19 April, 2024
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La complessità delle scelte imposte dal cambiamento climatico alla comunità mondiale per affrontare la sfida tecnologica e sociale della transizione energetica. Il workshop organizzato da Sotacarbo e Energia Media nella Grande Miniera di Serbariu a Carbonia ha illustrato strategie globali, nazionali e regionali per passare da un sistema basato sulle fonti fossili a uno senza emissioni di CO2, basato su rinnovabili e idrogeno verde, per assicurare il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
Un traguardo che al momento sembra allontanarsi anziché avvicinarsi.

«Se gli impegni degli Stati restano quelli attuali, l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura entro 1.5°C è velleitario – spiega il presidente Sotacarbo, Mario Porcu -. Lo scenario NetZero nel 2050 dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) appare già superato, anche perché per metà della popolazione mondiale, Cina e India, la scadenza programmata è posticipata di dieci-vent’anni.»
Tutti i relatori hanno messo in evidenza come la neutralità climatica sia un obiettivo universale ma le strade per conseguirlo possono essere molteplici e non le stesse per tutti.
Aperti dall’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente Marco Porcu, i lavori sono entrati subito nel vivo con il general manager dell’International Centre for Sustainable Carbon Andrew Minchener, che ha sottolineato l’errore di sottovalutazione dell’importanza nella transizione energetica delle terre rare, litio, cobalto e rame. Minerali necessari per la realizzazione delle turbine eoliche e dei pannelli solari, elementi chiave della decarbonizzazione: «La Cina ha una posizione dominante in questo mercatospiega Andrew Minchener -, sia per la disponibilità diretta che per quella indiretta, creata grazie ad accordi con altri paesi asiatici e africani, che dispongono di riserve. Questo vantaggio strategico si traduce in un gap competitivo enorme per gli altri paesi, che dovranno in parte rivedere molte delle scelte fatte a livello di tecnologie e industrie da sviluppare».

Gli interventi di Marcello Capra, ministero dell’Ambiente, e Gianluca Cadeddu, Centro regionale di programmazione della Regione Sardegna, hanno posto l’accento sul fatto che sia a livello nazionale che regionale «per la transizione energetica adesso non c’è un problema di risorse economiche», piuttosto bisogna far sì che i vantaggi ricadano nel territorio che sostiene il peso delle scelte, situazione non automatica né scontata.
Gianluca Cocco, assessorato regionale Ambiente, ha evidenziato la novità del metodo utilizzato per la stesura della Strategia regionale di sviluppo sostenibile: «La collaborazione fattiva tra assessorati diversi e il coinvolgimento dei portatori interesse e di diritti hanno significato tempi più lunghi ma hanno conferito basi più solide e condivise per la redazione di un documento strategico fondamentale».
Il professor Franco Cotana, università di Perugia, ha illustrato il ruolo che può essere giocato dai biocarburanti in questa fase di passaggio e di come l’Unione europea debba accelerare la transizione senza compiere scelte avventate che possano distruggerne l’economia.
La catena del valore e le condizioni necessarie per rendere l’idrogeno verde una scelta di sviluppo sostenibile e vincente per la Sardegna sono stati illustrati dal presidente Sotacarbo Mario Porcu: «La nostra regione è tagliata fuori dalla dorsale europea dell’idrogeno, così come era già successo con le reti del metano. La differenza stavolta è attraverso l’idrogeno verde l’abbondanza di energia da fonti
rinnovabili ci mette in condizione di poter diventare un’hydrogen island, in grado di soddisfare tutto il nostro fabbisogno energetico, con nostre risorse e a emissioni zero”.
Nella sessione pomeridiana spazio ai tanti progetti industriali in corso o programmati nell’Isola. I lavori si sono chiusi con la tavola rotonda che ha messo a confronto l’analisi dell’università di Cagliari, illustrata dal prorettore Fabrizio Pilo, la visione di Legambiente, rappresentata da Vincenzo Tiana, per finire con le tante criticità che la transizione energetica mette sul tavolo degli amministratori locali, sintetizzate da Ignazio Atzori, sindaco di Portoscuso, uno dei maggiori poli industriali dell’Isola: «Passare da un modello di sviluppo che ha fatto il suo tempo a un altro è doveroso ma dobbiamo sopravvivere. La transizione deve avere al suo centro l’uomo, altrimenti fallisce».

Un dibattito pubblico sulle proposte per la neutralità climatica della Sardegna. La due giorni organizzata da Sotacarbo, Enea e Università di Cagliari
punta a favorire un momento di sintesi e di confronto tra le diverse opzioni sul tavolo, per contribuire all’individuazione delle strategie regionali più efficaci per far conseguire alla Sardegna il traguardo della neutralità climatica entro il 2035-2040.
Nel programma della prima giornata, che si terrà presso l’aula magna della facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari, è prevista in apertura la partecipazione del presidente della Regione Christian Solinas, dei rettori delle Università di Cagliari e Sassari Francesco Mola e Gavino Mariotti, degli assessori regionali a Programmazione, Industria e Ambiente, del neo presidente dell’Enea Gilberto Dialuce, di Maurizio Delfanti, amministratore delegato
Rse, e, in rappresentanza del ministero della Transizione ecologica, Marcello Capra, delegato nazionale nel Set Plan europeo sulla ricerca e innovazione energetica e Esperto del Cluster Energia del Programma europeo Horizon Europe. Mario Porcu, presidente della Sotacarbo, e Giorgio Graditi, direttore Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’Enea, presenteranno l’iniziativa per la creazione di un Centro di Eccellenza sull’Idrogeno nella Regione Sardegna. Nel pomeriggio una tavola rotonda sui contributi per la transizione energetica della Sardegna metterà a confronto programmi e visioni di Enel, Snam, Medea-Italgas, RFI e Confindustria.

La transizione ecologica è una rivoluzione industriale e sociale che può attuarsi solo con la condivisione degli obiettivi da parte dell’intera società. Un percorso che necessita di ripensare intere filiere produttive e di progettarne di nuove. Il saldo occupazionale atteso è positivo ma è necessario prevedere strumenti e risorse per la gestione della transizione e formare datori di lavoro e lavoratori con programmi per la creazione delle competenze e dei profili professionali necessari.
Nella seconda giornata, ospitata nel Centro ricerche Sotacarbo di Carbonia e aperta dall’assessore regionale alla Programmazione Giuseppe Fasolino, si parlerà del ruolo della ricerca e dell’industria nella transizione ecologica isolana, con interventi dei rappresentanti delle Università di Cagliari e Sassari, di Sardegna Ricerche, del Crs4.

Una sessione dedicata ai progetti industriali nell’Isola, che vedrà la partecipazione di Saipem, Imi Remosa, Matrica, Italgas e Arst, sarà presieduta nel pomeriggio dal professor Sergio Garribba, esperto per l’Energia presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La due giorni verrà conclusa con una sessione dedicata al ruolo dell’efficienza energetica in relazione all’industria e al patrimonio edilizio pubblico, con particolare attenzione alla situazione della Sardegna e allo specifico progetto di recupero e efficientamento realizzato nella miniera di Serbariu da Sotacarbo ed Enea.
L’evento, che sarà diffuso anche in diretta streaming, è gratuito e aperto al pubblico in possesso di regolare green pass. A causa del ridotto numero di posti consentiti dai protocolli sanitari, per poter
presenziare in sala è necessario registrarsi all’evento ai seguenti indirizzi:
Giorno 1 – Cagliari
https://www.eventbrite.it/e/170124989423/
Giorno 2 – Carbonia
https://www.eventbrite.it/e/170468012414/

«L’Europa punta a raggiungere l’obiettivo nel 2050 ma la Sardegna ha le condizioni per diventare carbon free prima del resto del continente. Per riuscirci è però necessario delineare un percorso chiaro e lineare, non dettato da interessi particolari, che anche se legittimi possono risultare fuorvianti. Il workshop vuole avviare un confronto aperto, che metta insieme la politica, il mondo dell’industria e della ricerca, perché tutti avranno un ruolo importante in questo percorso per passare dalle dichiarazioni di intenti a provvedimenti concreti ha detto l’ing. Mario Porcu, presidente Sotacarbo -. Non si tratta di un percorso facile né scontato, perché gli interessi in gioco sono tanti e spesso non ammettono scelte di compromesso. Ma la Sardegna può sfruttare la transizione energetica per ripensare il proprio modello di sviluppo economico e industriale. In questo senso un ruolo importante è quello della cooperazione internazionale e di collaborazioni come quella col National Energy Technology Laboratory degli Stati Uniti, che parteciperà al workshop e che in queste settimane ha deciso di ampliare l’accordo esistente con Sotacarbo per sviluppare nel Centro ricerche di Carbonia nuovi progetti legati all’idrogeno, che è una delle vie su cui l’Unione Europea punta con più convinzione per risolvere il problema delle emissioni di CO2.»
«La scuola, l’università e i centri di ricerca hanno un ruolo fondamentale per formare diplomati, laureati e ricercatori con competenze e approccio innovativo e multidisciplinare, per aiutare imprenditori e lavoratori ad affrontare le sfide della nuova rivoluzione industriale, contribuendo all’innovazione di processi e prodotti e alla creazione di nuova imprenditoria, e per promuover la crescita della Società con l’adozione di politiche di terza missione
orientate all’inclusività ed alle riduzione delle diseguaglianzeha aggiunto il prof. Fabrizio Pilo, prorettore al territorio e all’innovazione dell’Università di Cagliari -. La Sardegna ha tutte le condizioni per diventare la prima “green island” del Mediterraneo: risorse naturali, un sistema industriale e della ricerca specializzato nelle tematiche chiave della transizione, dell’innovazione e del green, un sistema economico e sociale attento all’ambiente e al turismo. Grazie alla transizione ecologica la Sardegna sarà più accogliente, attrattiva e inclusiva. Accogliente e attrattiva per i sardi, per i turisti e per gli imprenditori che potranno trovare le condizioni per operare in un contesto che coniuga impresa, qualità della vita, ambiente e cultura. Inclusiva per la possibilità di realizzare impresa nelle zone interne dell’isola, favorendo l’innovazione nei settori più tradizionali e rafforzando il contesto sociale intorno a comunità energetiche che esaltano la tipicità e la koinè sarda e promuovono un uso diverso del territorio.»
«L’Università di Cagliari, grazie al lavoro dei propri ricercatori, presenti in tutte le filiere di ricerca nazionali e internazionali relative alla transizione ecologica e al green, è a disposizione del territorio e degli stakeholder per contribuire alla concretizzazione di un percorso che vede il coinvolgimento delle aree scientifiche, mediche, umanistiche, giuridiche ed economiche dell’Ateneoha concluso Fabrizio Pilo -. Trasformare l’Isola in una “valley” della transizione ecologica è possibile creando una rete di centri di formazione e ricerca eccellenti che alimentino un tessuto di start-up innovative e formino giovani talenti in grado di portare idee distruttive nel campo dell’energia e dei suoi utilizzi, coniugando e mettendo a rete competenze e discipline differenti.»

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«L’assessorato dell’Industria sarà presente all’appuntamento annuale con Ener.Loc, riconoscendo il ruolo prioritario che l’evento assume nella analisi degli scenari del mercato in continua evoluzione». La comunicazione arriva direttamente dagli uffici della neo assessora regionale Anita Pili, invitata ad aprire domani 27 giugno il convegno Ener.Loc, in programma dalle ore 9.00, nella sede della Camera di commercio del nord Sardegna a Sassari in via Roma 74.

«L’attenzione del governo regionale sul tema energia e ambiente è altissima, in ragione delle nostre peculiarità industriali e della necessità di riconvertire un comparto in crisi con le nuove opportunità esistenti – scrive l’assessore dell’Industria -. L’efficientamento energetico è uno degli obiettivi strategici del nostro programma di governo, sul quale l’assessorato all’Industria garantisce mezzi finanziari e tecnici al fine di consentire attraverso la messa a bando di risorse e l’assistenza delle risorse umane, l’efficientamento degli enti pubblici locali».
L’incontro, organizzato dalla Fondazione Promo P.A. con il supporto dell’ente camerale, storico e fondamentale partner dell’evento – sarà incentrato su edilizia, mobilità ed economia circolare. Esperti, tecnici e professionisti si confronteranno per cogliere le nuove occasioni di lavoro collegate alle novità tecnologiche e alle incentivazioni su efficientamento energetico e rinnovabili.
I partecipanti potranno avere un confronto diretto, tra gli altri, con il presidente di Enea Federico Testa; Pietro Menga, numero uno della Commissione italiana veicoli elettrici; Marcello Capra della Direzione generale per il mercato elettrico e le rinnovabili del MISE; il dirigente del Servizio energia ed economia verde della Regione Stefano Piras. È prevista inoltre la partecipazione di operatori del settore quali Anaci, Area, Enel-X e Bankitalia.
Nel pomeriggio interverranno, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Sassari e Olbia-Tempio Lorenzo Costantino Corda; Teresa Cervino, responsabile dello Sportello Energia promosso dalla Camera di Commercio di Sassari e Carmine Battipaglia, del Comitato elettrotecnico italiano.
La partecipazione al convegno è gratuita, ma è necessaria l’iscrizione via internet attraverso il sito dedicato (https://www.promopa.it/evento/ener-loc-2019/).
La presenza consentirà l’attribuzione di crediti formativi per gli iscritti agli ordini professionali degli Architetti, Ingegneri, Geometri, Agronomi e Dottori forestali, Periti industriali.

 

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Ritorna per professionisti e aziende l’opportunità di cogliere le nuove occasioni di lavoro collegate alle novità tecnologiche e alle incentivazioni su efficientamento energetico e rinnovabili. Le ricadute sul mondo del lavoro saranno, infatti, il cuore della tredicesima edizione di Ener.Loc, il convegno organizzato a Sassari dalla Fondazione Promo P.A., in partenariato con la Camera di Commercio e che si svolgerà giovedì 27 giugno nella sede di via Roma, 74.

Al convegno, rivolto anche alle pubbliche amministrazioni del territorio che hanno competenze nel settore, è stata invitata la nuova assessora dell’Industria Anita Pili, insieme ai protagonisti dell’energia a livello nazionale e regionale con i quali sarà possibile avere un confronto diretto. Fra gli ospiti illustri con i quali i partecipanti potranno interloquire, il presidente di Enea Federico Testa e Pietro Menga, numero uno della Commissione italiana veicoli elettrici. Le novità regolamentari di competenza del ministero dello Sviluppo economico saranno illustrate direttamente dal responsabile nazionale del settore Marcello Capra mentre sugli incentivi e i progetti di competenza regionale interverrà il dirigente del Servizio energia ed economia verde della Regione Stefano Piras.

Un’importante occasione di arricchimento professionale, dunque, che vedrà inoltre la presenza di testimoni e operatori del settore quali Anaci, Area, Enel-X e Bankitalia.

Il convegno si concluderà con la sessione pomeridiana, incentrata sul confronto con aziende, professionisti e tecnici della pubblica amministrazione, per l’esame di case study e soluzioni tecniche, con gli interventi fra gli altri del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Sassari e Olbia-Tempio Lorenzo Costantino Corda, di Teresa Cervino, responsabile dello Sportello Energia promosso dalla Camera di Commercio di Sassari, e di Carmine Battipaglia, del Comitato elettrotecnico italiano.

Da lunedì 10 a venerdì 14 giugno il Centro Ricerche Sotacarbo ospiterà la settima edizione della Sotacarbo Summer School, con un’ospite d’eccezione, l’ambasciatrice dell’India in Italia Reenat Sandhu, che saluterà professori e ricercatori del suo Paese, presenti in rappresentanza dell’Indian Institute of Technology (IIT) Madras e dell’Indian Institute of Science (IISC) Bangalore, coi quali Sotacarbo ha avviato lo scorso autunno preziose collaborazioni. La rappresentante diplomatica indiana sarà presente a Carbonia lunedì 10 giugno per visitare, nel corso della mattinata, a partire dalle ore 10.00, il Centro di ricerche presente nel plesso della Grande Miniera di Serbariu. A dare il benvenuto ai ragazzi della Summer School sarà anche il sindaco Paola Massidda. “È un onore per noi poter accogliere tanti giovani ragazzi che arrivano a Carbonia nella Sotacarbo Summer School per investire nella loro formazione professionale in un settore di capitale importanza come quello della ricerca. Siamo orgogliosi della presenza di Reenat Sandhu, con cui faremo il punto della situazione sui proficui rapporti di scambio – nel campo della ricerca, delle tecnologie, dell’energia sostenibile – che legano la nostra isola con l’India”. A tal proposito, nel pomeriggio di lunedì 10 giugno, alle ore 17.00, Reenat Sandhu incontrerà, in sala polifunzionale, il sindaco Paola Massidda, l’Amministrazione comunale e i Sindaci dei Comuni del territorio. Di seguito pubblichiamo il programma della giornata inaugurale della settima edizione della Sotacarbo Summer School: Ore 10.00, inaugurazione settima edizione Sotacarbo Summer School; Ore 10.30, Introduzione – Prof. Alessandro Lanza (Presidente Sotacarbo); Ore 10.50, Saluti istituzionali: Fatih Birol (Executive Director dell’Agenzia internazionale per l’Energia) · Regione Autonoma Sardegna

· Sindaco di Carbonia; Ore 11.10, Saluto dell’Ambasciatore India in Italia Reenat Sandhu; Ore 11.30, Seminario “Source of CO2, energy balance and CCUS approaches” Prof. Giorgio Cau (Università di Cagliari); Ore 11.55, Seminar “International policies on CCUS: SET Plan, CSLF and Mission Innovation”
Ing. Marcello Capra (MISE); Ore 12.20, Pranzo ; Ore 15.00, Visita ai laboratori e agli impianti del Centro ricerche Sotacarbo e al Museo del Carbone
17.00 Incontro con il Consiglio comunale e la Giunta di Carbonia e i sindaci del Sulcis Iglesiente.

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La settima edizione della Sotacarbo Summer School verrà aperta alla presenza dell’ambasciatore dell’India in Italia Reenat Sandhu, lunedì 10 giugno, nel Centro ricerche della Grande miniera di Serbariu a Carbonia.

La giornata inaugurale ospiterà, dopo l’introduzione del presidente Sotacarbo Alessandro Lanza, il video intervento del direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale per l’Energia Fatih Birol, i saluti istituzionali della Regione Sardegna e del sindaco di Carbonia Paola Massidda, cui seguirà quello dell’ambasciatore indiano, che coglierà l’occasione per salutare professori e ricercatori del suo Paese, presenti in rappresentanza dell’Indian Institute of Technology (IIT) Madras e dell’Indian Institute of Science (IISC) Bangalore, coi quali Sotacarbo ha avviato lo scorso autunno delle preziose collaborazioni.

Fondato nel 1959, l’IIT Madras è una realtà unica nel panorama della ricerca in India: 550 facoltà, 100 laboratori di livello mondiale; un campus di 250 ettari, aperto alla cittadinanza, che ospita 8.000 studenti e 1.250 dipendenti, realizzato nel cuore di una foresta. Altra eccellenza di livello mondiale è l’IISC di Bangalore, che può annoverare tra i suoi partner di ricerca Boeing, Google, Microsoft e General Motors. Con entrambe Sotacarbo, società partecipata a metà da Enea e Regione Autonoma della Sardegna, porterà avanti attività di ricerca nel settore dell’energia sostenibile, che comprendono gassificazione delle biomasse, catalisi per la sintesi del metanolo, combustione e ossicombustione, cattura e confinamento dell’anidride carbonica.

Si tratta di tecnologie che verranno prese in esame anche nella cinque giorni della Summer School sulle Ccus (Cattura, confinamento e riutilizzo della CO2) e sulle altre tecnologie low carbon. Il profilo internazionale della scuola è assicurato da un comitato scientifico di prim’ordine; dalla presenza di circa 30 studenti di varia nazionalità, interessati al settore low carbon sotto il punto di vista tecnologico, ambientale, economico e legale; e, soprattutto, dalla partecipazione dei migliori relatori al mondo sulle strategie e tecniche più utili a raggiungere gli obiettivi di de-carbonizzazione definiti nell’Accordo sul clima di Parigi. Temi che verranno approfonditi nella Scuola organizzata da Sotacarbo, Università di Cagliari con la partecipazione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA Clean Coal Centre), del consorzio internazionale CO2GeoNet, del progetto europeo ECO Base e di Eccsel (European Carbon Dioxide Capture and Storage Laboratory), consorzio che mette insieme i migliori centri di ricerca europei in questo settore.

Nel pomeriggio, dalle ore 17.00 alle 18.00, sempre a Carbonia, presso la Sala polifunzionale di Piazza Roma, la delegazione dell’ambasciata indiana in Italia, guidata dalla signora Sandhu, incontrerà la giunta e i consiglieri comunali di Carbonia e i sindaci dei comuni limitrofi.

Programma della giornata 10.06.2019

10.00   Inaugurazione 7ª edizione Sotacarbo Summer School

10.30   Introduzione – prof. Alessandro Lanza (presidente Sotacarbo)

10.50   Saluti istituzionali:

  • Fatih Birol (Executive Director dell’Agenzia internazionale per l’Energia)
  • Regione Autonoma Sardegna
  • Sindaco di Carbonia

11.10   Saluto Ambasciatore India in Italia
SE sig.ra Reenat Sandhu

11.30  Seminario “Source of CO2, energy balance and CCUS approaches”
prof. Giorgio Cau (Università di Cagliari)

11.55  Seminar “International policies on CCUS: SET Plan, CSLF and Mission Innovation”
ing. Marcello Capra (MISE)

12.20  Pranzo

15.00  Visita ai laboratori e agli impianti del Centro ricerche Sotacarbo e al Museo del Carbone

17.00  Incontro con il Consiglio comunale e la Giunta di Carbonia e i sindaci del Sulcis Iglesiente.