29 March, 2024
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Al via domani, giovedì 20 agosto, a Nuoro, la ventisettesima edizione del Seminario Jazz, la seconda con Roberto Cipelli come coordinatore, dopo venticinque sotto la guida di Paolo Fresu. I battenti della Scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina) si aprono alle 10 per la prima delle undici, intense giornate all’insegna della teoria e della pratica del jazz organizzate dall’Ente Musicale di Nuoro, che si chiuderanno domenica 30 con l’immancabile saggio-concerto finale.

Dopo la formazione delle classi, si va avanti fino alle 13.00 con le lezioni teoriche e strumentali; prove aperte di gruppo a partire dalle 15, poi musica d’insieme sino alle 19.00. In cattedra il nuovo corpo docente titolare dalla scorsa edizione, e formato da volti noti della scena jazzistica nazionale: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Cinzia Spata e Francesca Corrias (canto), Dado Moroni (pianoforte), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz), Salvatore Maltana (musica d’insieme) e Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonia di base e tecnica dell’improvvisazione). Due nuovi docenti si avvicenderanno invece nella classe di tromba, Fulvio Sigurtà (fino a martedì 25) e Dino Rubino (da martedì 25 a domenica 30), con il compito di colmare il vuoto lasciato da Marco Tamburini, tragicamente scomparso lo scorso maggio.

Alle lezioni si aggiungeranno via via le masterclass che arricchiscono come sempre l’offerta didattica dei seminari nuoresi. Quella internazionale – in programma lunedì, martedì e mercoledì prossimi (24, 25 e 26 agosto) – si affida quest’anno al compositore, arrangiatore, pianista e fisarmonicista americano Gil Goldstein. Lunedì prende il via (per andare avanti fino a domenica 30) anche la masterclass di musica tradizionale sarda, che stavolta ha per protagonisti l’organetto diatonico e uno dei suoi più apprezzati interpreti, Totore Chessa.

Intanto, da questo venerdì (21 agosto) fino a martedì prossimo (25), si tiene la masterclass per fonici di Marti Jane Robertson, proposta in collaborazione con Mousikè Nuoro; si tratta di una novità assoluta per il seminario, così come l’altra master dedicata invece ai musicisti (titolo: “Parlare con il fonico“), che l’ingegnere del suono americana (ma da tempo trapiantata in Italia) terrà nei pomeriggi di venerdì e sabato (21 e 22 agosto).

Il jazz come linguaggio senza confini è infine il tema di quattro incontri con il musicista e storico della musica del Novecento Enrico Merlin: aperti al pubblico (iscrizione a 10 euro, gratuito per i soci dell’Ente Musicale e gli abbonati al Festival Nuoro Jazz), i “Quattro passi nel jazz” si terranno alla Scuola Civica di Musica questo venerdì e sabato (21 e 22), e poi giovedì e sabato della settimana prossima (27 e 29), sempre con inizio alle 15.45.

Con la prima giornata di lezioni prende il via anche la rassegna di concerti che come ogni anno fa da corollario spettacolare alle attività didattiche del seminario jazz. Dopo le due anteprime delle scorse sere al caffè “I Grani” con Enrico Merlin (lunedì) e con il duo clarinetto e contrabbasso di Matteo Pastorino e Salvatore Maltana (martedì), domani (giovedì 20) si entra nel vivo del cartellone con il trio del sassofonista Gavino Murgia, di scena all’auditorium “Giovanni Lilliu” dell’ISRE, quest’anno teatro principale dei concerti in programma nel capoluogo barbaricino, tutti con inizio alle 21.00.

Nuorese, Gavino Murgia, 44 anni, si è formato musicalmente anche grazie proprio ai Seminari fondati da Paolo Fresu prima di intraprendere un originale percorso di ricerca fra improvvisazione e tradizione sarda. Domani (giovedì 20) a Nuoro proporrà il repertorio del suo album più recente, L’ultima mattanza, con gli stessi musicisti che lo affiancano nel disco: i francesi Michele Godard, virtuoso della tuba e del serpentone, e il batterista Patrice Héral.

Venerdì, in serata, all’auditorium dell’ISRE, spazio invece al sestetto Jazz Express, formato dai migliori allievi della passata edizione del seminario, e poi al duo formato da Raffaele Casarano (sassofoni) e Mirko Signorile (pianoforte).

Ha un significato particolare, che va oltre quello strettamente musicale, il concerto che questo sabato (22 agosto) vedrà riuniti sul palco tutti i docenti del Seminario più un ospite del calibro di Paolo Fresu per ricordare un grande protagonista del jazz italiano: l’amico e collega Marco Tamburini, il trombettista scomparso pochi mesi fa alla vigilia del suo cinquantaseiesimo compleanno.

Per motivi tecnici, è rinviato a lunedì mattina (24 agosto) il concerto nella casa circondariale di Badu ‘e Carros del duo formato dal sassofonista Gavino Murgia e dal contrabbassista Salvatore Maltana che era invece previsto per questo venerdì mattina (21 agosto). Resta invariato l’orario di inizio: si comincia alle 11.

 Seminario Nuoro Jazz 2014 - Masterclass di Dave Holland (3)Seminario Nuoro Jazz 2014 - una lezione Gavino Murgia

Nora.

Nora.

Nora 6LOCANDINA

Venerdì 19 giugno, a Cagliari, dalle 16.30 alle 19.00, nella Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria via Università, si terrà il quarto appuntamento del progetto “Alla ricerca della storia perduta”, organizzato dalla Presidenza FAI Sardegna, dalla Delegazione e dal FAI Giovani di Cagliari. Il romanzo e la ricerca che tematizzano la storia sono uno strumento per una diffusa pedagogia sul paesaggio ma anche per una didattica della storia in cui quella locale e comunitaria sia parte del vissuto collettivo.

Una narrazione che veicoli vicende, personaggi, modalità con cui si è costruito il particolare habitat – frutto dell’osmosi tra natura e storia – che fa dell’isola una regione tra le più importanti dal punto di vista ambientale e culturale. Per gli scrittori e le scrittrici di Sardegna protagonisti dell’attuale scena letteraria l’isola troneggia per la vasta declinazione non solo di personaggi ma di luoghi, dal naturalistico all’archeologico, dall’urbano all’agropastorale: una didattica parallela a quella scolastica, ma più incisiva.

Dalla fine del Settecento la più efficace pedagogia sulla storia e sulla geografia è stato il romanzo. Non solo quello riferito alle piccole patrie, ma più latamente a quello che sarà il futuro paesaggio italiano, così come i viaggiatori europei lo rivelarono al mondo.

Il quarto appuntamento di Alla ricerca della storia perduta non parte da un romanzo – come le altre volte – ma da un’impressionante ricerca raccolta in un volume, Il Museo Coloniale di Roma (1904-1971), di Francesca Gandolfo (Gangemi Editore). Il protagonista è un museo speciale e con esso una storia che riguarda anche la Sardegna e un personaggio che con l’isola ha avuto un rapporto tutto da studiare. È una sezione avvincente del libro, anzi, romanzesca. Si tratta del Tesoro archeologico della Libia che Gennaro Pesce, archeologo napoletano soprintendente reggente in Libia e nel secondo dopoguerra docente dell’Università di Cagliari e soprintendente archeologo, portò a Roma nel 1942.

Nei primi anni sessanta il tesoro fu riconsegnato ai libici e custodito nella Banca Commerciale Nazionale di Bengasi fino al maggio del 2011 quando, durante gli scontri tra i lealisti di Gheddafi e gli insorti del Consiglio Nazionale Transitorio, fu trafugato. Al Cairo ricomparve qualche moneta d’oro. Poi il silenzio.

Nell’inquietante nuovo scenario mediterraneo i reperti archeologici sono diventati merce di scambio commerciale, ideologico e politico. Attualmente il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, tra i più specializzati nel mondo, sta dando la caccia a quell’immane tesoro.

Nel corso della serata, organizzata dal FAI, si percorrerà un itinerario complesso quanto suggestivo, spesso ignorato nell’attività didattica, eppure fondamentale anche per la Sardegna, quale fu il secondo dopoguerra. Ne parleranno Gianluca Scroccu e Franco Masala. Nell’isola tale periodo fu straordinariamente ricco di personaggi che è necessario far conoscere alla comunità. Alcuni sono sardi illustri, altri si fecero tali e contribuirono alla ricostruzione e trasformazione della società sarda.

Tra questi Gennaro Pesce, di cui traccerà un ritratto Raimondo Zucca, che dopo gli scavi e gli studi sulla Cirenaica, di cui parlerà Attilio Mastino, approdò in Sardegna.

Arrivò in un luogo denso di esperienze nel settore archeologico. Vi avevano operato Antonio Taramelli, e successivamente Doro Levi, Massimo Pallottino, Ranuccio Bianchi Bandinelli, Ercole Contu e Giovanni Lilliu, con cui Pesce nell’agosto del 1949 diede vita a Venezia all’insuperata mostra sui bronzetti nuragici che poi girò per tutta l’Europa. L’archeologia sarda si declinò al plurale e divenne anche fenicia, punica, romana. Gli scavi a Tharros e a Nora lo esplicitano.

La serata sarà arricchita dalla presenza di Rafaele Pesce, figlio dell’illustre archeologo, curatore del suo archivio, che sta contribuendo ad acclarare, tra le altre, le vicende del Tesoro Archeologico della Libia, di cui tratteranno anche Paolo Montorsi, il Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Sassari, e Franca Gandolfo autrice del volume su cui è imperniata la serata.

Barumini 1 copia

Arriva anche a Roma l’importante mostra “L’isola delle torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica” tenutasi a Cagliari, Cittadella dei Musei, Torre di San Pancrazio, marzo-settembre 2014: l’esposizione è stata inaugurata ieri e sarà al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” fino al 21 marzo 2015.

All’interno della mostra “l’Isola delle Torri” le quattro Camere di Commercio della Sardegna hanno allestito una galleria di immagini e filmati tesi a far compiere al visitatore un viaggio virtuale nei paesaggi archeologici della Sardegna. La galleria potenzierà i contenuti dell’esposizione archeologica, mostrando i nuraghi ed indicando i luoghi nei quali sono collocati.

 La partecipazione delle quattro Camere di Commercio sarde alla mostra “l’Isola delle Torri” si inquadra in un progetto di più ampio respiro, che affianca la promozione territoriale all’offerta archeologica isolana: promuovere, dare impulso e supportare con strumenti legati alle nuove tecnologie gli itinerari turistici culturali, con particolare attenzione a quelli archeologici di epoca nuragica.

Nell’ambito del progetto verrà creato un sito internet ad hoc, nel quale saranno raccolte ed illustrate le oltre 50 emergenze archeologiche sarde su cui è incentrato il programma (poche in confronto agli oltre 7.000 nuraghi ad oggi identificati in Sardegna): linguaggio semplice, tante immagini e video mozzafiato saranno i protagonisti, in modo che anche chi ha una conoscenza superficiale dell’archeologia in Sardegna possa conoscere ed ammirare l’eccezionale ricchezza di questo territorio. Alcuni siti daranno anche la possibilità di compiere la visita virtuale delle emergenze archeologiche, realizzata grazie alle animazioni in 3d.

Anche le strutture e le offerte legate all’ospitalità avranno il proprio spazio all’interno del sito.

 Credendo fermamente che questo patrimonio millenario costituisca un potente attrattore turistico, forse troppo sottaciuto nel corso degli anni, le Camere daranno un forte impulso promozionale al Progetto Archeocamere tramite:

  • Raccolta di un vasto archivio di immagini, filmati e schede illustrative su circa 50 emergenze archeologiche sarde risalenti al periodo nuragico;
  • Realizzazione di un sito internet in cui vengono tracciati degli itinerari culturali ed in cui vengono messe in relazione emergenze archeologiche e offerta territoriale rivolta all’ospitalità;
  • Realizzazione di una serie di animazioni in 3d tese alla visita virtuale dei siti;
  • Azioni di sostegno alle società che gestiscono i siti archeologici;
  • Workshop b2b incentrato sul turismo culturale;
  • Azioni promozionali sul prodotto creato da svolgersi in occasione di eventi sulla Sardegna organizzati all’estero.
  • banner isola torri

LABEL DVD LILLIU prof. GIOVANNI Rassegna cinematografica Diol Kadd (1) Rassegna cinematografica locandina

Otto titoli per ripercorrere attimi di vita: da quella di personaggi illustri che hanno tenuto alto il nome della Sardegna nel panorama culturale internazionale, a quella di alcune popolazioni africane che ancora vivono in un modello famigliare da noi estinto da 200 anni, passando per le vite immaginarie dei personaggi dipinti dal poeta fiammingo Bruegel nel suo “Salita al calvario”.

Si intitola “Attimi di vita” la mini rassegna cinematografia che l’associazione Hemeae Archeologia e Arte propone dal 4 al 28 novembre nella Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164 a Cagliari.

Ogni martedì e venerdì alle 20 sarà proposta una piccola perla cinematografica che, restituendo vite davvero vissute, o vite che nella finzione filmica percorrono tematiche psicologiche o sociali, porterà lo spettatore a riflettere.

Ad inaugurare la rassegna sarà, martedì 4 novembre, il film-documentario della regista sarda Marilisa Piga dal titolo “Lilliu Prof Giovanni”: ideato da Carlo A. Borghi e Marilisa Piga, con la consulenza di Nicoletta Nesler, il film (anno 2013, durata 55 minuti) è una passeggiata nel tempo con il Sardus Pater Giovanni Lilliu, grande testimone del secolo scorso che con le sue ricerche ha saputo mettere in risalto l’imponente reggia nuragica di Barumini. Lilliu Prof Giovanni riprende il grande archeologo in un arco di tempo che va dal 1999 al 2008. A fianco del nipote Gabriele, bambino all’inizio delle riprese e ormai diciottenne nelle immagini finali, Lilliu racconta la sua vita, il suo lavoro, la Sardegna e la sua visione del mondo, offrendo il punto di vista non solo di un grande intellettuale ma anche di un grande testimone del secolo scorso e del primo scorcio di quello attuale.

Ancora un documentario nella serata di venerdì 7 novembre,  quando sarà proiettato per la prima volta in Sardegna “Diol Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal”, di Gianni Celati (anno 2010, 90 minuti). Vincitore del Premio Enel nella sezione L’altro cinema al Festival Internazionale del Film di Roma 2010, come miglior documentario a contenuto sociale, il film è il frutto di tre anni di riprese in un piccolo villaggio senegalese, nella savana sub sahariana. Introduce Marilisa Piga.

Martedì 11 novembre l’appuntamento è con “I colori della passione”,  di Lech Majewski (anno 2011 – 96 minuti). Il film narra la storia di alcuni dei 500 personaggi dipinti nel quadro di Bruegel “Salita al Calvario”. Il tema della sofferenza del Cristo è ambientato al tempo delle repressioni religiose nelle Fiandre, nel 1564.

“The Lady” di Luc Besson (anno 2011 – 156 minuti)  è il titolo in programma per la serata di venerdì 14 novembre.  Il film racconta la parabola di vita della leader dell’opposizione birmana, Premio Nobel per la pace, Aung San Suu Kyi.

Ancora un regista sardo nella serata del 18 novembre quando sarà proiettato il film di Salvatore Mereu “Tajabone” (anno 2010 – 63 minuti). Applauditissimo alla 67ª Mostra del cinema di Venezia, dove è stato presentato per la sezione Controcampo, il film racconta, tra finzione e documentario, le vite di alcuni adolescenti cagliaritani.

Venerdì 21 è la volta del film di Marina Spada “Il mio domani” (anno 2011 – 88 minuti) con colonna sonora di Paolo Fresu. Monica è una quarantacinquenne la cui vita scorre fra normali abitudini. La casa, il lavoro, le ossessioni religiose del padre, una relazione con un uomo sposato. La morte del padre, le critiche a lei rivolte da un impiegato e la fine del rapporto amoroso, la obbligheranno ad una attenta riflessione sulla propria identità. Il film ha ottenuto le nomination Marc’Aurelio d’Oro per il miglior film al Festival del Cinema di Roma 2011, Nomination Migliore attrice protagonista a Claudia Gerini ai David di Donatello 2012, nomination Migliore attrice protagonista a Claudia Gerini ai Nastri d’Argento 2012.

Il penultimo appuntamento, martedì 25 novembre, è con “I giorni della vendemmia” di Marco Righi (anno 2011- 80 minuti).  Un film che racconta il percorso di  formazione di un adolescente.

Martedì 28 a far calare il sipario sulla rassegna sarà “Maledimiele” di Marco Pozzi (anno 2010 – 106 minuti).  Il film racconta la storia di Sara (Benedetta Gargari), una ragazza di quindici anni che si ammala di anoressia nervosa, conducendo una doppia vita di cui si accorgono con difficoltà sia i genitori che le amiche del cuore, finché la ragazza non sviene durante una gita scolastica.

Il costo del biglietto è di 3 euro. Data la limitatezza dei posti per assistere alle proiezioni è consigliato prenotare chiamando ai numeri: 392.4471378 o 338.3051140.

La rassegna Attimi di vita è realizzata con il contributo della Provincia di Cagliari.