14 December, 2025
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Le classi III A e IIIB del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica dell’Ipia “Ferraris” di Iglesias, accompagnati dalle docenti Simona Deidda e Barbara Pisano hanno vinto il primo premio del Eco-Digithon, una maratona educativa per lo sviluppo di soluzioni innovative, digitali e/o tecnologiche per il raggiungimento non solo degli obiettivi dell’Agenda 2030 ma anche per rispondere alle istanze della propria comunità locale. Dal 7 al 9 maggio nella città di Foligno, si è tenuta l’ultima fase del Eco-Digithon ovvero la competizione tra Istituti Tecnici professionali e licei italiani che hanno preso parte al Eco-Digithon realizzato grazie al progetto ENNEPlus co-finanziato dalla Commissione europea.
«In un mondo dove la scarsità di risorse è un’evidenza sempre più pressante, scosso dalle retoriche della guerra e della prevaricazione, voi proponete un’alternativa concreta alle dinamiche predatorie e una volontà profonda di essere protagonisti del cambiamento», si legge nella motivazione della giuria.

L’Ipia Ferraris, una Scuola tra le più periferiche d’Italia, ha ancora una volta dimostrato di avere in sé la creatività per contribuire al cambiamento, tipica delle periferie, che possono venire alla ribalta, a partire dalle proprie fragilità, passando per il protagonismo dei ragazzi. Al Ferraris il riciclo e il recupero sono diventati una moda, un’abitudine che via via si consolida, entra nella didattica, educa e alimenta la quotidianità. Così una bottiglia di “ammorbidente” è diventata un lampeggiante, il motore dell’alzacristalli di una vecchia 126 e altri materiali vari sono diventati un prototipo di un cancello automatico utilizzato prima per scopi didattici e poi come servizio alla comunità; la proposta che haconvinto la Giuria, anche perché verrà utilizzata a servizio della comunità.

«Il comune di Siliqua ha sposato il concept e gli studenti incontreranno gli operai del Comune per spiegare come applicare le best pratices», ha detto la sindaca Francesca Atzori, che ha accompagnato i ragazzi a Foligno.

«Aver utilizzato come coperchio dell’alimentatore del cancello, un pannello di plexiglass utilizzato come barriera durante il Covid ha detto Mattia Gambula, uno degli studenti presenti ha rappresentato il senso della nostra esperienza: da un periodo negativo come quello della Pandemia, è nata un’occasione di recupero che ci ha spalancato le porte per quest’avventura.»

Lorenzo Carboni, Nicola Poletti, Giuseppe Pitzalis, a nome di tutti gli altri compagni che hanno collaborato alla realizzazione del prototipo, esprimono l’orgoglio per aver vinto e la gioia di un’esperienza che li ha messi in contatto con ragazzi provenienti dalla Sicilia, dalla Campania, dall’Umbria.

«Abbiamo sentito il peso di rappresentare la nostra isola, con le sue fragilità e le potenzialità. Sono felice di aver trasmesso la mia passione per il riutilizzo a tanti ragazzi: i grandi obiettivi dell’Agenda 2030 possono rimanere lettera morta, se non arrivano poi alla portata di tutti», ha detto la prof.ssa Simona Deidda.

Le fa eco la prof.ssa Barbara Pisano: «Le piccole cose che ciascuno può realizzare con le sue forze formano, educano, avvicinano le grandi tematiche alla porta di casa tua, dentro la tua scuola, nella tua vita e danno la speranza del cambiamento».

«Ringraziamo la nostra Dirigente, per averci supportato nel progetto e creduto in noi, inoltre un sentito grazie a Servizi Ecologici SRLS per aver investito nel nostro progetto», ha concluso la prof.ssa Simona Deidda.

Adesso nuove avventure aspettano gli studenti: l’incontro con gli operai di Siliqua, la partecipazione social Hackathon Umbria un Hackathon in versione Europea, dove i nostri ragazzi saranno i rappresentanti per l’Italia e incontreranno i vincitori di Spagna, Portogallo, Austria, nella bellissima cittadina di Spello dal 3 al 6 luglio.

Sono appena terminati i sei tornei Itf Combined organizzati dall’ASD Forte Village Sports Academy con il supporto dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna che da lunedì 16 settembre – con le qualificazioni iniziate il 15 – a domenica 27 ottobre, hanno accolto tennisti e appassionati nei campi in terra battuta del Forte Village a Santa Margherita di Pula, nel Sud Sardegna. Un’edizione straordinaria con 298 tennisti che si sono sfidati in un totale di 777 partite.

I giocatori italiani sono stati i più numerosi, con 167 partecipanti sul rosso di Santa Margherita di Pula. Ben 110 sono arrivati da altre 27 nazioni europee (16 dalla Germania, 8 dalla Bulgaria e dalla Romania, 7 da Repubblica Ceca, Spagna e Ucraina, 6 dalla Grecia e dalla Svizzera, 5 dall’Austria, 4 da Belgio, Francia e Gran Bretagna, 3 dalla Polonia, dalla Russia, dalla Slovacchia e dalla Slovenia, due da Bosnia, Finlandia, Georgia, Olanda e Svezia, mentre hanno avuto un rappresentante in campo anche Croazia, Lituania, Moldavia, Norvegia, San Marino e Ungheria). Dal continente americano sono giunti 15 giocatori da sette nazioni: Stati Uniti (7), Argentina e Uruguay (2 ciascuna), Brasile, Canada, Cile e Haiti. L’Africa è stata rappresentata da Burundi, Marocco e Sud Africa, l’Asia da India e Iran, mentre dall’Oceania ha partecipato l’australiana Tina Nadine Smith.

Sono stati dodici i tennisti sardi partecipanti nei tornei maschili. Il miglior risultato lo ha raggiunto Lorenzo Carboni, che ha giocato due tabelloni principali (con due match vinti e altrettanti persi) e uno di qualificazione, approdando in un’occasione ai quarti di finale ottenendo lo stesso risultato anche nell’unico torneo di doppio disputato. Hanno ottenuto una qualificazione anche Niccolò Dessì e Matteo Mura, che però hanno perso al primo turno. In doppio, tre tornei senza vittorie per Marco e Niccolò Dessì, e due per Mura.
Sono state dieci le tenniste sarde in gara, tra qualificazioni e presenze nel tabellone principale di doppio, con due partecipazioni per le sorelle Dessolis (Barbara e Marcella), e una ciascuna per Sofia Del Balzo Ruiti e Beatrice Zucca.

Si distinguono due tennisti italiani, che hanno conquistato i primi punti mondiali in questo ciclo di tornei, entrando per la prima volta nella classifica ATP di doppio: Tobia Costanzo Baragiola Mordini (semifinale nel terzo torneo) e Paolo Schiavone (quarti di finale nell’ultimo).