18 April, 2024
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Come cambia il Consiglio comunale di Iglesias con le elezioni del 28 e 29 maggio 2023. Con la schiacciante rielezione del sindaco Mauro Usai, sono 10 i consiglieri uscenti confermati, 6 di maggioranza e 4 di minoranza: Alessandro Pilurzu, Daniele Reginali, Marco Loddo, Monica Marongiu, Nicola Concas e Simone Pinna per la maggioranza; Luigi Biggio, Simone Saiu, Valentina Pistis e Ignazio Mocci per la minoranza.

Sono 4 gli assessori uscenti eletti in Consiglio comunale: Francesco Melis, Claudia Sanna, Angela Scarpa e Giorgiana Cherchi. Non sono stati eletti Alessandro Lorefice e Ubaldo Scanu.

Sono 10 i volti nuovi, alcuni con precedenti esperienze: Beppe Pes, Vito Spiga, Alberto Plaisant, Sabrina Boi, Susanna Locci, Federico Melis, Gianna Concu, Giuseppina Lorenzoni, Maurizio Cerniglia, Antonio Zedde.

Giampaolo Cirronis

Prosegue, nelle scuole del Sulcis Iglesiente, l’attività di promozione della cultura della donazione e del trapianto organizzata dall’associazione sarda trapianti “Alessandro Ricchi”.

Mercoledì 3 dicembre, dalle 11.30 alle 12.30, è in programma un incontro al Liceo Baudi di Vesme di Iglesias.

Oltre alla testimonianza della esperienza di vita dei trapiantati, saranno presenti agli incontri in qualità di esperti tecnici della materia:

– Il dott. Piero Carta, anestesista e medico legale presso la ASL 7 (vice presidente dell’associazione)

– L’avv. Giuseppina Lorenzoni (segretaria dell’associazione)

L’attività di promozione, alla luce del successo ottenuto dalle associazioni di volontariato negli scorsi anni, si svolgerà c/o le sedi scolastiche e sarà rivolta agli alunni delle classi 4ª e 5ª.

L’incontro, si articolerà sulla proiezione di un breve filmato. Seguirà una discussione aperta durante la quale un’equipe di operatori sanitari in collaborazione con operatori del volontariato, affronteranno vari argomenti sulla falsariga della Campagna nazionale di comunicazione 2014.

locandina 3.12.014Copertina un'altra vita_0001 LOGO campagna 2014

Roberto Frongia copia

E’ pronta una causa legale contro il governo e il #ministero della Difesa per le mancate bonifiche nelle aree soggette a servitù miliare. Lo annuncia Roberto Frongia, coordinatore di Sardegna Obiettivo 6, che ha anche inviato, al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, una lettera-diffida firmata da altri 20 avvocati tra cui Rodolfo Meloni, Francesca Curreli, Barbara Amat Gentilini, Marco Sannais, Pasquale Dessì, Francesco Licciardi, Tiziana Congiu, Alessandra Ferrara, Giuseppina Lorenzoni.

«Il 60% del demanio militare italiano è concentrato in Sardegna ed il carico di inquinamento è oramai insopportabile. Sono 35mila gli ettari che l’Isola ha sacrificato al vincolo delle servitù – scrive Roberto Frongia –  la Sardegna sostiene e subisce, da un lato, l’occupazione militare di aree pregiate sul piano ambientale e paesaggistico (Teulada, Salto di Quirra, Capo Frasca, senza considerare altre aree minori ma di grande pregio), dall’altro, patisce la devastazione ed il degrado delle aree industriali e minerarie dismesse. I disoccupati sono 117mila, il 17,5 per cento della popolazione, per non parlare poi delle migliaia di persone che sopravvivono solo grazie agli ammortizzatori sociali. Tutto ciò è intollerabile. Per queste ragioni chiediamo che lo Stato risponda agli obblighi di legge: innanzitutto il rispetto del principio chi inquina paga e del principio di precauzione, l’equa ripartizione dei gravami militari nel territorio nazionale secondo la legge 898/1976 e la legge 2 maggio 1990, n. 104 (in Gazz. Uff., 8 maggio, n. 105 – Modifiche ed integrazioni alla legge 24 dicembre 1976, n. 898, concernente nuova regolamentazione delle servitù militari) in cui si conferma il principio del riequilibrio.»

Roberto Frongia spiega che il principio comunitario “chi inquina paga” rappresenta uno dei pilastri fondamentali sul quale si sono sviluppate le politiche ambientali delle comunità europee a partire dall’inizio degli anni ’70. Con l’#Atto Unico Europeo del 1986 sono stati  introdotti all’interno del Trattato CE (ora Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea) una serie di principi, norme e poteri specificamente indirizzati alla tutela dell’ambiente”.

«Il contenuto stesso del danno ambientale – prosegue Frongia – viene a coincidere con la nozione di danno provocato per cui il risarcimento dovuto deve essere configurato con la lesione in sè di quell’interesse ampio e diffuso alla salvaguardia ambientale, secondo contenuti e dimensioni fissati da norme e provvedimenti. Altrettanto ampio è il concetto di salubrità ambientale, emerso nella giurisprudenza della Suprema Corte quale diritto fondato sugli artt. 2 e 32 Cost., il cui risarcimento non può essere limitato alle conseguenze che incidono sull’attitudine a produrre reddito, ma deve autonomamente comprendere anche il cosiddetto danno biologico, inteso come la menomazione dell’integrità psico-fisica della persona in se e per se considerata, in quanto incidente sul valore uomo in tutta la sua concreta dimensione».

Insomma, dice ancora il coordinatore di Sardegna Obiettivo 6, «appare evidente che i comportamenti posti in essere dallo Stato, dal ministero della Difesa, hanno direttamente e indirettamente provocato gravi danni all’ambiente, provocando, conseguentemente danni alla salubrità della specie umana e delle specie animali. Essi devono essere pertanto risarciti. Per questo  chiediamo al Governo e al Parlamento di dichiarare l’incompatibilità tra la situazione di grave crisi socio economica della Sardegna, le politiche di sviluppo e di tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale-identitario con le attività militari. Chiediamo, inoltre, la sospensione immediata di tutte le esercitazioni militari nel territorio della Sardegna e lo smantellamento delle installazioni che attentano alla salubrità ambientale e/o potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualità dell’ambiente, causare il deterioramento di beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell’ambiente o ad altri suoi legittimi usi. Chiediamo, infine, il risarcimento dei danni ambientali, il risarcimento dei danni alle vittime e alle famiglie delle vittime, indagini epidemiologiche delle popolazioni residenti in prossimità delle zone interessate da attività militari terrestri, aeree e navali, indagini scientifiche indipendenti che verifichino la contaminazione ambientale, l’estensione delle norme precauzionali alle comunità coinvolte dalle strutture e attività militari, attivazione dell’osservatorio ambientale e sanitario permanente gestito dalle autorità civili ed in grado di fornire senza soluzione di continuità dati trasparenti e accessibili».

Caserma Trieste Iglesias 3 copia Foto relatori

Oltre 200 giovani carabinieri, ufficiali e sottufficiali a riflettere sui valori della partecipazione e della solidarietà per la vita che rinasce con la donazione ed il trapianto di organi tessuti e cellule: compilate diverse centinaia di dichiarazioni di volontà.

Proseguono senza soste la promozione ed il rafforzamento della cultura della donazione nelle scuole del Sulcis da parte dell’Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi”.

Dopo l’ultimo incontro di sabato 29 marzo 2014, a Iglesias, con gli studenti dell’Istituto IPSIA, dopo la trasferta romana del 3° Corso di formazione riservato al personale militare delle FFAA, svoltosi a Roma il 13 marzo 2014, presso la Sala Lisai del Policlinico Militare Celio, i rappresentanti dell’Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi” sono arrivati alla “Scuola Allievi Carabinieri”, dove da decenni si svolgono l’addestramento e la formazione dei futuri e principali tutori della sicurezza sociale, a garanzia del mantenimento della nostra democrazia, basata sulla costituzione Repubblicana.

Il “valore della vita” quindi al centro dell’appuntamento: da quella da difendere, come fanno quotidianamente i militari impiegati nelle azioni di peacekeeping per il mantenimento della pace, a quella da salvare con la donazione e il trapianto degli organi.

Nell’aula magna della Caserma i rappresentanti dell’Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi” li hanno incontrati, attenti e disciplinati ad ascoltare.

Il loro comandante colonello Luciano Calabrò ed i relatori avvocato Giuseppina Lorenzoni, Giampiero Maccioni, il maresciallo Gugliotta, infermiere professionale presso la stessa scuola, partecipante al recente corso di formazione del 13 marzo.

Questa volta, però, non per seguire lezioni di arte militare per la difesa della Patria ma per apprendere i valori e la testimonianza di chi opera per la rinascita della vita con un trapianto di organi.

Dopo il saluto introduttivo del col. Calabrò, Giampiero Maccioni, trapiantato di cuore da circa 17 anni e presidente dell’Associazione Sarda Trapianti e della Sezione UNUCI di Iglesias, ha illustrato le attività del volontariato del settore.

L’avvocato Lorenzoni si è soffermata sui dati e l’organizzazione della rete dei trapianti della Sardegna (forniti da Centro Regionale Trapianti) che sono abbastanza incoraggianti, anche se permangono costanti le liste di attesa per chi deve subire un trapianto. La relatrice ha dedicato particolare attenzione al concetto di morte cerebrale, alla normativa che regola il prelievo degli organi ed alle modalità concrete di espressione della dichiarazione di volontà.

Il maresciallo Gugliotta ha messo in evidenza la valenza della formazione ricevuta al recente corso di Roma e la grande opportunità creata ai reparti, delle varie armi, di avere dei referenti animatori ed educatori per il rafforzamento della cultura della donazione e del trapianto di organi.

L’incontro si è concluso con la proiezione del video TVD (ti voglio donare) e l’omaggio del libro “vi darò un cuore nuovo” di Giampiero Maccioni assieme al catalogo della rassegna itinerante “Arte per la vita” promossa dall’Associazione Sarda Trapianti e l’Associazione culturale “Remo Branca”.  www.arteperlavita.it

Con le immagini del video “sport per la vita” con gli studenti delle scuole iglesienti sulle piste che corrono le staffette, ci siamo lasciati con un arrivederci al 12 Aprile sul Campo di atletica leggera di Iglesias per celebrare la nona edizione di questa festa dello sport, appunto per la vita ed alla quale parteciperanno anche gli atleti con gli “alamari” dei carabinieri e le mostrine dei soldati del 1° Reggimento Corazzato di stanza nella Caserma Pisano di Teulada.