29 April, 2024
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Un’altra presenza “reale” impreziosisce Expo Milano 2015. Oggi ha visitato il sito espositivo la principessa di Thailandia, Maha Chakri Sirindhorn, terza figlia del Re Bhumibol Adulyadej (Rama IX) e della Regina thailandese Sirikit. Accolta dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, la Principessa ha visitato Padiglione Zero; successivamente ecco le tappe in Isarele, Francia, Germania, Stati Uniti, Giappone, Russia e, naturalmente, Thailandia.

Nel pomeriggio, Sua Altezza ha visitato il Parco della Biodiversità e in particolare il Padiglione del Biologico, dove è stata la grande protagonista del laboratorio teatralizzato “Con le Mani in Pasta”, durante il quale, in compagnia di gran parte della delegazione asiatica, si è cimentata con successo nella preparazione a mano delle classiche tagliatelle emiliane con ingredienti esclusivamente bio.

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«Expo Milano 2015? Piacevole e attraente come un goloso babà alla napoletana». Per Antonino Cannavacciuolo, famoso chef e star di programmi televisivi di successo come “Cucine da incubo” e protagonista un anno fa, a Portoscuso, della prima edizione di “Cucinando sul mare”, è il celeberrimo dolce campano il “simbolo” che incarna al meglio le sensazioni che regala l’Esposizione Universale. Accolto dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 0215, Giuseppe Sala, Cannavacciuolo è protagonista proprio in questi giorni a “Identità Expo” con un menù di sua creazione, che spazia dai sapori mediterranei sino ai profumi raffinati della tradizione francese. Ambassador di Expo Milano 2015, il cuoco stellato dà molta importanza alla tematica che caratterizza l’Esposizione: «Mangiare bene è vita, un aspetto fondamentale delle crescita di ognuno di noi. Un’alimentazione sana e di qualità è imprescindibile, le sensazioni che ti regala un pasto di alto livello non si dimenticano più, ecco perché diventa una priorità diffondere la cultura del buon cibo».

Antonino Cannavacciuolo sottolinea la bontà della dieta mediterranea: «Oggi è diventata una specie di moda, ma già 90 anni fa mia nonna cucinava profumi e sapori classici della gastronomia italiana…».

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Alti funzionari dell’ONU, leader delle organizzazioni della Società Civile di tutto il mondo e grande pubblico si sono dati appuntamento oggi a Expo Milano 2015 per celebrare il World Humanitarian Day. In linea con il tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, la Giornata Mondiale Umanitaria delle Nazioni Unite, quest’anno, ha scelto come argomento “Ispirare umanità nel mondo”. Obiettivo principale dei dibattiti e degli incontri di oggi è stato, infatti, suscitare un profondo senso di cittadinanza globale, attraverso le storie di operatori umanitari e gli sforzi per soccorrere le popolazioni in difficoltà.

Alla cerimonia di apertura dei lavori – che si è tenuta nel pomeriggio al Media Centre – hanno preso parte il commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala; il commissario generale di Expo 2015, Bruno Antonio Pasquino; il direttore dell’OCHA di Ginevra, Rashid Khalikov; l’ambasciatore Manuel Bessler, delegato del governo svizzero per l’aiuto umanitario e capo dell’aiuto umanitario svizzero (CSA) e il vicedirettore Esecutivo del World Food Programme, Barbara Noseworthy.

Organizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (World Food Programme), in collaborazione con i governi di Italia e Svizzera, le organizzazioni della Società Civile e l’Esposizione Universale, il World Humanitarian Day è una delle tre Giornate Ufficiali ONU a Expo Milano 2015, insieme alla Giornata Mondiale dell’Ambiente (World Environment Day) dello scorso 5 giugno e alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione (World Food Day), in programma per il 16 ottobre.

A scandire il programma del World Humanitarian Day la campagna social #ShareHumanity, protagonista della parata tenutasi nel pomeriggio. Rappresentanti dei Paesi e delle Organizzazioni della Società Civile – tra cui Don Bosco Internationalis, Lions Clubs International, ActionAid, Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Save The Children, Cesvi, Caritas, Fondazione Triulza e Associazione Mondiale Agronomi (WAA) – hanno sfilato lungo il Decumano, dall’Expo Centre fino al Padiglione della Svizzera, portando insieme alcune parole chiave – Solidarity, Inspire, Dignity, Compassion, Life-saving, Engagement, Commitment, Impartiality, Unity, Responsibility -, per sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’aiuto umanitario e la necessità di sostenere le sue attività.

“Ispirare l’Umanità del Mondo – Se la fame è un’arma, il cibo è strumento di pace” è il titolo della Tavola Rotonda organizzata al Padiglione svizzero, cui hanno partecipato – insieme all’ambasciatore Bessler, a Barbara Noseworthy e a Rashid Khalikov – l’assistente del segretario generale dell’ONU e coordinatore umanitario per la crisi del Sahel Toby Lanzer, il capo Unità per l’Africa Orientale, Occidentale e Australe della Direzione generale per gli Aiuti Umanitari della Commissione europea (ECHO) Cornelis Wittebrood. Sono intervenuti, inoltre, rappresentanti del World Food Programme, di Save The Children, di Casa Don Bosco/VIS, del Lions Clubs International e di Archivio Disarmo, che hanno raccontato la propria esperienza sul campo.

«Il World Humanitarian Day – ha dichiarato il commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala – rappresenta un’altra tappa chiave della lunga e fruttuosa collaborazione tra le Nazioni Unite ed Expo. Grazie alla parata e agli eventi collaterali organizzati, oggi Expo Milano 2015 celebra le persone e le attività intraprese in tutto il mondo per portare aiuto, alleviare le sofferenze e offrire supporto alle popolazioni in pericolo. Nel fare ciò, celebriamo ancora una volta la forza della collaborazione e della condivisione di sapere e di idee, che è l’obiettivo principale delle Esposizioni Universali, piattaforme aperte a tutti. Oggi tutti i visitatori hanno l’opportunità di avere maggiori informazioni sul supporto umanitario. E questo è certamente qualcosa che arricchirà e completerà il valore della loro esperienza sul tema di Expo.»

«Grazie alla mia esperienza come responsabile dell’Ufficio interventi umanitari e di emergenza del ministero degli Affari esteri – ha raccontato il commissario generale di Expo 2015 Bruno Antonio Pasquino -, ho capito e sperimentato in prima persona come la cooperazione internazionale abbia bisogno del supporto e delle attività umanitarie per raggiungere i propri obiettivi. Non a caso, l’articolo 1 del Diritto Internazionale sancisce l’obbligo di ‘salvare la vita’».

«Oggi – ha affermato il Direttore dell’OCHA di Ginevra Rashid Khalikov – celebriamo lo spirito che ispira l’azione umanitaria nel mondo. Oggi onoriamo tutti gli eroici operatori dell’aiuto umanitario che hanno dato la loro vita per aiutare le popolazioni più indifese e vulnerabili del mondo.»

«Essere un operatore umanitario non è solo un lavoro – ha precisato l’ambasciatore Manuel Bessler, delegato del governo svizzero per l’aiuto umanitario e capo dell’aiuto umanitario svizzero (CSA) -. È più una vocazione, una professione che ti mette alla prova ma ti gratifica. Sono circa 450mila le persone che nel mondo lavorano come operatori umanitari. Per questo motivo, oggi, in occasione della Giornata Mondiale Umanitaria, vorrei ricordare ancora una volta che ‘proteggere gli operatori umanitari nei luoghi di conflitto armato è un obbligo riconosciuto dalla legge umanitaria internazionale. I rappresentanti degli Stati – e non – devono rispettare e proteggere il personale umanitario così come gli strumenti da loro utilizzati per portare aiuto. L’obbligo di rispettare e proteggere il personale di rilievo umanitario è riconosciuto dall’articolo 71 del Protocollo Aggiuntivo I delle Convenzioni di Ginevra.»

«Share Humanity – ha spiegato il vicedirettore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale (WFP) Barbara Noseworthy – non è mai stato così importante come nella situazione attuale. Proprio in questo momento gli operatori umanitari sono sul posto, fornendo assistenza in sei diverse emergenze nel mondo. L’assistenza alimentare è una risorsa vitale dopo disastri naturali come inondazioni, terremoti e siccità o nel caso di epidemie. Cosa fa sì che gli operatori umanitari stiano in prima linea? Credo che al di là della disperazione e delle tragedie di cui sono testimoni, vedono anche il potenziale e i progressi che possono essere fatti, e si sono fatti, grazie all’aiuto umanitario.»

«Celebrare il World Humanitarian Day a Expo – ha commentato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina – conferma l’evento di Milano come grande piattaforma di dialogo tra popoli. Il tema ‘Ispirare umanità nel mondo’ richiama immediatamente alle questioni della sicurezza alimentare, della lotta alla fame, dello sviluppo più sostenibile che assicuri il diritto al cibo ad ognuno. Principi che abbiamo voluto racchiudere nella Carta di Milano, chiedendo impegni concreti ai cittadini come alle istituzioni, per realizzare un vero cambiamento. Da Expo rilanciamo con forza questi impegni, al fianco delle tante organizzazioni che partecipano all’Esposizione. Insieme a loro vogliamo celebrare il lavoro di centinaia di migliaia di operatori umanitari, che a ogni ora danno un contributo per fare del mondo un posto migliore.»

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«Sono molto soddisfatto di quanto ho visto, ho visitato tante strutture interessanti. L’Italia ha saputo organizzare un evento di grande successo e tutto ciò mi rende davvero orgoglioso.»

Gianluca Vialli, campione della Sampdoria, della Juventus e della Nazionale di calcio, commenta così la sua visita odierna a Expo Milano 2015. Accompagnato dalla famiglia, Gianluca Vialli è arrivato al sito espositivo di buon ora e ha fatto tappa ai padiglioni del Giappone, del Kazakistan e a Palazzo Italia. Dopo pranzo, insieme al Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, ha ammirato le bellezze del Padiglione Zero.

«C’è tantissima gente – ha aggiunto Vialli -, a dimostrazione dell’alto gradimento internazionale dell’evento. E il sito è davvero accogliente, pulito, le lunghe code sono ordinate, quasi in stile britannico: anche i miei suoceri e mia moglie, che sono anglosassoni, hanno apprezzato questo aspetto. E sono davvero fiero che siamo stati noi italiani a regalare al mondo un’Esposizione così ben riuscita.»

Anche il tema espositivo è assolutamente pertinente per Vialli: «Da sempre sono attento a ciò che mangio e credo che l’attenzione verso un’alimentazione sostenibile, sana e sicura per tutti sia fondamentale per il futuro del pianeta».

Simpatico, infine, il siparietto con Giuseppe Sala: ai giornalisti che gli facevano notare il suo ottimo stato di forma, Gianluca Vialli ha risposto: «Potrei ancora giocare a calcio, anzi ho saputo che qui in Expo organizzano i mondiali di calcetto, mi candido per una maglia!». Subito ha risposto Sala: «Non so se ti convocherò per la mia squadra, devi dimostrarmi quanto vali sul campo…».

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Un tripudio di sapori, gusti e profumi ha caratterizzato la “Festa del Gelato”, protagonista di Ferragosto a Expo Milano 2015. I visitatori hanno potuto assaporare  gelati dai gusti inusuali ed esotici, apprezzando vere e proprie prelibatezze al dattero, allo zafferano o al mango. Ma anche ai mirtilli, al mais, al fico o alla birra.

Il momento clou della giornata è stato il colorato carosello dei carretti gelato che ha attratto i visitatori all’inizio del Cardo sud. Qui, alla presenza del Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, è stata svelata la scritta “Expo 2015”, composta da centinaia tra cocomeri e meloni, dando così il via a una freschissima “maxi-cocomerata”, con ben tre tonnellate di frutta distribuite da Coldiretti, oltre ad un gustoso gelato al latte di capra.

«Gelato, angurie e meloni: non c’è dubbio, abbiamo dato vita ad una festa all’insegna della più classica tradizione ferragostana – ha detto Sala -. Ormai Expo Milano 2015 è sempre di più la casa di tutti gli italiani grazie ad un successo crescente, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dal nostro Paese per organizzare un evento di tale portata.»

In mattinata spazio anche alla solidarietà, quando all’interno del carcere di Bollate, proprio a due passi dal sito espositivo, si è tenuta la cerimonia di consegna di oltre mille gelati offerti da Algida ai detenuti.

Tante le proposte golose che hanno potuto apprezzare i visitatori durante la giornata; a cominciare dai cornetti “Share the love” di Algida ad un prezzo vantaggioso oppure il gusto speciale studiato appositamente da Grom per la festa, a base di yogurt, lamponi e mandorle. Il Chiosco Oldani ha preparato un gelato al basilico, salsa di pomodorino crudo e mandorle tostate, mentre “Rigoletto”  ha deliziato con un gelato alla birra, in collaborazione con il birrificio Poretti. Grande festa anche nei cluster, con assaggi ai visitatori offerti da Pernigotti; al Cluster Cereali e Tuberi ecco il gelato alla vaniglia di Rigoletto abbinato al panettone, mentre al Biomed la Sicilia ha preparato granite al limone, anguria e frutta fresca. Notevole anche la partecipazione dei Paesi: dall’Austria, con delizie agli aromi del bosco e mirtilli rossi, all’Angola, con gusti esotici; dal gelato speciale al fico del Bahrain a quello allo zafferano dell’Iran. E poi le prelibatezze al mais e avocado del Messico, le creazioni ad hoc del mastro gelataio d’Israele, le degustazioni russe e la “Dame blanche” del Belgio, gelato con cioccolato nero e speciali praline.

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Un’altra grande campionessa dello sport fa tappa a Expo Milano 2015. Francesca Schiavone, una delle più forti tenniste italiane di sempre, vincitrice nel 2010 del Roland Garros, ha visitato oggi il sito espositivo.

«Si tratta di un evento importante, una grande opportunità per dimostrare a tutto il mondo le capacità e le qualità di noi italiani – ha sottolineato la tennista milanese, trionfatrice agli Internazionali di Francia nel 2010 – spesso ci sottovalutiamo, invece siamo in grado di dar vita a imprese fantastiche, proprio come Expo Milano 2015. L’Esposizione sta ottenendo un notevole successo e quindi il nostro Paese si sta dimostrando all’altezza della situazione.»

Dopo aver incontrato il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, Francesca Schiavone ha visitato il Padiglione Zero, il Brasile, il Kazakistan, per finire in bellezza con Palazzo Italia.

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Oggi il campione di motociclismo Marco Melandri ha visitato Expo Milano 2015.

«Expo Milano 2015? Una piacevole scoperta. Voglio tornarci ancora – ha detto Marco Melandri – e magari di sera con la famiglia. So che l’ambiente è fantastico, sono proprio curioso». Marco Melandri, racconta così la sua prima giornata di visita all’Esposizione Universale, nella quale ha fatto una passeggiata lungo il Decumano e tappa ai padiglioni del Qatar e del Kuwait, che lo ha ospitato. L’atleta ha incontrato il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala.

«L’Esposizione rappresenta al meglio le eccellenze del nostro Paese – ha aggiunto Melandri -, l’Italia può offrire davvero tanto al mondo sotto ogni punto di vista e a maggior ragione in campo enogastronomico. Sono orgoglioso di essere italiano e l’Esposizione Universale è un esempio vincente delle grandi capacità della nostra nazione.»

Infine, una battuta in merito alle sue “passioni” su due ruote: «Il Decumano in moto? Perché no? Magari impennando…»

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«Expo Milano 2015 è un luogo incredibile, il Decumano sarebbe il traguardo perfetto per una tappa per velocisti». Con queste parole il campione di ciclismo Ivan Basso, vincitore in carriera di due edizioni del Giro d’Italia, ha iniziato la sua visita all’Esposizione Universale. Accolto dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, il corridore, in perfetta sintonia con le tematiche espositive, ha voluto sottolineare l’importanza di una corretta nutrizione, «non solo per gli sportivi ma per chiunque. Noi italiani abbiamo la fortuna di poter contare sulla dieta mediterranea, che propone un’alimentazione ricca e variegata».

Non è mancato, ovviamente, un accenno alla recente operazione chirurgica che Ivan ha dovuto subire per rimuovere un tumore: «Ora sto bene, devo fare dei controlli periodici e il mio obiettivo è poter tornare in sella alla bicicletta, la mia vita». Accompagnato dalla moglie Micaela e dai figli, il ciclista lombardo ha fatto tappa, tra gli altri, ai padiglioni del Brasile, della Repubblica Ceca, dell’Angola e della Russia e si è ripromesso di tornare ancora all’Esposizione Universale per completare la visita.

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Anche il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, ha voluto partecipare alle celebrazioni per la Festa Nazionale della Svizzera, che si sono tenute oggi all’Esposizione Universale.

La giornata si è animata intorno a mezzogiorno, quando il “Treno del Gusto”, una folta delegazione proveniente direttamente da Zurigo e capeggiata dal noto chef Georges Wenger, ha animato il Decumano con bandiere, palloncini e musiche tradizionali.

Dopo i discorsi ufficiali, tenuti dal consigliere federale Johann Schneider-Ammann, dal presidente del Consiglio degli Stati Claude Heche e da numerosi rappresentanti del mondo politico, turistico e agricolo, è stato servito un “Brunch contadino” con i prodotti tipici dell’enogastronomia elvetica.

Miss Svizzera Laetitia Guarino è stata la madrina d’eccezione della giornata di festa, animata sino a sera dalla Swiss Military Brass Band.

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Oltre 12 tonnellate di frutta distribuite ai visitatori, degustazioni, eventi e intrattenimenti organizzati dai partner e dai Paesi partecipanti. Oggi Expo Milano 2015 celebra la “Festa della Frutta e della Verdura”, una giornata all’insegna del mangiare sano e dello stile di vita equilibrato. L’apertura ufficiale delle celebrazioni è avvenuta davanti al padiglione “No farmers no party” all’ingresso del Cardo Sud, dove centinaia di agricoltori provenienti da tutta Italia sono stati accolti dal Commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, dal ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, e dal presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo. E poi ecco un trionfo di pesche nettarine, ciliegie, albicocche e nespole, angurie e meloni che i visitatori, grazie a Coldiretti e Agrinsieme, hanno potuto degustare lungo il Cardo e il Decumano. Intagliatori hanno realizzato sculture artistiche e quattro piramidi con prodotti naturali hanno decorato il Cardo Sud. «Una festa di grande successo, con una partecipazione dei Paesi e dei partner straordinaria – ha sottolineato Giuseppe Sala -; un’occasione importante per provare frutti esotici e abbinamenti inusuali ma davvero gustosi. In questo senso, possiamo parlare di un Expo dei curiosi. Per il futuro stiamo pensando a nuove iniziative, magari con giornate dedicate alla birra e al vino». «Dobbiamo valorizzare sempre più le nostre produzioni ortofrutticole – ha ribadito il ministro Martina -, lavorando sull’organizzazione della filiera, promuovendo qualità ed eccellenza. L’Esposizione Universale è il momento per dimostrare ai 140 Paesi presenti la forza della produzione italiana».

Una Festa che ha coinvolto tutti i Paesi partecipanti, a cominciare da quelli presenti nel Cluster Frutta e Legumi, con cocktail al mango, allo zafferano  e succhi di baobab e ibisco. E poi i frutti tropicali del Brasile, la macedonia di frutta con sciroppo di Mezcal del Messico, le degustazioni di anguria e arancia alla cannella del Marocco e di succo di mele e prugne con il cioccolato in Polonia. Al Parco della Biodiversità, a cura del Padiglione del Biologico NaturaSì, ecco centrifugati biologici. Conaf-WAA (World Association of Agronomists), con il supporto dei loro volontari, ha definito un itinerario di visite guidate dei padiglioni, tra Bahrain, Francia e Marocco, sul tema della Frutta e della Verdura. E poi il gelato alla frutta di Rigoletto e le creazioni dei maestri pasticceri e gelatai del Cluster del Cacao e Cioccolato.

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