27 April, 2024
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“Tutelare i minori e le donne incinta”. E’ questa la priorità che deve essere seguita nella vicenda dei migranti della nave Aquarius. Lo sostiene la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis che esprime una grande preoccupazione, ricorda a tutti l’obbligo di tutela nei confronti dei minori e suggerisce alle autorità coinvolte di consentire, almeno per queste persone più deboli, uno sbarco in tempi brevi presso il porto più vicino.

«Nessuna politica o azione può mettere in secondo piano – scrive la Garante regionale – la tutela della persona e la salvaguardia del diritto alla salute ed alla dignità. Mettere a repentaglio la vita anche di un solo essere umano, ancora peggio se si tratta di minori, non è degno di un paese civile come il nostro.»

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Pigliaru-Dessena Premiazione scuole progetti Commissione pari opportunità

L’Istituto di Istruzione Superiore ITI di Tortolì e l’Istituto Comprensivo San Giovanni Suergiu Giba si sono aggiudicati il primo posto, rispettivamente nei progetti ‘Linguaggio di genere’ ed ‘Educazione scolastica’, banditi dalla commissione regionale per le Pari opportunità. La premiazione si è svolta nell’aula magna del liceo classico ‘Siotto Pintor’ di Cagliari, alla presenza del presidente della Regione Francesco Pigliaru, degli assessori dell’Istruzione e degli Enti locali, Giuseppe Dessena e Cristiano Erriu, e della Commissione con le componenti esterne di valutazione Grazia Maria De Matteis e Flavia Corda. Ciascuno dei due istituti ha ricevuto un premio di mille euro da destinare a progetti scolastici sulle pari opportunità. Al termine della cerimonia sono stati consegnati gli attestati a tutti gli istituti partecipanti.

La commissione regionale per le Pari opportunità si ritiene pienamente soddisfatta del lavoro svolto da tutte le scuole sia per l’impegno, sia per il messaggio trasmesso e pienamente recepito in ordine all’importanza dell’uso del linguaggio di genere e del superamento degli stereotipi di genere.

Al liceo Siotto si è celebrata la fase conclusiva di un articolato percorso avviato dalla stessa Commissione e che ha visto coinvolti quattordici istituti scolastici dislocati in tutto il territorio regionale. «Con questo percorso è stata avviata un’importante attività di prevenzione del fenomeno di discriminazione di genere attraverso il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse, nelle azioni di contrasto agli stereotipi e alla promozione dell’uso del linguaggio di genere», hanno dichiarato le commissarie durante le premiazioni.

Le scuole che hanno partecipato al bando ‘Educazione scolastica’, dedicato alle scuole secondarie di primo grado, sono state: l’Istituto Comprensivo G. Cima di Guasila – sede di Selegas e Samatzai, l’Istituto Mezzocapo di Senorbì, l’Istituto Comprensivo G. Marconi di San Giovanni Suergiu – Sede di Giba, l’Istituto Comprensivo Don Milani di Carbonia, l’Istituto di Santu Lussurgiu, l’Istituto Comprensivo 2 di Tortolì, l’Istituto Comprensivo di Fonni e l’Istituto Comprensivo di Bono.

Al bando ‘Linguaggio di genere’, riservato alle classi quarte degli istituti superiori, hanno aderito:’Istituto Tecnico Industriale Statale Othoca di Oristano, l’Istituto d’istruzione Superiore ITI di Tortolì (Istituto Tecnico Commerciale e Liceo classico), l’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Gramsci-Amaldi’ di Carbonia e l’Istituto Liceo delle Scienze Umane e Musicale Satta di Nuoro.

Gli elaborati sono stati giudicati da una commissione valutatrice composta dalle stesse componenti della Commissione regionale e da tre esperte esterne: Cristina Cabras, docente del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari; Grazia Maria De Matteis, Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza; la giornalista della RAI Flavia Corda.

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«Una sinergia sempre più stretta tra l’ufficio della Garante per l’infanzia e per l’adolescenza e la Questura di Cagliari per combattere il fenomeno del cyberbullismo che purtroppo anche in Sardegna sta assumendo proporzioni allarmanti.»

E’ la richiesta fatta ieri dalla Garante Grazia Maria De Matteis al Questore del capoluogo sardo, Pierluigi D’Angelo.

«Solo con una collaborazione tra istituzioni pubbliche, come la Polizia di Stato,  che da sempre è impegnata  a prevenire e contrastare i fenomeni della devianza giovanile – ha detto Grazia Maria De Matteis – si può creare una  rete idonea ad assumere iniziative concrete finalizzate alla tutela dei minori.»

Tra gli argomenti affrontati durante l’incontro, anche i temi della violenza assistita intrafamiliare e delle false adozioni internazionali per i quali si è assunto l’impegno di mettere a punto delle azioni mirate di monitoraggio.

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Domani, venerdì 4 maggio, alle ore 18.00 la sala polifunzionale del comune di Carbonia ospiterà un convegno-dibattito intitolato “Famiglia, Scuola, Chiesa di fronte all’aggressività che diventa bullismo”, organizzato dalla Parrocchia di San Ponziano in collaborazione con l’Associazione Mediazione Familiare Onlus Sardegna e la casa editrice Arkadia. L’incontro sarà un’utile occasione per focalizzare l’attenzione su una problematica sempre più diffusa, quella del bullismo, le cui sfaccettature sono ormai molteplici ed investono anche i social network. Non a caso si parla sempre più propriamente di cyberbullismo. Un fenomeno su cui l’Amministrazione comunale di Carbonia ha concentrato la sua attenzione, organizzando recentemente diversi convegni con l’intento di fornire ai partecipanti gli strumenti per prevenire e contrastare i rischi connessi alla navigazione online.

L’incontro-dibattito di domani, “Famiglia, Scuola, Chiesa di fronte all’aggressività che diventa bullismo”, si aprirà con i saluti del sindaco di Carbonia Paola Massidda, dell’assessore delle Politiche sociali Loredana La Barbera e del parroco di San Ponziano Don Amilcare Gambella. Interverranno Bruno Furcas e Ivan Gambella, autori del libro “Bulli, gregari e vittime. Tutti sulla stessa barca. Dalla deriva a un approdo civile”. A seguire, sono previste le relazioni della dottoressa Maria Loreta Meloni, mediatrice familiare; di un funzionario dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione; del dott. Christian Castangia, pedagogista; della dottoressa Grazia Maria De Matteis, Garante dell’Infanzia della Regione Sardegna. Il dibattito sarà coordinato dalla dottoressa Stefania Piredda, redattrice dell’Unione Sarda.

L’obiettivo del convegno è capire come le tre principali agenzie educative e formative (Famiglia, Scuola e Chiesa) possano prevenire e combattere il bullismo.

 

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Diritto dei minori alla bigenitorialità. Questo il tema affrontato a Cagliari in un convegno organizzato dal Comitato Pari opportunità dell’Ordine degli avvocati del capoluogo sardo. Nel corso dell’incontro la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis ha ricordato che il rispetto della vita familiare del minore implica la necessità di adottare misure che garantiscano il suo diritto alle relazioni con entrambi i genitori.

«Bisogna evitare, salvo casi eccezionali, che prassi e lungaggini burocratiche intacchino – ha detto ancora la Garante – il diritto superiore dei minori a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, con i parenti e gli ascendenti.»

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La Sardegna è una delle regioni modello per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Tutte le procedure adottate, in accordo con il Tribunale per i minorenni, sono state utilizzate come virtuoso riferimento dal legislatore nazionale.

«L’approccio olistico (che mette al centro dell’accoglienza il minore come persona) e l’affidamento a un tutore volontario – ha affermato la Garante – rispondono perfettamente a quanto a livello nazionale e internazionale è previsto per la tutela dei minori soli di tutto il mondo

In Sardegna, al 31 dicembre 2017, sono stati individuati 706 minori senza adulti di riferimento (di cui 687 maschi e 19 femmine). Il 95% ha un’età tra i 15 e 17 anni e i minori di 14 anni sono appena 37. La maggior parte arriva dalla Guinea e dalla Nigeria. La provincia che ne ospita di più è quella di Cagliari (36,26%) segue quella di Sassari (25,67%).

I dati sono stati illustrati nei giorni scorsi dalla Garante Grazia Maria De Mattei, nell’ambito del XXIV Corso Multidisciplinare di Educazione allo Sviluppo, organizzato a Cagliari dall’Unicef.

«Colgo l’occasione per ringraziare  ancora una volta i tanti cittadini sardi – ha detto Grazia Maria De Matteis – che, con straordinaria partecipazione e con spirito di abnegazione, hanno fatto e faranno da guida ai tanti ragazzi soli che arrivano nelle nostre città. Ora i tempi sono maturi per un ulteriore passo in avanti: attuare la norma che prevede il prolungamento del sostegno ai ragazzi non più minori ma ancora bisognosi di aiuto per una piena integrazione.»

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La Garante per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis, il medico oncologo Anna Maria Lanzillo e l’assessore dell’Artigianato del comune di Oristano Pupa Tarantini, sono le vincitrici della Quinta edizione del Premio Ninetta Bartoli. La cerimonia di premiazione si è svolta questo pomeriggio a Cagliari, nella Sala conferenze della Fondazione di Sardegna (via San Salvatore da Horta, 2). E’ stata l’occasione per un confronto ed una riflessione sul ruolo delle donne nella società del futuro. Il premio è organizzato dalla FIDAPA di Cagliari sotto il patrocinio del presidente del Consiglio regionale della Sardegna.    

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La Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Grazia Maria De Matteis, ha ricevuto nella sede del Palazzo del Consiglio Regionale, i rappresentanti della sezione Sardegna della Società Italiana di Pediatria.

Durante l’incontro sono state affrontate diverse tematiche sulla tutela della salute dei minori e degli adolescenti. Si è convenuto che tale tematica debba esser affrontata in un’ottica ad ampio raggio e coinvolgente la società nel suo complesso.

Si è poi condivisa l’urgenza di dare un ulteriore ed un maggiore impulso ad attività di osservazione e studio della complessa realtà adolescenziale nei suoi vari aspetti: sanitari, sociali, relazionali ed affettivi al fine di sostenere al meglio un importante momento di crescita del minore.

La Garante ha assicurato il proprio impegno e collaborazione per l’elaborazione di interventi condivisi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi rivolti a garantire i minori in tutte le fasi della loro vita.

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«Esprimo soddisfazione per l’approvazione al Senato della legge che prevede nuovi interventi a sostegno e tutela degli orfani di crimini domestici.»

Per la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis si tratta di una legge che  tutela maggiormente i minori vittime di violenza assistita e che assicura, tra l’altro,  anche assistenza medica e psicologica agli stessi.

«Il fatto che questa legge poi abbia trovato i suoi primi proponenti in Sardegna, in particolare nella sensibilità e  professionalità della consigliera regionale Annamaria Busia, ci inorgoglisce e fa ben sperare per i futuri interventi a sostegno dei minori. Auspico – conclude Grazia Maria De Matteis – che l’anno che sta per cominciare sia ricco di provvedimenti che rendano la vita dei nostri ragazzi più serena.»

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«E’ necessario con urgenza un monitoraggio costante dei minori stranieri non accompagnati presenti in Sardegna per poi procedere con la mappatura delle comunità isolane.»

Ha espresso preoccupazione la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis, questa mattina,  durante un incontro con i rappresentanti dell’Unicef. Dai dati resi noti dal ministero del Lavoro risulta, infatti, che al 30 settembre 2017 i minori stranieri non accompagnati registrati nell’isola siano 830, di cui 317 a Cagliari, 207 a Sassari, 72 a Oristano, 27 a Nuoro, 83 in Ogliastra, 78 a Carbonia Iglesias, 32 a Olbia Tempio e 14 nel Medio Campidano. Attualmente però ne risultano accolti nelle strutture  circa 400, del resto non si ha notizia.

«Sono allarmata – ha detto la Garante – è necessario approfondire e fare chiarezza per sapere la effettiva entità del fenomeno nella nostra terra.»

L’incontro con l’Unicef è stato il primo passo verso una collaborazione che diventerà costante con l’ufficio del Garante come avviene nelle altre Regioni d’Italia. I rappresentanti dell’Unicef Renata Corona, Ivan Mei e Samantha Pinna hanno illustrato le attività che svolgono sia a livello nazionale che internazionale e hanno espresso la grande soddisfazione di avere finalmente anche in Sardegna l’Autorità che tutela l’infanzia e l’adolescenza.

«L’Unicef sarà a fianco della Garante con un’attività di supporto – ha assicurato la delegazione – anche in Sardegna c’è tanto da fare.»

Gli obiettivi per il 2018 sono molteplici. Forti delle esperienze fatte in altre regioni d’Italia, soprattutto in quelle  dell’emergenza come Sicilia e Calabria, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, si propone di attuare nell’isola  una serie di progetti pilota a favore dei minori stranieri non accompagnati. Sono già allo studio, anche da parte della Garante, una serie di iniziative che possano permettere  anche ai minori di segnalare direttamente i problemi, i pericoli e le difficoltà della loro vita, come già avviene nelle altre Regioni d’Italia.

«Oggi – ha concluso la Garante De Matteis – apriamo un percorso unitario con l’Unicef che, con le altre Istituzioni che si occupano dei minori, ci consentirà di fare “rete” per aiutare tutti i nostri minori stranieri e non.»