20 April, 2024
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«E’ con grande soddisfazione che possiamo dire di aver raggiunto un risultato atteso da ben 15 anni.»
Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, annuncia con queste parole la riapertura del livello base di Porto Flavia.
«Dopo un faticoso iter durato quasi un anno, che ha coinvolto diversi attori istituzionali, tra cui il demanio marittimo ed il servizio attività estrattive, riconsegniamo ai turisti in visita nella nostra città, il sito minerario più importante della Sardegna nella sua interezzaaggiunge Mauro Usai -. Un grazie di cuore a tutti e tutte. Siamo figli di questa antichissima terra e delle sue bellezze, realizzate grazie al sacrificio di uomini e donne di miniera.»
«Per questo stamattina, dopo il taglio del nastro, il pensiero di ognuno di noi è stato rivolto al cielo, con profonda gratitudine, a colui che ebbe per primo l’intuizione di valorizzare Porto Flavia conclude Mauro Usai -. Grazie dott. Luciano Ottelli, non ti dimenticheremo mai.»

Il 5 novembre del 2001, con la Santa Messa celebrata nella vecchia sala argani del Pozzo Sella della miniera di Monteponi dal vescovo della diocesi di Iglesias mons. Tarcisio Pillolla e dal vescovo della diocesi di Ales Terralba mons. Tonino Orrù, si concludeva la più lunga occupazione delle miniere della Sardegna che portò all’istituzione del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. A conclusione di quella lunga lotta, iniziata il 5 novembre del 2000 per chiedere alla Regione Sarda e al Governo Nazionale il rispetto degli impegni assunti con la Carta di Cagliari, sottoscritta il 30 settembre 1998 per l’istituzione del Parco Geominerario, vennero raggiunti i seguenti risultati: 1. L’approvazione della norma di legge da parte del Parlamento per l’istituzione del Parco Geominerario; 2. L’emanazione del decreto da parte dei Ministeri competenti, d’intesa con la Regione Sarda, che istitutiva formalmente del Parco Geominerario; 3. Lo stanziamento di 6 miliardi di lire all’anno per la gestione dello stesso Parco; 4. Lo stanziamento da parte dello Stato di un primo finanziamento di 63 miliardi di lire per dare avvio al Piano da 1.000 miliardi di lire predisposto nel 1998 dall’Ente Minerario Sardo per la bonifica delle aree minerarie dismesse del Sulcis Iglesiente Arburese e Guspinese; 5. L’assunzione a tempo pieno e indeterminato dei 500 lavoratori precari che nel 1998 avevano dato avvio ai lavori propedeutici alla costituzione del Parco Geominerario.

Per ricordare questo importante anniversario l’Associazione Pozzo Sella, anch’essa costituita il 5 novembre del 2001 nei sotterranei del Pozzo Sella, ha organizzato un incontro nella stessa sala argani del Pozzo Sella della miniera di Monteponi per commemorare con una semplice e toccante cerimonia, gli uomini illuminati e lungimiranti che idearono e sostennero le lotte per l’istituzione del Parco Geominerario, mancati negli ultimi 20 anni (prof. Giovanni Lilliu, prof. Luis Bergeron, ing. Gianlupo Delbono, ing. Giulio Boi, sig. Franco Todde, dott. Renzo Pasci, dott. Luciano Ottelli, sig. Siro Usai e sig. Paolo Vargiu, mons. Tarcisio Pillolla, on.le Altero Matteoli). Nella stessa circostanza, è stata sommessamente ricordata alle istituzioni competenti, regionali e nazionali, l’esigenza di rispettare gli impegni assunti 20 anni fa ponendo finalmente fine alla grave inadempienza rappresentata dal mancato funzionamento del Parco Geominerario che resta l’unico progetto possibile per favorire la transizione economica, sociale e culturale del Sulcis Iglesiente Arburese Guspinese, come avvenuto negli altri grandi bacini minerari europei, con la creazione di migliaia di posti di lavoro.

A conclusione della semplice e toccante commemorazione, i cittadini presenti, accompagnati dal sindaco Mauro Usai e dal presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Daniele Reginali, hanno lasciato il sottosuolo per raggiungere la vicina chiesa di Santa Barbara, visitata il 15 ottobre del 1985 dal Papa San Giovanni Paolo II, dove il vescovo di Iglesias con il parroco don Ivano Gelso ed il responsabile diocesano della Pastorale del Lavoro don Salvatore Benizzi, hanno concelebrato la Santa Messa di ringraziamento.

 

L’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias ed ex sindaco di Carbonia, Tore Cherchi, ricorda il dottor Luciano Ottelli, morto ieri all’età di 80 anni.

«Le comunità minerarie dell’intera Sardegna devono molto al dottor Luciano Ottelli. Era un autentico signore che per il progresso di queste comunità ha speso la sua solida professionalità e un’inesauribile passione civile, prima quando le miniere erano attive e poi, una volta chiuse, quando si è battuto per conservarne e valorizzarne l’eredità culturale e paesaggistica. A Carbonia il suo generoso aiuto fu indispensabile per il recupero della grande miniera di Serbariu che ben conosceva direttamente e per la quale scrisse un libro fondamentale. Gli dobbiamo anche la prima seria ricerca sui minatori morti nelle miniere carbonifere e la idea, significativa della sua sensibilità, di ricordare le vittime di queste miniere con stele in pietra erette nei luoghi corrispondenti ai tragici eventi.»

Il sindaco di Iglesias Mauro Usai, a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la città esprime cordoglio per la scomparsa del dott. Luciano Ottelli.
Iglesias perde una figura di grandissima rilevanza sia nel campo professionale che in quello della cultura, un geologo unanimemente apprezzato per i suoi lavori e per le sue pubblicazioni, con le quali ha dato un importante contributo all’analisi storiografica e agli approfondimenti tecnici sulle attività estrattive nel nostro territorio.
«Luciano Ottelli negli anni cruciali in cui è stato direttore di Miniere Iglesiente e poi del Parco Geominerario della Sardegna, ha dato un notevole impulso al recupero ed alla riconversione delle aree ex minerarie», ha messo in evidenza il sindaco Mauro Usai.
«Oltre a questo, partecipando agli incontri dell’Associazione Mineraria Sarda e della Scuola Civica di Storia, ha approfondito gli aspetti tecnici e quelli legati alle scienze della terra, presentando con chiarezza la vita ed il lavoro degli uomini e delle donne di miniera.»
«Grazie al suo fondamentale contributo il sito di Porto Flavia ha potuto riaprire le porte ai tantissimi visitatori che ogni giorno scoprono un gioiello del nostro territorio. Da lunedì prossimo potremo riaprire anche il secondo livello di Porto Flavia, con la galleria di base, rendendo il sito visitabile nella sua interezza.
Credo che non esista omaggio migliore di visitare Porto Flavia e di rivolgere lo sguardo al cielo, ricordando Luciano Ottelli e tutto il patrimonio di conoscenze e di passione che ha lasciato dietro di sé.»

E’ morto oggi, all’età di 80 anni (era nato il 30.01.1941), il dottor Luciano Ottelli. Geologo, uomo di grande cultura, docente universitario, è stato negli anni direttore di diverse miniere e società minerarie, amministratore di società pubbliche e private, coordinatore del progetto del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, di cui è stato anche direttore.

È autore di diverse pubblicazioni di libri ed articoli sulla cultura mineraria, ha tenuto numerose conferenze presso Centri ed Università italiane e straniere.

La cerimonia funebre si terrà domani, 29 luglio, alle 16.30, alla Cattedrale di Santa Chiara d’Assisi, a Iglesias.

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Mercoledì 24 giugno, presso il giardino della Biblioteca Comunale “N. Canelles” in via Diana, a Iglesias, inizieranno gli incontri della XIII edizione della Scuola Civica di Storia, “Memoria, Identità, Futuro”, organizzata dalla professoressa Grazia Villani e da Fabio Manuel Serra, con il patrocinio dell’assessorato della Cultura del comune di Iglesias comunica che, da m

«La Scuola Civica di Storia riparte, inaugurando la stagione estiva delle manifestazioni culturali, nonostante le limitazioni rese necessarie dall’emergenza Covid-19 spiega l’assessore della Cultura, Claudia Sanna -. Con una rassegna di appuntamenti dedicati alla storia ed ai racconti della nostra Città e non solo, accolti per le prime sei lezioni in un salotto particolare come il giardino della nostra Biblioteca. Anche quest’anno la rassegna avrà un calendario ricco, con tanti nuovi argomenti, grazie all’apporto sia di giovani relatori che di veterani della manifestazione.»

Il calendario della rassegna:

– 24 giugno – ore 21.00 (Giardino Biblioteca “N. Canelles”)
“La festa in onore di Sant’Antioco Sulcitano in alcuni documenti iglesienti
di Celestina Sanna

– 9 luglio – ore 21.00 (Giardino Biblioteca “N. Canelles”)
“Piazza Sella tra il 1950 e il 1970: trasformazioni ed aneddoti”
di Laura Aru Pintus

– 23 luglio – ore 21.00 (Giardino Biblioteca “N. Canelles”)
“Streghe ed eretici: il Tribunale della Santa Inquisizione a Iglesias”
di Alessandro Podda

– 6 agosto – ore 21.00 (Giardino Biblioteca “N. Canelles”)
“Fra scudi e blasoni: stemmi di nobiles pisani nel Sigerro”
di Giampiero Vacca

– 27 agosto – ore 21.00 (Giardino Biblioteca “N. Canelles”)
“La donna delinquente: infanticide e adultere nell’Ottocento iglesiente”
di Roberta Piras

– 10 settembre – ore 21.00 (Giardino Biblioteca “N. Canelles”)
“Siamo tutti Indiana Jones? Contenuti e metodi della storia”
Di Fabio Manuel Serra

– 24 settembre – ore 18.00 (Sala Remo Branca)
“Le epidemie ad Iglesias: aspetti medici e sociali”
di Nuccio Guaita, Fabio Manuel Serra, Grazia Villani

– 8 ottobre – ore 18.00 (Sala Remo Branca)
“Addio, Su Maimoni! L’emigrazione iglesiente nello scenario internazionale”
di Simone Cara

– 22 ottobre – ore 18.00 (Sala Remo Branca)
“Gli ultimi feudatari: i Gessa-Asquer di Fluminimaggiore”
di Ester Lai

– 12 novembre – ore 18.00 (Sala Remo Branca)
“Fra escudos e reales: la monetazione spagnola tra Cinquecento e Seicento”
di Andrea Murenu

– 26 novembre – ore 1.00 (Sala Remo Branca)
“Il patrimonio archeologico del Comune di Iglesias”
di Simone Ledda

– 3 dicembre – ore 18.00 (Sala Remo Branca)
“Testimonianze pisane nel sottosuolo di Iglesias”
di Luciano Ottelli

– 17 dicembre – ore 18.00 (Sala Remo Branca)
“Quando ad Iglesias si parlava con accento piemontese”
di Grazia Villani

«Insieme a Fabio Manuel Serra, come organizzatori, abbiamo pensato, a causa dell’emergenza epidemiologica, di utilizzare per gli incontri una modalità mista: le conferenze si terranno contemporaneamente in presenza contingentata (presso il giardino della Biblioteca Comunale in estate e presso la Sala Branca da fine settembre in poi) e in streaming sul canale YouTube della Scuola Civica di Storia di Iglesias. Verrà anche aperto un gruppo Facebook dedicato, per poter pubblicizzare ulteriormente il programma e riflettere sulle diverse tematiche proposte – spiega la professoressa Grazia Villani -. L’intento è, infatti, nonostante le difficoltà del momento, di continuare quella serie di incontri culturali che attesi, richiesti e partecipati, costituiscono per la città quasi una tradizione. Ci piace anche l’idea di rappresentare la dimostrazione reale, che, quando una comunità condivide ideali e valori, non esistono elementi esterni che possano ostacolarne gli obiettivi. Il calendario è molto ricco e vario nei contenuti, tutti incentrati sulla storia di Iglesias, ma con un respiro più vasto, proiettato verso l’intero distretto: si va dall’archeologia a problemi contemporanei quali l’emigrazione, cogliendo anche aspetti sanitari, sociali e religiosi della comunità iglesiente. Un programma a tutto tondo, presentato da relatori di diverse età e formazioni culturali, ma tutti di certificata competenza.»

«Questo sarà la prima rassegna senza il dottor Sebastiano Forteleoni, a cui va il nostro ricordo conclude l’assessore Claudia Sannale persone che sono state sue compagne di strada per tanto tempo nella Scuola Civica di Storia porteranno avanti anche quest’anno un lavoro ultradecennale, diventato una tradizione che in tanti ci invidiano, fatta di cultura, di passione, e di amore per la nostra città.»

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Dopo la notevole partecipazione alla conversazione con il dottor Luciano Ottelli, tenutasi lo scorso 11 ottobre, giovedì 25 ottobre, alle 18.00, nei locali dell’Archivio storico di Iglesias, si terrà il nuovo incontro della Scuola civica di storia, dal titolo “La ragazzata: una violenza sessuale di gruppo”, con il dottor Sebastiano Forteleoni. La conversazione prenderà spunto da un fatto realmente accaduto negli anni ’40, una violenza sessuale realmente compiuta da alcuni giovani di Iglesias nei confronti di una loro coetanea. Sarà però occasione per parlare anche di altre due situazioni simili, la prima avvenuta circa 15 anni fa, la seconda molto più recente, sebbene quest’ultima presentasse aspetti diversi. La conclusione sarà un’analisi dei fatti accaduti, una considerazione delle analogie tra gli episodi, per capire le dinamiche che possono indurre tutti i protagonisti a compiere questi gravi fatti. Si farà anche cenno all’attuale giurisprudenza in merito a questo tipo di reato.

Si tratta di un argomento indubbiamente “forte”, soprattutto per il pubblico femminile. Ma tutti, donne e uomini, sono invitati ad una riflessione sugli avvenimenti che verranno raccontati.

Sebastiano Forteloni.

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Giovedì 11 ottobre 2018, dalle ore 18.00, i locali dell’Archivio storico di Iglesias ospiteranno un nuovo appuntamento della Scuola civica di storia 2018 intitolata: “Una breve storia dei Giudicati sardi”, conferenza del dr. Luciano Ottelli. L’argomento sembra sia stato altre volte raccontato ma, come accade sempre negli incontri culturali, c’è sempre un’interpretazione diversa, che incuriosisce chi ascolta e lo induce a fare delle domande, chiedere delle delucidazioni, dare delle personali interpretazioni… è per questi motivi che la Scuola civica di storia di Iglesias va avanti con una costante presenza di appassionati che vogliono capire sempre di più.

«Questa iniziativa culturale – spiega il dr. Sebastiano Forteleoni – va avanti autonomamente senza contributi di nessun genere da diversi anni e grazie al contributo volontario di relatori di alto livello culturale che fanno questo solo per puro affetto verso la loro città: Iglesias.»

Luciano Ottelli.

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Si è svolta ieri, presso Villa Pertusola, sede del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, la cerimonia di insediamento del Consiglio Direttivo dell’Ente.

L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza della dott.ssa Carmela Giarratano, direttore della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare e del dott. Antonio Maturani, dirigente della Divisione II – Biodiversità, aree protette, flora e fauna del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il presidente del Parco Geominerario, prof. Tarcisio Agus, dopo aver pronunciato un breve intervento di saluto, ha presentato gli autorevoli componenti del Consiglio:

– dott. Simone Deplano, rappresentante del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

– dott. Gianluigi Sanetti, rappresentante del ministero dello Sviluppo economico;

– dott. Luigi Giovanni Leoni, rappresentante ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo;

– prof. Giacomo Oggiano, rappresentante del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca;

– dott. Giovanni Pilia e la dott.ssa Debora Porrà, rappresentanti della Regione Sardegna;

– dott. Luciano Ottelli, rappresentante Regione Sardegna invitato permanente senza diritto di voto;

– dott. Antonio Ecca e il dott. Mario Calia, rappresentanti della Comunità del Parco;

– dott. Paolo Mascia, rappresentante della Comunità del Parco senza diritto di voto.

Il direttore del Parco Geominerario, dott. Ciro Pignatelli, ha successivamente illustrato le molteplici attività svolte ed in itinere e presentato i tecnici ed i funzionari in servizio presso l’Ente.

Hanno preso parte alla cerimonia il dott. Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias e presidente della Comunità del Parco, il dott. Gian Luca Zicca ed il dott. Francesco Fresu, membri del Collegio dei Revisori del Conti dell’Ente.

Con l’insediamento del Consiglio Direttivo il Parco Geominerario ha finalmente i suoi organi istituzionali al completo assumendo così la pienezza del suo ruolo.

Foto reportage a cura dell’Ufficio Stampa Parco Geominerario.

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Tarcisio Agus è il nuovo presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

«Dopo vent’anni dalla firma della Carta di Cagliari, che tracciava le linee guida del nascente Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, avviato grazie all’emendamento del parlamentare Salvatore Cherchi, relatore della legge finanziaria del 23 dicembre 2000, l’Ente ha finalmente i suoi organi istituzionali al completo – scrive in una nota stampa il neo presidente -. L’istituzione del Parco è avvenuta con il decreto del 16 ottobre del 2001, a cura del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con il ministro delle Attività produttive ed il ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.»
«In questo lungo periodo, dopo la prima nomina del Presidente e del Consiglio direttivo, il Parco Geominerario è stato retto da Commissari, compreso questo mio ultimo mandato sino ad ieri, quando il ministero dell’Ambiente, superando il lungo periodo commissariale, durato oltre dieci anni, con il decreto 147 del 14 aprile 2018, mi ha nominato Presidente – aggiunge Tarcisio Agus – con il relativo Consiglio direttivo che risulta così costituito: 

– dott. Simone Deplano, rappresentante del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

– dott. Gianluigi Sanetti, rappresentante del ministero dello Sviluppo economico;

– dott. Luigi Giovanni Leoni, rappresentante ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo;

– prof. Giacomo Oggiano, rappresentante del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca;

– dott. Giovanni Pilia e la dott.ssa Debora Porrà, rappresentanti della Regione Sardegna;

– dott. Luciano Ottelli, rappresentante della Regione Sardegna invitato permanente senza diritto di voto;

– dott. Antonio Ecca ed il dott. Mario Calia, rappresentanti della Comunità del Parco;

– dott. Paolo Mascia, rappresentante della Comunità del Parco senza diritto di voto.»

«Con il suddetto decreto il Parco assume pienezza del suo ruolo e nei prossimi giorni il Consiglio direttivo verrà convocato per il suo insediamento – rimarca Tarcisio Agus -. Attualmente il Parco attraversa difficoltà di varia natura a cominciare da una pianta organica insufficiente, sono tuttavia certo che l’insediamento del Consiglio Direttivo porterà presto al superamento delle attuali difficoltà per assumere il ruolo assegnatoli nello scenario regionale, nazionale ed internazionale. Certamente vi è molto lavoro da compiere, ma le autorevoli presenze nel Consiglio direttivo e lo stretto rapporto con l’Amministrazione regionale ed i rispettivi organi che concorrono all’azione del Parco Geominerario, sono certo darà i suoi frutti, in particolare con le programmazioni a lungo respiro, sulle quali d’ora in poi potremo contare.»

«Colgo l’occasione – conclude Tarcisio Agus – per ringraziare il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, prof. Francesco Pigliaru, per la fiducia accordatami, il ministro Gian Luca Galletti e la Direzione Generale per la protezione della natura, per la fiducia ripostami, nonché i ministri Calenda, Fedeli e Franceschini quali titolari dei rispettivi ministeri componenti il Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.»