5 May, 2024
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Il grafico sul prezzo del Pecorino romano parla chiaro. La direttrice ha cambiato rotta. Dopo la caduta verticale di appena un anno fa adesso ha preso la direzione opposta e procede altrettanto spedita verso l’alto.

Dai 4,20 euro, costo minimo toccato l’inverno scorso dopo gli annunci pubblici funesti dei trasformatori, adesso, come successe nel 2014-2015, il prezzo cresce tra il silenzio generale, arrivando a toccare i 7,20 euro al kg e oltre. Trend che si consoliderà perché si prevede una annata con poco latte. Altrettando dovrà fare il prezzo del latte che dovrà seguire il trend del Pecorino romano. Per questo Coldiretti Sardegna chiede la massima trasparenza onde evitare ulteriori speculazioni come avvenuto con la crisi degli ultimi due anni. 

Il prezzo del latte lo scorso anno ha toccato i minimi storici. Al pastore è stato remunerato dai 50 ai 60 centesimi crollando di quasi i due terzi in due annate: nel 2014-2015 ha raggiunto il prezzo record di 1,10 con punte di 1,40 centesimi al litro.

La caduta verticale è stata causata (dato ormai oggettivo) dalla sovrapproduzione di pecorino romano: i trasformatori visti i prezzi elevati della Dop hanno concentrato le produzioni su questo prodotto, saturando il mercato e portando il prezzo del Romano dai quasi 10 euro dell’estate 2015 ai 4,20 euro al kg dell’annata scorsa con una perdita di oltre 150 milioni di euro. Perdite, come più volte denunciato da Coldiretti Sardegna, fatte ricadere tutte sull’anello più debole della filiera, il pastore che ha cosi pagato le inefficienze e la mancanza di programmazione dei trasformatori.

La teoria delle sovrapproduzioni di latte, annunciate urbi et orbi dagli stessi trasformatori che specularono sulla crisi e minacciarono anche la chiusura anticipata dei caseifici, come più volte anche in questo caso dimostrato con dati alla mano da Coldiretti Sardegna, era solo un grande bluff.

Adesso il prezzo sale. Una storia che si ripete da anni, con un continuo fluttuare tra alti e bassi senza che si riesca a dare delle regola a questo mercato. Come sostiene il professore Roberto Furesi, docente del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, ogni tre quattro anni assistiamo alle ondate cicliche di crisi del prezzo del Romano, divenuto oramai l’unico pecorino (come sostiene il professore Giuseppe Pulina) che determina il prezzo del latte.

Se nel 2014-15 il prezzo del Pecorino romano è salito per la produzione di 40 milioni di litri di latte in meno dovuta alla morte di 103 mila pecore per lingua blu, questa volta incide nella minor produzione di latte, una remunerazione troppo bassa e le calamità naturali – su tutte la siccità – (molti pastori non hanno potuto preparare le pecore alla nuova annata perché non avevano soldi), oltre ancora una volta alla lingua blu.

Insomma nel 2017, i leader nella produzione di latte di pecora e i monopolisti nella esportazione del Pecorino dipendono dalle calamità naturali e dalle epidemie. Il comparto considerato fondamentale per la nostra economia, è priva persino dei rudimenti della programmazione.

I continui accorati appelli lanciati da Coldiretti Sardegna nel 2013 – 2014 e nel 2015 per strutturare il comparto con un piano di regolazione dell’offerta del Pecorino romano, approfittando anche del clima disteso dovuto ad un buon prezzo del più importante formaggio Dop sardo e del latte, sono rimasti inascoltati ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. 

Secondo Coldiretti Sardegna serviva (e serve urgentemente) una vera cabina di regia con tutti gli attori della filiera ovicaprina con la regia della Regione per decidere insieme quanto latte destinare al Pecorino romano, innestando elementi di governabilità, in un sistema senza regole. Chiedeva in sostanza l’Organizzazione interprofessionale.

Il comparto rimane senza regole e senza dati. E’ una filiera ancora opaca, dove si conoscono la carica batterica e il grasso del latte prodotto nelle singole aziende ma non si conosce il dato aggregato (non tanto dei singoli caseifici) sulla produzione annua del latte, i dati sui litri di latte destinati al Pecorino romano, il suo prezzo di vendita ecc. Anche le poche fonti da cui si attingono i dati sulle produzioni e sui prezzi (Cla.it o Ismea) non sempre corrispondono alla realtà dei fatti. Per esempio non è stato pubblicato da nessuno il prezzo minimo di 4,20 euro al kg (?) toccato nei mesi scorsi dal Pecorino romano, dato rilevato da più parti come certo.

Non esiste programmazione e c’è una parte della filiera che specula e si concede ancora oggi il lusso (vedi la scorsa annata) di socializzare i debiti e le sue incapacità. Siamo in balia degli eventi e degli speculatori.

Per questo è più che mai necessaria la trasparenza dei dati. Coldiretti Sardegna ha più volte chiesto l’istituzione di un’authority, di un osservatorio che monitori mensilmente le produzioni del latte. La loro condivisione è alla base di qualsiasi programmazione. E contestualmente dar vita ad una organizzazione interprofessionale vera, collegiale che abbia il coraggio di porre le basi per un seria programmazione del comparto.

Sarebbe per questo auspicabile che l’Oilos, l’Organizzazione interprofessionale del latte ovino sardo, nato lo scorso anno, riuscisse ad assolvere a questo ruolo.

Anche se nessuno ne parla il prezzo del Pecorino romano sta salendo. Anche in questo caso si è abitudinari. Quando il prezzo sale tutto tace mentre c’è la rincorsa a renderlo pubblico quando si intravedono nubi poco rassicuranti per il mercato. Se già dall’estate del 2015, quando il Pecorino romano viaggiava alle quote record di circa 9,50 euro al kg, qualcuno annunciava l’imminente crollo, divenuto all’ordine del giorno nei primi mesi dell’anno successivo, quasi a voler favorire la crisi, quest’anno, quando il mercato era saturo e aspettava segnali positivi per sbloccarsi, nessuno si è azzardato ad annunciare il calo delle produzioni e lanciare segnali positivi. E ancor meno adesso nessuno dice che il prezzo è in risalita e che potrà continuare a salire favorito dalle probabili minori produzioni di latte.

Ecco la tabella di CLAL sul prezzo attuale e sullo storico:

Italia, Cagliari – Prezzi settimanali del Pecorino Romano
stagionatura di 5 mesi

Data
Rilevamento

€ per Kg

Min

Max

± su rilev. prec.

Venerdì 24 Nov 2017

7,00

7,20

+1,43%

Venerdì 17 Nov 2017

6,90

7,10

+2,19%

Venerdì 3 Nov 2017

6,70

7,00

+7,03%

Venerdì 20 Ott 2017

6,30

6,50

+8,47%

Venerdì 15 Set 2017

5,80

6,00

+5,36%

Venerdì 8 Set 2017

5,50

5,70

+3,70%

Venerdì 11 Ago 2017

5,30

5,50

+2,37%

Venerdì 23 Giu 2017

5,15

5,40

0,00%

Venerdì 16 Giu 2017

5,15

5,40

0,00%

Venerdì 9 Giu 2017

5,15

5,40

+0,48%

n.q.: non quotato

Prezzo franco caseificio, merce nuda I.V.A. esclusa

Fonte: Comitato Prezzi del Consorzio in collaborazione con la Camera di Commercio di Cagliari

 

 

 

 

€/kg

Italia, Milano
Prezzi Medi Mensili del Pecorino Romano
stagionatura di 5 mesi

2008

09

10

11

12

13

14

15

16

17

% su mese prec.

% sul 2016

Gennaio

     5,15

6,28

5,23

4,83

4,81

5,68

7,04

8,90

8,75

5,30

-2,75%

-39,43%

Febbraio

5,28

6,19

5,06

4,88

4,85

5,85

7,30

8,90

8,49

5,18

-2,36%

-39,05%

Marzo

5,39

6,09

4,96

4,90

4,89

6,10

7,53

9,10

8,08

5,13

-0,97%

-36,60%

Aprile

5,63

6,00

4,90

4,90

4,93

6,26

7,77

9,19

7,81

5,13

0,00%

-34,36%

Maggio

5,94

5,95

4,84

4,90

5,06

6,35

7,85

9,38

7,48

5,13

0,00%

-31,48%

Giugno

6,00

5,87

4,80

4,90

5,24

6,42

8,00

9,38

7,11

5,13

0,00%

-27,88%

Luglio

6,05

5,73

4,80

4,85

5,30

6,52

8,04

9,38

6,90

5,13

0,00%

-25,72%

Agosto

6,10

5,63

4,80

4,84

5,30

6,53

8,20

9,23

6,63

5,30

+3,41%

-20,00%

Settembre

6,20

5,43

4,79

4,80

5,38

6,57

8,24

9,18

6,38

5,48

+3,42%

-14,02%

Ottobre

6,20

5,30

4,70

4,80

5,40

6,70

8,45

9,08

6,10

6,06

+10,47%

-0,74%

Novembre

6,20

5,30

4,70

4,80

5,45

6,85

8,53

8,98

5,75

6,88

+13,65%

+19,67%

Dicembre

6,30

5,26

4,79

4,80

5,60

6,93

8,61

8,90

5,45

7,05

+2,45%

+29,36%

Media

5,88

5,75

4,86

4,85

5,18

6,40

7,99

9,14

7,04

5,52

Variazione (1)

+16,11%

-2,13%

-15,46%

-0,26%

+6,90%

+23,51%

+24,74%

+14,44%

-22,98%

-21,65%

Fonte: CCIAA Milano

1) Variazione % calcolata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

 

= prezzo minimo

 

= prezzo massimo


La proporzione è subito fatta:

se da febbraio a luglio 2017 (in fase di discesa) il prezzo del Romano si è attestato sui 5,13 euro/kg con un prezzo medio del latte di 0,60 euro al litro. Oggi che il Pecorino romano è a 7,20 euro quale dovrebbe essere il prezzo di partenza?

5,13: 0.60 = 7,20: X          X= 7,20*0,60/5,13   X= 0.84 CENT€/LITRO.

NB. In realtà il prezzo del Romano come tutti sappiamo ha raggiunto anche 4,20 euro/Kg.

L’equazione allora sarebbe questa:

4,20:0.60 = 7,20: X      X=7,20*0,60/4,20    X= 1,02 EURO LITRO 

Nessuno dice che la richiesta di latte in questi primi mesi della nuova annata è di gran lunga superiore all’offerta. Che c’è la rincorsa dei trasformatori ad accaparrarsi il latte dei pastori. Lo si continua a fare sotto voce, con le contrattazioni ovile per ovile. Nessuno però propone le parametrazioni tra il prezzo del Romano e del latte.

Dati che si inseriscono all’interno di un trend del prezzo del Pecorino romano in crescita, come già sottolineato.

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L’assessore della Difesa dell’Ambiente Spano ha inaugurato a Nuoro l’anno forestale della Sardegna 2017/2018, presenti anche i colleghi del Turismo Barbara Argiolas, degli Enti locali Cristiano Erriu e della Sanità Luigi Arru.
«Anche in Sardegna le foreste sono una risorsa economica da valorizzare perché dai prodotti del bosco si può creare reddito attraverso la remunerazione dei servizi ecosistemici e la promozione delle filiere produttive – ha detto Donatella Spano -. Gli indirizzi europei hanno caratterizzato la stesura della normativa regionale, ed è stata una soddisfazione ritrovare, nello schema di decreto nazionale in materia di foreste, elementi già contenuti nella nostra Legge, che è stata antesignana e innovativa. La creazione di reddito dall’ambiente è un punto cardine del concetto di capitale naturale inserito nel Collegato Ambientale, concetto che ho sostenuto nel ruolo di coordinatrice della Commissione Ambiente ed energia. Possiamo sfruttare questo patrimonio in termini di sostenibilità e di contabilità ambientale, con la cooperazione di tutti i diversi attori, dalle agenzie alle istituzioni e ai centri di ricerca.»
La manifestazione in programma oggi e domani è stata organizzata dall’agenzia regionale Forestas con la collaborazione delle Università degli Studi di Nuoro e Sassari, del Corpo forestale e di UnionCamere.
L’assessora Spano è poi intervenuta al convegno coordinato dall’amministratore di Forestas, Giuseppe Pulina, e intitolato “Il ruolo delle Foreste per lo sviluppo della Sardegna”, insieme agli assessori Erriu ed Argiolas. «La Sardegna ha tutti i requisiti per poter ospitare il centro nazionale di biodiversità perché questa è la potenzialità del nostro territorio – ha spiegato nel suo intervento Donatella Spano -. Non basta l’estensione territoriale delle foreste a garantire la biodiversità, come sostiene l’Europa, ma occorre sviluppare capacità di gestione sostenibile delle foreste. Questa una grande opportunità e possiamo lavorare tutti assieme alla candidatura».
Cristiano Erriu ha sottolineato l’aspetto del miglioramento conoscitivo all’interno della rinnovata ‘governance’ ambientale, territoriale e paesaggistica: “Come abbiamo fatto per esempio con la carta dell’uso dei suoli, stiamo lavorando da tempo al miglioramento del patrimonio conoscitivo forestale, ancora non dettagliato come altri ambiti. Analogo lavoro di dettaglio si sta facendo sui paesaggi rurali storici” ha dichiarato, precisando come l’importanza dell’azione antropica umana sia un elemento fondante del paesaggio forestale. Ed ha aggiunto: «Occorre una visione non statica né immutabile del bosco, cioè un nuovo scenario ecologico che evolve riconoscendo i tempi lunghi della silvicoltura ma anche l’emersione di nuove professionalità. La volontà della Giunta è di fornire strumenti di tutela, salvaguardia e cura, a partire dal riconoscere dignità a questo paesaggio, al pari degli altri. Dobbiamo farlo avendo l’intelligenza di superare la situazione di sostanziale non governo delle terre civiche. La Regione deve creare le condizioni per andare in questa direzione e mettere a disposizione di tutti una adeguata restituzione cartografica. Serve un supplemento di cooperazione interistituzionale e una condivisione del linguaggio tecnico-scientifico per passare – ha concluso Cristiano Erriu – da una visione comune a una prassi comune del paesaggio forestale.»
«La nuova legge sul turismo approvata a luglio – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas – istituisce la Rete escursionistica sarda, che dovrà nascere dalla collaborazione con gli assessorati dell’Ambiente e degli Enti locali e con la consulenza tecnica di Forestas. È un passaggio importante, soprattutto dal punto di vista culturale perché passiamo finalmente dalla tutela alla valorizzazione di una delle risorse più importanti per la Sardegna e soprattutto per le sue zone interne, l’ambiente e le nostre foreste. La legge pone tempi stringenti per l’approvazione del piano di attuazione della RES e della mappatura, ma partiamo dal lavoro di Forestas che ha già mappato, certificato e verificato circa 1700 km di sentieri. Questo patrimonio deve essere messo a disposizione dei viaggiatori in una offerta turistica riconoscibile, fruibile e vendibile, soprattutto per i Comuni dell’interno. La collaborazione con Forestas – ha concluso Barbara Argiolas – diventa strategica nella costruzione di un progetto di sviluppo economico sostenibile per il territorio, che metta al centro foreste, sentieri e comunità, una parte importante del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico, ma soprattutto culturale e produttivo.»
Durante il convegno grande attenzione è stata riservata al ruolo del Nuorese. «Riaffermiamo Nuoro come polo forestale della Sardegna con la scuola forestale e l’Università – ha concluso l’assessore Spano –. Credo che debba essere territorialmente riconosciuto e trovare una conferma nel suo ruolo». 
In occasione della prima giornata l’assessora dell’Ambiente ha premiato le squadre antincendio per il prezioso lavori nella lotta nella campagna appena trascorsa delle rappresentanze territoriali di Nuoro, Iglesias, Cagliari, Tempio, Lanusei, Oristano e Sassari dell’agenzia Forestas. L’assessore del Turismo Barbara Argiolas ha premiato i tenores dell’agenzia Forestas e il poeta Istevene Demelas. L’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu ha consegnato a Elighes, spin off dell’Università di Sassari, il premio per le Startup e Pmi innovative in ambito forestale iscritte nel registro imprese della Camera di Commercio di Nuoro. Un riconoscimento al coro del Corpo forestale è stato consegnato dall’assessore della Sanità Luigi Arru. Tra gli altri riconoscimenti anche quello all’ingente lavoro del Corpo forestale, che è stato ritirato dal comandante Gavino Diana.

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Verrà presentato lunedì 13 novembre, a Nuoro, in una conferenza stampa che si terrà presso la sede dell’Agenzia Forestas in Via Attilio Deffenu 7,  il programma di attività dell’Anno Forestale 2017/18.

L’inaugurazione dell’Anno Forestale, manifestazione collocata alla vigilia della festa degli alberi, è l’occasione per fare il punto sul patrimonio boschivo della Sardegna sotto gli aspetti della tutela e della valorizzazione. Politica, istituzioni, ricerca, studenti e imprese del settore silvano porteranno un contributo al dibattito intorno ai temi forestali e ambientali della Sardegna. Il tema dell’evento è quello delle filiere legno e sughero, sia relativamente agli impieghi nell’industria e nell’artigianato anche artistico, sia per la destinazione ai fini energetici e della bio edilizia. Farà corredo alla cerimonia l’esposizione dei manufatti in legno e sughero di numerose imprese isolane e la xiloteca dell’Agenzia Forestas che resterà disponibile per le visite fino al giorno 24.

Saranno presenti il prof. Giuseppe Pulina, Agenzia Forestas; il dr. Fabrizio Mureddu, Consorzio Universitario UniNuoro; il prof. Antonello Pazzona, Direttore del Dipartimento di Agraria Uniss; il dr. Gavino Diana, Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale RAS: il dr. Agostino Cicalò, Unioncamere Sardegna; il dr. Graziano Nudda, Protezione Civile RAS.

Giuseppe Pulina.

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E’ stata inaugurata questa mattina la nuova sede territoriale dell’Agenzia Forestas, nei locali dell’ex ospedale F.lli Crobu di Iglesias, in località Canonica. Hanno partecipato alla cerimonia, svoltasi nella sala riunioni, subito dopo il taglio del nastro, gli assessori regionali della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e dell’Urbanistica e degli Enti locali Cristiano Erriu, l’amministratore unico dell’Agenzia Forestas Giuseppe Pulina e il direttore territoriale Ugo Tanchis; il deputato Emanuele Cani; il consigliere regionale Gianluigi Rubiu; i sindaci dei comuni di Iglesias Emilio Gariazzo, Domusnovas Massimo Ventura, Gonnesa Hansel Christian Cabiddu, Villamassargia Debora Porrà, Santadi Elio Sundas, Fluminimaggiore Ferdinando Pellegrini, Siliqua Francesca Atzori, Nuxis Pier Andrea Deias, Musei Antonello Cocco, Villaperuccio Antonello Pirosu, Tratalias Marco Antonio Piras, Buggerru Laura Cappelli; il direttore della ASSL di Carbonia Maddalena Giua; l’ex direttore generale della Asl 7 Antonio Onnis; il vescovo della diocesi di Iglesias mons. Giovanni Paolo Zedda.

Al termine, il coro di Iglesias ha cantato tre brani.

Dalle 10.00 alle 16.00 il pubblico ha potuto visitare gli spazi della struttura e del parco oltre le esposizioni tematiche curate dall’Agenzia Forestas.

La nuova sede sarà il centro operativo per i complessi forestali di Pantaleo e Marganai, servendo tutto il Sulcis Iglesiente, che include i comuni di Iglesias, Carbonia, Sant’Antioco, Domusnovas, Carloforte, San Giovanni Suergiu, Portoscuso, Gonnesa, Villamassargia, Santadi, Narcao, Fluminimaggiore, Calasetta, Sant’Anna Arresi, Giba, Nuxis, Musei, Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Buggerru, Piscinas e Siliqua.

Alleghiamo un ampio album fotografico e gli interventi dell’amministratore unico Giuseppe Pulina, del sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo e dell’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano.

                                     

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L’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, e degli Enti locali, Cristiano Erriu, parteciperanno martedì 31 ottobre, a Iglesias, all’inaugurazione nella sede dell’ex-presidio ospedaliero Crobu del nuovo servizio territoriale di Forestas, alla presenza dell’amministratore unico Giuseppe Pulina e del direttore territoriale Ugo Tanchis.
Il programma della giornata inizia alle 10,30, nei locali dell’ex Presidio ospedaliero, in località Canonica, con la cerimonia di inaugurazione e l’incontro con le autorità ed il sindaco Emilio Gariazzo alle 11.00. Dalle 10.00 alle 16.00 il pubblico potrà visitare gli spazi della struttura e del parco oltre le esposizioni tematiche curate dall’Agenzia Forestas.
La nuova sede sarà il centro operativo per i complessi forestali di Pantaleo e Marganai, servendo tutto il Sulcis Iglesiente, che include i Comuni di Iglesias, Carbonia, Sant’Antioco, Domusnovas, Carloforte, San Giovanni Suergiu, Portoscuso, Gonnesa, Villamassargia, Santadi, Narcao, Fluminimaggiore, Calasetta, Sant’Anna Arresi, Giba, Nuxis, Musei, Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Buggerru, Piscinas e Siliqua.

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E’ stato presentato presso il MEM (Mediateca del Mediterraneo) di Cagliari l’evento “Mama Sardigna, Artistas pro sa Terra“, un progetto che vede impegnati artisti, sponsor, tecnici, partner che supportano la realizzazione della manifestazione.

Paolo Frau, assessore della cultura del comune di Cagliari, si ritiene molto soddisfatto per l’iniziativa proposta con il fine di salvaguardare l’ambiente attraverso la raccolta di fondi per la realizzazione di una nuova area verde che andrà ad accentuare la bellezza e la qualità della vita nella zona che si sceglierà di intervenire.

Giuseppe Pulina, Amministratore Unico Agenzia Forestas ha detto che in Sardegna ci sia un forte squilibrio nelle zone urbane rispetto alle zone extraurbane nel rapporto uomo/alberi ed ha aggiunto: «Occorre quindi intervenire affinché ci siano più alberi nelle città, non solamente perché creano bellezza ma perché offrono i servizi ecosistemici necessari».

Scopo della manifestazione è la raccolta di fondi destinati al rimboschimento in alcune aree simboliche della Sardegna.

Alberto Filippini, Presidente Assocazione Sardos ha evidenziato con fermezza che uno degli obiettivi dell’associazione Sardos è proprio quello di sensibilizzare i sardi sui problemi ambientali. «L’idea è stata quella di dare un piccolo segnale per poter intervenire nelle zone danneggiate dagli incendi» ed ha aggiunto con grande soddisfazione: «Tutti hanno aderito al progetto, dimostrando che unendosi si è più forti e si può fare qualcosa di utile e vero per la Sardegna».

L’idea dell’associazione SARDOS, che coordina l’organizzazione, è stata accolta e fatta propria da ISDE – Medici per l’Ambiente Sardegna, WWF, Italia Nostra, Gruppo d’Intervento Giuridico, Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna, Consulta ATE (Ambiente, Territorio, Energia), Associazione “Aria noa”, Comitato per la Riconversione della RWM di Domusnovas, Non Solo Ippocrate, FederParchi, MedSea, Sardarch. Patrocinio del comune di Cagliari e della Agenzia Forestas.

Il comune di Cagliari ha concesso l’Arena Grandi Eventi Sant’Elia per questa manifestazione che si terrà venerdì 15 settembre e che vede coinvolti artisti e organizzazioni. Spiccano nomi importanti come il grande artista sempre in prima linea per quanto riguarda temi sociali e politici della nostra terra “Piero Marras” e i “Tazenda” amatissimi dal popolo sardo.

Partecipano le Scuole in coro-Studium Canticum, Paolo Carrus ensemble, Arrogalla e Giacomo Casti, Non solo Ippocrate, Andrea Andrillo, Elio Arthemalle e Mohamed Kambaliba, Claudia Crabuzza, Tenores di Neoneli, Armeria dei Briganti, Cinquetto, Maria Giovanna Cherchi, Rossella Faa, Nicola di Banari, Chiara Effe, Joe Perrino e Veronica Mereu, Fàulas, Dr. Drer & CRC Posse, Bujumannu, Sista Namely, Brinca.

Gli sponsor che sostengono l’evento sono: E.JA energia SpA, Ucnet, Birdi, Abclex, Primavera Sulcitana, Sardinia is my life. Mediapartner Ejatv, Inoke, Emmeffe comunicazione, Unica Radio, Radio Sintony. Sponsor tecnico: Rockhouse, Compagnia Cantante.

Alessio Satta, Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna, ha aggiunto: «Mama Sardigna vuole lanciare un forte messaggio attraverso la musica, sensibilizzare le persone sui problemi relativi agli incendi ma anche affrontare tematiche diverse affinché si possa riflettere su problemi attuali come lo spopolamento nei paesi della Sardegna».

Davide Corriga, sindaco di Bauladu, ha ricordato che la cultura è fondamentale per lo sviluppo e la crescita dei nostri Comuni ed eventi come questi che richiamano tematiche importanti hanno lo scopo proprio di veicolare la cultura.

Piero Marras, artista, è intervenuto inizialmente con un tocco poetico «c’è la voglia di scoprire un po’ di musica nell’ambiente e questa sensibilità va scoperta a largo raggio. Partecipare a qualcosa che cerca di stimolare le coscienze per qualcosa di diverso, ma soprattutto per cercare verità» ed ha proseguito con toni decisi «stiamo vivendo una situazione drammatica che vede una forte crisi del territorio. E’ il momento di agire e la mia adesione significa lanciare un grido di dolore vero, perché mi sento davvero coinvolto.»

Piero Marras ha denunciato inoltre la mancanza di trasparenza ed ha aggiunto: «Viviamo un bel momento nello sport, attendiamo trasparenza nelle vicende che coinvolgono la società del Presidente del Cagliari Calcio, la giustizia farà il suo corso e io vorrei trasparenza su questo e in tutte le cose.»

Tore Cubeddu, direttore artistico, ha conclusp ringraziando tutti gli artisti, le associazioni e gli sponsor in particolare ha sottolineato «la presenza di aziende quali Ucnet srl di Elmas ed E.JA energia Spa di Cagliari, sponsor ufficiali di questo evento, confermano che esistono aziende sarde che stanno progettando piani d’azione per la sostenibilità ambientale».

A breve partirà l’evento Eneroad che vede come protagonista il mondo della mobilità sostenibile. Un progetto con la finalità di rispondere a tutte le curiosità sul mondo della mobilità elettrica. E.JA energia installerà in tutta la Sardegna 15 torrette di ricarica per le autovetture a trazione elettrica.

Hanno concluso la presentazione dell’evento i presentatori della serata: Matteo Bruni e le Lucido Sottile, con battute scherzose e tanta energia.

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Martedì 12 settembre, alle ore 11.00, nella sala conferenze della MEM – Mediateca del Mediterraneo, sarà presentato l’evento MAMA SARDIGNA. Artistas pro sa Terra.

Interverranno: Paolo Frau, assessore della cultura del comune di Cagliari; Giuseppe Pulina, Amministratore unico Agenzia Forestas; Alberto Filippini, presidente dell’associazione Sardos; Alessio Satta, Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna; Piero Marras, artista; Davide Corriga, sindaco di Bauladu; Tore Cubeddu, direttore artistico Parteciperanno inoltre le associazioni, gli artisti e gli sponsor.

L’evento si terrà venerdì 15 settembre all’Arena Grandi Eventi Sant’Elia di Cagliari. E’ realizzato grazie alla generosità degli artisti sardi, delle associazioni e dei comitati civici impegnati nella tutela dell’ambiente, del paesaggio e della salute. Scopo della manifestazione è la raccolta di fondi destinati al rimboschimento in alcune aree simboliche della Sardegna.

Partecipano al progetto scuole in coro-Studium Canticum, Paolo Carrus ensemble, Arrogalla e Giacomo Casti, Non solo Ippocrate, Andrea Andrillo, Elio Arthemalle e Mohamed Kambaliba, Claudia Crabuzza, Tenores di Neoneli, Armeria dei Briganti, Cinquetto, Maria Giovanna Cherchi, Piero Marras, Rossella Faa, Nicola di Banari, Chiara Effe, Joe Perrino e Veronica Mereu, Fàulas, Dr. Drer & CRC Posse, Bujumannu, Sista Namely, Brinca, Tazenda.

Condurranno la serata Matteo Bruni e le Lucido Sottile.

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Dopo la legge istitutiva dell’agenzia Forestas e quella che ha riformato il Corpo Forestale, la Sardegna ha bisogno di una norma dedicata alla sentieristica, che tenga conto degli aspetti ambientali e sportivo-turistici. Su questo punto si è espressa l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, intervenendo a Nuoro ai lavori del convegno sulla valorizzazione dei sentieri, organizzato da Forestas e aperto dall’amministratore unico dell’Agenzia, Giuseppe Pulina.
L’assessore dell’Ambiente ha ricordato le tre proposte di legge già presentate in Consiglio regionale e che riprendono le migliori prassi di altre Regioni che hanno già legiferato sul tema.
«Da anni la Giunta lavora su un trinomio importante: ambiente, turismo e cultura, cui associamo l’aggettivo sostenibile. Abbiamo fatto – ha detto Donatella Spano – una scelta forte di sostenibilità, in base alla quale si decide la ripartizione delle risorse finanziarie. Intorno a questo concetto, che va di pari passo con quelli di tutela, valorizzazione e fruibilità, sono state allocate ingenti risorse e in diversi assessorati: dai fondi della programmazione territoriale a quelli del Por Fesr. Somme che vanno ad aggiungersi a quelle previste nel bilancio, dove – anche grazie all’opera del Consiglio regionale – abbiamo risorse certe per le aree marine protette e i parchi. La base delle nostre scelte è il mantenimento e la conservazione del nostro patrimonio, che significa dare valore agli attrattori di queste aree, rendendole accessibili e sfruttabili culturalmente in modo sostenibile. Questo – ha aggiunto Donatella Spano – è uno dei compiti che abbiamo affidato a Forestas, quello di lavorare per lo sviluppo della sentieristica e nella conoscenza e accompagnamento alle politiche di sviluppo e turismo attivo.»
L’assessore, inoltre, ha sottolineato come la legge che ha riformato l’Ente foreste abbia posto le basi anche per la valorizzazione delle aziende forestali e di tipo turistico e delle persone che lavorano nel settore della sentieristica.
Donatella Spano, infine, ha lanciato un appello alla vigilanza ambientale: «Abbiamo mezzi e persone impegnate sul fronte del contrasto agli incendi e per la sorveglianza. Ma è necessario che tutti concorrano con comportamenti di autoprotezione, facendo attenzione a evitare e segnalare qualunque azione non consona, che possa mettere a rischio incendio il nostro patrimonio boschivo. Contrastare e prevenire i roghi è una responsabilità di tutti».

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Si è insediato il Comitato territoriale dell’Agenzia regionale Forestas, istituito con la legge che ha riformato l’ente lo scorso anno. Ne fanno parte i sindaci di Domusnovas, Ala’ dei Sardi, Santulussurgiu, Osini, indicati dall’Anci Sardegna.
«Questo è un momento importante – ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, che ha aperto la riunione di insediamento affiancata dall’amministratore unico di Forestas, Giuseppe Pulina, e dal direttore generale dell’Agenzia, Antonio Casula -. Questo Comitato rappresenta una delle novità di rilievo della legge approvata un anno fa dal Consiglio regionale. Siamo convinti che le funzioni consultive siano importanti e che questo nuovo organismo farà un’azione di raccordo tra Forestas e le autonomie locali.»

«Il parere sullo Statuto dell’agenzia, approvato dalla Giunta e sul quale oggi siete chiamati a esprimervi, è un’ottima occasione per iniziare un dialogo con gli enti locali – sottolinea l’assessore dell’Ambiente – e tutto quanto è stato fatto finora è a disposizione del Comitato». Donatella Spano ha apprezzato lo spirito di collaborazione dimostrato dai Sindaci e ha chiesto loro di portare le istanze di tutti i territori al tavolo del Comitato. «Altrettanto importante è che riferiate sui territori il lavoro che stiamo svolgendo con Forestas, facendo conoscere le attività che svolge in settori nevralgici, come la lotta all’eradicazione della pesta suina e il supporto alla Protezione civile anche nell’antincendio».

L’amministratore unico, Giuseppe Pulina, ha definito storica la giornata di oggi: «Questo organismo nasce all’interno della prima legge forestale della Sardegna, che non ha soltanto riformato l’ente foreste, ma ha fatto diventare di interesse generale e regionale un patrimonio boschivo di 1.350.000 ettari. Forestas è una macchina estremamente complessa e il ruolo del Comitato, terzo organo dell’agenzia insieme al dg e all’amministratore unico, sarà importante per portare le istanze dei territori e sarà coinvolto nelle scelte dell’amministrazione, anche su quelle che riguardano il personale».

L’amministratore ha ricordato che la legge assegna a lui il compito di tenere i rapporti con i rappresentanti dei lavoratori e di portare avanti la concertazione.

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Si avvia a conclusione il processo di stabilizzazione di 312 lavoratori a tempo determinato dell’agenzia Forestas: gli operai, infatti, saranno assunti e potranno firmare i contratti a tempo indeterminato.
«Manteniamo gli impegni assunti, insieme all’assessorato del Personale, con questi lavoratori, precari da tanti anni, e le organizzazioni sindacali del comparto – commenta l’assessore della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano -. Forestas ha compiti strategici in settori delicati come quello della lotta agli incendi, del rischio idrogeologico, del ripristino ambientale. Avere personale stabile e qualificato è fondamentale per l’agenzia e per la nostra Regione. E allo stesso tempo, siamo lieti che finalmente 312 famiglie abbiano maggiori certezze per il futuro. Per l’attività di Forestas, con la finanziaria, sono stati stanziati 169 milioni, otto aggiuntivi, a dimostrazione dell’attenzione della Giunta e del Consiglio regionale».
Per concludere la prima fase del piano di reclutamento, l’Agenzia è impegnata ad avviare i concorsi per i quarti livelli impiegatizi, fase non priva di complessità per l’elevato numero di domande (circa 8.000) pervenute all’Amministrazione.
«Ora guardiamo con attenzione e rapidità alle qualificazioni degli operai – aggiunge l’amministratore unico dell’Agenzia, Giuseppe Pulina -, rese possibili dell’approvazione del regolamento del personale di Forestas: si avvierà così a soluzione definitiva l’annoso problema delle mansioni superiori e si consentirà l’avvio della campagna antincendio con maggiore tranquillità.»
La delibera dell’amministratore unico, Giuseppe Pulina, ricostruisce i passaggi che hanno consentito le stabilizzazioni di questi primi 312 lavoratori, a partire dalla legge regionale (n.7 del 2014) che prevede che «per rafforzare le funzioni di prevenzione delle calamità naturali e del rischio idrogeologico in Sardegna, l’Ente foreste è autorizzato a procedere alla stabilizzazione annuale dei propri dipendenti aventi rapporto semestrale, attraverso una graduazione triennale del contingente per un massimo di 500 unità annue, nel rispetto dell’equilibrio territoriale di provenienza del personale interessato. A tal fine il finanziamento all’Ente foreste è incrementato di euro 6.000.000 per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016». Sono state redatte le graduatorie e proprio a questo proposito, «risultano pendenti due ricorsi, dal primo dei quali dipende la collocazione di un candidato in una graduatoria piuttosto che in un’altra (con effetti quindi circoscritti alla posizione del ricorrente e dei soggetti che dalla collocazione di questo possono subire vantaggio o pregiudizio), e dal secondo dei quali, proposto per la giusta collocazione del ricorrente in una piuttosto che altra graduatoria, dipende anche, visto l’oggetto dell’impugnazione, più radicalmente la sorte degli atti sui quali poggia l’intera procedura».
L’amministratore unico ha ritenuto di procedere e «sottoscrivere coi vincitori i relativi contratti di lavoro per l’assunzione a tempo indeterminato, salvi gli effetti dispiegati sugli atti e sui contratti da successivi eventuali provvedimenti dell’autorità giudiziaria».