995, è affiliato all’Anspi nazionale attraverso il Comitato Zonale di Iglesias. Si è distinto in questi anni in particolar modo per le attività culturali: gite, conferenze, giornali interni, manifestazioni canore. Dal 2002, oltre alle attività citate, l’Anspi di Rio Murtas, si è affermata nel territorio con l’attività teatrale partecipando a manifestazioni e rassegne teatrali a livello territoriale e regionale. Dal 2007 il Circolo ha deciso di impegnarsi in prima persona organizzando una manifestazione (l’RTF, Rio Murtas Teatro Festival) che fosse promozione del teatro, della lingua e della cultura sarda e, allo stesso tempo, occasione di incontro, di valorizzazione della persona e delle risorse economiche del territorio.

La Compagnia Teatrale SA LANTIA nasce a Rio Murtas (Narcao) nel 2002, per volontà dei responsabili e degli animatori del locale Circolo ANSPI. L’impegno educativo e artistico va di pari passo. Proprio nel teatro il Circolo ANSPI ha trovato massimo coronamento. In questi anni numerosi sono stati gli spettacoli realizzati nel Sucis, nel Campidano e anche nell’Oristanese. Dal 2007 SA LANTIA cura la direzione artistica dell’RTF (Rio Murtas Teatro Festival). Il festival nasce con l’intento di portare un paese (Rio Murtas) a teatro per riscoprirsi nell’identità di un popolo, quello sardo. Nelle trascorse edizioni, a tal proposito, notevole è stato l’impegno profuso da parte degli organizzatori, per coinvolgere la comunità riomurtese e il territorio al fine di rendere gli spettatori protagonisti di un’iniziativa unica e coinvolgente. Attraverso questa rassegna, ormai giunta alla settima edizione, si esprime la volontà di valorizzare la lingua sarda attraverso il teatro, l’arte figurativa, la realizzazione di laboratori di scrittura creativa per ragazzi e di arti e mestieri legati alla cultura e alla storia del territorio del Sulcis.
Da dicembre 2007, inoltre, SA LANTIA partecipa all’Epifania Vivente, rappresentazione sacra della Natività e dell’Epifania del Signore. Nel 2008 la Compagnia intraprende un lavoro speciale e nuovo, la realizzazione di una docu-fiction dal titolo SU BOMBARDAMENTU, Gonnosfanadiga, 17 febbraio 1943. La storia è ambientata a Gonnosfanadiga e il fatto è realmente accaduto il 17 febbraio 1943: un bombardamento inaspettato uccise oltre cento persone e ne ferì più di trecento. La realizzazione dell’opera prevede l’interpretazione, da parte della compagnia SA LANTIA, di un’opera dello scrittore Giovanni Avanti (la fiction) e la selezione di immagini storiche dell’epoca e, in particolare, di Gonnosfanadiga, con rievocazioni storiche (documentario). Nel 2010 nascono anche Is Lantieddas, frutto della decisione della Compagnia di investire sui più giovani.

Il regista, Guido Cadoni, è laureato in Scienze Politiche, esperto di lingua sarda (corso regionale FOLS e universitario FILS) presso sportelli linguistici territoriali, nelle scuole (corsi agli alunni e agli insegnanti) e associazioni culturali. Conduttore radiofonico e collaboratore di diversi giornali e riviste: Sulcisiglesiente Oggi, La Provincia del Sulcis Iglesiente, Tuttomotori News, Ciclismo in Sardegna. Regista e animatore teatrale. Fondatore, nel 2002, della Compagnia Teatrale Sa Lantia di Rio Murtas, Direttore artistico del “Rio Murtas Teatro Festival”, Rassegna di Teatro in Lingua Sarda e del festival “Furriadroxus letterari”.

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“Sulla via dei Re Magi” fa tappa a Narcao. Nell’Ecomuseo Villaggio minerario di Rosas si svolgerà l’inaugurazione della XII edizione del concorso regionale dedicato ai presepi. La manifestazione natalizia avrà luogo lunedì 16 dicembre, alle 11.00, ed è organizzata dal Centro per l’Autonomia di Oristano, in collaborazione con l’Aris, il Dipartimento Salute mentale e delle dipendenze e il Servizio socio sanitario di Oristano diretto dal dottor Gianfranco Pitzalis ed è patrocinata dal Comune di Narcao.

A seguire si terrà una visita dei presepi di Narcao: uno, quello artistico dello scultore di Sant’Antioco, Gianni Salidu, nella miniera di Rosas; l’altro, legato alla crisi del comparto industriale e agricolo del Sulcis Iglesiente, realizzato dall’artista Carlo Bosio ed esposto nella chiesetta della frazione di Is Aios. Infine, il “Presepe Maurredino”, vincitore della scorsa edizione del concorso, realizzato da Regina Zara, una pensionata di Narcao, in via Carbonia. Si tratta di una minuziosa riproduzione della vita di tutti i giorni in un antico borgo del Basso Sulcis che sarà possibile ammirare ogni giorno (dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00) sino all’Epifania.

“Sulla via dei Re Magi” è una rassegna di presepi alla quale sono invitati a partecipare istituzioni, cooperative, associazioni di volontariato, scuole e privati. I presepi, allestiti nelle forme più diverse e inconsuete, senza limiti stilistici ed espressivi, non concorreranno tanto per conquistare il titolo: la finalità della manifestazione è quella di favorire l’inclusione sociale e il reinserimento sul territorio delle persone con disagio psichico, attraverso la realizzazione di una rete ideale sul territorio, tessuta attraverso il motivo conduttore del Natale.

Le attività per la realizzazione della rassegna sono tutte progettate per favorire la socializzazione, la condivisione e l’interazione tra soggetti pubblici e privati che a diverso titolo si occupano e convivono con persone con sofferenza mentale. Le foto dei presepi in gara saranno pubblicate sulla pagina facebook dell’Asl di Oristano, dove potranno essere votate dalla giuria popolare attraverso apprezzamenti “mi piace”. La votazione sul web è la novità di questa edizione, ma come tutti gli anni, ogni presepe riceverà anche una valutazione da parte di una giuria composta da ospiti del Centro per l’Autonomia.

L’evento conclusivo, con la premiazione del presepe vincitore, come da tradizione, si terrà ad Oristano in data e luogo ancora da fissare.

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Grande festa questa mattina, nel villaggio minerario di Rosas, a Narcao, per onorare Santa Barbara, patrona dei minatori. La giornata è stata organizzata dal comune di Narcao, dal Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna e dall’Ecomuseo minerario di Rosas, l’associazione che gestisce il compendio minerario tra le colline di Terrubia.

Il programma si è aperto con alcuni canti in sardo che hanno visto impegnato anche don Antonio ed una Messa solenne celebrata dallo stesso don Antonio e don Gianni, accompagnata dal coro parrocchiale e da due giovani musicisti al violino e al flauto. Nella sala della vecchia laveria, rivelatasi insufficiente ad ospitare tutti coloro che hanno raggiunto la miniera, si sono vissuti momenti di grande emozione. Al termine della cerimonia religiosa, Giampiero Pinna, presidente della Consulta delle associazioni per il Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna, ha presentato il Cammino minerario di Santa Barbara, appena riconosciuto dalla Regione Sardegna ed al quale proprio oggi ha aderito ufficialmente il comune di Narcao, come ha spiegato il sindaco, Gianfranco Tunis.

Sul piazzale antistante la laveria, è stata deposta una corona in ricordo dei Caduti della Miniera di Rosas, benedetta da don Antonio e subito dopo è stato presentato uno dei murales realizzati dal pittore Ielmo Cara, tratti dalla storia della Miniera di Rosas. L’artista, i cui nonni erano originari di Narcao, non è nuovo a opere di questo genere. Già in passato ha dedicato al suo paese opere murali frutto di preziosi ricordi della sua infanzia. Un omaggio che, ancora una volta, vedrà tre sui murales raccontare il paese e la sua epopea mineraria nel suggestivo contesto della miniera di Rosas, gioiello del Parco Geominerario e patrimonio dell’Unesco. La mattinata è stata completata con la visita al presepe artistico dello scultore Gianni Salidu e con un rinfresco offerto dall’Amministrazione comunale di Narcao.

Nel pomeriggio, alle 18.00, si terrà un convegno sul “Dissesto idrogeologico”, con il patrocinio del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna. La discussione verterà sul tema “Il clima e i cambiamenti climatici: cause, effetti e rimedi”. Ad aprire i lavori sarà il sindaco di Narcao Gianfranco Tunis. A seguire gli interventi di esperti del settore.

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Giorno di festa domani (mercoledì 4 dicembre) nel villaggio minerario di Rosas, a Narcao. Il comune di Narcao, il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna e l’Ecomuseo minerario di Rosas, l’associazione che gestisce il compendio minerario tra le colline di Terrubia, hanno organizzato una giornata di festa in onore di Santa Barbara, patrona dei minatori.

Il programma della giornata prevede, alle 10.00 una Messa solenne celebrata da don Antonio Cherchi, parroco della chiesa di San Nicola da Bari, accompagnato dal coro parrocchiale; alle 10.15 la posa di una corona in ricordo dei Caduti della Miniera di Rosas; alle 10.30 la visita ai murales del pittore Ielmo Cara, tratti dalla storia della Miniera di Rosas. L’artista, i cui nonni erano originari di Narcao, non è nuovo a opere del genere. Già in passato ha dedicato al suo paese opere murali frutto di preziosi ricordi della sua infanzia. Un omaggio che, ancora una volta, vedrà tre sui murales raccontare il paese e la sua epopea mineraria nel suggestivo contesto della miniera di Rosas, gioiello del Parco geominerario e patrimonio dell’Unesco; alle 11.00 la visita al presepe artistico dello scultore Gianni Salidu.

Nel pomeriggio, alle 18.00, si terrà un convegno sul “Dissesto idrogeologico”, con il patrocinio del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna. La discussione verterà sul tema “Il clima e i cambiamenti climatici: cause, effetti e rimedi”. Ad aprire i lavori sarà il sindaco di Narcao Gianfranco Tunis. A seguire gli interventi di esperti del settore.