24 April, 2024
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Ospedale Civile di Cagliari

Il San Giovanni di Dio riapre le sue porte sabato 14 e domenica 15 maggio (dalle 9.00 alle 20.00, orario continuato) per Monumenti aperti. Dopo lo strepitoso successo dell’anno scorso (con le oltre 15mila presenze), i cagliaritani potranno ammirare ancora una volta i suggestivi sotterranei e i tesori dell’Ospedale Civile.

 Per la prima volta quest’anno, come ha spiegato il commissario straordinario dell’Aou, Giorgio Sorrentino, sono gli studenti che diventano “padroni” dell’ospedale. I ragazzi di due scuole medie (via Piceno-istituto comprensivo Santa Caterina di Cagliari e Rosas-Istituto comprensivo n. 2 di Quartu) faranno da “ciceroni” e illustreranno ai visitatori le bellezze del San Giovanni e dei suoi sotterranei. Una grande novità che assieme al progetto di alternanza scuola-lavoro elaborato con Imago Mundi, ha proprio l’obiettivo di valorizzare il Civile. «Non è un caso – spiega Sorrentino – che il nostro slogan di quest’anno sia: “San Giovanni di Dio, il Monumento della Salute”. Perché è qui, nell’ospedale più antico della città, che i cagliaritani hanno trovato e continuano a trovare un punto di riferimento». Ovviamente i ragazzi cureranno le visite guidate sotto la supervisione dell’Associazione dei dipendenti dell’Aou, Mariposa, vero motore delle iniziative culturali al San Giovanni.

Sabato e domenica sarà proiettato ogni quindici minuti il cortometraggio “Quello che c’era”, che racconta la storia dei sopravvissuti ai bombardamenti del 1943 su Cagliari: furono centinaia i cagliaritani che si salvarono proprio grazie ai sotterranei del San Giovanni di Dio. Il documentario è frutto di un grande lavoro di Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Cagliari e degli studenti del Gruppo C-nema del laboratorio audiovisivo (coordinato dal regista Marco Antonio Pani) all’interno dell’insegnamento dei linguaggi del Cinema, della Televisione e dei New Media, del prof. Antioco Floris. Protagonisti assoluti i due testimoni, Mario Seguro (88 anni) e Mariano Frongia (78), che si sono salvati proprio grazie al San Giovanni e ai suoi sotterranei. Un racconto emozionante quello di Seguro e Frongia, che fanno rivivere le terribili giornate del 1943, quando Cagliari fu completamente rasa al suolo dagli aerei alleati. Un cortometraggio che parla di un pezzo di storia della città ma che è anche memoria per le future generazioni. Il cortometraggio è stato realizzato dagli studenti del primo anno di Scienze della Comunicazione Francesco Campus, Jaime Cocco Ciboddo, Giuseppe Lai, Cristina Marci, Silvia Marci, Francesca Murgia, Luca Palmieri, Francesca Pili, Francesca Salis, Dafne Satta, Alessio Simbula, Bruna Francesca Sini.

Nella due giorni di Monumenti aperti sono tre gli appuntamenti musicali. Sabato 14, alle 17.00, si esibirà nella hall del San Giovanni di Dio,  il coro polifonico di Sinnai S’Addura. Domenica 15 due appuntamenti: alle 11.00, esibizione del gruppo Cuncordia a Launeddas; alle 11.45 nella Cappella del San Giovanni di Dio l’orchestra della scuola media a indirizzo musicale Rosas di Quartu, pluripremiata a livello nazionale: i giovani musicisti prodigio proprio ieri hanno sbaragliato le altre orchestre al concorso nazionale di Trento. Domenica alle 17.00 si esibirà il coro polifonico Cantores Mundi. Infine, nella due giorni sarà visitabile la mostra di piante officinali disegnate ad acquarello dell’artista sarda di fama internazionale Elisabetta Mura.

 

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Il San Giovanni di Dio riapre le sue porte il 14 e il 15 maggio per Monumenti aperti. Un’edizione speciale, questa, dopo lo strepitoso successo dell’anno scorso con le oltre 15mila persone che hanno visitato i sotterranei dove i cagliaritani trovarono rifugio e salvezza quando i bombardamenti del 1943 devastarono Cagliari. E proprio in quei sotterranei, che saranno riaperti per Monumenti aperti, è stato realizzato il documentario “Quello che c’era”, un grande lavoro di Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Cagliarii e gli studenti del Gruppo C-nema del laboratorio audiovisivo (coordinato dal regista Marco Antonio Pani) all’interno dell’insegnamento dei linguaggi del Cinema, della Televisione e dei New Media, del prof. Antioco Floris.

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Il cortometraggio e le novità previste per l’apertura al pubblico dei sotterranei e dei tesori del San Giovanni di Dio saranno presentate sabato 7 maggio alle 10.30 nell’Aula Motzo della Facoltà di Studi Umanistici in via Is Mirrionis 1 a Cagliari (Polo di Sa Duchessa) dal commissario straordinario dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dal Rettore dell’Ateneo cagliaritano, Maria Del Zompo, dal il presidente di Monumenti aperti, Fabrizio Frongia. Parteciperanno anche la coordinatrice del corso di laurea in Scienze della Comunicazione, Elisabetta Gola, il manager didattico, Valentina Favrin, il professor Floris e gli studenti del Gruppo C-nema che hanno realizzato il documentario: Francesco Campus, Jaime Cocco Ciboddo, Giuseppe Lai, Cristina Marci, Silvia Marci, Francesca Murgia, Luca Palmieri, Francesca Pili, Francesca Salis, Dafne Satta, Alessio Simbula, Bruna Francesca Sini.

Ospedale Civile di Cagliari

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Ospedale Brotzu Cagliari2

La commissione Sanità presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha iniziato il ciclo di audizioni sulla proposta di riforma della rete ospedaliera presentata la scorsa settimana dalla Giunta, con le relazioni dei commissari delle aziende sanitarie della Sardegna.

Per quanto riguarda l’impianto della riforma della rete, i commissari hanno espresso una valutazione positiva perché consente di alleggerire il carico della domanda “generalista” di salute che attualmente grava in modo eccessivo sugli ospedali e di concentrare risorse finanziarie e professionali su strutture di alta efficienza per il trattamento dei pazienti “acuti”, migliorando la qualità dei servizi per il cittadino.

Perché questa parte della riforma abbia successo, è stata un’altra sottolineatura comune, è necessario però che, come retroterra dell’ospedale, sia attiva una rete territoriale forte che si occupi dei pazienti “non acuti”.

I commissari hanno poi auspicato che la riforma vada a regime nel più breve tempo possibile, per ridurre al minimo una fase di transizione che potrebbe avere effetti collaterali negativi, sia sulla puntualità dell’assistenza per il paziente che per ciò che concerne l’organizzazione del lavoro nelle aziende dove, soprattutto a causa della rigidità degli orari, quote importanti di personale si trovano costrette ad operare in situazioni di emergenza.

Infine, è stato posto l’accento sulla necessità di una formazione comune, su base regionale, per il personale medico ed infermieristico, ritenuta molto utile per assicurare omogeneità di conoscenze e percorsi e fornire anche una motivazione “culturale” al cambiamento.

Accanto alla visione complessiva dello stato della sanità sarda e delle prospettive legate alla riforma, i commissari hanno messo in evidenza specificità e problematiche legate alle rispettive aziende ed ai territori di riferimento.

Per certi aspetti, come la riorganizzazione anche logistica delle strutture, l’eliminazione delle duplicazioni, le caratteristiche geografiche, orografiche e demografiche degli stessi territori, le carenze delle rete viaria ed i picchi di domanda correlati ai flussi turistici, si tratta della parte più complessa della riforma, che è stata già avviata nel corso del mandato commissariale e potrebbe avere bisogno di alcuni interventi di aggiustamento, anche nel breve termine.

Alla riunione della commissione di questa mattina hanno partecipato Graziella Pintus (Azienda Brotzu), Antonio Onnis (Asl 7 Carbonia), Savina Ortu (Asl 8 Cagliari), Giorgio Sorrentino (Aou Cagliari), Salvatorico Ortu (Asl 2 Olbia, in rappresentanza del commissario), Giuseppe Pintor (Aou Sassari) ed Agostino Sussarellu (Asl 1 Sassari).

I lavori della commissione, secondo il calendario programmato, riprenderanno questo pomeriggio alle 18.30 con le audizioni dei commissari delle altre Asl della Regione.

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Antonio Onnis, commissario straordinario della Asl 7.

Antonio Onnis, commissario straordinario della Asl 7.

La Giunta regionale ha confermato i commissari delle Aziende sanitarie e ospedaliere sarde. Resteranno in carica fino al prossimo 30 giugno, ultimo giorno di vita per le otto Asl sarde. L’ha deciso la Giunta regionale, riunita ieri sera in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru.
A Sassari l’Esecutivo ha confermato Agostino Sussarellu e Giuseppe Pintor (Aou), a Olbia Paolo Tecleme, a Nuoro Mario Palermo, a Lanusei Federico Argiolas, a Oristano Maria Giovanna Porcu, a San Gavino Maddalena Giua, a Carbonia Antonio Onnis, a Cagliari Savina Ortu e Giorgio Sorrentino (Aou), al Brotzu Graziella Pintus.

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Si è svolta nella commissione d’inchiesta presieduta da Attilio Dedoni (Riformatori), l’audizione dei commissari straordinari di Asl e Aou, incentrata sulle metodologie e le procedure per la corretta acquisizione dei dati relativi a tutte le attività gestionali ed alle spese in particolare, registrate nelle aziende sanitarie della Sardegna negli ultimi dieci anni.

Agostino Sussarellu (Asl 1, Sassari), Savina Ortu (Asl 8, Cagliari), Mario Palermo (Asl 3, Nuoro), Maria Maddalena Giua (Asl 6, Sanluri), Antonio Onnis (Asl 7, Carbonia), Graziella Pintus (Azienda ospedaliera Brotzu), Giuseppe Pintor (Aou, Sassari), Maria Giovanna Porcu (Asl 5, Oristano), Paolo Tecleme (Asl 2, Olbia), Giorgio Sorrentino (Aou, Cagliari) e Federico Argiolas (Asl 4, Lanusei), nel corso dei rispettivi interventi, hanno rimarcato la piena disponibilità a collaborare con la commissione ed hanno categoricamente escluso comportamenti non in linea con la volontà tesa ad assicurare la tempestiva trasmissione di tutti gli atti utili e necessari  all’espletamento dei compiti e delle funzioni proprie della commissione d’inchiesta istituita dal Consiglio regionale, ai sensi del comma 4 dell’articolo 125 del regolamento interno.

E’ emersa, tuttavia, l’esigenza di una serie di chiarimenti di carattere tecnico sulla predisposizione e l’uniformità dei dati ed a questo proposito si è convenuto sulla necessità di indicare, presso ogni azienda sanitaria, un responsabile unico di procedimento, con il compito di interfacciarsi con i funzionari della commissione, così da snellire procedure e iter.

I dati richiesti dal presidente Attilio Dedoni ai commissari straordinari di Asl e Aou sono simili a quelli domandati all’assessore regionale della Sanità nel corso dell’apposita audizione e riguardano, in particolare, l’incidenza e l’andamento della spesa farmaceutica, gli appalti e le gare, il personale e tutto ciò che attiene le attività gestionali degli ultimi dieci anni.

In conclusione dei lavori, il vice presidente della commissione, Roberto Deriu (Pd), che ha redatto una prima sintesi dei dati (al momento incompleti) già ricevuti dalle Asl, ha meglio specificato ruolo e compiti del parlamentino d’inchiesta sulla sanità: «Dobbiamo limitare il nostro lavoro ad una valutazione attenta dei dati storici riferiti alle gestioni passate nelle aziende sanitarie, nonché esaminare pratiche per così dire chiuse sotto l’aspetto amministrativo e pertanto raccomandiamo ai commissari la massima collaborazione nell’offrirci con le dovute forme e nel rispetto di un tempistica stretta, tutti i materiali necessari per poter svolgere correttamente e proficuamente il nostro compito».     

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Medicina è soprattutto innovazione, per trovare cure e metodologie sempre più all’avanguardia. Ecco perché l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari ha messo in gara le sue migliori risorse nel Primo Forum Innovare per eccellere, la cui giornata conclusiva con la premiazione dei lavori migliori si terrà domani (sabato 19 dicembre, inizio alle ore 9.00) nell’Aula Rossa dell’asse didattico della Cittadella universitaria di Monserrato. Alla premiazione parteciperà anche il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo e l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru.

«Abbiamo deciso – spiega Giorgio Sorrentino, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari – di dedicare e intitolare questo premio a Roberto Sequi, che ha guidato questa Azienda con spirito innovatore ed eccellente. Con l’era dei trapianti in Sardegna, ha messo sempre davanti a tutto il servizio agli altri e la continua ricerca dell’organizzazione delle migliori cure e terapie possibili. Insomma, è l’emblema di come deve essere il medico.»

Il primo“Forum Innovare per eccellere – Roberto Sequi”  è un vero e proprio contest dove si mettono in gara piani di ricerca importanti e tutti importanti all’innovazione delle cure e dei processi di diagnosi. I progetti presentati sono stati 37.

La giuria interna – costituita dal prorettore Francesco Marongiu, dal Direttore Sanitario dell’Aou di Cagliari Oliviero Rinaldi, dal Direttore S.C Medicina Legale Ernesto D’Aloja , dal responsabile S.C Servizio Tecnico Cristian Cocco, dalla coordinatrice infermieristica Lucia Mulas – ha selezionato 8 progetti che si sfideranno nel corso della giornata finale davanti alla Giuria esterna composta da: Aldo Caddori. direttore struttura complessa Medicina dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, Michele Camerota, docente Storia della Scienza Università di Cagliari, Giorgio Magon Direttore SITRA IEO Milano, Graziella Pintus Commissario Straordinario del Brotzu, Elisabetta Trinchero (Bocconi).

I lavori non selezionati per la fase finale verranno presentati sotto forma di poster e parteciperanno ad uno speciale premio che verrà assegnato da una giovane giuria di medici specializzandi e neolaureati in professioni sanitarie.

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E’ stato presentato stamane il Premio internazionale di Arte Contemporanea dedicato a Dino Marchionni.

Un concorso a premio, rivolto ad artisti di tutto il mondo, per ricordare un incisore sopraffino, insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase fino alla fine della sua vita.

A lanciarlo è il MAGMMA (il Museo d’Arte Grafica del Mediterraneo Marchionni, con sede a Villacidro) che, con l’organizzazione della Fondazione Estetica & Progresso, e il sostegno della Fondazione Banco di Sardegna, vuole promuovere e valorizzare l’arte grafica contemporanea nell’accezione del termine greco antico che identifica la “grafica” con “disegno”. «…Con l’aggettivo ”grafico” si è sempre significato ciò che attiene genericamente al disegno, al rappresentare e comunicare per segni… immagini risolte precipuamente in segni su supporto di carta, tipico del disegno e della stampa (incisione), con finalità rappresentative o comunicative diverse di caso in caso (Enciclopedia Treccani)».

Il concorso si divide in due sezioni: una dedicata appunto all’Arte grafica, che prevede la presentazione di opere realizzate su carta o cartoncino, con qualunque tecnica. Un’altra sezione è dedicata alla Pittura, in considerazione del fatto che il MAGMMA ospita nella sua collezione artisti grafici il cui percorso è stato scandito anche da una considerevole produzione pittorica.

Dopo una prima scrematura delle domande di partecipazione (da far pervenire entro il 28 febbraio 2016), gli artisti selezionati saranno chiamati a inviare le loro opere, tra le quali una giuria di esperti composta da sei membri selezionerà, entro il 30 aprile, le 30 finaliste per ciascuna delle due sezioni. I criteri che guideranno la scelta dei giurati saranno la qualità, l’originalità e la contemporaneità dell’opera.

Ai primi classificati per le due categorie del Premio andranno 2.500 euro ciascuno. La votazione finale e la premiazione, avverranno dall’11 al 19 giugno 2016 nel museo MAGMMA. Qui, nello stesso periodo, i primi 80 artisti in graduatoria potranno partecipare alla Fiera d’arte mercato, organizzata in occasione della fase finale del Premio.

Non è tutto: i primi 15 lavori classificati riceveranno un Premio speciale consistente nell’esposizione in una mostra itinerante. Nel dettaglio: le prime 15 opere di arte grafica saranno esposte in due mostre collettive rispettivamente al Museo Cà La Ghironda Bologna e al Palazzo Collegio Raffaello Urbino, tra il luglio e il novembre 2016. Nello stesso periodo i migliori 15 lavori presentati per la sezione pittura saranno in mostra negli spazi dell’Archivio Galleria Lazzaro Milano.

Saranno anche assegnate tre residenze d’artista (di cui due riservate ad artisti stranieri) di dieci giorni, che comprendono anche un’esposizione finale.

A corredo di tutta l’attività svolta, sarà pubblicato un catalogo in cui comparirà un’opera dei primi 60 artisti in graduatoria (30 per sezione).

Attraverso il Premio Dino Marchionni vogliamo promuovere il MAGMMA, un museo nato solo due anni fa ma con un grande potenziale- afferma il direttore artistico del Premio, Walter Marchionni– Inoltre, questa è una grande occasione per venire in contatto con artisti non solo da tutta Itali, ma da tutto il mondo, con cui nel tempo potremo promuovere collaborazioni e mostre».

Ad appena venti giorni dal lancio del Premio, il sito web http://premiomarchionni.it/ ha registrato migliaia di visitatori. I dati di Google analytics, in particolare, dicono che il sito è stato aperto 5.196 volte, per un’entrata di 4.046 utenti. Tra i visitatori il 72,02% è di nazionalità italiana, il restante è diviso tra utenti statunitensi (3,31%), inglesi (2,33%), tedeschi (2,14%), spagnoli (1,79%) seguiti da israeliani, francesi, messicani, greci e olandesi.
La selezione delle opere in concorso sarà effettuata da una giuria artistica composta da sei membri di qualità. Si tratta di: Umberto Palestini (Direttore Accademia Belle Arti Urbino), Alessandra Redaelli (Giornalista e Curatrice Arte Milano), Adriano Corsi (Direttore Archivio Lazzaro Milano), Francesco Martani (Presidente Direttore artistico Museo Cá La Ghironda), Giorgio Sorrentino (Galleria Artesanterasmo Milano), Vitaliano Angelini (Presidente Incisori Urbinati).

dino-marchionni1 Dino Marchionni violino acquerello su pergamena Dino Marchionni san sisinnio graffito su cartone Dino Marchionni violino acquerello su pergamena Dino Marchionni san sisinnio graffito su cartone

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AOU sorrentino_delzompo_serra_rinaldi

Il Policlinico Duilio Casula cambia volto e raddoppia. Il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, assieme al direttore amministrativo, Vincenzo Serra, e sanitario, Oliviero Rinaldi, ha aggiudicato l’appalto per la costruzione dei nuovi blocchi R. Il nuovo anno sarà pieno di novità: da gennaio si prosegue con i trasferimenti dei reparti, già avviati, e che saranno completati entro maggio con l’arrivo del modernissimo Pronto Soccorso con l’Osservazione breve. Nella seconda parte del 2016 aprirà il cantiere dei quattro nuovi blocchi.

Ad aggiudicarsi il grande appalto è stata l’Associazione temporanea d’impresa Bacchi srl – gruppo Psc spa, che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa ottenendo un punteggio di 97,141 su 100 e praticando un ribasso pari al 18,123% sugli importi soggetti a ribasso e pari al 30,000% sul tempo di esecuzione. L’importo di aggiudicazione è di 27 milioni e mezzo. Per quanto riguarda i tempi, previsti 574 giorni: 63 per la progettazione esecutiva e 511 per l’esecuzione dei lavori.

I blocchi R, quattro edifici, cambieranno radicalmente il volto del Policlinico che diventerà così il più imponente ospedale della Sardegna. Innanzitutto la stazione della metropolitana e l’ingresso del Duilio Casula saranno praticamente integrati, grazie a una passerella in quota che li collegherà. Nella grande hall l’accoglienza per visitatori e pazienti con soluzioni architettoniche simili ai grandi hotel di lusso. L’obiettivo è accogliere i pazienti in un ambiente confortevole e sereno: le camere di degenza saranno “hotel type atmosphere”, atmosfera simile all’hotel, con un totem testaletto quasi invisibile, lampade led ambientali e da lettura, rivestimenti colorati in tessuto spalmato. Previsti un baby parking per accogliere i bambini di dipendenti, pazienti e visitatori, un polo congressi con sale e auditorium. Caratteristica la main street, un punto di ritrovo per pazienti, visitatori e studenti, con bar, punti ristori e aree svago. Wi-fi ovunque e libero per tutti assicurerà accesso a internet in maniera facile e sicura. Previsto il raddoppio delle sale operatorie che da sei diventano dodici e l’arrivo di diversi nuovi reparti: Ortopedia e traumatologia, Urologia, Oculistica, Farmacologia Clinica, Genetica, Dermatologia. Nei Blocchi R troveranno spazio anche i servizi tecnici e amministrativi. Previsti 24 novi ambulatori in poliambulatorio e 135 nuovi posti letto.

Si parte con il laboratorio centralizzato e si prosegue, entro maggio, con il nuovissimo e grande Pronto Soccorso e l’Osservazione breve, la Cardiologia, l’Unità Coronarica e le Medicine d’urgenza. Nel nuovo Duilio Casula ci sarà attenzione ai particolari e all’integrazione sempre maggiore tra assistenza, didattica, ricerca e formazione: i cardini della mission dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari.

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Giorgio Sorrentino

Il Policlinico Duilio Casula raddoppia e completa i trasferimenti: il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero Universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, il rettore dell’Ateneo di Cagliari, Maria Del Zompo, e l’assessore della Sanità, Luigi Arru, presenteranno le importanti novità dell’Aou di Cagliari domani, sabato 28 novembre alle 10.30, nella sala conferenze stampa del Policlinico Duilio Casula (aula direzione medica, piano terra).

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Casa dello studente Cagliari 1 copia

Il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

Il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

Visite gratuite e assistenza sanitaria garantita per gli studenti universitari fuori sede: è quanto prevede il protocollo d’intesa siglato dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dal Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo e dal presidente dell’Ersu Antonio Funedda.

L’assistenza sanitaria è rivolta agli studenti universitari fuori sede iscritti all’Università degli Studi di Cagliari, ai corsi di diploma, di laurea triennale, specialistica e magistrale a ciclo unico, di laurea specialistica e magistrale biennale, di specializzazione;  alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna; all’Istituto Superiore di Scienze Religiose sede di Cagliari; al Conservatorio Statale di Musica di Cagliari, per il triennio superiore di primo livello e il biennio superiore di secondo livello; alla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici “Verbum” con sede a Quartu Sant’Elena.

«Si tratta di un servizio molto importante per gli studenti universitari – spiega il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo – che contribuisce a far sentire accolti gli iscritti fuori sede, da tempo alle prese con un problema molto delicato, quello cioè di ricevere cure appropriate anche lontano dal proprio medico di famiglia. Il diritto alla salute si integra quindi con il diritto allo studio, come è naturale e doveroso. La sinergia con l’Azienda ospedaliero-universitaria e l’ERSU, anche in questo caso, contribuisce a rendere Cagliari sempre più città universitaria.»

«È iniziata una fase nuova di massima collaborazione tra Azienda ospedaliero universitaria, Università ed Ersu – dice il commissario dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino – con la partecipazione a un progetto ambizioso per la sanità di qualità in Sardegna. I pazienti e gli studenti sono i veri protagonisti del futuro con il campus di Monserrato che dovrà diventare motore del rilancio.»

Le visite potranno essere effettuate negli ambulatori attivati presso le Direzioni di Presidio dei due ospedali: al Policlinico il lunedì dalle 9.00 alle 10.00 e dalle 13.00 alle 14.00, il mercoledì dalle 9 alle 10 e dalle 15 alle 17, il venerdì dalle 9 alle 10; al San Giovanni di Dio il martedì e il giovedì dalle 9.00 alle 10.00.

«Gli studenti del sistema dell’alta formazione cagliaritano – commenta il Presidente dell’Ersu, Antonio Funedda – possono finalmente accedere ad un altro servizio che, insieme alle borse di studio, ai servizi di ristorazione e di alloggio e ad altre iniziative recentemente attivate, costituisce un elemento importante del Diritto allo Studio Universitario che l’Ersu di Cagliari, pur con le difficoltà note, cerca di garantire. Che sia il frutto di una fattiva collaborazione con Aou e Università sottolinea la necessità che le risposte alle esigenze della popolazione studentesca debbano essere il frutto di azioni integrate tra gli enti che a vario titolo ne sono responsabili.»

«È con piacere che gli studenti apprendono questa novità – aggiunge il presidente del Consiglio degli studenti, Giuseppe Esposito -.Questo servizio è assolutamente fondamentale per i livelli essenziali di prestazione del diritto dello studio. Per anni abbiamo chiesto un servizio che venisse incontro a questa esigenza degli studenti fuori sede e, auspichiamo in un futuro prossimo, Erasmus ed internazionali. La strada per rendere Cagliari una città universitaria è ancora lunga, e solo ascoltando gli studenti si possono raggiungere questi piccoli grandi risultati. Ringrazio UniCa2.0 per il suo lavoro in questo senso.»